Laici Libertari Anticlericali Forum

Don Lodeserto condannato per sequestro di persona, violenza privata, calunnia, Libero dopo 2 anni di affidamento in prova, fugge in Moldavia. Doveva scontare 5 anni e 4 mesi ma se l'è cavata con l'indulto

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view post Posted on 7/3/2016, 14:46
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http://www.leccenews24.it/cronaca/accolta-...ai-disabili.htm

Accolta la richiesta dei legali, Don Cesare Lodeserto sconterà la pena dedicandosi ai disabili
Sei in » Home » Cronaca 07/03/2016 | 13:40
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I legali dell'ex direttore del Regina Pacis di San Foca avevano avanzato l'istanza dinanzi al Tribunale di Sorveglianza. Don Cesare si trasferirà in provincia di Mantova presso la comunità Ave Maria nostra speranza, dopo la sentenza di condanna.

Don Cesare Lodeserto (ph. www.genius-online.it)
Don Cesare Lodeserto (ph. www.genius-online.it)

Dal Salento. Don Cesare Lodeserto si trasferirà in provincia di Mantova per scontare la pena dedicandosi ai disabili. Il Tribunale di Sorveglianza di Lecce, nelle scorse ore, ha emesso l'attesa ordinanza per decidere in merito all'istanza dei legali dell'ex direttore del «Regina Pacis» di San Foca, gli avvocati Fritz Massa ed Antonella Corvaglia, di affidamento in prova ai servizi sociali.

Don Cesare lascerà dopodomani il Salento alla volta di Quistello Balsamo in provincia di Mantova dove si trova la comunità laica "Ave Maria nostra speranza". Qui, sia sacerdoti che laici si adoperano per assistere persone affette da disabilità.

Infatti, nell'udienza del 1 marzo scorso, dinanzi al Presidente Silvia Maria Dominioni, relatrice dr.ssa Emanuela Foggetti, avevano discusso i suoi legali, i quali hanno chiuesto che Don Cesare potesse scontare la condanna a 2 anni e 8 mesi, emessa dalla Corte di Cassazione nel luglio di due anni fa e passata in giudicato.

Lodeserto, invece, in primo grado venne condannato a 5 anni e 4 mesi. Infatti, nel marzo del 2005, Cesare Lodeserto era stato arrestato a Mantova. Il sacerdote trascorse due settimane nel carcere veneto; prima ottenne i domiciliari, (da scontare presso una comunità religiosa in provincia di Bari) e poi la libertà nel giugno successivo. Il processo nei confronti di Don Cesare Lodeserto, celebratosi con rito abbreviato, davanti al gip di Lecce, Nicola Lariccia, si tenne il 26 settembre 2007. Il sacerdote fu condannato per i reati di calunnia, minaccia per costringere a commettere reati e anche sequestro di persona nei confronti di alcune ragazze immigrate, che erano ospiti del centro.La condanna venne confermata prima in appello, e poi in Cassazione, ma con uno sconto di pena .L'inchiesta che ha portato a quest'ultima sentenza era partita dal processo per presunti maltrattamenti ai danni dei maghrebini che tentarono la fuga dal centro nel 2002 per evitare il rimpatrio.

Negli ultimi anni, Cesare Lodeserto (fino al 2000 segretario particolare dell’arcivescovo Cosmo Francesco Ruppi) viveva in Moldavia, dove era impegnato presso altri centri della fondazione «Regina Pacis», tra cui quello di Chisinau, in cui ha festeggiato i 25 anni di sacerdozio. Qui, il sacerdote si trovava dal dicembre del 2007, da quando l’ex arcivescovo di Lecce monsignor Ruppi lo inviò in missione «fidei donum». Adesso, per "Don Cesare" si profila una nuova vita in Italia, anche se ancora una volta lontano dal Salento.

Approfondimenti per sentenze
Autore: Angelo Centonze
 
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view post Posted on 25/5/2018, 08:41

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http://gazzettadimantova.gelocal.it/mantov...ello-1.16868234
Affidamento terminato: don Cesare lascia Quistello
L’ex direttore di Regina Pacis ha finito di scontare il residuo di pena. L’annuncio alla messa domenicale: «Da giugno andrò in Moldavia»

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DON CESARE LODESERTO

22 maggio 2018

QUISTELLO. Don Cesare Lodeserto, l’ex direttore del centro d’accoglienza migranti Regina Pacis nel Salento, ha terminato di scontare il periodo di affidamento alla comunità laica “Ave Maria nostra speranza” di Quistello e da giugno lascerà il paese per tornare in Moldavia. L’annuncio è stato dato dello stesso sacerdote nel corso delle messe domenicali delle frazioni e del capoluogo. Don Lodeserto dal marzo 2016 ha collaborato con l’associazione, accudendo un ragazzo disabile e soprattutto aiutando la parrocchia nello svolgimento delle funzioni religiose.

Un ruolo ben visto dai fedeli che hanno potuto apprezzare le capacità oratorie e la disponibilità. Don Cesare, sacerdote dal 1985, dopo un periodo in Moldavia, dove gestisce una fondazione per minori in difficoltà, ha ottenuto la cittadinanza moldava ed è vicario della diocesi della capitale Chisinau.

A Quistello è giunto nel marzo 2006 dopo una sentenza definitiva di condanna della Cassazione a 5 anni e 4 mesi di reclusione per calunnia, sequestro di persona e violenza privata, reati per i quali venne arrestato nel 2005 e riferiti all’accusa di avere impedito a ragazze immigrate, di allontanarsi dalla struttura d’accoglienza. Sentenza poi ridotta a due anni e otto mesi beneficiando dell’indulto, poiché i fatti sono precedenti al 2006. Nel marzo 2016 i legali Federico Massa ed Antonella Corvaglia avevano chiesto ed ottenuto dal Tribunale di sorveglianza di Lecce i benefici dell’affidamento ai servizi sociali, non avendo il prelato carichi pendenti. Sconto al quale si sono aggiunti i 45 ogni semestre di espiazione della condanna. Don cesare ha anche annunciato che tornerà in Moldavia, non prima di aver incontrato il Papa.
 
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view post Posted on 14/4/2019, 19:40

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Settimana Santa in Moldavia. Don Cesare e don Massimiliano a Pasqua insieme a Chisinau
Scritto da Maria Rosaria Contaldo Categoria: vita diocesana Creato: 14 Aprile 2019
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In un contesto quasi totalmente ortodosso si celebra anche quest’anno la Pasqua cattolica nella diocesi di Chisinau, che comprende lo Stato della Moldavia ed il territorio della Transnistria.



Per la prima volta saranno insieme a celebrare la Pasqua con la comunità locale i due sacerdoti missionari leccesi don Cesare Lodeserto e don Massimiliano Mazzotta.

Certamente il contesto è diverso, non ricorrendo come accade spesso, la concomitanza di data tra la Pasqua cattolica e quella ortodossa, infatti quest’ultima verrà celebrata la domenica successiva, il 28 aprile.

Il rito delle celebrazioni è per tutte le parrocchie quello latino, ad eccezione di una sola parrocchia dove si celebra in rito orientale, egual evento che ricorre anche a Lecce con la celebrazione del mistero pasquale nella “chiesa greca”, guidata da Papas Nik Pace dal clero greco-cattolico.

La Settimana Santa è certamente un momento molto importante per le comunità, ad iniziare dalla celebrazione della Messa crismale, nella cattedrale di Chisinau, al mattino del mercoledì santo, dove viene celebrata anche le festa dei sacerdoti. Nella liturgia del Giovedì santo, che ricorda l’istituzione della Eucarestia, vengono accolti i fedeli che per la prima volta ricevono il “corpo di Cristo”, e nella maggior parte dei casi si tratta di adulti che stanno percorrendo un cammino di fede.

Il resto dei giorni del triduo non ha nulla di diverso rispetto alle celebrazioni comuni a tutte le chiese cattoliche.

C’è però qualche tradizione locale come la benedizione del cibo al termine della liturgia notturna della Pasqua. Si tratta delle pietanze pronte sulle tavole dei fedeli che faranno festa e delle ben note uova colorate, preparate nei giorni precedenti alla Pasqua e che non potranno mai mancare il giorno della festa ed anche dopo. Al termine della liturgia i fedeli depongono sul sagrato della Chiesa il cibo preparato per la festa ed il sacerdote pronuncia una semplice benedizione.

La comunità è anche impegnata in gesti di carità, per cui non mancherà la giusta attenzione ai poveri presso le mense sociali della diocesi o ai bambini presso le strutture di accoglienza.

Ben sappiamo che la Fondazione Regina Pacis ha una mensa nella capitale che distribuisce ogni giorno più di centocinquanta pasti, oltre alle tre case famiglia che accolgono minori soli o in difficoltà. Anche per costoro ci sarà una Pasqua con gesti che facciano sentire la gioia di una festa che appartiene a tutta la cristianità.
 
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view post Posted on 22/11/2021, 21:33

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www.corrieresalentino.it/2021/11/i...ocesi-di-lecce/

Il Vescovo della diocesi moldava di Chisinau in visita alla diocesi di Lecce
22 Novembre 2021

Il Vescovo della diocesi moldava di Chisinau in visita alla diocesi di Lecce - Corriere Salentino
LECCE – Dal 25 al 27 novembre sarà a Lecce una delegazione della diocesi moldava di Chisinau della quale faranno parte il vescovo di Chisinau, monsignor Anton Cosa, il vicario generale monsignor Cesare Lodeserto, presbitero leccese fidei donum da più di 20 anni in terra moldava, don Massimiliano Mazzotta, anch’egli fidei donum da tre anni, don Mario De Stefano, sacerdote di Trieste, che lavora in Moldavia con “Siamo Mission onlus”, don Mihai Balan, parroco della cattedrale di Chisinau, Ilie Zabica, responsabile della Fondazione Regina Pacis in Moldavia.

Monsignor Cosa farà visita alla chiesa leccese anzitutto per ricambiare la visita che l’arcivescovo Seccia ha compiuto, con alcuni sacerdoti della diocesi pugliese, in terra moldava nel settembre 2018, ma anche per presentare e promuovere insieme con i suoi collaboratori i progetti che la Fondazione Regina Pacis (costola missionaria della Chiesa salentina) svolge in Moldavia da una ventina d’anni.

Tre saranno i momenti salienti: il primo, venerdì mattina, 26 novembre, al termine del ritiro del clero presso Le Sorgenti, la delegazione incontrerà fraternamente i sacerdoti e i diaconi della diocesi; il secondo momento, alle 16.30 dello stesso giorno, sarà l’incontro in episcopio con il mondo laicale che si occupa del volontariato e della promozione umana, in particolare Caritas diocesana ed animatori missionari; il terzo momento, il sabato pomeriggio, quando il vescovo Cosa presiederà la celebrazione eucaristica in cattedrale alle 18, durante la quale si svolgerà anche il Giubileo Oronziano delle associazioni di volontariato, Caritas e missionarie, mentre gli altri sacerdoti della delegazione presiederanno l’eucaristia in alcune parrocchie della diocesi, in modo da essere presenti in tutte le vicarie (matrice di Trepuzzi, Lizzanello, matrice di Novoli, matrice di San Cesario).
 
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view post Posted on 28/2/2022, 11:06
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https://it.wikipedia.org/wiki/Cesare_Lodes...enti_giudiziari


Cesare Lodeserto
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Cesare Lodeserto (Lecce, 23 agosto 1960) è un presbitero italiano.


Indice
1 Biografia
2 Procedimenti giudiziari

Biografia
Ordinato sacerdote per l'arcidiocesi di Lecce il 18 settembre 1985[1], pochi giorni prima, il 12 settembre[senza fonte], Cesare Lodeserto fu scelto dall'arcivescovo di Lecce Cosmo Francesco Ruppi come suo segretario particolare e mantenne l'incarico sino al 2000. Successivamente venne nominato canonico del capitolo metropolitano.

È noto principalmente per essere stato direttore Centro di permanenza temporanea (CPT) "Regina Pacis" di San Foca di Melendugno, gestito dalla curia leccese. Dopo che il documentario Mare nostrum di Stefano Mencherini, nell'ambito di una critica alla legge Bossi-Fini in materia di immigrazione, portò all'attenzione pubblica alcuni episodi di violenza avvenuti nell'ambito del centro, Lodeserto è stato coinvolto in numerose inchieste giudiziarie coordinate dalla procura della Repubblica di Lecce. Nonostante le inchieste, il 25 marzo 2003 la prefettura riassegnò la gestione del CPT alla Fondazione Regina Pacis, che la mantenne sino alla dismissione nel 2006.[2]

Procedimenti giudiziari
Il sacerdote è stato coinvolto in diversi procedimenti giudiziari: in due occasioni è stato assolto con la motivazione che "il fatto non sussiste", in una ha beneficiato della parziale prescrizione, in un caso è stato condannato in appello a cinque anni e quattro mesi di reclusione ed è in attesa di due appelli per due condanne.

Il 25 maggio 2005 è stato condannato in primo grado a 8 mesi di reclusione per simulazione di reato. Nel 2001 aveva infatti inviato al proprio telefono cellulare - o qualcuno lo fece per lui - un sms contenente minacce di morte con l'intento di evitare la revoca della scorta personale alla quale era sottoposto. Dopo la conferma della condanna in appello, nel 2009 la Corte di Cassazione ha emesso sentenza di assoluzione la formula "il fatto non sussiste", sulla base del fatto che «non è stata presentata querela».[3]

Il 22 luglio 2005 Lodeserto è stato condannato a un anno e quattro mesi per violenza privata e lesioni aggravate nei confronti dei 17 immigrati di origine maghrebina che il 22 novembre 2002 avevano tentato la fuga dal CPT di San Foca a Lecce.[4] A pagina 27 della sentenza si legge: "È emerso chiaramente che, oltre ad aver tenuto condotte illecite direttamente rivolte ai magrebini, Lodeserto abbia assistito alle violenze perpetrate dai suoi sottoposti. Egli non le ha impedite, non le ha inibite e non le ha denunciate poiché non solo le approvava, ma le aveva autonomamente poste in essere, costituendo un esempio negativo per i suoi stessi collaboratori i quali erano, pertanto, implicitamente autorizzati a compiere atti lesivi".[5]

Nel 2005 è stato arrestato con l'accusa di sequestro di persona e di abuso dei mezzi di correzione.[6] Nell'ambito di questa inchiesta, il 26 settembre 2007 è stato condannato con rito abbreviato a 5 anni e 4 mesi e all'interdizione perpetua dai pubblici uffici per sequestro di persona, estorsione e calunnia ai danni degli ospiti del CPT[7]. Il sacerdote, comunque, non ha scontato la pena, poiché a dicembre dello stesso anno l'arcivescovo di Lecce monsignor Ruppi lo ha inviato in missione fidei donum in Moldavia.[8] La condanna in appello è stata confermata il 4 luglio 2012.[9]

Nel luglio 2009 è stato condannato dalla Corte dei Conti a rimborsare allo Stato la somma di € 133.651 per «maggiori prestazioni a favore degli immigrati rispetto a quelle effettivamente rese».[10] È in attesa di appello.

Il 14 dicembre 2010 è stato condannato in primo grado con abbreviato a un anno e quattro mesi di reclusione per truffa aggravata ai danni dello Stato, per aver percepito 230.000 euro destinati all'aiuto di donne scampate alla prostituzione, senza aver mai svolto le attività per cui i fondi erano stati stanziati.[11][12] Reato in parte prescritto. Assolto per il peculato, in quanto il fatto non sussiste. È in corso il processo di appello sia per l'accusa di truffa che per quella di peculato.[13]

L'8 ottobre 2013 è stato assolto dalla Corte di Cassazione dall'accusa di peculato, "per aver sottratto, tra il 1998 e il 2000, oltre 2 miliardi di lire che erano destinati al centro di accoglienza Regina Pacis di San Foca“.[14] Per tale accusa era stato assolto in primo grado, nel 2006, e condannato in appello a 4 anni di reclusione nel 2011[15]. Il centro Regina Pacis era stato destinatario in quegli anni di più di 9 miliardi di lire versati dallo Stato, dal Consiglio italiano dei rifugiati, dalla Conferenza episcopale, la Provincia di Lecce, il Comune di Melendugno e altri enti ancora.

Il 18 luglio 2014 viene condannato dalla Cassazione a 5 anni e 4 mesi di reclusione per sequestro di persona e minacce nei confronti di donne moldave [16].

Attività all'estero
Residente dalla fine del 2007 in Moldavia, inviato in missione fidei donum dall'arcivescovo Ruppi, vi ha aperto una fondazione, intitolata Regina Pacis come quella leccese.[17] La fondazione opera anche in Ucraina, in Romania e in Transnistria.

Subito dopo l'apertura dell'ambasciata italiana a Chișinău, l'allora ambasciatore gli aveva messo a disposizione un ufficio presso il consolato italiano, dove gestistiva e dava consigli sul rilascio dei visti.[senza fonte]cosa che al momento non mai gestisce e non ha nessun tipo di legame con la nostra rappresentanza diplomatica in Moldavia.

Nel 2011, il senatore Vincenzo Vita e il deputato Giuseppe Giulietti hanno presentato due distinte interrogazioni parlamentari per chiedere chiarimenti sui ruoli di responsabilità ricoperti da Lodeserto nonostante le condanne.[18][19] Nella risposta del governo, affidata al sottosegretario Alfredo Mantica, emerge che don Cesare Lodeserto ha ottenuto la cittadinanza moldava ed è inoltre stato nominato vicario della diocesi di Chișinău.[20]

Note
^ Andrea nel 1986 mi insegnava religione all istituto Oriani di corso Vittorio Emanuele. Morrone, Don Cesare non torna nel Salento. La sua festa celebrata in Moldavia, in Corriere della Sera, 13 settembre 2010. URL consultato il 27 novembre 2011.
^ La Fondazione Regina Pacis vince l'appalto per il CPT
^ Niente condanna a don Cesare Lodeserto. «Senza querela» non ci fu reato simulato Archiviato l'8 novembre 2018 in Internet Archive., Reteluna Lecce, 31 marzo 2009.
^ Antonio Massari, «Don Cesare è colpevole», Il Manifesto, 23 luglio 2005.
^ Lo scandalo della "Fondazione Regina Pacis".
^ La vicenda ha avuto notevole eco mediatica. Si legga l'editoriale di Francesco Merlo, I ceffoni di don Cesare, apparso su La Repubblica il 16 marzo 2005.
^ 'Violenze a San Foca' don Cesare condannato - Repubblica.it » Ricerca
^ Don Cesare Lodeserto. Processo rinviato ad aprile - Il tacco d'Italia Archiviato il 10 giugno 2015 in Internet Archive.
^ www.lecceprima.it/cronaca/minacce-e...don-cesare.html Dal sito lecceprima.it
^ Emilio Gioventù, Rimborsi per immigrati fantasma[collegamento interrotto], Italia Oggi, 15 luglio 2009.
^ [1][collegamento interrotto]
^ Condannato per truffa don Cesare Lodeserto - Bari - Repubblica.it
^ Don Cesare: attesa per oggi la sentenza di appello - Il tacco d'Italia Archiviato il 10 giugno 2015 in Internet Archive.
^ Don Cesare Lodeserto assolto. La Cassazione: "Fatto non sussiste"
^ Peculato, quattro anni in appello per don Cesare Lodeserto
^ Sequestro di persona e minacce: don Cesare è colpevole anche per la Cassazione | Corriere Salentino
^ E Don Cesare viaggia con la scorta dello Stato
^ Vincenzo Vita, "Debito con la giustizia italiana di don Cesare Lodeserto, ex direttore del centro di permanenza temporanea "Regina Pacis" di San Foca, Lecce, interrogazione a risposta scritta, 25 gennaio 2011.
^ Giuseppe Giulietti, "Ruoli di responsabilità nella fondazione "Regina Pacis" ricoperti da don Cesare Lodeserto nonostante le diverse condanne", interrogazione a risposta scritta, 26 gennaio 2011.
^ Alfredo Mantica, "Risposta scritta all'interrogazione dell'on. Giuseppe Giulietti", 3 maggio 2011.
Collegamenti esterni
Arcidiocesi di Lecce, su diocesilecce.org.
Fondazione Regina Pacis, su reginapacis.org. URL consultato il 18 settembre 2008 (archiviato dall'url originale il 27 agosto 2008).
ASGI: Associazione Studi Giuridici sull'Immigrazione, su asgi.it. URL consultato il 18 settembre 2008 (archiviato dall'url originale il 15 settembre 2008).
 
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view post Posted on 30/3/2022, 20:50

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ACCOGLIENZA IMBARAZZANTE
Luigi Di Maio aiuta i moldavi ma omaggia il prete pregiudicato
La foto \u00E8 stata pubblicata sul portale www.portalecce.it
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GAETANO DE MONTE E NELLO TROCCHIA
30 marzo 2022 • 06:00
La Moldavia è terra di transito per le migliaia di profughi che scappano dall’Ucraina, è diventato un enorme centro di smistamento di donne, bambini che scappano dalle bombe russe. Uno dei centri è la fondazione Regina Pacis, presieduta dal sacerdote don Cesare Lodeserto.
Un sorridente Luigi Di Maio, lo scorso 15 Marzo a Chisinau, gli stringe la mano mentre annuncia un progetto da dieci milioni di euro per aiutare la Moldavia e i centri di soccorso e accoglienza in collaborazione con l’Unhcr. Di Maio ha elogiato l’opera di Don Cesare che si è occupato di accoglienza anche in Italia, ma non era finita benissimo.
Don Cesare, nel 2014, è stato condannato in via definitiva a 5 anni e quattro mesi di carcere, in buona parte indultati, per calunnia, estorsione e sequestro di persona.
 
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