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Preti ricattati. Diocesi di Torino nella bufera

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GalileoGalilei
view post Posted on 28/7/2008, 19:17 by: GalileoGalilei
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http://espresso.repubblica.it/dettaglio-lo...preti/2035170/6

Salvatore Costa fermato dai carabinieri di Torino mentre chiedeva aiuto al parroco: da gennaio era evaso dagli arresti domiciliari. Ora è in carcere a Grosseto
In trappola a Follonica il ricattatore dei preti
Sarh Martineghi
Ora sarà possibile chiudere l´inchiesta sull´estorsione ai sacerdoti torinesi
Negli ultimi sette mesi ha vissuto tra Liguria e Toscana battendo tutte le chiese «E´ arrivato qui la sera stessa che l´hanno arrestato. Si è presentato come fanno in tanti, dicendo che era un padre disperato e senza soldi, e che aveva bisogno di un posto dove dormire. Noi del resto abbiamo delle strutture ricettive, e lui ha approfittato anche del fatto che era buio. I carabinieri però lo stavano seguendo, e l´hanno subito arrestato».

Don Gregorio Bibik, parroco della chiesa di San Paolo Della Croce a Follonica, in provincia di Grosseto, ha rischiato di essere l´ultima vittima di Salvatore Costa, 26 anni, il ragazzo di strada che aveva gettato nello scandalo di "pretopoli", un anno fa, tre illustri sacerdoti torinesi. Evaso a gennaio dagli arresti domiciliari, il ricattatore era fuggito prima in Liguria e poi in Toscana, battendo chiesa per chiesa tutta la costa, alla ricerca di soldi facili estorti ai religiosi, o con l´elemosina, o vendendo se stesso, ma soprattutto minacciando di gettare nello scandalo sessuale la vittima di turno.

Don Gregorio Bibik è stato fortunato, non ha avuto nemmeno il tempo di cadere in alcuna trappola: i carabinieri del reparto operativo di Torino agli ordini del tenente colonnello Nicola Fozzi, hanno arrestato Costa intorno alla mezzanotte di venerdì. «Nei suoi confronti è stato eseguito l´ordine di misura cautelare per evasione, trattandosi di un aggravamento della sua posizione non necessita di un interrogatorio di garanzia» ha spiegato il suo difensore, l´avvocato Basilio Foti.

Ma nei confronti del latitante, che è in carcere a Grosseto, sono stati raccolti dagli inquirenti nuovi elementi di responsabilità che gli saranno contestati: sarebbero almeno una decina infatti i preti della Liguria e della Toscana ricattati da Costa, che era già accusato di estorsione e truffe per gli episodi torinesi.

Il giovane ricattatore, quando era fuggito il 17 gennaio dagli arresti domiciliari, aveva scelto di continuare a percorrere la strada intrapresa sin da minorenne. Ora però si presentava con false generalità, utilizzando il documento di un torinese, e tirando fuori la solita litania: «Ho bisogno di aiuto, datemi dei soldi». Secondo gli inquirenti era anche nuovamente riuscito ad approfittare delle inclinazioni sessuali di alcuni sacerdoti, cominciando il suo approccio facendo leva sullo spirito caritatevole dei religiosi.

Batteva tutti i paesini della costa, dalla riviera ligure di Ponente a quella di Levante, sino a scendere in Toscana: «come si rendeva conto di essersi "bruciato" con un sacerdote, subito decideva di spostarsi cambiando chiesa, e scegliendo anche luoghi di culto un po´ isolati, piccoli e sperduti» hanno spiegato gli inquirenti.

Con l´arresto di Costa potrà essere presto conclusa l´inchiesta dei pm Cristina Bianconi e Manuela Pedrotta, che era esplosa l´estate scorsa quando erano stati coinvolti, don Luciano Alloisio, ex economo dell´Istituto salesiano Valsalice, don Mario Vaudagnotto cerimoniere della Curia e sacerdote della Chiesa di San Lorenzo, e padre Nino Fiori, in servizio al Duomo. Costa infatti, che era stato arrestato due volte per estorsione, aveva raccontato agli inquirenti di avere avuto rapporti sessuali con loro, in alcuni casi anche da minorenne. Tutti e tre hanno sempre negato ogni accusa. (28 luglio 2008)Torna indietro
 
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