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Preti ricattati. Diocesi di Torino nella bufera

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GalileoGalilei
view post Posted on 10/5/2008, 14:12 by: GalileoGalilei
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http://ricerca.repubblica.it/repubblica/ar...14conclusa.html

Conclusa la lunga inchiesta tocca a Maddalena decidere
Repubblica — 11 aprile 2008 pagina 7 sezione: TORINO

Ora l' inchiesta sui preti accusati di pedofilia è un grosso faldone sulla scrivania del procuratore capo Marcello Maddalena: spetta a lui l' ultima parola prima di recapitare agli indagati l' avviso di conclusione delle indagini, atto che precede le richieste di rinvio a giudizio. L' estate scorsa il giovane Salvatore Costa era stato arrestato perché ricattava i sacerdoti estorcendo loro denaro e aveva raccontato in procura di essere vittima fin da minorenne delle loro attenzioni sessuali: da alcuni mesi però il ragazzo (assistito dall' avvocato Basilio Foti) è evaso dagli arresti domiciliari, facendo perdere le sue tracce. Al di là del clamore suscitato con le sue pesanti accuse e delle prove raccolte dagli inquirenti, i pm Pietro Forno, Cristina Bianconi e Manuela Pedrotta hanno dovuto valutare le posizioni di don Luciano Alloisio, l' ex economo dell' istituto Val Salice, di monsignor Mario Vaudagnotto, cerimoniere liturgico (l' unico con cui Costa, secondo il suo racconto, non avrebbe avuto rapporti sessuali da minorenne), e di padre Nino Fiori: gli investigatori hanno dovuto fare i conti non solo con la fondatezza delle accuse di Costa, ma anche con l' eventuale prescrizione dei reati. Tutti e tre i preti hanno respinto le accuse (per questo gli avvocati difensori Fulvio e Nicola Gianaria, Mauro Ronco e Luigi Chiappero auspicano l' archiviazione) ma da alcuni interrogatori erano comunque emersi particolari poco consoni al loro abito sacerdotale. Uno dei tre, ad esempio aveva ammesso di aver avuto rapporti con i ragazzi che si prostituivano in via Cavalli, e sul computer di un altro erano emerse delle foto pornografiche. (s. mart.)

http://ricerca.repubblica.it/repubblica/ar...4monsignor.html

Monsignor Vaudagnotto lascia
Repubblica — 11 aprile 2008 pagina 1 sezione: TORINO

Il cardinale Poletto ha accettato le dimissioni di monsignor Mario Vaudagnotto, il cerimoniere arcivescovile coinvolto nell' inchiesta sui preti pedofili. L' anziano canonico è stato trasferito a Bra e nominato vicerettore del Santuario della Madonna dei fiori. Nei prossimi giorni la Procura dovrà prendere una decisione sulla lunga inchiesta che ha coinvolto tre sacerdoti dopo le accuse di un giovane finito in carcere per estorsione. Il procuratore Maddalena avrà l' ultima parola prima di recapitare l' avviso di chiusura indagini.

http://ricerca.repubblica.it/repubblica/ar...1/to_010il.html

Il canonico Vaudagnotto lascia
Repubblica — 11 aprile 2008 pagina 7 sezione: TORINO

L' annuncio è pubblicato a pagina due del settimanale La Voce del Popolo nella rubrica «Notizie pastorali». Sotto il titolo «Nomine» si legge che «il canonico Mario Vaudagnotto ha presentato le dimissioni dall' ufficio di cerimoniere arcivescovile e di canonico effettivo del capitolo metropolitano di Torino». Le dimissioni di Vaudagnotto «sono state accettate dal cardinale Arcivescovo il quale, contestualmente, lo ha nominato vicerettore del santuario della Madonna dei fiori in Bra». Don Vaudagnotto era rimasto coinvolto, quest' estate, nell' inchiesta della procura torinese sui preti pedofili nata dalle dichiarazioni di Salvatore Costa, un ricattatore che diceva di utilizzare i suoi rapporti con i sacerdoti per estorcere loro denaro. Il cerimoniere si è sempre difeso sostenendo di aver conosciuto Costa solo dopo che l' estorsore era diventato maggiorenne. La vicenda, che ha coinvolto un secondo sacerdote diocesano, don Nino Fiori, e un salesiano, don Silvano Alloisio, aveva scosso profondamente il mondo cattolico torinese. L' intervento del cardinale, Severino Poletto, aveva sgombrato il campo da possibili ambiguità: la Curia ha subito espresso fiducia nell' azione della magistratura e il cardinale si è detto «turbato ma non piegato» dalla vicenda. Ora, nell' imminenza della chiusura delle indagini, per Vaudagnotto si profilerebbero scarse o nulle conseguenze penali anche se sul piano della morale il suo comportamento non sarebbe certo irreprensibile. La decisione del trasferimento sembra, in fondo, la conseguenza di questa lettura del comportamento degli inquirenti. L' anzianità del sacerdote avrebbe contribuito a spingere verso una soluzione di questo tipo. Tutto da decidere è invece l' atteggiamento che la diocesi assumerà nei confronti di don Nino Fiori e molto dipenderà, nel caso del giovane prete, dalle scelte che compiranno i magistrati. Analogo discorso per l' atteggiamento dei salesiani nei confronti dell' economo di Valsalice don Luciano Alloisio, il primo sacerdote coinvolto nell' inchiesta. A differenza della diocesi, i vertici salesiani avevano scelto, all' epoca delle indagini, la strada della difesa a spada tratta del loro confratello. - PAOLO GRISERI
 
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