Laici Libertari Anticlericali Forum

Udine, istituto Bearzi: "Violentato per 6 anni dai salesiani". Archiviazione

« Older   Newer »
  Share  
GalileoGalilei
view post Posted on 9/9/2008, 23:20 by: GalileoGalilei
Avatar

Group:
Administrator
Posts:
21,949

Status:


Alcune parole di un testo ormai non più reperibile in rete

http://www.regione.fvg.it/rafvg/ansa/detta...cms/RAFVG/ansa/

Ha confermato oggi le accuse, l'ex allievo dell'Istituto salesiano 'Bearzi' di Udine che ha denunciato un sacerdote del convitto per

http://ricerca.quotidianiespresso.it/messa...UD_05_UDE3.html

Oggi un nuovo confronto con l'ex allievo
Messaggero Veneto — 09 settembre 2008 pagina 05 sezione: UDINE

Giovedì scorso la perquisizione dell’ufficio e dell’alloggio del salesiano del Bearzi, oggi un nuovo confronto con il ragazzo che lo ha accusato di violenza sessuale: l’attività investigativa dei carabinieri del Nucleo investigativo potrebbe aggiungere un nuovo tassello all’inchiesta della Procura della Repubblica di Udine che vede indagato un religioso di 62 anni per pedofilia.Il giovane, un 27enne nato in Eritrea da mamma italo-etiope e papà eritreo, sarà riascoltato per approfondire alcune delle sue dichiarazioni, alla luce dei riscontri emersi dalla perquisizione eseguita nei locali che l’ormai ex allievo aveva frequentato durante la propria permanenza al Bearzi, dal 1995 al 1999, quando i salesiani lo avevano accolto e aiutato, ancora minorenne. Pesantissime le accuse sollevate dal ragazzo, che degli anni trascorsi in via don Bosco ha fornito ai carabinieri un racconto molto dettagliato.Secondo la sua ricostruzione dei fatti, il prete lo avrebbe più volte invitato ad avere rapporti sessuali con lui e lo avrebbe poi ripagato con regali e denaro. L’accusatore sostiene anche di sapere dell’esistenza di un dvd, nel quale sarebbero contenute immagini relative ad abusi su bambini. Durante la perquisizione, però, i carabinieri non hanno trovato alcun video, nè posto sotto sequestro altro materiale.


http://ricerca.quotidianiespresso.it/messa...UD_05_UDE5.html

Prostituzione maschile, ci sono due indagati
Messaggero Veneto — 09 settembre 2008 pagina 05 sezione: UDINE

Ci sono due indagati nel fascicolo aperto dalla Procura della Repubblica di Udine per far luce sul mondo della prostituzione maschile in Friuli. L’inchiesta, nella quale rientra anche la vicenda del sacerdote del Bearzi indagato per ipotesi di pedofilia, vede coinvolti un pensionato di 60 anni residente nella Bassa friulana e un operaio di nazionalità romena di 30 anni che abita invece in città: per entrambi, l’accusa è di favoreggiamento della prostituzione giovanile maschile. Secondo l’ipotesi accusatoria, i due, che si conoscono e che operano nello stesso giro della prostituzione locale, avrebbero svolto attività di intermediazione a favore di persone interessate a incontri a luci rosse con giovani di sesso maschile.Gli episodi contestati dalla magistratura risalgono allo scorso mese di giugno, quando i carabinieri eseguirono due distinte perquisizioni nelle abitazioni di entrambi gli indagati, trovando e sequestrando materiale attinente all’attività d’indagine. In tutti e due i casi, si tratta di fatti avvenuti a Udine, ma completamente slegati dalla vicenda che vede indagato il religioso del Bearzi. A quanto appreso, gli appuntamenti, concordati grazie all’intermediazione dei due indagati, avvenivano all’interno di appartamenti privati. Le indagini, in corso da diversi mesi ed estese all’intero territorio provinciale, avrebbero quindi portato all’individuazione di due procacciatori di ragazzi disponibili a offrire prestazioni sessuali a pagamento.Una delle due persone iscritte sul registro degli indagati è un pensionato di 60 anni residente in un Comune della Bassa friulana e già noto alle forze dell’ordine per alcuni precedenti specifici. L’altra persona finita nella rete dei carabinieri è un romeno di 30 anni che invece risiede a Udine. Nessuno dei due è stato ancora sottoposto a interrogatorio.Saranno i pubblici ministeri che coordinano l’inchiesta, Matteo Tripani e Lorenzo Del Giudice, a decidere se e quando convocarli, anche alla luce degli ulteriori elementi emersi dalle indagini condotte dai carabinieri comandati dal tenente Fabio Pasquariello. Per il momento, l’attività investigativa ha permesso anche di precisare alcuni dei luoghi nei quali avvengono molti degli incontri preliminari al rapporto sessuale vero e proprio: si tratta di parchi pubblici della periferia, di alcune stazioni di servizio e di altri ambienti particolarmente isolati.Tutt’altro il filone scaturito a seguito della denuncia di un giovane di 27 anni nei confronti di un educatore del Bearzi e che giovedì scorso è culminato nella perquisizione eseguita dai carabinieri nell’ufficio e nell’alloggio del religioso. Riferendosi al periodo compreso tra il 1995 e il 1999, quando, ancora minorenne, fu accolto nella Casa famiglia di via don Bosco, il giovane ha raccontato di avere subìto violenze sessuali da parte del sacerdote.


http://ricerca.quotidianiespresso.it/messa...UD_05_UDE2.html

Stasera veglia di preghiera nella chiesa dei salesiani
Messaggero Veneto — 09 settembre 2008 pagina 05 sezione: UDINE

Una veglia di preghiera per riflettere sulla vicenda giudiziaria che ha investito un educatore del Bearzi e, con lui, inevitabilmente anche l’intera comunità salesiana: l’appuntamento, deciso dal direttore dell’istituto di via don Bosco, don Dino Marcon, all’indomani della pubblicazione sui giornali della notizia dell’inchiesta, è stato fissato per stasera, alle 18.30, nella chiesa parrocchiale del Bearzi. «L’invito è aperto a tutta la comunità – ha ricordato don Marcon – e vedrà arrivare anche diversi ex allievi dell’istituto che subito dopo avere letto delle accuse mosse contro il nostro sacerdote non hanno esitato a scriverci o a contattarci telefonicamente, per esprimerci tutta la loro solidarietà». Intanto, in un documento letto domenica mattina, dall’altare, poco prima della conclusione di tutte e tre le messe celebrate al Bearzi, l’istituto si è dichiarato «addolorato per l’infondata accusa mossa nei confronti di un nostro confratello».

http://ricerca.quotidianiespresso.it/messa...UD_17_LET5.html

Solidarietà ai salesiani
Messaggero Veneto — 09 settembre 2008 pagina 17 sezione: UDINE

Ho letto stamani con vero dolore la notizia, che occupava integralmente la prima pagina della cronaca locale del Messaggero, riguardante il sacerdote del Bearzi accusato di pedofilia. Conosco i salesiani del Bearzi fin da quando ero bambino, e frequentavo le colonie estive da loro organizzate a Pierabeck. Ricordo con gratitudine e commozione quelle giornate in montagna piene di stupore e di bellezza, in cui diversi salesiani, di cui dopo oltre 30 anni conservo chiaramente nella memoria nomi e volti, hanno insegnato a me e a tanti altri ragazzi a raccogliere i funghi, riconoscere i fiori, lavorare il legno, camminare in montagna, giocare e cantare attorno al fuoco, crescere e pregare assieme.Leggere ora che tra di essi si nasconderebbe da più di 10 anni un “orco cattivo” mi lascia del tutto incredulo. In particolare, mi chiedo perché una notizia così venga diffusa prima che si siano concluse le indagini e si siano accertati davvero i fatti. È chiaro che di fronte a un’accusa esplicita le autorità hanno il dovere di effettuare delle indagini, ma prima della conclusione delle stesse il riserbo dovrebbe essere assoluto e senza eccezioni, soprattutto quando la questione è così delicata. In questo caso, invece, qualcuno ha informato la stampa. Chi l’ha fatto, e perché? Non voglio pensare che siano stati i Carabinieri che stanno conducendo le indagini, visto che il loro motto originario mi sembra fosse “Usi obbedir tacendo”. Nemmeno posso immaginare sia stato il procuratore aggiunto Giancarlo Bonocore, che, interpellato sul caso, ha dichiarato con cristallina correttezza: «Non posso dire nulla perché le indagini sono tuttora in corso». Eppure qualcuno ha parlato, fornendo tempestivamente al cronista la notizia e i dettagli sia del blitz («hanno esaminato anche il computer personale del religioso») sia delle azioni del procuratore aggiunto stesso («si è recato in Curia per avvertire l’arcivescovo»).Chi l’ha fatto, sfruttando una vicenda emersa a dieci anni di distanza e dai contorni francamente inverosimili, ha voluto riversare tonnellate di fango su una delle istituzioni educative più amate della nostra città e su persone che hanno fatto crescere con pazienza e amore decine di migliaia di ragazzi. Spero davvero che le autorità competenti sappiano ora concludere rapidamente le indagini e che, qualora le accuse si rivelassero inconsistenti, il Messaggero voglia darne notizia con lo stesso rilievo utilizzato oggi. Nel frattempo, chiunque abbia avuto in questi anni modo di conoscere e stimare ciò che i salesiani sono e ciò che la loro presenza ha voluto e vuol dire per la nostra città, si stringa attorno a loro per aiutarli a superare questo momento mostrando loro tutto l’affetto e la gratitudine che meritano.Giovanni ComelliUdine
 
Web  Top
24 replies since 6/9/2008, 07:16   4857 views
  Share