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S.Mauro a Signa (FI). Don Roberto Berti accusato di abusi su minori. Trasferito per motivi di salute, Congregazione per la dottrina della fede lo condanna. Allontanato dal ministero

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GalileoGalilei
view post Posted on 28/6/2008, 11:31 by: GalileoGalilei
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Da Il Firenze di oggi, venerdì 27 giugno 2008

Pag. 1

Il caso. Processo canonico per un sacerdote sospettato di aver approfittato di alcuni adolescenti
«Molestie sui ragazzini»
la Chiesa rimuove il prete

A denunciare quanto accaduto alla Curia un genitore. La testimonianza choc di una vittima: «Era nel letto nudo, mi abbracciò e mi chiese di fare altrettanto»


Da don Cantini ai festini hard,
ecco gli ultimi scandali. P.18-19

Pag. 18

Il caso. Nuove ombre sulla Curia fiorentina: la condotta di un parroco finisce sotto processo canonico
sacerdote accusato di molestie

La chiesa lo rimuove dall'incarico

La denuncia è partita dal padre di un ragazzo.
ma non si è rivolto alla magistratura

■ Motivi di salute, un forte esaurimento nervoso, la stanchezza per un anno pastorale molto intenso. Così è stato raccontato ai fedeli. Ma dietro alla rimozione di un sacerdote dalla parrocchia di una piccola frazione della provincia di Firenze, ci sarebbe ben altro: un processo ecclesiastico, cominciato dopo che alcune famiglie hanno puntato il dito verso il prete, accusandolo di aver abusato dei loro figli, minorenni all’epoca dei fatti. Nuove ombre sulla Curia fiorentina, a pochi mesi di distanza dallo scandalo don Cantini. Anche stavolta, quei ragazzini di allora, oggi sono diventati adulti. E soltanto adesso hanno trovato il coraggio di confessare quanto avrebbero subìto.

LE MOLESTIEIE IN ESAME, infatti, sarebbero collocate tra l’inizio degli anni Novanta - quando il parroco, adesso poco più che cinquantenne, era stato appena ordinato - e la fine del 2001, periodo in cui venne trasferito ad un’altra chiesa, dove è rimasto fino a poche settimane fa.

A far conoscere il caso direttamente ai vertici locali della Diocesi sarebbe stato un genitore, venuto “casualmente” a sapere di quanto suo figlio avrebbe patito. Il padre-coraggio ha anche cercato (e in parte trovato) il sostegno di altre famiglie del paese, per denunciare i fatti alla magistratura. Denuncia che però non è stata formalizzata. Forse per la paura del giudizio altrui, che ha sempre accompagnato la vicenda da quasi vent’anni a questa parte, o forse per la mediazione di un alto Ministro di culto, avvenuta durante un recente blitz nel piccolo centro, duemila anime, dove si sarebbero verificati gli abusi.

L’arrivo del porporato nei giorni della processione annuale, meno di un mese fa, ha colto tutti di sorpresa, spiazzato perfino gli stessi adepti, che altrimenti avrebbero preparato una diversa accoglienza. Fra l’altro in paese si sussurra che quella del rappresentante partito improvvisamente da Piazza San Giovanni non sarebbe stata una semplice visita, ma una vera e propria missione per risolvere una questione in ebollizione. Nonostante l’epicentro dello scandalo disti pochi chilometri dal capoluogo, si sarebbe fermato addirittura a dormire nell’abitazione dell’attuale parroco e avrebbe incontrato anche gli “accusatori”.

Prima di quella visita, inoltre, alcuni di questi “ex adolescenti”, oggi poco più che ventenni, sarebbero stati “convocati” in parrocchia. Probabilmente si è trattato di un vertice per valutare l’entità del problema, anche se sul contenuto del confronto è calata quella cortina fatta di imbarazzi e mezze ammissioni che spesso accompagna casi come questo. In paese circolavano infatti tante voci, in parte sopite dopo il suo primo allontanamento, ma che sono tornate alla ribalta in seguito alla “rimozione” del sacerdote dal suo incarico.

Molte le allusioni a strane condotte del parroco, al suo atteggiamento con i maschietti, alla sua influenza su alcuni ragazzi, ai suoi rapporti con certe famiglie: prima ottimi, poi, irrimediabilmente compromessi. Il prelato si è ritirato in un convento, su ordine della Curia. Protetto, in attesa di giudizio.


Della faccenda si sarebbe occupato un alto Ministro di culto, arrivato a sorpresa nella piccola frazione.

Da Il Firenze del 27 giugno 2008, pag. 19

Pag. 19
Il racconto. Aveva quattordici anni ed era in gita con gli altri adolescenti della parrocchia


"Nudo nel letto mi abbracciava". Confessione choc di una vittima

«Mi ritrassi e gli dissi: ho sonno. Il giorno dopo gli chiesi di cambiare stanza»

Stefano Brogioni
[email protected]

«Arrivammo all'albergo in Val di Fassa e quando fu il momento di assegnare le camere mi disse: tu dormi con me. Allora di andare a letto mi nfilai il pigiama, lui invece entrò sotto le lenzuola completamente nudo. Mi abbracciò e mi chiese di essere abbracciato, ma io mi ritrassi. Gli dissi: “Ho sonno”. E non andò avanti. Il giorno dopo gli chiesi di cambiare camera, gli feci notare che non mi sentivo a mio agio con lui».

E' IL 1991, ed in un matrimoniale, assieme al parroco, c'è un ragazzino di 14 anni. E' passato tanto tempo ma il ricordo di quel momento, nella testa di questo 14enne, è ancora vivo. «Allora non mi resi conto che ciò che mi era stato fatto era molto grave. Adesso sì». Lui ha frequentato la parrocchia finoal raggiungimento della maggiore età. Partecipando al catechismo, al trekking, alle gite parrocchiali d'estate. Tutte occasioni in cui le famiglie del paese affidavano i loro figli al parroco. Ma sarebbero state proprio queste le situazioni “preferite” dal sacerdote per allungare le mani. Oltre a tanti comportamenti insoliti. «Ricordo la prassi della doccia. Con la scusa che eravamo molti, ce la faceva fare tutti insieme. Lui era sempre nudo, e noi ragazzini, in fila, nudi pure noi, aspettavamo che ci spruzzasse l'acqua addosso. Ogni occasione era buona per spogliarsi: sempre durante le gite in montagna, finì che un giorno, dopo pranzo, ci bagnammo con i gavettoni. Con il pretesto di non stare bagnati, altrimenti ci saremmo ammalati, impose a tutti quanti di to-glierci gli indumenti».

Una personalità forte, che faceva presa su molti giovani. «All'inizio anche sui genitori, che lo vedevano come il parroco moderno, estroverso, che stava bene con i ragazzi. In effetti parlava molto con noi, i discorsi cadevano anche sul sesso. Ricordo che aveva un forte controllo nei nostri confronti: riusciva a far piangere una ragazzina semplicemente dicendole: piangi!, oppure aveva scatti d'ira violenti, talvolta era perfino manesco, soprattutto con i più ribelli».

Il dato
Dal 1990 al 2001 in quella chiesa
■ ■ Il parroco è rimasto nella piccola frazione nella quale vengono denunciate le molestie per più di dieci anni. Alla fine del 2001 venne trasferito in un'altra frazione, sempre della provincia di Firenze.


La chiave
1 I viaggi in montagna
■ ■ Ogni estate, durante la sua permanenza nel piccolo centro, il parroco organizzava viaggi in montagna. In alcune occasioni anche gite più intime, con due-tre ragazzi, per fare trekking.


2 Con lui in camera
■ ■ In albergo o in tenda, il sacerdote dormiva sempre assieme a qualcuno dei suoi ragazzi. «Entrò nel letto nudo, mi abbracciò e mi chiese di fare altrettanto. Il giorno dopo chiesi di cambiare stanza», racconta un "ex ragazzino" di allora.

3 La fiducia delle famiglie
■ ■ Le famiglie del paese vedevano di buon occhio il parroco: alla sua prima assegnazione, amava mescolarsi con i ragazzi e parlare molto con loro. Con il passare degli anni, però, sono cominciate le prime voci.

I precedenti. Le accuse della ��egina della Pace, le rivelazioni choc sui festini: gli ultimi scandali

Don Cantini e Maniago una bufera dietro l'altra

Da Don Cantini ai festini hard di monsignor Maniago.
Uno scandalo dopo l'altro, che ha investito la Curia fiorentina.

È il settembre del 2007, e due quotidiani nazionali, La Stampa e il Corriere della Sera, escono con una rivelazione choc: c'è
un testimone che accusa il vescovo ausiliario di aver partecipato a incontro hard, forse sul litorale toscano. Chiesa e Proura
sono uno di fronte all'altro. In molti gridano alla gogna mediatica, i magistrati provano a raccogliere i pezzi dell'indagine, «gravemente compromessa dalle rivelazioni», come sottolineò l'allora capo della procura, Ubaldo Nannucci. Nel calderone finisce di tutto: gestione scorretta del patrimonio della parrocchia, Maniago che conoscerebbe il “vizietto” di don Cantini e passa oltre. Prima del grande accusatore di Maniago sono arrivate le lettere degli “ex ragazzi” di Santa Regina della Pace. Aprile, Pasqua. Le accuse, come macigni in uno stagno di silenzi e mezze certezze, sono da brividi: abusi sessuali sui minori, plagio, coercizione. Alla bufera, ma soltanto dopo, il cardinale Antonelli rispose così: «Nell'estate del 2005 mi è pervenuto un dossier di lettere firmate, con accuse di gravi delitti nei confronti di don Lelio. Dopo ponderata valutazione, ho deciso un primo intervento. Ho chiesto e ottenuto la rinuncia scritta all'ufficio di parroco, permettendo a don Lelio di andare ad abitare in una casa isolata a Mucciano nel Mugello, senza alcun incarico pastorale. Essendo don Lelio ultraottantenne e malato ed essendo i fatti a lui contestati ormai lontani nel tempo e giuridicamente prescritti, ritenevo che questo primo provvedimento, almeno provvisoriamente, avrebbe potuto bastare. Dopo qualche mese mi sono reso conto che bisognava affrettare altri provvedimenti. Alcuni degli accusatori mi sono venuti a trovare e altri li ho chiamati io stesso. Ho costatato la loro sofferenza che si era riacutizzata dopo tanti anni».■

Da Il Firenze di oggi 28 giugno 2008

Pag. 1

Il caso. Il processo canonico è cominciato dopo il racconto di un 22enne alla sua compagna
Confessione alla fidanzata
«Il prete ha abusato di me»

Otto anni dopo la vittima ha avuto il coraggio di parlare.
Blitz di Antonelli in paese: «Incontrò gli accusatori». P.18

Pag. 18

Il caso. Il cardinale arrivò a sorpresa nella frazione quando le voci sulle molestie si facevano più insistenti
Antonelli nel paese degli abusi
"Ha incontrato gli accusatori"

Tutto è partito dalla fidanzata di un 22enne: ha raccontato ai genitori la verità di loro figlio

Stefano Brogioni
[email protected]


A 22 anni si è liberato del peso che teneva dentro sfogandosi con la sua ragazza. E la fidanzata, sconvolta da quella verità
così pesante, non ha potuto fare a meno di avvisare i genitori di lui. È grazie alla maturità di una ventenne che è stato avviato un procedimento canonico nei confronti dell’ex sacerdote della Ginestra, nel comune di Lastra a Signa. All'epoca dei fatti, il ragazzo aveva 14 anni.

Il parroco, don Roberto Berti, che ha lasciato il paesino nel 2001, è sotto processo canonico ed è stato “congelato”, anche se ufficialmente, durante l’ultima messa officiata a San Mauro a Signa lo scorso primo giugno, ha fatto sapere ai fedeli di «andare a curarsi». Di sicuro, per il prelato, 52 anni, è stato un periodo davvero stressante, quello strani abitudini con i ragazzi si rincorrevano e si moltiplicavano, ora i discorsi cominciano a rimbalzare anche nella frazione abbandonata poche settimane fa. Insomma due paesi s’interrogano, allibiti ma non stupiti.Perché se sotto il vecchio altare dal quale aveva predicato per più di dieci anni le voci sulle suestrani abitudini con i ragazzi si rincorrevano e si moltiplicavano, ora i discorsi cominciano a rimbalzare anche nella frazione abbandonata poche settimane fa. Insomma due paesi s’interrogano, allibiti ma non stupiti.

Perché qualcuno sapeva. Sarebbero infatti almeno cinque le vittime che avrebbero avuto il coraggio di uscire allo scoperto,
di riferire ai vertici della Diocesi quanto patito. Poi la Curia ha promesso provvedimenti nei confronti del sacerdote sotto accusa, confidando al tempo stesso nella riservatezza delle famiglie coinvolte. «Meglio non fare scandalo». Per questo tutti avrebbero assecondato il volere dei vertici ecclesiastici, che si sono subiti impegnati per rimediare ad eventuali soprusi. A correre in paese, nei giorni caldi, fu addirittura il cardinale Antonelli. Durante il blitz, si sussurra che abbia incontrato gli “accusatori”. Successivamente Antonelli ha incontrato il sacerdote incriminato. E il prete si è fatto da parte, accettando «prontamente di interrompere ogni servizio pastorale», precisa la Curia. Adesso però chi ha denunciato abusi all'autorità ecclesiastica potrebbe essere convocato in Procura. Il reato ipotizzato, anche se datato, non è prescritto.




Sporco sotto il tappeto
Marco Accorti Circolo UAAR Firenze

All'insegna del promuovere per rimuovere il Cardinale Antonelli va a Roma, l'aggiunto Maniago sta facendo le valige, mentre Don Cantini si gode la pensione nel residence curiale del viale Michelangelo. Dunque ai piani alti si sta facendo pulizia, ma questa nuova denuncia di abuso sui minori svela quanto sudicio ci sia ancora sotto il tappeto della Curia fiorentina. Si prova disgusto e si inorridisce di fronte a misfatti come la pedofilia ed il genocidio, ma che dire quando di questi delitti si macchiano non dei depravati qualunque ma degli uomini di Chiesa? E gli abusi di Don Cantini non sono certo meno efferati di quelli di padre Seromba. Chi è costui? E' un prete ruandese che sotto il nome di Don Atanasio è stato al servizio nella parrocchia di San Mauro a Signa e viceparroco a Montughi e accusato di crimini contro l'umanità per aver partecipato al genocidio dei Tutsi. Cosa c'entra con quest'ultimo caso? La soluzione è nella risposta a questa domanda: com'è riuscito ad arrivare nel '97 in Italia e diventare viceparroco? Mettendo il sudicio sotto il tappeto del silenzio. Come
per Don Cantini. Se il Ruanda è lontano i nostri bimbi sono qui, nelle nostre case, vigiliamo.


"Comportamenti riprovevoli"
Lo dice la Curia
■ ■ Un'inchiesta aperta per «comportamenti riprovevoli di un sacerdote fiorentino in ambito sessuale risalenti agli anni novanta». Così la Curia ha confermato l'esistenza dell'inchiesta nei confronti del parroco. Nella nota la diocesi precisa anche che il sacerdote «sotto inchiesta» ha accettato prontamente di «interrompere ogni servizio pastorale». L'addio del sacerdote, comparso anche su alcuni quotidiani, era stato motivato da motivi di salute. Ma non era mai stato comunicato dell'avvio del procedimento ecclesiastico nei suoi confronti. Attualmente il parroco si troverebbe in un convento,
in attesa di giudizio.

Edited by GalileoGalilei - 21/6/2013, 16:24
 
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