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Casal di Principe. Sesso su bimbo 12enne, condannato in Cassazione don Marco Cerullo, Spretato dopo 8 anni. L'x assistente spirituale del seminario minore di Aversa dopo la condanna premiato col diploma in teologia

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view post Posted on 21/12/2007, 11:36
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Spretato dopo 8 anni. L'x assistente spirituale del seminario minore di Aversa dopo la condanna premiato col diploma in teologia


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Dal Mattino, Cronaca di Caserta di oggi 21.12.2007, pag. 37 e 42

Sorpreso in auto dai carabinieri con un alunno. Erano andati a comprare i colori er il presepe

Violenza su un bimbo, prete in cella

Casal di Principe: oggi l'interrogatorio del viceparroco del SS.Salvatore

Il viceparroco della chiesa del Santissimo Salvatore, a Casal di Principe, è stato arrestato con l'accusa di vviolnza sessuale su un bambino di 12 anni. Don Marco Cerullo, 32 anni, insegnante di religione a Villa Literno, è stato sorpreso dai carabinieri mentre si trovava in auto con il bimbo in una zona appartata del paese. A insospettire la pattuglia era stato0 iol volto terreo e gli occhi chiusi del bambino, seduto accanto al posto di guida apparentemente vuoto. Sembrava che il piccolo stesse svenendo, che stesse malissimo. E' per questo che la pattuglia dei carabinieri si sono avvicinati e hanno visto che sul sedile anteriore c'era un uomo, disteso.

Continua Musto a pag. 42

Edited by pincopallino2 - 19/1/2018, 13:55
 
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Ashmael
view post Posted on 21/12/2007, 11:54




Ma parchè Gesù non fa sprofondare il Vaticazzo in una voragine? E già che c'è anche il PD?
 
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view post Posted on 21/12/2007, 14:02
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21/12/2007
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Sorpreso in auto dai carabinieri con un alunno. Erano andati a comprare i colori per il presepe
Violenza su un bimbo, prete in cella

Casal di Principe: oggi l’interrogatorio del viceparroco del SS. Salvatore

Il viceparroco della chiesa del Santissimo Salvatore, a Casal di Principe, è stato arrestato con l’accusa di violenza sessuale su un bambino di 12 anni. Don Marco Cerullo, 32 anni, insegnante di religione a Villa Literno, è stato sorpreso dai carabinieri mentre si trovava in auto con il bimbo in una zona appartata del paese. A insospettire la pattuglia era stato il volto terreo e gli occhi chiusi del bambino, seduto accanto al posto di guida apparentemente vuoto. Sembrava che il piccolo stesse svenendo, che stesse malissimo. È per questo che la pattuglia dei carabinieri si sono avvicinati e hanno visto che sul sedile anteriore c’era un uomo, disteso. MUSTO A PAG. 42


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21/12/2007
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Sacerdote arrestato per violenza sessuale



MARILÙ MUSTO Casal di Principe. A insospettirli è stato il volto terreo e gli occhi chiusi del bambino, seduto accanto al posto di guida apparentemente vuoto. Sembrava che il piccolo stesse svenendo, che stesse malissimo. E che nell’auto, un’Alfa 147 nera accostata al ciglio di una strada di campagna, alla periferia di Casal di Principe e Grazzanise, ci fosse solo lui. È per questo che la pattuglia dei carabinieri si è avvicinata alla vettura e ha visto che sul sedile anteriore c’era un uomo, disteso. Che ha bruscamente messo in moto, cercando di scappare, mettendo fine alla corsa dopo una paio di chilometri, schiantandosi contro una bocchetta dell’acqua. Lui, l’uomo, è un prete, vicario della parrocchia del Santissimo Salvatore a Casal di Principe. La prima telefonata che annunciava il fermo è arrivata alla segreteria della scuola elementare di Villa Literno, dove don Marco Cerullo insegna religione: «Non si sono fatti male, ma dobbiamo trattenere il bambino in caserma per alcuni accertamenti», hanno detto i militari al vicepreside. «Il prete, invece, sta per essere ascoltato», hanno aggiunto. Poco dopo, don Marco è finito in carcere con l’accusa di violenza sessuale nei confronti di un minore e il ragazzino è stato consegnato alla zia, tutrice del bambino. Un’accusa pesante, quella contestata al giovane sacerdote. Don Marco ha solo trentadue anni e una carriera davanti a sé che poteva essere splendida. Poteva, appunto. La sua posizione, ora, è molto delicata. Gli è stato contestato un reato tra i più infamanti, ma molte dinamiche restano ancora da chiarire. Su questo stanno indagando le forze dell’ordine che mantengono il più stretto riserbo sulla vicenda e non lasciano trapelare informazioni. Il lavoro dei carabinieri è tutto racchiuso in fascicoli di interrogatori e verbali di presunti testimoni, verbali che saranno vagliati oggi dal gip Raffaele Piccirillo che dovrà convalidare l’arresto. Difficile dire cosa sia successo realmente. Secondo una prima ricostruzione dei fatti, martedì mattina Don Marco era uscito con alcuni alunni della scuola elementare. Servivano strumenti e colori per il progetto «Natale» organizzato dall’istituto comprensivo liternese. Il gruppo, formato da docente e alunni al seguito, si è diretto alla scuola media, ma mancava qualcosa: la vernice per dipingere i lavori natalizi. Il sacerdote e l’alunno, di 12 anni, sono usciti a comprare i colori. Poi l’inseguimento, l’arresto e l’ammissione del sacerdote, che non ha potuto negare quanto i carabinieri avevano visto con i propri occhi. Un caso che è come un macigno che piomba sulla diocesi di Aversa. In chiesa, a Casal Di Principe, dove don Marco celebra messa quasi ogni giorno, la notizia dell’arresto è filtrata subito, ma è per molte ore è stata solo un chiacchiericcio di fedeli. Ieri sera la conferma. Nessuna macchia, fino a ora, aveva infangato il buon nome «del prete giovane e cordiale», come lo definiscono i colleghi a scuola, perché da ragazzino aveva coltivato una sana e fedele vocazione. Impegnato da anni nell’Azione Cattolica di Villa Literno, suo paese natale, l’aspirante sacerdote era entrato nel seminario vescovile di Aversa come semplice studente del ginnasio e poi del liceo classico. Poi, il corso di teologia nell’istituto ecclesiastico normanno, il diaconato e i voti. È diventato anche insegnante di religione e nessuno ha mai dubitato di lui. Fino a ieri.


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21/12/2007
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«Non è possibile, è sempre stato irreprensibile»




NICOLA ROSSELLI «Non è possibile. Non può essere lui». Queste le parole che hanno esclamato quanti lo conoscono. «Don Marco è stato sempre irreprensibile nella sua vita sacerdotale. La sua vita - riprendono - è stata sempre divisa tra lo studio, al quale ha sempre tenuto molto, e l'impegno per i più deboli con diverse opere di volontariato». Insomma, sia tra sacerdoti che tra laici vicini al prete di Villa Literno si fa fatica a credere alla storia nella quale don Marco sarebbe invischiato. Il sacerdote liternese ha scoperto la sua vocazione intorno all'adolescenza. Di umili origini, ma appartenente ad una famiglia di lavoratori, il giovane entra, infatti, nel seminario vescovile di Aversa per frequentare gli ultimi anni del liceo. Poi si trasferisce a Napoli, dove presso la pontificia facoltà di teologia si laurea e consegue anche una specializzazione sempre nello stesso settore. Insomma, è la passione per lo studio ad essere in testa ai propri pensieri. Nel 2000 l'agognata ascesa al ruolo sacerdotale, con nomina a cura del vescovo di Aversa. Immediatamente dopo, per un anno scolastico, il sacerdote rimane all'interno del seminario normanno nel ruolo di assistente spirituale dei giovani seminaristi che frequentano le scuole medie ed il liceo-ginnasio presso la struttura religiosa aversana. Subito dopo passa come vice parroco presso la parrocchia principale del proprio paese di nascita, quella dedicata a San Tammaro. Ed anche in questo caso, stando a chi lo conosce, don Marco si distingue per la propria disponibilità verso il prossimo. Da qui passa alla parrocchia del Santissimo Salvatore, la chiesa principale di Casal di Principe. Ed anche in questo ruolo il sacerdote liternese sarebbe stato sempre iperimpegnato nella sua attività di volontariato. Accanto a questo anche l'impegno come insegnante di religione presso l'istituto onnicomprensivo (un istituto che comprende tutte le classi dalle materne alle medie inferiori) di Villa Literno. Insomma la notizia di un coinvolgimento del sacerdote in una storia a sfondo sessuale che avrebbe comportato per lui l’arresto con gravissime accuse, ha sorpreso e scosso dalle fondamenta sia la comunità di Villa Literno sia quella di Casal di Principe.
 
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Ashmael
view post Posted on 21/12/2007, 14:24




"Vi presento Padre Humbertus, si occupa dei chierichetti"....
 
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Arammigu
view post Posted on 21/12/2007, 18:25




CITAZIONE (Ashmael @ 21/12/2007, 11:54)
Ma parchè Gesù non fa sprofondare il Vaticazzo in una voragine? E già che c'è anche il PD?

...forse perchè non esiste! :o:
 
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view post Posted on 22/12/2007, 05:14
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http://www.repubblica.it/2007/12/sezioni/c...-sacerdote.html

Il prete è stato sorpreso da una pattuglia di carabinieri
in auto con un ragazzino. Ha provato a fuggire ma è stato preso
Pedofilia, sacerdote arrestato
per violenza su dodicenne

CASAL DI PRINCIPE (Caserta) - E' durato tre ore l'interrogatorio del sacerdote M.C. di 33 anni, vice parroco della Chiesa del SS Salvatore di Casal di Principe (Caserta) arrestato con l'accusa di violenza sessuale su di un bambino di 12 anni.

Una pattuglia di carabinieri, dopo una segnalazione telefonica, ha sorpreso il sacerdote, insegnante di religione in una scuola media dell'istituto comprensivo di Villa Literno, fermo in auto su di un lato di una strada di campagna, a poca distanza dalla provinciale Casal di Principe-Castelvolturno, disteso sul sedile della vettura con a fianco il ragazzo.

Accortosi della presenza dei militari il sacerdote è fuggito ma è stato raggiunto dopo qualche chilometro ed arrestato. Il gip del Tribunale di S.Maria Capua, Raffaele Piccirillo ha confermato l'arresto a conclusione di un interrogatorio nel corso del quale, secondo quanto si è appreso, il sacerdote non è riuscito a contestare le accuse degli investigatori; un impianto accusatorio molto articolato, basato anche sul racconto del bambino, effettuato con l'ausilio di una assistente sociale.

Il difensore del sacerdote ha annunciato che chiederà per il suo assistito il beneficio degli arresti domiciliari.
Il sacerdote arrestato era stimato e benvoluto per il suo impegno anche nel volontariato.

(21 dicembre 2007)
 
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view post Posted on 22/12/2007, 18:44
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http://www.corrieredicaserta.net/pdf/07/12...UoKnM1chEBA.pdf

Il religioso è stato sorpreso in flagranza di reato dai carabinieri di Casal di Principe tre giorni fa, mercoledì, a mezzogiorno. Si trovava con lui mentre stava compiendo un rapporto orale al minore.
 
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view post Posted on 24/12/2007, 14:03
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Il vescovo non ha nulla da dichiarare, nemmeno sul Natale che passerà questo bimbo:

http://www.pupia.tv/aversa/cronaca/1241/pr...o-indagini.html

Prete arrestato per violenza sessuale, Arcivescovo attende esito indagini
di Nicola Rosselli del 24/12/2007 in Cronaca - Letto 23 volte - Voto: 0 / 5 - Commenti: 2


AVERSA. “Non è che non voglio dire nulla, non posso dire nulla visto che ci sono ancora le indagini in corso”. L’Arcivescovo di Aversa Mario Milano interviene, dopo tre giorni, sulla vicenda dell'arresto di don Marco Cerullo per violenza carnale aggravata ai danni di un ragazzino di 12 anni di Villa Literno.




Preferisce non prendere ancora posizione ufficiale la Curia normanna sul presunto scandalo che riporta la Chiesa aversana con la mente allo scandalo del famigerato “gioco dello scarpone” che si giocava nel seminario vescovile negli anni sessanta. L'addetto stampa della Diocesi, raggiunto telefonicamente, ha affermato di non aver ricevuto alcun comunicato da diramare sulla vicenda. Insomma, un silenzio assordante quello della Chiesa aversana soprattutto quando non viene spesa nemmeno una parola, pubblica almeno, per quel povero ragazzino e per la sua famiglia che trascorreranno non solo un bruttissimo Natale, ma avranno un incubo indelebile che gli segnerà la vita. Non si risolvono i problemi stando zitti, mettendo la testa sotto la sabbia. Anche se si parla di una visita al vice parroco in carcere da parte del prelato, mentre la stessa attenzione, da quanto è dato sapere, non è stata concessa alla vittima. Invece, ufficialmente, la Diocesi aversana non prende posizione, anche se, a livello ufficioso, il primo sentimento che viene esternato è di incredulità tenuto anche conto dell'alta considerazione che il presunto violentatore aveva non solo presso i propri fedeli, ma anche presso i suoi colleghi sacerdoti che lo ricordano dedito al volontariato e allo studio. Ed è proprio questo quanto riferito da un monsignore che ha anche un importante incarico presso la curia normanna. “Conosco don Marco da prima che fosse nominato sacerdote, quando era in seminario ad Aversa e, poi, alla facoltà teologica di Posillipo. Non mi ha mai fatto pensare che potesse avere problemi di questo tipo. Ancora oggi sono incredulo per quanto dicono sia avvenuto. Non mi sembra vero che don Marco possa avere effettivamente commesso quanto gli viene addebitato. Certo è che solo Dio può conoscere la verità”. Verità che deve essere conosciuta, purtroppo e meno male, anche dalla legge.

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Villa Literno, prete accusato di violenza sessuale verso un suo alunno di Livia Fattore del 21/12/2007

 
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view post Posted on 4/1/2008, 16:09
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http://www.pupia.tv/aversa/cronaca/1302/pr...ria-sapeva.html


Prete denunciato per violenza sessuale: la Curia sapeva?
di Nicola Rosselli del 2/01/2008 in Cronaca - Letto 1087 volte - Voto: 3 / 5 - Commenti: 11


AVERSA. La Curia aversana già conosceva le presunte debolezze di don Marco Cerullo, il sacerdote di Villa Literno che, nell’immediatezza delle festività natalizie, è stato sorpreso dai carabinieri in auto, parcheggiata in aperta campagna, mentre avrebbe tentato di abusare di un ragazzino di dodici anni?




La risposta, stando ai bene informati, sarebbe positiva, soprattutto se si considera che la stessa Curia aveva disposto, un mese prima, il trasferimento del giovane sacerdote, di 33 anni, da viceparroco di una parrocchia a Villa Literno ad un’altra di Casal di Principe, nel maldestro tentativo di fare in modo che il sacerdote si redimesse. Una speranza assurda, se così fosse. Visto che trasferire una persona non significa certamente fare in modo che vengano meno le sue inclinazioni, più o meno corrette che siano. Qualche anno fa la stessa decisione sarebbe stata adottata, a fronte di voci più o meno circostanziate, nei confronti di un altro sacerdote trasferito in fretta e furia in un paesino di un’altra provincia campana. Insomma, la Chiesa aversana si comporterebbe come lo struzzo. Farebbe quasi finta di non vedere, limitandosi ad un trasferimento che non ottiene altro risultato se non quello di inquinare altre realtà. Sarebbe interessante sapere cosa ne pensa il cardinale Crescenzio Sepe, Arcivescovo di Napoli, originario di Carinaro, dell’intera vicenda. Qualcuno dovrebbe raccontarglielo.

 
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view post Posted on 6/1/2008, 20:43
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06/01/2008 Sacerdoti pedofili scuse da Roma ma non da Aversa

Marilù Musto

Per il riesame c’è ancora tempo, la data dell’udienza non è stata ancora fissata. E don Marco Cerullo, il sacerdote insegnante di religione a Villa Literno, accusato di abusi sessuali nei confronti di un alunno di dodici anni, è chiuso in una cella del carcere di Santa Maria Capua Vetere dal 19 dicembre scorso. In silenzio. Come in silenzio resta il vescovado di Aversa, dal quale non sono partite le scuse rivolte al bambino. L’arcivescovo Mario Milano, la sera del 31 dicembre, dopo il Te Deum, aveva detto solo: «Ci sono le indagini in corso, meglio non commentare». Le scuse a tutte le vittime di mancanze dei sacerdoti, invece, sono arrivate ieri dal prefetto della Congregazione per il Clero, il cardinale Claudio Hummes (nella foto)

Sulle colonne dell’Osservatore Romano, il cardinale ha annunciato che si terrà, a breve, «una preghiera mondiale promossa dal Vaticano per la riparazione delle mancanze dei sacerdoti e in modo particolare per le vittime delle gravi situazioni di condotta morale e sessuale di una piccolissima parte del clero». «Chiediamo a tutti - dice all’Osservatore Romano - di fare l’adorazione eucaristica per riparare davanti a Dio quello che di grave è stato fatto e per accogliere di nuovo la dignità delle vittime. Abbiamo voluto pensare alle vittime affinché ci sentano vicini. Ci riferiamo soprattutto a loro, è importante dirlo». «Problemi - ricorda Hummes al giornale vaticano - ce ne sono sempre stati perché siamo tutti peccatori. Però in questo tempo sono stati segnalati fatti veramente molto gravi. Ovviamente si deve sempre ricordare che solo una minima parte del clero è coinvolta in situazioni gravi. Neppure l’uno per cento ha a che fare con problemi di condotta morale e sessuale. Ma tutti i sacerdoti hanno comunque bisogno di aiuto spirituale per continuare a vivere la propria vocazione e la propria missione nel mondo di oggi».

I legali che rappresentano la famiglia della vittima del sacerdote fanno però sapere: «Ci aspettiamo fatti, non solo preghiere».
 
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view post Posted on 9/1/2008, 14:50
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Don Marco Cerullo ai domiciliari in una località segreta

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09/01/2008
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CASALE DI PRINCIPE
Violenza sessuale, il prete in comunità

Una comunità per don Marco Cerullo. Il tribunale del riesame di Napoli, lunedì mattina, stando ad alcune indiscrezioni, ha disposto che il sacerdote accusato di abusi sessuali nei confronti di un alunno di dodici anni sia affidato ad una comunità per il recupero e il reinserimento. La notizia è trapelata ieri, ma viene mantenuta riservata forse per timore di qualche ritorsione. Da ventiquattr’ore circa, dunque, l’insegnante di religione della scuola di Villa Literno e viceparroco della chiesa del Santissimo Salvatore di Casal Di Principe, ha lasciato la sua cella di isolamento nel carcere di Santa Maria Capua Vetere per raggiungere una casa famiglia. È probabile che nemmeno la curia sia a conoscenza della casa alla quale è stato affidato il giovane sacerdote. Si cerca di mantenere il più stretto riserbo sul nome della comunità di recupero per paura di vendette nei confronti del sacerdote. L’avvocato difensore Carmine Ucciero aveva presentato istanza poco prima del 31 dicembre scorso, mentre la famiglia del minore, presunta vittima degli abusi, si era affidata a tre legali, due civilisti ed un penalista, per querelare don Marco. I carabinieri della compagnia di Casal Di Principe sono ancora a lavoro per scoprire se le presunte «attenzioni» sono state rivolte anche ad altri ragazzini. Don Marco era stato fermato dai militari il 19 dicembre scorso in compagnia dell’alunno a bordo della sua vettura in una zona isolata. Colto in flagrante avrebbe cercato di fuggire inserendo la marcia, ma sarebbe stato bloccato e condotto in caserma dove, davanti al maresciallo che lo interrogava, sarebbe scoppiato a piangere e a singhiozzare. Il reato contestato era violenza sessuale con l’aggravante di abuso di una pubblica funzione. Il gip Raffaele Piccirillo del tribunale di Santa Maria Capua Vetere aveva convalidato l’arresto. Ha trascorso tutte le festività natalizie in una cella di isolamento il sacerdote: la legge non scritta del carcere prevede pene durissime per coloro che abusano dei bambini. Ha pregato, scritto e pianto per tutto il tempo parlando solo con il suo difensore nelle rare visite in carcere. Dopo l’arresto aveva cercato di contattare la curia vescovile che, appena appresa la notizia, lo aveva sollevato da qualsiasi incarico o funzione con una formale sospensione. Intanto resta ancora in silenzio la chiesa normanna, nonostante dal Vaticano siano giunte le scuse per le vittime di abusi sessuali commessi da uomini di Chiesa.



Vedi anche: http://www.corrieredicaserta.net/pdf/08/01...KUflC7PYgcd.pdf


Edited by GalileoGalilei - 10/1/2008, 19:27
 
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10/01/2008
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CASAL DI PRINCIPE
La famiglia chiede i danni al sacerdote



Una querela già pronta sarà consegnata in Procura questa mattina dal legale che rappresenta la famiglia della presunta vittima degli abusi sessuali di don Marco Cerullo. L'avvocato Costantino Puocci non ha smesso di studiare il caso nelle trascorse feste natalizie. La querela si basa sul fatto che il parroco Cerullo, «approfittando del suo ruolo di sacerdote nonché di insegnante di religione», portò via il ragazzino senza alcun permesso dei genitori, dalla scuola media di Villa Literno «per condurlo, con u raggiro, in una zona periferica della città per poi costringerlo a subire abusi di tipo sessuale». La famiglia si costituirà parte civile per il risarcimento di tutti i danni morali e materiali. Da circa due giorni, intanto, Don Marco si trova in una comunità segreta. Il tribunale del riesame di Napoli, lunedì mattina, su istanza presentata dall'avvocato Carmine Ucciero, ha disposto che il sacerdote accusato di abusi sessuali nei confronti di un alunno di dodici anni sia affidato ad un monastero in una località segreta per il recupero e il reinserimento. Prima di partire per la comunità don Marco non è tornato nella chiesa del Santissimo Salvatore di Casale per riprendere le sue cose: «Qui non ha lasciato niente ed io non l'ho più visto dal giorno in cui è stato arrestato», ha dichiarato il parroco Carlo Aversano ieri sera : «ora aspetto un nuovo viceparocco, ma con calma senza fretta», ha aggiunto. Per oggi don Carlo ha organizzato una preghiera prevista per una bambina di Casal Di Principe che lotta contro il cancro in un centro terapeutico di Genova. Un modo per tornare alla vita di prima fatta di preghiera, senza scandali da commentare e di cui dispiacersi. A Villa Literno, intanto, si sono mossi gli assistenti sociali della scuola. Si apprende da fonti non ufficiali che delle particolari attenzioni dell'insegnante di religione sono state rivolte in passato, probabilmente, anche ad altri alunni. Insomma proseguono gli accertamenti da parte dei carabinieri per chiarire appieno i contorni delle vicenda ma anche per verificare se il sacerdote, in altre occasioni, si era reso responsabile di vicende analoghe a quella per la quale è stato arrestato e che, magari, non siano state denunciate. Insomma la vicenda che tanto scalpore ha fatto in zona sembra tutt’altro che conclusa. ma. mu.
 
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view post Posted on 9/2/2008, 14:32
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Preti Pedofili. Don marco Cerullo verso il rito abbreviato

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09/02/2008
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Don Marco verso il rito abbreviato



MARILÙ MUSTO Casal di Principe. Una località segreta, mantenuta tale dal muro di silenzi alzato da una comunità ecclesiastica, ma i guai giudiziari nei quali don Marco Cerullo si è cacciato per una storia di presunti abusi su un suo alunno, potrebbero raggiungerlo anche lì, nel luogo segreto in cui il viceparroco sconta gli arresti domiciliari circondato da sacerdoti che hanno offerto di ospitarlo. Perché dopo quasi due mesi dal suo arresto il pm della procura di Santa Maria Capua Vetere Antonio Ricci sta per avanzare la richiesta di incidente probatorio. Non potrebbe fare altrimenti. È previsto infatti che per i delitti sessuali o a sfondo sessuale il pubblico ministero o la persona sottoposta alle indagini debbano chiedere che si proceda con incidente probatorio all'assunzione della testimonianza di persona minorenne. Il legale della famiglia dell'alunno, Costantino Puocci, aveva avanzato l'istanza il 24 dicembre del 2007, ma il pm ha ritenuto opportuno valutare prima lo stato psicologico della vittima. Un passo prudente e graduale prima di acquisire tutte le prove di una triste e spiacevole verità. Diversa la posizione dell'avvocato Carmine Ucciero, legale di don Marco che non ha escluso che dopo aver ricevuto gli atti inviati al Riesame possa chiedere il rito abbreviato. Ciò comporterebbe l'ammissione di colpa di don Marco che davanti ai carabinieri che lo avevano colto in flagranza di reato il 19 dicembre scorso, aveva ammesso l'abuso scoppiando in lacrime, ma ascoltato dal gip aveva ritratto dicendo che il suo «era solo un abbraccio affettuoso». Quegli abbracci, altri abbracci di don Marco ad altri alunni o ragazzi della parrocchia, i militari di Casal Di Principe hanno smesso di cercarli. Le perquisizioni in chiesa e in alloggio hanno dato esito negativo e con esso sono svanite anche le speranze che ulteriori denunce potessero giungere in caserma. Un altro muro alzato da sfondare, anche questo fatto di silenzi. In caso di rito abbreviato l'ex viceparroco potrebbe ottenere lo sconto della pena di un terzo, pena che va da un minimo di sei ad un massimo di dodici anni di reclusione; con le attenuanti generiche prevalenti il minimo potrebbe scendere a cinque anni. Anni durante i quali don Marco potrebbe anche non vedere mai le grate del carcere. Il fascicolo degli atti, con il rito abbreviato, potrebbe passare nelle mani di Francesco Chiaromonte. La vicenda giudiziaria e le ipotesi sullo sviluppo del caso s'intrecciano con la sorte della parrocchia del Santissimo Salvatore di Casal Di Principe. Perché da circa due mesi la chiesa non ha un viceparroco, ma è retta da don Carlo Aversano, rimasto solo e ancora addolorato per quanto accaduto. Sarebbe stato invece sostituito l'insegnate di religione cattolica nella scuola media ed elementare di Villa Literno. Dal plesso scolastico l'alunno, senza l'autorizzazione dei genitori, non sarebbe dovuto uscire, perché il permesso ratificato dal vicedirigente aveva accordato solo lo spostamento da un'aula all'altra per realizzare il «progetto Natale». Da questa circostanza sarebbe nata la querela di parte contro don Marco perché «approfittando del suo ruolo di sacerdote nonché di insegnante di religione», portò via il ragazzino «per condurlo, con un raggiro, in una zona periferica della città per poi costringerlo a subire abusi di tipo sessuale».

 
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Kulkulcan
view post Posted on 9/2/2008, 17:48




Di nuovo sta parola :micadonolebracciaeanchequalcosaltro: "presunti abusi" . Ma basta! Ma finitela è colpevole punto!!!
 
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sd&m
view post Posted on 9/2/2008, 18:15




abc

Edited by GalileoGalilei - 27/5/2015, 16:24
 
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