Laici Libertari Anticlericali Forum

Perché molti preti sono pedofili?

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view post Posted on 3/6/2007, 10:41
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http://www.ildialogo.org/Ratzinger/pedofiliachiese.htm#

Il 7% dei preti è pedofilo
Non si tratta di casi limite ed isolati

di Fausto Marinetti

Lettera a Santoro dopo la trasmissione sul documentario della BBC relativo ai preti pedofili


Gent.mo Santoro,
complimenti per il coraggio di mettere a confronto le vittime con coloro che, in qualche misura, o con il silenzio, o con l’omertà, o con la collaborazione attiva o passiva, hanno fatto sì che fossero "prodotte".
Alcune osservazioni:
1- i casi evidenziati dalla BBC e dalle vittime in sala, rischiano di avallare la tesi, che si tratta di "alcuni" preti maniaci sessuali e potrebbe far pensare: "Bè, in fondo sono eccezioni, casi limite, le mele marce ci sono dappertutto, ecc.". E’ questo che non si può tollerare, perché sulle idee si può discutere, sui numeri no: solo negli USA più di 5.000 preti pedofili con 11.000 vittime (sarebbe stato efficace un pannello con le cifre a livello mondiale). Questo è solo ciò che è venuto alla luce nei tribunali, ma quello che è rimasto nascosto nelle sacrestie e negli archivi segreti delle curie sarebbe, a detta degli esperti, dieci volte tanto.
2- La gravità dei documenti ufficiali (Crimen sollicitationis (1962), Codice di diritto canonico (1983), De delictis gravioribus (2001),) consiste nell’attribuirsi la "competenza" di giudicare crimini da codice penale, come se si trattasse di "peccatucci" dei quali basta pentirsi, qualche preghiera o una "pena canonica" (trasferimento, sospensione dal ministero, riduzione allo stato laicale, scomunica). Il delitto va trattato da delitto (l’unica competente è la società civile), non da peccato (riguarda la coscienza personale). Per giustizia il male fatto va riparato, risarcito. E perché ci si crede autorizzati a giudicare in foro interno un delitto pubblico? Perché la chiesa si ritiene "società perfetta, autonoma, indipendente" dallo Stato. I suoi funzionari non sono cittadini come gli altri, ma "persone sacre", sul piedestallo di Dio, tanto da "agire in persona Christi" (al posto di Cristo), perché si fa credere al prete di essere "ontologicamente configurato a Cristo" (=Cristo stesso).
3- Fisichella ha un bel dire che tutto è in ordine, che la Chiesa difende i bambini. Negli USA le cose sono venute alla luce non per merito della gerarchia, ma dei LAICI, che sono usciti dalla condizione di eterni minorenni e si sono riappropriati della loro dignità umano-cristiana, che consiste nella corresponsabilità, condivisione, compartecipazione di tutto ciò che riguarda "il popolo di Dio". E queste organizzazioni (SNAP, Voice of the faithfull, Call to action, Noi siamo Chiesa, ecc.) vengono ancora ostacolate, quando non perseguite e condannate.
4- Peccato non si sia accennato al reclutamento dei minorenni, già messo fuori legge dalla Carta dell’ONU (1989). Nei paesi impoveriti le vocazioni ("bocazioni") dei minori sovrabbondano perché in seminario si mangia, ma viene impartita una diseducazione, perché l’ambiente di soli maschi è contro natura; perché l’assenza della donna (l’altra metà dell’uomo) produce persone immature, frustrate, incompiute. Non solo, ma viene inculcata la salvezza dell’anima a scapito del corpo, che la donna è il diavolo, l’Eva tentatrice, da cui rifuggire. L’unica donna ammessa è "la Vergine Maria", che induce il ragazzo alla visione della donna-angelo, smaterializzata, ridotta ad un fantasma, ragion per cui non riuscirà più a relazionarsi normalmente con la donna reale. Un trauma che lo segna per sempre. Non ha senso giustificare tutto, lavandosene le mani: "quei preti delinquenti non avrebbero dovuto essere preti", perché si continua a impartire un’educazione" che giunge a menomare e deformare la persona umana. E’ tutto per caso o c’è qualcosa a monte che non va? Non per nulla i preti sposati nel mondo sono 100-150.000, uno su cinque. In Italia sono 10.000 e le suore il triplo. E chi ha quantificato preti e vescovi alcolizzati, con l’amante, con il compagno, in cura psichiatrica, con figli non riconosciuti? E’ la paura della verità, che fa occultare le cifre? (Secondo la ricerca statistica di Rodríguez Pepe, il 95% dei preti si masturba, 60% ha relazioni sessuali, 20% è omosessuale, 7% abusa di minorenni. Da un campione si ricava che: il 53% ha relazioni sessuali con adulte, 21% con adulti, 14% con minori maschi e il 12% con minori femmine ( La vida sexual del clero, Barcelona, 1995).
5- Bisogna mettere a nudo le radici del male: la visione pagana della sessualità (ereditata dagli gnostici, manichei, ecc.); ossessione del "de sesto", patriarcalismo, misoginia, dispotismo, oscurantismo, angelismo. Come se Dio dovesse vergognarsi di averci fatto di anima e corpo, maschi e femmine. Non ha detto all’inizio, che era "tutto molto buono", compresa la donna e il piacere sessuale?
6- Non si può tralasciare, che i vescovi, i quali hanno coperto i loro preti (uno di loro dice: "Come faccio a denunciare un figlio?"), li hanno trasferiti da una parrocchia all’altra, nascosto o fatto emigrare all’estero, sono ancora sul trono del loro insindacabile potere. Come quello di Agrigento, di Firenze, ecc. Oppure godono della extra-territorialità, cittadini del Vaticano, come il card. Bernard Law. E così che la Chiesa difende i "piccoli"?
Cordialmente,

fausto marinetti



Venerdì, 01 giugno 2007
 
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Arammigu
view post Posted on 3/6/2007, 14:01




anche "don" dessi ,già dal "91 fu solo trasferito,invece che espulso!
 
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view post Posted on 19/12/2007, 14:10
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http://www.cristianesimo.it/pedopreti2.htm

PERCHE’ MOLTI PRETI SONO
PEDOFILI?
Intervento di uno psicoterapeuta

Sempre più spesso, nonostante la censura di Stato si affanni per impedire la divulgazione di questo genere di notizie, vengono riferiti dalla stampa, ma soprattutto dai siti internet italiani ed esteri, episodi di pedofilia che hanno come protagonisti dei preti.

Che si tratti di una vera e propria “epidemia” lo dimostra anche lo zelante interessamento del signor Giuseppe Ratzinger il quale, qualche anno fa, da cardinale, interveniva con veemenza contro i media americani che “osavano” diffondere questo genere di notizie, che potevano turbare i fedeli e gettare discredito sulla Chiesa cattolica.

Evidentemente già da allora il modello di “informazione corretta” adottato da Ratzinger era quello italiano, enfatico e trionfalistico quando si tratta di osannare il papa, omertoso e mistificatorio quando si tratta di nascondere le malefatte della chiesa o dei suoi funzionari.

La mancanza di pudore da parte del signor Ratzinger giunse persino a fargli teorizzare che, poiché la percentuale di preti con esperienze di pedofilia (che in America viene stimata fra l’1 e il 6%) non sarebbe superiore a quella della popolazione generale (il che è tutto da dimostrare), ciò dovrebbe indurre i giornalisti a considerare del tutto “ovvio” che debbano esistere dei preti pedofili, quantomeno in quantità tollerabile e statisticamente “inevitabile”, al punto da non creare più “inutili” e inopportuni scandalismi di fronte a tali eventi che, sempre secondo Ratzinger, non dovrebbero nemmeno “fare notizia”, essendo in qualche modo già “scontati”.

Ora, ci si potrebbe domandare come mai la Chiesa non ha mai spiegato perché fare il prete cattolico non attenui, o perlomeno non ponga un freno morale, a queste disinvolte tendenze che, non dimentichiamolo, producono veri e propri crimini e non peccatucci veniali. Da coloro che si proclamano predicatori di verità divine nonché strenui difensori di inconsapevoli embrioni, sempre pronti a condannare tutto e tutti, ci si dovrebbe attendere quantomeno un minimo di coerenza e di comportamenti esemplari, ma evidentemente così non è.

Sta di fatto che questo atteggiamento di copertura verso i preti pedofili sarebbe costato a Ratzinger un procedimento giudiziario negli Stati Uniti, per oggettivo favoreggiamento, se non fosse che la nomina a papa ha fatto decadere la possibilità di proseguire l’iter, ed arrivare magari ad una condanna. Questo è avvenuto non in quanto Ratzinger è divenuto capo di una chiesa, ma in quanto “capo di Stato” estero, ovvero del Vaticano, quindi, secondo le leggi vigenti negli USA, “immune” dalla competenza dei tribunali.

Quanto alla situazione americana, vale la pena ricordare che la sola diocesi di San Francisco, in California, ha patteggiato risarcimenti alle famiglie dei bambini vittime di preti pedofili, per ben 21 milioni di dollari. Per tutti gli Stati Uniti le cifre dei risarcimenti si aggirano intorno al miliardo di dollari. Un vero disastro economico per il cattolicesimo americano, che oltretutto non gode di alcun finanziamento pubblico.

***

Al di là di queste notizie viene da chiedersi: perché i preti diventano pedofili? Molti penseranno che sia uno degli effetti del celibato forzato, ma se dipendesse semplicemente da questo, dovremmo osservare somiglianze statistiche con analoghe situazioni di castità obbligatoria, cosa che non risulta. Del resto, se la condizione di celibato diventasse insostenibile per il prete, perché non ripiegare nella normale eterosessualità adulta, più o meno clandestina?

No, certamente il comportamento pedofilo non può essere spiegato con la semplice repressione sessuale, nemmeno se esasperata e prolungata negli anni.

Sebbene la pedofilia sia un crimine particolarmente odioso perché colpisce le vittime più indifese e disarmate, va tuttavia detto che essa evidenzia uno stato di regressione psichica da parte di chi la mette in atto.

Un pedofilo non è mai completamente adulto, bensì cerca, a livello inconscio, di rievocare simbolicamente la sua stessa infanzia. La mancanza di maturità sessuale da parte dei preti, che l’esperienza del seminario non ha certo potuto permettere, potrebbe aver “fissato” lo stato evolutivo psichico ad uno stadio preadolescenziale.

Questa interpretazione narcisistica del comportamento pedofilo dei preti sarebbe confermata dall’osservazione dell’età media delle vittime, spesso compresa fra gli 8 e i 12 anni. Va anche sottolineato che nella quasi totalità dei casi si tratta di pedofilia omosessuale, ed anche questo elemento ci fa capire come il prete pedofilo abbia pesanti conflitti da risolvere con sé stesso, con la propria sessualità, con la propria storia e soprattutto con la propria identità.

La pedofilia è comunque un fenomeno estremamente complesso, non è semplicemente espressione di tendenze regressive infantili negli adulti (altrimenti i pedofili sarebbero milioni!).

Va considerato un altro fondamentale aspetto: il rapporto sado-masochistico. Anche qualora non vi sia violenza, è innegabile che il pedofilo, per sottomettere la vittima, faccia leva sul suo potere adulto e sulla sua superiorità fisica e psicologica.

E’ anche evidente che lo scopo del pedofilo non è di procurare piacere, ma di ottenerlo, anche usando la propria preda come fosse un giocattolo inerme. C’è dunque una notevole componente ideologicamente autoritaria nella pedofilia. Un autoritarismo che si esprime come un bisogno di possessivismo morboso, invincibile, da cui non ci si può sottrarre.

E’ estremamente significativo che in molti episodi riportati dalle cronache, si nota che i preti pedofili generalmente non prendono particolari precauzioni per nascondere i propri perversi comportamenti. Nel loro delirio di onnipotenza (che è anch’esso di origine infantile) essi preferiscono contare sulla omertà delle proprie vittime piuttosto che sul mettere in atto i comportamenti devianti in contesti protetti, magari lontano dal proprio ambiente.

***

A questo punto possiamo avanzare un’ipotesi che forse dà un senso logico a tutto quanto esposto precedentemente, e che potrebbe almeno in parte spiegare il ricorrente nesso fra comportamento pedofilo e condizione di prete.

Riepilogando, abbiamo analizzato le principali componenti della pedofilia e abbiamo riscontrato regressione, autoritarismo, possessivismo morboso. Guarda caso, si tratta dell’essenza più intima della teologia cattolica!

Il cattolicesimo, fra tutte le religioni del mondo, è infatti quella che offre al popolo il maggior numero di simboli infantili: non a caso il personaggio più proposto, più venerato, più rappresentato e rispettato è una mamma. Poi, proprio come si fa con i bambini, vengono continuamente propinate promesse, minacce, premi e punizioni. Raramente, o forse mai, si parla di responsabilità personale o di libere decisioni, quelli sono comportamenti troppo adulti, i cattolici possono solo osservare, seguire, credere, aderire, obbedire, confessare, pentirsi, ecc.

Sempre a proposito di regressione infantile, si osservi che il principale rito cattolico, nonché il comportamento più meritorio e sacro, è un comportamento “orale”, cioè l’eucarestia. Che i buoni cristiani debbano fare la comunione tutte le domeniche ricorda incredibilmente un vecchio luogo comune: “i bambini buoni mangiano tutta la pappa”. Non solo: nella liturgia cattolica si insiste, non a caso, sul fatto che l’ostia debba essere “imboccata” dalle mani del sacerdote, e non presa in mano dall’adepto. Come accade con una mamma che nutre un bambino che non sa ancora tenere in mano il cucchiaino.

Pochi hanno notato che, a suo tempo, ci fu un richiamo di papa Wojtyla proprio su questo argomento, ovvero dell’ostia “imboccata” dal prete, dato che molte chiese si stavano disinvoltamente protestantizzando su questa formalità apparentemente insignificante, distribuendo ostie direttamente nelle mani dei fedeli. Ma alla chiesa certi dettagli non sfuggono, perché ne conoscono l’enorme portata psicologica.

Ed è infatti così che la chiesa vuole che siano i suoi sottoposti: inermi, inconsapevoli, bambini che si abbandonano ciecamente nelle mani di una autorità protettiva e consolatoria. Bambini che non sanno nemmeno usare le proprie mani. Guarda caso, anche i pedofili hanno bisogno di soggetti passivi ed inconsapevoli. Curioso vero?

Sta di fatto che il bambino stuprato, vittima del pedofilo, magari del prete-pedofilo, è quindi una metafora del cattolico perfetto: sottomesso, timoroso, silenzioso, fiducioso che ciò che accade è per il suo bene.

***

Il prete pedofilo non cessa dunque di essere prete (“Tu es sacerdos in aeternum”), anzi, forse esprime nella forma più eloquente ed esplicita quella ideologia che la sua mente ha assorbito da anni e anni, finendo per identificarsi con essa. Avete notato? I preti pedofili se scoperti non lasciano mai il sacerdozio, a differenza dei preti che hanno avuto delle “banali” relazioni con donne. Inoltre, difficilmente vengono sospesi dalle celebrazioni religiose, tutt’al più vengono trasferiti “per non dare scandalo”.

Ora sappiamo perché: la pedofilia esprime in realtà ruoli e significati profondamente ed intimamente “cattolici”, sebbene il prete pedofilo abbia il paradossale ruolo di essere contemporaneamente vittima (sia dei suoi problemi personali che di una ideologia oggettivamente nociva per l’equilibrio psichico) e carnefice (perché commette abusi senza preoccuparsi dei danni indelebili che procura agli altri).

La dinamica “prete pedofilo-bambino” è dunque una efficace metafora del rapporto fra la chiesa e i suoi fedeli, fra l’istituzione possessiva e autoritaria, e i suoi seguaci ingenui e “bambini”.

Tra l’altro la chiesa, battezzando bambini inconsapevoli, e indottrinandoli sin dalla scuola materna, a ben vedere mette in atto le stesse tecniche di adescamento usate dai pedofili, che infatti fondano la loro seduzione proprio sulla non conoscenza, sulla non consapevolezza e persino sul senso di timore riverenziale che la vittima avverte “dopo” l’avvenuto “battesimo” (in questo caso il termine va interpretato con un doppio senso).

In entrambi i casi, questi bambini “vittime” (sia di pedofili che di chiese pedofile) sanno provare solo sensi di colpa, e non l’opportuno e sacrosanto diritto alla propria integrità mentale e fisica. Infatti, come tutti gli psicoterapeuti sanno bene per esperienza professionale, ricevere una educazione rigidamente cattolica non lascia minori conseguenze negative nella personalità rispetto agli effetti dei traumi psicologici che derivano dal subire episodi di pedofilia. Anzi forse questi ultimi, essendo tutto sommato più circoscritti, possono essere superati più facilmente.

***

Un’altra analogia simbolica fra pedofilia e cattolicesimo la troviamo, nientemeno, nella messa. Che cos’è la messa? La rievocazione del sacrificio di una vittima innocente! Il rito del cosiddetto “agnello” che viene sacrificato sull’altare “per l’espiazione dei nostri peccati”.

Un prete, dunque, che celebra la messa, drammatizza simbolicamente (per la teologia cattolica addirittura materialmente) il “sacrificio di una vittima innocente”. Potremmo paradossalmente dire che anche i pedofili “sacrificano vittime innocenti”. Questo è molto importante perché è il cuore dell’ideologia cattolica. Abituare la propria mente a pensare che sacrificare vittime innocenti sia un rituale sacro, positivo, espiatorio, purificatore e da cui scaturisce il bene, può certamente confondere l’inconscio, “abituandolo” a concezioni sottilmente perverse e sacralizzate.

Il prete pedofilo, stuprando bambini, per quanto spaventoso e deviante possa sembrare, non fa altro che “celebrare una messa”, usando simboli diversi ma evocando significati analoghi, ovvero: la vittima innocente va sacrificata. Il suo sangue non è la prova della violenza umana, al contrario, esso ci “lava” e ci purifica! Del resto, cose simili accadevano anche in molti antichi riti religiosi. Quanti poveri animali sono stati torturati, dissanguati e uccisi affinché i sacerdoti si illudessero, in tal modo, di ripulire sia la propria coscienza che quella altrui!

***

Possiamo infine concludere che il pedofilo, sia esso prete o no, è una persona con gravi problemi, che in modo irrazionale, deviante e purtroppo dannoso per gli altri, cerca sé stesso e la sua perduta identità sessuale. Nel caso in cui il pedofilo sia un prete, la situazione è resa ancora più complessa a causa della nefasta influenza psichica di quella teologia che è stata oggetto dei suoi studi, della sua formazione e della sua vita.

L’omertà della chiesa, e le sue solite negazioni dell’evidenza, oltretutto, impediscono a questi preti di essere curati, supportati da specialisti della psicologia, magari portati in psicoterapia. E perché no, studiati di più, affinché si possa tentare di prevenire il continuo ripetersi di questi fenomeni.

Evidentemente la chiesa preferisce tenersi dei preti pedofili, che continueranno a fare vittime innocenti, piuttosto che correre il rischio di confrontarsi con delle menti liberate.
 
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Ashmael
view post Posted on 19/12/2007, 15:05




Interessante. C'è da dire che la pedofilia dei preti è solo una sfaccettatura di questo triste fenomeno, un altro aspetto del quale è la pedofilia familiare, dove cerdo sia prevalente la pedofilia eterosessuale. A mio avviso è molto probabilmente corretta la tesi prospettata, che il pedofilo sia rimasto fermo a una fase preadolescenziale dello sviluppo psico-sessuale: anche la scelta del soggetto sembrerebbe indicare una fissazione su un soggetto coetaneo da cui il pedofilo è stato attratto in quella fase dello sviluppo, fissandosi sui soggetti di quell'età in una sorta di feticismo cronologico, come Humbert Humbert di "Lolita" che era stato innamorato, a undici anni, di una preadolescente, rimanendo poi fissato a soggetti di quell'età. Normalmente l'età delle persone da cui si è attratti cresce con l'età, per stabilizzarsi su qualcuno che ha grosso modo la nostra età: questo meccanismo è bloccato nel pedofilo. C'è anche la pedofilia situazionale o occasionale:persone con meccanismi inibitori compromessi scelgono i bambini non perchè siano particolarmente attratti da loro, ma perchè sono prede più facili o più raggiungibili nel caso di insegnantoi, istruttori ginnici, sacerdoti. Alla chiesa, purtroppo, interessa solo coprirsi il grasso deretano.
 
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Cittadino!
view post Posted on 24/12/2007, 02:49




Se me ne trovo uno tra le mani vedi che legnate sul naso, altrochè "Peace and Love"
 
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view post Posted on 24/12/2007, 12:31
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E' sempre il solito discorso, siamo nel 2008 e combattiamo sempre con gli stessi problemi...

La sedia elettrica, è un idea che porto sempre con me, la mettiamo obbligatoria in italia e buonanotte no ? Prendi un pedofilazzo bastardo e lo friggi per bene...

Perchè i preti sono pedofili ? Inizialmente mi verrebbe da dire che sono sessualmente repressi e quindi se la riprendono coi bambini, ma dal profondo del cuore, posso dire che sono pedofili perchè fanno schifo, loro e le ca**ate che ci propinano da mattina a sera.

Massa di capre orripilanti.
 
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Federichino
view post Posted on 13/1/2008, 21:53




Credo che al fondo vi sia la visione dell'amore come invadenza, una visione alla quale è estraneo il rispetto. L'istruzione religiosa ai bambini, l'imporre delle convinzioni dalla più tenera età è, con le dovute differenze, qualcosa di analogo all'atteggiamento pedofilo. Anche il pedofilo si giustifica con la scusa dell'amore.
 
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view post Posted on 26/2/2008, 13:51
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» È contro natura negare la propria sessualità


L'opinione di Philpp Jaffé, specialista di devianze sessuali, sul celibato dei preti.
di AndyBrunoI


Scritto giovedì 14 febbraio 2008 alle 11:23
(ultima modifica: 14.2.2008 alle 17:26)


I recenti fatti di cronaca, uniti a quelli passati ma emersi solo oggi, inerenti alle violenze sessuali e agli atti pedofili compiuti da preti cattolici hanno suscitato un vespaio di reazioni. Un tema che su tutti fa discutere è il celibato dei preti. È forse questa negazione della sessualità che porta loro a commettere atti così brutali? L'hebdo lo ha chiesto a Philip Jaffé, specialista di devianze sessuali, e professore di psicologia all'università di Ginevra.


Si può stabilire un legame di causalità tra l'obbligo del celibato e le devianze sessuali?

No sarebbe troppo semplicistico. La sessualità prende più "forme", non solo quella del matrimonio. È una grossa menzogna focalizzare le cause dei recenti tristi fatti sul celibato. Il problema è più vasto: la chiesa cattolica divulga un discorso sulla sessualità che la "sporca". Tutte le forme di sessualità, anche la masturbazione, sono considerate male. L'uomo di chiesa non dispone dunque di nessuna via di fuga per vivere i suoi momenti d'initmità. Questo è il vero problema.

Il celibato dei preti è dunque un'illusione?

Un prete su due non vive nell'astinenza sessuale, secondo uno studio americano. Quello che mi stupisce è che il 50% di questi umoni riesce a vivere una vita "virtuosa". È normale che l'altra metà si batta con la propria sessualità: i preti sono degli uomini come gli altri, con degli ormoni, dei testosteroni e delle emozioni. È contrario alla natura voler negare la propria sessualità.

Cosa possono fare i preti per gestire la loro libido?

La chiesa insegna loro a evitare le tentazioni, e dei giochi mentali per banalizzare i loro fantasmi. Nel passato erano addirittura obbligati a portare degli oggetti contundenti sul pene, per sostituire il piacere con il dolore. Ma, sotto sotto, restano comunque dei mammiferi con delle pulsioni sessuali.

La chiesa obbliga i seminaristi ad un supporto psicologico per determinare le persone a rischio. È una soluzione?

Per me si tratta piuttosto di un illusione. Il 15% degli uomini hanno dei fantasmi di violenza o pedofilia. Ma pochi ne parlano volontariamente. Non possiamo cercare nella testa di qualcuno cose che la persona non vuole dire. Il solo vantaggio di questa iniziativa è di mettere al centro delle preoccupazione della autorità ecclesiastica le devianze sessuali.

Cosa pensa dei rapporti consensienti tra uomo di chiesa e donna..?

Fatico con questa nozione. Comme con il medico e il suo paziente, esiste una grande differenza di "status" tra queste due persone. Mi sembra dunque sbagliato parlare di vero consenso. Esistono delle eccezzioni però: dei preti innamorati che hanno lasciato la chiesa per fondare una famiglia.

Le donne vivono male queto tipo di relazione?

Può essere difficile comme una qualsiasi relazione extra coniugale. Ma queste donne in più soffrono di vivere nel peccato e nella menzogna, poiche spesso sono molto credenti. Non si incontra un prete per caso. Subiscono la paura dei danni causati alla carriera dell'uomo che amano.

Qual'è la differenza, per una donna, tra un abuso di un prete e di un qualsiasi altro uomo?

Il prete non è uno qualunque: egli rappresenta la morale. Rappresenta dio in terra e gode dunque di una considerazione maggiore rispetto a qualunque altro uomo che svolge un altra attività. Per la vittima è dunque uno schok totale. L'abuso viene dunque vissuto come il tradimento supremo, poichè commesso da qualcuno che non può, per definizione, fare del male.

Come reagiscono le donne abusate?

Si trovano all'interno di un conflitto insolubile. Sapendo che l'abuso è stato protratto da una persona con una forte autorità morale, si ritrovano spesso nella situazione di colei che ha acconsentito. Hanno l'impressione di non essere difese. Queste donne entrano, loro malgrado, in un processo che le porta ad essere complici del loro stesso abuso.

Riescono a parlarne?

Quando ci si trova confrontati con un abuso perpetuato da qualcuno con una forte pressione su di noi, ci si ritrova chiusi in una specie di cerchio del silenzio. "Ho fatto qualcosa di brutto, ho anche partecipato e mi hanno detto di non parlarne".

L'uomo di chiesa sceglie la propria vittima nel mondo ecclesiastico o all'esterno?

Uno studio americano rivela che su 1100 monache, il 6% aveva già avuto delle relazioni sessuali con dei preti. Una parte delle vittime sono dunque recrutate all'interno della chiesa. La maggioranza viene però dall'esterno: per la natura della loro professione, i preti sono attorniati spesso da donne vulnerabili. Persone che cercano la loro guida e il loro sostegno morale. Non sono le occasioni che mancano...

I preti che abusano, scelgono delle donne particolarmente vulnerabili?

Certo. Un buon violentatore cerca la persona che riuscirà a piegare il più facilmente possibile con il minor numero possibile di danni causati. i preti hanno un buon radar per determinare la vulnerabilità di una persona: sono abituati ha sondare le anime delle persone ed ad ascoltare le confessioni delle persone. Sanno chi è in forma psicologica e chi no.

Fonte: Hebdo
 
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perlanaturale
view post Posted on 8/5/2008, 19:09




perche non sapete cosa succede, al seminario un ragazzo che andava al seminario del mio gruppo di amici è tornato diretto a casa, schifato dalle cose che ha visto
 
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radical-libertario
view post Posted on 8/5/2008, 19:11




perchè non si può combattere il proprio istinto l'uomo è anche quello....quindi fate voi...
 
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perlanaturale
view post Posted on 15/8/2008, 22:02




Tanti indossano l' abito talare, certi della propria impunibilità.
 
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matteol77
view post Posted on 16/8/2008, 00:26




CITAZIONE (perlanaturale @ 8/5/2008, 20:09)
perche non sapete cosa succede, al seminario un ragazzo che andava al seminario del mio gruppo di amici è tornato diretto a casa, schifato dalle cose che ha visto

Scusa, che cosa ha visto?
 
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-Fox Mulder-
view post Posted on 16/8/2008, 15:06




CITAZIONE (matteol77 @ 16/8/2008, 01:26)
CITAZIONE (perlanaturale @ 8/5/2008, 20:09)
perche non sapete cosa succede, al seminario un ragazzo che andava al seminario del mio gruppo di amici è tornato diretto a casa, schifato dalle cose che ha visto

Scusa, che cosa ha visto?

Pensa al peggio e sappi che non è abbastanza, il resto lo lascio alla tua immaginazione.
 
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matteol77
view post Posted on 16/8/2008, 15:34




CITAZIONE
Pensa al peggio e sappi che non è abbastanza, il resto lo lascio alla tua immaginazione.

Ma dai! Dico seriamente!

Sarei interessato a conoscere realmente cosa succede nei seminari possibilmente da testimoni direttamente coinvolti o da loro conoscenti ed amici.
 
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rumonly13
view post Posted on 17/8/2008, 01:00




CITAZIONE (Grissom_85 @ 24/12/2007, 13:31)
E' sempre il solito discorso, siamo nel 2008 e combattiamo sempre con gli stessi problemi...

La sedia elettrica, è un idea che porto sempre con me, la mettiamo obbligatoria in italia e buonanotte no ? Prendi un pedofilazzo bastardo e lo friggi per bene...

siamo nel 2008 e ancora combattiamo sempre la solita demagogia(per non dire ignoranza) ragiona su quello che dici la sedia elettrica?cose occhio per occhio dente per dente?queste cose non si dicono manco per scherzo, siamo il paese che ha dato i natali a beccaria per favore non facciamo un passo in avanti e 2 indietro....
 
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63 replies since 3/6/2007, 10:41   6601 views
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