Laici Libertari Anticlericali Forum

La campagna acquisti del Vaticano tra gli anglicani, Pochi preti 70enni tradizionalisti nei nuovi ordinariati

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view post Posted on 10/5/2011, 10:40
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ZI11051001 - 10/05/2011
Permalink: www.zenit.org/article-26639?l=italian
Sacerdoti anglicani ordinati diaconi cattolici

AYLESFORD (Gran Bretagna), martedì, 10 maggio 2011 (ZENIT.org).- Una dozzina di sacerdoti anglicani ha ricevuto l'ordinazione diaconale lo scorso fine settimana, mentre un gruppo di circa 50 chierici continua il suo percorso verso il ministero sacerdotale nella Chiesa cattolica.

Seguendo il programma delineato poco dopo l'istituzione dell'Ordinariato Personale di Nostra Signora di Walsingham, pensato per i gruppi di anglicani che decidono di entrare in comunione con la Chiesa cattolica, le ordinazioni diaconali avranno luogo durante il tempo pasquale.

Le ordinazioni sacerdotali avverranno invece verso Pentecoste.

Il rapido processo delle ordinazioni sta permettendo al clero di continuare a seguire gli ex anglicani delle loro comunità che hanno scelto di entrare in piena comunione con la Chiesa cattolica.

La formazione di questi diaconi e dei futuri sacerdoti continuerà dopo l'ordinazione.

Per ulteriori informazioni sull'Ordinariato Personale di Nostra Signora di Walsingham, http://ordinariate.org.uk/index.htm

www.zenit.org/article-26639?l=italian
 
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view post Posted on 6/6/2011, 10:11
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04/06/2011
Permalink: www.zenit.org/article-26958?l=italian
Ondata di ordinazioni sacerdotali nell'Ordinariato

Le prime sette questo sabato a Southwark


LONDRA, sabato, 4 giugno 2011 (ZENIT.org).- L'Ordinariato Personale di Nostra Signora di Walsingham celebrerà la prima serie di ordinazioni sacerdotali questo sabato, con sette sacerdoti anglicani che verranno ordinati al sacerdozio cattolico.

L'Ordinariato – per ex anglicani che vogliono unirsi alla Chiesa cattolica in gruppi – è stato stabilito insieme all'ordinazione di tre ex Vescovi anglicani a metà gennaio. Altri due Vescovi emeriti anglicani sono stati ordinati sacerdoti poco dopo.

La cerimonia di questo sabato sarà la prima ordinazione di sacerdoti ex anglicani e darà inizio a un'ondata che proseguirà per tutto il mese, con oltre 50 ordinazioni previste. Sarà celebrata dall'Arcivescovo Peter Smith nella Cattedrale di Southwark.

Per ulteriori informazioni sull'Ordinariato Personale di Nostra Signora di Walsingham, www.ordinariate.org.uk/index.htm


https://www.zenit.org/article-26958?l=italian
 
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view post Posted on 26/11/2011, 19:07
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17/11/2011
Usa, la Chiesa cattolica accoglie gli episcopaliani
Cattolici ed episcopaliani

Cattolici ed episcopaliani
Il 1 gennaio 2012 nasce l’Ordinariato, la struttura canonica che permetterà ai primi duemila fedeli di tornare in “piena comunione” con Roma
GIACOMO GALEAZZI
CITTà DEL VATICANO

«Tra cinquecento anni se ne parlerà nei libri di storia», esultano i 67 ex ministri episcopaliani che negli Stati Uniti hanno chiesto di diventare sacerdoti della Chiesa cattolica. Il Papa ha fissato la data di nascita (1° gennaio 2012) dell’Ordinariato che, sulla base della costituzione apostolica «Anglicanorum coetibus», riporterà in piena comunione con Roma le comunità di ex religiosi e fedeli episcopaliani.

Duemila fedeli ex anglicani saranno i primi membri a essere accolti nell’Ordinariato, che sarà eretto sul modello di quello (già esistente) di Nostra Signora di Walsingham in Inghilterra e in Galles. Ad annunciarlo alla plenaria autunnale di Baltimora dei vescovi Usa è stato l’arcivescovo di Washington, Donald William Wuerl, che ha il compito di guidare l’incorporazione dei gruppi di pastori e fedeli anglicani nella Chiesa cattolica. La notizia è dirompente perché sfata il mito del Papa ultraconservatore che guarda solo a destra. Papa Ratzinger vuole la riconciliazione col mondo cristiano di destra come di sinistra, non solo gli ultratradizionalisti lefebvriani, dunque, ma anche i protestanti, i fedeli che dalla riforma di Lutero hanno reciso di netto il cordone ombelicale che li teneva uniti con Roma. Ora queste differenze devono essere limate, le distanze colmate. Ora è il tempo della riconciliazione a destra come a sinistra, fino ai confini della Chiesa.

I precedenti storici di «fughe» dalla Comunione Anglicana non mancano. Nel 1975, per esempio, la decisione di accettare le donne prete, approvata dal sinodo, parve anticipare la dissoluzione della chiesa stessa, ma comportò solo un limitato esodo di pastori verso la chiesa cattolica. La chiesa anglicana conta 80 milioni di fedeli in tutto il mondo, 26 dei quali nel Regno Unito. La massima autorità è l’arcivescovo di Canterbury Rowan Williams. Al suo interno si scontrano la corrente liberale, che difende l’autonomia delle diverse congregazioni e quella conservatrice che respinge ogni compromesso su temi controversi come l’omosessualità.

Dietro il ritorno con Roma ci sono fratture insanabili all’interno della Chiesa episcopaliana, branca statunitense della Comunione anglicana (la maggior chiesa protestante al mondo).Tutto trae origine dal provvedimento con cui Benedetto XVI ha stabilito l’erezione di Ordinariati per accogliere gli ex pastori e fedeli anglicani. Afferma il cardinale Wuerl:«Sono convinto che l’Ordinariato sarà una vera espressione della Chiesa cattolica». Del resto, numerose comunità episcopaliane hanno intrapreso il cammino per entrare nella piena comunione con la Chiesa cattolica, e due di esse (una nella diocesi di Fort Worth e l’altra nell’arcidiocesi di Washington) hanno già completato il percorso di accoglienza che «prevede la possibilità di conservare la tradizione liturgica», sottolinea l’Osservatore Romano.

A Lambeth Palace, sede londinese dell’ arcivescovo di Canterbury, l’allarme è suonato. Del resto la Chiesa anglicana è temprata a drammatici sviluppi, dovuti a esigenze più terrene che teologiche. In fondo la «Ecclesia Anglicana» nacque nel 1534 da un divorzio, quello di Enrico VIII da Caterina d’Aragona, con cui il re asserì la propria supremazia sull'autorità del papa di Roma. E nei secoli è stata più volte data per spacciata: perché aiutò a reclutare i giovani da mandare nelle trincee della Grande guerra, per esempio, o perché non partecipò col dovuto fervore allo spirito patriottico della seconda guerra mondiale.

Al vescovo di Fort Worth, Kevin William Vann (delegato ecclesiastico dell’episcopato statunitense) è affidato il processo di ammissione degli ex membri sposati del clero episcopaliano. In collaborazione con l’ex Sant’Uffizio, monsignor Kevin William Vann sovrintenderà anche all’emanazione del «provvedimento pastorale» mediante il quale la Santa Sede, già a partire dal 1981, consente negli Usa l’ammissione al sacerdozio cattolico di ex pastori episcopaliani sposati (desiderosi di entrare in piena comunione con la Chiesa cattolica). «Con il provvedimento pastorale viene permessa a coloro che lo desiderano una comune identità conservando alcuni elementi della loro tradizione- evidenzia il quotidiano vaticano-. Anche se l’eccezione non deve essere intesa come se implicasse un cambiamento del pensiero della Chiesa circa il valore del celibato sacerdotale, che rimane la norma anche per i futuri candidati al sacerdozio di questo gruppo».

Lo scorso giugno l’intera comunità di fedeli di una parrocchia episcopaliana di Saint Luke, a Bladensburg, nello stato del Maryland, aveva deciso di intraprendere il cammino per entrare nella piena comunione con la Chiesa cattolica. Il cammino è supportato dal vescovo della diocesi episcopaliana, John Bryson Chane «in uno spirito di sensibilità pastorale e mutuo rispetto verso la Chiesa cattolica». Il pastore della parrocchia, Mark Lewis, ha commentato all’Osservatore Romano: «Non vediamo l’ora di continuare a celebrare nella tradizione anglicana, trovandoci al tempo stesso in piena comunione con la Chiesa cattolica. Spero di poter iniziare il percorso per ricevere l’ordinazione come sacerdote cattolico».

http://vaticaninsider.lastampa.it/homepage...scopales-10027/
 
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view post Posted on 15/6/2012, 16:40
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http://www.asca.it/news-Chiesa__anche_in_A...166347-POL.html

Chiesa: anche in Australia creato ordinariato per ex-anglicani

15 Giugno 2012 - 12:42

(ASCA) - Citta' del Vaticano, 15 giu - Dopo la Gran Bretagna e gli Stati Uniti, da oggi anche in Australia e' attivo l'ordinariato per gli anglicani conservatori che vogliono tornare in comunione con il Vaticano conservando parte della loro tradizione. Come annuncia oggi un comunicato diffuso oggi dalla Sala Stampa vaticana, la Congregazione per la Dottrina della Fede, secondo le norme esposte da papa Benedetto XVI nella Costituzione Apostolica ''Anglicanorum coetibus'', ha eretto in Australia l'Ordinariato Personale di Our Lady of the Southern Cross. Come primo ordinario, papa Ratzinger ha scelto p. Harry Entwistle, nato nel 1940 a Chorley, in Inghilterra, e ordinato prete anglicano nel 1964 per la diocesi di Blackburn. Entwistle e' stato cappellano nelle carceri dal 1974 al 1981 e dal 1981 al 1988 ''Senior Chaplain'' presso il carcere di Wansworth.

Emigrato in Australia nel 1988, e' stato ''Senior Chaplain'' per il ''Department of Corrective Services'' nella diocesi di Perth. Dal 1992 al 1999 e' stato Arcidiacono e Parroco di Northam, dal 1999 al 2006 Parroco a Mt Lawley. Nel 2006 e' entrato a far parte della ''Traditional Anglican Communion'' ed e' stato nominato vescovo per la regione occidentale e parroco a Perth. Dopo essere stato accolto nella piena comunione con la Chiesa Cattolica ed essere stato ordinato diacono, ricevera' oggi l'ordinazione sacerdotale nella Cattedrale di Perth.
 
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view post Posted on 21/8/2012, 15:15
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Australia. Ordinati solo 4 preti ex anglicani

http://paparatzinger5blograffaella.blogspo...nazione-di.html

enerdì 17 agosto 2012
Australia: l'8 settembre ordinazione di quattro ex pastori anglicani entrati nella Chiesa Cattolica

Australia: l'8 settembre ordinazione di quattro ex pastori anglicani entrati nella Chiesa cattolica

Il prossimo settembre quattro ex pastori anglicani australiani riceveranno l’ordinazione sacerdotale nella Chiesa cattolica. Si tratta di James Grant, Neil Fryer, Christopher Seton e Ramsay Williams, membri del nuovo Ordinariato personale di Nostra Signora della Croce del Sud, eretto il 15 giugno scorso per accogliere gli anglicani australiani che hanno deciso di entrare nella Chiesa cattolica.
L’ordinazione avrà luogo l’8 settembre, Festa della Natività della Vergine, presso la cattedrale di San Patrizio di Melbourne.
Insieme a loro – riferisce il sito dell’Ordinariato http://ordinariate.org.au - ci saranno altri quattro candidati al sacerdozio dell’arcidiocesi.
L’Australia è il terzo Paese ad avere un Ordinariato personale per gli ex anglicani che decidono di entrare nella Chiesa cattolica secondo quanto stabilito dalla Costituzione apostolica di Benedetto XVI “Anglicanorum Coetibus” : il primo ad essere istituito nel 2011 è stato quello di Nostra Signora di Walsingham, in Inghilterra, mentre lo scorso mese di gennaio è stato eretto quello della Cattedra di San Pietro per gli ex episcopaliani degli Stati Uniti. (A cura di Lisa Zengarini)
 
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view post Posted on 25/6/2013, 04:33
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I primi 4 preti ex anglicani in Canada.

Tutti ultrasettantenni


http://hiccalix.blogspot.it/2013/06/nuove-...-in-canada.html

martedì 25 giugno 2013
Nuove ordinazioni sacerdotali in Canada nell'Ordinariato per gli ex anglicani


Nuovi sacerdoti cattolici in Canada. Hanno moglie e figli e si rapportano direttamente con la Santa Sede. Non dipendono gerarchicamente da nessun altro ufficio cattolico in Canada. Sono i sacerdoti del nuovo Ordinariato della Cattedra di San Pietro, recentemente istituito da Benedetto XVI durante il suo pontificato per accogliere i fedeli anglicani desiderosi di riconciliarsi con Roma senza abbandonare le proprie tradizioni anglicane.
"Non siamo parte della Diocesi di Victoria" ha dichiarato il sacerdote cattolica Michael Birch, 70 anni, di Victoria, sposato con due figli. Birch è stato ordinato sacerdote cattolico il 14 giugno nella Cattedrale di S. Andrew, insieme a Don Malins, 74 anni, originario di Victoria, sposato con un figlio, e con Peter Switzer, 70 anni, originario di Port Alberni, sposato con tre figlie e due nipoti.

I tre iniziarono il loro cammino nella chiesa come sacerdoti anglicani parecchi decenni fa. Dopo la pensione, lasciarono la chiesa anglicana per far parte di alcune organizzazioni anglicane separatiste, come la Anglican Catholic Church o la Anglican Network.
Ebbene, ore sono stati ordinati sacerdoti cattolici, tramite speciale dispensa vaticana. Due anni fa, Papa Benedetto XVI ha lanciato la Costituzione Apostolica "Anglicanorum Coetibus", permettendo agli anglicani di far parte della Chiesa Cattolica. Benedetto aveva anche istituito l'Ordinariato Personale della Cattedra di San Pietro in Houston, affidandogli la giurisdizione di tutto il Nordamerica. Ora il Canada ne costituisce una decanato, con il quartier generale a Calgary.

I tre nuovi sacerdoti - insieme a mons. Peter Wilkinson, 72 anni, non sposato, ordinato a Dicembre - costituiscono l'ultimo capitolo nella lunga storia dell'insoddisfazione interna alla Chiesa Anglicana. Recentemente la discordia era esplosa con le benedizioni dei matrimoni civili dello stesso sesso, ora permesse dagli anglicani. Ma il malcontento era iniziato nel 1977 quando la Chiesa anglicana canadese aveva accettato di ordinare donne al sacerdozio.
"E' stato una decisione di natura non teologica, ma sociale" afferma Birch. "Si pensava che sarebbe stata una scelta popolare, la cosa politicamente corretta da fare".

I tre sacerdoti affermano che questo cammino non ha generato alcun conflitto personale. Piuttosto, prendono conforto dalla gerarchia cattolica e dalla sua dottrina. "Quando ci comportiamo come clero e quando insegniamo la fede, sappiamo che il Magistero della Chiesa si trova dietro di noi", ha detto Birch. "Quello che proclamiamo è ciò che il vescovo e la chiesa nel suo complesso crede". Questo passaggio alla chiesa cattolica è stato vissuto come un ritorno a casa. "Sono stato accolto a braccia aperte", ha detto Switzer. [Fonte: Times Colonist]
Pubblicato da Nic a 00:44
 
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view post Posted on 5/1/2014, 05:21
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http://www.ilmattino.it/PRIMOPIANO/VATICAN...ie/424116.shtml

Papa Francesco, la dispensa dal celibato per il prete spostato

PER APPROFONDIRE: papa francesco, preti sposati, dispensa
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«L'Arcidiocesi per i militari cattolici Usa ha in servizio prete sposato con il permesso di papa Francesco». È quanto riferisce l'associazione dei preti sposati, con riferimento a un prete in servizio nell'ordinariato militare degli Stati Uniti, che provenendo dall'anglicanesimo ha potuto diventare prete cattolico senza abbracciare il celibato.


Si tratta di padre Jerry Sherbourne ordinato sacerdote cattolico da monsignor Timothy Broglio, vescovo responsabile della diocesi dei militari cattolici negli Usa. Padre Sherbourne, un cappellano in servizio attivo presso l'Us Army, prima sacerdote anglicano, è stato ordinato sacerdote cattolico domenica 8 dicembre 2013 nella basilica del santuario nazionale dell'Immacolata Concezione, a Washington, e incardinato nell'ordinariato personale della «Cattedra di San Pietro», una speciale giurisdizione della Chiesa istituita da papa Benedetto XVI per quei fedeli anglicani entrati in piena comunione con la Chiesa cattolica, pur mantenendo gli elementi distintivi della confessione di provenienza.

Padre Sherbourne ha svolto un programma di formazione biennale approvato dalla congregazione per la dottrina della Fede. Sposato da sei anni, ha ricevuto una dispensa da papa Francesco per essere prete senza abbracciare il celibato. Il sacerdote e la moglie Heather vivono con la loro famiglia nel nord Alabama. Originario del Massachusetts, padre Sherbourne, era diventato sacerdote anglicano nel 2000 e cappellano dell'esercito americano nel 2005. L'associazione dei sacerdoti lavoratori sposati ha invitato ancora papa Francesco in questo nuovo anno 2014 «ad estendere ai sacerdoti sposati cattolici romani che lo desiderassero le stesse prerogative concesse ai sacerdoti sposati anglicani, consentendo loro di ritornare a lavorare nel ministero sacerdotale in servizio alle parrocchie delle diocesi».
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view post Posted on 4/8/2014, 07:33
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www.informazione.it/c/E147AA20-EE81...27-400-000-euro

Preti sposati anglicani ora cattolici costano in 10 anni 27.400.000 euro
http://sacerdotisposati.altervista.org
L'associazione dei Sacerdoti Lavoratori sposati ha diffuso in Italia alcuni dati che interessano i sacerdoti inglesi e in particolare preti anglicani (ora preti sposati cattolici romani).
Roma, 03/08/2014 (informazione.it - comunicati stampa - varie) L'associazione da anni è impegnata per far estendere dal Vaticano ai sacerdoti sposati cattolici romani le stesse prerogative concesse ai sacerdoti sposati "ex sacerdoti anglicani" che sono stati accolti nella Chiesa Cattolica Romana con mogli e figli.

Nuovi dati pubblicati su "The Tablet" mostrano che in Inghilterra quasi 400 preti cattolici erano anglicani (centinaia sono sposati). Fino a uno su 10 sacerdoti cattolici sono ex sacerdoti della Chiesa d'Inghilterra.
La prof. Linda Woodhead, sociologo della religione alla Lancaster University e don Christopher Jamison OSB, responsabile per le vocazioni dei vescovi inglesi hanno condotto un nuovo studio sui dati stabilendo che 389 sacerdoti cattolici sono ex preti anglicani, tra cui 87 sacerdoti dell'Ordinariato di Nostra Signora di Walsingam.

Attualmente si stima che in Inghilterra e Galles ci sono 3.000 sacerdoti attivi diocesani, 800 sacerdoti in pensione, 1.000 sacerdoti religiosi e 700 diaconi. La maggior parte degli anglicani si ritiene di poter lavorare nelle parrocchie e cappellanie.

La Prof. Woodhead ha detto a "The Tablet" che il clero dellla Chiesa d'Inghilterra ora cattolico ha cominciato a lasciare la loro Chiesa originale dal 1994, quando le prime donne sono stati ordinate sacerdote.
Coloro che hanno lasciato tra il 1994 e il 2004 sono stati forniti di una compensazione finanziaria pari al 100 per cento del loro stipendio per un anno, tre quarti nel secondo anno e due terzi al terzo anno.

I pagamenti ammontano a 27.400.000 euro circa in un decennio.

La Prof. Woodhead ha sottolineato che la Chiesa cattolica ha fatto il più grande guadagno dalla situazione dato che ci sono 18.000 sacerdoti anglicani rispetto ai circa 4.000 sacerdoti cattolici.

"Allora una parte relativamente piccola di perdita di clero della Chiesa d'Inghilterra rappresenta un dono molto significativo per la Chiesa cattolica in Inghilterra e Galles in un momento di ordinazioni in caduta", ha detto.

Segnalazione web a cura di Associazione Sacerdoti Lavoratori Sposati
(citare la fonte in caso di utilizzo e segnalare la pubblicazione a [email protected])
 
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view post Posted on 8/8/2014, 08:43
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Sulle statistiche in Gran Bretagna dei preti ex anglicani serve una bonifica statistica.

La campagna acquisti cominciò nel 1994 con l'ordinazione delle donne prete. L'offensiva di Ratzinger è solo una naturale prosecuzione e ha prodotto, come visto, appena 87 nuovi acquisti nel nuovo ordinariato per convertire i preti anglicani. Preti quasi tutti ultra70enni.

La statistica tanto esaltata prende come termine di paragone solo i preti diocesani in attività, non anche i preti in pensione e quelli appartenenti a ordini religiosi. Infatti il totale dei preti britannici (Inghliterra, Galles e Scozia) nel 2012 era di 3.648 preti diocesani e 1.575 religiosi. Fonte Annuario Pontificio 2014. Quindi il totale è di 5.223 preti. I preti ex anglicani sono tutti diocesani. Palesemente falsa la stima di appena 1.000 preti religiosi riportata in quella statistica.

E se i numeri non sono un'opinione 389 preti ex anglicani sono appena il 7,45% del clero britannico.

La fonte ufficiale vaticana sulle statistiche ecclesiastiche sul clero britannico: www.priestlyvocations.com/uploads/3..._statistici.pdf
 
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view post Posted on 19/11/2014, 09:31
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Un quadro mondiale nel 2014 (ottimistico) dei 3 Ordinariati

86 preti in Gran Bretagna, 40 in Nord America (USA e Canada), una dozzina in Australia

Solo 3000 fedeli strappati agli anglicani in 5 anni


www.aleteia.org/it/religione/artico...778426476625920

RELIGIONE 18.11.2014
Gli ordinariati di ex anglicani: più di 3.000 in 5 anni
Benedetto XVI li ha istituiti per gruppi di tradizione anglicana che cercavano la piena comunione con la Chiesa cattolica mantenendo elementi propri

Il 4 novembre 2009, Benedetto XVI ha promulgato la costituzione apostolica Anglicanorum Coetibus per accogliere gruppi di cristiani di tradizione anglicana che volevano entrare in piena comunione con la Chiesa cattolica mantenendo elementi del patrimonio culturale e liturgico anglicano.

È stata l'origine dei tre ordinariati anglo-cattolici attuali, nei quali in questi cinque anni sono entrati oltre 3.000 ex anglicani, in quasi 90 comunità in Gran Bretagna, Stati Uniti, Canada e Australia.

I primi cinque vescovi
I primi a compiere questo passo sono stati cinque vescovi anglicani stanchi di constatare la deriva dottrinale dell'anglicanesimo, sempre più lontano dalla Scrittura e dalla Tradizione e senza prospettiva dell'unità che Cristo chiede alla sua Chiesa. Se volevano vivere l'unità, dovevano essere loro a compiere questo passo, personalmente.

Erano i vescovi anglicani di Ebbsfleet, Andrew Burnham, di Richborough, Keith Newton, e di Fulham, John Broadhurst, e due vescovi già ritirati: Edwin Barnes, che aveva guidato Richborough, e David Silk, ex vescovo di Ballarat (Australia). E con loro le loro mogli, i figli, i fedeli, il clero...

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Alla guida, monsignori che non sono vescovi
Nel 2011 papa Benedetto XVI ha creato l'Ordinariato Personale di Nostra Signora di Walsingham per gli ex anglicani delle isole britanniche, e ha messo alla sua guida Keith Newton, che aveva meno di un anno di esperienza come cattolico. Era un uomo sposato, ora eccezionalmente ordinato sacerdote cattolico.

È diventato il pastore degli anglo-cattolici dell'ordinariato britannico, aveva il titolo di monsignore e diritto di portare i simboli pastorali (mitra, pastorale, baculo) ma non sarebbe stato vescovo. Come nelle Chiese cattoliche orientali e nelle Chiese ortodosse, anche se vengono ordinati sacerdoti uomini sposati, l'episcopato continua ad essere riservato a uomini celibi.

Questo sarebbe stato il modello per gli altri due ordinariati: mettere alla guida ex anglicani, ora sacerdoti cattolici, sposati, che avessero avuto responsabilità di governo. Ciò non impedisce che in futuro l'ordinario possa essere un vescovo, se è celibe.

Negli ordinariati, come nelle Chiese cattoliche di rito orientale, è possibile ordinare sacerdoti uomini sposati, ma non sposare sacerdoti. Se restano vedovi, inoltre, non devono risposarsi. Nelle Chiese di rito orientale queste ordinazioni sono abituali, mentre negli ordinariati richiedono una dispensa speciale caso per caso.

Stati Uniti, Canada, Australia...
All'inizio del 2012, il papa ha creato l'Ordinariato della Cattedra di Pietro, con comunità negli Stati Uniti e in Canada. Alla guida ha messo Jeffrey Steenson, che era stato vescovo episcopale in Texas e si era convertito al cattolicesimo vari anni prima.

Alla fine dell'anno Benedetto XVI ha dato il via libera all'Ordinariato della Croce del Sud, in Australia, con Harry Entwistle alla sua guida. Era stato parroco anglicano in Inghilterra, poi in Australia e in seguito vescovo di una Chiesa conservatrice anglicana, la Traditional Anglican Church.

Cinque anni di difficoltà
In questi cinque anni le sfide sono state grandi. Non c'era una liturgia comune e propria, e si è dovuto effettuare un discernimento al riguardo.

I nuovi cattolici arrivavano inoltre da ambienti molto diversi e comunità distinte: anglicani di stile carismatico, altri di stile latinizzante, alcuni della Chiesa episcopale, altri di diversi gruppi senza contatti con Canterbury…

Diventando cattolici, perdevano i loro edifici e parte dei loro fedeli, e si ritrovavano a celebrare la propria fede in luoghi lontani a volte affittati o prestati, non sempre accoglienti. Per la Chiesa cattolica, soprattutto in Inghilterra, non è stato economicamente facile accogliere l'ondata di ex chierici anglicani con mogli e figli, che a poco a poco sono stati ordinati sacerdoti cattolici.

Si è cercato loro lavoro nelle cappellanie degli ospedali, nelle prigioni, nelle scuole, con stipendi che li aiutassero a mantenere la propria famiglia. Non sempre ci si è riusciti.

Secondo Dwight Longenecker, sacerdote cattolico che in precedenza è stato pastore evangelico e poi anglicano, attualmente nel mondo ci sono circa 500 sacerdoti cattolici in attivo che sono ex chierici anglicani e sono sposati.

Di questi, circa 140 sono negli ordinariati. Altri, per convenienza, distanza o mille circostanze, servono la Chiesa dalle diocesi, soprattutto di Inghilterra e Stati Uniti.


Ottenere un tempio proprio
Ottenere un tempio proprio (anche se prestato) è il grande sogno della maggior parte dei 90 gruppi anglo-cattolici attuali. Il gruppo di Bladensburg, vicino Washington, aveva circa 85 membri (sembrano pochi, ma è l'equivalente della maggior parte delle parrocchie episcopali). Quando hanno ottenuto un tempio proprio a St. Luke sono diventati subito oltre 125.

Alcune settimane fa, il papa emerito Benedetto XVI ha scritto agli Amici dell'Ordinariato di Nostra Signora de Walsingham felice di sapere che la chiesa dell'ex rappresentanza diplomatica londinese della Baviera – regione della quale è originario – era ora la sede a Londra dell'Ordinariato.

Il papa emerito si è detto particolarmente lieto di questo fatto e commosso per i ringraziamenti che riceve per aver creato gli ordinariati.


Esortati a evangelizzare e ad accogliere convertiti
Il numero degli ordinariati è ancora esiguo, e sono più piccoli di quanto si pensava cinque anni fa. Alcuni gruppi erano troppo ristretti, e i loro componenti hanno finito per integrarsi nella parrocchia cattolica locale.

Dall'altro lato, una nuova normativa ha spiegato che, evidentemente, un metodista (o musulmano, o ateo) che volesse convertirsi al cattolicesimo potrebbe farlo all'interno di un ordinariato e godere delle sue particolarità liturgiche. Per questo, si esortano gli ordinariati a evangelizzare e ad accogliere convertiti.

Sono anche esortati a sommare la loro diversità di stili e provenienze, creando una nuova realtà. E i loro 140 chierici, tutti con esperienza di evangelizzazione e di guida pastorale, sono una risorsa non trascurabile. Questa originalità può essere uno dei punti di forza in futuro.

L'ordinariato britannico
In Gran Bretagna, l'ordinariato ha 40 comunità, 86 sacerdoti (tutti ex anglicani convertiti recentemente), 1.500 laici e due comunità di religiose. Galles e Scozia hanno solo un paio di piccoli gruppi.


L'ordinariato del Nordamerica
In Nordamerica, e con la sfida di distanze enormi, l'ordinariato ha più di 35 gruppi, circa 1.600 fedeli e oltre 40 sacerdoti tra Stati Uniti e Canada. A favore, ha una migliore situazione economica nella Chiesa locale e strutture migliori.

Gli Stati Uniti sono inoltre un Paese molto più religioso e dinamico dell'Inghilterra, e ci si aspetta una crescita tranquilla ma sostenuta e ordinata.

Edited by GalileoGalilei - 9/9/2016, 06:11
 
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www.adista.it/edizione/4439

Anglicani passati alla Chiesa cattolica: la crisi dell’Ordinariato inglese
02-09-2016

Edited by pincopallino1 - 12/4/2024, 05:00
 
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Cattolici britannici: fallita la campagna acquisti tra gli anglicani

Solo 80 preti e 1000 fedeli convertiti. L'ordinariato si estinguerà


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www.catholicherald.co.uk/issues/aug...how-to-save-it/

Britain’s Ordinariate is in peril. Here is how to save it
by Damian Thompson
posted Thursday, 25 Aug 2016
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Hostility from the authorities, and apathy from its own clergy, have put the Ordinariate’s future in danger. But there could be a simple solution

The Personal Ordinariate of Our Lady of Walsingham is a canonical structure for ex-Anglican clergy and lay people who have been granted – by a mighty and irrevocable decree of Pope Benedict XVI – their own English Missal based partly on The Book of Common Prayer.

The experiment has not been a runaway success, as members of the Ordinariate readily admit. Ever since the body came into being five and a half years ago, I’ve been listening to Ordinariate clergy predicting that it can’t last.

One priest was still wearing his Mass robes as he declared, à la Private Frazer, that “we’re dooomed!”

If so, there will be few tears shed by the bishops of England and Wales. They are queuing up to preside at its Requiem Mass. (They can do nothing about its sister ordinariate in America, now flourishing under its own 41-year-old bishop, Steven Lopes.)

In the words of one supporter of the Ordinariate, “the English hierarchy seems to have decided that the Catholic prohibition against ‘assisted dying’ doesn’t apply to corporate bodies.”

The bishops’ hostility dates back to 20 October 2009, when the Congregation for the Doctrine of the Faith announced – with flamboyant disregard for ecumenical etiquette – that Anglicans coming over to Rome could have an entirely new church structure free from the meddling of local bishops.

(The CDF didn’t put it like that, but you only had to look at the faces of English Catholic prelates as they pretended to “welcome” the Holy Father’s initiative to guess how pleased they were.)

In 2011, three former Anglican bishops were ordained priests and made monsignors. The boss, the “Ordinary”, is Mgr Keith Newton, former Bishop of Richborough. He can’t be a bishop, because he’s married, but he basically has episcopal jurisdiction and wears a mitre.

That ordination in Westminster Cathedral seemed to herald a miracle: a parting of the waters of the Tiber to allow Catholic-minded Anglicans to cross over without sacrificing the cadences of Cranmer and Choral Evensong.

But, even then, lots of us had our doubts. And, sure enough, here we are in 2016 and this revolutionary structure has just 1,000 lay members in this country, scattered in tiny communities.

So it’s the size of a large parish, but one with around 80 ex-Anglican priests to support. Which it cannot do.

When the Catholic Herald asked me to write this article, I wasn’t enthusiastic. Having noisily championed the Ordinariate from day one, I wasn’t keen to hear – yet again – its own faithful tell me that, well, it was a nice idea, but everyone hates us and even some of our own priests aren’t really on board.

Sure enough, that is exactly what I’ve been told and I’m now convinced that the Ordinariate in its present form will wither away.

But note the qualification: in its present form. Those 80 priests include visionaries who believe that the Ordinariate can reinvent itself.

By that, they mean that the fantasy of group conversions needs to be ditched. Also, Ordinariate priests and laity who never liked their unique Missal, Divine Worship, should slip quietly into the Catholic mainstream.

Only then will a smaller Ordinariate of Our Lady of Walsingham enrich the whole Church with the radiant Divine Worship, revive moribund parishes and evangelise with the vigour of its Anglo-Catholic forebears. That sounds like wishful thinking – but the people who believe in it make a stronger practical case for this Ordinariate Mark II than anyone ever did for the launch model.

What no one disputes now is that the founding vision of an Anglican-but-Catholic organisation mopping up whole Church of England parishes was a non-starter. There are four main reasons for this.

First, there has never been an appetite among lay members of the C of E for coming over en masse. You can disguise a new body as much as you like, but if it reports to the Pope then it is “Roman Catholic” and that’s not something most Anglicans want to be.

Second, those Anglo-Catholic clergy most likely to convert tend to be the sort who spent their careers in the C of E playing at being “Roman”, using our Missal where they could get away with it.

Divine Worship is just too Anglican for them. It includes, for example, the Prayer Book’s Prayer of Humble Access, which begins:

We do not presume to come to this thy Table, O merciful Lord, trusting in our own righteousness, but in thy manifold and great mercies. We are not worthy so much as to gather up the crumbs under thy Table.

These words are beloved by traditional Anglicans – but not by hardline Anglo-Catholics, who can’t forget that they were set down by the hated Thomas Cranmer.

Bizarrely, though, some of these ultra-Roman Anglicans did join the Ordinariate and then promptly refused to use Divine Worship. That hasn’t helped.

The third obstacle for the Ordinariate was the worst: the aforementioned wily obstructiveness of the Bishops of England and Wales. A single statistic speaks volumes. Pope Benedict urged them to be generous. How many disused or near-empty churches did the bishops give the Ordinariate? None.

“The bishops pretend they’re being generous, but in reality we’re under siege,” says one Ordinariate priest. “We can’t support ourselves, so we have to take diocesan jobs in parishes, schools or prisons that might be 45 miles away from the nearest Ordinariate Mass centre.”

Another priest told me: “If you’re busy working in a non-Ordinariate parish, there’s pressure to just drop out and become a regular diocesan priest – which is what the Bishops’ Conference is hoping for.”

A third Ordinariate priest: “We know that Cardinal Nichols isn’t our friend. He’s like Baked Alaska – warm on the outside, cold on the inside.”

Finally, the Ordinariate has had to put up with the carping and mockery of Anglo-Catholics still loyal to Canterbury. These latter are unhappy people. They squirm when asked why, if they don’t recognise women bishops, they still celebrate lavish Roman rituals in a church that ordains them. Poking fun at the struggling Ordinariate is a way of deflecting that one.

Add up these factors, and is it any wonder that some demoralised Ordinariate priests are just waiting for the end? Others are wracking their brains for a solution but haven’t necessarily hit on the right one.

Fr David Palmer, who runs the Nottingham Ordinariate group, thinks the answer is to “unchain” Divine Worship – that is, to allow any Catholic priest to say its Mass. “It has prayers at the foot of the altar, the option for a last Gospel. In many ways it offers the cross-fertilisation between old and new forms of the Roman Rite that Pope Benedict hoped for,” he argues.

Fr Alexander Lucie-Smith, a cradle Catholic theologian, recently preached at an Ordinariate Mass. “I was struck by its nobility,” he says. “How refreshing to hear a translation of the Canon written by someone whose first language is English. If the Church is serious about ‘celebrating diversity’, then it should allow priests like me to say it.”

That won’t happen. A Mass that draws so heavily on medieval English piety represents the wrong sort of diversity for “go-ahead” bishops. Although they can’t ban diocesan priests celebrating in the Extraordinary Form, they can stop them using Divine Worship.

But they absolutely cannot stop Ordinariate priests from saying their own Mass, or cradle Catholics from attending it. And this is where the Ordinariate Mark II comes in.

Very soon, the network of Ordinariate communities will disintegrate like a piece of old lace. What will not disintegrate is the papal legislation setting up ordinariates in America and Australia as well as Britain.

If an Ordinariate priest in England is determined enough, he can find a way of taking charge of a parish and offering a Divine Worship Sunday Mass.

When Fr Ed Tomlinson, former Vicar of St Barnabas, Tunbridge Wells, joined the Ordinariate he was sent to St Anselm’s, Pembury, Kent – an unlovely community hall with a chapel where the congregation sat on plastic chairs and knelt on linoleum.

Fr Ed – a rugby-obsessed married father of three with un-PC views on the evil of Islamism and the wimpishness of liberal bishops – decided this wasn’t good enough for God.

Five years on, on a tiny budget, he has acquired two altars, altar candles, pews, a lectern, a pulpit, Stations of the Cross, altar rails, vestments, chalices, icons, a reredos, an organ, a confessional and stalls. (Our pictures show stages in the transformation, which is not complete.)

As for the Divine Worship Mass, his cradle Catholic parishioners mostly love it. “It’s a fabulous liturgy and I’m passionate about it,” he says. Weekly attendance has risen to 130 while the average age of parishioners has dropped sharply thanks to an influx of children.

Now imagine that, in five years’ time, Fr Tomlinson’s success has been replicated in a handful of English parishes. The Oratorians have surprised everyone by exporting their worship – once considered impossibly exotic – to failing churches that mysteriously stop failing once they arrive. Each punches above its weight.

What is to stop Ordinariate priests from doing likewise? Only two things. Spanners thrown into the works by unfriendly bishops, and their own lack of confidence.

My unexpectedly upbeat conclusion, after taking a fresh look at an initiative I thought was dying, is that an Ordinariate Mark II can spring to life once its leaders see that these problems feed off each other.

Anti-Ordinariate bishops herd members of the ecclesial structure into remote “Mass centres” where they don’t want to be and won’t survive. It’s time our new fellow Catholics turned round and reminded their Lordships that they have no jurisdiction over them – and that, if the Church in England and Wales continues its deplorably mean policy of hanging on to every last parish building, then they will buy their own churches.

But first we have to sort out the money, say the permanently anxious old guard of the Ordinariate.

No. First, you need risk-taking local leaders with a mission that attracts donors.

In July, Fr Tomlinson took his family on a camping trip to France, wondering how he was going to find £9,000 to complete the beautification of the sanctuary.

“I got back to find a message from a disabled man who was fed up with the boring worship in his own parish and had decided to give us 10,000 quid,” Fr Tomlinson says. “Now tell me that’s not God at work.”

This article first appeared in the August 26 2016 issue of The Catholic Herald. To read the magazine in full, from anywhere in the world, go here.

-----------------------------

Traduzione da Google

Ordinariato della Gran Bretagna è in pericolo. Ecco come salvarlo
da Damian Thompson
pubblicato Giovedi, 25 mese di agosto, il 2016
cartone animato
L'ostilità da parte delle Autorità, e l'apatia dai propri sacerdoti, hanno messo il futuro del Ordinariato in pericolo. Ma ci potrebbe essere una soluzione semplice

L'Ordinariato personale di Nostra Signora di Walsingham è una struttura canonica per il clero ex-anglicani e laici che hanno ottenuto - con un decreto potente e irrevocabile di Papa Benedetto XVI - Their Own inglese Messale basano in parte sul Book of Common Prayer.

L'esperimento non è stato un grande successo, come i membri dell'Ordinariato ammettono. Da quando il corpo è nato cinque anni e mezzo fa, ho ascoltato dal clero dell'Ordinariato predire che non può durare.

Un sacerdote che cosa indossare a riposo le sue vesti di massa, come ha dichiarato, à la privata Frazer, che "siamo condannati!"

Se è così, ci saranno poche lacrime versate dai vescovi di Inghilterra e Galles. Essi fanno la fila per presiedere la sua Messa da Requiem. (Si può fare nulla circa il suo Ordinariato gemello in America, ora fiorente sotto il proprio vescovo 41enne, Steven Lopes.)

Nelle parole di un sostenitore dell'Ordinariato, "la gerarchia inglese sembra aver deciso che il divieto cattolica contro il 'suicidio assistita' non si applica agli organi sociali."

L'ostilità dei vescovi risale al 20 ottobre 2009, quando la Congregazione per la dottrina della fede ha annunciato - con fiammeggiante disprezzo per galateo ecumenico - che gli anglicani venendo a Roma potrebbe avere interamente nuova struttura della chiesa libera dalla ingerenza dei vescovi locali.

(Il CDF non ha messo in quel modo, ma bastava guardare i volti dei prelati cattolici English As They finta di "benvenuto" l'iniziativa del Santo Padre di indovinare theywere come piacere.)

Nel 2011 tre ex vescovi anglicani sono stati ordinati preti e monsignori fatti. Il boss, de "ordinario" è mons Keith Newton, ex Vescovo di Richborough. Non può essere un vescovo, perché lui è sposato, ma ha giurisdizione episcopale di fondo e indossa una mitra.

Che l'ordinazione nella Cattedrale di Westminster sembrava annunciare un miracolo: una separazione delle acque del Tevere per consentire anglicani cattolici pensano di attraversare senza sacrificare le cadenze di Cranmer e Choral Evensong.

Ma, anche in questo caso, molti di noi hanno avuto i nostri dubbi. E, abbastanza sicuro, qui siamo nel 2016 e questa struttura rivoluzionaria ha appena 1.000 membri laici in questo paese, ricco di piccole comunità.

Quindi è la dimensione di una grande parrocchia, ma con circa 80 sacerdoti ex-anglicani a supporto. Il che non si può fare.

Quando il Catholic Herald mi ha chiesto di scrivere questo articolo, non ero entusiasta. Avendo rumorosamente sostenuto dell'Ordinariato dal primo giorno, non ero ansioso di sentire - ancora una volta - i propri fedeli mi dicono che, beh, è stata una bella idea, ma tutti ci odia e anche alcuni dei nostri sacerdoti non sono realmente a bordo.

Un fatt abbastanza sicuro è esattamente quello che è stato detto e di cui ora sono convinto è che l'Ordinariato nella sua forma attuale si estinguerà.

Ma nota la qualifica: nella sua forma attuale Quei 80 sacerdoti sono visionari che credono ha dell'Ordinariato può reinventarsi ..

Con questo, significano fatto la fantasia di conversioni gruppo ha bisogno di essere piantato in asso. Così sacerdoti dell'Ordinariato e laici che non è piaciuto il loro unico Messale, il Culto Divino, shoulderstand scivolano in silenzio nel mainstream cattolica.

Solo allora un Ordinariato minore di Nostra Signora di Walsingham arricchire tutta la Chiesa con il Culto Divino radiante, rilanciare parrocchie moribonde e evangelizzare con il vigore dei suoi antenati anglo-cattolica. Che suona come un pio desiderio - ma le persone che credono in esso fare un caso più forte pratico per questo Ordinariato Mark II di chiunque abbia mai fatto per il modello di lancio.

Quello che nessuno contesta ora ha la visione fondatore di un'organizzazione anglicana-ma-cattolica rastrellamento tutta la Chiesa d'Inghilterra parrocchie è stato un non-starter. Ci sono quattro ragioni principali per questo.

In primo luogo, non c'è mai stata l'appetito tra i membri laici della C of E per essere venuto in massa. Si può nascondere un nuovo corpo, per quanto si vuole, ma se si riferisce al Papa allora è "cattolica romana" e che non è qualcosa la maggior parte anglicani vogliono essere.

In secondo luogo, Quei clero anglo-cattolici hanno più probabilità di conversione tendono ad essere il tipo che ha trascorso la loro carriera in C di E giocare a essere "romanzo", utilizzando il nostro Messale dove potevano farla franca.

Culto Divino è troppo anglicana per loro. Esso comprende, per esempio, la preghiera Preghiera del Libro di accesso Humble, che inizia:

Non abbiamo la presunzione di venire in questa tabella tua, o Signore misericordioso, confidando nella nostra giustizia, ma nella tua molteplice e grandi misericordie. Noi non siamo degni neppure di raccogliere le briciole sotto la tua tabella.

Queste parole sono amati da anglicani tradizionali - ma non dalla linea dura anglo-cattolici, che non può dimenticare thatthey sono stati fissati dalla odiato Thomas Cranmer.

Stranamente, però, alcuni di sintesi ultra-romana anglicani ha aderito al Ordinariato e poi prontamente rifiutato di usare il Culto Divino. Che hasnt aiutato.

Il terzo ostacolo per l'Ordinariato ciò che il peggio: il già citato ostruzionismo scaltro dei Vescovi di Inghilterra e Galles. Una singola statistica dice lunga. Papa Benedetto li ha esortati ad essere generosi. Quante chiese dismesse o quasi vuoti hanno i vescovi danno dell'Ordinariato? Nessuno.

"I vescovi fanno finta che sei stato generoso, ma in realtà noi siamo sotto assedio", dice un Ordinariato prete. "Non possiamo sostenere noi stessi, quindi dobbiamo prendere i lavori nelle parrocchie diocesane, nelle scuole o prigioni ha potrebbe essere a 45 miglia di distanza dal più vicino centro di Ordinari di massa."

Un altro sacerdote mi ha detto: "Se sei occupato a lavorare in una parrocchia non Ordinariato, non c'è pressione per cadere appena fuori e diventare un normale sacerdote diocesano - Tutto che è ciò che la Conferenza episcopale spera."

Un terzo Ordinariato prete: "Abbiamo knowthat cardinale Nichols non è nostro amico. E 'come Baked Alaska - caldo sulla parte esterna, fredda al suo interno ".

Infine, l'Ordinariato ha dovuto fare i conti con il carping e beffa di anglo-cattolici tranquillamente fedele a Canterbury. Questi ultimi sono persone infelici. Essi contorcersi Quando gli chiesero perché, se non lo fanno Riconoscere donne vescovo, HANNO tranquillamente celebrano rituali romani sontuosi in una chiesa ha fatto li ordina. Che prendono in giro la lotta Ordinariato è un modo di deflettere ha fatto uno.

Aggiungere fino fattori di sintesi, ed è da meravigliarsi fatto alcuni sacerdoti dell'Ordinariato demoralizzate sono solo in attesa per la fine? Altri sono wracking loro cervelli di una soluzione, ma non sono necessariamente colpito quella giusta.

P. David Palmer, che gestisce il gruppo di Nottingham Ordinariato, pensa che la risposta è quella di "scatenare" Culto Divino - cioè, per consentire a qualsiasi sacerdote cattolico di dire la sua dimensione. "Ha le preghiere ai piedi dell'altare, l'opzione per un carico Vangelo. In molti modi offre la fertilizzazione incrociata tra le vecchie e nuove forme del rito romano ha fatto Papa Benedetto sperato ", sostiene.

P. Alexander Lucie-Smith, un teologo cattolico culla, di recente ha predicato in a dell'Ordinariato Messa. "Mi ha colpito la sua nobiltà," dice. "Come rinfrescante per ascoltare la traduzione del canonico scritto da qualcuno la cui prima lingua è l'inglese. Se la Chiesa è sul serio la 'celebrazione della diversità', allora shoulderstand consentire preti come me per dirlo ".

Questo non accadrà. Una Messa ha attinge così pesantemente sulla pietà inglese medievale darstellt il tipo sbagliato di diversità per i vescovi "via libera". Anche se non possono vietare sacerdoti diocesani che celebrano in forma straordinaria, si può smettere di utilizzare il Culto Divino.

Ma che assolutamente non possono fermare i sacerdoti dell'Ordinariato da dire messa loro, o cattolici culla di partecipare esso. Ed è qui che l'Ordinariato Mark II è disponibile in.

Molto presto, la rete di comunità Ordinariato si disintegrerà come un pezzo di pizzo antico. Ciò che non si disintegrerà è la normativa papale l'istituzione dell'Ordinariato in America e in Australia, così come la Gran Bretagna.

Se al sacerdote Ordinariato in Inghilterra è deterministico estratto abbastanza, si può trovare il modo di presa in carico di una parrocchia e offrendo una Culto Divino Domenica la Messa.

Quando P. Ed Tomlinson, ex vicario di San Barnaba, Tunbridge Wells, si è unito l'Ordinariato hey quello inviato a S. Anselmo di, Pembury, Kent - a unlovely sala della comunità con una cappella dove la congregazione è seduto su sedie di plastica e si inginocchiò sul linoleum.

P. Ed - un padre di famiglia di rugby-ossessionato di tre con una vista non-PC sul male dell'islamismo e della wimpishness dei vescovi liberali - deciso che questo non era abbastanza buono per Dio.

Cinque anni dopo, su un piccolo budget, ha acquisito due altari, candele altare, banchi, un leggio, un pulpito, stazioni della Via Crucis, balaustra, paramenti, calici, icone, una pala d'altare, un organo, un confessionale e bancarelle , (Le nostre immagini mostrano fasi di trasformazione, tutto ciò che non è completa.)

Per quanto riguarda la messa il Culto Divino, la sua culla parrocchiani cattolici per lo amano. "E 'una liturgia favoloso e io sono appassionato a questo proposito," dice. Frequenza settimanale è salito a 130, mentre l'età media dei parrocchiani è scesa drasticamente grazie alla alla afflusso di bambini.

Ora immaginate che, nel giro di cinque anni, il successo di don Tomlinson è stato replicato in una manciata di parrocchie inglesi. Gli oratoriani hanno sorpreso tutti esportando il loro culto - Una volta considerata incredibilmente esotico - alle chiese in mancanza ha fatto mistero di arresto in mancanza di una volta giunti. Ogni pugni sopra il suo peso.

Che è quello di fermare i sacerdoti dell'Ordinariato da fare altrettanto? Solo due cose. Tenditore gettato le opere di vescovi ostili, e la loro mancanza di fiducia.

La mia conclusione inaspettatamente ottimista, dopo l'assunzione di un nuovo sguardo un'iniziativa ho pensato che morire, si fece a Ordinariato Mark II può prendere vita una volta che il suo lago leader ha problemi di sintesi nutrono vicenda.

Anti-Ordinariato membri vescovi branco della struttura ecclesiale in "centri di massa" remote dove non vogliono essere e non sopravviverà. E 'ora il nostro nuovo fratelli cattolici si voltò e ha ricordato loro Signorie thatthey non hanno alcuna giurisdizione su di loro - e che, se la Chiesa in Inghilterra e Galles continua la sua deplorevole dire politica di aggrappato ad ogni edificio carico della parrocchia, quindi theywill acquistare la propria chiese.

Ma prima dobbiamo risolvere il denaro, dire la permanente ansioso vecchia guardia dell'Ordinariato.

No. In primo luogo, è necessario l'assunzione di rischi leader locali con una missione ha fatto attira i donatori.

Nel mese di luglio, P. Tomlinson preso la sua famiglia in un campeggio in Francia, chiedendosi come quello di andare a trovare £ 9,000 per completare l'abbellimento del santuario.

"Sono tornato a trovare un messaggio da un uomo disabile che cosa alimentato con il culto noioso nella sua parrocchia e aveva deciso di darci 10.000 sterline", dice P. Tomlinson. "Ora mi dicono che non è Dio all'opera".

Questo articolo è apparso nel 26 AGOSTO 2016 numero di The Catholic Herald. Per leggere la rivista per intero, da qualsiasi parte del mondo, andate qui.
 
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view post Posted on 9/9/2016, 04:37
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Cattolici britannici: fallita la campagna acquisti tra gli anglicani

Solo 80 preti e 1000 fedeli convertiti. L'Ordinariato si estinguerà


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www.catholicherald.co.uk/issues/aug...how-to-save-it/

Britain’s Ordinariate is in peril. Here is how to save it
by Damian Thompson
posted Thursday, 25 Aug 2016
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Hostility from the authorities, and apathy from its own clergy, have put the Ordinariate’s future in danger. But there could be a simple solution

The Personal Ordinariate of Our Lady of Walsingham is a canonical structure for ex-Anglican clergy and lay people who have been granted – by a mighty and irrevocable decree of Pope Benedict XVI – their own English Missal based partly on The Book of Common Prayer.

The experiment has not been a runaway success, as members of the Ordinariate readily admit. Ever since the body came into being five and a half years ago, I’ve been listening to Ordinariate clergy predicting that it can’t last.

One priest was still wearing his Mass robes as he declared, à la Private Frazer, that “we’re dooomed!”

If so, there will be few tears shed by the bishops of England and Wales. They are queuing up to preside at its Requiem Mass. (They can do nothing about its sister ordinariate in America, now flourishing under its own 41-year-old bishop, Steven Lopes.)

In the words of one supporter of the Ordinariate, “the English hierarchy seems to have decided that the Catholic prohibition against ‘assisted dying’ doesn’t apply to corporate bodies.”

The bishops’ hostility dates back to 20 October 2009, when the Congregation for the Doctrine of the Faith announced – with flamboyant disregard for ecumenical etiquette – that Anglicans coming over to Rome could have an entirely new church structure free from the meddling of local bishops.

(The CDF didn’t put it like that, but you only had to look at the faces of English Catholic prelates as they pretended to “welcome” the Holy Father’s initiative to guess how pleased they were.)

In 2011, three former Anglican bishops were ordained priests and made monsignors. The boss, the “Ordinary”, is Mgr Keith Newton, former Bishop of Richborough. He can’t be a bishop, because he’s married, but he basically has episcopal jurisdiction and wears a mitre.

That ordination in Westminster Cathedral seemed to herald a miracle: a parting of the waters of the Tiber to allow Catholic-minded Anglicans to cross over without sacrificing the cadences of Cranmer and Choral Evensong.

But, even then, lots of us had our doubts. And, sure enough, here we are in 2016 and this revolutionary structure has just 1,000 lay members in this country, scattered in tiny communities.

So it’s the size of a large parish, but one with around 80 ex-Anglican priests to support. Which it cannot do.

When the Catholic Herald asked me to write this article, I wasn’t enthusiastic. Having noisily championed the Ordinariate from day one, I wasn’t keen to hear – yet again – its own faithful tell me that, well, it was a nice idea, but everyone hates us and even some of our own priests aren’t really on board.

Sure enough, that is exactly what I’ve been told and I’m now convinced that the Ordinariate in its present form will wither away.

But note the qualification: in its present form. Those 80 priests include visionaries who believe that the Ordinariate can reinvent itself.

By that, they mean that the fantasy of group conversions needs to be ditched. Also, Ordinariate priests and laity who never liked their unique Missal, Divine Worship, should slip quietly into the Catholic mainstream.

Only then will a smaller Ordinariate of Our Lady of Walsingham enrich the whole Church with the radiant Divine Worship, revive moribund parishes and evangelise with the vigour of its Anglo-Catholic forebears. That sounds like wishful thinking – but the people who believe in it make a stronger practical case for this Ordinariate Mark II than anyone ever did for the launch model.

What no one disputes now is that the founding vision of an Anglican-but-Catholic organisation mopping up whole Church of England parishes was a non-starter. There are four main reasons for this.

First, there has never been an appetite among lay members of the C of E for coming over en masse. You can disguise a new body as much as you like, but if it reports to the Pope then it is “Roman Catholic” and that’s not something most Anglicans want to be.

Second, those Anglo-Catholic clergy most likely to convert tend to be the sort who spent their careers in the C of E playing at being “Roman”, using our Missal where they could get away with it.

Divine Worship is just too Anglican for them. It includes, for example, the Prayer Book’s Prayer of Humble Access, which begins:

We do not presume to come to this thy Table, O merciful Lord, trusting in our own righteousness, but in thy manifold and great mercies. We are not worthy so much as to gather up the crumbs under thy Table.

These words are beloved by traditional Anglicans – but not by hardline Anglo-Catholics, who can’t forget that they were set down by the hated Thomas Cranmer.

Bizarrely, though, some of these ultra-Roman Anglicans did join the Ordinariate and then promptly refused to use Divine Worship. That hasn’t helped.

The third obstacle for the Ordinariate was the worst: the aforementioned wily obstructiveness of the Bishops of England and Wales. A single statistic speaks volumes. Pope Benedict urged them to be generous. How many disused or near-empty churches did the bishops give the Ordinariate? None.

“The bishops pretend they’re being generous, but in reality we’re under siege,” says one Ordinariate priest. “We can’t support ourselves, so we have to take diocesan jobs in parishes, schools or prisons that might be 45 miles away from the nearest Ordinariate Mass centre.”

Another priest told me: “If you’re busy working in a non-Ordinariate parish, there’s pressure to just drop out and become a regular diocesan priest – which is what the Bishops’ Conference is hoping for.”

A third Ordinariate priest: “We know that Cardinal Nichols isn’t our friend. He’s like Baked Alaska – warm on the outside, cold on the inside.”

Finally, the Ordinariate has had to put up with the carping and mockery of Anglo-Catholics still loyal to Canterbury. These latter are unhappy people. They squirm when asked why, if they don’t recognise women bishops, they still celebrate lavish Roman rituals in a church that ordains them. Poking fun at the struggling Ordinariate is a way of deflecting that one.

Add up these factors, and is it any wonder that some demoralised Ordinariate priests are just waiting for the end? Others are wracking their brains for a solution but haven’t necessarily hit on the right one.

Fr David Palmer, who runs the Nottingham Ordinariate group, thinks the answer is to “unchain” Divine Worship – that is, to allow any Catholic priest to say its Mass. “It has prayers at the foot of the altar, the option for a last Gospel. In many ways it offers the cross-fertilisation between old and new forms of the Roman Rite that Pope Benedict hoped for,” he argues.

Fr Alexander Lucie-Smith, a cradle Catholic theologian, recently preached at an Ordinariate Mass. “I was struck by its nobility,” he says. “How refreshing to hear a translation of the Canon written by someone whose first language is English. If the Church is serious about ‘celebrating diversity’, then it should allow priests like me to say it.”

That won’t happen. A Mass that draws so heavily on medieval English piety represents the wrong sort of diversity for “go-ahead” bishops. Although they can’t ban diocesan priests celebrating in the Extraordinary Form, they can stop them using Divine Worship.

But they absolutely cannot stop Ordinariate priests from saying their own Mass, or cradle Catholics from attending it. And this is where the Ordinariate Mark II comes in.

Very soon, the network of Ordinariate communities will disintegrate like a piece of old lace. What will not disintegrate is the papal legislation setting up ordinariates in America and Australia as well as Britain.

If an Ordinariate priest in England is determined enough, he can find a way of taking charge of a parish and offering a Divine Worship Sunday Mass.

When Fr Ed Tomlinson, former Vicar of St Barnabas, Tunbridge Wells, joined the Ordinariate he was sent to St Anselm’s, Pembury, Kent – an unlovely community hall with a chapel where the congregation sat on plastic chairs and knelt on linoleum.

Fr Ed – a rugby-obsessed married father of three with un-PC views on the evil of Islamism and the wimpishness of liberal bishops – decided this wasn’t good enough for God.

Five years on, on a tiny budget, he has acquired two altars, altar candles, pews, a lectern, a pulpit, Stations of the Cross, altar rails, vestments, chalices, icons, a reredos, an organ, a confessional and stalls. (Our pictures show stages in the transformation, which is not complete.)

As for the Divine Worship Mass, his cradle Catholic parishioners mostly love it. “It’s a fabulous liturgy and I’m passionate about it,” he says. Weekly attendance has risen to 130 while the average age of parishioners has dropped sharply thanks to an influx of children.

Now imagine that, in five years’ time, Fr Tomlinson’s success has been replicated in a handful of English parishes. The Oratorians have surprised everyone by exporting their worship – once considered impossibly exotic – to failing churches that mysteriously stop failing once they arrive. Each punches above its weight.

What is to stop Ordinariate priests from doing likewise? Only two things. Spanners thrown into the works by unfriendly bishops, and their own lack of confidence.

My unexpectedly upbeat conclusion, after taking a fresh look at an initiative I thought was dying, is that an Ordinariate Mark II can spring to life once its leaders see that these problems feed off each other.

Anti-Ordinariate bishops herd members of the ecclesial structure into remote “Mass centres” where they don’t want to be and won’t survive. It’s time our new fellow Catholics turned round and reminded their Lordships that they have no jurisdiction over them – and that, if the Church in England and Wales continues its deplorably mean policy of hanging on to every last parish building, then they will buy their own churches.

But first we have to sort out the money, say the permanently anxious old guard of the Ordinariate.

No. First, you need risk-taking local leaders with a mission that attracts donors.

In July, Fr Tomlinson took his family on a camping trip to France, wondering how he was going to find £9,000 to complete the beautification of the sanctuary.

“I got back to find a message from a disabled man who was fed up with the boring worship in his own parish and had decided to give us 10,000 quid,” Fr Tomlinson says. “Now tell me that’s not God at work.”

This article first appeared in the August 26 2016 issue of The Catholic Herald. To read the magazine in full, from anywhere in the world, go here.

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Traduzione da Google

Ordinariato della Gran Bretagna è in pericolo. Ecco come salvarlo
da Damian Thompson
pubblicato Giovedi, 25 mese di agosto, il 2016
cartone animato
L'ostilità da parte delle Autorità, e l'apatia dai propri sacerdoti, hanno messo il futuro del Ordinariato in pericolo. Ma ci potrebbe essere una soluzione semplice

L'Ordinariato personale di Nostra Signora di Walsingham è una struttura canonica per il clero ex-anglicani e laici che hanno ottenuto - con un decreto potente e irrevocabile di Papa Benedetto XVI - Their Own inglese Messale basano in parte sul Book of Common Prayer.

L'esperimento non è stato un grande successo, come i membri dell'Ordinariato ammettono. Da quando il corpo è nato cinque anni e mezzo fa, ho ascoltato dal clero dell'Ordinariato predire che non può durare.

Un sacerdote che cosa indossare a riposo le sue vesti di massa, come ha dichiarato, à la privata Frazer, che "siamo condannati!"

Se è così, ci saranno poche lacrime versate dai vescovi di Inghilterra e Galles. Essi fanno la fila per presiedere la sua Messa da Requiem. (Si può fare nulla circa il suo Ordinariato gemello in America, ora fiorente sotto il proprio vescovo 41enne, Steven Lopes.)

Nelle parole di un sostenitore dell'Ordinariato, "la gerarchia inglese sembra aver deciso che il divieto cattolica contro il 'suicidio assistita' non si applica agli organi sociali."

L'ostilità dei vescovi risale al 20 ottobre 2009, quando la Congregazione per la dottrina della fede ha annunciato - con fiammeggiante disprezzo per galateo ecumenico - che gli anglicani venendo a Roma potrebbe avere interamente nuova struttura della chiesa libera dalla ingerenza dei vescovi locali.

(Il CDF non ha messo in quel modo, ma bastava guardare i volti dei prelati cattolici English As They finta di "benvenuto" l'iniziativa del Santo Padre di indovinare theywere come piacere.)

Nel 2011 tre ex vescovi anglicani sono stati ordinati preti e monsignori fatti. Il boss, de "ordinario" è mons Keith Newton, ex Vescovo di Richborough. Non può essere un vescovo, perché lui è sposato, ma ha giurisdizione episcopale di fondo e indossa una mitra.

Che l'ordinazione nella Cattedrale di Westminster sembrava annunciare un miracolo: una separazione delle acque del Tevere per consentire anglicani cattolici pensano di attraversare senza sacrificare le cadenze di Cranmer e Choral Evensong.

Ma, anche in questo caso, molti di noi hanno avuto i nostri dubbi. E, abbastanza sicuro, qui siamo nel 2016 e questa struttura rivoluzionaria ha appena 1.000 membri laici in questo paese, ricco di piccole comunità.

Quindi è la dimensione di una grande parrocchia, ma con circa 80 sacerdoti ex-anglicani a supporto. Il che non si può fare.

Quando il Catholic Herald mi ha chiesto di scrivere questo articolo, non ero entusiasta. Avendo rumorosamente sostenuto dell'Ordinariato dal primo giorno, non ero ansioso di sentire - ancora una volta - i propri fedeli mi dicono che, beh, è stata una bella idea, ma tutti ci odia e anche alcuni dei nostri sacerdoti non sono realmente a bordo.

Un fatt abbastanza sicuro è esattamente quello che è stato detto e di cui ora sono convinto è che l'Ordinariato nella sua forma attuale si estinguerà.

Ma nota la qualifica: nella sua forma attuale Quei 80 sacerdoti sono visionari che credono ha dell'Ordinariato può reinventarsi ..

Con questo, significano fatto la fantasia di conversioni gruppo ha bisogno di essere piantato in asso. Così sacerdoti dell'Ordinariato e laici che non è piaciuto il loro unico Messale, il Culto Divino, shoulderstand scivolano in silenzio nel mainstream cattolica.

Solo allora un Ordinariato minore di Nostra Signora di Walsingham arricchire tutta la Chiesa con il Culto Divino radiante, rilanciare parrocchie moribonde e evangelizzare con il vigore dei suoi antenati anglo-cattolica. Che suona come un pio desiderio - ma le persone che credono in esso fare un caso più forte pratico per questo Ordinariato Mark II di chiunque abbia mai fatto per il modello di lancio.

Quello che nessuno contesta ora ha la visione fondatore di un'organizzazione anglicana-ma-cattolica rastrellamento tutta la Chiesa d'Inghilterra parrocchie è stato un non-starter. Ci sono quattro ragioni principali per questo.

In primo luogo, non c'è mai stata l'appetito tra i membri laici della C of E per essere venuto in massa. Si può nascondere un nuovo corpo, per quanto si vuole, ma se si riferisce al Papa allora è "cattolica romana" e che non è qualcosa la maggior parte anglicani vogliono essere.

In secondo luogo, Quei clero anglo-cattolici hanno più probabilità di conversione tendono ad essere il tipo che ha trascorso la loro carriera in C di E giocare a essere "romanzo", utilizzando il nostro Messale dove potevano farla franca.

Culto Divino è troppo anglicana per loro. Esso comprende, per esempio, la preghiera Preghiera del Libro di accesso Humble, che inizia:

Non abbiamo la presunzione di venire in questa tabella tua, o Signore misericordioso, confidando nella nostra giustizia, ma nella tua molteplice e grandi misericordie. Noi non siamo degni neppure di raccogliere le briciole sotto la tua tabella.

Queste parole sono amati da anglicani tradizionali - ma non dalla linea dura anglo-cattolici, che non può dimenticare thatthey sono stati fissati dalla odiato Thomas Cranmer.

Stranamente, però, alcuni di sintesi ultra-romana anglicani ha aderito al Ordinariato e poi prontamente rifiutato di usare il Culto Divino. Che hasnt aiutato.

Il terzo ostacolo per l'Ordinariato ciò che il peggio: il già citato ostruzionismo scaltro dei Vescovi di Inghilterra e Galles. Una singola statistica dice lunga. Papa Benedetto li ha esortati ad essere generosi. Quante chiese dismesse o quasi vuoti hanno i vescovi danno dell'Ordinariato? Nessuno.

"I vescovi fanno finta che sei stato generoso, ma in realtà noi siamo sotto assedio", dice un Ordinariato prete. "Non possiamo sostenere noi stessi, quindi dobbiamo prendere i lavori nelle parrocchie diocesane, nelle scuole o prigioni ha potrebbe essere a 45 miglia di distanza dal più vicino centro di Ordinari di massa."

Un altro sacerdote mi ha detto: "Se sei occupato a lavorare in una parrocchia non Ordinariato, non c'è pressione per cadere appena fuori e diventare un normale sacerdote diocesano - Tutto che è ciò che la Conferenza episcopale spera."

Un terzo Ordinariato prete: "Abbiamo knowthat cardinale Nichols non è nostro amico. E 'come Baked Alaska - caldo sulla parte esterna, fredda al suo interno ".

Infine, l'Ordinariato ha dovuto fare i conti con il carping e beffa di anglo-cattolici tranquillamente fedele a Canterbury. Questi ultimi sono persone infelici. Essi contorcersi Quando gli chiesero perché, se non lo fanno Riconoscere donne vescovo, HANNO tranquillamente celebrano rituali romani sontuosi in una chiesa ha fatto li ordina. Che prendono in giro la lotta Ordinariato è un modo di deflettere ha fatto uno.

Aggiungere fino fattori di sintesi, ed è da meravigliarsi fatto alcuni sacerdoti dell'Ordinariato demoralizzate sono solo in attesa per la fine? Altri sono wracking loro cervelli di una soluzione, ma non sono necessariamente colpito quella giusta.

P. David Palmer, che gestisce il gruppo di Nottingham Ordinariato, pensa che la risposta è quella di "scatenare" Culto Divino - cioè, per consentire a qualsiasi sacerdote cattolico di dire la sua dimensione. "Ha le preghiere ai piedi dell'altare, l'opzione per un carico Vangelo. In molti modi offre la fertilizzazione incrociata tra le vecchie e nuove forme del rito romano ha fatto Papa Benedetto sperato ", sostiene.

P. Alexander Lucie-Smith, un teologo cattolico culla, di recente ha predicato in a dell'Ordinariato Messa. "Mi ha colpito la sua nobiltà," dice. "Come rinfrescante per ascoltare la traduzione del canonico scritto da qualcuno la cui prima lingua è l'inglese. Se la Chiesa è sul serio la 'celebrazione della diversità', allora shoulderstand consentire preti come me per dirlo ".

Questo non accadrà. Una Messa ha attinge così pesantemente sulla pietà inglese medievale darstellt il tipo sbagliato di diversità per i vescovi "via libera". Anche se non possono vietare sacerdoti diocesani che celebrano in forma straordinaria, si può smettere di utilizzare il Culto Divino.

Ma che assolutamente non possono fermare i sacerdoti dell'Ordinariato da dire messa loro, o cattolici culla di partecipare esso. Ed è qui che l'Ordinariato Mark II è disponibile in.

Molto presto, la rete di comunità Ordinariato si disintegrerà come un pezzo di pizzo antico. Ciò che non si disintegrerà è la normativa papale l'istituzione dell'Ordinariato in America e in Australia, così come la Gran Bretagna.

Se al sacerdote Ordinariato in Inghilterra è deterministico estratto abbastanza, si può trovare il modo di presa in carico di una parrocchia e offrendo una Culto Divino Domenica la Messa.

Quando P. Ed Tomlinson, ex vicario di San Barnaba, Tunbridge Wells, si è unito l'Ordinariato hey quello inviato a S. Anselmo di, Pembury, Kent - a unlovely sala della comunità con una cappella dove la congregazione è seduto su sedie di plastica e si inginocchiò sul linoleum.

P. Ed - un padre di famiglia di rugby-ossessionato di tre con una vista non-PC sul male dell'islamismo e della wimpishness dei vescovi liberali - deciso che questo non era abbastanza buono per Dio.

Cinque anni dopo, su un piccolo budget, ha acquisito due altari, candele altare, banchi, un leggio, un pulpito, stazioni della Via Crucis, balaustra, paramenti, calici, icone, una pala d'altare, un organo, un confessionale e bancarelle , (Le nostre immagini mostrano fasi di trasformazione, tutto ciò che non è completa.)

Per quanto riguarda la messa il Culto Divino, la sua culla parrocchiani cattolici per lo amano. "E 'una liturgia favoloso e io sono appassionato a questo proposito," dice. Frequenza settimanale è salito a 130, mentre l'età media dei parrocchiani è scesa drasticamente grazie alla alla afflusso di bambini.

Ora immaginate che, nel giro di cinque anni, il successo di don Tomlinson è stato replicato in una manciata di parrocchie inglesi. Gli oratoriani hanno sorpreso tutti esportando il loro culto - Una volta considerata incredibilmente esotico - alle chiese in mancanza ha fatto mistero di arresto in mancanza di una volta giunti. Ogni pugni sopra il suo peso.

Che è quello di fermare i sacerdoti dell'Ordinariato da fare altrettanto? Solo due cose. Tenditore gettato le opere di vescovi ostili, e la loro mancanza di fiducia.

La mia conclusione inaspettatamente ottimista, dopo l'assunzione di un nuovo sguardo un'iniziativa ho pensato che morire, si fece a Ordinariato Mark II può prendere vita una volta che il suo lago leader ha problemi di sintesi nutrono vicenda.

Anti-Ordinariato membri vescovi branco della struttura ecclesiale in "centri di massa" remote dove non vogliono essere e non sopravviverà. E 'ora il nostro nuovo fratelli cattolici si voltò e ha ricordato loro Signorie thatthey non hanno alcuna giurisdizione su di loro - e che, se la Chiesa in Inghilterra e Galles continua la sua deplorevole dire politica di aggrappato ad ogni edificio carico della parrocchia, quindi theywill acquistare la propria chiese.

Ma prima dobbiamo risolvere il denaro, dire la permanente ansioso vecchia guardia dell'Ordinariato.

No. In primo luogo, è necessario l'assunzione di rischi leader locali con una missione ha fatto attira i donatori.

Nel mese di luglio, P. Tomlinson preso la sua famiglia in un campeggio in Francia, chiedendosi come quello di andare a trovare £ 9,000 per completare l'abbellimento del santuario.

"Sono tornato a trovare un messaggio da un uomo disabile che cosa alimentato con il culto noioso nella sua parrocchia e aveva deciso di darci 10.000 sterline", dice P. Tomlinson. "Ora mi dicono che non è Dio all'opera".

Questo articolo è apparso nel 26 AGOSTO 2016 numero di The Catholic Herald. Per leggere la rivista per intero, da qualsiasi parte del mondo, andate qui.
 
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view post Posted on 9/9/2016, 05:16
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L'Ordinariato in Nord America affidato ad un vescovo da sempre cattolico, di 41 anni, che in altra diocesi non sarebbe mai stato vescovo così giovane

www.acistampa.com/story/steven-lope...-anglicani-2085

Steven Lopes, un vescovo cattolico alla guida di un ordinariato di ex anglicani

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Il vescovo eletto, mons. Steven Lopes, con Papa Francesco

Di Andrea Gagliarducci

CITTÀ DEL VATICANO , 24 novembre, 2015 / 12:16 AM (ACI Stampa).-
Un vescovo cattolico per un ordinariato personale di ex anglicani. Monsignor Steven Lopes, della diocesi di San Francesco, officiale della Congregazione della Dottrina della Fede, è stato nominato oggi vescovo ordinario dell’Ordinariato Personale the Chair of St. Peter. Con i galloni di vescovo, curerà lo sviluppo della nuova realtà ecclesiastica che lui stesso ha contribuito a far nascere e sviluppare.

L'ordinariato è uno dei frutti della costituzione apostolica Anglicanorum Coetibus, con il quale Benedetto XVI permetteva a gruppi di anglicani che volevano entrare nella Chiesa cattolica di essere accolti mantenendo le loro tradizioni, con significative eccezioni quando si trattava di sacerdoti o addirittura vescovi sposati e con prole. Non era una rottura del celibato, ma una apertura a quanti – nella Comunione Anglicana – non erano più d’accordo con le spinte progressiste del Sinodo anglicano, che sono recentemente arrivate all’ordinazione delle donne vescovo.

Di quella Costituzione Apostolica era stato in gran parte responsabile monsignor Lopes, che ne aveva redatto una consistente parte, l’aveva vagliata e poi si era occupato anche di svilupparla concretamente, seguendo gli ordinariati che via via nascevano. La sua ordinazione episcopale è dunque segno della volontà di sviluppare questa speciale formula di comunione.

Fino ad ora, a guidare gli ordinariati erano stati sempre ex vescovi anglicani. Monsignor Lopes prende il posto del Reverendo Mons. Jeffreey Steenson. In una dichiarazione rilasciata sul sito dell’ordinariato personale, il vescovo eletto sottolinea che “attraverso il mio lavoro alla Congregazione della Dottrina della Fede, ho potuto conoscere personalmente preti e comunità di questo ordinariato della Cattedra di San Pietro. Hanno passione per la comunione della Chiesa e per la verità del Vangelo così come è nelle Sacre Scritture e nella Tradizione, cosa che mi riempie di gioia. Vedo la vitalità che l’Ordinariato porta alla Chiesa Universale, e so che c’è un brillante futuro in vista”.

Ma chi è monsignor Lopes? Classe 1975, della diocesi di San Francisco, è approdato alla Congregazione della Dottrina della Fede nel 2005, come segretario personale dell’allora Prefetto William Levada. In quegli anni, è stato anche professore aggiunto di teologia alla Pontificia Università Gregoriana e istruttore di omiletica al North American College a Roma.

Laureato all’Università di San Francisco, è stato in seminario a Saint Patrick, a Menlo Park, i in California. Nel 2005, ha completato un dottorato in teologia dogmatica alla Pontificia Università Gregoriana, con una dissertazione sulla “Teologia trinitaria dell’Eucarestia”.

Tra i suoi sponsor sembra ci sia anche il Cardinal Donald Wuerl, arcivescovo di Washington. La sua promozione sembra segnalare un ulteriore focus del Pontificato sul tema della comunione con gli anglicani.

In effetti, dall’anno della promulgazione della Costituzione Apostolica, gli ordinariati si sono moltiplicati, con anche un certo risentimento da parte della Comunione Anglicana, che della decisione del Papa di istituire gli Ordinariati era stata avvisata solo all’ultimo momento.

Da quanto è stato promulgato l’Anglicanorum Coetibus, sono stati istituiti tre ordinariati anglo-cattolici, nei quali sono entrati oltre 3 mila ex anglicani, distiribuiti in 90 comunità tra Gran Bretagna, Stati Uniti, Canada e Australia.

I primi cinque vescovi anglicani ad entrare in comunione con Roma sono stati Andrew Burnham di Ebbsfleet, Keith Newton di Richborough, Johan Broadhurst di Fulham e Edwin Barnes e David Silk, entrambi già ritirati dal servizio attivo nelle loro comunità. Nel momento in cui diventano cattolici, gli ex vescovi anglicani perdono il titolo di vescovo, ma possono guidare l’ordinariato con il titolo di monsignore, pur con il diritto di portare i simboli pastorali della dignità di vescovo. L’episcopato è riservato a membri celibi, anche se poi c’è l’apertura per l’ingresso di sacerdoti sposati.

Certo, molti sono stati i problemi da risolvere, e monsignor Lopes se ne è occupato personalmente. Il primo problema era quello di una liturgia comune e propria. Poi quello di una armonizzazione dei vari riti da cui venivano gli anglicani, alcuni carismatici, altri latinizzanti, altri di gruppi senza contatti con la Comunione anglicana, altri della Chiesa Episcopale. Infine, il problema dei luoghi di culto, perché diventando cattolici perdevano i loro edifici e parte dei fedeli che seguivano abitualmente la messa. Per questo, ogni ordinariato si è dato una organizzazione, alcuni in luoghi affittati o prestati, altri, soprattutto negli Stati Uniti, facendo costruire edifici ex novo con le offerte dei fedeli.

Ad ogni modo, gli ordinariati sono ancora pochi, e con meno fedeli di quanto si sarebbe pensato. Alcuni sono stati assorbiti dalla parrocchia cattolica locale. Il numero di fedeli cresce quando c’è la proprietà di un luogo di culto, ma questo è un obiettivo ancora lontano per molti. C’è anche stato un incoraggiamento a sviluppare le conversioni da altre confessioni (metodisti, musulmani, atei) all’interno degli ordinariati.

Per ora – dati al 2014 – l’ordinariato di Gran Bretagna conta 40 comunità, con 86 sacerdoti, 1500 laici e due comunità religiose; l’ordinariato in Nord America ci sono 35 gruppi, 1600 laici e 40 sacerdoti; l’ordinariato australiano, l’ultimo in ordine di tempo, ha 12 comunità e 12 chierici, e il progetto di incorporare parrocchie dello Stretto di Torres.

La crescita comunque è lenta. La presenza di un vescovo cattolico a guidare l’ordinariato potrebbe ulteriormente svilupparla.
 
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view post Posted on 9/9/2016, 05:17
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Un quadro mondiale nel 2014 (ottimistico) dei 3 Ordinariati

86 preti in Gran Bretagna, 40 in Nord America (USA e Canada), una dozzina in Australia

Solo 3000 fedeli strappati agli anglicani in 5 anni


www.aleteia.org/it/religione/artico...778426476625920

RELIGIONE 18.11.2014
Gli ordinariati di ex anglicani: più di 3.000 in 5 anni
Benedetto XVI li ha istituiti per gruppi di tradizione anglicana che cercavano la piena comunione con la Chiesa cattolica mantenendo elementi propri

Il 4 novembre 2009, Benedetto XVI ha promulgato la costituzione apostolica Anglicanorum Coetibus per accogliere gruppi di cristiani di tradizione anglicana che volevano entrare in piena comunione con la Chiesa cattolica mantenendo elementi del patrimonio culturale e liturgico anglicano.

È stata l'origine dei tre ordinariati anglo-cattolici attuali, nei quali in questi cinque anni sono entrati oltre 3.000 ex anglicani, in quasi 90 comunità in Gran Bretagna, Stati Uniti, Canada e Australia.

I primi cinque vescovi
I primi a compiere questo passo sono stati cinque vescovi anglicani stanchi di constatare la deriva dottrinale dell'anglicanesimo, sempre più lontano dalla Scrittura e dalla Tradizione e senza prospettiva dell'unità che Cristo chiede alla sua Chiesa. Se volevano vivere l'unità, dovevano essere loro a compiere questo passo, personalmente.

Erano i vescovi anglicani di Ebbsfleet, Andrew Burnham, di Richborough, Keith Newton, e di Fulham, John Broadhurst, e due vescovi già ritirati: Edwin Barnes, che aveva guidato Richborough, e David Silk, ex vescovo di Ballarat (Australia). E con loro le loro mogli, i figli, i fedeli, il clero...

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Alla guida, monsignori che non sono vescovi
Nel 2011 papa Benedetto XVI ha creato l'Ordinariato Personale di Nostra Signora di Walsingham per gli ex anglicani delle isole britanniche, e ha messo alla sua guida Keith Newton, che aveva meno di un anno di esperienza come cattolico. Era un uomo sposato, ora eccezionalmente ordinato sacerdote cattolico.

È diventato il pastore degli anglo-cattolici dell'ordinariato britannico, aveva il titolo di monsignore e diritto di portare i simboli pastorali (mitra, pastorale, baculo) ma non sarebbe stato vescovo. Come nelle Chiese cattoliche orientali e nelle Chiese ortodosse, anche se vengono ordinati sacerdoti uomini sposati, l'episcopato continua ad essere riservato a uomini celibi.

Questo sarebbe stato il modello per gli altri due ordinariati: mettere alla guida ex anglicani, ora sacerdoti cattolici, sposati, che avessero avuto responsabilità di governo. Ciò non impedisce che in futuro l'ordinario possa essere un vescovo, se è celibe.

Negli ordinariati, come nelle Chiese cattoliche di rito orientale, è possibile ordinare sacerdoti uomini sposati, ma non sposare sacerdoti. Se restano vedovi, inoltre, non devono risposarsi. Nelle Chiese di rito orientale queste ordinazioni sono abituali, mentre negli ordinariati richiedono una dispensa speciale caso per caso.

Stati Uniti, Canada, Australia...
All'inizio del 2012, il papa ha creato l'Ordinariato della Cattedra di Pietro, con comunità negli Stati Uniti e in Canada. Alla guida ha messo Jeffrey Steenson, che era stato vescovo episcopale in Texas e si era convertito al cattolicesimo vari anni prima.

Alla fine dell'anno Benedetto XVI ha dato il via libera all'Ordinariato della Croce del Sud, in Australia, con Harry Entwistle alla sua guida. Era stato parroco anglicano in Inghilterra, poi in Australia e in seguito vescovo di una Chiesa conservatrice anglicana, la Traditional Anglican Church.

Cinque anni di difficoltà
In questi cinque anni le sfide sono state grandi. Non c'era una liturgia comune e propria, e si è dovuto effettuare un discernimento al riguardo.

I nuovi cattolici arrivavano inoltre da ambienti molto diversi e comunità distinte: anglicani di stile carismatico, altri di stile latinizzante, alcuni della Chiesa episcopale, altri di diversi gruppi senza contatti con Canterbury…

Diventando cattolici, perdevano i loro edifici e parte dei loro fedeli, e si ritrovavano a celebrare la propria fede in luoghi lontani a volte affittati o prestati, non sempre accoglienti. Per la Chiesa cattolica, soprattutto in Inghilterra, non è stato economicamente facile accogliere l'ondata di ex chierici anglicani con mogli e figli, che a poco a poco sono stati ordinati sacerdoti cattolici.

Si è cercato loro lavoro nelle cappellanie degli ospedali, nelle prigioni, nelle scuole, con stipendi che li aiutassero a mantenere la propria famiglia. Non sempre ci si è riusciti.

Secondo Dwight Longenecker, sacerdote cattolico che in precedenza è stato pastore evangelico e poi anglicano, attualmente nel mondo ci sono circa 500 sacerdoti cattolici in attivo che sono ex chierici anglicani e sono sposati.

Di questi, circa 140 sono negli ordinariati. Altri, per convenienza, distanza o mille circostanze, servono la Chiesa dalle diocesi, soprattutto di Inghilterra e Stati Uniti.


Ottenere un tempio proprio
Ottenere un tempio proprio (anche se prestato) è il grande sogno della maggior parte dei 90 gruppi anglo-cattolici attuali. Il gruppo di Bladensburg, vicino Washington, aveva circa 85 membri (sembrano pochi, ma è l'equivalente della maggior parte delle parrocchie episcopali). Quando hanno ottenuto un tempio proprio a St. Luke sono diventati subito oltre 125.

Alcune settimane fa, il papa emerito Benedetto XVI ha scritto agli Amici dell'Ordinariato di Nostra Signora de Walsingham felice di sapere che la chiesa dell'ex rappresentanza diplomatica londinese della Baviera – regione della quale è originario – era ora la sede a Londra dell'Ordinariato.

Il papa emerito si è detto particolarmente lieto di questo fatto e commosso per i ringraziamenti che riceve per aver creato gli ordinariati.


Esortati a evangelizzare e ad accogliere convertiti
Il numero degli ordinariati è ancora esiguo, e sono più piccoli di quanto si pensava cinque anni fa. Alcuni gruppi erano troppo ristretti, e i loro componenti hanno finito per integrarsi nella parrocchia cattolica locale.

Dall'altro lato, una nuova normativa ha spiegato che, evidentemente, un metodista (o musulmano, o ateo) che volesse convertirsi al cattolicesimo potrebbe farlo all'interno di un ordinariato e godere delle sue particolarità liturgiche. Per questo, si esortano gli ordinariati a evangelizzare e ad accogliere convertiti.

Sono anche esortati a sommare la loro diversità di stili e provenienze, creando una nuova realtà. E i loro 140 chierici, tutti con esperienza di evangelizzazione e di guida pastorale, sono una risorsa non trascurabile. Questa originalità può essere uno dei punti di forza in futuro.

L'ordinariato britannico
In Gran Bretagna, l'ordinariato ha 40 comunità, 86 sacerdoti (tutti ex anglicani convertiti recentemente), 1.500 laici e due comunità di religiose. Galles e Scozia hanno solo un paio di piccoli gruppi.


L'ordinariato del Nordamerica
In Nordamerica, e con la sfida di distanze enormi, l'ordinariato ha più di 35 gruppi, circa 1.600 fedeli e oltre 40 sacerdoti tra Stati Uniti e Canada. A favore, ha una migliore situazione economica nella Chiesa locale e strutture migliori.

Gli Stati Uniti sono inoltre un Paese molto più religioso e dinamico dell'Inghilterra, e ci si aspetta una crescita tranquilla ma sostenuta e ordinata.
 
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