Laici Libertari Anticlericali Forum

Violentò 17 bimbi ad Arcille (GR). Dice messa a Malta, Don Felix Cini patteggiò 2 anni e 6 mesi per abusi e pedopornografia. Già cacciato a furor di popolo da Cercemaggiore (CB)

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view post Posted on 5/6/2007, 22:01
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prete maltese trasferito da Grosseto a Cercemaggiore (CB) e poi di nuovo a Malta

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Il Tirreno, edizione di Grosseto 2 luglio 2004
Articolo tratto da qui: https://issuu.com/iltirreno3/docs/tutti_i_nostri_articoli







www.ildialogo.org/Ratzinger/pretipedofili/malta04062007.htm

Preti pedofili
Prete pedofilo italiano trasferito a Malta?

Abbiamo ricevuto da un nostro lettore la notizia del trasferimento a Malta di un prete pedofilo italiano, don Felice Cini di Grosseto, che ha patteggiato recentemente la pena davanti al gup Armando Mammone. L’inchiesta è aperta dal 2004 e la pena per don Felice Cini è stata di due anni e mezzo.
Ora a Malta gli sarebbe stata affidata una parrocchia.
Questo prete è quello di cui ha parlato don Di Noto durante la trasmissione Anno Zero che ha trasmesso il video della BBC sui preti pedofili. Siamo stati infatti noi a segnalarglielo e lui si è correttamente attivato.
Ci auguriamo che la nostra segnalazione riesca a salvare qualche bambino.
In ogni caso chiediamo a chiunque possa entrare in contatto con cittadini Maltesi, di segnalare questo pericolo.
Dall’altro lato notiamo come la pratica dei trasferimenti dei preti pedofili in altre parrocchie continua, nonostante quello che mons. Fisichella ha affermato durante la trasmissione Anno Zero. Il lupo perde il pelo ma non il vizio. Ma su queste cose è ora di cambiare radicalmente comportamento da parte delle gerarchie ecclesiastiche, non fosse altro che per dare credibilità al lavoro di persone come don Di Noto.



Lunedì, 04 giugno 2007

Edited by GalileoGalilei - 9/10/2021, 19:20
 
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view post Posted on 21/12/2009, 15:57
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http://wildgreta.wordpress.com/scandali-ecclesiastici-2/

1 luglio 2004 – Grosseto Due anni e sei mesi per don Felice Cini, sacerdote accusato di aver molestato sessualmente alcuni bambini nella parrocchia di Arcille, in provincia di Grosseto. Il processo e’ durato due anni, alla fine l’imputato ha patteggiato davanti al gup Armando Mammone. Durante l’inchiesta sono stati ascoltati 17 bambini tra i 10 e i 14 anni.

http://www.leggonline.it/articolo.php?id=38715

MOLISE, PRETE PEDOFILO?
IL PAESE SI SPACCA IN DUE


Comunità divisa tra innocentisti e colpevolisti a Cercemaggiore, in provincia di Campobasso, dopo che un giornale locale ha pubblicato la notizia del patteggiamento per molestie sessuali su minori, nel 2004, a Grosseto, di un sacerdote maltese, don Felix Cini, che da oltre un anno opera in paese, con l'incarico di supportare l'anziano parroco. La vicenda, avvenuta in un centro nei pressi di Grosseto nel 2003 e conclusa con il patteggiamento a due anni e mezzo, prima della pubblicazione dell'articolo era da alcuni mesi al centro di chiacchiere e pettegolezzi in paese. Ora che la notizia è divenuta di dominio pubblico lo stesso religioso si è difeso rilasciando interviste televisive in cui ha spiegato che all'epoca gli fu consigliato di scegliere il patteggiamento, considerato la via più breve per concludere la vicenda, ma ha respinto le accuse, affermando di essere stato incastrato. A Cercemaggiore ora la maggior parte degli abitanti difende il sacerdote, molti fanno notare che da quando è arrivato lui, un anno e mezzo fa, tanti giovani si sono avvicinati alla chiesa. Ma c'è anche chi non vuole avere a che fare con un religioso che ha alle spalle una condanna per questo tipo di reato ed ha sollecitato una presa di posizione della diocesi. Così, in questo clima, qualcuno nei giorni scorsi ha pensato di consegnare negli uffici del Comune il verdetto emesso nel 2004 nei confronti del parroco, affinchè sia possibile a tutti visionarlo.


http://www.leggonline.it/articolo.php?id=38818

CAMPOBASSO, BUFERA SUL PRETE
"MOLESTÒ DEI BIMBI, VADA VIA"

«Don Felix deve andare via da Cercemaggiore». È quanto chiedono un centinaio di abitanti del Comune in provincia di Campobasso - che hanno costituito un comitato ad hoc - dopo avere appreso che il sacerdote nel 2004 è stato condannato per molestie sessuali nei confronti di alcuni bambini di un paese in provincia di Grosseto. «Non vogliamo diffamare nessuno - hanno detto alcuni esponenti del comitato - ma desideriamo solo portare a galla la verità di un passato che non può essere rinnegato». Don Felice Cini, che si è dichiarato innocente nonostante il patteggiamento, fino a qualche tempo fa avrebbe infatti negato di essere lui il prete condannato, spiegando che si trattava di un caso di omonimia. Ora, però, dopo l'intervento del vescovo di Campobasso, Giancarlo Maria Bregantini, che intervenendo ieri sulla vicenda ha parlato di «misericordia che avrà sempre la meglio sul giudizio» facendo luce sul caso, in molti non hanno più fiducia in don Felix. «Come prete non smentiamo il suo operato - hanno aggiunto alcuni componenti del Comitato - ma come uomo abbiamo i nostri dubbi in quanto non possiamo più fidarci di una persona che fino a pochi giorni fa ha negato il suo passato. Come genitori ci sentiamo minacciati da tutto questo e vogliamo una soluzione». «Come madre - ha detto una giovane donna - sento il dovere di proteggere i miei bambini che hanno il sacrosanto diritto di vivere sereni nella comunità».

http://www.ansa.it/web/notizie/regioni/mol...1647995152.html

Prete condannato per pedofilia
Paese del Molise, Cercemaggiore, si divide
19 dicembre, 18:18

(ANSA) - CAMPOBASSO, 19 DIC - Cercemaggiore diviso tra innocentisti e colpevolisti dopo la notizia della condanna per molestie sessuali su minori di don Felix Cini.Il sacerdote, che da oltre un anno supporta l'anziano parroco del paese, ha patteggiato nel '04 la condanna per una vicenda avvenuta in un centro del grossetano nel '03.Ora che la notizia e' apparsa su un giornale locale il prete si difende, respinge le accuse e dice che gli fu consigliato il patteggiamento ritenuto la via piu' breve per chiudere la vicenda.

http://www.ansa.it/web/notizie/regioni/mol...1648060465.html

Pedofilia: prete condannato, deve andare via
Lo dice comitato paese molisano dopo aver appreso condanna
20 dicembre, 19:47

(ANSA) - CAMPOBASSO, 20 DIC - 'Don Felix deve andare via da Cercemaggiore': e' quanto chiedono un centinaio di abitanti del Comune in provincia di Campobasso.

La richiesta e' stata inoltrata dopo avere appreso che il sacerdote nel 2004 e' stato condannato per molestie sessuali nei confronti di alcuni bambini di un paese in provincia di Grosseto. Gli abitanti affermano di non avere piu' fiducia in lui visto che fino a qualche tempo fa avrebbe negato di essere lui il prete condannato.

http://www.blitzquotidiano.it/tag/don-felice-cini/

Pedofilia. Comitato Cercemaggiore: “Don Felix deve andare via”

20 dicembre 2009

Don Felice Cini aveva patteggiato una condanna per abusi a minori in un centro del grossetano nel 2004; aveva sempre detto di essere innocente e che si trattava di un caso di omonimia; ieri la conferma del vescovo di Campobasso che chiede “misericordia”

http://collettivamente.com/articolo/1717509.html

Prete pedofilo italiano trasferito a Malta?

Abbiamo ricevuto da un nostro lettore la notizia del trasferimento a Malta
di un prete pedofilo italiano, don Felice Cini di Grosseto, che ha
patteggiato recentemente la pena davanti al gup Armando Mammone.
L’inchiesta è aperta dal 2004 e la pena per don Felice Cini è stata di due
anni e mezzo.
Ora a Malta gli sarebbe stata affidata una parrocchia.
Questo prete è quello di cui ha parlato don Di Noto durante la trasmissione
Anno Zero che ha trasmesso il video della BBC sui preti pedofili. Siamo
stati infatti noi a segnalarglielo e lui si è correttamente attivato.
Ci auguriamo che la nostra segnalazione riesca a salvare qualche bambino.

In ogni caso chiediamo a chiunque possa entrare in contatto con cittadini
Maltesi, di segnalare questo pericolo.
Dall’altro lato notiamo come la pratica dei trasferimenti dei preti
pedofili in altre parrocchie continua, nonostante quello che mons.
Fisichella ha affermato durante la trasmissione Anno Zero. Il lupo perde il
pelo ma non il vizio. Ma su queste cose è ora di cambiare radicalmente
comportamento da parte delle gerarchie ecclesiastiche, non fosse altro che
per dare credibilità al lavoro di persone come don Di Noto.

Lunedì, 04 giugno 2007


http://ilgiornaledelmolise.it/view.php?ida...919122009151752

L'arcivescovo di Campobasso - Bojano: “La misericordia avrà sempre la meglio sul giudizio”
Bregantini difende Don Felix
Bregantini difende Don FelixUna vicenda, quella di don Felix Cini, che ha scosso Cercemaggiore. Ora tutti sanno che il prete maltese, che da un anno e 4 mesi celebra messa e fa catechismo in paese, è stato condannato per molestie sessuali nei confronti di alcuni minorenni, nella provincia di Grosseto. Ha patteggiato e scontato la pena in una comunità a Trento. Una notizia che ha creato trambusto nella comunità, c’è chi è preoccupato e chi invece si schiera a spada tratta a difesa di Don Felix. Sulla questione interviene l’arcivescovo di Campobasso Bojano, Giancarlo Bregantini. “Ad un sacerdote, nel cui passato compare un’ombra, anche se controversa – dice il presule - è stata offerta la possibilità di un riscatto che gli restituisse dignità e credibilità. Di questa scelta – continua - assunta con il vescovo di Grosseto, e informandone la Santa Sede, sarebbe singolare fare una colpa alla Chiesa di Cristo, maestro di perdono e di speranza”.

Bregantini poi precisa che don Felix, a Cercemaggiore, ha solo un ruolo di appoggio all’anziano prete e che non è stato nominato parroco, né vice parroco. “Il suo comportamento però – dice ancora l’arcivescovo - è stato sempre corretto, anzi, egli ha raccolto intorno a sé il consenso e la stima di larga parte dei fedeli. La fiducia riposta in lui, dunque – sottolinea - è stata ricompensata”. A quanti si chiedono perchè si è taciuto sul passato di don Felix Bregantini spiega che la risposta è nella “necessaria discrezione che accompagna ogni opera di recupero morale di un fratello al quale l’amore di Cristo – mediato dalla nostra povertà di uomini – si dona per risalire dal buio alla luce. Nessuno dunque ha tradito Cercemaggiore, per questo – rimarca l’arcivescovo - serenamente respingiamo l’accusa di avere scelto la via del silenzio strategico o della leggerezza colpevole. La via scelta è quella del Vangelo, che – conclude Bregantini - non è esente da rischi, ma per la Chiesa non ci sono altre strade, perché la misericordia avrà sempre la meglio sul giudizio”.

red [19/12/2009]


http://www.informamolise.com/content/view/29411/2/


Tutore dei minori: intervento sul caso di Cercemaggiore | Stampa |
Scritto da Il Tutore Pubblico dei Minori Nunzia Lattanzio
lunedì 21 dicembre 2009

lattanzio_nunzia.jpgNella mia veste di Tutore Pubblico dei Minori della Regione Molise, in relazione all'ormai nota vicenda che vede coinvolto don Felix Cini, destinato da alcuni mesi a questa parte dagli Uffici ecclesiastici a coadiuvare il parroco di Cercemaggiore, osservo che dal tenore delle imputazioni contestate al sacerdote, di oggettiva gravità - riportate nella sentenza di patteggiamento resa pubblica da un comitato di cittadini - e tenuto conto del coinvolgimento di giovani vite evidentemente tradite nella loro innocenza in un momento delicatissimo del loro sviluppo, si imponga una severa valutazione di quanto accaduto.

L’episodio grave ed increscioso, da me già segnalato alla locale Stazione dell’Arma e alla competente Autorità religiosa, ha prodotto l’inevitabile senso di disperazione tra la gente e in special modo tra i genitori dei bambini che sono soliti frequentare l’ambiente parrocchiale del piccolo paese della provincia di Campobasso.Il diritto di ogni bambino di vivere serenamente e di essere protetto dalle Istituzioni, sia esse civili che religiose, è sancito dal buon senso civico, dalla nostra Carta costituzionale e dall’art. 3 della Convenzione sui diritti del fanciullo, Carte di diritto nazionale ed internazionale che ho l’obbligo di monitorare nella loro applicazione nella regione Molise.

Ricordo a me stessa che “ogni individuo accusato di un reato è presunto innocente sino a che la sua colpevolezza non sia stata provata legalmente in un pubblico processo nel quale egli abbia avuto tutte le garanzie necessarie per la sua difesa” (art. 11, c. 1 della Dichiarazione universale dei diritti umani), e che pertanto.

Pur non contestando in alcun modo le decisioni delle Autorità ecclesiali, e riconoscendo anzi l'opportunità di concedere concrete possibilità di recupero a tutti coloro operanti nell'Ecclesia che vengono interessati da provvedimenti dell'Autorità Giudiziaria, evidenzio che nel caso portato all'attenzione dalle cronache non può assumere alcuna rilevanza la circostanza dell'essere il provvedimento con cui è stata irrogata la sanzione una sentenza di patteggiamento. Detto istituto mal si concilia infatti con la volontà da parte del soggetto interessato di voler pervenire ad un accertamento nel merito delle accuse e ad un'auspicata sentenza di piena assoluzione.

Ciò non è accaduto e tale elemento avrebbe probabilmente dovuto condurre ad assegnare al sacerdote, così intimamente coinvolto in una vicenda che di certo lo ha visto parte attiva, funzioni del tutto diverse che non prevedessero contatti diretti con la comunità dei bambini e degli adolescenti.

Non va sottaciuto che il Codice di Diritto Canonico, al canone 1395, paragrafo 2, prevede in tali casi, sia pure come misura estrema, addirittura la dimissione dallo stato clericale.

Auspico pertanto che quanto deciso dagli Organi della Chiesa possa essere rivisitato nel superiore interesse dei minori, delle loro madri e dei loro padri, i quali hanno il diritto di vivere ed esercitare le difficili funzioni genitoriali in clima di assoluta serenità - non inquinato da 'ombre' di nessun genere.

Ritengo che Don Felice Cini, colpevole per i gravi delitti ascrittigli debba astenersi da ogni servizio pubblico che gli consenta di avviare relazioni interpersonali con Minori di età; sarebbe quindi auspicabile che l’Uffizio religioso assegni a lui e a tutti i preti coinvolti in episodi di violenza sessuale o maltrattamenti a danno di bambini e adolescenti impieghi di gestione delle biblioteche o degli archivi ecclesiali.

Nunzia Lattanzio

- testo del canone 1395:

Can. 1395 - §1. Il chierico concubinario, oltre il caso di cui al can. 1394, e il chierico che permanga scandalosamente in un altro peccato esterno contro il sesto precetto del Decalogo, siano puniti con la sospensione, alla quale si possono aggiungere gradualmente altre pene, se persista il delitto dopo l'ammonizione, fino alla dimissione dallo stato clericale.

§2. Il chierico che abbia commesso altri delitti contro il sesto precetto del Decalogo, se invero il delitto sia stato compiuto con violenza, o minacce, o pubblicamente, o con un minore al di sotto dei 16 anni, sia punito con giuste pene, non esclusa la dimissione.




http://www.nuovomolise.net/e_view.asp?E=12466&S=1&C=2&G=4

19/12/2009 10:24
Don Felix: Non volevo patteggiare

Il parroco di Santa Maria della Croce ha celebrato messa anche ieri sera

Cercemaggiore La piccola chiesa in pietra bianca domina la vallata e guarda il piccolo centro illuminato a festa. E’ un giorno strano per Cercemaggiore. Di gioia per un traguardo raggiunto: si inaugura, con gli onori del caso, la casa alloggio che ospiterà gli anziani del paese. Di dolore perché la verità processuale su padre Felix è venuta fuori in tutta la sua violenza. Una sentenza che certifica una dolorosa vicenda processuale capitata nel 2004. Abusi su minori, pena patteggiata. Due anni e sei mesi.
Don Felix Cini sta celebrando messa, il rito in suffragio di un defunto. La piccola chiesa in pietra bianca è gremita di gente. Si conoscono tutti, per questo non passiamo inosservati. Nell’atrio della chiesetta la bacheca ospita un avviso ai fedeli. Ci sono i recapiti telefonici del parroco che spiega che è costretto ad allontanarsi un po’ dal paese, a colpa di quello che sta avvenendo. Riposo, preghiera, meditazione. Non c’è una data ma non è recente. In paese spiegano che da quando questa storia è cominciata, un paio di mesi fa, padre Felix aveva deciso una sorta di allontanamento volontario. Aspettiamo che la funzione religiosa termini, chiediamo di incontrare il sacerdote che non rifiuta. E subito dice:
«e cosa volete che vi dica di più, avete scritto tutto».
Ecco, il solito equivoco. Confondere il piano professionale con quello personale. Non è stato facile raccogliere informazioni e decidere di raccontare una vicenda lacerante che però, ed è il caso di ribadirlo, si fonda su un dato di fatto concreto. Una sentenza, emessa nel luglio del 2004, con la quale il parroco di Santa Maria della Croce viene condannato per abusi su minori. Ed è proprio questo il punto di partenza.
«Non avrei voluto patteggiare dice padre Felix mentre fuma una sigaretta volevo andare fino in fondo. Volevo affrontare il processo. Ma mi è stato consigliato di patteggiare, era meglio chiudere la faccenda il prima possibile».
Impossibile non replicare ad una affermazione di tale entità. Chiudere la faccenda, perché se lei non era colpevole di nulla?
«Pressioni politiche».
E’ ancora più inquietante, ancor più difficile da
comprendere e quindi spiegare ai lettori, alla comunità di Cercemaggiore ma anche a tutti i molisani cosa significa un’affermazione del genere.
Lui, padre Felix, sa perfettamente che non ha risolto alcun dubbio, anzi ne ha ingenerati molti di più. Ma le sue dichiarazioni finiscono qui. «Chiedete in giro, chiedete chi è don Felix» dice Annamaria Testa, una collaboratrice del parroco. Che, logicamente,
appartiene alla fazione che sostiene il parroco, che crede abbia già pagato per quello che ha fatto, che debba essere perdonato e aiutato a tornare a compiere la sua missione.
«Ha riportato i giovani in chiesa, lo sa che l’anno scorso in 125 hanno preso la Cresima? Ecco, questo è padre Felix, anche io ho dei bambini, non ho timore a farli frequentare la Chiesa».
C’è però chi la pensa diversamente, c’è chi crede che forse la verità non andava nascosta. Dire tutto, chiarire fin da subito i dubbi avrebbe aiutato non poco la comunità a trovare una strada diversa da quella intrapresa a furia di smentite categoriche.
«Certo commentano altri giovani arrivati in sacrestia se la Curia avesse chiarito, non appena la questione è venuta fuori, i termini dell’intera vicenda forse nessuno avrebbe preso la decisione di far protocollare la sentenza in Comune».
Perché non dirlo, perché allora nascondere una verità processuale di certo dura da spiegare ma assolutamente impensabile di poter nascondere per sempre. Forse proprio questa verità mancata ha generato i mostri, forse l’aver impedito ai cittadini di scegliere se fidarsi o meno di don Felix nascondendosi dietro un muro di no probabilmente dettati da una precisa strategia ecclesiale da utilizzare in casi simili ha diviso il paese, ha esa sperato gli animi ed ha portato all’atto finale. Il clamore mediatico che, si sa, è un punto di non ritorno.
La verità adesso è sotto gli occhi di tutti.
Una verità parziale, se si vuol dare ascolto a padre Felix, una verità che potrebbe nascondere altri fatti molto oscuri, di cui il parroco non vuole parlare.
«Perché non ne so nulla, ho fatto quello che mi veniva chiesto».
E i 17 ragazzini, tra i 10 i 14 anni, ascoltati come testimoni e che diventano pare fondamentale della sentenza?
«Non ci sono testimonianze, loro non hanno detto nulla».
Quindi il gup ha condannato senza prove certe, ha accettato la proposta di patteggiamento sapendo di punire per sempre secondo la Giustizia degli uomini un innocente? Famiglie divise, comunità spaccata, colpevolisti contro innocentisti e una versione dei fatti che stride con una sentenza di condanna. Che è l’unica cosa certa di tutta questa brutta storia. lusa [email protected]

Edited by GalileoGalilei - 21/12/2009, 23:30
 
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perkins
view post Posted on 22/12/2009, 05:31




Date le notizie scorrette e inesatte pubblicate al riguardo di don Felix Cini si è formatoun comitatodi circa 3000 persone in difesa di Felix riconoscendo la sua innocenza. Pertanto si chiede di essere cancellata qualsiasi notizia pubblicata in questo sito perchè altrimenti occorre fare come già fattoper altri siti rivolgersi alla polizia postale.
Grazie per l'attenzione.
 
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Giovani cercesi
view post Posted on 22/12/2009, 09:13




Noi tutti giovani cercesi difendiamo a spada tratta l'amato don Felix mentre invitiama alla stampa di tacere una volta per sempre. La realtà dei fatti fa risultare che tutto è una montaturo contro il sacerdote. Siamo pronti a scendere in piazza a farci sentire. Chi sta diffamando è bene che guardi se stesso e la sua vita!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
 
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mentesanacercese
view post Posted on 22/12/2009, 09:36




che figura!!!! parlate di perdono ma non di innocenza!!!!! è un consiglio fate più bella figura.
Perchè dovete far capire a tutto il mondo che siamo un paese di ignoranti!!!!
 
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view post Posted on 22/12/2009, 10:03
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CITAZIONE (perkins @ 22/12/2009, 05:31)
Date le notizie scorrette e inesatte pubblicate al riguardo di don Felix Cini si è formatoun comitatodi circa 3000 persone in difesa di Felix riconoscendo la sua innocenza. Pertanto si chiede di essere cancellata qualsiasi notizia pubblicata in questo sito perchè altrimenti occorre fare come già fattoper altri siti rivolgersi alla polizia postale.
Grazie per l'attenzione.

Rivolgiti a chi vuoi.

Le notizie riportate su questo sito non saranno mai cancellte se non per ordine dell'Autorità Giudiziaria.

La libertà di manifestazione del pensiero è ancora garantita in Italia e non saranno certo i difensori di un prete pedofilo ad intimidirci.

Giusto per la cronaca. Personalmente seguo il caso di don Felice Cini (così si faceva chiamare ad Arcille, prima di recuperare il nome maltese di Felix) sin dai tempi in cui ad Annozero saltò fuori la denuncia di don Fortunato di Noto.

Mi fa pena che ci sia gente che non si arrende nemmeno all'evidenza di sentenze di tribunali e di fronte ai ridicoli tentativi del prete di far dimenticare il suo passato.

Mi fa orrore che qualcuno possa mettere i propri figli a contato con un prete pedofilo, nascosto, protetto e difeso dal suo vescovo.

Edited by GalileoGalilei - 10/5/2010, 08:05
 
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view post Posted on 22/12/2009, 10:23
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CITAZIONE (Giovani cercesi @ 22/12/2009, 09:13)
Noi tutti giovani cercesi difendiamo a spada tratta l'amato don Felix mentre invitiama alla stampa di tacere una volta per sempre. La realtà dei fatti fa risultare che tutto è una montaturo contro il sacerdote. Siamo pronti a scendere in piazza a farci sentire. Chi sta diffamando è bene che guardi se stesso e la sua vita!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Farebbe comodo a don Felix che si tacesse sulla sua condanna per pedofilia. Bella montatura il patteggiamento del prete, non c'è che dire.

Ma non saranno certe le tue minacce a farci paura. Credo che all'Autorità Giudiziaria interesserà sapere di più su questi puerili tentativi di bloccarci.

Abbi il coraggio di scendere in piazza a difesa del prete pedofilo che vive accanto ai bambini del tuo paese, nascosto e protetto dal suo vescovo. Abbi il coraggio di guardare negli occhi i tuoi figli o quelli dei tuoi cari dopo averlo fatto.

Edited by GalileoGalilei - 24/12/2009, 00:03
 
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mentesanacercese
view post Posted on 22/12/2009, 10:24




grazie per la tua risposta...sono mesi che cerchiamo di aprire gli occhi alla comunità, ma senza esito. mi vergogno di tutto questo, sono i miei compaesani, gente che ho sempre stimato, adesso invece mi sembra solo di vivere in un paese che non ho mai conosciuto fino in fondo.
sono giovane e senza figli ma un argomento del genere dovrebbe interessare un po' tutti non solo i genitori, invece ecco cosa sta succedendo in questa piccola comunità dove la maggior parte delle gente difende.....cosa hanno sugli occhi??? :doh:
 
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Ashmael
view post Posted on 22/12/2009, 10:25




Concordo pienamente.
 
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view post Posted on 22/12/2009, 10:32
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A detta del vescovo Bregantini la Santa Sede è informata sul nascondiglio preparato per don FeliX Cini, all'insaputa dei suoi parrocchiani.

Cittadini di Cercemaggiore, quel papa Benedetto XVI che dice di condannare a chiacchiere la pedofilia ecclesiastica permette che un suo vescovo nasconda tra le vostre famiglie, tra i vostri bimbi un prete pedofilo.

Smascherate l'ipocrisia di questa chiesa cattolica in cui si annidano preti criminali protetti da una casta di monsignori.

Queste sono le menzogne che chiedono giustizia. Giustizia su questa terra!

Chi crede ancora alle vuote chiacchiere di papa Ratzinger???

Edited by GalileoGalilei - 24/12/2009, 00:03
 
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view post Posted on 22/12/2009, 11:08
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http://www.nuovomolise.net/e_view.asp?S=1&...G=4&M=3&E=12451

18/12/2009 10:44
Prete pedofilo Continua a dire messa

CERCEMAGGIORE - Il sacerdote è stato condannato nel 2004

Condannato per episodi di pedofilia ma nel pieno delle sue funzioni. Sacerdotali.
Da ieri mattina la sentenza di condanna emessa, a seguito del patteggiamento della pena, dal gup Armando Mammone, è all’Ufficio Protocollo del Comune di Cercemaggiore, dove il parroco effettivamente vive e guida la comunità religiosa del paese.
Lui, don Felix Cini, ha 50 anni. Nato a Malta il 9 luglio del 1960, è arrivato in Italia dove attraverso il consueto percorso di studi e di fede è diventato sacerdote.
Nel 2003 la vicenda che lo ha visto coinvolto e che ha lacerato la comunità di un piccolo centro alle porte di Grosseto, Sasso d’Ombrone del Comune di Cinigiano.
Lo hanno arrestato, il 16 aprile 2003, nella sede della comunità dove risiedeva. Da quel giorno agli arresti domiciliari, a seguito di una ordinanza di custodia cautelare in carcere che si fondava su accuse gravissime, impensabili per un uomo di Chiesa.
«Approfittando della sua qualità di sacerdote, parroco e catechista presso la parrocchia "Madonna di Lourdes" sita nella frazione di Arcille di Compagnatico in più occasioni compiva atti sessuali su bambini minori infraquattordicenni a lui affidati, in particolare li toccava nelle parti genitali e sui glutei». Non solo, «si procurava e disponeva di materiale pornografico prodotto mediante lo sfruttamento sessuale di minori di anni 18».
La stessa lacerazione vissuta dalla comunità dove quegli episodi sono accaduti, e per i quali il sacerdote ha dovuto scontare 2 anni e 6 mesi di reclusione grazie al patteggiamento chiesto dai legali Bruno Leporatti e Paolo Bastianini di Grosseto, adesso sconvolgerà la vita delle anime che vivono a Cercemaggiore, che hanno creduto di far crescere i propri figli in un’oasi di serenità e tranquillità, al riparo dalle insidie del mondo. Don Felix Cini avrebbe trascorso gli anni della condanna a Malta, avrebbe anche sostenuto un difficile percorso di riabi litazione e poi, tornato in Italia, avrebbe passato molto tempo nel convento di Sant’Elia a Pianisi. L’incarico di supportare l’anziano parroco di Cercemaggiore lo ha restituito alla vita religiosa in maniera non compiuta fino a quando il parroco reggente la parrocchia si è ammalato e lui si è ritrovato a dover fare tutto. Celebrare messa, tenere lezioni di catechismo agli adolescenti che dovranno ricevere il sacramento della Cresima.
Un uomo alto, ben piazzato e dai lineamenti mediterranei, don Felix, un anno e mezzo fa è stato accolto a Cercemaggiore con l’affetto che ogni comunità, soprattutto piccola, riserva al parroco. Che diventa il confessore, l’aiuto nel momento del bisogno, l’ancora di salvezza e la sicurezza di aver affidato gli affetti più esclusivi i figli alle mani giuste.
Ma don Felix non sembrava amare molto i bambini, gli adolescenti. Se ne teneva alla larga, con atteggiamento quasi scostante. E forse proprio questa stranezza deve aver innescato le perplessità di chi, un giorno, navigando su internet ha scoperto una verità che non avrebbe mai voluto leggere.
«Due anni e sei mesi per don Felice Cini, sacerdote accusato di aver molestato sessualmente alcuni bambini nella parrocchia di Arcille, in provincia di Grosseto. Il processo è durato due anni, alla fine l’imputato ha patteggiato davanti al gup Armando Mammone. Durante l’inchiesta sono stati ascoltati 17 bambini tra i 10 e i 14 anni», la notizia che compare immediatamente solo digitando il nome del sacerdote che vive ed è la guida spirituale di Cercemaggiore. In molti avrebbero chiesto delucidazioni al sindaco, all’arcivescovo. La parola d’ordine è perdonare, del resto il sacerdote ha già espiato la sua pena. Ma anche tentativi di nascondere la verità, con minacce di que rele per diffamazione. Ma è tutto vero, è scritto nero su bianco. E’ una sentenza di un Tribunale. Che porta il numero 212 del 2004, che è stata depositata il primo luglio del 2004. Nelle motivazioni della sentenza si legge che «non ci sono perizie che stabiliscono gli effetti sulle vittime ma che nella generalità hanno mostrato turbamento per le attenzioni subite che potrebbero essere causa di patologie psicologiche e psichiche di carattere permanente ovvero influire sullo sviluppo psichico e sessuale dei bimbi abusati».
E ancora: si dispone «l’interdizione perpetua da qualsiasi ufficio attinente alla tutela e alla curatela». La sentenza è diventata irrevocabile il 23 settembre del 2004. Per la Giustizia italiana. Non per la Chiesa.
 
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view post Posted on 22/12/2009, 12:00
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Provate a cercare nel sito della diocesi di Campobasso il nome di don Felix Cini nell'Annuario. Scoprirete che non compare.

Il segreto serviva al vescovo Bregantini per nascondere questo prete pedofilo e criminale e non dare alcuna informazione ai suoi parrocchiani per riconoscerlo.

E non sorprende che il prete pedofilo si facesse chiamare col suo nome maltese, Felix, anziché con quello di Felice con cui era conosciuto ad Arcille, dove era stato arrestato prima della sua condanna.
 
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Felipe-bis
view post Posted on 22/12/2009, 14:26




CITAZIONE (GalileoGalilei @ 22/12/2009, 11:08)
Il sacerdote è stato condannato nel 2004

Eppure ai suoi 'difensori' questo dovrebbe bastare e avanzare... è un fatto, no?
 
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obuono
view post Posted on 22/12/2009, 23:55




CITAZIONE (perkins @ 22/12/2009, 05:31)
Date le notizie scorrette e inesatte pubblicate al riguardo di don Felix Cini si è formatoun comitatodi circa 3000 persone in difesa di Felix riconoscendo la sua innocenza. Pertanto si chiede di essere cancellata qualsiasi notizia pubblicata in questo sito perchè altrimenti occorre fare come già fattoper altri siti rivolgersi alla polizia postale.
Grazie per l'attenzione.

Ma quali notizie inesatte e scorrette!!! avete proprio le fette di prosciutto sugli occhi o aspettate dopo per dire "al lupo al lupo?".
Perchè dobbiamo aspettare che accada di nuovo? Cari giovani mi auguro che presto possiate avere dei figli e solo poi forse capireste e casomai affidategli uno dei vostri figli.....

CITAZIONE (Giovani cercesi @ 22/12/2009, 09:13)
Noi tutti giovani cercesi difendiamo a spada tratta l'amato don Felix mentre invitiama alla stampa di tacere una volta per sempre. La realtà dei fatti fa risultare che tutto è una montaturo contro il sacerdote. Siamo pronti a scendere in piazza a farci sentire. Chi sta diffamando è bene che guardi se stesso e la sua vita!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

La verità fa male, forse sarebbe stato più corretto se dall'inizio avrebbero detto la verità. Solo menzogne, oltre a quello che lui ha detto a messa appena la notizia è venuta a galla, che si trattava di un omonimia..... Ma cosa crede che internet a cerce non è arrivato? anche se siamo poveri provinciali e non abbiamo l'adsl, sappiamo come si usa un computer.... Certo mi auguro che la cosa finisca presto anche perchè sarebbe meglio per il nostro paese che i giornali parlassero di altro...... Bella la recita dei bambini quest'anno che non è stata fatta in chiesa ma altrove dovendo anche pagare 6 euro a bambino per l'affitto del locale? Come ci giustifichiamo con i nostri figli?
 
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mangusta17
view post Posted on 23/12/2009, 15:04




quelle centinaio di persone( anche meno) vogliono mandare via Don Felix non perchè è stato condannato per pedofilia, ma perchè Don Felix non faceva quello che loro volevano, cosa che accadeva con il parroco precedente!!! infatti prendevano soldi dalle offerte fatte durante la messa ed adesso non possono farlo più perchè ci pensa Don Felix all'aministrazione dei soldi cosa che non accadeva in precedenza!!! alcuni ricevevano proprio un compenso in denaro dal vecchio parroco!!! io si sono a favore del nostro parroco perchè lo conosco(anche se non benissimo) ed è una persona squisita che ha avvicinato noi giovani alla chiesa, anche quelli che non credevano, perchè è un parroco a cui piace stare in compagnia e sa starci bene!!! con cio non voglio discolparlo, ciò che è accaduto a grosseto non è stato una bella cosa, ma ogni uomo non ha diritto ad avere una seconda possibilità? che sia un prete o una persona qualunque!!! in un anno e mezzo circa che sta a cerce non è mai successo nulla di male, basta stare solo più accorti(anche se non ce ne bisogno)!!! ciao!!!

un giovane di CERCEMAGGIORE(il terrazzo del molise)!!!
 
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162 replies since 5/6/2007, 22:01   198135 views
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