Gli studi di Tihomir Dimitrov, nel libro 50 Nobel Laureates and Other Great Scientists Who Believe in God, mostrano che solo 50 degli oltre 700 Premi Nobel credono in Dio, per lo più si tratta di Nobel per la Pace.
Un rapporto di uno a quattordici stando alle statistiche del dottor Dimitrov, autore
dichiaratamente credente che nei suoi precedenti scritti ha più volte difeso la cristianità. Questo numero assume un particolare rilievo se si pensa che, stando alle medesime statistiche, solo 4 di questi luminari delle scienze e delle arti sono cattolici. La maggior parte degli insigniti credono in un'entità sovrannaturale indefinita e rigettano ogni forma di rito e sacralità.
Ma questo non è tutto. Il libro "The New Encyclopedia of Unbelief" di Richard Dawkins e Tom Flynn, mostra che l'analisi di Dimitrov è troppo ottimistica, infatti secondo i due studiosi solo tre premi nobel si riconoscono dichiaratamente in una precisa religione.
Alla luce di questi dati, chiedo a coloro che mascherano l'eterno conflitto tra la fede e scienza: cosa spinge una percentuale così schiacciante di luminari, ad affermare che i loro studi scientifici siano in contrasto con l'idea di un Creatore? E perchè la stragrande maggioranza di essi vedono le grandi religioni così distanti?
Qara
(quando ho tempo approfondisco meglio la questione, per il momento spero sia un ottimo spunto di discussione
)
dimenticavo: non vi fate prendere in giro da chi dice che l'accademia pontificia è piena di premi Nobel, quindi gli studi citati sono errati, perchè lo statuto dell'accademia (
http://it.wikipedia.org/wiki/Pontificia_ac...a_delle_scienze) sancisce che anche le persone non credenti o di diverse religioni possono far parte di questa improduttiva entità (che pubblica un articoletto all'anno e che avremo modo di approfondire). Una prova vivente di questo è Ed.Witten, dichiaratamente agnostico e accademico pontificio.
Edited by Qara. - 30/10/2008, 23:46