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view post Posted: 7/10/2021, 20:05 “La religione sta uccidendo la Nigeria” scrive Charles Onyeabor su cosa si può imparare dall’Italia - Attualità
“La religione sta uccidendo la Nigeria” scrive Charles Onyeabor su cosa si può imparare dall’Italia

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Charles: "Ogni uomo che cade giù anche per colpa degli altri deve lottare per rialzarsi da solo... la vita è adesso... vivila adesso".

Mentre la Nigeria celebra il suo 61° anniversario di indipendenza, Charles Onyeabor, cantante nigeriano che vive in Italia, figlio del leggendario musicista William Onyeabor, ha condiviso un pensiero interessante sulle ciò che il suo Paese d’origine può fare per andare avanti

Sulla sua pagina Instagram ha evidenziato come la religione stia frenando la Nigeria e ha scritto sulle lezioni lo Stato Africano può imparare dall’Italia, un paese che, nonostante sia la sede del Vaticano, non fa troppo affidamento sulla religione per gestire le cose di ordinaria amministrazione.

“È ora di chiamare le cose col loro nome, il nostro caro paese ha 61 anni, ma purtroppo la religione sta uccidendo la Nigeria, è questa una delle cause principali che ci riporta indietro come nazione. Credevo che dal momento che il Vaticano è a Roma, in Italia, lo Stato fosse “santo” e che tutti avrebbero pregato per le strade, ma quando sono arrivato qui più di 20 anni fa, la realtà mi ha aperto gli occhi. La maggior parte di loro non va nemmeno in una chiesa o in una moschea, si limita a lavorare e lo fa per raggiungere il proprio obiettivo con un piano, qualunque esso sia.”

“Le loro strade non sono state costruite con una Bibbia o un Corano. Grandi menti si sono unite alle idee, hanno avuto un piano e lo hanno implementato. Tuttavia la Nigeria è l’unico paese in cui vedi un cristiano che implora Dio di aiutarlo a vincere una lotteria mentre non ha nemmeno giocato alla lotteria. Dobbiamo essere realistici perché la maggior parte delle cose non sono spirituali, ma tutto è spirituale per noi in Nigeria.”

“È così brutto che in Nigeria la religione sia persino una competizione. I Cristiani pensano che la loro religione sia superiore ai musulmani o a qualsiasi altra religione, mentre i musulmani pensano che la loro sia superiore alle altre. Ma in Italia la tua religione non ha nemmeno importanza. Ho visto musulmani andare in chiesa con i loro amici cristiani e cristiani a eventi musulmani. Si tratta di amore e insieme sono in grado di ottenere molto.”

“Non è però tutta colpa della religione. Il Governo, a partire dalla Presidenza, deve prendere coscienza dei suoi doveri e responsabilità fondamentali. Come durante questa pandemia di Covid-19 il governo italiano si è assicurato che tutti i suoi cittadini ottenessero soldi per la spesa e sono arrivati persino ad aiutare diverse persone a pagare gli affitti e a sostenere gli imprenditori con soldi per aiutarli a rimettersi in piedi. Anche gli immigrati non sono stati esclusi, hanno ricevuto una sorta di sostegno dal governo.”

“I diritti umani sono una cosa fondamentale. Gli italiani hanno il diritto di esprimersi come vogliono senza essere attaccati dal governo o da nessuno. A differenza della Nigeria dove non puoi esprimerti liberamente senza metterti nei guai.”

“Spero che possiamo usare questo giorno e questo momento per riflettere sui problemi di base che ci riguardano come esseri umani e vedere come possiamo andare avanti al meglio senza ingannarci“.

Fonte: www.politicamentecorretto.com/2021...are-dallitalia/
view post Posted: 11/7/2021, 19:36 Al Bano Carrisi canta in Chiesa e il vescovo si offende. - Attualità
Al Bano Carrisi canta in Chiesa e il vescovo si infuria: “Grave offesa, non deve ripetersi più” (VIDEO)

https://gossiptvmagazine.it/al-bano-carris...ersi-piu-video/

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Oltre al gossip Al Bano Carrisi è protagonista anche nel mondo ecclesiastico. Infatti, recentemente il cantautore di Cellino San Marco ha scatenato l’ira del vescovo. Il motivo? Tutto ‘colpa’ di un’esibizione del 78enne salentino in Chiesa.

“A nessuno è concesso di usare la liturgia come palcoscenico per organizzare esibizioni di artisti di qualunque natura. Sarebbe una grave offesa alla celebrazione e al luogo sacro”, ha tuonato il vescovo della diocesi di Andria, Monsignor Luigi Mansi. Affermazioni che hanno fatto arrabbiare di non poco i tantissimi fan dell’artista pugliese che non ha fatto nulla di male.

Il Vescovo si scaglia contro il Maestro Carrisi
Proprio il Monsignor Luigi Mansi ha celebrato il matrimonio religioso di una giovane coppia nel corso del quale si è esibito il cantautore di Cellino San Marco, facendo una sorpresa ai novelli sposi che non sapevano nulla.

Dalla Curia di Andria spiegano infatti che: “I sacerdoti hanno il compito di verificare il rispetto di tali norme, visto che gli organizzatori potrebbero anche non conoscerle, perché non si ripetano più episodi di questo genere”. Per il vescovo Al Bano Carrisi avrebbe dovuto cantare durante la festa nella sala ricevimenti e non in Chiesa durante la liturgia. (Continua dopo il video)



La sorpresa di Al Bano alla coppia di sposi pugliesi
Come accennato prima, l’esibizione di Al Bano Carrisi è stata una vera sorpresa per gli sposi. Infatti, nessuno era a conoscenza della del cantautore di Cellino San Marco. Quest’ultimo, infatti, sarebbe stato invitato da uno dei più cari amici della giovane coppia convolata che si sono sposati giorni fa, Alessandra Di Chio (ex coordinatrice FI Giovani) e Michele Prisciandaro.

Da qui la decisione di intrattenere tutti gli ospiti con un brano, non andata giù ai religiosi che hanno deciso di rimproverare il 78enne salentino come se avesse commesso non so cosa. Al momento non è arrivata la replica del diretto interessato che con molta probabilità arriverà molto presto e sicuramente non sarà tenera.

https://gossiptvmagazine.it/al-bano-carris...ersi-piu-video/
view post Posted: 10/7/2021, 19:38 Arciv. Viganò: la beatitudine sta nell’allontanarsi dal peccato e, ad insegnarci come si vive la sessualita' - Attualità
Arciv. Viganò: la beatitudine sta nell’allontanarsi dal peccato e, attraverso il perdono e grazia di Dio

http://www.korazym.org/63767/arciv-vigano-...rso-la-santita/

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Il punto centrale del ragionamento di Viganò è, che – come vescovo cattolico – deve insegnare la dottrina consolidata della Chiesa Cattolica Romana in materia di fede e di morale, e non insegnare che la dottrina è mutevole, o può essere cambiata, perché ciò sarebbe contrario alla promessa di sostenere sempre la dottrina, che fece al tempo della sua ordinazione e consacrazione.

Viganò insiste che il perenne insegnamento della Chiesa sulla sessualità e sui rapporti sessuali non può e non deve cambiare, perché è stato tramandato fin dall’inizio e perché è in sintonia con la natura umana e quindi aderire a questo insegnamento offre l’unica possibilità di felicità e beatitudine umana. Sottolinea, tuttavia, che è anche vero che nessuno è esente dal peccato, né dalla tentazione di peccare.

Cosa pensa del sostegno di Papa Francesco a padre James Martin?L’ideologia LGBTQ+ e la teoria gender che essa presuppone come proprio postulato rappresentano una minaccia mortale per l’intera società, la famiglia, la persona e ovviamente la Chiesa, perché dissolvono il corpo sociale, le relazioni tra i suoi membri e lo stesso concetto di realtà biologica dei sessi, arbitrariamente spostata sulla opinabile e variabile percezione soggettiva di sé basata sul genere. Molti non si rendono conto del caos che tutto questo causerà non solo in abito civile e familiare, ma anche religioso, non appena il riconoscimento del movimento LGBTQ+ porterà inevitabilmente a dover accogliere nelle parrocchie e nelle comunità persone che presentano quella che viene definita disforia di genere. Un esempio emblematico potrebbe essere il caso di un uomo ordinato sacerdote che ad un certo punto creda di potersi identificare con una donna: dobbiamo prepararci all’eventualità di vedere celebrata la Messa da un transessuale o da un travestito? e come conciliare il permanere del cromosoma maschile – che definisce indefettibilmente la materia del Sacramento dell’Ordine – con le apparenze di una donna? come pensare al caso di una monaca che, sviluppando una percezione di sé maschile, pretenda di essere trasferita in una comunità religiosa di uomini e magari di ricevere gli Ordini Sacri? Questo delirio, le cui conseguenze sono assurde e sconvolgenti nell’ambito civile, una volta applicato all’ambito religioso infliggerebbe un colpo mortale al già martoriato corpo ecclesiale.

continua nel link: http://www.korazym.org/63767/arciv-vigano-...rso-la-santita/
view post Posted: 7/7/2021, 18:36 La fine dei docenti di religione - Diritti civili
La fine dei docenti di religione

www.tecnicadellascuola.it/la-fine-dei-docenti-di-religione

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Carmelo Mirisola interviene in merito alla mozione per l’abolizione dell’insegnamento della religione cattolica e pone una domanda che necessita di un’adeguata risposta. Prima però occorre qualche precisazione.
Egli ricorda che nel nostro ordinamento “la laicità si esprime con la libertà di religione e non con l’indifferenza verso di esse”. Vero. Ma si parla appunto di religioni, non di una sola religione privilegiata, come è invece il caso attuale di quella cattolica a scuola. Rispetto alle diverse opinioni in ambito religioso lo Stato è equidistante. E tra di esse va considerata anche la non credenza, che ha pari diritti della fede religiosa (cfr. a es. Cass. civile, n. 7893/2020).

Non è invece vero che “L’abolizione dell’ora di religione cattolica comporterebbe una nuova legge costituzionale per la revisione della Costituzione Italiana all’articolo 7 senza il rispetto delle leggi internazionali che richiedono l’accordo tra le parti per ogni variazione di esse”. L’Accordo di Villa Madama (1984) oggi in vigore va distinto dal Concordato (1929), è libero da vincoli costituzionali e il suo profilo internazionalistico non impedisce che possa essere modificato unilateralmente.

Ecco infine la domanda: “le migliaia di docenti che svolgono tale insegnamento, con un’abolizione dell’ora di religione che fine farebbero?”. Se essa fosse sostituita da “insegnamenti laici, di storia delle religioni”, probabilmente molti docenti della prima materia potrebbero passare alla seconda, a patto che fossero disposti ad assumere un approccio pluralista e scientifico ai fenomeni religiosi e che superassero un regolare concorso basato su contenuti non confessionali. Agli altri, votati all’insegnamento “in conformità della dottrina della Chiesa”, potrebbero essere le scuole private di ispirazione cattolica a offrire adeguati posti di lavoro. Inoltre, poiché i docenti di religione cattolica sono formati, selezionati, incaricati e sorvegliati dalle diocesi, sarebbe il caso che la Chiesa se li pagasse pure coi propri soldi.

Mirisola per la precisione si riferisce a quanti “hanno superato un concorso o che sono stabilizzati [?] e che hanno sulle spalle rate, mutui, figli”. Costoro in realtà possono già ora (quando vengono a mancare loro le cattedre, magari per l’alto numero di non avvalentisi, oppure quando gli viene revocata l’idoneità dal vescovo) passare ad altro incarico e ben difficilmente vengono licenziati.

È egli stesso del resto a evocare un’altra anomalia, quella dei “docenti di religione che pure svolgono nelle scuole di appartenenza, oltre all’insegnamento, ruoli importanti che vanno dall’essere vicepresidi alle funzioni strumentali responsabile di progetti”. Una riforma seria dovrebbe porre fine anche a simili percorsi contorti e opachi come a ogni altro genere di più o meno sottile invadenza clericale nella scuola pubblica.

www.tecnicadellascuola.it/la-fine-dei-docenti-di-religione
view post Posted: 21/9/2017, 20:17 Parlano gli islamisti: “Sconfiggeremo gli europei, la loro patria è solo la Apple” - Islam e altre religioni
Parlano gli islamisti: “Sconfiggeremo gli europei, la loro patria è solo la Apple”

Roma, 20 set – “La patria dei francesi? È la Apple”, dicono ridendo fra loro due jiahdisti. E, diciamocelo, la triste analisi vale per tutta l’Europa occidentale, Italia compresa. Mentre la sinistra continua a raccontarci come la risposta al terrorismo sia nell’integrazione, chi si dia la pena di ascoltare la viva voce dei terroristi islamici ne ricava un’impressione pressoché opposta. Lo hanno fatto due studiosi francesi, Xavier Crettiez e Bilel Ainine, che hanno pubblicato il libro “Soldats de Dieu. Paroles de djihadistes incarcérés”, appena uscito nelle libreria francesi. Si tratta di un saggio che raccoglie le testimonianze di vari jihadisti incarcerati in Francia. Da quel che leggiamo, il processo di “deradicalizzazione” non procede troppo spedito.

https://www.ilprimatonazionale.it/approfon...la-apple-73056/



“Coloro che abbiamo incontrato rivendicavano totalmente il loro impegno, cosa che lascia evidentemente perplessi quanto al lavoro di deradicalizzazione”, dice Crettiez al Nouvel Observateur. E riporta la dichiarazione di uno di loro che passa la giornata a leggere il Corano e che dorme per terra come forma di privazione devozionale: “Non ho alcuna voglia di uccidere né alcun odio per la Francia, ma uscendo di prigione sarò costretto a faro, perché Dio lo vuole!”. Non è l’unica dichiarazione sorprendente. Ecco cosa dice un tale Abdel: “Una volta ero in un bus e ho detto a un fratello che era con me: ‘Quando i talebani saranno qui, come faranno i francesi a fermarli?’. Egli ha riso e mi ha detto: ‘Ma tu pensi che combatteranno? Guardali!’. Allora ho girato la testa e li ho visti, le cuffie in testa e tutto il resto, gli chiedi di fare 100 metri e cadono a terra spompati. Che cosa vogliono fare! I giovani non sono più giovani qui, sono già vecchi, non è un Paese per combattenti. Prendiamo i russi. Loro combattono, gridano, amano il loro Paese. È un esercito difficile da combattere, perché ha uno scopo. Ma prendiamo invece un francese. Per cosa combatterà? La patria? La patria dei giovani è la Apple! La bandiera francese l’hanno buttata fuori. Non c’è più niente di patriottico. Più passa il tempo, meglio sarà per noi. Perché si vede bene come sta diventando la società francese. Al momento, non sembra che stia per diventare un Paese di combattenti”.

I terroristi disprezzano la nostra società. Eppure vi sono perfettamente integrati, a dispetto di quanto non ritenga la facile sociologia buonista. Gli autori del libro spiegano che alcuni degli intervistati avevano librerie molto ricche: i saggi sul totalitarismo di Hannah Arendt, Sorvegliare e punire di Michel Foucault, Il contratto sociale di Rousseau, Il Leviatano di Hobbes… Non solo: i jihadisti leggono anche le opere sociologiche sullo jihadismo. Sanno tutto ciò che diciamo di loro e, spesso, condividono le nostre analisi. Crettiez spiega come alcuni di loro abbiano dimostrato di condividere le tesi sull’islam (giudicate “islamofobe” da certi intellettuali nostrani!) di Zemmour e Onfray. Michel, un giovane convertito, ha detto di amare molto definizioni come “radicale” o “fondanentalista” mentre il solito Abdel ha addirittura detto di essersi appassionato all’islam leggendo i siti di estrema destra che descrivono la violenza dell’islam: “Non ci volevo credere. Avevo un’immagine dell’islam senza violenza. Sono andato a verificare nel Libro e ho visto che era tutto vero e autentico”. Insomma, i terroristi condividono tutte le tesi dei nemici dell’islam, solo cambiandole di senso: sì, l’islam è violento e conquistatore. Sì, è qui per prendersi le nostre terre e combattere i miscredenti. Con buona pace dei buonisti.
view post Posted: 19/9/2017, 20:41 Educazione sessuale in classe. Docente licenziato da Curia denuncia il vescovo - Diritti civili
Nuoro, la Curia 'caccia' il prof di religione che aveva parlato di sesso

Il docente non è stato confermato dalla Curia del capoluogo barbaricino per i suoi insegnamenti ritenuti non adatti agli studenti delle medie. Un gruppo di mamme lo sostiene su Facebook e lui si difende: "Non ho mai affrontato l'argomento in classe, ho solo consigliato libri"

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http://www.repubblica.it/cronaca/2017/09/1...ione-175575390/

Ha consigliato libri che parlavano di amore, sesso e problemi dell'adolescenza, giudicati troppo espliciti e non adatti ai ragazzi e, per questo, ha perso la cattedra di professore di religione. È successo in Sardegna, al professore Giovanni Siotto, docente non di ruolo in quattro scuole medie di Nuoro. La Curia del capoluogo barbaricino, da cui dipendono le nomine per l'insegnamento della religione, non gli avrebbe rinnovato l'incarico che Siotto manteneva da un anno.

Lo scontro è iniziato nel febbraio scorso, quando il professore ha suggerito agli studenti due libri da leggere: "Ho 12 anni e faccio la cubista mi chiamano Principessa" e "Facciamolo a skuola", testi destinati a un pubblico giovane e incentrati sull'amore, il sesso e i disagi tipici dell'adolescenza, entrambi scritti da Marida Lombardo Pijola. Ma che hanno fatto storcere il naso ad alcuni genitori che si sono lamentati con i dirigenti scolastici dei quattro istituti dove Siotto insegnava.
Siotto ha risposto difendendo i suoi metodi educativi e gli argomenti affrontati in aula: "Non ho mai parlato di sesso in classe. Ho consigliato l'acquisto dei testi e di leggerli in famiglia con mamma e babbo, senza obbligare nessuno".

Accanto alle lamentele, tuttavia, il docente di 32 anni ha potuto contare sul sostegno di un gruppo di mamme che lo hanno sostenuto sui social network e che nei giorni scorsi ha incontrato, ricevendo molta solidarietà.
Il prossimo passo ora potrebbe essere una querela per calunnia e diffamazione contro la Curia: "Mi viene contestato di non essere in grado di gestire la disciplina, ma io uso altre metodologie didattiche e non l'autoritarismo".

Di parere opposto il vescovo di Nuoro, Mosè Marcia, che ha difeso la decisione della corte ecclesiastica, dichiarando: "Il professore ha sbagliato mestiere". Ma Siotto ribatte: "Si è espresso senza conoscere i fatti. Un pastore d'anime non può esporsi senza sapere".
view post Posted: 17/7/2017, 16:40 La nuova legge sulla cittadinanza. Via libera alla Camera - Diritti civili
Ius soli, Cei: rinvio è una vittoria dei prepotenti sui deboli

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http://www.tgcom24.mediaset.it/politica/iu...1-201702a.shtml

Il rinvio dello ius soli "è una vittoria dei prepotenti sui piccoli che non hanno voce, una vittoria dell'indecisione, una vittoria dell'incapacita' di risolvere i problemi". Lo dice monsignor Giancarlo Perego, direttore di Migrantes (Cei) e arcivescovo di Ferrara-Comacchio. Il diritto in questione "non è un premio ma uno strumento fondamentale di integrazione", sottolinea il vescovo
view post Posted: 22/5/2017, 19:41 “Isis testa armi chimiche su cavie umane, come facevano i nazisti” - Islam e altre religioni
“Isis testa armi chimiche su cavie umane, come facevano i nazisti”
Dittatura e religione fanno un'orgia sul balcone!

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https://www.ilfattoquotidiano.it/2017/05/2...azisti/3602208/

A pubblicare la notizia è il Times, che cita documenti trovati all'interno dell'università di Mosul. E anche secondo fonti militari americane e britanniche i seguaci del Califfato avrebbero iniettato sostanze tossiche sui loro prigionieri

La notizia arriva dalle colonne del Times, che nei laboratori dell’università di Mosul, ha trovato documenti inediti. Carte che testimoniano come il sedicente Stato islamico abbia testato armi chimiche su cavie umane in vista di progetti di attacchi terroristici. Un allarme che arriva anche da fonti militari americane e britanniche, citate dalla stampa del Regno Unito, stando alle quali i seguaci del Califfato non si sarebbero fatti scrupolo di iniettare sostanze tossiche su prigionieri finiti nelle loro mani, con il segreto proposito di utilizzarle poi in futuri attacchi indiscriminati contro “obiettivi occidentali”. E magari di contaminare “cibo o acqua”. Le carte ritrovate nell’università di Mosul, che si trova nel settore della città riconquistato di recente dalle forze speciali irachene, riferiscono anche di esperimenti andati avanti per “tre anni” e dell’esistenza di un arsenale di “sostanze nocive letali in quantità sufficiente a soddisfare le richieste”.

Materiale che ora potrebbe essere stato trasferito a Raqqa, roccaforte superstite dei miliziani di al-Baghdadi nella vicina Siria. Per Hamish de Bretton-Gordon, un esperto di armamento chimico e non convenzionale interpellato dal Times, si tratta di un potenziale “salto indietro nelle tenebre dei nazisti tedeschi, i quali inocularono agenti nervini sugli esseri umani durante la II guerra mondiale”. Esperimenti, ricorda Bretton-Gordon, che portarono ad esempio alla morte “migliaia di prigionieri nel campo di concentramento di Sachsenhausen, presso Berlino“.

Sospetti simili non sono del resto nuovi nei confronti del cosiddetto Stato Islamico. Nei giorni scorsi era stata la Cnn ad attribuire a una qualche ‘gola profonda’ dell’intelligence Usa “rivelazioni” su una nascente “cellula per le armi chimiche” in via di costituzione fra i ranghi del Califfo e formata da specialisti del ramo agganciati tanto in Iraq quanto in Siria. In quel caso, si parlava di un quartier generale dell’orrore in territorio siriano, in un’area controllata tuttora dall’Isis nella valle del fiume Eufrate, tra Mayadin e Qaim, a poca distanza dal confine iracheno. Informazioni non confermate ufficialmente da Ryan Dillon, portavoce della coalizione militare a guida americana nella regione, le cui parole non sono state peraltro neppure una smentita. “In passato – ha affermato Dillon – l’Isis ha già usato agenti chimici a basso potenziale” (i media hanno contato una quindicina di attacchi del genere solo nell’ultimo mese, proprio nella zona di Mosul). “Sappiamo quindi che sono disposti a farlo”, ha aggiunto, sottolineando che l’obiettivo è scongiurare adesso il rischio che i jihadisti “diventino bravi”. O almeno abbastanza “bravi” da poter avvelenare alimenti e bevande di chissà chi
view post Posted: 21/5/2017, 16:53 Quando agire? Lo decide (in parte) il caso - Il brodo di cultura
Quando agire? Lo decide (in parte) il caso
Il preciso istante in cui si compie un'azione spesso è imprevedibile


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http://www.lescienze.it/news/2017/05/18/ne...euroni-3532174/

Il preciso istante in cui si compie un'azione spesso è imprevedibile. Ad alimentare questo elemento di casualità è una parte della corteccia motoria, che interviene dopo che l'azione è stata decisa e pianificata in una porzione della corteccia prefrontale(red)

Ho deciso di alzarmi dalla sedia, ma in quale istante lo farò effettivamente? I neuroscienziati sanno che l'attività neurale da cui emerge la decisione di compiere un’azione è distinta da quella che mette in atto la stessa azione. E tra le due interviene un elemento d'imprevedibilità che è anche alla base della creatività.

Ora un gruppo di ricerca del Champalimnaud Centre for the Unknown di Lisbona, in Portogallo, in uno studio pubblicato su “Neuron”, ha mostrato che l’esatto momento di esecuzione di un’azione dipende da due fattori, uno prevedibile e uno imprevedibile, elaborati da regioni differenti del cervello.

L’interesse degli autori è stato suscitato dal fatto, documentato in alcuni studi sugli animali, che il tempo che trascorre prima che si compia un’azione è estremamente variabile, addirittura casuale, anche quando le condizioni di base sono mantenute costanti.

Nel loro esperimento, gli scienziati hanno addestrato topi a dissetarsi a un erogatore dopo aver udito un suono. Gli animali però avevano anche imparato che se fossero stati abbastanza pazienti da aspettare un secondo suono, che arrivava dopo un intervallo di tempo casuale dal primo, avrebbero avuto una dose d'acqua decisamente maggiore rispetto alla prima. Come gli autori si aspettavano, il tempo atteso dagli animali per il secondo suono era prevedibile, ma solo in parte, perché dipendeva anche da un fattore casuale.

Gli autori hanno poi ripetuto l'esperimento registrando con alcuni strumenti l'attività cerebrale dei topi. Hanno così scoperto che i neuroni attivati simultaneamente durante l'intervallo di tempo che separava il primo suono dal movimento degli animali verso l'erogatore erano in una porzione, chiamata corteccia
prefrontale mediale, della corteccia prefrontale, che sovraintende all'apprendimento, alla pianificazione e alla decisione, oppure nella porzione M2 della corteccia motoria, che è coinvolta nel controllo del movimento.

Un ulteriore approfondimento ha permesso di chiarire che mentre l'attività neurale della prima regione rifletteva solo la componente prevedibile del tempo dell'azione, l'attività della seconda era legata sia alla componente prevedibile sia a quella casuale.

“Abbiamo scoperto due differenti regioni cerebrali che sembrano svolgere due ruoli diversi nella determinazione temporale delle azioni”, ha aggiunto Zach Mainen, che ha diretto la ricerca. “Un'area, la corteccia prefrontale, sembra tenere traccia del tempo di attesa ideale, sulla base dell'esperienza; la seconda, l'area motoria secondaria, tiene anch'essa traccia di questo tempo, ma mostra una variabilità che rende le decisioni degli individui imprevedibili: ciò indica l'esistenza di una sorta di 'divisione dei poteri' all'interno del cervello”.

Il problema ora è chiarire in che modo le due regioni individuate possano interagire. Mainen e colleghi hanno già formulato un’ipotesi: la componente deterministica agisce prima, mentre quella casuale sopraggiunge dopo. “Se non fosse così la casualità si manifesterebbe anche nell’attività della corteccia prefrontale”, spiega il ricercatore. “Un simile scambio tra una fase di ottimizzazione e una di variabilità è presente anche nella teoria dell’evoluzione: nel nostro studio abbiamo iniziato a vedere come si manifesta nel cervello”
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