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Dalla I lettera di San Paolo ai Corinzi, ...per capire un pò Paolo di Tarso...

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view post Posted on 30/6/2009, 16:16
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Dalla Prima lettera di San Paolo ai Corinzi, capitolo 11:

di ogni uomo il capo è Cristo, e capo della donna è l'uomo, e capo di Cristo è Dio. Ogni uomo che prega o profetizza con il capo coperto, manca di riguardo al proprio capo. Ma ogni donna che prega o profetizza senza velo sul capo, manca di riguardo al proprio capo, poiché è lo stesso che se fosse rasata. Se dunque una donna non vuol mettersi il velo, si tagli anche i capelli! Ma se è vergogna per una donna tagliarsi i capelli o radersi, allora si copra. L'uomo non deve coprirsi il capo, poiché egli è immagine e gloria di Dio; la donna invece è gloria dell'uomo. E infatti non l'uomo deriva dalla donna, ma la donna dall'uomo; né l'uomo fu creato per la donna, ma la donna per l'uomo. Per questo la donna deve portare sul capo un segno della sua dipendenza a motivo degli angeli.

Dalla Prima lettera di San Paolo ai Corinzi, capitolo 14:

Come in tutte le comunità dei fedeli, le donne nelle assemblee tacciano perché non è loro permesso parlare; stiano invece sottomesse, come dice anche la legge. Se vogliono imparare qualche cosa, interroghino a casa i loro mariti, perché è sconveniente per una donna parlare in assemblea.


Dalla Prima lettera di San Paolo a Timoteo, capitolo 2

Alla stessa maniera facciano le donne, con abiti decenti, adornandosi di pudore e riservatezza, non di trecce e ornamenti d'oro, di perle o di vesti sontuose, ma di opere buone, come conviene a donne che fanno professione di pietà. La donna impari in silenzio, con tutta sottomissione. Non concedo a nessuna donna di insegnare, né di dettare legge all'uomo; piuttosto se ne stia in atteggiamento tranquillo.


Edited by GalileoGalilei - 30/6/2009, 17:35
 
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Felipe-bis
view post Posted on 1/7/2009, 17:52




misogino e razzista, niente di nuovo
 
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Sesbassar
view post Posted on 15/8/2009, 17:19




ho dato da poco un esame proprio sulle lettere paoline, e vi assicuro che sono molto più complesse da leggere di quello che si pensa... vi consiglio, se volete, di leggere dei commenti alle lettere, poichè ogni lettera ha il suo "sitz im leben", ovvero il suo contesto storico-culturale, e solo degli accurati studi filologico-esegetici, nonchè storico-archeologici, possono aiutarci a capire a fondo il messaggio di quel patrimonio spirituale che sono le lettere di Paolo...

vi do un paio di nomi di biblisti capaci: Rinaldo Fabris, Felice Montagnini, Roberto Penna, Gianfranco Ravasi... hanno scritto commenti per praticamente ogni libro della Bibbia :D
 
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Felipe-bis
view post Posted on 16/8/2009, 17:46




CITAZIONE (Sesbassar @ 15/8/2009, 18:19)
ho dato da poco un esame proprio sulle lettere paoline, e vi assicuro che sono molto più complesse da leggere di quello che si pensa... vi consiglio, se volete, di leggere dei commenti alle lettere, poichè ogni lettera ha il suo "sitz im leben", ovvero il suo contesto storico-culturale, e solo degli accurati studi filologico-esegetici, nonchè storico-archeologici, possono aiutarci a capire a fondo il messaggio di quel patrimonio spirituale che sono le lettere di Paolo...

vi do un paio di nomi di biblisti capaci: Rinaldo Fabris, Felice Montagnini, Roberto Penna, Gianfranco Ravasi... hanno scritto commenti per praticamente ogni libro della Bibbia :D

Ci sono commenti per tutti i gusti, come c'é chi interpreta le scritture in modo rigido e chi in modo più 'elastico'. Chi ha ragione?
 
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Sesbassar
view post Posted on 16/8/2009, 22:48




l'unico modo per capirlo è leggerli :) ogni commento è comunque un'opera scientifica, e di solito i commenti non danno solo una possibilità di interpretazione, ma lasciano parecchie questioni al giudizio del lettore. Documentarsi comunque non è mai un male :)
 
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view post Posted on 17/8/2009, 15:23
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Non sono d'accordo sull'interpretazione delle scritture o quant'altro.
Se una religione si pone come "verità rivelata" allora non c'è bisogno di interpretazione. O è così o non è così.
 
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Sesbassar
view post Posted on 17/8/2009, 15:36




Ok, ma in che modalità si è rivelata? così il Concilio Vaticano II nella Costituzione Dogmatica Dei Verbum (e cioè vincolante per la fede cattolica) al capitolo 12:

Come deve essere interpretata la sacra Scrittura

12. Poiché Dio nella sacra Scrittura ha parlato per mezzo di uomini alla maniera umana (22), l'interprete della sacra Scrittura, per capir bene ciò che egli ha voluto comunicarci, deve ricercare con attenzione che cosa gli agiografi abbiano veramente voluto dire e a Dio è piaciuto manifestare con le loro parole.
Per ricavare l'intenzione degli agiografi, si deve tener conto fra l'altro anche dei generi letterari. La verità infatti viene diversamente proposta ed espressa in testi in vario modo storici, o profetici, o poetici, o anche in altri generi di espressione. È necessario adunque che l'interprete ricerchi il senso che l'agiografo in determinate circostanze, secondo la condizione del suo tempo e della sua cultura, per mezzo dei generi letterari allora in uso, intendeva esprimere ed ha di fatto espresso (23). Per comprendere infatti in maniera esatta ciò che l'autore sacro volle asserire nello scrivere, si deve far debita attenzione sia agli abituali e originali modi di sentire, di esprimersi e di raccontare vigenti ai tempi dell'agiografo, sia a quelli che nei vari luoghi erano allora in uso nei rapporti umani (24).


Questo vuol dire che la scrittura non va semplicemente "interpretata", ma va capito il messaggio che vuole esprimere con dei termini per forza di cose legati al tempo in cui sono stati scritti, per poterne ricavare l'universalità che può aiutarci anche oggi.

Da quello che hai detto sembra che tu consideri l'interpretazione come qualcosa di arbitrario: il testo della dei Verbum serve proprio ad impedire una lettura fideista e integralista dello scritto, pur non negandone la verità di fede rivelata in esso.

Se si è cattolici (come io sono) non si può prescindere da questo testo, pertanto mi limito ad esporre la posizione del Magistero; se non lo si è si può credere in quello che si vuole, ma non si può attribuire al cattolicesimo cose che non pensa... il cristianesimo è una religione rivelata sì, ma attraverso gli uomini... per questo è difficile da capire :)
 
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view post Posted on 17/8/2009, 15:51
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CITAZIONE
Questo vuol dire che la scrittura non va semplicemente "interpretata", ma va capito il messaggio che vuole esprimere con dei termini per forza di cose legati al tempo in cui sono stati scritti, per poterne ricavare l'universalità che può aiutarci anche oggi.

Questo mi pare naturale, in pratica è simile al procedimento per interpretare una poesia: si cerca il contesto, la vita dell'autore, le sue condizioni sociali e l'ambiente in cui ha vissuto.
Ma tutto questo è difficile da fare se si è in presenza di frasi tipo
CITAZIONE
Come in tutte le comunità dei fedeli, le donne nelle assemblee tacciano perché non è loro permesso parlare; stiano invece sottomesse, come dice anche la legge. Se vogliono imparare qualche cosa, interroghino a casa i loro mariti, perché è sconveniente per una donna parlare in assemblea.

Si può cercare tutto quello che si vuole, ma l'osso della questione è: le donne stiano zitte e sottomesse. Mi è difficile vedere altri significati.



Comunque io credo che ogni scrittura "sacra" a questo mondo debba essere interpretata alla lettera. Se è errata o ingiusta o comunque inappropriata, non è più sacra.
Non si può dire "questa regola la osservo" "quest'altra no perchè i tempi sono cambiati". Se una cosa non può essere più osservata vuol dire che dal principio era errata.
 
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Sesbassar
view post Posted on 17/8/2009, 16:03




CITAZIONE (†Giuda Iscariota† @ 17/8/2009, 16:51)
CITAZIONE
Questo vuol dire che la scrittura non va semplicemente "interpretata", ma va capito il messaggio che vuole esprimere con dei termini per forza di cose legati al tempo in cui sono stati scritti, per poterne ricavare l'universalità che può aiutarci anche oggi.

Questo mi pare naturale, in pratica è simile al procedimento per interpretare una poesia: si cerca il contesto, la vita dell'autore, le sue condizioni sociali e l'ambiente in cui ha vissuto.

bravo, infatti l'analisi è anche letteraria, e ti assicuro che i generi letterari contano molto

CITAZIONE (†Giuda Iscariota† @ 17/8/2009, 16:51)
Ma tutto questo è difficile da fare se si è in presenza di frasi tipo
CITAZIONE
Come in tutte le comunità dei fedeli, le donne nelle assemblee tacciano perché non è loro permesso parlare; stiano invece sottomesse, come dice anche la legge. Se vogliono imparare qualche cosa, interroghino a casa i loro mariti, perché è sconveniente per una donna parlare in assemblea.

Si può cercare tutto quello che si vuole, ma l'osso della questione è: le donne stiano zitte e sottomesse. Mi è difficile vedere altri significati.

Perchè non sei uno studioso di esegesi o di archeologia immagino :)
Devi sapere che le lettere di Paolo sono, per l'appunto, lettere, quindi sono indirizzate a persone vere, in carne e ossa, referenti che Paolo ha conosciuto (se si parla di lettere autentiche ovviamente, per quelle pseudepigrafiche il discorso è un po' diverso), e con i quali ha discusso più volte sul come risolvere i problemi della comunità: questo vuol dire che le sue risposte sono circostanziate nel tempo e nello spazio, e i consigli pastorali (ad esempio quello che hai citato) vanno considerati all'interno del problema che aveva la comunità al tempo; per poterlo sapere sarebbe interessante avere le lettere che sono giunte a Paolo chiedendo aiuto, ma per quello che ne possiamo sapere la comunità di Corinto poteva avere anche solo un problema molto banale da risolvere (come delle donne che magari andavano alle funzioni liturgiche solo per chiaccherare come fanno in molti oggi :) ); per quel che riguarda i vestiti Paolo invita le sue consorelle a vestirsi in modo diverso dalle donne pagane del tempo, perchè sia evidente a tutti che le donne cristiane hanno un modo diverso di vivere il matrimonio, ma questo non vuol dire che le donne oggi debbano stare zitte quando ci si incontra in gruppo o che debbano mettersi il velo :)
 
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view post Posted on 17/8/2009, 18:59
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CITAZIONE
Devi sapere che le lettere di Paolo sono, per l'appunto, lettere, quindi sono indirizzate a persone vere, in carne e ossa, referenti che Paolo ha conosciuto (se si parla di lettere autentiche ovviamente, per quelle pseudepigrafiche il discorso è un po' diverso), e con i quali ha discusso più volte sul come risolvere i problemi della comunità

Lettere :huh:
Cioè... sono veramente delle lettere?
E sono inserite nella Bibbia? La "lettura Sacra" per eccellenza? la "Parola di Dio"?
Delle lettere?
Be'... sì... va bene... se gli antichi greci si basavano sugli oracoli... d'accordo, è accettabile.

CITAZIONE
questo vuol dire che le sue risposte sono circostanziate nel tempo e nello spazio, e i consigli pastorali (ad esempio quello che hai citato) vanno considerati all'interno del problema che aveva la comunità al tempo; per poterlo sapere sarebbe interessante avere le lettere che sono giunte a Paolo chiedendo aiuto, ma per quello che ne possiamo sapere la comunità di Corinto poteva avere anche solo un problema molto banale da risolvere (come delle donne che magari andavano alle funzioni liturgiche solo per chiaccherare come fanno in molti oggi );

Questo mi sembra proprio una forzatura... neanche oggi nelle funzioni le persone "chiacchierano".
In 15 anni di chiesa non ho mai sentito nessuno "chiacchierare" durante una messa.
E comunque mi sembra molto esagerato intimare il silenzio più assoluto da parte delle donne.
Perchè solo le donne poi? Gli uomini non parlano? Sono muti?
Mah...

CITAZIONE
per quel che riguarda i vestiti Paolo invita le sue consorelle a vestirsi in modo diverso dalle donne pagane del tempo, perchè sia evidente a tutti che le donne cristiane hanno un modo diverso di vivere il matrimonio, ma questo non vuol dire che le donne oggi debbano stare zitte quando ci si incontra in gruppo o che debbano mettersi il velo

Dunque ai tempi dovevano farlo mentre oggi non sono costrette a farlo.
Un tempo bisognava seguire alla lettera le parole della Bibbia, oggi bisogna interpretarle.


Mah... a questo punto, sinceramente, ho più rispetto per i musulmani: almeno loro seguono veramente tutte le direttive di "Dio".
 
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Sesbassar
view post Posted on 19/8/2009, 07:11




CITAZIONE (†Giuda Iscariota† @ 17/8/2009, 19:59)
Lettere :huh:
Cioè... sono veramente delle lettere?
E sono inserite nella Bibbia? La "lettura Sacra" per eccellenza? la "Parola di Dio"?
Delle lettere?
Be'... sì... va bene... se gli antichi greci si basavano sugli oracoli... d'accordo, è accettabile.

Le lettere di Paolo sono rimaste nel canone non perchè simili ad oracoli, ma perchè contenevano un enorme riflessione teologica sulla rivelazione cristiana (ad es. le riflessioni sulla giustificazione per fede)

CITAZIONE (†Giuda Iscariota† @ 17/8/2009, 19:59)
CITAZIONE
questo vuol dire che le sue risposte sono circostanziate nel tempo e nello spazio, e i consigli pastorali (ad esempio quello che hai citato) vanno considerati all'interno del problema che aveva la comunità al tempo; per poterlo sapere sarebbe interessante avere le lettere che sono giunte a Paolo chiedendo aiuto, ma per quello che ne possiamo sapere la comunità di Corinto poteva avere anche solo un problema molto banale da risolvere (come delle donne che magari andavano alle funzioni liturgiche solo per chiaccherare come fanno in molti oggi );

Questo mi sembra proprio una forzatura... neanche oggi nelle funzioni le persone "chiacchierano".
In 15 anni di chiesa non ho mai sentito nessuno "chiacchierare" durante una messa.
E comunque mi sembra molto esagerato intimare il silenzio più assoluto da parte delle donne.
Perchè solo le donne poi? Gli uomini non parlano? Sono muti?
Mah...

Forse non hai letto "circostanziato nel tempo e nello spazio": con questa frase intendo che quando la comità di Corinto ha scritto a Paolo per avere delucidazioni probabilmente ha chiesto a Paolo come risolvere un problema pastorale specifico di quella città;
per quel che riguarda l'oggi, io ho sentito persone durante i funerali di mio zio farsi gli affari propri... fai tu...

CITAZIONE (†Giuda Iscariota† @ 17/8/2009, 19:59)
CITAZIONE
per quel che riguarda i vestiti Paolo invita le sue consorelle a vestirsi in modo diverso dalle donne pagane del tempo, perchè sia evidente a tutti che le donne cristiane hanno un modo diverso di vivere il matrimonio, ma questo non vuol dire che le donne oggi debbano stare zitte quando ci si incontra in gruppo o che debbano mettersi il velo

Dunque ai tempi dovevano farlo mentre oggi non sono costrette a farlo.
Un tempo bisognava seguire alla lettera le parole della Bibbia, oggi bisogna interpretarle.

Non strumentalizzare quello che scrivo: 2000 anni fa la situazione nelle comunità cristiane era diversa; il confronto con popoli pagani che avevano una morale completamente diversa era all'ordine del giorno: i cristiani si cheidevano (come anche oggi fanno) in quale modo testimoniare la propria fede; i consigli di Paolo comunque sono pastorali, e, come tutti i consigli pastorali, non vincolanti per la fede, non sono dogmi; che ci sia qualcuno (e anche più di qualcuno) che li abbia letti così è pacifico, ma non sono quello che tanti pensano...

CITAZIONE (†Giuda Iscariota† @ 17/8/2009, 19:59)
Mah... a questo punto, sinceramente, ho più rispetto per i musulmani: almeno loro seguono veramente tutte le direttive di "Dio".

Rispetta chi vuoi :) i musulmani li rispetto anche io, visto che vicino a me abita una famiglia musulmana le cui figlie giocano con mia sorella :)
 
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view post Posted on 19/8/2009, 13:28
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CITAZIONE (Sesbassar @ 19/8/2009, 08:11)
Le lettere di Paolo sono rimaste nel canone non perchè simili ad oracoli, ma perchè contenevano un enorme riflessione teologica sulla rivelazione cristiana (ad es. le riflessioni sulla giustificazione per fede)

E dunque una riflessione può essere considerata "Parola di Dio"?
Essere inserita nel libro le cui regole e princìpi hanno condizionato (e condizionano tutt'ora) la vita di milioni di persone?
Le riflessioni di un uomo?

CITAZIONE (Sesbassar @ 19/8/2009, 08:11)
Forse non hai letto "circostanziato nel tempo e nello spazio": con questa frase intendo che quando la comità di Corinto ha scritto a Paolo per avere delucidazioni probabilmente ha chiesto a Paolo come risolvere un problema pastorale specifico di quella città;

In poche parole "Non sappiamo perchè Paolo abbia scritto quelle cose, ma sicuramente ci sarà stato un motivo valido"

CITAZIONE (Sesbassar @ 19/8/2009, 08:11)
per quel che riguarda l'oggi, io ho sentito persone durante i funerali di mio zio farsi gli affari propri... fai tu...

Anche altre persone al funerale di mia nonna facevo gli affari loro... ognuno è libero di farsi gli affari propri liberamente, l'importante è non disturbare.

CITAZIONE (Sesbassar @ 19/8/2009, 08:11)
Non strumentalizzare quello che scrivo: 2000 anni fa la situazione nelle comunità cristiane era diversa; il confronto con popoli pagani che avevano una morale completamente diversa era all'ordine del giorno: i cristiani si cheidevano (come anche oggi fanno) in quale modo testimoniare la propria fede; i consigli di Paolo comunque sono pastorali, e, come tutti i consigli pastorali, non vincolanti per la fede, non sono dogmi; che ci sia qualcuno (e anche più di qualcuno) che li abbia letti così è pacifico, ma non sono quello che tanti pensano...

Io non strumentalizzo, io discuto.
Il che ci riporta ad un unico argomento: bisogna prendere alla lettera le parole della "Bibbia", perchè è "Sacra", o bisogna cercare il loro significato e adattarlo al mondo d'oggi?

CITAZIONE (Sesbassar @ 19/8/2009, 08:11)
Rispetta chi vuoi :) i musulmani li rispetto anche io, visto che vicino a me abita una famiglia musulmana le cui figlie giocano con mia sorella :)

Intendevo il rispetto sul loro modo di vivere la fede, non quello umanitario, quello ce l'ho per chiunque non sia un delinquente.
 
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Sesbassar
view post Posted on 19/8/2009, 13:56




CITAZIONE (†Giuda Iscariota† @ 19/8/2009, 14:28)
CITAZIONE (Sesbassar @ 19/8/2009, 08:11)
Le lettere di Paolo sono rimaste nel canone non perchè simili ad oracoli, ma perchè contenevano un enorme riflessione teologica sulla rivelazione cristiana (ad es. le riflessioni sulla giustificazione per fede)

E dunque una riflessione può essere considerata "Parola di Dio"?
Essere inserita nel libro le cui regole e princìpi hanno condizionato (e condizionano tutt'ora) la vita di milioni di persone?
Le riflessioni di un uomo?

Perchè, la Bibbia da chi pensi sia scritta? Dagli alieni? :) Scritta da uomini al 100%, è quello che dice anche la Dei Verbun nel passo che ho citato sopra... ma lo hai letto? :P
Per quel che riguarda il cristianesimo la Bibbia non è scritta sotto dettatura divina nel senso stretto di queste parole; Comunque le riflessioni di "quell'uomo" sono le prime di rilevanza teologica che la storia del cattolicesimo riscontri: non noccioline; se sono state tenute è perchè aiutavano i fedeli a capire cos'era la rivelazione cristiana: questo si intende per ispirazione, ovvero la presenza nel testo di un insegnamento sulla fede;

CITAZIONE (†Giuda Iscariota† @ 19/8/2009, 14:28)
CITAZIONE (Sesbassar @ 19/8/2009, 08:11)
Forse non hai letto "circostanziato nel tempo e nello spazio": con questa frase intendo che quando la comità di Corinto ha scritto a Paolo per avere delucidazioni probabilmente ha chiesto a Paolo come risolvere un problema pastorale specifico di quella città;

In poche parole "Non sappiamo perchè Paolo abbia scritto quelle cose, ma sicuramente ci sarà stato un motivo valido"

Sappiamo benissimo perchè Paolo abbia scritto: perchè gli era stato richiesto un parere; solo non conosciamo la domanda esatta; ma non è importante: un consiglio pastorale rimane tale, e può essere come può non essere adatto in tempi diversi;

CITAZIONE (†Giuda Iscariota† @ 19/8/2009, 14:28)
bisogna prendere alla lettera le parole della "Bibbia", perchè è "Sacra", o bisogna cercare il loro significato e adattarlo al mondo d'oggi?

Prendere alla lettera le parole della Bibbia è tipico dei fanatici, integralisti e fondamentalisti (e ce ne sono non sai quanti :D ) ma non è la linea della Chiesa; che ci sia qualcuno che lo fa, anche all'interno della Chiesa, non vuol dire che sia la linea magisteriale (e per fortuna non lo è). Si fa fatica a rinunciare alla tradizione, e non sarebbe neanche giusto semplicemente cancellarla, perchè è consolidata, ma ciò che bisogna fare con la Bibbia non è cercare delle giustificazioni per i comportamenti passati, bensì capire come essa ci può aiutare a vivere nel presente; essendo uno dei lasciti spirituali più letti è il caso di saperla leggere bene, e questo vale tanto per il credente (che aderisce alla proposta di fede del Libro) sia il non credente (che non può prescindere la conoscenza dell'esegesi solo perchè non crede al messaggio del Libro).
Adattare comunque non significa piegare il testo ai bisogni nostri, ma cercare di capire il significato universale al di sotto delle determinazioni particolari di cultura, tempo, spazio, per estrapolare il messaggio che vale per ogni essere umano.

CITAZIONE (†Giuda Iscariota† @ 19/8/2009, 14:28)
CITAZIONE (Sesbassar @ 19/8/2009, 08:11)
Rispetta chi vuoi :) i musulmani li rispetto anche io, visto che vicino a me abita una famiglia musulmana le cui figlie giocano con mia sorella :)

Intendevo il rispetto sul loro modo di vivere la fede, non quello umanitario, quello ce l'ho per chiunque non sia un delinquente.

:huh: Io rispetto il modo di vivere la fede di chiunque, non sono un fanatico...
 
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view post Posted on 19/8/2009, 14:58
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CITAZIONE (Sesbassar @ 19/8/2009, 14:56)
Perchè, la Bibbia da chi pensi sia scritta? Dagli alieni? :) Scritta da uomini al 100%, è quello che dice anche la Dei Verbun nel passo che ho citato sopra... ma lo hai letto? :P
Per quel che riguarda il cristianesimo la Bibbia non è scritta sotto dettatura divina nel senso stretto di queste parole; Comunque le riflessioni di "quell'uomo" sono le prime di rilevanza teologica che la storia del cattolicesimo riscontri: non noccioline; se sono state tenute è perchè aiutavano i fedeli a capire cos'era la rivelazione cristiana: questo si intende per ispirazione, ovvero la presenza nel testo di un insegnamento sulla fede;

"Le prime" raramente sono le più giuste e accurate... ma tralasciando.
Se la Bibbia è stata scritta dagli uomini, può essere errata. Condizionata. Plagiata.
A differenza di una "parola divina" che è sempre giusta per definizione (semplificando, anche se bisognerebbe allargare la riflessione sull'infallibilità di un dio, ma lasciamo perdere, qui si entra in un territorio astratto)
Dunque perchè l'istituzione cattolica dice che la Bibbia è "parola del Signore", "parola di Dio" "rendiamo grazie a Dio"?
Questo a mio avviso è un raggiro... o la parola è proprio la sua, oppure è semplicemente una teoria degli uomini, un pensiero di mezzogiorno, un'opinione.

CITAZIONE (Sesbassar @ 19/8/2009, 14:56)
Sappiamo benissimo perchè Paolo abbia scritto: perchè gli era stato richiesto un parere; solo non conosciamo la domanda esatta; ma non è importante: un consiglio pastorale rimane tale, e può essere come può non essere adatto in tempi diversi;

No, non è quello che intendevo. Con "perchè" intendevo il motivo principale, il contesto, la domanda che gli era stata posta.
Se un consiglio pastorale è un semplice parere, fatto da un uomo, non dovrebbe essere posto come "parola del Signore" (non ricordo precisamente le funzioni liturgiche, ma come deve rispondere il pubblico quando si legge un testo di Paolo? Qual'è la forma rituale linguistica successiva?)

CITAZIONE (Sesbassar @ 19/8/2009, 14:56)
Prendere alla lettera le parole della Bibbia è tipico dei fanatici, integralisti e fondamentalisti (e ce ne sono non sai quanti :D ) ma non è la linea della Chiesa; che ci sia qualcuno che lo fa, anche all'interno della Chiesa, non vuol dire che sia la linea magisteriale (e per fortuna non lo è). Si fa fatica a rinunciare alla tradizione, e non sarebbe neanche giusto semplicemente cancellarla, perchè è consolidata, ma ciò che bisogna fare con la Bibbia non è cercare delle giustificazioni per i comportamenti passati, bensì capire come essa ci può aiutare a vivere nel presente; essendo uno dei lasciti spirituali più letti è il caso di saperla leggere bene, e questo vale tanto per il credente (che aderisce alla proposta di fede del Libro) sia il non credente (che non può prescindere la conoscenza dell'esegesi solo perchè non crede al messaggio del Libro).
Adattare comunque non significa piegare il testo ai bisogni nostri, ma cercare di capire il significato universale al di sotto delle determinazioni particolari di cultura, tempo, spazio, per estrapolare il messaggio che vale per ogni essere umano.

Non condivido queste posizioni... se la parola di un dio è veramente tale, bisogna attenersi ad essa.
Ma questo è un mio pensiero.
Comunque, ci sono dei testi che sono in netta contrapposizione con la dottrina attuale della chiesa (speriamo), perchè vengono lasciati lì dove sono? Perchè non si cambiano? Ci sono delle teorie semplicemente orribili nella Bibbia, cose che ai giorni nostri sono addirittura punibili penalmente. Perchè la Chiesa non interviene togliendoli dalla Bibbia?
Secondo me se lo facessero potrebbero essere tutti meno "ridicolizzati" e farebbe bene ai fedeli.

CITAZIONE (Sesbassar @ 19/8/2009, 14:56)
:huh: Io rispetto il modo di vivere la fede di chiunque, non sono un fanatico...

Non intendevo questo, per carità.
Solo che dal commento di prima sembrava che tu mettessi in rilievo solo la loro umanità e non il loro credo.
 
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Giuseppe Alù
view post Posted on 17/8/2016, 06:10




Scusa sesbassar, sono ignorante in materia, ma chi ha dato a Paolo di Tarso l’autorità di parlare in nome di Dio? Non Gesù, mai incontrato. Tanto da diventare il Padre Costituente della Chiesa Cattolica? Si è autoproclamato profeta oltre che apostolo? Come mai le semplici lettere inviate in situazioni specifiche di tempo e di luogo sono fonte di immenso valore – quasi da Libro Sacro – per la dottrina della Chiesa?
 
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15 replies since 30/6/2009, 16:16   4275 views
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