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XX settembre Breccia di Porta Pia, ritorni Festa Nazionale, L'anniversario della Presa di Roma (1870) cancellato dal fascismo per ossequiare il nuovo papa re

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Felipe-bis
icon7  view post Posted on 27/7/2010, 11:25




www.nessundio.net/blog/2010/07/27/4271/

20 Settembre 2010 , tutti in ginocchio a Porta Pia davanti al Plenipotenziario del Papa Re.
E ci sarà pure il Presidente Napolitano.


Nel 140° anniversario della Breccia di Porta Pia tutte le celebrazioni si svolgeranno all’ombra del Papa Re. Clamoroso cedimento sponsorizzato dal Presidente della Repubblica in persona che chiuderà la Breccia del 1870 e rimetterà la chiavi del Nuovo Stato Pontificio Vaticaliano nelle mani del Cardinale Bertone. E’ la fine ingloriosa e definitiva dello Stato laico.

Pannella, fa’ qualcosa… almeno tu !

Da La Repubblica del 27/10/2010

ORAZIO LA ROCCA | Repubblica | 27 Luglio 2010

Le celebrazioni dei 140 anni della presa di Roma precedute da dieci mesi di trattative fra il Comune e la Santa Sede. Sarebbe stato il Quirinale a suggerire un percorso condiviso; Bertone lima e modifica il programma, poi il placet a Alemanno.

CITTÀ DEL VATICANO – Celebrare i 140 anni della presa di Porta Pia con un programma di eventi senza venature anticlericali e antivaticane, e senza elementi polemici non graditi Oltretevere. Sarà questo, dopo una lunga trattativa con il comune di Roma, lo spirito dell´anniversario della Breccia del 20 settembre prossimo; gli uomini del Papa hanno voluto che venisse impostato all´insegna della cultura, della storia, del dialogo, ma senza riferimenti all´attualità. La ricorrenza sarà ricordata con una ricca scaletta di incontri (convegni, manifestazioni pubbliche, confronti tra storici) totalmente graditi, nella scelta dei titoli e dei relatori, alla Santa Sede e al segretario di Stato, il cardinale Tarcisio Bertone, il quale – in sintonia col sindaco di Roma Gianni Alemanno – ha dato nei giorni scorsi il suo placet alle celebrazioni che dal 18 al 20 settembre vedranno coinvolti il Quirinale, il Campidoglio e il Vaticano.

Secondo quanto filtra dai Palazzi vaticani, sarebbe stato il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano – sarà presente alla giornata clou davanti a Porta Pia – a “suggerire” al Campidoglio di arrivare a una commemorazione “condivisa” con la Santa Sede per non trasformare la festa del 140esimo anniversario della Breccia in un raduno simile all´annuale incontro che i radicali di Marco Pannella ogni 20 settembre indicono davanti alla stessa Porta Pia per celebrare la caduta dello Stato Pontificio e la fine del potere temporale del Papa.

Il Quirinale – a quanto sembra – non ha dovuto faticare molto per convincere il Campidoglio ad accettare i desiderata vaticani fin dalla formazione del comitato organizzatore, nel quale la Santa Sede ha nominato l´arcivescovo Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio consiglio della Cultura. Non tutto è filato liscio. Sono stati necessari, infatti, quasi 10 mesi di lavoro, con numerosi incontri in Vaticano, presenti Alemanno e Bertone, per arrivare ad un programma pienamente condiviso per il quale solo alcuni giorni fa il Segretario di Stato si è detto “pienamente d´accordo”, facendo capire che il 20 settembre potrebbe essere persino presente davanti a Porta Pia accanto al presidente Napolitano.

Per la diplomazia capitolina un indubbio successo costato però alcune dolorose rinunce come la cancellazione nel comitato organizzatore di uno storico proposto dal Campidoglio, ma non gradito al Vaticano perchè giudicato troppo vicino alle posizioni dell´estrema destra. Nessun problema, invece, per gli altri due nomi in aggiunta a Ravasi proposti dal Vaticano, lo storico Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di S. Egidio, e la professoressa Micol Forti dei Musei Vaticani. Meno fortunato, invece, è stato Marcello Veneziani, giornalista e scrittore notoriamente vicino alla destra, che si è visto bocciare dalla Segreteria di Stato della Santa Sede (e quindi dal cardinale Bertone) il titolo di un convegno da lui proposto per la giornata di apertura del 18 settembre in Campidoglio. Nella intestazione della bozza Veneziani, nella sua veste di coordinatore del convegno, aveva scritto “Pio IX, il Papa Re”, bocciato dal Vaticano perchè “troppo provocatorio”

. Titolo, poi, cambiato in un più accomodante “Pio IX e la città di Roma”, benedetto senza problemi da Bertone, il quale se interverrà alle celebrazioni (ha assicurato che informerà ufficialmente il Campidoglio entro agosto) non sarà comunque il primo segretario di Stato della Santa Sede a commemorare la Breccia di Porta Pia. «E´ stato preceduto nel centenario del 1970 dall´allora cardinale vicario Angelo Dell´Acqua», ricorda il teologo Gianni Gennari, editorialista del quotidiano cattolico Avvenire, che è stato anche testimone diretto di quell´evento nel quale, specifica, «per la prima volta un delegato papale definì la caduta del potere temporale come un segno benevolo della Divina Provvidenza per la Chiesa». «Ero nell´ufficio del cardinale – racconta Gennari – quando arrivò la telefonata di Paolo VI che gli chiese di andare a celebrare la Messa a Porta Pia il 20 settembre 1970. Dell´Acqua in un primo momento titubò, non capì. Ma poi non ebbe esitazioni, obbedì, andò e celebrò».
 
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pippo777
view post Posted on 27/7/2010, 12:06




certo che i bersaglieri di porta pia avevano più palle di questi debosciati fascisti
 
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Felipe-bis
view post Posted on 27/7/2010, 19:19




http://www.uaar.it/news/2010/07/27/porta-p...e-con-vaticano/

Porta Pia torna papalina? Secondo “Repubblica”, celebrazioni concordate con il Vaticano

Un articolo di Orazio La Rocca pubblicato oggi su Repubblica* lancia un’accusa molto pesante nei confronti del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano: avrebbe concordato con il Vaticano l’organizzazione delle celebrazioni del XX settembre, che quest’anno cadono a una ridotta distanza temporale da quelle per l’Unità d’Italia. In particolare, si sostiene che dalle manifestazioni ufficiali saranno espunti tutti gli studiosi in odore di anticlericalismo: sarebbe stato lo stesso Napolitano “a “suggerire” al Campidoglio di arrivare a una commemorazione “condivisa” con la Santa Sede”, invito che il sindaco Gianni Alemanno avrebbe prontamente raccolto. Si sostiene che anche il segretario di Stato, card. Tarcisio Bertone, sarà presente davanti alla Breccia.
Nel pomeriggio Alemanno ha poi smorzato un po’ i toni, manifestando la volontà che al convegno “ci sia la presenza di storici di estrazione laica e cattolica, in modo che si possano confrontare tutti i punti di vista”.
* http://newrassegna.camera.it/chiosco_new/p...ntArticle=T1KZC
 
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Mattialeccese
view post Posted on 30/7/2010, 14:14




Per l'occasione potrebbero rispolverare il Triregno! Ma non sarebbe anche il caso di invitare gli eredi di casa Savoia, del Granducato di Toscana, del Regno delle Due Sicilie, e di tutti i principati e regni d'Italia? Sarebbe una bella celebrazione.....della definitiva spaccatura della Repubblica italiana! Con un bel discorso Napolitano potrebbe chiedere perdono a tutti i legittimi sovrani spodestati, consegnare loro le chiavi dei loro regni e un simbolico rimborso dei beni confiscati...da qui ai prossimi 140anni!

Solo in Italia si poteva pensare una minchiata del genere!
 
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perlanaturale
view post Posted on 3/8/2010, 12:02




grazie di aver postato la notizia, in tv non è passata
 
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Paolo_79
view post Posted on 3/8/2010, 12:38




CITAZIONE (perlanaturale @ 3/8/2010, 13:02)
grazie di aver postato la notizia, in tv non è passata

In telesivione non passavano nemmeno le celebrazione degli scorsi anni, ma vedrai che quest'anno le faranno in pompa magna visto che le hanno depurate dai radicali; alla fine della giornata però tutti gli spettatori dopo essere stati "informati" dell'avvenimento si chiederenno quale sia stato il motivo della manifestazione. Evviva le mezze notizie della tv di regime.

Edited by Paolo_79 - 3/8/2010, 20:12
 
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view post Posted on 16/8/2010, 11:45
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www.nessundio.net/blog/2010/08/02/4291/

2/8/2010 – Lo Stato ostaggio della libera Chiesa

Sembra proprio che il sindaco di Roma, già fascista voglia riservarci un anniversario di Porta Pia in salsa clericale. Con la volenterosa collaborazione del Presidente della Repubblica, già comunista. Eppure il 20 settembre fa parte di uno dei momenti più alti della nostra storia. Dal 1870 fino al 1922 la nazione si è formata in senso liberale (ed è stata restituita la libertà anche ai cattolici sollevati dal peso del potere temporale)

“Non si può trasformare un evento laico in una celebrazione religiosa, sia pure conciliativa”. Così Giuseppe Saragat, presidente della Repubblica italiana dal dicembre 1964 al dicembre 1971, si espresse rivolgendosi a chi premeva perché a Porta Pia, la mattina del 20 settembre 1970, centenario di Roma Capitale d’Italia, venisse celebrata una messa, officiata da Sua Santità in persona.
Pressioni in tal senso provenivano dal Vaticano: l’allora papa Paolo VI fece sapere al governo italiano che il papa avrebbe gradito celebrare a Porta Pia una messa la mattina del 20 settembre. Per quanto l’esecutivo, all’epoca presieduto dal democristiano Emilio Colombo e “alcuni uffici del Quirinale” (scrive Costantino Belluscio* che di Saragat fu il segretario) fossero favorevoli, Saragat invece fu irremovibile. Scartata l’ipotesi Paolo VI, il Vaticano insisté per una messa celebrata dal cardinale vicario Dell’Acqua che però doveva precedere la sfilata dei bersaglieri e quindi avere luogo di mattina presto. “Non è possibile – ribadì il Presidente chiedendo il rispetto da parte d’oltretevere – iniziare una cerimonia laica e risorgimentale con una messa”.
Certo, alla fine un compromesso fu trovato, messa dopo il discorso di Saragat alle Camere riunite a Montecitorio, però quel presidente della Repubblica non si fece mettere i piedi in testa.
Anzi, in incontri ufficiali con l’allora sindaco di Roma Clelio Darida, il papa si dispiacque molto per quella vicenda. Egli avrebbe visto nella sua personale partecipazione una rinnovata riconciliazione con l’Italia democratica, senza Mussolini e Togliatti.

Giovanni Lubrano di Scorpaniello, www.nogod.it – Qui i vostri COMMENTI

*Costantino Belluscio, Con Saragat al Quirinale, Marsilio, 2004

–seguiranno note su Paolo VI e Giuseppe Saragat
20 Settembre 2010 , tutti in ginocchio a Porta Pia davanti al Plenipotenziario del Papa Re.

E ci sarà pure il Presidente Napolitano.

Nel 140° anniversario della Breccia di Porta Pia tutte le celebrazioni si svolgeranno all’ombra del Papa Re. Clamoroso cedimento sponsorizzato dal Presidente della Repubblica in persona che chiuderà la Breccia del 1870 e rimetterà la chiavi del Nuovo Stato Pontificio Vaticaliano nelle mani del Cardinale Bertone. E’ la fine ingloriosa e definitiva dello Stato laico.

Da La Repubblica del 27/10/2010

ORAZIO LA ROCCA | Repubblica | 27 Luglio 2010

Le celebrazioni dei 140 anni della presa di Roma precedute da dieci mesi di trattative fra il Comune e la Santa Sede. Sarebbe stato il Quirinale a suggerire un percorso condiviso; Bertone lima e modifica il programma, poi il placet a Alemanno.

CITTÀ DEL VATICANO – Celebrare i 140 anni della presa di Porta Pia con un programma di eventi senza venature anticlericali e antivaticane, e senza elementi polemici non graditi Oltretevere. Sarà questo, dopo una lunga trattativa con il comune di Roma, lo spirito dell´anniversario della Breccia del 20 settembre prossimo; gli uomini del Papa hanno voluto che venisse impostato all´insegna della cultura, della storia, del dialogo, ma senza riferimenti all´attualità. La ricorrenza sarà ricordata con una ricca scaletta di incontri (convegni, manifestazioni pubbliche, confronti tra storici) totalmente graditi, nella scelta dei titoli e dei relatori, alla Santa Sede e al segretario di Stato, il cardinale Tarcisio Bertone, il quale – in sintonia col sindaco di Roma Gianni Alemanno – ha dato nei giorni scorsi il suo placet alle celebrazioni che dal 18 al 20 settembre vedranno coinvolti il Quirinale, il Campidoglio e il Vaticano.

Secondo quanto filtra dai Palazzi vaticani, sarebbe stato il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano – sarà presente alla giornata clou davanti a Porta Pia – a “suggerire” al Campidoglio di arrivare a una commemorazione “condivisa” con la Santa Sede per non trasformare la festa del 140esimo anniversario della Breccia in un raduno simile all´annuale incontro che i radicali di Marco Pannella ogni 20 settembre indicono davanti alla stessa Porta Pia per celebrare la caduta dello Stato Pontificio e la fine del potere temporale del Papa.

Il Quirinale – a quanto sembra – non ha dovuto faticare molto per convincere il Campidoglio ad accettare i desiderata vaticani fin dalla formazione del comitato organizzatore, nel quale la Santa Sede ha nominato l´arcivescovo Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio consiglio della Cultura. Non tutto è filato liscio. Sono stati necessari, infatti, quasi 10 mesi di lavoro, con numerosi incontri in Vaticano, presenti Alemanno e Bertone, per arrivare ad un programma pienamente condiviso per il quale solo alcuni giorni fa il Segretario di Stato si è detto “pienamente d´accordo”, facendo capire che il 20 settembre potrebbe essere persino presente davanti a Porta Pia accanto al presidente Napolitano.

Per la diplomazia capitolina un indubbio successo costato però alcune dolorose rinunce come la cancellazione nel comitato organizzatore di uno storico proposto dal Campidoglio, ma non gradito al Vaticano perchè giudicato troppo vicino alle posizioni dell´estrema destra. Nessun problema, invece, per gli altri due nomi in aggiunta a Ravasi proposti dal Vaticano, lo storico Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di S. Egidio, e la professoressa Micol Forti dei Musei Vaticani. Meno fortunato, invece, è stato Marcello Veneziani, giornalista e scrittore notoriamente vicino alla destra, che si è visto bocciare dalla Segreteria di Stato della Santa Sede (e quindi dal cardinale Bertone) il titolo di un convegno da lui proposto per la giornata di apertura del 18 settembre in Campidoglio. Nella intestazione della bozza Veneziani, nella sua veste di coordinatore del convegno, aveva scritto “Pio IX, il Papa Re”, bocciato dal Vaticano perchè “troppo provocatorio”
. Titolo, poi, cambiato in un più accomodante “Pio IX e la città di Roma”, benedetto senza problemi da Bertone, il quale se interverrà alle celebrazioni (ha assicurato che informerà ufficialmente il Campidoglio entro agosto) non sarà comunque il primo segretario di Stato della Santa Sede a commemorare la Breccia di Porta Pia. «E´ stato preceduto nel centenario del 1970 dall´allora cardinale vicario Angelo Dell´Acqua», ricorda il teologo Gianni Gennari, editorialista del quotidiano cattolico Avvenire, che è stato anche testimone diretto di quell´evento nel quale, specifica, «per la prima volta un delegato papale definì la caduta del potere temporale come un segno benevolo della Divina Provvidenza per la Chiesa». «Ero nell´ufficio del cardinale – racconta Gennari – quando arrivò la telefonata di Paolo VI che gli chiese di andare a celebrare la Messa a Porta Pia il 20 settembre 1970. Dell´Acqua in un primo momento titubò, non capì. Ma poi non ebbe esitazioni, obbedì, andò e celebrò».
 
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Felipe-bis
view post Posted on 19/8/2010, 17:53




http://www.uaar.it/news/2010/08/19/associa...ggia-porta-pia/

L’associazione bersaglieri festeggia Porta Pia

Sul sito nazionale dell’Associazione Nazionale Bersaglieri si può leggere il programma ufficiale* stilato dai bersaglieri dell’Italia Centrale per il 140esimo anniversario della breccia di Porta Pia. Al suo interno spicca, mercoledì 15 settembre, un’udienza papale. Nel 1870, negli scontri con l’esercito pontificio, morirono 49 soldati del corpo: un monumento al bersagliere ricorda l’avvenimento a Porta Pia.
* www.bersaglieri.net/default.aspx?S=1&L=1&D=360&idNews=272
 
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Felipe-bis
view post Posted on 8/9/2010, 14:15




www.cronachelaiche.it/2010/09/porta-pia-2010-indietro-tutta/

Porta Pia 2010: indietro tutta!
di Claudio Tanari [8 set 2010]

Tra qualche giorno verrà celebrato il 140° anniversario della Breccia di Porta Pia. I nostri lettori ricorderanno l’articolo con cui Cronache laiche riprendeva e commentava la notizia della partecipazione, anzi, della supervisione del Vaticano sulle iniziative istituzionali legate a quella data: auspice il presidente Giorgio Napolitano – che aveva “suggerito” al Campidoglio una commemorazione “condivisa” con la Santa Sede – il programma di eventi avrebbe dovuto escludere voci anticlericali o, comunque, sgradite Oltretevere.

I quasi dieci mesi (!) di incontri tra Comune di Roma e Vaticano per arrivare a un programma che avesse il placet della Santa Sede hanno quindi effettivamente ottenuto l’allontanamento di storici e giornalisti non addomesticati. A farne le spese, tra gli altri, Marcello Veneziani, vicino alla destra, coordinatore del convegno di apertura che avrebbe dovuto temerariamente intitolarsi “Pio IX, il Papa Re”.
Il prossimo 20 settembre, quindi, a fianco del Presidente della Repubblica e al Sindaco di Roma, ci sarà simbolicamente la seconda carica vaticana dopo il papa, il cardinal Bertone, quello delle cene in terrazza da Bruno Vespa e dell’interventismo curiale su praticamente tutto (finanziamento scuole cattoliche, testamento biologico, autodeterminazione delle donne, coppie di fatto…).

Bel modo davvero di ricordare (dimenticare, piuttosto…) quel lontano giorno di settembre del 1870 in cui «l’Italia rientrò in Roma» e il giovane Stato liberale, dichiarando decaduto il potere temporale della Chiesa, proclamava Roma capitale.
Del resto i segnali macroscopici di una breccia al contrario ci parlano, non da oggi, di uno rinnovata penetrazione, di uno sfondamento delle gerarchie vaticane sui temi etici e non solo: nella strumentalità del ritrovato nodo trono-altare e nella timida subalternità del campo laico (o presunto tale) l’ombra lunga del Cupolone tracima irresistibilmente sull’altra sponda del Tevere.

Claudio Tanari


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http://ricerca.repubblica.it/repubblica/ar...rta-pia-la.html

Pd alla carica di Porta Pia La breccia torni Festa nazionale
Repubblica — 07 settembre 2010 pagina 7 sezione: ROMA

NON è solo una questione storiografica. Ripristinare la festa dell' Unità d' Italia il 20 settembre, cancellata nel ' 29 con la stipula dei Patti Lateranensi, sarebbe un segnale «molto importante». Tanto più oggi, «mentre è in corso l' iter per attribuire nuovi poteri a Roma Capitale e si moltiplicano gli attacchi sconsiderati all' unità del paese che mirano a dividere gli italiani in un momento particolarmente difficile per la vita economica e sociale di tutti noi». A scriverlo, in una mozione che sarà presentata alla ripresa dei lavori consiliari, sono due esponenti di minoranza: il pd Athos De Luca e il civico Gianluca Quadrana. «In vista della prossima scadenza del 20 settembre, anniversario della proclamazione di Roma capitale dell' Italia unita che vedrà Giorgio Napolitano, massimo garante dell' unità nazionale e dei valori della Repubblica, ospite dell' aula Giulio Cesare per ricevere la cittadinanza onoraria, chiediamo al sindaco Alemanno di proporre, al governoe al Parlamento, il ripristino della festa nazionale dell' Unità d' Italia del 20 settembre, abolita durante il fascismo». Un atto - sottolineano i due consiglieri d' opposizione - necessario «per valorizzare l' unità del paese e di tutti gli italiani». «Molti anni sono trascorsi dal quel 20 settembre 1870 in cui Roma divenne capitale dell' Italia unita, i tempi sono maturi per cancellare l' ostracismo imposto dal fascismo a questo importante anniversario della storia italiana che dobbiamo per far conoscere alle nuove generazioni», spiega De Luca. Una sfida che riguarda direttamente il sindaco Alemanno, erede di quella tradizione. «Con l' entrata dei bersaglieri attraverso la Breccia di Porta Pia fu sancita la fine del potere temporale dei Papi e la completa separazione fra lo Stato italiano e la Chiesa», aggiunge Quadrana. «Da allora il 20 settembre fu proclamato festa nazionale fino alla stipula dei Patti Lateranensi, con i quali si sostituì la festività del 20 settembre con quella dell' 11 febbraio (ovvero il giorno del 1929 in cui fu stipulato l' accordo con la Santa Sede). Purtroppo neanche la costituzione italiana del 1948 reintegrò la festa dell' Unità d' Italia». Un errore che, secondo i due consiglieri, è tempo di riparare «per ripristinare una celebrazione di libertà e laicità per tutte le italiane e gli italiani». - (gio. vi.)
 
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Felipe-bis
view post Posted on 13/9/2010, 10:38




www.uaar.it/news/2010/09/13/uaar-per-il-xx-settembre/

L’UAAR per il XX settembre

Quest’anno la ricorrenza del XX settembre cade in un momento particolare: costituisce infatti una sorta di anticipazione dei festeggiamenti per i 150 anni dell’Unità del paese, in programma nel 2011. Nel timore che il ricordo pubblico di quanto accaduto a Porta Pia nel 1870 possa risultare imbarazzante per le gerarchie ecclesiastiche, Quirinale e Comune di Roma* hanno deciso di organizzare eventi, di marcata tendenza clericale, concordati con la Segreteria di stato vaticana, (cfr. Ultimissima del 27 luglio e informazioni sul sito del Comune di Roma).
Di fronte a questa ennesimo abdicazione delle istituzioni al loro ruolo, che si è spinta fino alla riscrittura della storia risorgimentale, l’UAAR ha proposto a diverse realtà associative di unirsi nell’organizzazione a Roma di un significativo evento laico. Le risposte non ci sono state, e dunque tale manifestazione non avrà luogo. I circoli UAAR ricorderanno perciò il XX settembre sul territorio organizzando e co-organizzando convegni e momenti di informazione e partecipando alle commemorazioni ufficiali.
L’elenco degli appuntamenti:
Bergamo (20 settembre)
Bologna (11 settembre)
Cagliari (18 settembre)
Castelfidardo (AN) (18 settembre)
Milano (20 settembre)
Padova (7 ottobre)
Pescara (19 settembre)
Ravenna (18 settembre)
Rimini (18 settembre) (20 settembre)
Roma (15-26 settembre) (17-19 settembre) (19 settembre) (20 settembre)
Taranto (20 settembre)
Torino (19 settembre)
Treviso (20 settembre)
Venezia (23 settembre)
Vicenza (20 settembre)

per tutti i links andare all'articolo originale, ndr

* http://www.comune.roma.it/was/wps/portal/&...o-156354116.jsp

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http://www.cronachelaiche.it/2010/09/il-xx...esta-nazionale/

Il XX settembre torni ad essere festa nazionale
di Alessandro Baoli [13 set 2010]

L’anno prossimo saranno festeggiati in pompa magna (Lega permettendo) i 150 anni dell’unità d’Italia, ma il XX settembre di quest’anno saranno 140 anni dal compimento effettivo e definitivo di quella unità, con la liberazione di Roma dal giogo del potere temporale dei papi e il trasferimento della Capitale da Firenze (realizzato l’anno successivo). Salvo gli ‘aggiustamenti’ che furono conseguenza dell’ultimo dopoguerra, la fisionomia del Paese da quel momento non cambierà più.

Il XX settembre è il nostro independence day, il primo (l’altro è il 25 aprile, data pure quella invisa alla maggioranza di destra), la liberazione dalla teocrazia vaticana. E’ dunque una data importante, ma non è più festa nazionale, abolita come tale dal fascismo nel momento in cui ha siglato con lo Stato Vaticano i famigerati Patti Lateranensi.

In una loro proposta – scrive La Repubblica del 7 settembre scorso – due consiglieri di minoranza in Campidoglio (Athos De Luca del PD e Gianluca Quadrana della Lista Civica) hanno chiesto che torni ad esserlo, perché “Molti anni sono trascorsi dal quel 20 settembre 1870 in cui Roma divenne capitale dell’ Italia unita, i tempi sono maturi per cancellare l’ ostracismo imposto dal fascismo a questo importante anniversario della storia italiana che dobbiamo per far conoscere alle nuove generazioni”.

Ne è passata di acqua sotto i ponti, e il destino ha voluto che ad avere oggi il potere di decidere sulla proposta sia una classe dirigente che ha molto a che fare proprio col regime che siglando il Concordato con la Chiesa di Roma ha di fatto tradito lo spirito unitario compiutosi il XX settembre 1870 e ha restituito alla Chiesa stessa, come avremmo avuto modo di vedere nei decenni successivi fino ad oggi, il potere temporale che aveva perso quel giorno, seppure ora esercitato in maniera ‘moderna’, ovvero più o meno nascosta e fraudolenta, che non necessita di doversi esporre il prima persona nell’agone politico.

Dal non expedit di allora alle continue ingerenze nella vita politica (e sociale) italiana odierna, ovvero di quella che per il Vaticano dovrebbe essere una democrazia indipendente e uno Stato estero, si sta compiendo di fatto una restaurazione nell’equilibrio dei poteri tra i due Stati, una controriforma pienamente appoggiata dalla parte destra del Parlamento italiano, che d’altra parte aveva già cercato di riabilitare i repubblichini fascisti e si rifiuta da sempre – soprattutto nella persona del Presidente del Consiglio, sua massima autorità – di celebrare degnamente pure il 25 aprile; e che infatti si è distinta il XX settembre del 2008 ricordando dal palco nei pressi di Porta Pia i 19 zuavi pontifici caduti in quel giorno di 140 anni fa, mentre cercavano di difendere ciò che restava di una dittatura feroce.

Dunque, ci sono poche speranze che la proposta di ripristino della festività (che invece dovrebbe essere sostenuta con forza e convinzione da tutti i laici italiani) venga accolta: sappiamo infatti che stavolta – scrive sempre La Repubblica in un altro pezzo del 27 luglio – l’agenda delle celebrazioni viene decisa dal sindaco di Roma, l’ex/post/neo fascista Gianni Alemanno, insieme coi vertici del Vaticano (nella persona del cardinal Bertone) e nientemeno che dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, ovvero della massima autorità dello Stato, che proprio questo Stato e la sua identità dovrebbe difendere, piuttosto che tradire e svendere in nome di un presunto rispetto delle posizioni della Chiesa.

Ci sono quindi ottime possibilità di dover assistere, tra pochi giorni, al pietoso spettacolo di una nuova celebrazione revisionista della nostra storia, un nuovo colpo di spugna sulla lavagna della nostra coscienza collettiva, un nuovo tassello della strategia di cancellazione della memoria storica di questo Paese, in ossequio all’idea che un popolo ignorante si può controllare meglio.

Alessandro Baoli
 
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Felipe-bis
view post Posted on 15/9/2010, 17:56




http://www.radicali.it/comunicati/commemor...re-1230-roma-al

Commemorazione XX settembre: la cerimonia si terrà domenica 19 settembre alle ore 12,30 a Roma alla breccia di Porta Pia. Il 20 settembre convegno alla Provincia.

La vera commemorazione della Breccia di Porta Pia verrà fatta da oltre 20 Associazioni e forze politiche Domenica 19 settembre, alle ore 12,30, a Roma, nel luogo dove il XX Settembre 1870 fu aperto l’acccesso alla liberazione di Roma dal potere del Papa Re.

Qui di seguito trasmettiamo il testo della convocazione delle organizzazioni promotrici e aderenti.

Segnaliamo alla stampa che questa sarà la vera manifestazione commemorativa del XX settembre, alla presenza di cittadini, studiosi, parlamentari ed esponenti della società civile italiana.

150° anniversario dell’Unità d’Italia
200° anniversario nascita di Cavour
140° anniversario della Breccia di Porta Pia (XX Settembre 1870)
Manifestazione, alla Breccia di Porta Pia, Domenica 19 settembre, ore 12,30, contro ogni fondamentalismo dell’illibertà, della frattura tra la coscienza e la scienza. Per un nuovo Risorgimento laico e liberale.
Per la vera commemorazione del XX Settembre!

***
Il 20 settembre 1870, data della Breccia di Porta Pia e della liberazione di Roma dal potere pontificio, segna l’inizio di una nuova libertà di pensiero, di coscienza e di religione che si offre al popolo italiano ed europeo.
Ridurlo, come in passato hanno provato il fascismo e la democrazia cristiana, ad un fatto d’armi con cui una nazione si conquistò una più prestigiosa capitale, è un falso storico non tollerabile da chi si professa democratico.
Ad essere battuta, il 20 settembre, fu l'ultima trincea della più assolutista e forcaiola concezione del potere e della società, che coagulava intorno a sé ogni sorta di ostilità alla civiltà moderna.
In occasione del 140° anniversario, a fronte delle tentazioni revisioniste portate avanti dalle autorità “ufficiali”, le stesse che per decenni hanno operato una sistematica rimozione culturale della Roma laica e risorgimentale, vogliamo ricordarne il significato e il valore epocale nella storia italiana ed internazionale, sul piano istituzionale, politico, laico e religioso.
Contro ogni fondamentalismo dell'illibertà, della violenza, della frattura tra la coscienza e la scienza.
Per un nuovo Risorgimento laico e liberale

PROMOTORI, ADERENTI, PARTECIPANTI:

- Radicali Italiani
- Associazione Radicale Certi Diritti
- Anticlericale.net
- Gruppo Consiliare Lista Bonino Pannella, Federalisti Europei alla Regione Lazio
- Consulta Romana per la Laicità delle Istituzioni
- Associazione Luca Coscioni
- Associazione Radicali Roma
- Arcigay Nazionale
- Uaar Roma
- Critica Liberale
- Radio Radicale
- Associazione nazionale del Libero Pensiero “Giordano Bruno”
- Psi, Federazione Romana
- Federazione dei Giovani Socialisti
- Lettera Internazionale, Rivista europea
- Associazione Libera Uscita
- Lega Italiana Divorzio Breve
- Cgil - Nuovi Diritti
- Forum Donne Socialiste
- Rete Laica Bologna
- ItaliaLaica – giornale dei laici italiani
- Associazione Democrazia Laica
- Associazione democratica Giuditta Tavani Arquati
- Federazione Verdi del Lazio
Convegno alla Provincia di Roma - Promosso dalla Consulta Romana per la Laicità delle Istituzioni
20 settembre 2010 - ore 16.30 - 19.30
Sala di Liegro, Palazzo Valentini , Via IV Novembre 119/a, Roma






Organizzazione, ufficio stampa, adesioni:

[email protected] Questo indirizzo e-mail Tel. 06-65937036

Sergio Rovasio – Diego Sabatinelli

APPROFONDISCI E SOSTIENI L'INIZIATIVA

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www.nessundio.net/XXsettembre.htm

XX SETTEMBRE 2010
- Tutto quello che c'è da sapere sul 140° Anniversario della Breccia di Porta Pia


15/09/10 - Dal Segretario di LiberaUscita

In occasione delle manifestazioni indette in diverse città per commemorare il 20 settembre, fra cui importanti sono quelle che si terranno a Roma il 19 settembre (corteo organizzato dai radicali) ed il 20 settembre (convegno organizzato dalla Consulta romana per la laicità delle istituzioni), manifestazioni alle quali LiberaUscita ha dato la sua adesione, si riporta qui sotto un brano estratto dall’intervento di Camillo Benso Conte di Cavour al Parlamento subalpino a sostegno della Commissione di inchiesta sulle ingerenze del clero nelle elezioni del 1857, ossia 13 anni prima della presa di Porta Pia
Sono passati da allora 153 anni: le affermazioni di Cavour si sono rivelate profetiche e, purtroppo, sono valide ancora oggi.
Giampietro Sestini

“Ma quando il clero, riconquistata ed assicurata la libertà, vuol combattere per riacquistare gli antichi privilegi, per far tornare indietro la società, per impedire il normale e regolare sviluppo della civiltà moderna, allora è da deplorare il suo intervento nelle lotte politiche (...). Io ho troppa fede nel principio del progresso e della libertà per temere che possa essere posto a cimento in una lotta condotta con armi puramente legali. Se la libertà ha potuto fare dei progressi immensi quando aveva a lottare contro il clero e le classi privilegiate, e la libertà era in certo modo inerme, come mai potrei temere che ora essa potesse correre vero pericolo se avesse a combattere i suoi avversari ad armi uguali? (…) Ma se io non temo le lotte politiche, quando siano combattute con armi legali, non posso dire altrettanto, ove il clero potesse impunemente valersi delle armi spirituali di cui è investito per ben altri uffizi che per trionfare questo o quell’altro politico candidato. Oh! Allora veramente la lotta non sarebbe più uguale; ed ove si lasciasse in questo terreno pigliare piede e assoldarsi l’uso di queste armi spirituali, la società correrebbe i più gravi pericoli, la lotta da legale correrebbe rischio di trasformarsi in lotta materiale”.

(dal libro: “Il Conte di Cavour” - ricordi biografici) di Giuseppe Massari – Torino 1872 ed. A.Barion)

2/08/2010 – Lo Stato ostaggio della libera Chiesa

Sembra proprio che il sindaco di Roma, già fascista voglia riservarci un anniversario di Porta Pia in salsa clericale. Con la volenterosa collaborazione del Presidente della Repubblica, già comunista. Eppure il 20 settembre fa parte di uno dei momenti più alti della nostra storia. Dal 1870 fino al 1922 la nazione si è formata in senso liberale (ed è stata restituita la libertà anche ai cattolici sollevati dal peso del potere temporale)

“Non si può trasformare un evento laico in una celebrazione religiosa, sia pure conciliativa”. Così Giuseppe Saragat, presidente della Repubblica italiana dal dicembre 1964 al dicembre 1971, si espresse rivolgendosi a chi premeva perché a Porta Pia, la mattina del 20 settembre 1970, centenario di Roma Capitale d’Italia, venisse celebrata una messa, officiata da Sua Santità in persona.
Pressioni in tal senso provenivano dal Vaticano: l’allora papa Paolo VI fece sapere al governo italiano che il papa avrebbe gradito celebrare a Porta Pia una messa la mattina del 20 settembre. Per quanto l’esecutivo, all’epoca presieduto dal democristiano Emilio Colombo e “alcuni uffici del Quirinale” (scrive Costantino Belluscio* che di Saragat fu il segretario) fossero favorevoli, Saragat invece fu irremovibile. Scartata l’ipotesi Paolo VI, il Vaticano insisté per una messa celebrata dal cardinale vicario Dell’Acqua che però doveva precedere la sfilata dei bersaglieri e quindi avere luogo di mattina presto. “Non è possibile – ribadì il Presidente chiedendo il rispetto da parte d’oltretevere – iniziare una cerimonia laica e risorgimentale con una messa”.
Certo, alla fine un compromesso fu trovato, messa dopo il discorso di Saragat alle Camere riunite a Montecitorio, però quel presidente della Repubblica non si fece mettere i piedi in testa.
Anzi, in incontri ufficiali con l’allora sindaco di Roma Clelio Darida, il papa si dispiacque molto per quella vicenda. Egli avrebbe visto nella sua personale partecipazione una rinnovata riconciliazione con l’Italia democratica, senza Mussolini e Togliatti.

 
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Felipe-bis
view post Posted on 16/9/2010, 19:52




http://www.uaar.it/news/2010/09/16/il-card...nche-a-canossa/

Il cardinale Bertone va a Porta Pia. L’Uaar: “sì, ma anche a Canossa!”

Niente in contrario che, come annunciato ieri, il Segretario di Stato vaticano cardinal Tarcisio Bertone prenda la parola alle celebrazioni per la breccia di Porta Pia di lunedì prossimo. «Del resto, – nota Raffaele Càrcano, segretario nazionale della Uaar – anche le autorità tedesche presenziano alle commemorazioni per lo sbarco in Normandia. Ci aspettiamo però che, come le autorità tedesche, Bertone ammetta che il Vaticano nel 1870 era dalla parte sbagliata».
Quella di lunedì sarà la prima volta di un Segretario di Stato vaticano a Porta Pia. Non si può dire altrettanto della Uaar, che tutti gli anni celebra l’avvenimento, e quest’anno in maniera più importante del solito per anticipare i festeggiamenti dei 150 anni dell’Unità di Italia (www.uaar.it/news/2010/09/13/uaar-per-il-xx-settembre/).
Ma visto il carattere papalino delle celebrazioni targate giunta Alemanno (che, tra l’altro, per non urtare la sensibilità delle gerarchie cattoliche ha permesso un sopralluogo da parte di uomini del Vaticano per verificare che nella mostra per i 140 anni di Porta Pia non ci siano immagini offensive verso la Chiesa), la Uaar ha anche promosso una manifestazione alternativa che si terrà domenica mattina (www.uaar.it/node/2268) e una raccolta di firme per dedicare una via di Roma ai patrioti Angelo Targhini e Leonida Montanari (condannati a morte e decapitati dallo Stato Pontificio nel 1825) e una a Giuseppe Monti e Gaetano Tognetti (condannati a morte e decapitati dallo Stato Pontificio nel 1868).


http://www.uaar.it/news/2010/09/15/roma-og...maggio-al-papa/

Roma, oggi (ieri, ndr) i bersaglieri rendono omaggio al papa

Stamane una delegazione di 200 bersaglieri guidata dal consigliere comunale Antonino Torre si è recata in Vaticano e ha partecipato all’udienza (Ultimissima di oggi), rendendo omaggio a Benedetto XVI. I bersaglieri sono prima entrati nell’aula Paolo VI suonando e correndo applauditi dalla folla, poi al termine dell’udienza sono stati citati dal papa nei saluti. Dopo che la fanfara ha eseguito l’inno Flick Flock e quello pontificio, il presidente nazionale gen. Benito Pochesci e quello regionale dell’Associazione nazionale bersaglieri si sono avvicinati hanno consegnato al papa il tipico cappello piumato, che Benedetto XVI ha indossato.
Il consigliere Torre ha definito questo omaggio dei bersaglieri un “atto di cortesia, di omaggio e di affetto alla persona del capo della cristianità”, che “serve a confermare una grande verità storica per anni falsata da alcuni ambienti di minoranza dell’opinione pubblica”. Cioè, sostiene Torre, “quella che i fatti che si conclusero a Roma nel 20 settembre del 1870, non furono determinati da una guerra di religione” ma “solo dalla necessità di completare quel discorso territoriale che era stato auspicato da tanti valorosi patrioti negli anni del Risorgimento”.
Alla cerimonia per ricordare la presa di Roma presso Porta Pia a Roma il 20 settembre prossimo presenzierà per la prima volta il segretario di Stato vaticano, card. Tarcisio Bertone, assieme al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. L’UAAR ha promosso varie iniziative in tutta Italia per commemorare la presa di Roma e invita soci e simpatizzanti a partecipare e a diffondere l’appello, per rivendircare il carattere laico dell’evento. L’associazione sarà presente anche a Roma, davanti Porta Pia, domenica 19 settembre per una manifestazione (dalle 12:30) e lunedì 20 settembre alla commemorazione ufficiale (dalle 9:30).

http://www.uaar.it/news/2008/09/20/settemb...antonino-torre/

XX settembre a Roma: le radici cristiane di Antonino Torre

Abbiamo già dato notizia in altre due Ultimissime (ore 15.25 e ore 16.21) di quanto accaduto durante la commemorazione odierna del XX settembre a Roma. Pensiamo sia opportuno, visto quanto successo, informare i navigatori sulla figura del generale Antonino Torre, delegato del sindaco Alemanno alla memoria, autore dell’incredibile prolusione con cui, anziché ricordare i bersaglieri italiani morti combattendo per l’unità d’Italia, ha ricordato uno per uno i caduti dell’esercito pontificio, a maggioranza stranieri e mercenari.
Antonino Torre, granatiere e paracadutista, è stato eletto consigliere comunale per la Lista civica per Alemanno con 366 voti, risultando in tal modo il meno votato tra tutti i consiglieri comunali romani. Come si piò leggere su un articolo ancora disponibile sul sito de “Il Giornale”, “ha frequentato la scuola media e il liceo presso la Scuola pontificia Pio IX di via della Conciliazione. [...] In tanti anni di servizio militare [...] ha sempre evidenziato, facendosene portatore e dandone testimonianza, i valori cristiani acquisiti, durante la formazione scolastica, dai Fratelli della Misericordia. [...] È stato nominato, altresì, Cavaliere dell’Ordine Gerosolimitano”. In passato ha altresì presentato un esposto contro il giornalista Mario Tozzi, ‘reo’, a suo dire, di aver insultato il cardinale Ruini.

http://www.uaar.it/news/2008/09/20/settemb...to-stampa-uaar/

XX settembre (2008) a Roma: comunicato stampa UAAR
Breccia di Porta Pia: celebrazioni revisioniste per il Comune di Roma

Era lì per ricordare l’annessione di Roma allo Stato italiano. Ma, invece di parlare dei nostri soldati morti per l’unità del paese, il consigliere comunale ha dedicato il suo intervento ai mercenari di Papa Pio IX. Così le celebrazioni del XX settembre di quest’anno si sono svolte all’insegna del revisionismo papalino, democratico e antiliberale, fino al completo oblio della storia del nostro paese. Ecco la denuncia dell’Uaar.

«Una delegazione della nostra associazione era presente alle commemorazioni – racconta Raffaele Carcano, segretario della Uaar – Ma si è impedito agli esponenti laici di prendere la parola, contravvenendo alla tradizione». Chi ha parlato, invece, è stato il generale Antonino Torre, delegato del sindaco alla memoria, che ha elencato, uno per uno, i soldati morti dall’altra parte, quella antiitaliana. E non ha fatto menzione all’unità del nostro Paese raggiunta il 20 settembre del 1870 grazie al sacrificio dei nostri bersaglieri. Molti i fischi del pubblico presente, ma a nessuno è stato permesso di parlare.

«A noi sembra che questa destra di governo dimostri ancora una volta di non essere in grado di leggere la storia riconoscendo chi aveva ragione e chi era nel torto – prosegue Carcano. Fino a dimenticarsi addirittura dell’Unità d’Italia». Va detto, conclude Carcano, «che nessuno degli altri oratori, di centro e di sinistra, si è sentito in dovere di prendere le distanze dal discorso di Torre. E che quest’anno nemmeno il Presidente della Repubblica ha inviato una corona di fiori a Porta Pia».

Comunicato stampa UAAR
 
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Felipe-bis
view post Posted on 17/9/2010, 17:49




http://www.cronachelaiche.it/2010/09/porta...-rivisitazione/

Porta Pia 2010, la rivisitazione
di Carlo Cosmelli [17 set 2010]

Quindi quest’anno il XX settembre verrà ricordato così: i Bersaglieri, secondo le parole di Antonino Torre, consigliere comunale, renderanno omaggio a Benedetto XVI “per confermare una grande verità storica per anni falsata da alcuni ambienti di minoranza dell’opinione pubblica. Quella che i fatti che si conclusero a Roma nel 20 settembre del 1870, non furono determinati da una guerra di religione.”

E chi dice che fu una guerra di religione? Fu una guerra contro uno Stato totalitario, sanguinoso (ha abolito la pena di morte solo da pochi anni), antidemocratico (la libertà di espressione era vietata), difensore dei privilegi di una casta (i cardinali potevano essere portati in giudizio solo dopo il loro assenso; la Chiesa gli fa un baffo al lodo Alfano) con un capo dello Stato eletto dal gruppo di persone che lui stesso ha nominato.

Ma queste potrebbero essere verità storiche falsate, come dice qualcuno, quindi è meglio lasciare la parola al Capo dello Stato di allora, il papa Pio IX:

“La schiavitù, in quanto tale, considerata nella sua natura fondamentale, non è del tutto contraria alla legge naturale e divina. Non è contrario alla legge naturale e divina che uno schiavo possa essere venduto, acquistato, scambiato o regalato” (Pio IX, Istruzioni, 1866)

“I Cattolici non possono sostenere questa opinione erronea, funesta per la salvezza delle anime: che la libertà di coscienza e di culto è un diritto proprio di ogni uomo. Che questo diritto deve essere proclamato e garantito dalla legge in ogni società ben organizzata; che i cittadini hanno il diritto alla piena libertà di manifestare ad alta voce e pubblicamente le proprie opinioni qualunque esse siano, con la parola, la stampa, o qualunque altro mezzo senza che l’autorità civile o ecclesiastica possa imporre un limite” (Pio IX, Quanta Cura, 1864).

“E’ un errore affermare che ogni uomo è libero di abbracciare e di professare la religione che egli riterrà essere vera ai lumi della ragione” (Pio IX, Sillabo, 1864).

Forse la presa di Porta Pia avvenne anche per ragioni di politica internazionale, ma una cosa è sicura: se non ci fosse stata prima o poi i romani si sarebbero ribellati a quel governo che li opprimeva, negando le libertà civili di cui ha diritto ogni essere umano.

E lunedì 20, dopo la commemorazione con il sindaco Alemanno e il Cardinale Tarcisio Bertone, ci sarà la commemorazione fatta da Militia Christi, associazione politico-cattolica aperta ed illuminata, per ricordare “i 140 anni dai tragici eventi che portarono le truppe del liberal-massonico Regno sabaudo ad invadere lo Stato Pontificio, allora libero, sovrano e popolare”.

Il fatto che Militia Christi sia stata già condannata da un tribunale per offese e falsità e le sia stato imposto di eliminare dal suo sito internet dichiarazioni e commenti deve essere stato un incidente, dovuto senza ombra di dubbio a giudici comunisti e illiberali.

Carlo Cosmelli
 
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Felipe-bis
view post Posted on 18/9/2010, 10:10




http://www.uaar.it/news/2010/09/18/settemb...tici-cattolici/

20 settembre: censurati i laici, spazio ai fanatici cattolici

Nessuna possibilità di prendere la parola dopo la commemorazione ufficiale del XX settembre a Roma, a cui interverranno il capo di stato italiano Giorgio Napolitano e il segretario di stato vaticano, il cardinale Tarcisio Bertone. Da anni, terminata la cerimonia a Porta Pia, gli esponenti delle associazioni laiche tengono un breve discorso davanti al monumento. Quest’anno non accadrà: la questura di Roma ha infatti comunicato che l’area sarà occupata dal gruppo integralista cattolico Militia Christi. La decisione era nell’aria, ed è per questo che una manifestazione autonoma laica era stata già convocata nello stesso luogo per domani, domenica 19 settembre, alle ore 12.30. Sia domani che dopodomani saranno presenti delegazioni UAAR.




http://www.cronachelaiche.it/2010/09/roma-...e-di-porta-pia/

Roma, XX settembre: spazio negato per la commemorazione di Porta Pia
di "Consulta Romana per la laicità delle Istituzioni" [18 set 2010]

La Consulta Romana per la Laicità delle Istituzioni quest’anno non potrà commemorare la presa di Porta Pia, il 20 Settembre.

Il 6 luglio, infatti, è stata presentata alla Questura di Roma la richiesta dell’autorizzazione, peraltro dovuta secondo la Costituzione Italiana, a commemorare l’evento. Nonostante la disponibilità dei funzionari della Questura, non autorizzati per evidenti ordini superiori a dare un assenso esplicito, si è arrivati fino al giorno 14 settembre per essere informati che, dopo l’evento istituzionale alla presenza del Presidente Napolitano, non era possibile nessuna commemorazione, a causa della priorità data all’evento organizzato dall’associazione politico cattolica Militia Christi a 140 anni dai tragici eventi che portarono le truppe del liberal-massonico Regno sabaudo ad invadere lo Stato Pontificio, allora libero, sovrano e popolare.

La Consulta Laica prende atto che le decisioni politiche che sottintendono questa scelta vanno nella direzione di un riconoscimento ufficiale di Militia Christi, un’associazione fondamentalista, già condannata da un tribunale per offese e falsità e condannata ad eliminare dal suo sito internet dichiarazioni e commenti.

La Consulta prende atto che al contrario un’associazione come la Consulta Romana, che coordina altre 22 associazioni ad indirizzo laico che hanno come scopo il rispetto e l’applicazione della Costituzione Italiana, in questo momento politico, e in particolare in una città come Roma, è vista con fastidio. Quel fastidio che piccole fiammelle di libertà hanno sempre creato, e continuano a creare nei regimi antidemocratici e fondamentalisti.

Carlo Cosmelli
Coordinatore della Consulta Romana
per la laicità delle Istituzioni
http://romalaica.blogspot.com/
 
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Haxeln
view post Posted on 18/9/2010, 12:40




che assurdità! un evento non solo nazionale ma anche laico è diventata una festa per i sostenitori della Questione Romana. a quando una commemorazione a Gaeta?
 
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50 replies since 16/9/2007, 09:47   2204 views
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