http://www.amicib.org/?p=2595“Sono il Messia”: e la gente gli crede!
Dice di essere il Messia e in Siberia la gente ci crede e lo segue. In Italia il suo gruppo “Chiesa dell’Ultimo Testamento” (”Vissarion”) sta provando la strada di Internet per creare nuovi adepti.
In realtà lui si chiama Sergei Torop, e nasce il 14 gennaio 1961 a Krasnodar, in una famiglia di muratori atei (ma con una nonna che fa parte del movimento dei Vecchi Credenti, da cui è influenzato). Nel 1968 la famiglia si trasferisce a Minusinsk. Dopo il servizio militare obbligatorio, lavora nella milizia territoriale ma si interessa anche di religione e di esoterismo (in particolare, si accosta all’Agni Yoga). Nel maggio 1990 annuncia che “la sua memoria si è aperta” e che ora ricorda di essere il Figlio di Dio, venuto sulla Terra con il nome di Vissarion. Il 14 gennaio 1991 afferma di essere stato battezzato direttamente da Dio Padre, e il 18 agosto 1991 predica il primo sermone nei pressi di Minusinsk. Questo inizio della vita pubblica di Vissarion è celebrato nel movimento come “Giorno dell’Annuncio”, e si considera significativo il fatto che la data coincida con quella del fallimento del colpo di Stato contro il governo di Mikhail Gorbaciov.
Nel 1994 Vissarion invita i seguaci a vivere in comunità sul monte Sukhoi (nella provincia di Krasnoyarsk), in una località presentata come “il centro del mondo”. Nel 1994 il movimento è registrato come comunità; nel 1995 ordina i due primi sacerdoti e nel 1996 consacra la prima chiesa. Il fiorente movimento anti-sette russo considera la comunità di Vissarion un obiettivo primario, ma questo non ne ha impedito l’espansione – fino a ottanta comunità in Russia (di cui nove registrate), più altre in Bulgaria, nei Paesi Baltici e negli Stati Uniti –, con membri e simpatizzanti isolati in numerosi altri paesi.
La dottrina di Vissarion unisce elementi cristiani tipici della tradizione dei movimenti religiosi russi ad altri di derivazione esoterica e New Age. Dio, il Principio Unificatore, crea l’universo attraverso l’energia chiamata ch’i in Cina e prana in India. L’universo è retto dalla Legge dell’opportunità, secondo cui ogni elemento vivente agisce anzitutto per se stesso secondo il suo interesse, e in secondo luogo per il sistema e quindi per gli altri. Una conseguenza della Legge dell’opportunità è la Legge del boomerang, cioè il principio del karma secondo cui ciascuno raccoglie quanto ha seminato. La Terra è un essere vivente meritevole di venerazione. L’uomo partecipa con l’anima a una vita spirituale creata dal Figlio di Dio, con il corpo alla prima creazione del Principio Unificatore stesso che si è espressa nella Terra.
Gli uomini sono chiamati ad aiutare il Figlio di Dio secondo la Legge del ritorno, la quale insegna che per crescere e svilupparsi ciascuno deve “restituire” il calore e la ricchezza che il Figlio di Dio gli ha trasmesso, comunicandola agli altri. Gli uomini non seguono però la Legge del ritorno, e la Terra non potrà che reagire attraverso castighi e catastrofi. A queste sfuggiranno però coloro che hanno estinto in sé ogni impulso di aggressione, cosa di per sé molto difficile, ma oggi possibile seguendo il Figlio dell’Uomo che, in vista dell’auto-distruzione finale, si è nuovamente incarnato nella persona di Vissarion.
Seguire Vissarion non richiede necessariamente un impegno di vita comunitaria. Possono essere sufficienti alcuni semplici rituali (dal “Cerchio Sacro”, che celebra la natura divina della Terra, alla benedizione del cibo e all’osservanza di alcuni giorni di festa, mentre i sacramenti del battesimo e del matrimonio richiedono la presenza di sacerdoti della Chiesa dell’Ultimo Testamento). Ma è anche importante un “lavoro creativo ecclesiastico” nella vita di ogni giorno, creando armonia e bellezza attraverso la propria vita e il proprio lavoro. Cruciale è pure l’impegno ecologico, e la comunità del monte Sukhoi (dove, se si calcolano anche alcune comunità-satellite, vivono circa 1.500 persone) è presentata come una “Ecopoli” dove la natura è affermata nella sua dimensione sacrale.
“Poi, mentre egli era seduto sul monte degli Ulivi, i discepoli gli si accostarono in disparte, dicendo: «Dicci, quando avverranno queste cose? E quale sarà il segno della tua venuta e della fine dell’età presente?». E Gesù, rispondendo, disse loro: «Guardate che nessuno vi seduca! Poiché molti verranno nel mio nome, dicendo: “Io sono il Cristo”; e ne sedurranno molti” (Matteo 24:3-5).