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Molestie sessuali. Morto don Gelmini: "E' un complotto ebraico", 4 anni in galera per truffa, bancarotta fraudolenta, assegni a vuoto

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GalileoGalilei
view post Posted on 21/8/2007, 17:12 by: GalileoGalilei
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Voglio vedere se racconterà dei suoi 4 anni passati in galera, dei suoi 3 arresti e della Jaguar in giardino


http://www.digital-sat.it/new.php?id=10529


Canale 5: e Don Gelmini diventa una fiction


Don Gelmini diventa fiction: la sceneggiatura firmata da Gianmario Pagano e Donato Carrisi è quasi pronta, le riprese avranno inizio entro la fine dell'anno, la messa in onda sarà su Canale 5 in due puntate da 100 minuti l'una. Non si conosce ancora il nome dell'attore che lo interpreterà, il cast sarà definito entro settembre. «Don Gelmini - spiega il produttore, Alessandro Jacchia - ha letto la sceneggiatura e concesso la sua liberatoria».

I fatti di cronaca delle ultime settimane, quelli che hanno sbattuto il prete antidroga in prima pagina perché indagato per abusi sessuali, non hanno bloccato il progetto né insinuato dubbi negli sceneggiatori. «Sono convinto che il caso si sgonfierà - dice Donato Carrisi, autore di serie tv di successo come «Casa famiglia» e «Nassirya» - le accuse sono poco credibili. Abbiamo incontrato don Gelmini cinque giorni prima della diffusione della notizia e lui sapeva già tutto, ma mi è sembrato sereno, non ha lasciato trasparire nulla. Sono episodi che ciclicamente si ripetono, non dico che ce li aspettassimo, ma è normale che nella vita di uno che ha fatto tanto vengano fuori anche i detrattori. La magistratura farà il suo corso, ma sono convinto che le accuse si riveleranno infondate. Don Gelmini ha anche una certa età e, se in questa storia ci fosse qualcosa di vero, sarebbe venuto fuori prima».

Il film televisivo - fa sapere il produttore di Albatross, Jacchia - riguarderà «un periodo di circa 25 anni». Inizierà dagli Anni 60, «momento in cui la vita e la carriera di don Pierino si trasformano per via dell'incontro con Alfredo, il primo giovane tossicodipendente di cui si occupa in prima persona, avvicinandosi così al mondo della dipendenza», e finirà con l'ultima parte degli Anni 80, «quando la Comunità Incontro è una realtà affermata con sedi in numerosi Paesi del mondo e il metodo di don Gelmini è ormai codificato e più di 200 mila individui sono stati accompagnati verso la guarigione».

Quella di Alfredo, «che si è ammalato giovane e oggi non c'è più», è una figura particolarmente importante. «Gli dedichiamo molto spazio - spiega Carrisi -. Alfredo ha ispirato tutta l'azione successiva di questo sacerdote sui generis». Non era facile raccontarlo nella dimensione di un film per la tv. «All'inizio ero scettico - confessa lo sceneggiatore - perché si tratta di un personaggio vivente e diffìcilmente interpretabile, un prete che esce molto fuori dai canoni. E poi ci sono i polveroni, le battaglie, certe volte condivisibili, certe altre no. In seguito ho conosciuto don Gelmini, una persona completamente diversa da come te l'aspetteresti, dotata di un grande carisma. Sui giornali è stato descritto in modo molto riduttivo».

Oltre ad incontrare più volte il sacerdote, gli sceneggiatori della fiction hanno cercato testimonianze dirette. «Ci siamo mossi in totale libertà - raccontano - e abbiamo intervistato sia ospiti della Comunità sia persone che l'hanno lasciata. Anche noi siamo stati invitati al Mulino Siila. Don Gelmini ci ha raccontato diversi episodi, accostandosi ai fatti sempre con pudore. Sul popolo della Comunità Incontro le notizie di pochi giorni fa hanno avuto grande impatto, ma nessuno ci ha creduto». Anche Jacchia ha visitato una delle comunità: «La prima volta che ci ho messo piede mi ha colpito: non ci sono recinti, steccati, muri. Non vi è alcuna forma di costrizione per coloro che ne fanno parte. Sono liberi di guarire, ma anche di andare via».


Fulvia Caprara
per "La Stampa
 
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175 replies since 3/8/2007, 07:11   9779 views
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