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Vaticano spreta don Caradonna, condannato per stupro e circonvenzione di incapace, Atti sessuali su giovane e soldi prestati da incapace. A processo per minacce, truffa, appropriazione indebita

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view post Posted on 15/5/2008, 23:32
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Atti sessuali su giovane e soldi prestati da incapace. Il Vaticano non interviene

Marsala. Don Vito Caradonna condannato in Cassazione a 2 anni per violenze su ragazzo. Ma è sempre prete

Condanna a 1 anno e 8 mesi per circovenzione di incapace.

Processi per minacce, truffa, appropriazione indebita. Assolto per molestie telefoniche

don_vito_caradonna


Trapani: prete alla sbarra per violenza sessuale
15 Maggio 2008, 20:05
TRAPANI - Prima udienza, oggi, del processo ai danni di don Vito Caradonna, prete 34enne accusato di violenza sessuale. Il religioso, cappellano della casa circondariale di Marsala e parroco della chiesa di contrada San Leonardo, è accusato di avere commesso abusi su un ragazzo maggiorenne. Il processo si svolge a porte chiuse ed è partito dalla denuncia della presunta vittima. (Agr)

www.instablog.org/ultime/20809.html

www.corriere.it/ultima_ora/notizie....58-E8752EAD6FE0}

Edited by pincopallino2 - 23/8/2017, 21:26
 
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view post Posted on 16/5/2008, 11:49
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http://a.marsala.it/index.php?mod=page&nw=3:2:05:2008:9932

Prete marsalese a processo per violenza sessuale
Cronaca
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Si è tenuta ieri la prima udienza in Tribunale a Marsala di un processo a carico di Don Vito Caradonna, cappellano delle carceri di Marsala e sacerdote della parrocchia di San Leonardo. Il prete è accusato di violenza sessuale verso una persona (probabilmente maggiorenne, dagli elementi che abbiamo raccolto) che è assistita in udienza dall'avvocato Gianfranco Zarzana. Altro non è dato sapere, poichè l'udienza si è tenuta a porte chiuse, per espressa disposizione dei legali di parte civile.
Don Vito Caradonna, parroco della chiesa di San Leonardo e non della parrocchia "Maria SS del Rosario" come erroneamente avevamo scritto (a tal riguardo ci scusiamo sentitamente con il prete che vi svolge il proprio servizio), è molto benvoluto e stimato dagli abitanti del quartiere S. Leonardo, che raccontano spesso la sua attività di coinvolgimento dei giovani nelle tante iniziative della parrocchia. E' difeso dall'Avvocato Rosa Tumbarello, che ha preferito non fare dichiarazioni
 
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view post Posted on 4/10/2009, 17:16
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http://a.marsala.it/index.php?option=com_c...naca&Itemid=241

Parroco marsalese accusato di violenza sessuale
Venerdì 02 Ottobre 2009 16:02

Un giovane prete accusato di tentata violenza sessuale. E' don Vito Caradonna, 35 anni, parroco della chiesa di contrada San Leonardo, nonché ex vice alla Chiesa Madre, e cappellano del carcere di piazza Castello.
In Tribunale (presidente Renato Zichittella), il processo che vede imputato il religioso è iniziato nel maggio del 2008. A difendere Caradonna è l'avvocato Rosa Tumbarello, mentre ad assistere la presunta vittima, costituitasi parte civile, è l'avvocato Gianfranco Zarzana.
Ieri, in aula, è stato ascoltato l'ispettore di polizia Cesare Mannino, al quale, a suo tempo (i fatti sarebbero accaduti il 10 febbraio 2005), si rivolse, in qualità di amico, il prete. E ciò per cercare di risolvere la ''querelle'' con il suo accusatore (il 33enne P.L.C.), che poi fu contattato dal poliziotto. Il tentativo di riconciliazione, però, non andò a buon fine, tanto che, poi, fu presentata una denuncia ai carabinieri.
Il poliziotto, con un certo imbarazzo, rispondendo alle domande del pm, degli avvocati e del presidente Zichittella, ha cercato di ricostruire i contorni della scabrosa vicenda, che scuote la chiesa marsalese.
La violenza sessuale, secondo il racconto della presunta vittima, sarebbe avvenuta nella casa del prete, dove P.L.C. fu invitato «per prendere un caffè», nel quale, sempre secondo il racconto di chi ha sporto la denuncia, sarebbe stata versata qualche sostanza che lo avrebbe intontito. Sul punto, ieri, ha insistito l'avvocato di parte civile, che all'ispettore Mannino, apparso un po' titubante, forse per l'imbarazzo che la vicenda senz'altro crea, ha contestato quanto dichiarato, in fase d'indagine, al sostituto procuratore Cristina Pigozzo.
«Lei al pm Pigozzo - ha affermato l'avvocato Zarzana - ha detto che L.C. disse che fu invitato a casa da Caradonna, che gli offrì un caffè drogato e poi abusò di lui sessualmente».
Mannino, poco prima, aveva detto che il prete all'epoca gli era sembrato ''preoccupato''. «Caradonna - ha, inoltre, affermato l'ispettore - mi disse che L.C. aveva chiesto soldi per chiudere la questione. Altrimenti, si finiva in Tribunale».
Come, poi, è accaduto con la denuncia presentata alla caserma dei carabinieri. Finora il processo si era svolto a porte chiuse, ma il Tribunale ha deciso che erano venute meno le condizioni che imponevano la segretezza del dibattimento. E a porte aperte, il 10 novembre, dovrebbe essere ascoltato l'imputato.
Antonio Pizzo
 
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view post Posted on 4/1/2010, 23:05
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http://a.marsala.it/cronaca/giudiziaria/99...-limputato.html


Processo a Don Vito Caradonna per tentata violenza sessuale. Oggi parla l'imputato

Verrà ascoltato oggi in udienza Don Vito Caradonna, 35 anni, il giovane prete accusato di tentata violenza sessuale. Caradonna è parroco della chiesa di contrada San Leonardo, nonché ex vice alla Chiesa Madre, e cappellano del carcere di piazza Castello.
In Tribunale (presidente Renato Zichittella), il processo che vede imputato il religioso è iniziato nel maggio del 2008. A difendere Caradonna è l'avvocato Rosa Tumbarello, mentre ad assistere la presunta vittima, costituitasi parte civile, è l'avvocato Gianfranco Zarzana.
Nell'ultima udienza, in aula, è stato ascoltato l'ispettore di polizia Cesare Mannino, al quale, a suo tempo (i fatti sarebbero accaduti il 10 febbraio 2005), si rivolse, in qualità di amico, il prete. E ciò per cercare di risolvere la ''querelle'' con il suo accusatore (il 33enne P.L.C.), che poi fu contattato dal poliziotto. Il tentativo di riconciliazione, perMCj02372690000_5B1_5D.gifò, non andò a buon fine, tanto che, poi, fu presentata una denuncia ai carabinieri.
Il poliziotto, nell'ultima udienza con un certo imbarazzo, rispondendo alle domande del pm, degli avvocati e del presidente Zichittella, ha cercato di ricostruire i contorni della scabrosa vicenda, che scuote la chiesa marsalese.
La violenza sessuale, secondo il racconto della presunta vittima, sarebbe avvenuta nella casa del prete, dove P.L.C. fu invitato «per prendere un caffè», nel quale, sempre secondo il racconto di chi ha sporto la denuncia, sarebbe stata versata qualche sostanza che lo avrebbe intontito. E' questo uno dei punti più delicati e controversi dell'intera vicenda. Oggi verrà ascoltato l'imputato.
 
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view post Posted on 16/2/2010, 08:31
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http://a.marsala.it/cronaca/giudiziaria/12...s-la-piana.html

Processo a Don Vito Caradonna: oggi parla Mons. La Piana

L'ex vescovo di Mazara Calogero La Piana (nella foto) attualmente arcivescovo di Messina, sarà ascoltato oggi, in Tribunale, nell'ambito del processo che vede imputato, per tentata violenza sessuale su un uomo, don Vito Caradonna, parroco della chiesa di San Leonardo e cappellano del locale carcere.

L'alto prelato dovrebbe essere interrogato sui contenuti dell'incontro avuto con la presunta vittima, il 33enne P.L.C.



Il processo è cominciato nel Maggio 2008, ed è partito proprio dalla denuncia dell'uomo che dice di aver subito gli abusi. Quest'ultima persona è assistita in udienza dall'avvocato Gianfranco Zarzana. Caradonna è difeso dall'Avvocato Rosa Tumbarello.

In una precedente udienza è stato ascoltato l'ispettore di polizia Cesare Mannino, al quale, a suo tempo (i fatti sarebbero accaduti il 10 febbraio 2005), si rivolse, in qualità di amico, il prete. E ciò per cercare di risolvere la ''querelle'' con il suo accusatore che poi fu contattato dal poliziotto. Il tentativo di riconciliazione, però, non andò a buon fine, tanto che, poi, fu presentata una denuncia ai carabinieri.
Il poliziotto ha cercato di ricostruire i contorni della scabrosa vicenda.
La violenza sessuale, secondo il racconto della presunta vittima, sarebbe avvenuta nella casa del prete, dove P.L.C. fu invitato «per prendere un caffè», nel quale, sempre secondo il racconto di chi ha sporto la denuncia, sarebbe stata versata qualche sostanza che lo avrebbe intontito.
Mannino ha detto che il prete all'epoca gli era sembrato ''preoccupato''. «Caradonna - ha, inoltre, affermato l'ispettore - mi disse che L.C. aveva chiesto soldi per chiudere la questione. Altrimenti, si finiva in Tribunale». Come, poi, è accaduto con la denuncia presentata alla caserma dei carabinieri.
 
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view post Posted on 18/7/2010, 14:08
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ODDIO!! O.O io sono di marsala! Ora questa notizia farà il giro di marsala (tutto grazie a me è.é)
 
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view post Posted on 18/7/2010, 14:24
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Si, è una storia un pò strana. Strano l'invito a casa per un caffè e strana la storia del caffè drogato. Staremo a vedere.

Puoi farci sapere che fino ha fatto il prete, dove è nascosto, che sta facendo?

Se c'è una pagina facebook dedicata a Marsala potresti inserire un collegamento a questa discussione.
 
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view post Posted on 31/1/2011, 14:18
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Tentata violenza sessuale, finalmente testimonia l'ex vescovo La Piana

Martedì 25 Gennaio 2011

Dopo aver più volte rinviato la sua deposizione, finalmente l'ex vescovo della diocesi di Mazara del Vallo, Calogero La Piana, ha dato la sua testimonianza

nel processo che vede imputato il prete della parrocchia di San Leonardo, a Marsala, Don Vito Caradonna, 36 anni, per tentata violenza sessuale nei confronti di un uomo di 34 anni, P.L.C. La vittima, costituitasi parte civile nel processo, è difesa dall'avvocato Gianfranco Zarzana, mentre Caradonna è difeso dall'avvocato Stefano Pellegrino. I fatti risalgono al febbraio 2005. La tentata violenza sarebbe avvenuta nell'alloggio del prete attiguo alla chiesa di San Leonardo, dove P.L.C. sarebbe stato invitato «per prendere un caffè», nel quale sarebbe stata versata qualche sostanza che lo avrebbe intontito.

«Fui avvicinato da un uomo che non conoscevo che mi disse di essere stato vittima di un tentativo di violenza sessuale da parte di don Vito Caradonna, ma che era disposto a chiudere la vicenda se indennizzato con una somma di denaro. Ho chiuso la discussione. Non diedi peso a quell'accusa e non feci denuncia. L'ho ritenuta un pretesto per estorcere denaro alla Chiesa». Questo quanto dichiarato da La Piana.
Rispondendo alle domande del pm Giacomo Brandini e del legale di parte civile, l La Piana ha affermato di avere sporto denuncia alle autorità competenti perché convinto («conoscendo bene don Vito Caradonna») che quell'accusa non avesse fondamento. Poi, convocò il giovane prete, al quale chiese spiegazioni. Don Vito negò tutto e per il vescovo, che più volte citato a testimoniare, in precedenza, aveva sempre disertato l'aula «Borsellino» adducendo «impegni pastorali» o d'altro genere, l'episodio si chiuse li. Del resto, una denuncia penale (poi, sporta da P.L.C.) avrebbe, comunque, sollevato un polverone dal quale la chiesa non avrebbe avuto nulla da guadagnare. A domanda dell'avv. Zarzana, La Piana ha poi detto che il prete non gli riferì mai di richieste di denaro da parte del suo accusatore.

Un anno fa in udienza fu ascoltato l'ispettore di polizia Cesare Mannino, al quale, a suo temposi rivolse, in qualità di amico, il prete. E ciò per cercare di risolvere la ''querelle'' con il suo accusatore che poi fu contattato dal poliziotto. Il tentativo di riconciliazione, però , non andò a buon fine, tanto che, poi, fu presentata una denuncia ai carabinieri.
Il poliziotto con un certo imbarazzo, rispondendo alle domande del pm e degli avvocati ha cercato di ricostruire i contorni della scabrosa vicenda, che scuote la chiesa marsalese.



http://a.marsala.it/cronaca/giudiziaria/27...o-la-piana.html

 
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view post Posted on 9/3/2012, 10:32
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http://www.ansa.it/web/notizie/regioni/sic..._129315374.html

Circonvenzione d'incapace, Gip ordina divieto dimora a prete
Denaro da malato psichico per giocare al 'Gratta e vinci'

09 marzo, 10:07


(ANSA) - MARSALA (TRAPANI), 9 MAR - Circonvenzione di incapace: e' l'accusa contestata a don Vito Caradonna, 37 anni, parroco della borgata di San Leonardo, a Marsala. Per lui il Gip Francesco Parrinello ha disposto la misura cautelare del divieto di dimora nel Comune di Marsala. Il prete, nel 2010, e' riuscito a farsi consegnare quasi 70 mila euro da un parrocchiano, M.D.G., ex militare della Marina, con problemi psichico. Don Vito aveva continuamente bisogno di denaro perche' dedito al ''Gratta e vinci''. (ANSA).

http://www.agrigentoflash.it/2012/03/09/tr...ote-di-marsala/

Trapani, circonvenzione d’incapace: divieto di dimora per sacerdote di Marsala

Circonvenzione di incapace: è l’accusa contestata a don Vito Caradonna, 37 anni, parroco della borgata di San Leonardo, a Marsala. Nei suoi confronti il Gip Francesco Parrinello ha disposto la misura cautelare del divieto di dimora nel Comune di Marsala. Da un’indagine condotta dalla sezione di pg della Guardia di finanza è emerso che il prete, nel 2010, è riuscito a farsi consegnare quasi 70 mila euro da un parrocchiano, M.D.G., ex militare della Marina, noto nella zona per i suoi problemi psichici, per i quali, nel 1991, dopo nove anni di servizio, fu
congedato. Secondo quanto raccontato dalla vittima, don Vito – per il quale la Procura aveva chiesto gli arresti domiciliari – gli chiese il denaro dicendogli che gli serviva per la chiesa e perchè “doveva darlo agli angeli”. Ottenendolo in più soluzioni “abusando – secondo l’accusa – dello stato di infermità o deficienza psichica” del parrocchiano. Per circa quindici mesi, poi, avrebbe continuato a turlupinare la vittima consegnandogli, in cambio, assegni a vuoto e falsificando documenti postali che attestavano bonifici. Dall’indagine, coordinata dal procuratore Alberto Di Pisa e dal sostituto Nicola Scalabrini, è inoltre emerso che don Vito aveva continuamente bisogno di denaro perchè dedito al “Gratta e vinci”, con cui ha anche vinto 50 mila euro. Spesso il parroco chiedeva prestiti anche ad altri parrocchiani. Di recente il vescovo di Mazara del Vallo, Domenico Mogavero, gli ha revocato la competenza a gestire i beni patrimoniali della parrocchia di San Leonardo perchè il religioso si è impossessato di oggetti votivi della chiesa. Lo stesso prete, infine, è attualmente sotto processo a Marsala per tentata violenza sessuale ai danni di un adulto.
 
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view post Posted on 9/3/2012, 12:21
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http://a.marsala.it/cronaca/item/56693-cir...-a-marsala.html

Venerdì 09 Marzo 2012 10:37
Nuovi guai per Don Vito Caradonna: divieto di di dimora a Marsala. Truffò un parrocchiano per giocare al "Gratta e vinci"

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Nuovi guai per Don Vito Caradonna, il parroco di 37 anni della borgata di San Leonardo a Marsala.

Don Vito, che è stato anche cappellano del carcere di Marsala, infatti è stato raggiunto da un provvedimento di misura cautelare emesso dal Gip del Tribunale di Marsala, Francesco Parrinello. Per lu è stato disposto il divieto di dimora nel territorio del Comune di Marsala. Pertanto, già a partire da questo fine settimana, non potrà più celebrare messa nella sua chiesa.

I fatti per i quali si riferisce il provvedimento del Gip sono relativi ad una denuncia per appropriazione indebita, truffa e circonvenzione di incapace. Il prete, nel 2010, è riuscito a farsi consegnare quasi 70 mila euro da un parrocchiano, che non ha mai restituito.

Don Vito Caradonna al momento è sotto processo a Marsala per il reato di tentata violenza sessuale.

I FATTI. Il prete, nel 2010, è riuscito a farsi consegnare quasi 70 mila euro da un parrocchiano, M. D. G., ex militare della Marina, noto nella zona per i suoi problemi psichici, per i quali, nel 1991, dopo nove anni di servizio, fu congedato. Secondo quanto raccontato dalla vittima (che solo alla fine dello scorso ottobre, grazie all'aiuto dei suoi familiari e all'intervento di un legale, è riuscita a rientrare in possesso del denaro prestato al prete: in pratica, tutti i suoi risparmi), don Vito - per il quale la Procura aveva chiesto gli arresti domiciliari - gli chiese il denaro dicendogli che gli serviva per la chiesa e perché "doveva darlo agli angeli". Ottenendolo in più soluzioni "abusando - secondo l'accusa - dello stato di infermità o deficienza psichica" del parrocchiano. Per circa quindici mesi, poi, avrebbe continuato a turlupinare la vittima consegnandogli, in cambio, assegni a vuoto e falsificando documenti postali che attestavano bonifici. Dall'indagine, coordinata dal procuratore Alberto Di Pisa e dal sostituto Nicola Scalabrini, è inoltre emerso che don Vito aveva continuamente bisogno di denaro perché dedito al "Gratta e vinci", con cui ha anche vinto 50 mila euro. Spesso il parroco chiedeva prestiti anche ad altri parrocchiani.
Di recente il vescovo di Mazara del Vallo, Domenico Mogavero, gli ha revocato la competenza a gestire i beni patrimoniali della parrocchia di San Leonardo perché il religioso si è impossessato di oggetti votivi della chiesa.

IL PROCESSO PER VIOLENZA SESSUALE. Don Vito Caradonna è sotto processo attualmente perchè accusato di avere commesso abusi su un ragazzo maggiorenne. La violenza sessuale, secondo il racconto della presunta vittima, sarebbe avvenuta nella casa del prete, dove P.L.C. fu invitato «per prendere un caffè», nel quale, sempre secondo il racconto di chi ha sporto la denuncia, sarebbe stata versata qualche sostanza che lo avrebbe intontito. Il processo che vede imputato il religioso è iniziato nel maggio del 2008. A difendere Caradonna è l'avvocato Rosa Tumbarello, mentre ad assistere la presunta vittima, costituitasi parte civile, è l'avvocato Gianfranco Zarzana. Una delle testimonianze più interessanti ascoltate al processo è quella dell'ispettore di polizia Cesare Mannino, al quale, a suo tempo (i fatti sarebbero accaduti il 10 febbraio 2005), si rivolse, in qualità di amico, il prete. E ciò per cercare di risolvere la ''querelle'' con il suo accusatore (il 33enne P.L.C.), che poi fu contattato dal poliziotto. Il tentativo di riconciliazione, però, non andò a buon fine, tanto che, poi, fu presentata una denuncia ai carabinieri.

Altra testimonianza quella dell'ex Vescovo, Calogero La Piana. «Fui avvicinato da un uomo che non conoscevo che mi disse di essere stato vittima di un tentativo di violenza sessuale da parte di don Vito Caradonna, ma che era disposto a chiudere la vicenda se indennizzato con una somma di denaro. Ho chiuso la discussione. Non diedi peso a quell'accusa e non feci denuncia. L'ho ritenuta un pretesto per estorcere denaro alla Chiesa». Questo quanto dichiarato da La Piana. Rispondendo alle domande del pm Giacomo Brandini e del legale di parte civile, La Piana ha affermato di avere sporto denuncia alle autorità competenti perché convinto («conoscendo bene don Vito Caradonna») che quell'accusa non avesse fondamento. Poi, convocò il giovane prete, al quale chiese spiegazioni. Don Vito negò tutto e per il vescovo l'episodio si chiuse li.
 
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http://www.trapaniok.it/now/design_home.as...id=0&idpag=2873

Oltre al processo per abusi sessuali
Nuovi guai per Don Vito
Il prete di San Leonardo accusato di appropriazione indebita e truffa

Una nuova accusa per don Vito Caradonna, 37 anni, parroco della borgata San Leonardo ed ex cappellano della casa circondariale di Marsala. Nei suoi riguardi è stato emesso un provvedimento di misura cautelare da parte del giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Marsala che gli ha imposto il divieto di dimora nel territorio comunale lilybetano, a causa di una denuncia per appropriazione indebita, truffa e circonvenzione di incapace. I fatti risalgono al 2010 quando il prete si sarebbe fatto consegnare in prestito da un parrocchiano la somma di circa 70 mila euro senza mai restituire il denaro. La vittima in questione è un ex militare della Marina, in congedo da 21 anni a causa di problemi psichici. Approfittando dello stato di infermità mentale dell’uomo, il prete lo avrebbe truffato consegnando lui assegni a vuoto e falsificando documenti postali che attestavano bonifiici. Don Vito attualmente si trova sotto processo con l’accusa di violenza sessuale nei confronti di un giovane, già maggiorenne. Secondo l’accusa infatti il parroco invitò il ragazzo nella sua abitazione per un caffè e poi ne avrebbe abusato sessualmente. La vittima ha sostenuto che nella bevanda che gli è stata somministrata sarebbe stata aggiunta una sostanza che gli avrebbe intorpidito i sensi. Il procedimento è iniziato nel 2008, i fatti contestati si riferiscono a tre anni prima. Di recente il vescovo di Mazara del Vallo, Domenico Mogavero, gli ha revocato la competenza a gestire i beni patrimoniali della parrocchia di San Leonardo. Don Vito Caradonna infatti si sarebbe anche impossessato di oggetti votivi della chiesa.
 
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http://palermo.repubblica.it/dettaglio-new...0-15:40/4136548

Trapani: vescovo Mazara del Vallo su caso Caradonna, parroco non sospeso


Palermo, 24 mar. - (Adnkronos) - "Don Vito Caradonna puo' continuare a esercitare il ministero sacerdotale in quanto, al momento, non sussistono ragioni che giustifichino una sospensione delle sue facolta' sacerdotali". A dirlo e' il vescovo di Mazara del Vallo (Trapani), monsignor Domenico Mogavero, a proposito del parroco a cui e' stato notificato il divieto di dimora nel comune di Marsala (Trapani). Il provvedimento e' stato emesso dal gip a seguito del coinvolgimento del prete nelle indagini per appropriazione indebita, truffa e circonvenzione d'incapace. Secondo una denuncia al vaglio degli investigatori, infatti, l'uomo avrebbe spinto un parrocchiano con problemi psichici a consegnargli circa 70mila euro. ''La Diocesi segue con rispettosa attenzione l'attivita' della magistratura nell'accertamento delle responsabilita' di don Vito in merito alle contestazioni che gli vengono mosse - spiega Mogavero -. Occorre sottolineare che tale somma e' stata interamente restituita, seppure con notevole ritardo e dopo diverse vicissitudini. Va notato, altresi', che il divieto di dimorare a Marsala imposto al sacerdote e' una misura cautelare e non una condanna anticipata. Come vescovo - dice ancora Mogavero - mi sono interessato costantemente negli ultimi mesi alle vicende riguardanti don Caradonna e cio' allo scopo di controllare e verificare l'attendibilita' di talune voci circolanti nella citta' di Marsala''. (segue)
(24 marzo 2012 ore 15.48)

http://palermo.repubblica.it/dettaglio-news/15:46/4136553

Trapani: vescovo Mazara del Vallo su caso Caradonna, parroco non sospeso (2)
(Adnkronos) - ''In mancanza di riscontri probanti circa eventuali violazioni di leggi ecclesiastiche, non sono stati adottati provvedimenti disciplinari - spiega ancora -. Tuttavia, di fronte ad accertati fatti di gestione non corretta di beni ecclesiastici, ho tempestivamente rimosso don Vito Caradonna dal servizio pastorale nella parrocchia di San Leonardo. Giova, peraltro, ricordare che cio' e' avvenuto prima e indipendentemente dall'emissione del provvedimento cautelare dell'autorita' giudiziaria che gli ha vietato la dimora in Marsala''. La diocesi "sta valutando l'opportunita' di offrire a don Vito Caradonna un adeguato accompagnamento spirituale che l'aiuti a superare la situazione di difficolta' e di smarrimento nella quale e' venuto a trovarsi".
(24 marzo 2012 ore 15.48)
 
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view post Posted on 27/3/2012, 09:08
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http://a.marsala.it/cronaca/giudiziaria/it...o-mogavero.html

Lunedì 26 Marzo 2012 08:51
Processo Caradonna. Riesame di alcuni testi. Sul caso interviene il Vescovo Mogavero

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Nuova udienza oggi a Marsala del processo che vede imputato Don Vito Caradonna, parroco marsalese fino a poco tempo fa in servizio presso la parrocchia di San Leonardo.

Don Vito Caradonna, 37 anni, è molto conosciuto in città, sia perchè è stato viceparroco in Chiesa Madre e cappellano del carcere, sia perchè è presidente della banda musicale di Marsala.

I fatti risalgono al 2005. Ad accusare Caradonna è un giovane, Paolo L.C. , che all’epoca dei fatti aveva poco più di 30 anni: “Fui invitato da Don Vito a casa sua. Ha detto che voleva offrirmi un caffè, ed io ci sono andato. Non so cosa abbia messo nel caffè, fatto sta che ad un certo punto mi sono sentito girare la testa. E Don Vito ha abusato di me”.

Tempo dopo la violenza, Paolo minaccia Don Vito: chiede dei soldi per non denunciarlo. E il prete si rivolge ad un amico poliziotto, Cesare Mannino, ispettore. Mannino anzichè denunciare l’accaduto contatta il giovane, ma la riconciliazione non va a buon fine. «Caradonna - ha, inoltre, affermato l'ispettore - mi disse che Paolo aveva chiesto soldi per chiudere la questione. Altrimenti, si finiva in Tribunale».

Come, poi, è accaduto con la denuncia presentata alla caserma dei carabinieri.

E c’è un alto prelato che, venuto a sapere dell’episodio, ha lasciato correre. E’ l’attuale Arcivescovo di Messina, Calogero La Piana. Nel 2005 era Vescovo proprio della Diocesi di Mazara del Vallo. Durante una visita a Marsala per celebrare una funzione religiosa, Don Vito fu avvicinato proprio da Paolo L.C.

«Fui avvicinato da un uomo che non conoscevo che mi disse di essere stato vittima di un tentativo di violenza sessuale da parte di don Vito Caradonna, ma che era disposto a chiudere la vicenda se indennizzato con una somma di denaro. Ho chiuso la discussione. Non diedi peso a quell'accusa e non feci denuncia. L'ho ritenuta un pretesto per estorcere denaro alla Chiesa». Questo quanto dichiarato da La Piana. Rispondendo alle domande del pm e del legale di parte civile, Gianfranco Zarzana, La Piana ha affermato di non avere sporto denuncia alle autorità competenti perché convinto («conoscendo bene don Vito Caradonna») che quell'accusa non avesse fondamento. Poi, convocò il giovane prete, al quale chiese spiegazioni. Don Vito negò tutto e per il vescovo l'episodio si chiuse li. Eppure, se non credeva alla testimonianza del giovane, era quanto meno di fronte ad un caso di estorsione.

Caradonna, assistito dall’avvocato Rosa Tumbarello, ha sempre negato tutto: “Quell’uomo lo conoscevo appena” ha dichiarato al processo. Per la difesa la vittima si è inventata tutto: vuole solo spillare soldi al prete. “La rettoscopia effettuata - dichiara il legale - ha dimostrato che l’accusatore di Don Vito non ha mai subito violenza di alcun tipo”. Anche sul comportamento di Paolo L.G. emergono dubbi: “E’ abituato a chiedere soldi con gli espedienti più diversi a tutti i parroci che conosce - insiste la difesa - è per questo che siamo convinti dell’assoluta estraneità ai fatti di Don Vito”. Sulla stranezza della droga messa proprio nel caffè (“Il sapore si altera, se ne sarebbe accorto” sostiene la difesa), sulle contraddizioni del racconto di Paolo L.G. circa il modo in cui è stato violentato si giocheranno le ultime udienze del processo.

IL GIOCO. Ma i guai seri arrivano adesso per il prete su un altro fronte. Lo scorso 7 Marzo il Gip Francesco Parrinello ha disposto per Don Vito Caradonna il divieto di dimora a Marsala. La Procura ne aveva chiesto addirittura gli arresti domiciliari. Caradonna, secondo gli investigatori, è infatti dipendente dal gioco d’azzardo, in particolare dal Gratta e Vinci e dagli altri giochi istantanei. Il culmine lo raggiunge quando si rivolge ad un suo coetaneo, Matteo D.G. ., un uomo con problemi psichici, un bonaccione che frequenta la parrocchia. Con un raggiro riesce a farsi consegnare da lui tutti i suoi risparmi, 60.000 euro. La vicenda è diventata di dominio pubblico quando la famiglia della vittima si è accorta del raggiro e ha denunciato il prete, adesso sotto inchiesta a Marsala per appropriazione indebita, truffa, circonvenzione di incapace.

IL VESCOVO. «La Diocesi segue con rispettosa attenzione l’attività della magistratura nell’accertamento delle responsabilità di don Vito in merito alle contestazioni che gli vengono mosse circa la richiesta di soldi ad una persona di Marsala. In proposito – spiega il Vescovo monsignor Domenico Mogavero - occorre sottolineare che tale somma è stata interamente restituita, seppure con notevole ritardo e dopo diverse vicissitudini. Va notato, altresì, che il divieto di dimorare a Marsala imposto al sacerdote è una misura cautelare e non una condanna anticipata. Come Vescovo – dice ancora Mogavero - mi sono interessato costantemente negli ultimi mesi alle vicende riguardanti don Caradonna e ciò allo scopo di controllare e verificare l’attendibilità di talune voci circolanti nella città di Marsala. In mancanza di riscontri probanti circa eventuali violazioni di leggi ecclesiastiche, non sono stati adottati provvedimenti disciplinari. Tuttavia, di fronte ad accertati fatti di gestione non corretta di beni ecclesiastici, ho tempestivamente rimosso don Vito Caradonna dal servizio pastorale nella parrocchia di San Leonardo. Giova, peraltro, ricordare che ciò è avvenuto prima e indipendentemente dall’emissione del provvedimento cautelare dell’autorità giudiziaria che gli ha vietato la dimora in Marsala. Si fa presente, in ogni caso – precisa il Vescovo - che don Vito Caradonna può continuare a esercitare il ministero sacerdotale in quanto, al momento, non sussistono ragioni che giustifichino una sospensione delle sue facoltà sacerdotali. In questo stato di cose, mentre si attende che l’attività della magistratura faccia il suo corso e celermente giunga alle sue conclusioni, si auspica che le decisioni dell’autorità ecclesiastica concorrano a rasserenare il clima attorno a questa dolorosa vicenda. Nello stesso tempo si sta valutando l’opportunità di offrire a don Vito Caradonna un adeguato accompagnamento spirituale che l’aiuti a superare la situazione di difficoltà e di smarrimento nella quale è venuto a trovarsi».
 
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view post Posted on 6/7/2012, 17:02
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Venerdì 06 Luglio 2012 00:56
Don Vito Caradonna trasferito a Santa Ninfa. È bufera

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Non sta passando vita facile don Vito Caradonna, il prete 38enne marsalese raggiunto da un divieto di dimora a Marsala, sotto processo per tentata violenza sessuale e indagato per truffa.

Caradonna non potendo stare a Marsala è stato trasferito a Santa Ninfa. I cittadini però non hanno preso di buon occhio la presenza del prete. E si è scatenato il putiferio.
Caradonna è stato sospeso da amministratore parrocchiale ma può comunque svolgere tutte le attività che competono il suo ministero. Prima di prendere servizio a Santa Ninfa, il prete della parrocchia “Cristo risorto”, don Franco Caruso, ha informato sia il consiglio pastorale parrocchiale che il sindaco Paolo Pellicane dell’arrivo di Caradonna.
Ai cittadini però la cosa non è andata giù. E i malumori in questi giorni sono cresciuti. Sul gruppo Facebook della città parecchi utenti non le hanno mandate a dire né a Caradonna né a chi ha deciso di stanziarlo a Santa Ninfa. Parole pesanti per il sacerdote che si sta difendendo nel processo in cui è imputato per tentata violenza sessuale ai danni di un ragazzo maggiorenne. Tant’è che lo stesso Caradonna è intervenuto su Facebook tentando di difendersi dai commenti degli utenti che sapevano di processo sommario. Prima cita l’articolo 595 del codice penale, quello sulla diffamazione: un avviso ai naviganti. Poi cita alcuni passi del Vangelo “con la misura con cui giudicate, sarete giudicati voi in cambio". Alla fine decide di non rispondere più: “ai posteri l’ardua sentenza”.
L’ex parroco della chiesa di San Leonardo, ha sempre respinto tutte le accuse avanzate da Paolo L.C., il ragazzo marsalese che lo ha portato in tribunale. Lo accusa di averlo invitato a casa e di avergli offerto un caffè con del sonnifero per poi aver tentato di violentarlo. I fatti risalgono al 2005. "Nulla di vero - ha sempre replicato la difesa di Caradonna - perchè non ha senso mettere del calmante in una sostanza di per sè eccitante come il caffè”. Per la difesa la vittima si sarebbe inventata tutto: vuole solo spillare soldi al prete. “La rettoscopia effettuata - dichiara il legale - ha dimostrato che l’accusatore di Don Vito non ha mai subito violenza di alcun tipo”.
Caradonna è inoltre indagato per appropriazione indebita, truffa e circonvenzione di incapace, da qui è partito il divieto di dimora a Marsala. Secondo gli inquirenti Caradonna si sarebbe fatto dare da un ex militare in congedo con problemi psichici la somma di 70 mila euro per spenderli ai Gratta e vinci.
 
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view post Posted on 28/11/2012, 18:55
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CHIESTA CONDANNA PER DON VITO

L'ex parrocco della chiesa di San Leonardo, a Marsala, è accusato di avere tentato di abusare di un parrocchiano
CHIESTA CONDANNA PER DON VITO

Avrebbe tentato di abusare di un parrocchiano. Il pubblico ministero Anna Cecilia Sessa ha chiesto oggi di condannare don Vito Caradonna, ex parroco della chiesa di contrada San Leonardo, a tre anni e due mesi di reclusione. L'episodio sarebbe avvenuto sette anni fa all'interno della canonica. Caradonna, dopo avere invitato la vittima a prendere un caffè, l'avrebbe aggredita tentando di violentarla. L'uomo, che oggi ha trentacinque anni, sentito in videocoferenza nel corso del processo, ha confermato le accuse avanzate nei confronti del sacerdote. "A un tratto - ha raccontato - don Vito mi ha aggredito". L'uomo era riuscito però a divincolarsi ed a fuggire.

Maurizio Macaluso

Inserito il 27 Novembre 2012
 
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