Laici Libertari Anticlericali Forum

La crisi del matrimonio religioso: nel 2022 solo 82.451. Ulteriore calo nei primi mesi del 2023, Solo il 45,9% delle unioni in chiesa o in altro tempio

« Older   Newer »
  Share  
GalileoGalilei
view post Posted on 2/5/2011, 12:05 by: GalileoGalilei
Avatar

Group:
Administrator
Posts:
21,949

Status:


La crisi investe anche il 'sì'
Matrimoni in picchiata

Nel 2010 meno unioni. Don Alessandro dei Salesiani: "Prima quindici cerimonie all'anno, ora una ogni tre mesi"

Matrimoni in calo? Perché? Scrivici
4 commenti ascolta l'articolo
| | condividi
matrimonio (Foto Germogli)
matrimonio (Foto Germogli)

Firenze, 1 maggio 2011 - L’ABITO BIANCO e il ‘fatidico’ sì una volta tanto atteso, davanti ad un altare o nella sala di un Comune, sembrano avere perso il loro appeal. Sarà colpa della crisi economica e di un lavoro sempre più precario che mal si conciliano con le spese, notevoli, per organizzare il giorno delle nozze ma, anche in Toscana, negli ultimi anni il calo dei matrimoni è un trend sempre più evidente e costante. I dati parlano da soli: a Firenze, secondo i dati forniti dall’Ufficio statistica del Comune, nel 2010 sono stati celebrati 811 matrimoni civili e 351 matrimoni religiosi contro, rispettivamente, gli 877 e i 371 dell’anno precedente con ben 86 ‘nozze mancate’ dunque.
Non va meglio nell’hinterland fiorentino: a Scandicci l’anno scorso sono stati in totale 152 i matrimoni (52 civili e 100 religiosi) ma nel 2009 le unioni registrate erano state 168, 58 civili e 110 religiose. A Calenzano il calo è meno evidente: nel 2010 infatti le nozze sono state 81 contro le 82 dell’anno precedente ma nel 2011 sono stati celebrati appena 3 matrimoni.



LIEVE anche la diminuzione registrata a Sesto Fiorentino: sono 123 infatti i matrimoni, sia civili che religiosi celebrati nel 2010, contro i 125 dell’anno precedente. Sul territorio sestese si registra però un elemento in controtendenza rispetto ad altri Comuni: l’aumento dei matrimoni religiosi, passati dai 63 del 2009 ai 68 del 2010. Dato in controtendenza, appunto, perché in molte chiese, del capoluogo e del circondario, i matrimoni nel 2010 si sono contati sulle dita di una mano. Don Gianni D’Alessandro, parroco della Chiesa salesiana della Sacra Famiglia di via Gioberti, nel corso di una omelia ha spiegato ad esempio che nella sua chiesa, nel 2010, erano stati appena cinque: «Non è un fenomeno solo del 2010 - sottolinea -, negli ultimi anni infatti si è notato un passaggio dai 12-15 matrimoni celebrati di consueto a 5 o addirittura 4: è un dato su cui occorre riflettere che non riguarda solo le nozze celebrate in chiesa ma il matrimonio in generale. Uno dei motivi può anche essere quello della crisi economica e della precarietà del lavoro che induce a optare per la scelta della convivenza».



L’AUMENTO delle convivenze è evidente anche in una piccola realtà come quella di Calenzano: «E’ un fenomeno che si nota - conferma infatti il parroco di San Niccolò a Calenzano Alto - mentre sul calo dei matrimoni non posso dare un giudizio attendibile perché sono da poco qui. Posso dire però di avere cercato di limitare la tendenza ad accogliere coppie non calenzanesi che chiedevano di sposarsi qui perché la chiesa era suggestiva: il matrimonio è prima di tutto un valore e non si può scegliere la chiesa solo perché è bella, al pari di un ristorante».



DON DANIELE Bani parroco della Pieve romanica di San Martino a Sesto ha registrato invece un aumento di matrimoni in parrocchia con ben 70 coppie che hanno frequentato nel 2010 i corsi prematrimoniali: «In realtà però - spiega - rappresentiamo un caso particolare e non è corretto fare una statistica perché nella nostra chiesa vengono celebrati molti matrimoni di coppie che provengono da altre parrocchie e anche da altri Comuni. Il calo dei matrimoni religiosi è evidente ma, a mio parere, è addirittura troppa la gente che si sposa in Chiesa: con questo voglio dire che il matrimonio cristiano dovrebbe essere una scelta di vita coerente, ci si sposa per la vita. Chi viene davanti ad un altare pensando che, se le cose poi dovessero andare male, può sempre divorziare, in realtà non dovrebbe proprio sposarsi in Chiesa. A volte invece incontro coppie, anche mature, che arrivano al matrimonio magari dopo una lunga convivenza che lo fanno con una consapevolezza e una maturità anche dal punto di vista religioso ammirevoli».


http://www.lanazione.it/firenze/cronaca/20...sta_anche.shtml
 
Web  Top
40 replies since 21/2/2009, 09:48   4583 views
  Share