Laici Libertari Anticlericali Forum

Dopo 2 fallimenti si scioglie l'intruglio di san Gennaro, il santo mai esistito, Il nuovo arcivescovo Battaglia ancora in fase di rodaggio

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 19/9/2021, 17:23

Group:
Administrator
Posts:
8,010

Status:


Il nuovo arcivescovo Battaglia ancora in fase di rodaggio,



www.ilmessaggero.it/italia/miracol...1A9T1DVouJ72KX8

Miracolo di San Gennaro, si ripete il prodigio della liquefazione del sangue

Domenica 19 Settembre 2021, 10:19 - Ultimo aggiornamento: 14:58

Un applauso "liberatorio" ha accolto nel Duomo l'annuncio dell'avvenuto prodigio "del miracolo" della liquefazione del sangue di San Gennaro. Un annuncio dato dall'arcivescovo, monsignor Domenico Battaglia, alle ore 10 in punto. Ma ancor prima dell'annuncio ufficiale, tra i fedeli sistemati lungo il passaggio dell'ampolla, che dalla Cappella di San Gennaro, dove è custodita, porta fino all'altare, già serpeggiava l'entusiasmo per l'avvenuto miracolo. «È sciolto!», ha detto una donna alla vista dell'ampolla stretta tra le mani dell'arcivescovo. Il ripetersi del miracolo è infatti letto come buon auspicio per la città e per la Campania. Un miracolo che è «dono, segno importante per la città», ma che don Battaglia ha invitato i fedeli «a non scambiare per un oracolo da consultare».

Celebrazioni che si sono svolte nel rispetto delle norme anti covid: solo 450 i fedeli ammessi all'interno e 200 sul sagrato. Un San Gennaro che cade in prossimità delle elezioni amministrative ma l'arcivescovo non aveva previsto inviti per i candidati. Solo l'ex sindaco ed ex presidente della Regione Campania, Antonio Bassolino, era in Duomo come da tanti anni è solito fare. Ma seppur assenti, ai candidati don Battaglia ha lanciato un messaggio: «Solo chi ama Napoli sarà capace di amministrarla, solo chi sentirà di appartenerle potrà servirla. La funzione delle istituzioni - ha aggiunto - non è la promozione delle carriere politiche ma è il servizio del bene comunitario. La politica non può essere semplice gestione dell'esistente, ma deve essere progetto, sogno. Napoli ha bisogno di un tempo nuovo».

Al futuro sindaco, l'arcivescovo ha "promesso" di essergli accanto «in tutte le iniziative che mettono al centro la persona ed il bene comune, combatterò tutte le battaglie autentiche per affermare i giusti diritti, starò accanto nella difesa delle istituzioni da ogni velleità affaristica e da ogni tentativo di infiltrazione camorristica». Una camorra che - ha sottolineato don Mimmo - «bagna Napoli del sangue di tante vite spezzate prima di spiccare il volo, di tanti sogni caduti sul suolo dell'indifferenza, del sangue dei poveri e degli innocenti, dei piccoli e degli umili, di coloro che ogni giorno faticano senza sosta per vivere con dignità, per camminare spediti sui sentieri dell'onestà e della giustizia».

Il pensiero per Samuele
Dall'arcivescovo è stato rivolto un pensiero ai genitori del piccolo Samuele, il bimbo, di quasi 4 anni, precipitato dal balcone di casa in via Foria (in relazione a questa vicenda è stato fermato un 38enne indiziato di omicidio), da cui ieri si è recato in visita a casa. Per loro, Battaglia ha chiesto ai fedeli di raccogliersi in preghiera «perché hanno bisogno della vostra vicinanza». Nelle parole di don Mimmo attenzione anche al tema del lavoro e in particolare per gli operai della Whirlpool che in questi mesi ha più volte incontrato. Alla celebrazione hanno assistito l'ex arcivescovo metropolita, cardinale Crescenzio Sepe, e il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca. Assente il sindaco, Luigi de Magistris, che riveste anche il ruolo di presidente della Deputazione di San Gennaro, rappresentato dal suo vice, Carmine Piscopo. Al termine della celebrazione, l'ampolla con le reliquie del Santo Patrono di Napoli e della Campania è stata riposta nella teca nella Cappella a lui dedicata.

https://www.fanpage.it/napoli/san-gennaro-...erzo-tentativo/

San Gennaro fa il miracolo: il sangue si scioglie al terzo tentativo

Il miracolo di San Gennaro è avvenuto: il sangue nell’ampolla si è sciolto alle 17.15 di domenica 2 maggio, dopo una lunga attesa e i primi due tentativi non riusciti. Così il patrono dei napoletani ha concesso il prodigio liquefacendolo, a darne notizia Don Doriano. I cittadini hanno tirato un sospiro di sollievo.
ATTUALITÀ 2 MAGGIO 2021 18:16di Alessia Rabbai

Il sangue di San Gennaro si è sciolto nel pomeriggio di domenica 2 maggio. Il Santo ha fatto attendere i fedeli, lasciandoli con il fiato sospeso: poi finalmente, alle ore 17.15 è avvenuto il miracolo, al terzo tentativo. A darne notizia a Napoli Don Doriano, che ha pubblicato su Facebook la foto della sacra ampolla con il sangue del santo liquefatto: "Il prodigio della liquefazione del sangue è avvenuto!". E i napoletani che si sono affidati a lui hanno tirato un sospiro di sollievo. "C'era un grosso grumo al centro della teca – spiega il sacerdote – ma improvvisamente il sangue ha iniziato a sciogliersi…Viva San Gennaro!!!". Per i napoletani, molto legati a questa tradizione, il fatto che il sangue non si sciolga è presagio di sventura. Tantissimi i messaggi dei fedeli, che suoi social network hanno commentato con entusiasmo il miracolo avvenuto e hanno dedicato una preghiera al santo, per chiedergli protezione e la liberazione dalla pandemia. Chi lo desidera può recarsi al Duomo a venerare le reliquie fino a domenica prossima 9 maggio dalle ore 9 alle 12.30 e dalle ore 16.30 alle 18.30.


Il sangue di San Gennaro si è sciolto al terzo tentativo
Napoli nelle scorse ore era in attesa per la mancata liquefazione del sangue di San Gennaro, che stamattina non si è sciolto, destando preoccupazione. Si respirava un clima quasi sospeso in città, di religiosa attesa. Al secondo tentativo infatti l'ampolla era rimasta intatta. Niente miracolo alla messa delle ore 9 al Duomo. In quel frangente l'arcivescovo di Napoli Mimmo Battaglia ha esortato comunque i fedeli a non essere negativi e di continuare a pregare: “Non cedete alla brama di leggere buoni o cattivi auspici in questo evento” ha detto, quando l'ampolla conentente il sangue del santo patrono di Napoli era rimasta integra per la seconda volta. Il Covid ha annullato anche questa volta la tradizionale processione di San Gennaro che avrebbe dovuto celebrarsi nella serata di ieri, sabato primo maggio. Proprio ieri il primo tentativo, non riuscito, della liquefazione del sangue. Non è la prima volta che accade: che non si sciogliesse subito era già successo il 16 dicembre del 2020 e allora non si ripeteva il miracolo da maggio.

www.farodiroma.it/sangue-san-gennar...inale-bagnasco/

Il sangue di san Gennaro si scioglie per Bagnasco

12 Gen 2018
Il sangue di san Gennaro si scioglie davanti al cardinale Bagnasco e a un gruppo di sacerdoti liguri, accompagnati dall’ex presidente della Cei e attualmente presidente dei vescovi europei in visita a Napoli per seguire gli esercizi spirituali. Il prodigio è avvenuto al di fuori delle tre date tradizionali: infatti, tre volte l’anno (la domenica che precede la prima domenica di maggio, settembre e dicembre), durante una solenne cerimonia i fedeli accorrono per assistere alla liquefazione del sangue. L’annuncio è stato dato dallo stesso cardinale Bagnasco nel corso della messa celebrata successivamente nella cappella di Santa Restituta, alla presenza di un gruppetto di fedeli napoletani. Il gruppo si era riunito questa mattina nella Cappella del Tesoro di San Gennaro nel Duomo di Napoli per la celebrazione delle lodi. Quindi è stata aperta la cassaforte dove oggi, all’interno di una piccola teca rotonda con una cornice d’argento, sono custodite le due boccette. Poco dopo c’è stata la liquefazione, che fu documentata per la prima volta, come riportato da “Chronicon Siculum, solo nel 1389.

La storia

Secondo la tradizione San Gennaro nacque nel III secolo d. C. a Napoli. Divenuto vescovo di Benevento, si fece ben presto amare da tutta la comunità, cristiana e pagana. Quando seppe che il giudice Dragonio aveva incarcerato il diacono Sossio, a capo della comunità di Miseno, decise di tornare a Napoli per fargli visita insieme con i diaconi Festo e Desiderio. Il proconsole, saputo del loro arrivo e credendo di fare cosa grata all’imperatore Diocleziano, li fece arrestare e li condannò a morire nell’anfiteatro di Pozzuoli, sbranati dagli orsi, o secondo alcuni, dai leoni. Le belve però si mostrarono stranamente mansuete e Dragonio decise così di farli decapitare il 19 settembre del 305 d. C. Inizialmente le spoglie di San Gennaro furono poste a Pozzuoli e dopo circa cento anni furono trasferite nelle catacombe di Capodimonte, chiamate poi con il nome del Santo. Durante questo spostamento avvenne ciò che nessuno avrebbe mai immaginato: il suo sangue, conservato in due ampolline, si sciolse. Una curiosità: una delle due ampolle contiene meno sangue poiché Carlo III di Borbone ne prelevò una parte per portarlo con sé in Spagna.

Il caso

La sua esistenza storica è posta in dubbio. Le fonti dell’epoca non ne parlano, i primi cenni risalgono a oltre un secolo più tardi. I documenti più significativi risalgono al VI e al IX secolo. Per questa ragione, poco dopo il Concilio Vaticano II, che si svolse dal 1962 al 1965, una commissione formata da vescovi e teologi, chiamata Congregazione dei Riti, pensò di cancellarlo dal calendario dei santi con una riforma liturgica del 1969. La reazione del popolo partenopeo e della Curia napoletana alla decisione fu immediata. Napoli insorse contro questa comunicazione perché non accettava di veder revocare la santità al proprio santo patrono. Vedendo la reazione dei cittadini del capoluogo campano il Vaticano decise di restituire san Gennaro ai propri fedeli, declassandolo però a santo di serie B, ossia specificando che il suo culto doveva avere una diffusione esclusivamente locale. Ma anche in questo caso, i napoletani risolsero la situazione con la simpatia che li contraddistingue. Pensando che il martire cristiano potesse risentire di questa decisione, i cittadini ricoprirono i muri della città con scritte che avevano l’obiettivo di consolarlo. Tra le più celebri si ricorda: “San Gennà, futtatenne!”. L’amore che i fedeli provavano per questo santo portò Giovanni Paolo II a proclamarlo ufficialmente patrono di Napoli e della Campania nel 1980.

Francesco Donat-Cattin
 
Top
0 replies since 19/9/2021, 17:23   571 views
  Share