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Preti ricattati. Diocesi di Torino nella bufera

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GalileoGalilei
view post Posted on 29/7/2008, 09:18 by: GalileoGalilei
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http://www.cronacaqui.it/news--laccusatore...ette_10411.html

Il latitante Salvatore Costa arrestato sabato in Toscana: verrà trasferito a Torino e ascoltato dal magistrato
L’accusatore dei preti in carcere alle Vallette
TORINO 29/07/2008 - Salvatore Costa torna a casa. Il venticinquenne torinese, arrestato sabato a Follonica con l’accusa di tentata estorsione nei confronti di alcuni preti liguri e toscani, potrebbe essere trasferito già in giornata in una cella del carcere delle Vallette. Ad attenderlo ci sarà il sostituto procuratore Cristina Bianconi, che ha intenzione di interrogarlo prima di chiudere l’inchiesta avviata quasi un anno fa dopo le denunce di alcuni sacerdoti torinesi ricattati dallo stesso Costa. Costa, evaso sei mesi dagli arresti domiciliari, ha nominato come proprio difensore l’avvocato Wilmer Perga, che va così ad affiancare il suo vecchio legale, Basilio Foti.

Salvatore Costa era finito in galera negli ultimi giorni del luglio di un anno fa con l’accusa di estorsione. I carabinieri lo avevano arrestato dopo che aveva preteso del denaro da due sacerdoti torinesi, minacciandoli di rivelare le loro abitudini sessuali nel caso in cui non avessero pagato. L’inchiesta giudiziaria è ancora aperta, anche se alla chiusura manca ormai poco. Le dichiarazioni di Costa avevano spinto la magistratura a iscrivere nel registro degli indagati anche i nomi di tre religiosi. I primi due sono le stesse vittime del ricatto: don Luciano Italo Alloisio, 63 anni, ex economo dell’istituto salesiano Valsalice (indagato per istigazione alla prostituzione), e don Mario Vaudagnotto, 70 anni, in servizio alla chiesa di San Lorenzo (per lui c’è la violenza sessuale). Il terzo religioso (indagato per atti sessuali con minorenni) è Nino Fiori, 40 anni, in servizio al Duomo: «Fu lui - aveva fatto mettere a verbale Costa - a iniziarmi al sesso quando avevo appena 14 anni». I tre hanno sempre respinto ogni accusa: Alloisio ha solo detto che in passato frequentò dei giovani (tutti maggiorenni) che si prostituivano in città.

La lista dei preti interessati dall’indagine sarebbe tuttavia più lunga. L’incrocio fra intercettazioni telefoniche e dichiarazioni dei testimoni aveva infatti convinto gli inquirenti che Costa ne avesse ricattati altri a Magenta (nel Milanese), in Puglia e in Liguria. Forse anche in Piemonte. I carabinieri avevano provato a individuarli, così come avevano cercato di rintracciare i ragazzi (indicati da Costa solo con il nome di battesimo) che offrivano prestazioni sessuali a pagamento. Ma ogni sforzo si è rivelato inutile.
 
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