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Nudo con bimba di 10 anni. Pena dimezzata a don Glaentzer: "Prese lei l'iniziativa", Cassazione conferma sconto di pena col rito abbreviato: 2 anni e 2 mesi

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view post Posted on 25/7/2018, 13:21

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Prato. Il vecchio prete altoatesino preso dopo colluttazione confessa: "non era la prima volta"



www.ansa.it/toscana/notizie/2018/07...c8735f108a.html

Prete in auto con bimba, arrestato
L'uomo ha rischiato il linciaggio,è accaduto tra Prato e Firenze

PRATO
25 luglio 2018
13:27

(ANSA) - PRATO, 25 LUG - Un sacerdote sorpreso in auto con una bimba di dieci anni in un'area di sosta dietro a un supermercato, è stata arrestato in flagranza di reato.
L'episodio sarebbe accaduto lunedì scorso intorno alle 22,30 tra Prato e Firenze. Secondo quanto appreso un residente della zona avrebbe notato i due e, insospettitosi, avrebbe aperto lo sportello e fatto uscire la piccola dall'auto avvisando anche i vicini. Ne sarebbe nata una colluttazione, nel corso della quale il prete avrebbe rischiato il linciaggio. Il parapiglia sarebbe stato poi interrotto dall'intervento dei militari. Sul posto anche sanitari del 118, per soccorrere la bimba e alcune persone rimaste lievemente ferite. Per la bambina, seguita da tempo dai servizi sociali, è stato disposto un sostegno psicologico.
L'inchiesta è seguita dalla procura pratese.


Quella di lunedì scorso per il prete sorpreso in auto con una bambina di 10 anni non sarebbe stata la prima volta. Lo avrebbe confessato durante l'interrogatorio al procuratore capo di Prato Giuseppe Nicolosi lo stesso sacerdote. L'uomo avrebbe detto che altre volte si era incontrato con quella bambina. E' accusato di violenza sessuale aggravata.

Don Glaentzer, 70 anni è parroco di una chiesa della diocesi di Firenze, al confine con la provincia di Prato ma, secondo quanto appreso, non appartiene al clero fiorentino, ossia sarebbe 'incardinato' in un'altra diocesi.

www.ilfattoquotidiano.it/2018/07/2...-volta/4515671/
Calenzano, arrestato prete di 70 anni: sorpreso da un passante in auto con bimba. “Non era la prima volta”

Don Paolo Glaentzer, di origini altoatesine, si trova ora in stato di fermo, agli arresti domiciliari. Alcuni residenti della zona, subito avvertiti dell’accaduto, hanno tentato di aggredire il sacerdote, che è stato salvato dall'intervento di una pattuglia dei carabinieri

di F. Q. | 25 luglio 2018

Un prete 70enne è stato sorpreso da un passante mentre si trovava appartato in auto, semi nudo, con una bambina di 10 anni nel parcheggio di un supermercato. Alcuni residenti della zona, subito avvertiti dell’accaduto, hanno tentato di aggredire il sacerdote, che è stato salvato dall’intervento di una pattuglia dei carabinieri. Sul posto sono intervenuti anche sanitari del 118, per soccorrere la bimba e alcune persone rimaste lievemente ferite. È successo a Calenzano, in provincia di Firenze, nella tarda serata di lunedì. Don Paolo Glaentzer, di origini altoatesine, si trova ora in stato di fermo, agli arresti domiciliari con l’accusa di violenza aggravata su minore.

Da quanto è emerso, durante l’interrogatorio il sacerdote avrebbe confessato al procuratore capo di prato, Giuseppe Nicolosi, di essersi appartato più di una volta con la bimba, che era seguita dagli assistenti sociali. Per lei è stato disposto un sostegno psicologico. I carabinieri di Signa con il coordinamento della Procura sono al lavoro anche per accertare se altre giovani vittime siano state molestate o abusate dal parroco.

www.lanazione.it/firenze/cronaca/p...stato-1.4055423

Fermato prete di Calenzano. "Ha molestato una bimba"
Don Glaentzer, 70 anni, era appartato in auto dietro un supermercato

di LISA CIARDI e SANDRA NISTRIPubblicato il 24 luglio 2018
Ultimo aggiornamento: 25 luglio 2018 ore 07:01
Episodio choc l’altra sera a Calenzano

Calenzano (Firenze), 25 luglio 2018 - Sarebbe stato sorpreso in auto con una bambina di dieci anni e, per questo, avrebbe rischiato il linciaggio. L’episodio sarebbe avvenuto intorno alle 22.30 di lunedì sera nella zona di viale del Pino, dietro al supermercato Conad di Calenzano. Un residente della zona, rientrando a casa, avrebbe notato la bambina con il sacerdote, don Paolo Glaentzer, all’interno di un’auto ferma in sosta. Insospettito dalla situazione avrebbe così aperto lo sportello della vettura, fatto uscire la piccola e chiamato a gran voce i vicini.

Ne sarebbe nata anche una colluttazione e il sacerdote avrebbe rischiato il linciaggio da parte dei vari residenti accorsi nel frattempo sul posto. Intanto la notizia dell’accaduto è arrivata anche ai carabinieri della stazione di Calenzano e della compagnia di Signa, che erano di pattuglia nella zona per un servizio di controllo del territorio e che sono quindi corsi subito sul posto. Nella zona del Conad sono poi state chiamate anche tre ambulanze, per assistere la bambina e soccorrere le varie persone che si erano ferite, anche se in modo lieve, nel corso della colluttazione.

Per il sacerdote sarebbe intanto scattato il fermo e l’uomo sarebbe stato accompagnato in caserma dai carabinieri. A proposito però, gli inquirenti non danno al momento dati o conferme ufficiali sull’accaduto e sull’episodio regna il massimo riserbo negli ambienti investigativi.

La piccola intanto, che era già seguita da tempo dai servizi sociali del Comune di Calenzano, è ora assistita e affiancata anche con un sostegno piscologico. La sua ricostruzione dei fatti sarà essenziale per capire cosa sia esattamente successo all’interno dell’auto. I dettagli di quanto accaduto in quei momenti concitati non si conoscono e non si sa perché i due si trovassero lì. Ma certo non sarà semplice per il sacerdote giustificare la sua presenza a quell’ora da solo con la piccola.

Don Paolo Glaentzer, 70 anni, altoatesino, ordinato sacerdote nel 1975, era da tempo parroco alla Chiesa di San Ruffignano a Sommaia e sarebbe anzi andato in pensione a settembre. Negli anni aveva anche svolto anche il ruolo di Cappellano dell’Ordine Teutonico. L’episodio, pur con tutti gli aspetti che ancora restano da chiarire e sui quali stanno facendo accertamenti gli inquirenti, ha suscitato enorme scalpore a Calenzano. E ieri, ovviamente, la notizia del parroco sorpreso in auto ha fatto il giro del paese.

di LISA CIARDI e SANDRA NISTRI

www.diocesifirenze.it/pls/diocesifi...fi=&rifp=&vis=1

DON PAOLO GLAENTZER
Data di ordinazione: 26/07/1975

Gli Incarichi:
AMMINISTRATORE PARROCCHIALE presso: S. Ruffignano a Sommaia (Calenzano)

Edited by pincopallino2 - 14/5/2021, 22:11
 
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https://video.gelocal.it/iltirreno/locale/...i/106327/107916

25 LUGLIO 2018
Calenzano, l'uomo che ha sorpreso il prete: "La bambina aveva maglia e pantaloni abbassati"
"Ho visto un prete uscire dalla casa dei vicini, dopo un po' non l'ho visto tornare e ho pensato di andare a controllare. Ho notato la bambina in macchina con lui e con il mio babbo siamo intervenuti". Simone, operatore sanitario che preferisce rimanere anonimo, è l'uomo che ha sorpreso il sacerdote di Calenzano accusato di violenza sessuale aggravata in macchina con una bimba di 10 anni. "La piccola aveva i pantaloni e la maglietta tirati giù e noi - racconta - abbiamo bloccato il prete". Simone smentisce le voci di colluttazione "nonostante tutti i vicini lo volessero linciare". Il sacerdote non avrebbe detto alcunché né cercato di scappare. "Ha guardato verso l'infinito - aggiunge Simone - e ha pianto senza cambiare espressione". La bambina "ha avuto un attacco di isteria e spavento" ma "abbiamo cercato di tranquillizzarla creando una situazione per fargli affrontare quei terribili momenti".

VIDEO di ANDREA LATTANZI

https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/07/2...-volta/4515671/

Calenzano, arrestato prete di 70 anni: “Sorpreso semi nudo in auto con bimba”. Lui si difende: “Ha preso lei l’iniziativa”
Calenzano, arrestato prete di 70 anni: “Sorpreso semi nudo in auto con bimba”. Lui si difende: “Ha preso lei l’iniziativa”
Don Paolo Glaentzer ha rischiato il linciaggio dopo esser stato sorpreso da un passante mentre era appartato nel parcheggio di un supermercato di Calenzano. "La piccola aveva i pantaloni e la maglietta tirati giù e noi abbiamo bloccato il prete". L'uomo ora si trova agli arresti domiciliari e durante l'interrogatorio ha ammesso che non era la prima volta

di F. Q. | 25 luglio 2018
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Più informazioni su: Firenze, Pedofilia, Sacerdote
Un prete 70enne è stato sorpreso da un passante mentre si trovava appartato in auto, semi nudo, con una bambina di 10 anni nel parcheggio di un supermercato. Alcuni residenti della zona, subito avvertiti dell’accaduto, hanno tentato di aggredire il sacerdote, che è stato salvato dall’intervento di una pattuglia dei carabinieri. È successo a Calenzano, in provincia di Firenze, nella tarda serata di lunedì. Don Paolo Glaentzer, di origini altoatesine, si trova ora in stato di fermo, agli arresti domiciliari con l’accusa di violenza aggravata su minore. Da quanto è emerso, durante l’interrogatorio il sacerdote avrebbe confessato al procuratore capo di prato, Giuseppe Nicolosi, di essersi appartato più di una volta con la bimba, che era seguita dagli assistenti sociali. Non solo, ha dichiarato anche di intendere il suo rapporto con la bambina come una relazione affettiva, e che sarebbe stata sempre lei a prendere l’iniziativa.

“Ho visto un prete uscire dalla casa dei vicini, dopo un po’ non l’ho visto tornare e ho pensato di andare a controllare. Ho notato la bambina in macchina con lui e con il mio babbo siamo intervenuti” racconta l’uomo che ha sorpreso il sacerdote a Repubblica. “La piccola aveva i pantaloni e la maglietta tirati giù e noi – aggiunge – abbiamo bloccato il prete“. Il sacerdote non avrebbe detto alcunché né cercato di scappare: “Ha guardato verso l’infinito – ha spiegato – e ha pianto senza cambiare espressione”, mentre la bambina “ha avuto un attacco di isteria e spavento” ma “abbiamo cercato di tranquillizzarla creando una situazione per fargli affrontare quei terribili momenti”.

Gli episodi, più di uno, sarebbero avvenuti sempre nella sua auto, durante il tragitto tra la parrocchia e la casa della bambina, sua parrocchiana, a cui lui avrebbe dato assistenza vista la situazione disagiata della famiglia. Per lei è stato disposto un sostegno psicologico. I carabinieri di Signa con il coordinamento della Procura sono al lavoro anche per accertare se altre giovani vittime siano state molestate o abusate dal parroco. Il sacerdote avrebbe dovuto lasciare la parrocchia il prossimo settembre e, secondo quanto appreso, non apparterrebbe al clero fiorentino, ma sarebbe stato “incardinato” in un’altra diocesi.
 
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Il 70ntenne don Glaentzer crede sia normale che una bimba di 10 anni ci provi con un prete: "Non era la prima volta"

papa-francesco

https://video.gelocal.it/iltirreno/locale/...i/106327/107916

25 LUGLIO 2018
Calenzano, l'uomo che ha sorpreso il prete: "La bambina aveva maglia e pantaloni abbassati"
"Ho visto un prete uscire dalla casa dei vicini, dopo un po' non l'ho visto tornare e ho pensato di andare a controllare. Ho notato la bambina in macchina con lui e con il mio babbo siamo intervenuti". Simone, operatore sanitario che preferisce rimanere anonimo, è l'uomo che ha sorpreso il sacerdote di Calenzano accusato di violenza sessuale aggravata in macchina con una bimba di 10 anni. "La piccola aveva i pantaloni e la maglietta tirati giù e noi - racconta - abbiamo bloccato il prete". Simone smentisce le voci di colluttazione "nonostante tutti i vicini lo volessero linciare". Il sacerdote non avrebbe detto alcunché né cercato di scappare. "Ha guardato verso l'infinito - aggiunge Simone - e ha pianto senza cambiare espressione". La bambina "ha avuto un attacco di isteria e spavento" ma "abbiamo cercato di tranquillizzarla creando una situazione per fargli affrontare quei terribili momenti".

VIDEO di ANDREA LATTANZI

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Calenzano, arrestato prete di 70 anni: “Sorpreso semi nudo in auto con bimba”. Lui si difende: “Ha preso lei l’iniziativa”
Calenzano, arrestato prete di 70 anni: “Sorpreso semi nudo in auto con bimba”. Lui si difende: “Ha preso lei l’iniziativa”
Don Paolo Glaentzer ha rischiato il linciaggio dopo esser stato sorpreso da un passante mentre era appartato nel parcheggio di un supermercato di Calenzano. "La piccola aveva i pantaloni e la maglietta tirati giù e noi abbiamo bloccato il prete". L'uomo ora si trova agli arresti domiciliari e durante l'interrogatorio ha ammesso che non era la prima volta

di F. Q. | 25 luglio 2018
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Un prete 70enne è stato sorpreso da un passante mentre si trovava appartato in auto, semi nudo, con una bambina di 10 anni nel parcheggio di un supermercato. Alcuni residenti della zona, subito avvertiti dell’accaduto, hanno tentato di aggredire il sacerdote, che è stato salvato dall’intervento di una pattuglia dei carabinieri. È successo a Calenzano, in provincia di Firenze, nella tarda serata di lunedì. Don Paolo Glaentzer, di origini altoatesine, si trova ora in stato di fermo, agli arresti domiciliari con l’accusa di violenza aggravata su minore. Da quanto è emerso, durante l’interrogatorio il sacerdote avrebbe confessato al procuratore capo di prato, Giuseppe Nicolosi, di essersi appartato più di una volta con la bimba, che era seguita dagli assistenti sociali. Non solo, ha dichiarato anche di intendere il suo rapporto con la bambina come una relazione affettiva, e che sarebbe stata sempre lei a prendere l’iniziativa.

“Ho visto un prete uscire dalla casa dei vicini, dopo un po’ non l’ho visto tornare e ho pensato di andare a controllare. Ho notato la bambina in macchina con lui e con il mio babbo siamo intervenuti” racconta l’uomo che ha sorpreso il sacerdote a Repubblica. “La piccola aveva i pantaloni e la maglietta tirati giù e noi – aggiunge – abbiamo bloccato il prete“. Il sacerdote non avrebbe detto alcunché né cercato di scappare: “Ha guardato verso l’infinito – ha spiegato – e ha pianto senza cambiare espressione”, mentre la bambina “ha avuto un attacco di isteria e spavento” ma “abbiamo cercato di tranquillizzarla creando una situazione per fargli affrontare quei terribili momenti”.

Gli episodi, più di uno, sarebbero avvenuti sempre nella sua auto, durante il tragitto tra la parrocchia e la casa della bambina, sua parrocchiana, a cui lui avrebbe dato assistenza vista la situazione disagiata della famiglia. Per lei è stato disposto un sostegno psicologico. I carabinieri di Signa con il coordinamento della Procura sono al lavoro anche per accertare se altre giovani vittime siano state molestate o abusate dal parroco. Il sacerdote avrebbe dovuto lasciare la parrocchia il prossimo settembre e, secondo quanto appreso, non apparterrebbe al clero fiorentino, ma sarebbe stato “incardinato” in un’altra diocesi.
 
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https://www.lanazione.it/firenze/cronaca/b...rdote-1.4058094

Violenze di un prete su bambina, "La piccola non doveva tornare in quella casa"
Il tribunale dei Minori aveva disposto l'allontanamento dal nucleo familiare nel 2013

di SANDRA NISTRIPubblicato il 26 luglio 2018
Ultimo aggiornamento: 26 luglio 2018 ore 13:27
I carabinieri sono intervenuti dove prete e bimba sono stati trovat
I carabinieri sono intervenuti dove prete e bimba sono stati trovat
4 min
Calenzano (Firenze), 26 luglio 2018 - «C’è un senso di disagio profondo, pensi che queste cose, che si leggono sui giornali, succedano in altre circostanze e non possano avvenire vicino a te e invece questo episodio terribile è accaduto proprio qui, nel nostro Comune».

Il sindaco Alessio Biagioli è visibilmente turbato dopo la vicenda che ha dato risonanza nazionale, chiaramente non gradita, al suo territorio. È il simbolo perfetto dello sconcerto e della rabbia di tutti i suoi concittadini che, da quando la notizia è esplosa, fragorosamente, stanno inondando di commenti al vetriolo, sui social, i gruppi dedicati a Calenzano.

Bersaglio delle offese, chiaramente, don Paolo Glaentzer parroco di Sommaia, ‘carnefice’ in una storia orribile: «La situazione - commenta il primo cittadino - è aggravata dal fatto che è coinvolto un sacerdote che rappresenta una istituzione ed è doppiamente grave. Dispiace anche perché era già in pensione e tra poco avrebbe lasciato Calenzano. Siamo totalmente a disposizione degli inquirenti per tutte le informazioni del caso e per fare giustizia. Non conoscevo molto bene don Paolo: era una persona piuttosto schiva che raramente partecipava anche alle attività che abbiano organizzato con la parrocchia. La comunità di Sommaia era invece molto attiva e a loro va tutta la mia solidarietà in questo momento».

Un sentimento, quello di Biagioli, condiviso da molti calenzanesi che, ieri, hanno fatto giungere il sostegno a una parrocchia, teatro di concerti e tante iniziative ma molto attiva anche sul fronte della solidarietà, da un momento all’altro privata del proprio pastore per una vicenda da brividi, che mai avrebbero potuto lontanamente ipotizzare.

La solidarietà principale, oltre che il necessario supporto psicologico, andrà però riservata alla piccola vittima della violenza del sacerdote: una bambina di appena dieci anni di un Comune dell’hinterland fiorentino che, fino ad oggi, non ha avuto certo una vita facile. Per lei e per i due fratelli, anche loro minorenni, infatti, nel 2013, il Tribunale dei Minori aveva disposto l’allontanamento dal nucleo familiare e il loro contestuale affidamento ai Servizi sociali del Comune di residenza con l’inserimento in una struttura. Un provvedimento indubbiamente forte assunto dopo specifiche relazioni dei Servizi sociali che seguivano i bambini e dopo avere sentito le parti, quindi anche i familiari dei piccoli.

Nel 2016, però, la famiglia aveva vinto il ricorso presentato all’Autorità Giudiziaria territorialmente competente che dunque aveva disposto il loro ritorno con i genitori.

Ritorno a casa, fra l’altro, avvenuto nonostante il parere contrario dei Servizi Sociali e dello stesso Tribunale dei Minori. Conclusione che visto l’accaduto lascia decisamente l’amaro in bocca e anche qualche interrogativo cui sarà necessario rispondere. Fra le reazioni alla vicenda non ci sono quelle degli altri sacerdoti del vicariato di Sesto-Calenzano. Anche il vicario foraneo don Giuseppe Biliotti non ha voluto commentare. C’è anche chi però ieri è stato involontariamente danneggiato dai commenti dei calenzanesi: nonostante il nome del parroco di Sommaia fosse stato subito ben specificato qualcuno ha pensato infatti che il prete coinvolto fosse don Paolo Cioni, parroco della nuova chiesa Maria Santissima Madre di Gesù, invece totalmente estraneo alla vicenda.

di SANDRA NISTRI
 
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L'arcidiocesi di Firenze sospende il prete 70ntenne: "non avevamo sospetti"



http://www.firenzetoday.it/cronaca/prete-c...ta-carcere.html

Prete arrestato per violenza sessuale su bambina a Calenzano: la procura chiede il carcere

Prete arrestato per abusi su bimba: la procura chiede il carcere
Interrogatorio di un'ora e mezzo di fronte al gip, che deciderà a breve

Redazione
26 luglio 2018 18:30

La procura di Prato chiede il carcere per don Paolo Glaentzer, il prete di Calenzano arrestato lunedì scorso con l'accusa di violenza sessuale aggravata nei confronti di una bambina di 10 anni. Così ha chiesto oggi durante l'interrogatorio il pm Laura Canovai, mentre per la difesa del religioso 70enne sono sufficienti gli arresti domiciliari, posizione nella quale si trova ora il sacerdote. Il gip del tribunale di Prato deciderà entro le prossime 24 ore.

L'interrogatorio, iniziato intorno alle 12, è durato circa un'ora e mezza. Il parroco avrebbe nuovamente ammesso, come nell'interrogatorio di ieri, di essersi appartato con la bambina e che non era la prima volta che succedeva.

Un passante ha scoperto il prete nella propria auto con la bambina lunedì scorso. Secondo la testimonianza rilasciata la bambina aveva i pantaloni abbassati. Il passante assieme a suo padre ha fermato il parroco, in attesa dei carabinieri, che hanno sottratto il sacerdote al linciaggio dei vicini.

Secondo quanto ricostruito il parroco conosceva bene la famiglia della piccola. Lunedì aveva appena cenato a casa loro, poi si è fatto accompagnare in auto dalla bambina, prima di essere sorpreso dal passante, insospettito dal tempo che stava passando. L'arcidiocesi di Firenze ha sospeso il prete dall'esercizio sacerdotale. Le indagini mirano anche ad accertare se ci siano stati episodi di violenza su altri bambini.

http://www.firenzetoday.it/cronaca/pedofil...-arrestato.html
Pedofilia: la diocesi sospende il prete arrestato a Calenzano

Pedofilia, la diocesi sospende il parroco arrestato: “Colpiti e addolorati”
L'arcivescovo Betori: “Fiducia nella magistratura, mai arrivati segnali che lasciassero intuire condotte deplorevoli”

Redazione
26 luglio 2018 10:38


Pedofilia: la diocesi sospende il prete arrestato a Calenzano

L'Arcivescovo di Firenze, cardinale Giuseppe Betori, “ha immediatamente provveduto a sospendere, cautelativamente, dall'esercizio del ministero pastorale il sacerdote che è ospite della diocesi e non fa parte del clero fiorentino”. Così la nota diffusa dalla diocesi di Firenze sul caso del prete di 70 anni sorpreso in auto con una bambina di 10 anni lunedì scorso e arrestato con l'accusa di violenza sessuale aggravata.

“Appresa la notizia dei gravissimi fatti contestati a don Paolo Glaentzer, che svolge la funzione di amministratore parrocchiale nella parrocchia di San Rufignano a Sommaia (Calenzano) l'Arcivescovo, card. Giuseppe Betori, innanzi tutto, afferma la piena fiducia nell'operato degli inquirenti e della magistratura. L'Arcivescovo e con lui tutto il presbiterio diocesano colpiti e addolorati esprimono sentita vicinanza alla bambina e alla sua famiglia”, prosegue la nota.

“Alla diocesi di Firenze non erano mai arrivate informazioni o segnali che potessero lasciare intuire condotte deplorevoli né tanto meno comportamenti penalmente rilevanti; altrimenti la diocesi avrebbe immediatamente agito - si legge ancora -. I fatti, così come contestati, già di per sé gravissimi, qualora fossero confermati dalle indagini per le quali ci si affida agli inquirenti, sono resi ancora più intollerabili e sconvolgenti in quanto attribuiti ad un sacerdote e sono causa di profondo dolore per le vittime e ferita aperta per l'intera comunità. Nel deprecare ripugnanti comportamenti – conclude la nota -, la diocesi ribadisce il dovere della ricerca della verità, l'attenzione e la cura per le vittime”.

Il religioso, sorpreso in auto con la bambina lunedì scorso da un passante, si trova al momento agli arresti domiciliari. E' accusato di violenza sessuale aggravata.
 
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A 70 anni non può star in galera ma può appartarsi in macchina con la scusa di farsi sedurre da una bambina di 10 anni



http://www.ilsussidiario.net/News/Cronaca/...enitori/832327/

Calenzano, prete accusato di molestie resta ai domiciliari/ Ultime notizie, bimba era stata tolta ai genitori Prete accusato di molestie a Calenzano: resta ai domiciliari, niente carcere. Ultime notizie, Gip rigetta richiesta accusa: la bimba era stata tolta ai genitori negli scorsi mesi 27 LUGLIO 2018 NICCOLÒ MAGNANI Il caso di Calenzano (LaPresse, immagini di repertorio)Il caso di Calenzano (LaPresse, immagini di repertorio)
Il prete accusato di violenze e abusi sulla piccola bimba di Calenzano rimane ai domiciliari: la decisione presa dal gip di Prato, Francesco Pallini, vede la conferma della custodia cautelare ma non in carcere per il 70enne Don Paolo Glaentzer. È accusato di violenza sessuale aggravata sulla bimba di 10 anni, trovati appartati tre giorni fa entrambi in un’auto dietro al supermercato di Calenzano. Viene così respinta la richiesta della Procura di Prato che chiedeva fin da subito la reclusione in cella: secondo il legale della difesa, il carcere sarebbe stato troppo per l’anziano sacerdote viste le importanti ammissioni fatte subito davanti agli inquirenti. Al momento, l’intricata vicenda in provincia di Firenze continua a far discutere l’intera comunità, sotto choc dopo l’arresto del parroco della Chiesa di San Rufignano a Sommaia, accusato di violenze pedofile. Intanto, le ultime notizie emerse dai colleghi dei quotidiani locali fiorentini, danno un quadro ancora più inquietante dell’intera vicenda che mette in luce l’assoluta centralità di un fatto: una bimba, in una famiglia difficile - come vediamo qui sotto - che viene “tradita” da colui che si era offerto di aiutarla.

LA BIMBA ERA STATA TOLTA AI GENITORI
Secondo quanto scoperto dal Corriere Fiorentino, a gennaio la procura per i minori aveva chiesto il definitivo allentamento dalla famiglia proprio di quella stessa bimba ora forse vittima di violenze: lei e altri due fratelli più grandi avrebbero dovuto andare via dalla situazione di casa per «incapacità genitoriale» di madre e padre, ma la decisione del Tribunale non è mai arrivata. O meglio, è giunta tardi visto che il sacerdote era “già intervenuto”: «La famiglia della bambina era seguita fin dal 2008 dai servizi sociali di Calenzano che con cadenza quasi mensile scrivevano al tribunale per i minori per raccontare delle difficili condizioni in cui versava la famiglia. Nel 2013 un decreto del tribunale per i minori mette nero su bianco l’incapacità genitoriale della coppia e così i bambini vengono mandati in una struttura», scrivono i colleghi del CorSera di Firenze. La famiglia però presenta ricorso e lo vince, così nel 2016 arriva il ritorno in casa: la situazione però non migliora visto il «padre è scarsamente collaborativo, che ha comportamenti incongrui, che è aggressivo, bugiardo e che la madre non è in grado di tutelare i figli», scrivono gli assistenti sociali. Il prete si offre di aiutarla ma, stando alle accuse, lo farà “abusando” di lei: ora, bisogna avere tutte le prove di questo mondo per poter essere certi di una accusa così grave, ma purtroppo la situazione per il sacerdote 70enne è tutt’altro che “serena”. Riscoprire la verità sarà soltanto il primo, autentico, tentativo di dare giustizia ad una piccola innocente travolta dalla vita nei suoi primi 10 anni di vita
 
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view post Posted on 28/7/2018, 14:48

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"C'è una simpatia reciproca con la ragazza, pensavo avesse 15 anni, bisogna pregare e si risolvono i problemi"

5862151b-prete-pedofilo

https://corrierefiorentino.corriere.it/fir...5bda539b2.shtml

A COLLOQUIO NELLA CANONICA, DURANTE IL TRASLOCO
Calenzano, a colloquio con don Paolo,
arrestato per abusi su una bambina:
il demonio mi ha fatto lo sgambetto
Il sacerdote lascia Sommaia, continuerà a scontare gli arresti domiciliari nella sua casa di Bagni di Lucca
1466
di Jacopo Storni

Una cyclette, una pianola, un materasso, una scrivania in legno, una sega elettrica, un calendario religioso, l’abito talare ripiegato dentro una busta. Montagne di oggetti nel camion dei traslochi, parcheggiato fuori dalla canonica. Don Paolo Glaentzer lascia Sommaia, continua a scontare gli arresti domiciliari nella sua casa di Bagni di Lucca. Ieri lo sgombero, le stanze sottosopra, svuotate dopo 15 anni. I sacchetti coi vestiti sono ammucchiati all’ingresso, negli scatoloni i libri della biblioteca. Lui si guarda attorno, suda, indica al facchino peruviano cosa trasportare. Gli parla in spagnolo. «Otras cosas». Altre cose da portare via. Paolo Glaentzer indossa una maglietta azzurra, i pantaloni lunghi, lo sguardo disorientato. Ci lascia entrare. Poi si siede: «Scusa, ma ho problemi alle anche».

Resta seduto su quest’unica sedia, dentro questa stanza che forse era la sua camera da letto. Fuori la vista sugli uliveti, per terra i frammenti dello sgombero. «Diamoci del tu» dice senza guardare. Poi comincia a parlare. «Lascio Calenzano dopo tanto tempo, già a novembre dell’anno scorso ho chiesto al cardinale di andare in pensione… e adesso è capitata questa cosa un po’ così, all’improvviso, mi dispiace che sia successa, bisogna pregare, la fede è fondamentale, pregando si risolvono i problemi». S’interrompe, nella stanza entra un altro facchino, un giovane nigeriano che vive in un centro d’accoglienza. «In Africa non ci sono mai stato, sono stato in quasi tutti gli altri continenti, ma in Africa non ci sono mai capitato». Sorride, si risiede. Sembra non rendersi neppure conto della gravità di quel che è successo, accusato di violenza aggravata su minore.


Racconta il suo passato: «Ho vissuto in Germania, ero monaco di un’abbazia benedettina, poi ho fatto teologia e ho studiato agraria, a me piace molto». Divaga su Carlo Magno, Napoleone. Non sembra scosso, lo sguardo inespressivo. Ricorda gli aneddoti che l’hanno riportato in Italia. «In Germania ero allergico al polline, quando venivo a trovare i miei genitori a Roma, appena passato il Brennero l’allergia mi passava...lo Spirito Santo mi ha fatto capire che dovevo tornare in Italia. Poi sono arrivato a Rosano, vicino Pontassieve, perché nel monastero della mia zia monaca, sorella di mio padre, cercavano un cappellano». Sorride ancora, gli chiedo come faccia a sorridere dopo quello che è successo: «Mi affido a Gesù e Maria». Dice di aver ricevuto una lettera dal cardinale Giuseppe Betori, arcivescovo di Firenze: «Mi ha vietato di celebrare la messa, mi hanno dato una lettera con scritto che non posso celebrare messa». Una breve pausa, poi continua: «Appoggiarsi al nostro Signore ti dà una fiducia e anche una gioia inspiegabile, nonostante tutto quello che...». Si interrompe, poi riprende: «...tutto quello che... in parte è successo, in parte hanno scritto i giornali esagerando». Eppure su quell’auto, con una ragazzina di 11 anni, c’era lui. E lui ha confessato. Era già accaduto in passato? «Altre poche volte». Che rapporto aveva con la bambina? «C’è una simpatia reciproca con la ragazza, quando ho saputo che aveva 11 anni...io gliene davo 15...». Certo non è un’attenuante. «È stata una mia stupidità, mi ha fatto lo sgambetto il demonio, uno sgambetto un po’ pesante, ho commesso un errore, questo lo ammetto, ci penserà il nostro Signore...lui è in grado. L’ho già sperimentato in tante situazioni che sembravano senza via di uscita, forse questa è una delle peggiori, ma io ho piena fiducia in Gesù e Maria».

Sembra vivere su un altro pianeta Paolo Glaentzer. È accusato di pedofilia ma non sembra rendersene conto. È ancora seduto su questa sedia polverosa di legno e stoffa, mentre i facchini continuano a fare la spola tra le stanze e il camion. «Non è mai accaduto con altre ragazze» dice il sacerdote. «Lunedì sera è stato uno scambio di affetto, questa ragazza è molto più matura dell’età che ha, è stato uno scambio di affetto...è stato esagerato, a volte le cose vanno in una certa maniera». È confuso. Dice che la ragazzina si sarebbe tirata su la maglietta «di sua spontanea volontà, io non gli ho detto nulla, può darsi che in casa riceva poco affetto dai genitori...so che i figli sono stati tolti ai genitori alcuni anni fa, io cercavo di aiutarli con quel poco che potevo». Altre domande, le risposte sempre più incerte. Almeno è pentito? «Sì, sì, mi dispiace molto per quello che è successo».

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28 luglio 2018 | 09:55
 
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Calenzano, don Glaentzer: il prete girovago di cui nessuno sa nulla
27 LUGLIO 2018
Le origini nobili, gli anni in Germania, poi si ferma in Toscana ma sempre sottotraccia: neanche la diocesi lo inserisce nel clero locale
DI MARIA CRISTINA CARRATU'

"Un fulmine a ciel sereno". Il giorno dopo il fermo del sacerdote reo confesso, a Sommaia non ci si capacita. Eppure è successo, e ora bisogna fare i conti con i molti misteri della vita di questo prete dall'accento tedesco, rampollo di una famiglia di nobili origini (siciliana quella della madre, di Colonia quella del padre), che, lasciati gli studi di ingegneri a Karlsruhe, dopo un paio di decenni trascorsi nel monastero benedettino di Metten, in Germania, nel 1983 era...
 
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«Esorcismi e sguardi ammiccanti Vi racconto il sacerdote pedofilo»
Parla una donna che ha conosciuto il prete che ha abusato della bimba di 10 anni In paese raccolta firme per mandarlo via. La ragazzina e i fratelli tolti ai genitori
Libero31 Jul 2018GUIDO GUERRERA RIPRODUZIONE RISERVATA
«Sì lo conosco per averlo incontrato alcune volte, ma l’impatto immediato non è stato gradevole. Il suo aspetto trasandato, quello di una persona che alla pulizia tiene poco mi ha subito impressione». Anna, nome convenzionale che useremo per tutelare la sua privacy, parla così di don Paolo, il sacerdote della parrocchia di Sommaia, località di Calenzano non distante da Firenze, indagato per atti di pedofilia.



«Ci sono andata in compagnia di un' amica che ritengo fosse soggiogata dal religioso. Quando me lo presentò era come in estasi, "uomo eccezionale, di grande carisma. Ed è così vicino a Dio". Io invece ero rimasta perplessa perché avevo notato dei particolari che mal si addicevano a un uomo di chiesa, idee che nel tempo si sarebbero rafforzate».



Don Paolo Glaentzer - L auto su cui ha molestato una bambina di dieci anni
DON PAOLO GLAENTZER - L AUTO SU CUI HA MOLESTATO UNA BAMBINA DI DIECI ANNI

In questi giorni il sacerdote si difende invocando nientemeno che la presenza del Maligno: il diavolo in persona lo avrebbe indotto in tentazione trascinandolo sulla strada dell' abiezione. Sembra di essere nel bel mezzo di quelle fosche atmosfere in odor di medioevo evocate dalla penna di Eco o dal cinema di Avati in cui l' odore di zolfo aleggia attorno a delitti atroci le cui matrici vanno cercate solo negli angoli più perversi del cuore degli uomini.



LA CHIESA SAPEVA?

«A proposito del diavolo - prosegue Anna - so che don Paolo era solito riunire delle persone su cui praticava esorcismi. Non so se fosse abilitato dalla Chiesa a farlo, ho visto invece che intascava dei soldi e una volta mi capitò di assistere a un episodio involontariamente comico: mentre con una mano stava benedicendo gli astanti, con l' altra si era messo a contare delle banconote che gli avevano lasciato in offerta, impappinandosi».

Don Paolo Glaentzer
DON PAOLO GLAENTZER



Anna, ricorda qualche episodio in particolare? «Sì, uno in particolare che ha gettato un' ombra assai pesante sul giudizio riguardo quell' uomo. Io e questa mia amica, una donna piuttosto attraente, stavamo discutendo con il prete, quando ho sorpreso il suo sguardo tuffato nella scollatura della camicetta che si era un po' aperta. Poi si era avvicinato con fare molto suadente a lei e sfiorandole la spalla con la mano si era lanciato in apprezzamenti che ho giudicato sinceramente inopportuni e un tantino audaci: "ma che bella camicetta che indossa, come le sta bene molto femminile". Il tono della voce vibrante di sottile desiderio era evidente, era quello di un uomo qualsiasi».



Esorcismi, a pagamento, e sempre a detta di Anna, fonte attendibile, anche la presenza di un sedicente "guaritore" vicino al sacerdote. «Ha nei suoi confronti una ammirazione sconfinata. Per lui don Paolo è Dio in terra, perché gli ha permesso di avvicinarsi alla fede e di scoprire in sé doti paranormali. L' ho visto diverse volte "operare" vicino alla chiesa che frequenta assai spesso».

don paolo glaentzer
DON PAOLO GLAENTZER



Insomma Anna è una voce tra le tante utili a tracciare un identikit dell' oscura figura del sacerdote di Sommaia, è la voce di una donna intelligente e attenta che forse rappresenta l' estrema, ideale sintesi di tutte le donne che proprio in questo momento esigono che venga fatta chiarezza in nome della piccola vera vittima di questa turpe faccenda.



INDIGNAZIONE

Intanto don Paolo Glaentzer si trova ai domiciliari in una casa del fratello nel piccolo centro di Fabbriche di Casabasciana, una frazione di Bagni di Lucca, cosa che ha suscitato l' indignazione dei cittadini entrati in rivolta. Con una raccolta di firme si chiede l' immediata espulsione del religioso settantenne che, ricordiamolo, davanti al magistrato ha confessato la sua relazione con la minorenne. A quanto pare tutto il comprensorio lucchese è orientato a rifiutare la permanenza del pedofilo, «preoccupazione tanto più giustificata», viene detto, «a causa della presenza di alcune scuole primarie nella zona».

Don Paolo Glaentzer
DON PAOLO GLAENTZER



La voce dei cittadini dell' area lucchese suona perciò alta: «La Curia si occupi subito di una sistemazione idonea al prete pedofilo, in attesa di una sentenza definitiva. Qui non può stare». Una volta terminata la raccolta, le firme verranno recapitate al vescovo di Lucca e al sindaco di Bagni di Lucca. Gli abitanti non demordono e sono pronti perfino a scendere in piazza per far valere i loro propositi. Intanto la ragazzina e i fratelli sono stati tolti alla famiglia
 
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Don Paolo Glaentzer ai domiciliari nel piccolo borgo. Non lo vogliono vicino ai propri figli



https://cronachedi.it/2018/07/30/don-paolo...r-mandarlo-via/

Don Paolo accusato di violenza sessuale su una bambina, raccolta firme per mandarlo via
Gli abitanti di Frabbriche di Casabasciana, in provincia di Lucca: "Quel prete pedofilo qui non può stare"

Di Domenico Cicalese - 30 luglio 2018045

FABBRICHE DI CASABASCIANA – “Quel prete pedofilo qui non può stare”, si legge in cima alla raccolta firme che in questi giorni gira tra nelle mani degli abitanti di Fabbriche di Casabasciana, la piccolissima frazione in provincia di Lucca balzato al centro delle cronache nazionali per il caso di Don Paolo Glaentzer, il prete 70enne della parrocchia di San Rufignano a Sommaia (Calenzano) accusato nei giorni scorsi di violenza sessuale aggravata su una bambina di 10 anni.

Don Paolo è finito ai domiciliari ma la comunità insorge: “Va rinchiuso in una struttura della curia”
“Lo rinchiudano in una struttura della curia in attesa che sia giudicato dalla magistratura”, dicono gli abitanti della frazione di 150 anime. Le firme, una volta raccolte, saranno consegnate al vescovo di Lucca e al sindaco di Bagni di Lucca; e non si escludono anche manifestazioni di protesta. Don Paolo è stato ristretto ai domiciliari nella casa del fratello, ma a provocare sdegno e inquietudine è la distanza dell’abitazione da una scuola dell’infanzia: soltanto cinque minuti a piedi, elemento che semina panico negli abitanti.

Si è giustificato dicendo che è stata la ragazzina a prendere l’iniziativa

Durate l’interrogatorio di garanzia don Paolo, rampollo di una nobile famiglia altoatesina e figlio di un funzionario dello Ior, si è giustificato dando alla piccola la colpa di aver preso l’iniziativa; e di pensare che la bambina avesse almeno 14-15 anni, ma ha ammesso di aver avuto diversi incontri con la piccola. Le indagini comunque proseguono. La procura di Prato sta cercando di capire se la famiglia della bambina si fosse accorta delle attenzioni morbose del parroco; e in caso affermativo perché non avesse presentato denuncia.

https://www.fanpage.it/non-puo-stare-qui-r...o-di-pedofilia/
“Non può stare qui”: raccolta firme contro il prete 70enne accusato di pedofilia

Don Paolo Glaentzer è stato sorpreso una settimana fa in auto con una bimba di 10 anni a Calenzano, periferia di Firenze. Ora è ai domiciliari, ma il paesino dove è situata la casa nella quale si trova ai domiciliari vuole farlo allontanare.
CRONACA ITALIANA 30 LUGLIO 2018 12:30 di Biagio Chiariello

"Non può più stare qui con noi". Fabbriche di Casabasciana, piccola frazione montana di Bagni di Lucca, si ribella alla presenza in paese di don Paolo Glaentzer, il parroco 70enne di Calenzano accusato di aver violentato una bambina di 11 anni e che per questo motivo si trova adesso agli arresti domiciliari. I cittadini, venuti a conoscenza dell'accaduto, sono sul piede di guerra. Tanto da pensare ad una raccolta firme per cacciarlo dal paese: “Quel prete accusato di pedofilia non può stare qui con noi. Lo rinchiudano in una struttura della curia in attesa che sia giudicato dalla magistratura” dicono al Corriere della Sera. Il sacerdote è giunto in Valle del Serchio pochi giorni fa, perché è proprio a Fabbriche di Casabasciana che ha una casa di proprietà, acquistata molti anni fa dal fratello. E lì ora si trova ai domiciliari.

Gli abitanti della frazione sono indignanti, ancor più se si considera il fatto che l'appartamento dove il 70enne uomo di chiesa sta scontando gli arresti si trova a cinque minuti a piedi da una scuola materna. Così è partita la petizione in tutto il comprensorio: una volta terminata, le adesioni saranno consegnate al vescovo di Lucca e al sindaco di Bagni di Lucca. Non vengono escluse manifestazioni di piazza. In realtà la questione non è così semplice. La casa dove don Paolo si trova in questo momento è, appunto, di proprietà del fratello e dunque appare improbabile per sindaco e vescovo intervenire. Sabato scorso l’Arcidiocesi di Lucca aveva già precisato in una nota come “il prete sia agli arresti non una struttura della canonica. Don Paolo non può svolgere il ministero sacro nella Arcidiocesi di Lucca, anche a seguito dei giusti e immediati provvedimenti sospensivi della Chiesa fiorentina per il reato di cui è accusato”.


Biagio Chiariello
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http://iltirreno.gelocal.it/lucca/cronaca/...nzio-1.17185595

Parroco accusato di pedofilia: nel paese è calato il silenzio
Dopo le proteste e le raccolte di firme online per allontanare il religioso adesso tra gli abitanti pare dominare la voglia di spegnere i riflettori sul caso
di Emanuela Ambrogi

26 agosto 2018

L’apprensione tornerà alta tra pochi giorni, alla riapertura delle scuole, a causa di quella fermata del pulmino proprio a pochi passi dall’abitazione in cui è agli arresti domiciliari il prete accusato di pedofilia ai danni di una bambina di Calenzano. Ma dopo l’agitazione e le proteste dei giorni in cui il parroco era arrivato a Fabbriche di Casabasciana, in paese e a Bagni sembra quasi che sulla vicenda la popolazione abbia fatto la scelta del silenzio.

Nessuno ne vuol più parlare, anche nell’evidente intento di non allarmare i bambini con la paura per “la presenza dell’orco”. Nei bar e per strada le domande del cronista su come vanno le cose non sono accolte con la sollecitudine di qualche settimana fa. Anzi, danno fastidio. Gli unici commenti sottolineano come la presenza dei carabinieri sia costante, e di come, in paese, abbia portato una sicurezza e una tranquillità che prima non c’era. Nessuna preoccupazione, giusta o sbagliata che fosse, c’è più nemmeno per le due donne che, dopo l’arresto del prete e l’arrivo a Fabbriche, avevano seguito don Paolo Glaentzer, sistemandosi in un alloggio vicino. A tutti i carabinieri hanno fatto presente che il parroco, a tutti gli effetti sotto regime di detenzione, non può essere avvicinato.

Don Raffaello Giusti, parroco di Bagni, informa poi che dalla Curia non ha avuto più notizie su possibili altre destinazioni per il prete agli arresti. Resta a far discutere la petizione comparsa su un sito on-line specializzato, che raccoglie firme ovunque. Dal mondo del web ne sono arrivate più di 800, ma non c’è certezza che ve ne siano anche di persone di Fabbriche o del circondario, sebbene fosse subito circolata in paese l’idea di fare una raccolta di firme perché il sacerdote fosse messo in carcere o in una struttura della chiesa. Nei fatti, però, di fogli per la raccolta di firme non ne sono circolati, né si conosce chi materialmente potrebbe essersi fatto promotore della raccolta. Sconosciuto a Bagni di Lucca è anche il nome (Massimiliano Vintaloro) di chi ha lanciato sul web la petizione perché don Glaentzer finisca in carcere.E c’è chi invita a informarsi bene sul funzionamento di quel sito, citando articoli dei quotidiani nazionali che spiegano come funzionano i siti che lanciano petizioni, invitando anche a stare attenti al destino dei dati sensibili che vengono ceduti. La vigilanza sulla indesiderata presenza del prete agli arresti a Fabbriche comunque rimane alta, anche se pare che la parola d’ordine pare che sia quella di evitare clamori. Gli obiettivi di tutti sono la tutela e anche la serenità dei bambini e si confida che i controlli dei carabinieri restino costanti fino a quando don Glaentzer resterà in paese.

Il timore che, anche

a sentenza definitiva acquisita, il sacerdote possa però rimanere a Fabbriche è forte e la gente vorrebbe che la Curia non chiudesse gli occhi di fronte al disagio dei residenti, valutando l’opportunità di accogliere don Glaentzer in una delle tante strutture della chiesa. —



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PEDOFILIA
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26 agosto 2018
 
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view post Posted on 5/9/2018, 11:28

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Il sospetto di una catena di pedofili che si approfittò di una famiglia disagiata

cura

https://www.lanazione.it/firenze/cronaca/p...ntzer-1.4140110

Bimba abusata da prete pedofilo. Altre agghiaccianti ipotesi
Dopo l'arresto don Paolo Glaentzer, scoperto da un residente appartato in auto con una ragazzina di 11 anni il 23 luglio scorso, ora si indaga per capire se anche altri adulti abbiano abusato della bambina

Pubblicato il 4 settembre 2018
Ultimo aggiornamento: 5 settembre 2018 ore 07:31
Violenze su bimba: le foto di don Paolo Glaentzer al tribunale di Prato
3 min
Firenze, 5 settembre 2018 - Proseguono le indagini sul caso del prete pedofilo di Calenzano, don Paolo Glaentzer, scoperto da un residente appartato in auto con una ragazzina di 11 anni il 23 luglio scorso. Dopo l’arresto del parroco – tutt’ora agli arresti domiciliari nella sua casa di Bagni di Lucca – la procura pratese ha sentito diversi testimoni, persone che nell’imminenza del fatto avevano raccontato a giornali e tv di quello strano viavai intorno alla casa della ragazzina, adesso tolta ai genitori insieme ai tre fratelli con un provvedimento del tribunale dei minori.

Via vai «sospetto» che sarebbe stato notato da conoscenti e vicini anche prima che il parroco venisse trovato in auto con la bambina. Le indagini ora puntano ad accertare se ci siano stati altri episodi simili a danno della ragazzina da parte di altri adulti. Un quadro reso ancora più fosco per l’omertà di chi aveva sostenuto di aver visto altri uomini girare intorno alla casa della bambina.

Nessun altro caso di molestie su minore, invece, sarebbe emerso a carico del prete che resta indagato per i 3/4 episodi confessati dallo stesso don Paolo (difeso dall’avvocato Valeria Fontana) al pm Laura Canovai. Fatti confermati ‘candidamente’ («credevo che la ragazza avesse 14-15 anni», la sua unica difesa) al gip Francesco Pallini durante l’interrogatorio di garanzia. L’accusa resta di violenza sessuale su minore riferita solo alla undicenne; la posizione del prete sarebbe chiusa e si potrebbe andare presto a giudizio immediato.

Fin dall’inizio della torbida vicenda, si erano accesi i riflettori sulla famiglia della piccola, famiglia disagiata, con problemi anche economici, seguita dai servizi sociali. I figli erano già stati allontanati per ‘incapacità genitoriale’; padre e madre non sarebbero stati in grado di seguire i quattro figli, uno nel frattempo diventato maggiorenne.

Nel 2016, il ricorso in Appello: i genitori riottennero l’affidamento. Le cose, però, non sarebbero andate meglio. Nel gennaio scorso una relazione dei servizi sociali aveva riportato l’attenzione sulla famiglia della bambina chiedendo di nuovo l’allontanamento dei tre minori. Una richiesta ancora al vaglio del tribunale dei minori quando il parroco è stato sorpreso in auto con la bambina da un residente insospettitosi dopo aver visto i due allontanarsi nel buio alle 22. Il padre della piccola sostiene di non essere stato a conoscenza di quello che accadeva e di non essersi mai accorto che il parroco, da sempre presente in casa sua, avesse molestato la sua bambina.

Laura Natoli
 
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view post Posted on 19/9/2018, 15:38

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Don Paolo Glaentzer vive a bagni di Lucca, controllato a vista dai carabinieri

don-paolo-glaentzer-1045724

www.ilfattoquotidiano.it/2018/09/1...arcere/4636006/

Calenzano, prete che molestò bambina di 10 anni vive vicino a una scuola materna. Abitanti: “Devono sbatterlo in carcere”
Calenzano, prete che molestò bambina di 10 anni vive vicino a una scuola materna. Abitanti: “Devono sbatterlo in carcere”
Don Paolo Glaentzer oggi vive a Fabbriche di Casabasciana, piccola frazione di 146 abitanti a pochi chilometri da Bagni di Lucca, controllato a distanza da una pattuglia di Carabinieri. Ma i cittadini hanno lanciato una petizione, che ha raccolto 56mila firme, per allontanare il prete e chiedere al ministro della giustizia, Alfonso Bonafede, di mandarlo in carcere

di Giacomo Salvini | 19 settembre 2018
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Più informazioni su: Molestie Sessuali, Preti
A Fabbriche di Casabasciana tutti conoscono la storia di don Paolo Glaentzer, eppure nessuno sa precisamente dove stia. Ma non è difficile arrivarci: la piccola frazione di 146 abitanti a pochi chilometri da Bagni di Lucca è un insieme di stradine laterali alla statale Brennero che porta alle montagne dell’Abetone (Pistoia) e la villetta dove abita l’ex prete di Calenzano, arrestato a fine luglio per aver molestato una bambina di 10 anni, si trova proprio lungo una di queste. Dall’altra parte della carreggiata, a poche decine di metri di distanza, c’è una scuola dell’infanzia frequentata dai bambini del paese. “Proprio qui, accanto a una scuola, dovevano farlo venire?”, si chiede con la garanzia dell’anonimato un residente del paese. Don Glaentzer da un mese a questa parte è barricato in casa: non risponde ai giornalisti e non può uscire, controllato a distanza da una pattuglia di Carabinieri della stazione di Bagni di Lucca che ogni tanto si affacciano in paese.

Ma questo non basta a tranquillizzare gli abitanti: molti di loro hanno firmato una petizione per allontanarlo da Casabasciana e chiedere al Ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, di accettare la richiesta della Procura e mandarlo in carcere. “Chi commette questi atti deve scontare la pena prevista dalle legge, senza attenuanti legate all’età o al ruolo che riveste”, si legge nella petizione a cui hanno aderito ben 56mila persone.

Don Glaentzer, ex parroco della chiesa di Sommaia a Calenzano (Firenze), lo scorso 23 luglio era stato trovato seminudo nell’abitacolo della sua macchina, a Calenzano, con una bambina di 10 anni con la maglietta e i pantaloni abbassati. Ai magistrati della Procura di Prato che lo avevano accusato di violenza sessuale aggravata aveva confessato: “È successo altre volte – aveva detto alla pm Laura Canovai – ma era sempre stata lei a prendere l’iniziativa”. Poi al Corriere Fiorentino aveva detto che non pensava che la bambina avesse 10 anni: “gliene davo 15”. Durante l’interrogatorio con i magistrati il parroco aveva anche dichiarato di conoscere molto bene la famiglia della bambina e di aver donato ai genitori circa 7mila euro “per le difficoltà economiche e quelle di salute in cui versava il padre”.


La Procura per il parroco reo confesso aveva chiesto il carcere per la gravità dell’episodio ma il gip del Tribunale di Prato aveva concesso solo i domiciliari perché, nonostante ci sia il pericolo di reiterazione del reato, l’uomo è anziano e dopo aver confessato non potrà inquinare le prove né scappare. La curia di Firenze, di cui peraltro l’uomo non faceva parte, aveva preso subito provvedimenti: l’arcivescovo di Firenze, Giuseppe Betori, si era detto “colpito e addolorato” per la vicenda e aveva subito sospeso Don Glaentzer dall’esercizio del ministero pastorale. Dopo la decisione del giudice Francesco Pallino, sulla piattaforma Change.org è partita una petizione per allontanare l’ex prete dal piccolo paese che fino a oggi ha raccolto ben 56mila firme: “Non possiamo permettere che un cittadino, avvantaggiato dal ruolo che riveste, possa abusare di una bambina ed evitare di essere punito come previsto dalla legge!”, si legge nella raccolta firme indirizzata al Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede. A lanciare la petizione è stato Massimiliano Vintaloro, residente a Prato (a pochi chilometri da Calenzano), che punta il dito contro la magistratura: “È stato un episodio molto grave e per un reato di questo tipo si deve andare in carcere – dice a Ilfattoquotidiano.it – A una persona comune sarebbe andata diversamente, mentre don Glaentzer, in quanto prete, ha goduto di favori che tutti noi non abbiamo. La mia petizione è stata un piccolo gesto per smuovere le coscienze, anche se credo che non farà cambiare idea al giudice”. Intanto l’ex prete rimane lì, nella sua casa di Casabasciana, a pochi metri dalla scuola materna.
 
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view post Posted on 29/9/2018, 06:01

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Ha ammesso altri 3 episodi: "Credevo fosse più grande"

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www.notiziediprato.it/news/a-proces...bina-di-10-anni

28.09.2018 h 16:44 1 commento
A processo il prete di Calenzano arrestato per violenza sessuale su una bambina di 10 anni

La procura ha chiesto il giudizio immediato per don Paolo Glaentzer, parroco della chiesa di San Rufignano e Sommaia finito ai domiciliari lo scorso 23 luglio dopo essere stato sorpreso in macchina insieme alla piccola. Il processo si aprirà il 3 dicembre
A processo il prete di Calenzano arrestato per violenza sessuale su una bambina di 10 anni
Si aprirà il 3 dicembre davanti al tribunale di Prato il processo a don Paolo Glaentzer, il parroco settantenne della chiesa di San Rufignano e Sommaia a Calenzano messo agli arresti domiciliari il 23 luglio con la pesantissima accusa di violenza sessuale su una bambina di 10 anni. Rapido l'iter giudiziario: il procuratore Giuseppe Nicolosi e il sostituto Laura Canovai hanno chiesto, in presenza della misura cautelare a cui il prete è stato sottoposto, il giudizio immediato. E sarà rapido anche l'iter processuale perché il giudizio immediato non prevede il passaggio dell'udienza preliminare. Il parroco, che è difeso dall'avvocato Valeria Fontana, potrà rinunciare al dibattimento e scegliere di essere processato con il rito abbreviato.
Don Paolo Glaentzer ha ammesso le proprie responsabilità dal primo giorno facendo riferimento non soltanto alla sera in cui fu sorpreso in macchina insieme alla bambina, ma anche ad episodi precedenti, tre almeno, sempre con la stessa piccola. Palpeggiamenti nelle parti intime e baci, un rapporto che il parroco intendeva come una relazione affettiva tanto più – così avrebbe detto agli investigatori e successivamente anche al giudice nell'udienza di convalida dell'arresto – che era proprio la bambina, che lui credeva più grande dei suoi appena 10 anni, a prendere l'iniziativa. Furono due passanti a notare il sacerdote chiuso in macchina con la piccina e ad intervenire. Un rapporto di anni quello tra il parroco e la famiglia della bambina, unica femmina di quattro figli, solo uno dei quali maggiorenne. Dalle indagini è emerso che il prete frequentava regolarmente la famiglia, sua parrocchiana, e che l'aveva anche aiutata a superare le difficoltà economiche donando qualche volta somme di denaro. Una famiglia disagiata dalla quale i figli piccoli erano stati allontanati per essere affidati ai servizi sociali, stesso provvedimento preso dopo l'arresto di don Paolo Glaentzer.
 
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view post Posted on 12/10/2018, 17:16

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Godrà dello sconto di 1/3 di pena: "Ha preso lei l'iniziativa"

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www.notiziediprato.it/news/il-parro...rito-abbreviato

12.10.2018 h 12:12 1 commento
Il parroco pedofilo presto davanti al giudice: sarà processato con rito abbreviato

Don Paolo fu sorpreso mentre era appartato in auto con una bambina di 10 anni, sua parrocchiana. L'accusa per il sacerdote è violenza sessuale su una minore
Il parroco pedofilo presto davanti al giudice: sarà processato con rito abbreviato
Ha scelto il processo con rito abbreviato don Paolo Glaentzer, il parroco della chiesa di San Rufignano e Sommaia a Calenzano arrestato il 23 luglio con la pesantissima accusa di violenza sessuale su una bambina di 10 anni. Nei giorni scorsi il sostituto procuratore Laura Canovai aveva notificato il provvedimento di giudizio immediato in presenza della misura cautelare a cui il prete settantenne, difeso dall’avvocato Valeria Fontana, è sottoposto.
Don Paolo Glaentzer fu sorpreso in macchina, di sera, con la bambina. A intervenire furono due passanti che aprirono lo sportello e chiamarono i carabinieri. L’auto era parcheggiata nei pressi della casa dove la bambina abita con i genitori e tre fratelli, uno dei quali maggiorenne. I minori, in seguito alla vicenda, sono stati allontanati e affidati ai Servizi sociali, misura che già in passato era stata presa a causa del disagio familiare.
Il parroco non ha mai negato le proprie responsabilità aggiungendo che a prendere l’iniziativa era la bambina con la quale gli incontri sarebbero stati tre o quattro. Don Paolo Glaentzer frequentava regolarmente la casa della bambina, sua parrocchiana, e avrebbe dato alcune somme di denaro per aiutare i genitori ad affrontare le difficoltà economiche.
 
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