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Molestie sessuali. Morto don Gelmini: "E' un complotto ebraico", 4 anni in galera per truffa, bancarotta fraudolenta, assegni a vuoto

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view post Posted on 23/2/2009, 17:23
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http://www.terninrete.it/headlines/articol...ICOLO_ID=168890

DON GELMINI: RINVIO INCIDENTE PROBATORIO

23 Febbraio 2009 17.01 - di Claudia Sensi - Fonte: Radio Galileo - cod.168890

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Malato uno dei principali testi
Nuovo rinvio per l'udienza davanti al gup di Terni relativa all'incidente probatorio disposto per acquisire le testimonianze degli accusatori di don Pierino Gelmini, imputato di violenza sessuale nei confronti di una decina di ex ospiti della Comunità Incontro, nell'ambito dell'udienza preliminare a suo carico che coinvolge anche due collaboratori dell'ex sacerdote e la madre di uno dei giovani per il reato di favoreggiamento. Michele Iacobbe, uno dei principali testi d'accusa è malato e questa mattina è stato prodotto in aula un certificato medico per provare la sua impossibilità a essere presente in aula. L'udienza è stata quindi rinviata al 23 marzo
 
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view post Posted on 1/4/2009, 19:24
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http://kondiaw.blogspot.com/2009/03/del-pr...accusatore.html

sabato 7 marzo 2009
DEL PROCESSO A DON GELMINI: L'ACCUSATORE COLPEVOLIZZATO



...pubblico la corrispondenza intercorsa tra Bruno Zanin e me a proposito della condizione in cui si trova Michele Iacobbe, il principale accusatore della vicenda giudiziaria in cui è coinvolto (don) Pierino Gelmini in qualità di indagato.
Mi farebbe piacere se questo post offrisse lo spunto a molti dei lettori per esprimere sostegno a Michele Iacobbe, non perchè sia un eroe, ma perchè è una persona che denuncia di aver subito un reato e non dovrebbe per questo sentirsi o essere esposto all'incomprensione e allo stigma. Se (don) Gelmini sia colpevole lo dovrebbero stabilire giudici, se la difesa ne desse loro la possibilità, in ogni caso non è chi denuncia a doversi giustificare o difendersi...

N.B. Una sola precisazione: non sono così vicina a Mons. Paglia, ma sarebbe troppo lungo da spiegare, comunque farò in modo di informarlo


Ciao Bruno
Mi chiamo Roberto, Ti chiedo cortesemente di poter telefonare a Michele
Iacobbe, domani e il suo compleanno, lo renderebbe veramente felice, lui a
bisogno di aiuto, ma soprattutto di sentire di persona la voce di chi realmente lo può capire.

A tentato da poco di suicidarsi, attualmente e ricoverato in ospedale, Se
Vuoi puoi contattare Marco Salvia lui e già al corrente della vicenda.

Con dovuto rispetto ed ammirazione Roberto amico di Michele

bruno zanin ha scritto:

Vi inoltro la mia e-mail di risposta a quella di un amico di Michele Iacobbe che mi chiedeva un sostegno morale per Iacobbe che sta male. Possiamo fare qualcosa insieme? Io sono disponibile...se qualcuno ha una idea... per coordinarci ed essere maggiormente efficaci. un saluto Zanin

Caro Roberto capisco benissimo lo stato d'animo di Michele, l'angoscia e la disperazione di un uomo che dice la verità ed è accusato di mentire da chi AL CONTRARIO PER SALVARE IL SUO PRESTIGIO IL POTERE ACQUISITO E L'AMICIZIA CON I POTENTI fa di tutto per apparire vittima di congiura e dice di essere uomo di Dio , è pazzesco lo so, nel mio piccolo ho sofferto e sto pagando sulla mia pelle quel aver portato in piazza questa storia di Don Pierino Gelmini, erano anni che denunciavo in solitudine senza mai essere creduto questi abusi che lui compiva , dopo che mi sono esposto con tanto di nome e cognome raccontando certi fatti ho notato intorno a me diffidenza, incredulità e astio. Ho conosciuto Marco Salvia personalmente in questi ultimi tempi, sia lui che io siamo persone provate dalla vita e in conseguenza ad aver preso posizione sui media contro il Gelmini siamo stati penalizzati chi in un modo chi in un altro, potrei entrare nei dettagli ma che serve. Io credo che persone che sanno come stanno le cose e dovrebbero alzare la voce oggi non lo fanno, c'è gente di Chiesa autorevole che sapeva da decenni le maniere, abitudini, abusi e megalomanie del Don ma non è mai intervenuta per motivi di potere, di beghe interne intrighi di Curia o non so che altro. Se ci fosse un tot di testimoni della accusa decisi a iniziative tipo sciopero della fame o manifestazione in piazza a sostegno di Michele o altro per mostrargli solidarietà e richiamare l'attenzione dei Media che hanno come dimenticato la questione (e così sembra) io mi aggiungerò volentieri, anche se rischio di essere accusato nuovamente di cercare visibilità per vendere di più il mio libro o anche peggio.
Immagino che il mio indirizzo ti è stato dato da chi si firma VIRACCONTO io non lo conosco personalmente, mi ha scritto ieri tre parole senza un saluto e nulla: esisti ancora ciccio? Questo modo di fare è assurdo, e non è la prima volta che lo fa..a volte pensavo che fosse un doppiogiochista. RIPETO: NON LO CONOSCO personalmente, ma ho l'impressione che se è sincero e reale lui laureato come dice di essere poteva fare molto ma molto di più per portare luce nella vicenda, ma non lo fa ...Come questo tipo altri ragazzi che accusano don Pierino mi hanno contattato via telefono o e-mail prima di andare a Terni a deporre per poi scomparire, presi dalla depressione, dai dubbi, dalla solitudine...in questo capisco perchè si sta lottando contro un potere forte, un vero Golia e noi ci sentiamo abbandonati, non creduti, degli squillibrati...ed era lì tra queste personalità fragili e bisognose di sostegno ed affetto che il don andava a pescare, andava ad abusare ora come allora quando fine anni 60 io l'ho conosciuto a monsignor Gelmini come si fa chiamare.
Figurati che anche due mesi fa ho incontrato presso un ambulatorio dell'ospedale di Padova un ragazzo sloveno ricoverato come me che mi ha confidato le stesse cose che si sanno, per continuare ad avere i privilegi che il Don gli ha dato per averlo accontentato è stato zitto e anzi lo ha difeso presso la stampa slovena. Un altro certo Battista ex responsabile mi ha scritto per dirmi le stesse cose, sta male, malissimo con la salute e prima di morire vorrebbe urlare tutta la verità, ma ha già perso una causa civile con il Don per cui verrebbe accusato di volersi vendicare...ecco come stanno le cose... Mi hanno parlato bene del Vescovo di Terni don Paglia (quello che c'era prima ha ignorato completamente le accuse e mi ha chiuso il telefono in faccia quando lo informai dei vari fatti del Don facendo anche nome e cognomi dei ragazzi...) questo di ora pare serio e deciso, perchè non chiedere aiuto a lui? C'è anche una certa kondiaw che abita a Terni e si è schierata con le vittime, una volontaria che è stata anni e anni a contatto con il Don e la realtà delle comunità ,(anche in Thailandia) una che ha un blog...anche lei conosco via rete... siamo tutti poveri e deboli caro Roberto, senza mezzi, sopra una zattera alla deriva, il Don è miliardario e ha un collegio di difesa con pezzi da 90 e naviga su una portaerei armata di missili nucleari...comunque sia io sono qui...mando questa mia e-mail per conoscenza a Salvia e a quella tale kondiaw..e a chi credo possa interessare aiutare il povero Iacobbe .ciao, Bruno Zanin

kondiaw ha scritto:

Caro Bruno, ti ringrazio per avermi inserito nel tuo indirizzario e in
qualche modo sollecitandomi a mantenere alta l'attenzione su questa
vergognosa vicenda. Non so come si possa far giungere a Michele il
nostro sostegno. Quello che mi conforta è che , almeno in questo caso,
la magistratura sembra decisa ad andare avanti. Ma è evidente la
strategia dei collegi di difesa: puntare ai continui rinvii, nella
speranza che Gelmini muoia prima di una qualsiasi sentenza, dopo
partirà la causa di beatificazione civile... Io non so se le udienze in
questa fase siano pubbliche, ma un modo per poter rassicurare Michele
potrebbe essere presenziare durante le sue deposizioni, per fargli
capire che esistono persone che hanno fiducia in lui. Come ti ho
spiegato al telefono io ho evitato di espormi eccessivamente per non
prestare il fianco a chi accusa Mons. Paglia di essere il promotore di
questa iniziativa della magistratura.

Purtroppo ho saputo diversi giorni fa da A.C. che Battista è
deceduto, la notizia mi ha colto di sorpresa perchè non sapevo fosse
malato, era un volontario è stato diversi anni anche in Bolivia...

Spero che Michele possa trovare ancora la forza per affrontare questo
percorso giudiziario, in cui tra l'altro non dovrebbe essere lui a
sentirsi schiacciato, ma a quanto pare l'assurdità del nostro sistema
sociale, oltre di quello giuridico, è tale che a pagarne le conseguenze più gravi è la vittima e non l'indagato.

Ti saluto, Bruno, con la stima che sai
kondiaw
p.s. se pensi possa servire potrei inserire questa corrispondenza in un
post del mio blog, magari omettendo alcuni nomi...non so fammi sapere

brunozanin ha scritto:
Mons. Paglia al quale va il mio rispetto per carità deve sapere come stanno le cose e intervenire anche ad aiutare moralmente Michele Iacobbe, e questo di informarlo potresti farlo tu, dirgli che il ragazzo Michele Iacobbe teste fondamentale dell'accusa si trova in serie difficoltà, sebbene ora ha trovato una coppia che lo sta aiutando un po'... Michele Iacobbe che il Gelmini vuole far passare per delinquente mafioso ricattatore ha tentato il suicidio , non ha più nulla, non ha una casa non ha un avvocato difensore-solo quello d'ufficio- non può manco muoversi che ha l'ordine di domicilo coatto mi pare si dica così che a volte sono le panchine all'aperto dove dorme, perchè come ti dicevo non ha casa...non ha famiglia, è stato abbandonato a sè stesso. Ho parlato oggi con lui al telefono, compiva gli anni, oltre che depresso, povero, abbandonato a se stesso è terrorizzato dalle minacce, dalle pressioni che subisce, e screditato da quel prezzolato collaboratore di giustizia comperato dalla difesa e questo va detto a voce alta a chi sta a cuore la verità, che la verità venga affermata, conosciuta...Invece di assumersi le sue responsabilità e chiedere scusa e ritirarsi in un monastero a fare penitenza quasi sulla soglia della tomba il Gelmini continua ancora a mentire e proclamarsi innocente accusando le sue vittime di essere milantatori e ricattatori... Io dopo aver sostenuto con la mia testimonianza personale come Salvia che le accuse sono vere mi sono tirato da parte perchè pensavo che lo scopo era stato raggiunto, che cioè venisse giudicato da un tribunale, ma se le vittime di tali abusi ora testimoni della accusa sono in queste situazioni è ovvio che va fatto qualcosa, vanno sostenute, altrimenti il collegio di difesa di quell'uomo senza vergogna avrà buon gioco per smontare le accuse....Certo che devi fare un pezzo sul tuo blog, togli quello che devi togliere, ma fai qualcosa per favore, non si puo' continuare a usare il silenzio per salvare la faccia o per salvare il prestigio di un vescovo, le vittime sono ben più importanti e moralmente vanno aiutate, scusa lo sfogo. La notizia che mi dai che Battista è morto mi rattrista molto perchè era stata ventilata l'idea da Salvia di andarlo a trovare lì in toscana dove viveva per registrare su video le sue , il suo stato d'animo perchè anche lui aveva ricevuto del male dal Gelmini, cosa che poi non si è più fatta....Puoi mettere nel tuo blog questi miei sfoghi se possono servire, ma soprattutto informa mons, Paglia di come stanno le cose, per quanto riguarda il processo se a porte aperte o chiuse chi meglio di te può saperlo già che abiti a Terni...ti basta una telefonata. Ciao kondiaw, scusa lo sfogo...






Pubblicato da kondiaw a 18.27

Tema: Comunità Incontro, Don Gelmini, don Pierino, Michele Iacobbe, Molestie sessuali

21 commenti:

Roberto ha detto...

Cara Kondiaw sono Roberto
di seguito riporto la mia posta inviata a Marco Salvia e poi a Bruno Zanin.

Ho conosciuto Michele in ospedale, nei brevi momenti che io e mia moglie giornalmente ci siamo offerti di concederci con rispetto alla sua disperata ricerca di qualcuno disposto ad ascoltare. Purtroppo io e mia moglie per motivi diversi conosciamo bene quelle urla strazianti di aiuto, quella profonda solitudine, quella umiliante sensazione di umiliazione, quella straziante capacità di estraniarsi nel raccontare della propria vita, necessaria per evitare di farsi ogni volta del male, quelle sensazioni di vuoto, che le espressioni, i gesti e le risposte delle persone con cui parli ti lasciano dentro. In questi giorni ho conosciuto una persona completamente diversa da quella immaginata dalla descrizione di pluri pregiudicato, o conosciuto un Michele Vittima di una infanzia negata, un’adolescenza bruciata, un inserimento forzato in una vita sbagliata, ma dentro di lui un Michele che ha visto un mondo diverso, un mondo migliore un mondo fatto di infanzia e adolescenza di convivenza civile di famiglie di figli, lui ha tentato di entrare in questo mondo purtroppo dalla porta sbagliata, a ricevuto solo umiliazioni, sofferenza, indifferenza, vergogna e sensi di colpa. Ma lui crede ancora in quello che ha visto.


Attualmente io e mia moglie abbiamo trovato per michele una sistemazione in comodato per soli 30 giorni, ci stiamo occupando per la residenza e un documento di identità, necessarie per avviare le domande ai servizi sociali, ma abbiamo diverse difficoltà.

Aggiornandoci ad oggi 08/03/09
Martedi farò fare un permesso a Iacobbe per la carta di identità e la residenza, Marco Salvia a già inviato un suo contribbuto con il quale pagheremo l'affitto di una stanza per due mesi, dal 01/04 al 31/05.
Per ordinanza del giudice siamo stati informati che se non riusciva a trovare alloggio e un proficuo lavoro ci sarebbero stati provvedimenti,il provvedimento che ci e stato comunicato ieri dispone che Iacobbe Michele sarà inserito in una comunità da decidere.
Rimane solo il lavoro, per questo la sua amica Cinzia stà provvedendo, ma ci dovremo riaggiornare.
Cara kondiaw QUELLO CHE DICI SUL PRESENTARSI ALL'UDIENZA DI IACOBBE LO TROVO VERAMENTE INTERESSANTE, FACCIAMOLO.

Ciao Roberto e Michele Iacobbe.

3275610838
8 marzo 2009 7.18
Roberto ha detto...

SCUSATE, BUONA FESTA DELLA DONNA, AUGURI PER TUTTE LE DONNE.
roberto
8 marzo 2009 7.20
Bruno zanin ha detto...

Sono Bruno Zanin l'ho già detto e lo ripeto qui, offro a Michele la mia fraterna solidarietà, grazie Roberto e grazie a tua moglie per quanto fate, scusa se ho messo nella mia e-mail qui pubblicata un dettaglio riguardante la vostra condizione di salute chiedo a Kondiaw di cancellare lì dove dico che siete una coppia di disabili...
Sono qui pronto a fare quello che posso secondo le mie possibilità, tipo quello di informare quante più persone di questi fatti e di esservi vicini..per il resto rimaniamo in contatto con i mezzi che sappiamo. Ciao
8 marzo 2009 14.51
kondiaw ha detto...

Chiedo scusa a Roberto e alla sua compagna, ieri è stato un susseguirsi di email e, soprattutto di emozioni, concentrata sulla vicenda di Michele non mi sono resa conto dell'indelicatezza nei confronti dei suoi amici...
8 marzo 2009 15.28
Anonimo ha detto...
Questo post è stato eliminato da un amministratore del blog.
8 marzo 2009 23.55
Roberto ha detto...
Questo post è stato eliminato da un amministratore del blog.
9 marzo 2009 22.49
kondiaw ha detto...

Roberto ti chiedo scusa, ma ho dovuto cancellare anche il tuo secondo commento. Il fatto è che hai scritto delle affermazioni riferite al Gelmini come se già si fosse arrivati alla sentenza. Ora finchè in Italia c'è uno stato di diritto, ci piaccia o no, dobbiamo rispettarlo: secondo il nostro ordinamento l'indagato è innocente fino a sentenza definitiva. E soprattutto non ho nessuna intenzione di offrire l'occasione ai legali del Gelmini di farmi chiudere il blog.
10 marzo 2009 1.17
animamigrante ha detto...

ciao ragazzi...
stavo leggendo il vostro blog oggi...così per caso....
c'è molto astio nelle vostre parole..... conosco il don...sò che non è una persona facile, stargli accanto è difficile e sicuramente non è il padre eterno.... masapete perfettamente se avete frequentato la comunità... che nessuno è vittima...capisco che siete tutte persone che il don ha fatto fuori dal suo giro, quindi questo vi brucia ma non è con le vostre invettive che cambierete le cose, guardatevi dentro e cercate di essere obbiettivi e veri con voi stessi.
Michele..... io l' ho conosciuto, ricordo bene quando rubò, quando scappò, quando piangeva chiedendo perdono.... quando tradì un mucchio di ragazzi insieme a se stesso....
Non giudico.... non giudicate....
siate solo obbiettivi....
anche tu zanin.... hai l'odio nel cuore.... e non nasconderti dientro il vittimismo perchè tu non sei vittima di nessuno se non di te stesso....
buona vita a tutti
10 marzo 2009 14.21
kondiaw ha detto...

Per animamigrante ti rispondo per quanto mi riguarda: io ho scelto di lasciare la C.I. quando ho capito che non coincideva più con quel progetto a cui avevo aderito. Se c'è una costante nel mio percorso in comunità è quella di non essere mai stata nel "giro" di don Pierino, se per questo intendi il gruppo ristretto di coordinatori/responsabili/ecc... e non ho mai rosicato per questo, preferendo occuparmi d'altro. E quando sono rientrata in Italia non ho mai chiesto nulla nè alla C. I. in generale, nè a Gelmini personalmente. Non perchè sia ricca, ma per avere la libertà di dire come stanno le cose. Nonostante i problemi di salute, economici, ecc... tornassi indietro mi comporterei allo stesso modo. Non ho risentimento, semmai il rammarico per quello che la C.I. rappresenta: una grande occasione mancata...
E perchè ti sia chiaro per me lasciare la C.I. è stato un grande vantaggio, mi sono laureata, ho conosciuto nuovi amici, il mio volontariato lo presto per altre cause ed iniziative. Dal prossimo mese inizio perfino a lavorare, non ho mai avuto bisogno di essere nel "giro" di don Pierino come vedi, neanche per trovare lavoro. Tra l'altro il fatto stesso che esista un "giro" di don Pierino, come tu scrivi, denota una grave distorsione delle modalità con cui dovrebbe essere condotta una realtà comunitaria sia essa terapeutica o "di vita" come dice Gelmini.
10 marzo 2009 19.27
bruno zanin ha detto...

Io Bruno Zanin mi firmo con nome e cognome cara animamigrante, non puoi dire queste cose rimanendo nascosto, anonimo, se hai la faccia mostrala e così ci si puo' confrontare, per il resto sono abituato a questi attacchi, la verità fa male soprattutto a un prete che ha costruito le sue fortune su delle menzogne, io conoscevo Alfredo Nunzi e so come e dove è nata la sua amicizia con l'allora mons. Gelmini e in seguito la comunità incontro, tu no, tu sei un suo tirapiedi prezzolato altrimenti faresti il tuo nome. Grazie per gli auguri.
11 marzo 2009 20.53
Anonimo ha detto...

VORREI CHIEDERE A DON PIERINO PERCHE' NEL 1989 MI HA FATTO SCAPPARE

DA CASA SUA A SILLA...CON LA SCUSA DI UN TRASFERIMENTO MI PRELEVO' DA FOCE E MI PORTO' DA LUI .....OGNUNO PUO' FARE QUELLO CHE VUOLE MA IO A 19 ANNI IN LUI VEDEVO UN PADRE UNA SPERANZA E INVECE MI DELUSE MOLTO...LUI SA' COSA PROVO' A FARE E PERCHE' DICO QUESTO...CMQ IO POI SMISI DA SOLO NEL 1992 DOPO 5 ANNI DI EROINA ....E LA VITA MI E' ANDATA BENISSIMO...GRAZIE LO STESSO DON...IO NON CREDO IN DIO MA MI RICORDO TUTTI QUEI SANTINI NELLA TUA STANZA,,,BE LI GESU' MI FECE PENA PERCHE' PER UN IPOCRITA COME DON PIERINO SI E' FATTO AMMAZZARE. Alessandro
12 marzo 2009 16.29
alessio ha detto...

Vi segnalo un commento che ho ricevuto circa due mesi fa nel mio blog.

Berta Bellini, su Gennaio 15th, 2009 a 11:41 am Ha detto: Edit Comment

Sono arrivata qui nel suo blog casualmente facendo una ricerca su google su Gelmini Pietro l’ex prete pregiudicato che ha creato grande scalpore per le sue uscite e sparate quando venne accusato di molestie sessuali , ora il processo che sta subendo a Terni va avanti con colpi di scena ed empasse strategiche create a doc dai suoi abili difensori. Lei vive in Vietnam ma a quanto leggo si tiene informatissimo sulle nostre vicende, quello che forse non sa è che della faccenda di Gelmini Pietro non ne parla più nessuno nei Media e finirà all’italiana come tante altre losche faccende, nel dimenticatoio perchè non dimentichiamo che il Gelmini criminale condannato con condanna definitiva fa parte dei protetti del nostro premier , lo ha ribadito egli stesso a Natale telefonandogli e dandogli dei soldi . Se vuole sapere alcune cose che fanno rizzare i capelli sul personaggio, raccontate da ex suoi collaboratori, vada a leggere i vari commenti qui . http://www.marcosalvia.it/2008/slitta-il-p...ni/#comment-322
Io sono la madre di un ragazzo che non c’è più morto di AIDS mio figlio prima di morire mi confidò di aver dovuto subire non semplice molestie ma molto di più da Don Pierino mi disse anche che tutti lo sapevano ma nessuno faceva niente perchè lui era una sorta di monarca assoluto all’interno di mulino Silla e aveva tutti ai suoi piedi che ubbidivano. Io ho scritto una lettera alla procura di Terni, ma non ho avuto riscontro. Mi dica lei cosa devo fare per ottenere giustizia, sono passati molti anni da quando mio figlio è morto, un uomo che sta per morire non mente, pretendo quindi le scuse da quel verme di prete squallido perchè sono una madre, e mi sento offesa negli affetti più intimi per quello che quell’uomo gli ha fatto prendendolo in un momento di grande confusione e debolezza, se qualcuno facessero questo a un suo figlio o fratello più piccolo come si comporterebbe lei signor Alessio? Io non capisco come la Chiesa non lo abbia pubblicamente criticato per quello che faceva. Un caro saluto e grazie per la risposta . Alberta.
15 marzo 2009 15.13
roberto ha detto...

Cara Kondiaw, non potresti inviare un invito, a tutti coloro che conoscono la sofferenza e la solitudine di Michele, a partecipare in qualche modo alla sua prossima udienza?
Robero
15 marzo 2009 22.26
kondiaw ha detto...

Per Roberto: avevo già pensato di diffondere tale invito, però dovresti farmi sapere l'orario e altri riferimenti utili (tipo l'aula) ecc.... Credo queste informazioni Michele dovrebbe averle. Se vuoi puoi mandarmi una mail a questo indirizzo: kondiaw[chiocciola]gmail.com
In ogni caso pensavo ad una partecipazione senza alcuna manifestazione di nessun tipo, solo essere presenti perchè Michele senta la nostra solidarietà.
16 marzo 2009 15.08
roberto ha detto...

Sono assolutamente daccordo su una presenza silenziosa e discreta, anche se qualcosa si deve fare per sottolineare la solidarietà non solo a Michele ma a tutti coloro che hanno avuto la forza e il coraggio di denunciare. E a tutti coloro che sono morti o vivono ancora soli nella propria sofferenza.
Comunicando rispetto e comprensione a coloro che non riescono a superare la propria vergogna per un qualcosa di cui dovrebbero vergonarsi altri.
Ma ricordando che questo loro sofferto silenzio a regalato ad altri la stessa sofferenza.
Risponderò presto alla tua richieta.
16 marzo 2009 22.56
Anonimo ha detto...

Ciao a tutti mi chiamo Pippo e so tutto se non di più di come funziona la comunità il Don e tutti quelli che ancora oggi senza vergogna ci girano attorno.
Il don ormai una povera vittima, anche se ritengo che del suo vizzietto lo sia sempre stato. Per chi conosce la comunità non serve fare presentazioni se dico che sono pippo un ex responsabile di Mulino Silla, per due anni a stretto contatto e dirette dipendenze di don Pierino, poi ho fatto un anno ancora il primo responsabile del centro di Porchiano e l'ultimo dei 5 anni mi Mando a fare il primo responsabile di Palermo a Villa de Gregorio

E sapete cosa vi dico che non intendo aggiungere una parola se non di non dimenticare a tutti quelli che oggi si riscoprono essere stati molestati dal don che non si scordassero,

e tenessero sempre bene presente chi erano e chi rappresentavano loro in quel periodo essendo dei tossicomani.

Bene ve lo dico io, una non persona, ripudiata dal mondo, dall'opinione pubblica e anche dalle proprie famiglie genitori primi fra tutti, e questo non lo dico per giustificare il don ma per condannare tutti gli ipocriti che solo ora sanno anche pensare e parlare ora !

e magari quando stavano in comunità e ve lo dico perchè parte del mio lavoro era rivolto ad arginare questo fenomeno di prostituzione nei confronti del don,

in quanto non era poi strano che qualcuno di questi tossici non pensasse di tirare su estorsioni e ricatti ed di volere perl' appunto nella sua normale meschinità di tossicomane sfruttare il e ricattare il don la comunità.

quindi invito tutti questi tossicacci della peggio risma che in ogni città ci sono i procuratori della repubblica pronti ad ascoltarli come è giusto che si faccia,

di non stare a tirare su merda nel piatto dove fino a ieri mangiavano e lascino parlare di queste cose un tantino più complesse ,

chi ha la responsabilità, e capacità di argomentare e circostanziare le accuse che fa e di ciò che dice e troppo facile dire ora che il don molestava a destra e manca

E ripeto a me 2 anni a mulino Silla come primo responsabile risulta che nei confronti del don tutti i giorni ci fossero più che altro sempre un esercito di prostituti e marchettari da contenere altro che molestie sessuali.

e comunque tacete marchettari tutti voi rimasti in comunitaà siete dei markettari io me ne andai come molti altri sapete perchè ho rivestito così tanti ruoli di responsabilità io senza mai essere un markettaro ,
perchè non essendolo con il don quando mi ha fatto avance di quel tipo gli ho quasi battuto i pezzi ( L'ho sgridato) certamente sempre buttandola in caciara sul ridere ed il comico dell cosa, ricordo una volta che andai a parlare con lui che era si vede particolarmente ingrifato gli dissi proprio a don pierì te prego io te sbotto a ride in faccia, ma che me ami e me ami io stavo e andavo da lui perchè ero in confusione stavo io organizzando ripeto come responsabile il Natale a Mulino Silla una festa con migliaia di invitati a Tavola.

Insomma quelle poche volte che la cosa si è ripetuta lo sempre buttata in caciara e a ridere

e questo insieme al fatto che ero agli arresti e quindi molto affidabile in quanto avrei avuto solo tutto da perdere a parlar male o scalfire quello che era il prestigio che allora per tanti come me che ci credevano la comunità aveva concretamente acquistato.

Tutti Markettari l'ultimo il più pericoloso della famiglia una new entry il prof prosciutti o li come si chiama,
attenti a lui, quello è quello che vede più lungo di tutti è un'altro professionista della lotta alla droga, che in questo trentennio non hanno fatto altro che colpevolizzare e perseguitare e uccidere i drogati unici che andavano salvaguardati in quanto vittime.
Ciao a tutti e buona giornata
18 marzo 2009 22.22
Anonimo ha detto...

un po di anni fa’,nel 92 sono stato ospite della comunita’ incontro nel centro della Laurentina, Avevo 21 anni mi trovavo in pessime condizioni.
Sono stato un anno nel centro, ho vissuto momenti molto forti e intensi con i ragazzi, per cui io devo solo ringrazziare la comunita’per avermi insegnato tante cose fondamentali per mettere un po di ordine nella mia vita.
Ma non e’ per questo mottivo che scrivo, anche io ho vissuto la mia esperienza con Don Pierino.
Dopo una settimana che mi trovavo in comunita’ lui venne al centro per una giornata, un po forse per conoscere i nuovi arrivati, ma anche perche’ la laurentina e a Roma ed e’ comodo andarci. Lui ando’ nella sua stanza (la stanza del Don), e tutti noi ci mettemmo in fila perche’ ad uno ad uno voleva riceverci; io ero molto entusiasta di conoscerlo un po perche’ era famoso ma anche perche’ era una persona molto karismatica. Quando arrivo’ il mio turno finalmente mi trovai facia a facia con il Don, ero molto emozionato quasi non riuscivo a parlare, ma lo scenario dentro la stanza si trasformo’ in una situazione molto imbarazante e strana.
Scambiammo due parole di cui io rispondevo molto timidamente, improvisamente lui si avicino’ a me e mi strinse tra le sue bracia dicendomi che mi amava in quel momento non ebbi neanche la forza di respingerlo, e lui si avicino’ con la sua boca vicina alla mia e allo stesso tempo tento’ di strusciarsi facendo dei moviventi su di me’; io rimasi sconvolto e lo respinsi bruscamente lontano da me’, ero sciocato ma lui cerco’ di tranquillizarmi ripetendomi che mi amava.L’aria nella stanza era un po pesante, percio’ il nostro incontro fini’ subito dopo.
Io presi tanto male quell’incontro che ero deciso di lasciare immediatamente la comunita’, percio’ andai a parlare con il primo responsabile della storia che era sucessa, ma lui si mise a ridere dicendomi che non dovevo preocuparmi che era il modo in cui Don Pierino manifestava il suo amore nei nostri confronti, ma per me fu ancora difficile concepire un tale attegiamento.
Anche parlando con gli altri ragazzi scopri’ che avevano avuto esperienze diverse ma simili..
Alla fine io decisi di rimanere in comunita’, rimasi 11 mesi in quel centro, non ho finito il programma ma a prescindere fu un’esperienza molto bella con tutti i ragazzi.
Fuori dalla comunita’ parlai di questa storia solo ad un mio carissimo amico, ma non con nessun altro, non ho mai pensato di denunciarlo e mai lo faro’, anche perche’ non saro’ io a giudicare.
Non voglio diffenderlo ma non voglio metterlo neanche in croce, e la prima volta che racconto questa storia “publicamente” anche se nessuno sa chi sono,non lo facio a scopo di lucro e non lo farei mai, ma questa e’ la mia verita’
18 marzo 2009 22.25
roberto ha detto...

Alla Cortese Attenzione Del Cazzuto Pippo.

Sono...............senza parole.
Pippo puoi spiegarmi meglio questa parte della tua email, qui di seguito riportata?

"parte del mio lavoro era rivolto ad arginare questo fenomeno di prostituzione nei confronti del don,
in quanto non era poi strano che qualcuno di questi tossici non pensasse di tirare su estorsioni e ricatti ed di volere perl' appunto nella sua normale meschinità di tossicomane sfruttare il e ricattare il don la comunità."

Mi faccia capire, lei era addetto a scegliere i più sfrittellati da offrire al Don? o per lei era puro intutito?
Certo che dopo l'errore con Michele ed altri, chisà cosa penserà di tè il Don adesso.

roberto
19 marzo 2009 21.25
kondiaw ha detto...

da questa serie di testimonianze sta uscendo un quadro che lascia davvero perplessi. ci sono alcuni che accusano Gelmini e altri che affermano di non ritenere dei reati alcuni suoi comportamenti. ma anche questi ultimi non negano approcci e/o molestie. ecco in termini legali la questione da accertare è questa: se i testi dell'accusa confermeranno le dichiarazioni rese, il compito della magistratura è dimostrare che tali comportamenti costituissero un reato o più reati. però ritengo sia doveroso in ogni caso riflettere sulle modalità con cui una comunità debba essere gestita. Marco Salvia è l'unico che ha tentato di spostare l'attenzione in questo senso, allora forse vale la pena rifletterci e aprire la discussione in senso più ampio.

N.B. chiedo scusa a Michele domani non potrò esserci in Tribunale, ma ci tengo a fargli pervenire la mia solidarietà. Se Roberto riuscisse a inviarmi le informazioni che gli ho chiesto potrei comunque cercare di far venire altri amici...
22 marzo 2009 19.08
bruno ha detto...

VOGLIO RACCONTARVI PERCHE' NEL 1989 DON PIERINO CON IL SUO COMPORTAMENTO MI HA FATTO SCAPPARE DALLA COMUNITA'

"CIAO ..IO SCAPPAI VERSO LO ZOO DI SILLA .... PRIMA DI ME IN QUELLA STANZA C'ERA UN ALTRO RAGAZZO IN ATTESA DI TRASFERIMENTO....SI CHIAMAVA GIUSEPPE E CI STAVANO CACCIANDO DA FOCE PER UNA STORIA ASSURDA DI ERBA IN REALTA' MAI FUMATA....MA I TUTORI DEL DON MI BLOCCARONO E MI PORTARONO POI A PORCHIANO DOVE SCAPPAI IL GIORNO DOPO....QUEL MIO AMICO NON LO RIVIDI PIU'...QUELLO CHE MI COLPI FU L'INGANNO DE DON ... CREDEVA CHE CON 2 CARAMMELLE E UNA MARLBORO NELLA SUA STANZA ABBOCCAVO E LO FACEVO CONTENTOIO AVEVO 19 ANNI E PESAVO 49 KG...IN LUI VEDEVO SPERANZA....MA NON IMPORTA,,,STO BENE DAL 1992...I 5 TENTATIVI IN COMUNITA SONO STATI PER ME UN FALLIMENTO...ORA FACCIO SPORT NON FUMO...NON DIPENDO DA NULLA,,,IO NON CERCO VENDETTE....VOGLIO SOLO CHE SI SAPIA LA VERITA' E IL DON PER ONESTA' LA DEVE DIRE E CHIEDERE SCUSA A QUELLI CHE CON IL SUO COMPORTAMENTO HA FATTO SCAPPARE DALLA COMUNITA? IO AMO TUTTI...ANCHE QUELLI CHE PROVANO A FARMI DEL MALE,,,MI DISPIACE SOLO PER ALTRI CHE AVRANNO TROVATO IN LUI FALSITA' E IPOCRISIA E NON HANNO POTUTO SALVARSI DALLA ROBA ...E' LA VITA PURTROPPO E IO LO RINGRAZIO LO STESSO PER QUELLI CHE HA AIUTATO E SALVATO CIAOOOO DA ROMAAAA"
24 marzo 2009 15.44
bruno ha detto...

Ho pubblicato qui da te un messaggio giuntomi su facebook da un certo Alessandro L. che mi autorizza a pubblicare quanto mi ha scritto, ricevo ogni giorno insulti e incoraggiamenti sulla questione Don Gelmini. Ho saputo che l'udienza del 23 marzo è stata fatta con soddisfazione da parte del teste dell'accusa che noi sappiamo. ha ribadito punto per punto le accuse già fatte. Il processo riprende il 6 aprile ed è a porte chiuse, ora lo so. Ciao Bruno
24 marzo 2009 15.49
 
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view post Posted on 30/6/2009, 18:05
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http://www.terninrete.it/headlines/articol...ICOLO_ID=186589

DON GELMINI: IN AULA ALTRI 2 EX OSPITI COMUNITA'

30 Giugno 2009 18.05 - di Claudia Sensi - Fonte: Radio Galileo - cod.186589

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Un terzo deporrà ad ottobre
Altri due ex ospiti della Comunità Incontro di Amelia sono comparsi questa mattina davanti al gup del tribunale di Terni Pieluigi Panariello per raccontare delle presunte molestie che avrebbero subito da parte di don Pierino Gelmini, accusato di violenze sessuali nei confronti di una decina di giovani. Il primo testimone, un ternano oggi quasi trentenne, ha raccontato di essere stato vittima almeno una decina di volte di baci e carezze durante la sua permanenza nella Comunità di Amelia tra il 1999 e il 2001 e poi durante alcuni viaggi che avrebbe compiuto insieme a don Pierino a Milano e Bologna. La deposizione del secondo ex ospite della Comunità è invece durata pochi minuti, visto che il giovane avrebbe sì confermato i tentativi di molestie del sacerdote, avvenuti sempre tra la fine degli anni '90 e i primi 2000 a Molino Silla, ma non avrebbe saputo fornire, alle domande del pm, elementi circostanziati anche rispetto alle testimonianze rilasciate durante le indagini. Non si è invece presentato in aula un terzo testimone proveniente dal Belgio, che verrà ascoltato nell'udienza fissata per il 2 ottobre, quando l'incidente probatorio dovrebbe concluders
 
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Frate Eligio Gelmini, il prete in cachemire, era conosciuto negli anni '60/70 come "padre spirituale" di giovani aitanti calciatori e ben addentrato nel mondo mondano. Finì anche in galera col fratello don Pierino, per una storia di importazione di latte, ma ne uscì pulito.

http://www.lafrateria.it/pagina.asp?num=0


Dopo un appassionato e attento restauro voluto da Padre Eligio, nel meraviglioso convento di San Francesco è nata La Frateria, per regalare momenti di quiete, raccoglimento e serenità a chi sente di averne bisogno.

La Frateria di Padre Eligio è nata in uno dei monumenti più belli fatti dall’uomo: il Convento di S. Francesco, fondato dal Santo nel 1212, un esempio intatto della vita conventuale dell’alto medioevo.
Da questo luogo straordinario per la pace, le meraviglie del bosco, dei campi e delle valli dell’antica “Tuscia” sono passati tutti i grandi Santi discepoli di Francesco.
Ne restano i segni, gli odori e la profonda estasi del vivere.
Per questo Padre Eligio ha voluto sottrarre questo splendido monumento alle ingiurie del tempo e degli uomini per ricrearvi quella casa d’amore e riconciliazione che già i frati avevano voluto e gustato.
Dopo 17 anni di attentissimo lavoro di restauro, fatto da giovani volontari e ospiti della comunità, il Convento è rinato alla sua bellezza e alla sua vocazione.
Oggi ospita una comunità di giovani, una delle 40 che Mondo Xha realizzato in 40 anni di tenace lavoro.

Padre Eligio e i giovani della comunità hanno voluto creare anche un piccolo soavissimo cenacolo ed una foresteria dove gli ospiti che lo desiderano possono trovare pace e tranquillità al riparo dai rumori del mondo, nella meraviglia del creato.
 
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Ma il pregiudicato (don?) Gelmini non è stato ridotto allo stato laicale? Che compoleanno ha da festeggiare visto che non è più prete?

http://www.melitoonline.it/2009/08/15/sant...-di-ferragosto/


Santa Cristina D’Aspromonte (RC): Cerimonia per i 60 anni di sacerdozio di Don Gelmini giorno di Ferragosto.

Scritto da Bruna Italia Massara on ago 15th, 2009 archiviato in Calabria, Cronaca, Eventi, Reggio Calabria, Regionale, Religione, Rubriche, Santa Cristina d’Aspromonte. Puoi seguire questo articolo con gli RSS 2.0. Puoi lasciare un commento a questo articolo compilando il form in fondo allo stesso
Santa Cristina D’Aspromonte (RC): Cerimonia per i 60 anni di sacerdozio di Don Gelmini giorno di Ferragosto.

SANTA CRISTINA D’ASPROMONTE (REGGIO CALABRIA), 15 Agosto 2009 – Si è svolta stamani a Zervò, nel cuore dell’Aspromonte, la consueta funzione religiosa di Ferragosto celebrata nella ‘Comunità Incontro’ dove sono stati celebrati anche i sessant’anni di sacerdozio di Don Pierino Gelmini.
'Comunità Incontro' a Zervò nel cuore dell'Aspromonte.

'Comunità Incontro' a Zervò nel cuore dell'Aspromonte.

Alla cerimonia, celebrata dall’arcivescovo emerito di Gerusalemme, Hillarion Cappucci, hanno partecipato lo stesso Don Pierino, ed il capogruppo del Pdl al Senato, Maurizio Gasparri. La messa è stata celebrata nella ‘cattedrale naturalè della Comunità, una radura circolare delimitata da abeti e faggi. Per l’occasione si sono ritrovati i ragazzi della comunità di Zervò i loro familiari, gli amici ed i giovani che negli anni precedenti hanno terminato il programma di recupero. Nel corso della cerimonia è stato più volte ribadito l’invito ai giovani a proseguire sulla strada intrapresa con un netto rifiuti alla droga. Oltre all’omelia dell’arcivescovo emerito di Gerusalemme a margine della cerimonia c’è stato anche un intervento di Don Pierino Gelmini.(Ansa)

 
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http://www.umbrialeft.it/node/22454

Indagato insieme a Don Gelmini nel caso delle molestie a giovani. La prova del suicidio per amore, secono l'Arma
carabinieri.jpg

di Nicola Bossi
Si sarebbe suicidato per amore, sabato scorso ad Amelia, Pierluigi La Rocca, indagato per favoreggiamento nel caso Don Gelmini dove la Procura di Terni sta valutando l'ipotesi di molestie sessuali effettuate dal religioso a danno di 10 ospiti della comunità incontro. E' questa la pista che la Compagnia dei Carabinieri di Amelia sta portanto avanti in questi primi giorni di indagini. Una pista che avrebbe escluso quella dell'inchiesta giudiziaria ben nota alle cronache da circa 2 anni. Secondo i carabinieri di Amelia l'uomo da un po' di tempo aveva trovato un lavoro - dopo la parentesi della Comunità montana - e aveva conosciuto una ragazza con la quale aveva stabilità un rapporto sentimentale. Anche quest'ultima aveva trovato un lavoro part-time ad Amelia. Una situazione di grande tranquillità, dopo anni difficili, che si sgretolata in poco tempo con la fine della relazione. Per i carabinieri di Amelia l'uomo non avrebbe retto la fine di questo sogno e si sarebbe suicidato. E' stata chiesta l'autopsia per chiarire qualsiasi dubbio. I militari hanno sentito la ex compagna.
 
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http://www.asca.it/news-DON_GELMINI__COMUN...61871-ORA-.html


25-09-09
DON GELMINI: COMUNITA' INCONTRO AMELIA CELEBRA 30 ANNI ATTIVITA'


(ASCA) - Amelia (Tr) 25 set - Trenta anni dall'inizio della sua attivita': la comunita' incontro di Amelia, fondata Don Pierino Gelmini, celebra con il sacerdote, con tanti giovani ed amici, il ''compleanno'' con il tradizionale meeting di settembre, ''Pane mortadella e mele'' e domenica, con la consegna del premio della Madonna del Sorriso. Per tre giorni, tanti saranno gli ospiti presenti in Comunita', parlamentari e genitori dei ragazzi ''salvati'' dalla droga, da Don Pierino, che inizio' il 27 settembre la sua ''missione'' realizzando li' a Molino Silla la Comunita', Tutto era pero' nato prima a Roma, quando incontro' un giovane che chiese aiuto. Era il 13 febbraio del 1963: da allora non ha mai smesso di dare aiuto agli altri, costruendo rapporti di fiducia con chi cade nel vortice della droga.

Tale fiducia spinge i giovani a rientrare in societa', liberi da quella schiavitu'. Oggi il ''Corrriere dell'Umbria'' diretto da Anna Mossuto dedica due pagine ad una intervista eslusiva a Don Pierino Gelmini e al meeting dedicato alla famiglia. Infatti il premio Madonna del sorriso, verra' assegnato ai coniugi Rita e Donato Lombardi, esempio concreto di famiglia. Un titolo a tutta pagina: ''Ho salvato dalla droga migliaia di ragazzi. E' questa la mia opera''. Don Pierino si racconta in un'intervista esclusiva: dal primo giovane aiutato nel 1963, all'inchiesta''. Infatti nel lungo articolo, Don Pierino (a gennaio compira' 85 anni) parla che tutto inizio' 46 anni fa, prima a Roma e solo piu' tardi a Molino Silla dove per 70 milioni si pote' acquistare un rudere. Don Gelmini che e' ridotto alla stato laicale come da lui stesso richiesto dopo l'avvio dell'inchiesta aperta due anni e mezzo fa dalla procura di Terni, per presunte molestie sessuali, (mi ha causato e tuttora mi causa dolore - ha detto - ) nell'articolo, si racconta, parlando delle sedi della comunita', in Italia e all'estero e delle prossime aperture, in Nuova Guinea e Albania. Infine il perche' del ''pane, mortadella e mele'' che significa - ha chiesto il direttore Mossutto a Don Pierino -. ''Per ricordare le origini, le sofferenze, i sacrifici - ha risposto -. Oggi abbiamo tutto, prima non avevamo nulla. I ragazzi ci tengono moltissimo.

Arrivano di solito 7-8, 10 mila persone. Come a Zervo' il giorno di ferragosto con 15 mila persone attorno a me''. Alla domanda se ha mai pensato di fondare un partito, Don Gelmini ha risposto, di avere tanti amici in tutti i partiti e non volerne creare; ''un movimento forse si' - ha aggiunto - dei calabresi. 254 circoli che mi hanno chiesto di guidarli''.

pg/rus/bra
 
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view post Posted on 23/11/2009, 17:19
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http://www.umbrialeft.it/node/26794

Don Gelmini/ Testimone conferma accuse nei confronti del sacerdote. Difesa: deposizione "generica"; parte civile: "dettagliata"
don gelmini.jpg

TERNI - Si e' concluso oggi, con l'audizione dell'ultimo testimone chiamato a deporre, l'incidente probatorio disposto dal gup del tribunale di Terni Pierluigi Panariello nell'ambito dell'udienza preliminare contro don Pierino Gelmini, accusato di violenza sessuale da alcuni ex ospiti della Comunita' Incontro di Amelia.

In aula, durante l'udienza a porte chiuse, e' comparso oggi Giovanni Preziuso, figlio di Patrizia Guarino, anche lei accusata di favoreggiamento insieme al collaboratore del sacerdote Giampaolo Nicolasi.

Il testimone era chiamato a confermare le accuse rivolte a don Pierino in merito ad alcuni tentativi di molestie che sarebbero avvenuti nel corso del 2004, quando era ancora minorenne. ''Una testimonianza contraddistinta da molti non ricordo e piuttosto generica, che non dimostra le accuse mosse a don Pierino'' ha detto uno dei difensori del sacerdote, l'avvocato Lanfranco Frezza.

Di parere opposto i legali delle parti civili: secondo l'avvocato Paola Placidi, che assiste uno degli accusatori, ''Preziuso ha fornito un racconto molto dettagliato e preciso. Il giovane - ha detto - ha confermato la sua prima versione fornita agli inquirenti, spiegando di aver poi ritrattato le accuse a causa di alcune pressioni subite dall'entourage di don Pierino''.

Al termine dell'udienza il gup ha stabilito che il 31 marzo prossimo comincera' la requisitoria del pm, alla quale faranno seguito quelle delle parti civili e delle difese, fissate il 13 aprile.

Questo procedimento e' stato inoltre integrato con un secondo procedimento che riguarda altri due ex tossicodipedenti che accusano don Pierino di violenza sessuale. L'udienza preliminare aveva preso il via nel maggio del 2008, mentre nel gennaio scorso il gup aveva accolto la richiesta del pm di concedere l'incidente probatorio per ascoltare gli accusatori di don Pierino.
 
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view post Posted on 27/12/2009, 20:03
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http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/po...1649753810.html

Don Gelmini a Berlusconi, ti amo
'Non aver paura, non arrenderti per favore'
26 dicembre, 18:23

Don Gelmini a Berlusconi, ti amo (ANSA) - AMELIA (TERNI), 26 DIC - ''Io ti voglio bene e vorrei dirti ti amo': cosi' don Pierino Gelmini si e' rivolto a Silvio Berlusconi. ''Qualcuno ti ha definito il diavolo - le parole del sacerdote -, ma di solito si riconoscono diavoli coloro che diavoli sono. Noi ti vogliamo bene''. Il fondatore della Comunita' Incontro ha quindi rivolto a Berlusconi un nuovo incitamento, alzando la voce: ''non avere paura, tieni botta e vai avanti. Non arrenderti, per favore''.
 
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view post Posted on 25/3/2010, 16:55
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http://www.ternimagazine.it/16536/il-fatto...-gualdrini.html



Il fatto 1/ PRETI PEDOFILI: EX SEMINARISTA PUNTA IL DITO SU DON GELMINI E SULLA PRESUNTA OMERTA’ DELLO SCOMPARSO VESCOVO FRANCO GUALDRINI
giovedì, marzo 25, 2010
By Web & Books

don gelmini02g1 250x191 Il fatto 1/ PRETI PEDOFILI: EX SEMINARISTA PUNTA IL DITO SU DON GELMINI E SULLA PRESUNTA OMERTA DELLO SCOMPARSO VESCOVO FRANCO GUALDRINI -SERVIZIO DI GIANCARLO PADULA E SIMONA TENENTINI -

La pedofilia è una piaga per tutta la società e purtroppo un fenomeno in espansione, un gravissimo crimine che non ha risparmiato le religioni e le chiese o le strutture che le rappresentano, come la Chiesa Cattolica di Roma, per queto mitivo pubblichiamo uno stralcio di un lunga testimonianza di Marco Marchese, che da ragazzino voleva fare il prete, e invece secondo quanto da lui raccontato si sarebbe trovato a vivere circostanze traumatizzanti, non ultimi i presunti contatti con don Pierino Gelmini, giorni, fondatore della Comunità Incontro, già indagato per presunti abusi sessuali su alcuni sui ex assistiti, e la conseguente presunta omertà del vescovo Franco Gualdrini, scomparso in questi giorni.

“MI CHIAMO MARCO MARCHESE: la mia strada e quella di don Pierino si sono incrociate molte volte. In un certo momento della mia vita sono finito a vivere in un borgo della Sabina, Castel di Tora, dove il ‘Don’ aveva messo su una comunità spirituale. C’era un numero ristretto di ragazzi, tutti piuttosto avvenenti, ma ben poco spirituali. Andavano di nascosto a comprar vino e alcolici in paese. Con un paio di loro feci amicizia, entrai in confidenza. Mi confermarono quello che già sapevo. Monsignor Giovanni d’Ercole, funzionario del Vaticano con il quale ero in rapporti per via del mio lavoro, lo sapeva. L’avevo informato anni fa su don Pierino: gli avevo detto tutto,che adescava i ragazzi, che molti anni prima aveva adescato anche me assieme a un amico, e che ora era accusato dai suoi ragazzi di molestie sessuali. Padre Federico Lombardi, all’epoca direttore dei servizi giornalistici di Radio Vaticana, lo sapeva. Durante un’accesa discussione glielo dissi in faccia chi erano e cosa erano stati certi preti per me, gli dissi di don Pierino e di come l’avevo conosciuto, non batté ciglio. Poco dopo gli mandai una lettera. Lo informai fino ai dettagli: manco mi rispose. Scrissi anche alla Procura di Terni, ho fatto un esposto senza firmarmi. Mia madre era ancora viva, avevo due figli piccoli. Lottavo nella totale solitudine, e poi avevo paura che mi accusassero di smania di protagonismo. Ma lo sapevano tutti. Uno di quelli che sapevano era il vescovo di Terni, monsignor Gualdrini. E poi lo dissi al segretario della Cei, che mi attaccò il telefono in faccia. Lo dissi a monsignor Salvatore Boccaccio al tempo vescovo di Poggio Mirteto e ora di Frosinone, telefonai a don Ciotti: era perplesso, mi disse di avere le mani legate”. “Ho un dubbio atroce, Bruno. Se lo sapevano tutti, com’è stato possibile che lasciassero centinaia di ragazzi inermi nelle mani di qualcuno che avrebbe potuto approfittarsi della loro debolezza, del loro bisogno di aiuto, del loro bisogno di protezione?”. Mi guardò con amarezza, si passò una mano irruvidita in mezzo ai capelli grigi, a pettinare i pensieri. “Lo sapevano perché io lo avevo detto, e non ero mica il solo. I ragazzi della comunità lo sapevano tutti. Chi non ci stava veniva allontanato, oppure se ne andava da solo. Sono stato abusato per quattro anni, da quando ne avevo dodici. Ero in seminario, pensavo di avere la vocazione”. Cominciò così, diretto, chiaro. Secco come uno schiaffo. “All’epoca abitavo a Favara, vicino ad Agrigento. Sono nato in Germania, poi quando avevo otto anni ci siamo trasferiti in Sicilia. Volevo diventare prete, almeno lo credevo. Sicché entrai in seminario: fu lì che accadde. All’epoca don Bruno era un assistente, un diacono. Divenne prete l’anno successivo. Mi legai fortemente a lui: sembrava una persona affettuosa, e io mi trovavo fuori di casa ed ero piccolo. Mi circondava di attenzioni. Il seminario, sa, è un po’ come un collegio: si mangia lì, si dorme lì. Andavamo a trovare la famiglia una volta alla settimana, spesso ogni due. Inserirsi è difficile, e trovarsi accanto una persona che si mostra amichevole, affettuosa, fa sentire meno soli”. Parlando, cincischiava con il tovagliolo di carta, un tormento gli mangiava le dita, guardava il piattino, la tazzina, il tavolo. Poi mi posò addosso il suo sguardo malinconico. “Accadde una domenica pomeriggio. Era dicembre, e fuori pioveva. In genere, nei pomeriggi di domenica, si giocava a calcetto nel cortile del seminario. Invece quella volta don Bruno venne da me e mi invitò nella sua camera a riposare. Accadeva spesso che noi ragazzi entrassimo nelle camere degli assistenti. Magari per fare due chiacchiere. Invece quel pomeriggio lui mi spogliò, mi baciò, e poi… poi abusò di me”. Per un attimo la voce vacillò, sembrò sul punto di rompersi, ma riprese. Con lentezza, in un rievocare che dava ancora dolore. “Dopo lui andò in bagno. Quando tornò mi chiese solo: ‘Ti sei sporcato?’. Mi diceva di non preoccuparmi, che non c’era nulla di male. La nostra era solo un’amicizia, un’amicizia particolare, ecco. Così mi diceva. E io gli credevo. Non avevo mai avuto esperienze sessuali, e gli credevo. Mi diceva che era normale, che era giusto. Mi diceva anche che non dovevo dirlo a nessuno, perché avrei suscitato invidie, gelosie. E io non lo dissi a nessuno. Neanche quando l’abuso si ripeté. E poi si ripeté ancora, e ancora. Soprattutto quando pioveva. Veniva a chiamarmi e io andavo da lui”. Sul suo volto fiorì un sorriso amaro, una smorfia alla propria ingenuità di un tempo. “Del resto, io mi ero convinto che la nostra fosse un’amicizia ‘divina’, come diceva lui. Era un uomo di Dio: con lui pregavo, mi fidavo. Ciecamente”. “E poi? Che cos’è accaduto?” “Dopo un anno, lui divenne prete e lasciò il seminario. Però i nostri rapporti divennero ancora più stretti, perché divenne il mio padrino di cresima. Così, nei fine settimana che avevo a disposizione e durante le vacanze, andavo a trovarlo nella sua parrocchia. E accadeva anche lì. In sacrestia. A casa sua. Nel pomeriggio. Anche la sera, se restavo a dormire. Per quattro anni”. [...] Alla fine in tribunale non ci erano arrivati. La trasmissione [Mi manda Raitre del 15 dicembre 2006, ndr] aveva sollevato un grosso scalpore, l’avvocato della Curia aveva saputo attirare perfino le antipatie dei cattolici più accesi. Il vescovo aveva dovuto fare marcia indietro e ritirare la richiesta di danni. Anzi, fece di tutto per evitare il processo civile. Don Bruno firmò un accordo con il quale riconosceva ogni responsabilità e si impegnava a corrispondere a Marco un risarcimento per i danni morali. “Si trattava di cinquantamila euro”. Le mani adesso riposavano tranquille sul tavolo, accanto alla tazzina. “Li ho impiegati per sovvenzionare la mia associazione. Si chiama Mobilitazione Sociale. Ci occupiamo soprattutto di ascoltare e aiutare i bambini vittime di abusi”. Per la prima volta sorrise davvero. Un sorriso aperto, giovane, fiducioso. Durò solo un attimo.“C’è talmente tanto da fare,e se ne sa così poco. Il mio non è un caso isolato. Anzi. Le associazioni contro la pedofilia ricevono migliaia di telefonate, di e-mail, di segnalazioni. Non ci sono solo io. La maggior parte delle vittime non ha il coraggio di denunciare. Subisce e tace. Nonostante i dolori dentro, nonostante gli incubi, i malesseri, il desiderio di morire”. Il sole era scomparso dietro le case, il cielo scuriva, e in via dell’Orologio si accendevano i lampioni. Nell’aria tiepida della sera,la gente sciamava verso i locali, i bar, i ristoranti. Per i vicoli rimbalzavano richiami, chiacchiere, risate. Le donne avevano vestiti leggeri che ondeggiavano intorno alle gambe, tacchi che si impigliavano tra le “balate”, sorrisi come lampi di bianco. Gli uomini profumavano di dopobarba e lanciavano occhiate alle ragazze. Sembrava una serata qualunque. Il viaggio nel silenzio era appena incominciato.

(Fonti: Il Fatto; Altra Città.org - Vania Lucia Gaito)
 
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view post Posted on 31/3/2010, 16:30
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DON GELMINI: RINVIATA LA REQUISITORIA DEL PM

31 Marzo 2010 16.44 - di Claudia Sensi - Fonte: Radio Galileo - cod.223706

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Si terrà l'11 giugno prossimo
Il giudice per le udienze preliminari Pieluigi Panariello ha accolto le richieste di rinvio presentate dai difensori di don Pierino Gelmini, accusato di violenza sessuale da alcuni ex ospiti della Comunità Incontro di Amelia ed è stata rinviata al prossimo 11 giugno l'avvio della requisitoria del pm Barbara Mazzullo. Si terranno invece il 18 giugno le arringhe dei difensori dei tre imputati. Oltre a don Pierino, davanti al gup compaiono infatti anche un collaboratore del sacerdote, Giampaolo Nicolasi, e la madre di uno degli accusatori, Patrizia Guarino, entrambi accusati di favoreggiamento. Sempre oggi il gup ha respinto la richiesta presentata dai due coimputati, che si sono avvalsi del rito abbreviato, di stralciare la propria posizione rispetto a quella di don Pierino. L'udienza preliminare aveva preso il via nel maggio del 2008, mentre nel novembre scorso si era concluso l'incidente probatorio richiesto dal pm e disposto dal gup per ascoltare le testimonianze degli accusatori
 
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view post Posted on 12/6/2010, 07:23
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DON PIERINO VERSO IL PROCESSO

12 Giugno 2010 05.23 - di Adriano Lorenzoni - Fonte: Terni in rete - cod.234252

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Don Pierino Gelmini. Per lui , sempre più...

Don Pierino Gelmini. Per lui , sempre più probabile, il processo


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Il PM chiede il rinvio a giudizio per il fondatore della Comunità Incontro
Il Pubblico Ministero, Barbara Mazzullo, ha chiesto il rinvio a giudizio per Don Pierino Gelmini, accusato di aver molestato sessualmente alcuni ex ospiti della Comunità Incontro di Amelia. Nella stessa udienza preliminare la Mazzullo ha chiesto una condanna di 2 anni e 6 mesi per Giampaolo Nicolasi, collaboratore di Don Pierino, accusato di favoreggiamento. Nicolasi aveva optato per il rito abbreviato. Richiesta di rinvio a giudizio anche per la mamma di uno degli accusatori di Don Pierino, Patrizia Guarino. Anche per lei il reato contestato è quello di favoreggiamento. L'udienza è stata aggiornata a venerdi prossimo, 18 giugno con le arringhe delle parti civili e dei difensori degli imputati.

***********************

Una incognita è rappresentata dal comportamento che terranno i difensori di Don Pierino. L'esplicita richiesta del sacerdote è quella di " concludere solo formalmente innanzi al GUP, riservandosi di svolgere le mie difese in diverse e future sedi " anche perchè , aveva concluso Don Gelmini, " contro la pura menzogna è difficile approntare patrocini terreni ". Ma la speranza , secondo il fondatore della Comunità Incontro, è che il giudice " assuma il motivato convincimento dell'assoluta infondatezza delle accuse rivolte alla mia persona e che tanto mi hanno addolorato, proprio perchè infamanti ". Parole che non hanno avuto effetto alcuno sul Pubblico Ministero che ne ha richiesto il rinvio a giudizio. Ora la decisione è nelle mani del giudice per le udienze preliminari, Pierluigi Panariello.
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Felipe-bis
view post Posted on 18/6/2010, 12:38




http://www.corriere.it/cronache/10_giugno_...44f02aabe.shtml

Il processo comincerà il 29 marzo 2011
Molestie, Don Gelmini a giudizio
È accusato di aver molestato sessualmente 12 giovani quando erano ospiti della Comunità Incontro


TERNI - Don Pierino Gelmini è stato rinviato a giudizio con l'accusa di avere molestato sessualmente alcuni giovani quando era ospiti della Comunità Incontro di Amelia. La decisione è stata letta fa in aula dal gup di Terni Pierluigi Panariello.

LE ACCUSE - La procura aveva chiesto il rinvio a giudizio per 12 episodi di presunte molestie. Il legale di don Gelmini, l'avvocato Lanfranco Frezza, aveva invece chiesto per il suo assistito il non luogo a procedere. Il processo comincerà il 29 marzo 2011. Don Gelmini, che si è sempre proclamato estraneo alle accuse, non ha assistito alla lettura del provvedimento.




18 giugno 2010

 
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view post Posted on 18/6/2010, 14:11
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http://www.repubblica.it/cronaca/2010/06/1...giugno-4946884/

Don Gelmini rinviato a giudizio
per molestie sugli ospiti della comunità
Il fondatore della Comunità Incontro sarà processato il 29 marzo 2011. Lo ha deciso il Gup di Terni, Pierluigi Panariello, sulla base delle accuse e delle testimonianze di 12 giovani. Il religioso, assente in aula, ha sempre rivendicato la correttezza del suo operato

Don Gelmini rinviato a giudizio per molestie sugli ospiti della comunità Don Pierino Gelmini

* Don Gelmini rinviato a giudizio per molestie sugli ospiti della comunità
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Don Gelmini rinviato a giudizio per molestie sugli ospiti della comunità

TERNI - Don Pierino Gelmini è stato rinviato a giudizio per avere molestato sessualmente 12 giovani quando erano ospiti della Comunità Incontro di Amelia. La decisione è stata presa dal gup di Terni Pierluigi Panariello. Il processo comincerà il 29 marzo 2011. Nel corso dell'udienza preliminare sono stati sentiti una decina degli accusatori di don Gelmini con la formula dell'incidente probatorio, le loro dichiarazioni avranno quindi valore di prova al processo. Uno dei legali del religioso, Lanfranco Frezza, aveva chiesto il non luogo a procedere. "Ritenevamo dovesse essere pronunciata una sentenza di proscioglimento - dichiara l'avvocato dopo la decisione del Gup - perché manca la prova certa per dimostrare la sua responsabilità".

Nell'ambito dell'udienza preliminare, è stato invece assolto "per non avere commesso il fatto" Gianpaolo Nicolasi, uno dei collaboratori di don Pierino Gelmini che ha chiesto e ottenuto di essere processato con il rito abbreviato. Per un altro collaboratore del religioso, Pierluigi La Rocca, era stata già dichiarata l'estinzione del reato in seguito alla sua morte. Rinviata a giudizio anche Patrizia Guarino, madre di uno degli accusatori di don Gelmini che, secondo la versione accusatoria, avrebbe favorito il sacerdote rivelandogli "l'esistenza di dichiarazioni accusatorie formulate dal proprio figlio" contro il fondatore della Comunità per tossicodipendenti. Anche per lei il processo comincerà il 29 marzo del 2011.

Don Gelmini, non presente in aula, ha sempre rivendicato la correttezza del suo operato. Il caso venne alla luce nell'agosto del 2007, quando venne fuori la notizia che il fondatore della Comunità Incontro eraindagato dalla Procura di Terni 1 per abusi sessuali compiuti all'interno della struttura di recupero nel periodo 1999-2004. All'epoca dei fatti, almeno due delle presunte vittime erano minorenni. La Procura umbra concluse le indagini 2già alla fine del 2007, sollecitando nel marzo 2008 il rinvio a giudizio di don Gelmini 3 per violenza sessuale. I magistrati avevano ritenuto attendibili i racconti degli ospiti della struttura di Amelia, che avevano affermato di essere stati "molestati, palpeggiati, costretti ad atti sessuali". Il primo marzo dello stesso anno il Papa accolse la richiesta di don Gelmini di essere dimesso dallo stato clericale 4 per potersi difendere dalle accuse.


(18 giugno 2010) © Riproduzione riserv
 
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view post Posted on 28/9/2010, 16:09
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L'anima e il Corpo


Quel “don” del signor Pierino Gelmini che piace tanto a Minzolini
di Susanna Marietti

Berlusconi e Don GelminiPierino Gelmini voleva che Silvio Berlusconi fosse con lui quando ieri ad Amelia consegnava i premi della Madonna del Sorriso. Ma il premier era troppo impegnato a elaborare il discorso che domani alla Camera scioglierà finalmente il nodo tra chi scommette sulla tenuta del governo e chi invece lo vede già in bancarotta. Per mostrare comunque la sua vicinanza all’amato filantropo della Comunità Incontro, Berlusconi ha alzato il telefono e ha riversato pubblicamente qualche pillola del suo sarcasmo anti-finiano in collegamento con Pierino.
Lo stesso Pierino che fece impallidire proprio Gianfranco Fini quando una decina di anni fa, durante una cerimonia di Alleanza Nazionale per la quale simpatizzava, ha raccontato tutto il suo sdegno e la sua preoccupazione per l’invasione dei musulmani che non si accontentano più, come un tempo, di saccheggiare l’Italia ma vogliono oggi sposare le nostre donne per farle abbandonare il cattolicesimo.
Ieri il sottosegretario alla famiglia e alla lotta alla droga Carlo Giovanardi – che di sorriso ne ha certo parecchio ma la cui lotta alla droga è già più discutibile (leggi qui) – ha ricevuto il premio Madonna del Sorriso. Silvio Berlusconi si è complimentato con Giovanardi, il quale a sua volta si è detto “molto soddisfatto”. Tutto questo di fronte a un soddisfatto Pierino Gelmini che faceva gli onori di casa.
E fin qui niente di troppo anomalo, a queste cose siamo abituati. Ma sorprende persino noi, evidentemente ancora troppo ingenui, ascoltare il telegiornale serale di Augusto Minzolini riportare la notizia parlando entusiasticamente della telefonata tra il presidente del Consiglio e don Gelmini.
Pierino Gelmini, si ricorderà, ha avuto – così come il suo fratello frate – vari problemi con la giustizia penale. Agli inizi degli anni Settanta del secolo scorso fu condannato a quattro anni di carcere per truffa e altre amenità simili. Pena scontata, e per noi garantisti doc torna un filantropo come tutti gli altri. Purtroppo ben più di recente, nell’estate del 2007, viene accusato di violenza sessuale verso minori dalla procura di Terni. Hai voglia a dire che Gelmini non è un pedofilo, come si sgolano Berlusconi, Gasparri e gli altri amici: bisognerà aspettare il processo che dovrebbe cominciare a marzo del prossimo anno.
E qui ecco la nostra sorpresa. A seguito delle accuse, il signor Pierino Gelmini, un tempo sacerdote, è tornato allo stato laico per sua stessa richiesta prontamente accolta dal papa. Perché dunque Minzolini parlava di “don” Gelmini? Forse non conosce i fatti? O forse intende non farli conoscere ai milioni di distratti che si informano solo sul Tg1?
Wikipedia ci racconta che la parola e la particella “don” hanno molteplici significati. Posto che, davanti al nome di Pierino Gelmini, non può più riferirsi al “trattamento riservato a nobili e sacerdoti”, cosa vorrà significare? Forse il “codice aeroportuale IATA dell’aeroporto civile di Dos Lagunas Peten” in Guatemala? O forse la “razza equina usata dai cosacchi”? O forse, ancora, il “titolo di rispetto usato nelle famiglie criminali per indicare i boss mafiosi”?

(28 settembre 2010)
 
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