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Bologna. Condannato in appello don Andrea Agostini a 4 anni e 2 mesi. Spretato, Abusi nell'asilo di Gallo Ferrarese. Accuse al vescovo Vecchi

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GalileoGalilei
view post Posted on 5/8/2008, 15:48 by: GalileoGalilei
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Il ridicolo tentativo della curia di Bologna di attaccare la stampa rea di aver pubblicato le motivazioni della sentenza.

Il legale della curia cade nell'errore di attribuire al giornale i severi giudizi sul "muro di gomma" della curia da parte del Tribunale.

Una figuraccia che del resto è evidente nel mal riuscito tentativo di smentire le accuse della Direttrice di aver riferito al vescovo delle accuse contro l'anonimo prete.

La difesa crede che siano idonee a smentire le accuse della Direttrice l'autodifesa del mons. Vecchi, che, ovviamente, non può far altro che difendere se stesso.



http://stage7.presstoday.com/_Standard/Articles/5000632

IL GIORNALE DI OGGI, MARTEDÌ 5 AGOSTO 2008 › AGENDA E LETTERE



Pagina 17 - Agenda e Lettere Stampa questo articolo



La curia bolognese: «Nessuna omertà sugli asseriti casi di pedofilìa»





Nella qualità di consulente legale della Curia Arcivescovile di Bologna e del Vicario Generale dell’Arcidiocesi bolognese, il Vescovo Mons. Ernesto Vecchi, a norma dell’art. 8 L. 47/1948 (disposizione sulla stampa), invito il quotidiano in indirizzo a pubblicare la presente rettifica alle notizie - ritenute infondate e tendenziose - pubblicate il giorno 27 luglio del corrente anno e relative al comportamento dei “vertici ecclesiastici” in relazione ad un processo penale deciso con sentenza dal Tribunale di Ferrara per asseriti fatti di pedofilia ascritti ad un sacerdote.
Nell’articolo in oggetto viene ripetutamente sottolineato il preteso atteggiamento reticente, omertoso e noncurante della Curia Bolognese nei confronti delle insegnanti, della direttrice didattica e dei genitori dei minori che sarebbero stati vittime di violenze sessuali attribuite al sacerdote condannato in primo grado dal Tribunale Collegiale di Ferrara.
In particolare, dal tenore letterale degli articoli - compresi i titoli ed i trafiletti - emerge in maniera evidente l’intenzione del giornale di rilevare il cosidetto “muro di gomma intorno al prete pedofilo” costituito dal preteso atteggiamento di indifferenza assunto dalla Curia Bolognese di fronte al tentativo della Direttrice Didattica di denunciare i fatti oggetto dell’imputazione per la quale è stato ritenuto responsabile il sacerdote.
L’accusa si fonda su circostanze non rispondenti al vero desunte unicamente dalla testimonianza resa dalla Direttrice Didattica che - peraltro - è stata smentita in sede di esame testimoniale avanti al tribunale di Ferrara dalla deposizione di Mons. Vecchi, oltre che da documenti inoppugnabili.
Il 21 luglio 2004 il Vicario Generale ricevette, presente il Provicario, insegnanti e genitori di alunni della scuola ed i temi esposti dai presenti, poi riassunti in una lettera consegnata al prelato, riguardarono esclusivamente la conduzione della parrocchia e la gestione - didattica ed amministrativa - della scuola, con particolare riguardo al licenziamento degli insegnanti.
Null’altro emerse e, all’esito di questo incontro, Mons. Vecchi persuase il sacerdote a sospendere e poi revocare il licenziamento del personale docente.
Due mesi dopo il personale della scuola ed alcune famiglie di alunni scrissero al Vicario ed al Provicario ringraziando per il risultato dell’intervento.
Il 15 novembre 2004 la Direttrice Didattica chiese con urgenza a mezzo fax un appuntamento per discutere le accuse rivolte al sacerdote e contenute in una lettera dei genitori allegata al fax: in tale lettera, si muovono numerose accuse di natura pastorale, didattica, amministrativa e null’altro.
Fissato l’appuntamento con Mons. Vecchi per il 22 novembre successivo, la Direttrice Didattica non si presentò accusando indisposizione.
Da allora, il Vescovo Ausiliare non ha mai più ricevuto alcuna richiesta di incontro e/o colloquio.
L’incontro fra Mons. Vecchi e la Direttrice Didattica (unitamente ad un rappresentante dei genitori) avvenne in data 8 gennaio 2005, come confermato dai diretti interessati in sede di esame dibattimentale allorché l’Arcidiocesi era stata informata delle denunce sporte.
Non è pertanto vero che la Curia Bolognese si mostrò ostile ed omertosa rispetto alla vicenda in oggetto; la Curia ed il Suo Vicario Generale - contrariamente a quello che si legge nell’articolo contestato - nulla sapevano della vicenda perché nessuno, tanto meno l’anzidetta Direttrice, aveva denunciato le circostanze: i fax e le telefonate (non ne è impossibile la documentazione) sono pure asserzioni tendenti a gettare discredito sul presule e l’Arcidiocesi.
Fu proprio l’avere omesso ogni segnalaizone degli episodi poi denunciati all’autorità Giudiziaria, in occasione dell’incontro tenutosi in Curia il 21 luglio 2004 (che fu incentrato esclusivamente su problemi gestionali della scuola) e nella successiva lettera del 15 novembre 2004 (cui seguì - si ripete - l’appuntamento alla Direttrice Didattica, da questa poi dissertato per malattia), a provocare le manifestazioni di disappunto del Vescovo Vicario Generale per essere stato lasciato all’oscuro delle accuse rivolte al sacerdote.
Si tenga presente che fu proprio Mons. Vecchi, dopo aver acquisito notizia delle accuse, ad invitare in Curia la Direttrice per ricevere da costei i riferimenti sui fatti mai in precedenza avuti.
La deposizione di Mons. Vecchi avanti al tribunale di Ferrara ha puntualmente chiarito tutte queste circostanze.
Il tono complessivo, i titoli ed i sottotitoli dell’articolo di cui sopra, tendono a spostare l’attenzione del lettore dai fatti oggetto del processo - pur non definitivamente accertati- e pretese indifferenze o addirittura ad atteggiamenti omertosi dell’Autorità ecclesiastica che conobbe le accuse solamente allorché la Polizia giudiziaria le portò a conoscenza della stessa.
Ho ritenuto doveroso scendere nel dettaglio, anche oltre i limiti della rettifica, per dare all’Istituzione ed all’uomo l’onorabilità che discende dalla verità.
Avv. Giuseppe Coliva



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Tutto quanto abbiamo riportato sulla Nuova nei giorni scorsi è unicamente la fedele descrizione di brani e citazioni delle motivazioni della sentenza del Tribunale di Ferrara che in primo grado ha condannato il sacerdote per abusi sessuali. Omertà, muro di gomma, ecc.: tutte le parole, senza aggiunta alcuna, sono nelle motivazioni della sentenza. A questo per noi prezioso documento ci siamo attenuti con estremo scrupolo, come cerchiamo di fare sempre.

Edited by GalileoGalilei - 21/12/2009, 19:09
 
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