CITAZIONE (vaticANO @ 15/7/2009, 11:32)
Ti ringrazio.
Mi soffermerei sulla frase in grassetto, quella che riassume il concetto e che ci mostra la tua linea di pensiero.
In sostanza tu credi in qualcosa alla fine, hai fede in qualcosa, essa ti "illumina il cammino", ma lascia gli ostacoli lungo la strada.
E io ti chiedo: ma c'è bisogno di fede per illuminare la strada? Oppure bisogna avere una visione razionale di ciò che si sta compiendo, un'apertura mentale, una logica che permette di spiegarsi ogni avvenimento?
Quando un uomo o una donna non ce la fanno più, l'unica speranza per andare avanti risiede in loro stessi.
E' come uno che mi dice: "non ho voglia di far niente, ogni cosa che faccio si rivela un fallimento"...e se ci si mettesse un po' di passione? Un po' di interesse? Un po' di impegno? Se la persona cambia atteggiamento, cambieranno anche le sue prospettive di vita.
Come un sorriso o un abbraccio.....un calcio nel culo.
Bellissimo ciò che hai scritto..consentimi di affermare,anzi riaffermare con certezza quanta Luce c'è in un ateo ,che un credente se la sogna..la insegue nel dio di carta (che gli da sempre picche
)nel fumo che chiama fede accecandolo sul suo Essere presente.
https://www.youtube.com/watch?v=hVB-VGQubTE&feature=relatedQuesto brano anche se del '92,è sempre attuale.
Percorre il tempo sia in avanti che indietro,accompagna la danza sempre amara dell'uomo nella ricerca di dio..o della Vita?
Mi ha sempre lasciato con l'amaro in bocca,questa canzone,perchè è sempre lo stesso inevitabile errore della natura umana sul modus di rapportarsi al divino...o a se stesso..
Fin da piccola mi sono sempre chiesta,come facevano i primitivi,senza vestiti,nè comodità della vita moderna,a combattere l'ostica natura..e dove hanno trovato,se non nella paura del mondo che li circondava,il divino..qualcosa piu grande di loro, di prodigioso,che li salvasse da quella drammatica esistenza..
Ma non è ora anche così per molti?
..e il catechismo poi?...il falso indottrinamento di un istituzione che si inerpica nei secoli sulla montagna del potere dell'uomo contro uomo,sbandierando ai quattro venti della storia,l'arroganza di aver voluto vedere in faccia il suo dio e affermare di essere a sua immagine e somiglianza...e...che ti bacchettava le mani,se osavi solo alzare lo sguardo,quello sguardo innocente di bambina ,che cerca solo di vedere negli occhi di chi ti parla di Dio,se c'è davvero Dio,che una bimba conosce (e chissà perchè) solo come Amore e che si riesce a percepire solo a quell 'età innocente.
Dio è morto..
diceva Nietzsche..e aveva ragione..aveva fatto bene ad ucciderlo,quel dio primitivo,nato dalla paura dell'uomo delle caverne.Solo che poi dopo è impazzito,forse perchè non aveva altri terreni dove piantare il suo spirito.
L'uomo poi si è evoluto,si è guardato intorno e posato la sua mano creatrice (o distruttrice) e si è visto potente..allora serviva un altro dio adatto alla circostanza.
Un dio che affermasse,o appoggiasse uno schizoide antropocentrismo scentista...che io definirei il parossismo storico del suo ego..
Strano però,constatare che dove cresce il benessere sociale,si sviluppa l'istituzione religiosa,prima ad oriente (quando era ricco)e poi ad occidente...
Ma guardiamo nel piccolo della vita di ognuno..
piccole e grandi perdite di tanto "acquistato" potere,si fanno sentire,e ogni volta il grande uomo evoluto,torna ad essere quel piccolo primate della caverna infreddolito,che cerca annaspando nella disperazione il suo divino che dovrebbe accorrere a salvarlo...
ma dimentica quest'uomo,una semplice equazione temporale,il qui-e-ora.
se provasse solo per 24 ore a constatare quante volte volge la sua attenzione al passato e quante al futuro,rimuginando pensieri ed emozioni su rammarichi sul passato ed inutili illusioni sul futuro (la speranza)...quante volte si sofferma sul momento presente?..è li che risiede,amico mio,la passione ,l'impegno,il coraggio,l'attenzione..Se stesso...Dio..l'intuizione..il genio..la scintilla divina..la consapevolezza dell'Essere..chiamalo come vuoi,ma ognuno,a suo modo ateo o no,se ne diviene consapevole è padrone della Vita,gestore della propria esistenza....questo è la lanterna...gli ostacoli,le pietre,sono solo nostre..e servono pure quelle,perchè l'uomo deve assaporare il dolore,per capire il valore del piacere..il bene e il male sono l'equilibrio del tutto..e non è solo una congettura newageriana da hyppi della domenica..metterla in pratica nella propria vita privata è molto difficile....(vedo quanto sta diventando pericolosa anche questo genere di religiosità dal piacevole sapore esotico,dove è galoppante la mercificazione di pur validi insegnamenti spirituali e filosofici
)
Dire "non ho voglia di far niente,poichè ogni cosa è un fallimento"..non è ogni cosa un fallimento,ma TU che esprimi questo concetto,sei un fallimento ( ti consideri tale perchè vivi il passato dove si è espresso quel determinato fallimento)..e il presente lo vivi dissociato dai tuoi intendimenti (voglia di non far niente)..come credi che andra l'immediato futuro?..il tu ,ovviamente è impersonale...da momento che sai VEDERE quanto il mondo è un cesso.
L'uomo ha inventato la religione perchè non sa chi E'.
come un sorriso..un abbraccio..due calci..uno davanti e uno di dietro