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Molestie sessuali. Morto don Gelmini: "E' un complotto ebraico", 4 anni in galera per truffa, bancarotta fraudolenta, assegni a vuoto

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view post Posted on 23/5/2008, 14:26
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Oggi la Stampa riporta una notiza balla, ossia che uno dei 10 accusatori di don Gelmini avrebbe ritrattato. Almeno così dice il titolo.

Poi si scopre che non c'è nessuna ritrattazione ma che c'è un ex detenuto che dice di aver sentito da uno degli accusatori che le accuse sono false.

Poi si scopre che questo sedicente teste è un pentito di mafia, e che probabilmente il suo scopo è accreditarsi presso i magistrati per avere i benefici, ossia lo sconto di pena, la liberazione, un vitalizio, nuova identità ecc: http://www.marcosalvia.it/2008/slitta-il-processo-gelmini/

E nell'articolo si insinua la non credibilità dell'accusatore di don Gelmini, perché sarebbe uno sbandato. Come se il pregiudicato don Gelmini, 4 anni in galera per truffa, bancarotta e assegni a vuoto, sia più credibile dei suoi accusatori.

Poi ci sono i soliti mosconi come Gasparri che si risvegliano.



Questo l'articolo della Stampa

http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezion...33039girata.asp

23/5/2008 (7:32) - A UN COMPAGNO DI CARCERE: «MI SONO INVENTATO TUTTO, VOLEVO I SOLDI»
Don Gelmini, un teste ritratta

Don Pierino Gelmini



I difensori: presto qualcuno dovrà chiedere scusa al sacerdote
FRANCESCO GRIGNETTI
ROMA
E’ cominciato il processo a don Gelmini, quantomeno nella prima fase di udienza preliminare. E cominciano le sorprese. Gli avvocati difensori hanno scoperto tra le carte una nuova testimonianza. A discolpa. Un detenuto torinese, Riccardo Bonetta, ha raccontato ai pm di avere parlato a lungo, in carcere, con il principale accusatore di don Pierino. E questi, tal Michele Iacobbe, gli avrebbe confidato di essersi inventato tutto a scopo di ricatto. «Ben presto qualcuno dovrà delle scuse a don Pierino» dice l’avvocato Filippo Dinacci. «Una sorpresa davvero insperata», gongola un altro dei legali, Manlio Morcella. «Finalmente - afferma il presidente dei senatori Pdl, Maurizio Gasparri - la verità si fa strada. E’ una vicenda basata solo su calunnie e false testimonianze».

I colloqui nel carcere torinese tra Iacobbe e Bonetta sarebbero avvenuti tra l’ottobre e il novembre 2007. I giorni caldi dell’inchiesta, quando le pagine dei giornali erano piene di dettagli sullo scandalo. Proprio in quei giorni, i due detenuti vivevano in celle vicine e spesso le loro chiacchierate sarebbero planate sui guai giudiziari di don Gelmini. Sarebbe stato in quelle occasioni che Iacobbe si confidò con il vicino di cella. E avrebbe raccontato - secondo quanto testimoniato da Bonetta ai pm torinesi e poi al magistrato di Terni, Barbara Mazzullo - che l’accusatore del sacerdote «aveva inventato tutto» e che «l’aveva denunziato per estorcergli denaro».

Un racconto molto particolareggiato che i difensori accolgono con entusiasmo. Dice Lanfranco Frezza, storico legale del sacerdote: «Questo testimone non conosceva don Gelmini, tanto che nel primo verbale lo chiama “Germini” con la erre. I denuncianti non possono essere ritenuti credibili. Mi sembra che l’intento di estorcere denaro a don Pierino si sia ormai palesato». Gli fa eco Morcella: «Bonetta riferisce che, da quanto sa, anche gli altri accusatori hanno inventato tutto. Sì, c’è da avere molti dubbi su queste testimonianze fatte in serie. Dieci persone che raccontano non so quanti episodi di molestie sessuali, che però, curiosamente, presentano sempre le identiche modalità».

Il nuovo protagonista dell’affaire è dunque un giovane torinese, di cui si sa pochissimo: 28 anni, sbandato, senza fissa dimora, condannato per rapina, è stato latitante per un anno, dal gennaio del 2004 al gennaio del 2005, finché i carabinieri non lo scovano nel reparto di cardiochirurgia delle Molinette dove era ricoverato per controlli. Il Tribunale di Torino aveva emesso nei suoi confronti un ordine di carcerazione di cinque anni e undici mesi per rapine e truffe.

Intanto, sul fronte del processo, giornata interlocutoria. L’udienza si è aperta e chiusa nel giro di un’ora. Don Gelmini non c’era. Ha preferito rimanere in Sicilia, in una delle sedi della Comunità Incontro. Poche parole anche dal giudice Pierluigi Panariello: «Questo procedimento non è diverso o particolare rispetto a tutti gli altri procedimenti». Nessun problema, dice, da stress mediatico. Anzi. «E’ un buon motivo per accertare la verità e per svolgere un lavoro con la massima attenzione».
 
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view post Posted on 20/6/2008, 14:03
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CITAZIONE (GalileoGalilei @ 23/5/2008, 15:26)
Oggi la Stampa riporta una notiza balla, ossia che uno dei 10 accusatori di don Gelmini avrebbe ritrattato. Almeno così dice il titolo.

Poi si scopre che non c'è nessuna ritrattazione ma che c'è un ex detenuto che dice di aver sentito da uno degli accusatori che le accuse sono false.


http://stage7.presstoday.com/_Standard/Articles/4074564

Nazione, La (Empoli)
"«Don Gelmini è il diavolo» Ecco l'uomo che l'accusa"
Data: 20/06/2008
Stampa

Interni / Politica
EMPOLI
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CRONACHE pag. 18
«Don Gelmini è il diavolo» Ecco l’uomo che l’accusa
«Mi ha molestato»: e si costituisce parte civile
dall’inviato STEFANO CECCHI — TERNI — IL MINI SHOW è avvenuto nei corridoi del tribunale di Terni. Uscendo durante una pausa dall’aula dove il gup, Pierluigi Panariello, stava tenendo la prima seduta per decidere sul rinvio a giudizio di don Gelmini, Michele Iacobbe ha visto i giornalisti e non si è trattenuto: «Don Pierino non è il salvatore, è un mostro, è il diavolo», ha detto mostrando un sorriso beffardo. Un attimo appena, ma oramai era fatta. Michele Iacobbe, 34 anni, non è un personaggio qualsiasi. E’ il testimone chiave di un’inchiesta che vorrebbe far andare sotto processo il prete antidroga per molestie sessuali su almeno una decina di ragazzi ospiti della sua comunità, la Comunità Incontro di Molino Silla. Un testimone attendibile? Il personaggio è quantomeno controverso. Lui contro don Gelmini è andato giù duro fin dall’inizio: «Le pressioni su di me sono iniziate nel 1999, quando ero sottoposto a detenzione domiciliare presso la Comunità — ha raccontato Iacobbe a suo tempo ai giudici — Siccome io ero accusato di mafia, per convincermi ad accettare le sue avances, mi disse che lui poteva parlare con Berlusconi e anche con l’ex senatore Imposimato per farmi avere una pena più lieve». Con questo metodo, secondo il racconto di Iacobbe, don Gelmini avrebbe spogliato, palpeggiato e baciato molti giovani che cercavano di uscire dal tunnel della droga e che per questo si rivolgevano alla comunità di Molino Silla. Accuse pesanti. Accuse comunque da prendere con le molle. Michele Iacobbe le ha raccontate ai giudici dal carcere dov’era detenuto. Il suo fascicolo giudiziario è infatti alto 15 centimetri e contiene di tutto. La prima denuncia, Michele la collezionò ad appena 10 anni, quando con un cugino rapinò un ragazzo. Il resto è un crescendo rossiniano. Si va dalle botte e minacce di morte alla madre che voleva denunciarlo per aver rubato la cassa di famiglia, al tentativo di uccidere prima lo zio con un forchettone da cucina e poi il nonno con il fuoco, rei entrambi di non avergli consegnato soldi per acquistare droga. A ciò si aggiunga una collezione di reati che va dalla detenzione di armi all’associazione per delinquere di stampo mafioso, dal furto alla rapina ed estorsione. Un bel tipino, Iacobbe. PROPRIO dal carcere, dov’è tuttora detenuto, ieri mattina è stato condotto col cellulare della polizia penitenziaria al tribunale di Terni. Lui si è infatti costituito parte civile contro don Gelmini e per questo ha diritto di assistere alle sedute. Le guardie l’hanno accompagnato in manette in aula. Lui si è accomodato. Poi, alla prima pausa della seduta, lo show coi giornalisti. Un testimone accalorato. Anche un testimone attendibile? Chissà. Certo è che dopo le sue denunce, anche altri ex ospiti della Comunità hanno ripetuto le stesse accuse contro il prete antidroga. E oggi, secondo il pm Barbara Mazzullo, sarebbero almeno dieci i casi accertati di ragazzi che hanno subito molestie. Chi è insomma don Gelmini, l’83enne prete ridotto da qualche mese allo stato laicale dal Papa secondo la sua stessa volontà? E’ un ambiguo molestatore di ragazzi, un prete coraggioso o addirittura un santo, come lo definisce parte del mondo politico di destra? («E’ il nuovo don Bosco», ha detto recentemente Giovanardi). PER IL MOMENTO sarà il Gup di Terni a decidere se l’anziano parroco va rinviato a giudizio, come chiede la procura, o se invece il suo caso va archiviato. Ieri, la prima udienza per decidere il daffarsi si è consumata nel dibattito se poter utilizzare o meno parte delle 45 mila intercettazioni. Alla fine il Gup ha accolto la richiesta della difesa di ascoltare in merito alcuni testimoni. Se ne riparlerà il 15 luglio. Per sapere se il processo si farà o no bisognerà dunque attendere almeno l’autunno. Lui, don Pierino Gelmini, nel frattempo non ha cambiato di una virgola il suo atteggiamento. E, come se nulla fosse successo, per oggi ha convocato a Molino Silla i parlamentari del Pdl eletti in Umbria per parlare dell’emergenza droga nella regione. La normalità durante la tempesta.
 
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Dal settimanale berlusconiano (e innocentista) Panorama

http://dagospia.excite.it/articolo_index_41833.html


http://dagospia.excite.it/articolo_index_41833.html

(QUASI) TUTTI CONTRO PIERINO – LE INTERCETTAZIONI TELEFONICHE CHE INGUAIANO DON GELMINI SONO SPARITE – I LEGALI DELL’EX SACERDOTE: IL SUO PRINCIPALE ACCUSATORE HA DETTO DI AVERLO FATTO PER SOLDI…



Ignazio Ingrao per “Panorama”

Le intercettazioni telefoniche mettono in crisi il pubblico ministero di Terni, Barbara Mazzullo, titolare dell’inchiesta a carico di Pierino Gelmini, l’ex sacerdote (oggi ridotto allo stato laicale) fondatore della comunità Incontro per il recupero di giovani tossicodipendenti, indagato per molestie e abusi sessuali.

I difensori di Gelmini, Filippo Dinacci e Lanfranco Frezza, contestano infatti la validità delle registrazioni telefoniche che accuserebbero il fondatore della comunità Incontro e i suoi più stretti collaboratori.

Il pm Mazzullo ha fatto intercettare per 3 mesi consecutivi (dal 9 marzo al 7 giugno 2007) le 12 linee telefoniche del centralino della comunità. Per registrare la mole enorme di chiamate la procura è dovuta ricorrere a un server esterno, noleggiato presso una società privata, la Redi di Latina. Sono state intercettate così oltre 45 mila conversazioni, poi trasferite su 50 cd-rom.

Insieme con le testimonianze di dieci ex ospiti della comunità che accusano Gelmini di averli molestati, le intercettazioni costituiscono uno degli elementi essenziali su cui si fonda la richiesta di rinvio a giudizio dell’ex sacerdote.

Secondo gli inquirenti, coordinati dal capo della squadra mobile di Terni, Luca Sarcoli, dalle telefonate registrate emergerebbe come due stretti collaboratori di Gelmini, Giampaolo Nicolasi e Pierluigi La Rocca, con offerte di denaro e di lavoro, avrebbero cercato di indurre uno degli accusatori, Giovanni Preziuso, a ritrattare. Ma non si sa dove siano finite le registrazioni originali di queste conversazioni. Fino a questo momento la procura ha messo a disposizione delle parti solo i cd.

I legali di Gelmini hanno chiesto di poter confrontare i cd con le tracce originali ma, come spiega Dinacci a Panorama, «se le registrazioni originali sono state distrutte, attraverso la ripulitura del server, sarebbero inutilizzabili. Sono state infatti riversate sui cd senza che a tale operazione sia stata consentita la presenza dei difensori, così come previsto invece dal Codice di procedura penale».

Centinaia di pagine di trascrizioni delle conversazioni tra gli accusatori di Gelmini, i loro familiari e gli operatori della comunità rischiano così di non poter essere utilizzate in sede processuale. Gelmini, che un anno fa si trovava nella bufera, assediato da tv e giornali, ora attende con fiducia la prossima udienza dinanzi al giudice dell’udienza preliminare di Terni, Pierluigi Panariello, fissata per il 15 luglio.



In tale occasione saranno chiamati a testimoniare il capo della squadra mobile, Luca Sarcoli, e l’ispettrice che ha condotto le indagini, Anna Maria Mancini. Il procuratore della repubblica di Terni, Fausto Cardella, afferma: «Tutte le questioni sollevate saranno dibattute in aula. Riterrei non solo deontologicamente scorretto ma anche poco rispettoso nei confronti delle parti e dello stesso giudice esprimere qualsiasi opinione fuori dall’ambito processuale».
Dalle controindagini dei legali di Gelmini emergerebbero inoltre nuovi elementi che potrebbero mettere in crisi le testimonianze degli ex ospiti della comunità. Spunta un biglietto che due accusatori dell’ex sacerdote (Mario Saragò e Livio Romeo) si sarebbero scambiati nella biblioteca della comunità mostrando le loro vere intenzioni.

E c’è un’intervista rilasciata dallo stesso Saragò a una tv locale, nel mese di agosto 2007, nella quale il giovane afferma: «Mi chiedo come la gente metta in giro queste notizie infamanti su don Pierino. Per me don Pierino è tutto. Sicuramente sarà un discorso di invidia da parte di queste persone che avevano già rubato in comunità». Meno di tre mesi dopo Saragò si presenta dinanzi all’autorità giudiziaria per accusare Gelmini di averlo molestato.

Ancora più contraddittoria, secondo i difensori dell’ex sacerdote, sarebbe la posizione del principale accusatore, Michele Iacobbe. Dalle sue dichiarazioni, rese dinanzi alla direzione distrettuale antimafia di Bari nel giugno 2005, hanno preso il via le indagini. Iacobbe ribadisce le accuse già formulate nel 2000 (il processo venne archiviato): Gelmini lo avrebbe molestato insieme con un altro giovane di Isernia, Pasquale Di Leonardo.

Ma nel dicembre 2006 Iacobbe di fronte a tutti gli ospiti della comunità chiede scusa a Gelmini e aggiunge: «Il cuore che ha don Pierino non ce l’ha nessuno, è una persona speciale che trasmette amore, pace, serenità, tutto». Venti giorni dopo, Iacobbe torna spontaneamente in procura e al pm Mazzullo ribadisce le accuse.

Nel maggio 2008 un nuovo colpo di scena: un detenuto torinese, Riccardo Bonetta, afferma di aver conosciuto in carcere Iacobbe, il quale gli avrebbe confidato che si era inventato tutto per estorcere denaro a Gelmini. I legali dell’ex sacerdote si preparano anche a dimostrare come in molte delle situazioni descritte dagli accusatori (feste, raduni con le famiglie) sarebbe stato impossibile per Gelmini abusare dei ragazzi, poiché l’ex sacerdote era continuamente sotto gli occhi di tutti.

Infine alcuni testimoni indicati dallo stesso Iacobbe avrebbero palesemente contraddetto le sue dichiarazioni. Gli inquirenti difendono la completezza del lavoro e denunciano tentativi di inquinamento delle indagini messi in atto dagli accusati.

Inoltre mettono in evidenza come Gelmini, per soddisfare le sue richieste sessuali, avrebbe ripetutamente minacciato di avvalersi della sua autorità e della conoscenza di numerosi personaggi politici influenti. Si tratta di accuse pesanti e circostanziate ma, ancora una volta, l’esito di un processo che sembrava scontato è appeso a un filo. Quello del telefono.


Dagospia 05 Luglio 2008
 
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http://www.julienews.it/notizia/9695_don-g...gli-altri-.html

15/07/2008, ore 18:08
DON GELMINI: INUTILIZZABILI LE INTERCETTAZIONI, UTILIZZABILI PER GLI ALTRI
Di Giulio d'Andrea


Il giudice di Terni ha deciso l'utilizzabilità delle intercettazioni per quanto riguarda la posizione di Don Pierino Gelmini.

Nell'udienza preliminare ripresa oggi a Terni non sono state ritenute utilizzabili, invece, per i reati di favoreggiamento contestati agli altri tre imputati. L'udienza è stata rinviata al 9 ottobre. Il sacerdote, assente in udienza, è indagato per molestie sessuali nei confronti di dieci ex ospiti della Comunità Incontro


http://www.terninrete.it/headlines/articol...ICOLO_ID=137632

DON GELMINI: OGGI UDIENZA PRELIMINARE
15 Luglio 2008 17.30 - di Claudia Sensi - Fonte: Radio Galileo - cod.137632

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Al centro dell'udienza l'utilizzabilità delle intercettazioni

Il gup Pierluigi Panariello ha deciso l'utilizzabilità delle intercettazioni per quanto riguarda la posizione di Don Gelmini mentre non le ha ritenute utilizzabili per i reati di favoreggiamento contestati agli altri tre imputati. L'udienza è stata poi rinviata al 9 ottobre prossimo. Questa mattina la questione della utilizzabilità delle intercettazioni telefoniche è stata al centro dell'udienza preliminare a carico di don Pierino Gelmini, accusato di molestie sessuali nei confronti di dieci ex ospiti della Comunità Incontro. Il giudice ha ascoltato quattro testimoni per accertare le modalità di esecuzione delle circa 45 mila registrazioni di colloqui telefonici agli atti dell'inchiesta. Secondo l'avvocato Manlio Morcella, difensore di uno dei due collaboratori del sacerdote accusato di favoreggiamento insieme alla madre di uno degli accusatori, 129 di queste intercettazioni sarebbero state registrate al di fuori dei tempi autorizzati dal gip, quindi non utilizzabili nel processo.


http://www.regione.campania.it/portal/medi...heVectString=-1

@# 15/07/2008 - 17:22 Don Gelmini: udienza rinviata al 9 ottobre #@
Versione per la stampa
Decisa utilizzabilita' intercettazioni posizione sacerdote
@@ (ANSA) - TERNI, 15 LUG - Il giudice di Terni ha deciso l'utilizzabilita' delle intercettazioni per quanto riguarda la posizione di Don Pierino Gelmini. Nell'udienza preliminare ripresa oggi a Terni non sono state ritenute utilizzabili, invece, per i reati di favoreggiamento contestati agli altri tre imputati. L'udienza e' stata rinviata al 9 ottobre. Il sacerdote, anche oggi assente, e' accusato di molestie sessuali nei confronti di dieci ex ospiti della Comunita' Incontro.
 
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http://www.iltamtam.it/ArticleDetail.aspx?articleId=7993

Ammesse dal Gup 45 mila intercettazioni telefoniche a carico di don Pierino Gelmini

Il Giudice per le indagini preliminari ha escluso solo quelle a carico dei coimputati di favoreggiamento, perchè la pena per loro prevista è sotto la soglia consentita per tale strumento di indagine



La questione della utilizzabilità delle circa 45 mila registrazioni di intercettazioni telefoniche è stata al centro dell'udienza preliminare a carico di don Pierino Gelmini, accusato di molestie sessuali nei confronti di dieci ex ospiti della Comunità Incontro.
Il giudice ha deciso l'utilizzabilità delle intercettazioni per quanto riguarda la posizione di Don Gelmini, mentre invece non le ha ritenute utilizzabili per i reati di favoreggiamento contestati agli altri tre imputati.
Le intercettazioni che riguardano don Pierino, quindi, sono state eseguite, per il giudice, nel pieno rispetto della legge.
L’esclusione dei coimputati è dipesa dal fatto che il reato loro contestato, che prevede pene inferiori ai cinque anni, non permette l'uso delle intercettazioni stesse.

A beneficiare della sentenza in modo notevole sono solo le persone imputate di favoreggiamento e, se non ci saranno ricorsi, è probabile che i tre escano sin d’ora dal processo essendo labili le altre prove che sostenevano l’accusa.
La decisione è stata presa dal gup dopo aver ascoltato durante la mattinata i quattro testi chiamati a comparire per discutere sulla legittimità delle intercettazioni, il dirigente della squadra mobile della questura di Terni, una ispettrice di polizia, il consulente della difesa e un rappresentante della ditta proprietaria della apparecchiature utilizzate per le intercettazioni.
La prossima udienza è stata fissata per il 9 ottobre.
 
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http://www.agi.it/perugia/notizie/20081008...012725-art.html

DON GELMINI: UDIENZA PRELIMINARE DOMANI A TERNI

(AGI)- Terni, 8 ott - Il procedimento, a carico di Don Pierino Gelmini fondatore della Comunita' Incontro, sara' trattato domani avanti al Gup di Terni Pierluigi Panariello. La nuova udienza preliminare entrera' nel merito delle presunte molestie sessuali delle quali deve rispondere il sacerdote, dopo che il 15 luglio scorso, prima volta che le parti si erano trovate avanti al giudice, lo stesso aveva deciso l'utilizzo delle intercettazioni telefoniche per la posizione di Don Gelmini ma non per quelle degli altri tre imputati (due collaboratori del prete e la madre di uno dei denuncianti) che devono rispondere del reato di favoreggiamento (nei due anni d'inchiesta sono state circa 45.000 le registrazioni di colloqui telefonici ora agli atti; l'avvocato di uno dei due collaboratori di Gelmini ha pero' contestato che 129 di queste sarebbero state registrate al di fuori dei tempi autorizzati dal gip, quindi non utilizzabili nel processo). A denunciare Don Gelmini, 10 ex ospiti del suo centro di recupero che sarebbero stati molestati sessualmente, in un periodo di oltre 10 anni, a Molino Silla di Amelia dove si trova la sede principale della Comunita' Incontro, che ne conta altre un po? in tutto il mondo. Il sacerdote ha sempre respinto ogni accusa, dichiarando che alcuni dei suoi accusatori erano gia' stati allontanati dalla Comunita' e con l'infamante denuncia cercavano una vendetta; a fronte della richiesta della Procura di rinvio a giudizio per il sacerdote ed i 3 coindagati, lo stesso Don Gelmini ha chiesto al Papa la riduzione allo stato laicale per difendersi meglio dalle accuse. Gli appuntamenti davanti al Gup sarebbero stati calendarizzati almeno fino alla fine dell'anno. (AGI)
 
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view post Posted on 9/10/2008, 13:16
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09/10/2008
Processo a Don Gelmini, il Gip prende tempo
Nuova udienza solo il 30 ottobre quando il giudice darà la risposta alle numerose istanze presentate da accusa e difesa



Primo grosso scoglio nella udienza preliminare a carico di don Pierino Gelmini che, per questo, è stata rinviata al 30 ottobre.
Solo in quella data il Gip di Terni comunicherà la sua decisione in merito alla richiesta del pm di sentire con la formula dell'incidente probatorio i dieci giovani che accusano il sacerdote di molestie sessuali.
A tale richiesta si erano opposti i difensori di Gelmini ed il Gip si era riservato di decidere ma poi ha rinviato il tutto.
Oggi intanto i difensori di don Gelmini hanno depositato una memoria difensiva per confutare le accuse mosse al loro assistito.
L'avvocato che difende uno dei collaboratori del fondatore della Comunità Incontro accusati di favoreggiamento ha chiesto lo stralcio della posizione del suo assistito se fosse ammesso l'incidente probatorio.
Per l'altro collaboratore, il suo difensore ha chiesto il processo con il rito abbreviato. Anche oggi l'ex sacerdote non è presente in aula.
 
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view post Posted on 2/11/2008, 00:23
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http://www.iltamtam.it/ArticleDetail.aspx?articleId=9876

Processo a Don Pierino, sfilano i testimoni
Il Gup ha disposto l'incidente probatorio per sentire dieci accusatori



Il Gup di Terni ha deciso di disporre l'incidente probatorio per sentire 10 accusatori di don Pierino Gelmini nel corso del processo con il rito abbreviato chiesto da Gianpaolo Nicolasi e Pierluigi La Rocca, due collaboratori del sacerdote accusati di favoreggiamento.
La decisione è stata criticata da uno dei loro difensori, che ha detto di stare valutando se presentare ricorso in Cassazione.
Per il 4 dicembre è stata fissata la deposizione di Michele Iacobbe, uno dei principali accusatori di don Pierino, e il confronto con Riccardo Bonetta, al quale l'ex ospite della Comunità Incontro avrebbe raccontato di aver inventato le accuse nei confronti del sacerdote.
 
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http://www.asca.it/moddettregione.php?id=3...CUSAZIONE%20GUP

TERNI: PROCESSO A DON GELMINI, PRESENTATA ISTANZA PER RICUSAZIONE GUP


(ASCA) - Terni, 4 nov - Un'istanza di ricusazione nei confronti del del Gup di Terni Pierluigi Panariello e' stata presentata dai difensori di Don Pierino Gelmini accusato di aver molestato sessualmente dieci ex ospiti della Comunta' Incontro, cio' in relazione all'ammissione di incidente probatorio che e' stato gia' programmato per il 4 di dicembre, per ascoltare proprio tutti soggetti accusatori. La richiesta di ricusazione farebbe riferimento alle dichiarazioni rilasciate al Pm Barbara Mazzullo (il 9 ottobre il Pm aveva avanzato richiesta di incidente probatorio per ascoltare i dieci giovani che accusavano l'ex sacerdote) da due ex ospiti, Michele Iacobbe e Giovanni Preziuso. Per i difensori del sacerdote Dinacci e Frezza, il Gup Panariello avrebbe anticipato, ammettendo le prime dichiarazioni dei due giovani, un giudizio, dando per scontato che i due siano stati indotti a ritrattare le accuse, dietro pagamento in denaro. Panariello aveva disposto l'incidente probatorio per sentire tutti gli accusatori di Don Pierino nel corso della fase preliminare, e contestualmente alla richiesta di rito abbreviato (a cui si attende risposta) per Gianpaolo Nicolasi e Pierluigi La Rocca, due collaboratori del sacerdote accusati di favoreggiamento. Per il 4 dicembre era stata fissata la deposizione di Michele Iacobbe, uno dei principali accusatori di don Pierino e il confronto con Riccardo Bonetta, al quale l'ex ospite della Comunita' Incontro avrebbe raccontato di aver inventato le accuse nei confronti del sacerdote. I difensori di don Gelmini hanno sempre sostenuto che gli ospiti della comunita' avevano manifestato al sacerdote, testimonianza di affetto.

red/mcc/rob

 
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http://www.terninrete.it/headlines/articol...ICOLO_ID=156081


DON GELMINI: SI FERMA IL PROCESSO
11 Novembre 2008 13.29 - di Giorgio Ciaruffoli - Fonte: Radio Galileo

Lo ha stabilito la Corte d'Appello di Perugia nell'ambito della procedura ricusazione del giudice avviata dai difensori dei tre imputati.

Si ferma l'udienza preliminare, davanti al gup di Terni, a carico di don Pierino Gelmini, accusato di molestie sessuali nei confronti di dieci ex ospiti della Comunita' incontro, e di due collaboratori del sacerdote, Giampaolo Nicolasi e Pierluigi La Rocca, che devono rispondere di favoreggiamento.
Lo ha deciso la Corte d'appello di Perugia nell'ambito della procedura di ricusazione del giudice avviata dai difensori dei tre imputati.
In particolare la Corte ha disposto la temporanea sospensione di ogni attivita' processuale. La prossima udienza era in programma il 4 dicembre, quando era previsto l'inizio dell'incidente probatorio disposto dal gup per ascoltare gli accusatori di don Gelmini. L'ex sacerdote ed i suoi collaboratori hanno sempre respinto ogni addebito.

 
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http://www.terninrete.it/headlines/articol...ICOLO_ID=158997

DON GELMINI: RICUSAZIONE RESPINTA

3 Dicembre 2008 21.06 - di Adriano Lorenzoni - Fonte: Terni in rete - cod.158997


Udienza rinviata e ricorso in Cassazione
La Corte d'Appello di Perugia ha respinto la richiesta di ricusazione avanzata dai legali di don Pierino Gelmini nei confronti del giudice per le udienze preliminari , Pierluigi Panariello. Don Gelmini è accusato di molestie sessuali nei confronti di 10 giovani all'epoca in cui erano ospiti della Comunità Incontro di Amelia mentre i suoi più stretti collaboratori devono rispondere dell'accusa di favoreggiamento. L'udineza prevista per giovedi 4 dicembre che prevedeva l'incidente probatorio fra gli accusatori e il religioso è stata rinviata. Proprio in riferimento all'ammissione di questo atto, sostenendo che così facendo il giudice avesse in qualche modo anticipato una valutazione sulle accuse, i legali di Don Gelmini avevano chiesto la ricusazione del giudice Panariello. Richiesta respinta. Ma gli avvocato Filippo Dinacci e Lanfranco Frezza, del collegio difensivo di don Pierino, hanno già annunciato che faranno ricorso in Cassazione.

http://www.terninrete.it/headlines/articol...ICOLO_ID=159142

DON GELMINI: RITO ABBREVIATO RESPINTO

4 Dicembre 2008 18.10 - di Adriano Lorenzoni - Fonte: Terni in rete - cod.159142


La difesa: provvedimento abnorme
E' stata respinta la richiesta di rito abbreviato per Giampaolo Nicolasi , collaboratore di don Pierino Gelmini , accusato di favoreggiamento. Il giudice per le udienze preliminari, Pierluigi Panarello ha motivato la dua decisione con la necessità di svolgere un'integrazione probatoria. Secondo il difensore di Nicolasi , l'avvocato Manlio Morcella , si tratta di una decisione abnorme e annuncia ricorso in cassazione contro il provvedimento. L'udienza davanti al GUP è stata rinviata al 12 gennaio prossimo. Dello stesso reato di favoreggiamento devono rispondere un altro collaboratore di don Gelmini, Pierluigi La Rocca e la madre di uno degli ospiti della Comunità Incontro, Patrizia Guarino.

Edited by GalileoGalilei - 4/12/2008, 23:31
 
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RIFORME: BERLUSCONI, SUBITO GIUSTIZIA E INTERCETTAZIONI Stampa E-mail
26/12/2008
26 dic. - A gennaio si parte con la riforma della giustizia e la legge sulle intercettazioni. Cosi' il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, in un collegamento telefonico con la comunita' Incontro di Don Pierino Gelmini.
berlusconi_legge_280x200.jpgIl presidente del Consiglio - come riferisce il professor Alessandro Meluzzi, portavoce del sacerdote - ha espresso a Don Pierino la propria solidarieta' e vicinanza.
Per quanto mi riguarda - ha spiegato il premier - e' un anno terribile quello che ho davanti per il governo del Paese: dovremo fare le riforme a cominciare da quelle delle intercettazioni e della giustizia che ci occuperanno molto".
Berlusconi ha inoltre garantito un iter rapido grazie alla compattezza dei gruppi parlamentari. (AGI)
 
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view post Posted on 29/12/2008, 18:48
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(Don) Gelmini: sotto processo, può contare su una valigia di denaro da Berlusconi con la benedizione del sindaco di Amelia

AMPLIATA LA COMUNITÀ DI AMELIA: ACQUISTATI 25 ETTARI DAL COMUNE GUIDATO DAL CENTROSINISTRA

Berlusconi «rilancia» l'amico Pierino Al prete inquisito l'unica chiamata natalizia del Cavaliere. Che gli ha donato fondi per una comunità in Thailandia

«Don Pierino stai sicuro che vai via con una valigia piena come si deve». Per rilanciare, poi: «Ora che te ne parti per la Thailandia ci penserò io a provvedere al tuo viaggio» .La valigia è piena.

ROMA — Ieri, certo, gli mancava il «Don» davanti al nome, almeno in via ufficiale. E durante la tradizionale messa di Santo Stefano nel suo Molino Silla, ad Amelia, è dovuto rimanere in un angolo, stretto nella sua tonaca da chierichetto, non più da prete. Ma poi basta. Anzi, molto di più. Pierino Gelmini è tornato in pista, con la sua verve rinvigorita e le parolacce che gli scappano fra i sorrisi per dar colore alle sue prediche, laiche, per carità, ma ancora più sferzanti che prima. Prima delle accuse. Prima che, un giorno d'estate dello scorso anno, la procura di Terni tirasse fuori dai faldoni una raffica di capi d'accusa contro Don Pierino Gelmini, oggi 84 anni, da oltre 45 anni a capo delle sue Comunità Incontro, roba di assistenza a tossicodipendenti e disperati. Accuse pesanti: molestie sessuali ai ragazzi della sua comunità. Uno, due, sette, dieci. Cinquanta accusatori. Il processo è ancora in piedi, Pierino Gelmini è stato rinviato a giudizio. Ma è dal marzo scorso, ormai, che l'udienza preliminare si trascina tra rinvii e dilazioni. E Pierino Gelmini sembra aver messo tutto già alle spalle. Se lo scorso Santo Stefano fu un brutto Santo Stefano per il Don che aveva ancora la tonaca (poi lasciata per non abbandonare la guida della comunità), quest'anno la festa per le dimissioni annuali dei ragazzi di Amelia non ha avuto soltanto l'enfasi e la ribalta dell'unica telefonata natalizia pubblica del presidente del Consiglio. Nuovi terreni per Pierino Gelmini: 25 ettari comprati per quasi un milione di euro direttamente dal comune di Amelia, con la benedizione del sindaco Giorgio Sensini, di centrosinistra. Archiviati nella storia i tempi delle battaglie con l'allora sindaco Luciano Lama (nel più tradizionale stile Peppone e Don Camillo), oggi Pierino Gelmini può ospitare in prima fila alle sue manifestazioni il nuovo sindaco Sensini. E vantare l'apertura di due nuove comunità nel Lazio, una in provincia di Frosinone. «Verrò ancora a bussare per chiederti qualcosa», ha detto ieri Pierino al telefono con un Berlusconi che non si è fatto certo pregare: «Don Pierino stai sicuro che vai via con una valigia piena come si deve». Per rilanciare, poi: «Ora che te ne parti per la Thailandia ci penserò io a provvedere al tuo viaggio» .La valigia è piena. La festa impazza. Anche un piccolo concerto ieri dal palco della Comunità Incontro, Amedeo Minghi e la voce di Rita Forte, subito dopo i discorsi di Carlo Giovanardi e Maurizio Gasparri, ospiti fissi di Pierino Gelmini, sempre. E poi le corse sul palco e le commozioni dei ragazzi che hanno finito il percorso nella comunità: Pierino Gelmini ha carezze e parole per tutti. E una battuta per i giudici: «Sono sempre parziali, non sanno bene quello che fanno». Ma non lo hanno fermato. Andrà in Thailandia per aprire altre due nuove comunità Pierino Gelmini (oltre alle 260 che ha già in giro per il mondo), mentre dalla sua Amelia sta lavorando ad un progetto di rete satellitare planetaria, un network della solidarietà che metterà nelle mani di Alessandro Meluzzi. «Ho intenzione di lanciare anche una grande campagna contro la droga », spiega Pierino Gelmini che non avrà più il «Don», non l'abito dei sacramenti. Ma che ha messo su un milione di punti luce per addobbare la collina davanti alla sua comunità con una scritta, neanche fosse Las Vegas: «Abbiamo un sogno, realizziamolo». Corriere della Sera Alessandra Arachi 27 dicembre 2009
 
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view post Posted on 13/2/2009, 18:29
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DON PIERINO: RINVIATA UDIENZA GUP

13 Febbraio 2009 17.10 - di Claudia Sensi - Fonte: Radio Galileo - cod.167532

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E' assente il principale accusatore
E' stata rinviata al 23 febbraio prossimo l'udienza preliminare davanti al gup del tribunale di Terni nella quale sono imputati don Pierino Gelmini, accusato di violenza sessuale nei confronti di una decina di ex ospiti della Comunità Incontro, due suoi collaboratori e la madre di uno degli accusatori per il reato di favoreggiamento. Il rinvio è stato deciso perchè il testimone Michele Iacobbe non si è potuto presentare in aula per un problema relativo all'autorizzazione del suo trasferimento a Terni, essendo sottoposto al regime di sorveglianza speciale in Abruzzo. Nell'ambito dell'incidente probatorio, in cui verranno ascoltati tutti gli accusatori, Iacobbe deve essere sottoposto al controesame da parte dei difensori degli imputati, mentre nella scorsa udienza ha risposto alle domande del pm Barbara Mazzullo raccontando delle violenze subite dal sacerdote tra il 1999 e il 2000, quando era a Molino Silla. Il 23 marzo verranno invece ascoltate in aula le testimonianze di altri due accusatori di don Gelmini, Pasquale Di Leonardo e Dino Antonelli.
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view post Posted on 20/2/2009, 12:42
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Italia Oggi
"Curie e Curiali Ora don Gelmini accusa il Vaticano: certi cardinali sembrano dei cuculi"

Data: 20/02/2009
Stampa
Economia / Finanza
ItaliaOggi
Numero 043 pag. 6 del 20/2/2009 | Indietro

Curie e Curiali Ora don Gelmini accusa il Vaticano: certi cardinali sembrano dei cuculi
PRIMO PIANO
Di Andrea Bevilacqua

In Vaticano la grana don Pierino Gelmini non è stata ancora dissinescata. L'ultima, infatti, viene proprio da Amelia dove don Gelimini risiede. Dalla sua abitazione don Gelmini ha accusato pesantemente il Vaticano in questo modo: «Il Vaticano - ha detto testuale - ha perso la fede, segue regole rigide di potere». E ancora: «Il cristianesimo è la religione del sì, non del divieto. Certi cardinali facciano un passo indietro, sembrano dei cuculi». È la prima volta che don Gelmini parla dopo che è stato ridotto allo stato laicale a seguito dello scandalo dei presunti abusi sessuali su ospiti delle sue comunità di recupero. Sul sito religioso Pontifex, il «J'accuse» contro la Santa Sede è durissimo. La Santa Sede, dice, «non sa perdonare». E ancora: «In Vaticano non hanno più la fede e trasformano il cristianesimo in una cosa burocratica. Troppi documenti confusi e poche idee».

Don Gelmini ha raccontato anche le sue giornate ad Amelia: «Quando la sera mi addormento - dice - benedico il Nord, il Sud, l'Est e l'Ovest pensando ai miei figli che soffrono». E poi il racconto dei compleanni festeggiati in convention via satellite con leader politici e cardinali, una fiction Mediaset in lavorazione sull'«eroica epopea del prete anti-droga», il Mulino Silla trasformato da rudere nella campagna di Amelia in sfavillante «città della speranza», casa madre di una multinazionale della speranza che nei cinque continenti assiste emarginati e accumula crediti nei palazzi del potere civile ed ecclesiastico, il seggio all'Onu come ong. «Abbiamo trovato - dice - una casa distrutta e da qui abbiamo iniziato. Eravamo talmente poveri che mangiavamo pane, mortadella e una mela».

Tra i mille impegni, don Pierino, «prete non per caso», si è pure conquistato i galloni di cappellano e guida spirituale della Casa della libertà. Del resto chiama tutti «figli»: Silvio Berlusconi che gli dona pubblicamente 5 milioni di euro, i profughi del Sud-est asiatico soccorsi per lo tsunami e Alfredo il primo ragazzo incontrato per caso a piazza Navona nel 1963 e strappato alla droga: «Non voleva soldi, ma una prospettiva». Da allora don Pierino ha rinunciato «alla carriera in Vaticano per imbarcarmi in una corriera piena di balordi». Adesso ad ogni festa della comunità si affollano decine di ministri e parlamentari, arcivescovi, personaggi dello spettacolo, vip di curia come il vicario papale Angelo Comastri e il cardinale Jorge Mejia. «Grazie Gianfranco per la legge anti-droga! Affido a voi di An il compito di difendere i principi cristiani», disse a Fini alla conferenza programmatica, davanti alla platea di partito in piedi ad applaudirlo. «Sono con voi - spiegò -, non potevo essere altrove. Credo negli ideali che difendete». Poi lanciò la crociata contro le unioni di fatto: «Esiste un solo matrimonio, sacro ed inviolabile. Difendetelo!». Quando due anni fa il premier Berlusconi, accompagnato dai ministri Buttiglione, Lunardi e Gasparri, varcò la soglia dell'auditorium Incontro, don Pierino lo fece accogliere da un sacrale «Alleluja» cantato a tremila voci. Eppure, in pieno Giubileo, aveva bacchettato i «ragazzi» per l'accordo diabolico tra il Polo e l'antiproibizionista Pannella: «Casini, Buttiglione, guardatemi in faccia: ci tradite per un piatto di lenticchie?», tuonò don Pierino. Ci fu bisogno di un «vis-à-vis» chiarificatore con «il buon cristiano Silvio» per esorcizzare l'avvicinamento. Questo è don Gelmini, prete anti-droga che su Pontifex ha voluto condurre la sua ultima battaglia, quella contro il Vaticano.

 
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175 replies since 3/8/2007, 07:11   9784 views
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