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Scandali a ripetizione alla Curia di Salerno., Processi e indagini sui maneggi dei preti

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GalileoGalilei
view post Posted on 2/7/2008, 13:31 by: GalileoGalilei
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Citta' di Salerno, La
"Caso don Generoso: Pierro non testimonierá"
Data: 02/07/2008
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Interni / Politica


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IL GIORNALE DI OGGI, MERCOLEDÌ 2 LUGLIO 2008 › CRONACA



Pagina 12 - Cronaca Stampa questo articolo



Il religioso è accusato di truffa nei confronti di una donna. A settembre le ultime audizioni e la sentenza
Caso don Generoso: Pierro non testimonierá
Il legale del parroco e il pm hanno rinunciato a citare il vescovo

DI TOMMASO SIANI




• Monsignor Gerardo Pierro non testimonierá nel processo per truffa contro il parroco salernitano don Generoso Santoro. Ieri mattina la rinuncia ufficiale del nuovo legale dell’imputato, l’avvocato Maurizio Colucci; rinuncia alla quale si era opposto il pm Rocco Alfano, per il quale l’audizione del teste poteva essere comunque necessaria.
• Ma, alla fine, di fronte all’osservazione del giudice per la quale il pm avrebbe dovuto lui citare come teste dell’accusa l’arcivescovo, il magistrato ha rinunciato. Pierro, dunque, non sará in aula il prossimo 30 settembre quando il giudice sentirá gli ultimi testimoni e dará la parola alle parti per le discussioni (nel collegio difensivo, oltre a Colucci, c’è anche l’avvocato Alfonso Botta; quindi i legali delle parti civili).
• A far scoppiare il caso Pierro ci aveva pensato nella scorsa udienza l’avvocato Rita Punzi, allora legale di fiducia di don Generoso. La professionista, nel rimettere il mandato, annunciò un suo esposto in Procura per le presunte interferenze subìte durante il processo. Secondo quanto sostenuto dal legale napoletano, infatti, delle persone che si sarebbero qualificate come "vicine" al monsignore, avrebbero minacciato il suo assistito, don Generoso: per lui sarebbe scatta una dura punizione se avesse insistito nella sua richiesta di sentire in aula come teste il vescovo Pierro. Pressioni che avrebbero interessato anche l’avvocato Punzi che, un mese fa, di fronte ad una lettera inviata al giudice Boccassini nella quale don Generoso sottolineava di voler rinunciare all’audizione di Pierro, decise di rinunciare al mandato, attaccando coloro che, a suo dire, stavano condizionando la sua strategia difensiva, con minacce e pressioni.
• Parole che indussero il pm Alfano a chiedere al giudice Boccassini che i verbali dell’udienza fossero trasmessi al suo ufficio per aprire un fascicolo d’inchiesta con l’ipotesi di reato di minacce. Il magistrato salernitano, del resto, è giá titolare di un’inchiesta relativa ad una serie di atti amministrativi e di gestione dell’Istituto interdiocesano per il sostentamento del clero; inchiesta scaturita da un dossier inviato in Vaticano da alcuni rappresentanti del Cda e del collegio dei sindaci dell’Istituto che si occupa, appunto, dei beni ecclesiastici.
• Diversa, invece, la vicenda giudiziaria che vede coinvolto il parroco salernitano. Don Generoso è accusato di aver truffato 910 milioni di lire ad una donna di 68 anni, originaria di Mercogliano. I fatti che hanno determinato l’apertura di un’inchiesta risalgono alla fine del 2001. Secondo la Procura il sacerdote, che all’epoca era presidente dell’Istituto Interdiocesano per il sostentamento del clero salernitano, riuscì a farsi consegnare l’ingente somma di denaro, promettendo alla donna interessi favolosi. Gli assegni intestati a don Generoso, nono finirono sui conti dell’Istituto Interdiocesano, ma su un conto corrente intestato al sacerdote e a sua sorella.



 
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