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Don Piergiorgio Albertini, condannato per pedofilia ma prescritto., Violentò per 3 anni bimbo di 9. Diocesi di Biella: "non è un pedofilo"

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view post Posted on 10/3/2013, 00:22
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Violentò per 3 anni bimbo di 9. Diocesi di Biella: "non è un pedofilo"

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www.corriere.it/cronache/13_marzo_0...7879da0fc.shtml

PARROCO DEL COMUNE DI BORBA, A 150 KM DA MANAUS, IN AMAZZONIA
Brasile, prete italiano condannato per pedofilia
Nove anni a un sacerdote per avere abusato sessualmente dal 1993 al 1996 di un bambino di nove anni

Un altro caso di prete condannato per pedofilia, stavolta italiano ed in Brasile. Piergiorgio Albertini è stato condannato a nove anni di reclusione per aver abusato sessualmente per tre anni a partire dal 1993 di un bambino di nove anni. Albertini, di origine svizzera ma di nazionalità italiana, 73 anni, era parroco del comune di Borba, a 150 km da Manaus, capitale dell'Amazzonia.

Redazione Online9 marzo 2013 | 19:40

www.oimpacto.com.br/polemica/padre-...ia-no-amazonas/

4 de março 2013 as 9:14 am
Padre é condenado por pedofilia no Amazonas
Piergiorgio Albertini é o 1º bispo católico condenado pela justiça Amazonas a 9 anos de prisão
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Piergiorgio Albertini é o 1º bispo católico condenado pela justiça Amazonas a 9 anos de prisão

Piergiorgio Albertini é o 1º bispo católico condenado pela justiça Amazonas a 9 anos de prisão

O italiano Piergiorgio Albertini, o “Padre Jorge”, 72, é o primeiro bispo da Igreja Católica condenado pela justiça Amazonas pelo o crime de estupro de vulnerável contra três crianças, todas de famílias pobres, que frequentavam a casa paroquial de Cristo Rei, no Município de Boba (a 215 quilômetros de Manaus, no rio Madeira), onde o padre exercia o sacerdócio há mais de uma década. Na última terça-feira, ele foi sentenciado pelo juiz Eliézer Fernandes Júnior a cumprir nove anos de prisão em regime fechado.

Até a última sexta-feira, Padre Jorge ainda não havia sido encontrado para tomar ciência da sentença. De acordo com o juiz, ainda não é possível dizer se ele está foragido ou não, já que o seu passaporte está em poder do juiz. Nos últimos meses, ele alegou estar doente e chegou a se ausentar da cidade sem autorização judicial. Desde que passou a ser investigado, em 2003, ele foi afastado das funções que exercia na basílica de Santo Antônio, prelazia de Borba.

Padre Jorge começou ser investigado após denúncias feita por uma de suas vítimas, a menina Fernanda**, na época com 9 anos. Ela contou que foi atraída para a casa paroquial, onde o bispo praticou com ela vários atos libidinosos. Em seu depoimento, a menina declarou que ele a fazia sentar em no colo dele e acariciava as partes íntimas dela. No final, ele oferecia alimentos, guloseimas e até dinheiro para ela.

Segundo Fernanda, o bispo ficava despido e mandava ela tirar a roupa para pegar nas partes íntimas dela. No depoimento consta ainda que o bispo se esfregava no corpo dela até ejacular. Depois, padre Jorge sempre prometia presenteá-la com bicicleta, bolsa de estudo e dinheiro. A menina disse que ele manteve a prática libidinosa com ela até os 13 anos de idade. Conforme o exame, realizado na época pelo médico Hector Rey, o hímen da adolescente estava rompido há, pelo menos, sete dias. ”Eu cheguei a ver ele fazendo isso com outras meninas. Não quero mais falar sobre isso”, disse ela à reportagem.

Outra vítima do Padre Jorge, que conseguiu denunciá-lo, foi a menina Carla**. Quando ela completou 12 anos, o bispo disse que iria presenteá-la e convidou-a para ir à casa paroquial. No local, ele a presenteou com um estojo de escova e pente, brinde de uma companhia aérea, e em seguida abriu a geladeira, mostrando que tinha muitos chocolates. Segundo depoimento da vítima, o padre chamou-a para sentar-se na coxa dele, que passou a mão nas partes íntimas dela.

Carla contou ainda que certa vez foi levada com outras crianças a um balneário da cidade denominado “Lira”, para aprender nadar e que o Padre Jorge, enquanto ensinava-a passava as mãos nela.

Carla afirmou que o padre costumava abraçá-la sempre pela frente ou por trás e esfregava o órgão genital nela, dizendo que era sem querer.

Com base na denúncia das vítimas, foi instaurado inquérito policial para investigar o caso e, no decorrer das investigações, ficaram comprovadas as acusações, por meio das declarações das vítimas.
Fonte: A Crítica

Edited by pincopallino2 - 3/2/2021, 20:27
 
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http://www.laprovinciadibiella.it/pages/sa...ilia-17337.html

SI TRATTA DI DON PIERGIORGIO ALBERTINI
Sacerdote biellese condannato a nove anni per pedofilia
Ha evitato il carcere grazie alla prescrizione del reato
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Articolo pubblicato il 04-05-2016 alle ore 18:27:18.
Sacerdote biellese condannato a nove anni per pedofilia 3
Don Piergiorgio Albertini
Nel marzo 2013 è stato condannato in Brasile a nove anni di reclusione per aver abusato sessualmente, per tre lunghi anni a partire dal 1993, di una bambina di nove. Oggi, invece di essere rinchiuso in un carcere sudamericano per scontare la condanna, venuta meno solamente per la prescrizione, continua a svolgere la sua missione sacerdotale nel Biellese. Prete a tutti gli effetti. Fino a poco tempo dava un aiuto nelle parrocchie della zona di Mosso.

E’ questa la parabola di don Piergiorgio Albertini, 76 anni, nato in Svizzera, da famiglia biellese. La sua vicenda sta venendo a galla grazie a un altro sacerdote della diocesi, don Andrea Giordano, che l’ha raccontata - scandalizzato - nel suo blog chiesacontrocorrente.it. sollecitando l’intervento delle gerarchie ecclesiastiche per un definitivo allontanamento del soggetto. www.chiesacontrocorrente.it/news/come-a-boston/

La storia è narrata senza riferire il nome dell’interessato ma gli elementi forniti hanno portato in breve un altro “blogger” biellese, l’ambientalista Daniele Gamba, all’identificazione del personaggio. http://arcangelo-gamaz.blogspot.it/2016/05...-diocesano.html Secondo le cronache brasiliane don Piergiorgio Albertini, conosciuto dagli indigeni come padre George, è stato il primo sacerdote condannato per pedofilia nella storia giudiziaria dell’Amazzonia. Residente nel comune di Borba dov’era stato inviato in missione, secondo quanto stabilito dal giustizia sudamericana l’uomo avrebbe approfittato sessualmente di una bambina (tralasciamo i particolari veramente scabrosi). Ci sarebbero state violenze anche nei confronti di altri minori, episodi avvenuti, come hanno accertato le indagini della polizia brasiliana, nel rettorato di Cristo Re, sempre a Borba, situata a 150 chilometri dalla capitale dell’Amazzonia, Manaus. Questo genere di fatti si sarebbero protratti per almeno tre anni.

La vicenda è venuta a galla nel 2003 quando una delle vittima, diventata adulta, si è rivolta al “Conselho Tutelar” (paragonabile ai nostri centri d’aiuto). Tra l’altro, la ragazza avrebbe riferito che, una volta iniziate le indagini, il sacerdote avrebbe offerto a lei e al rappresentante dell’organismo una casa e una moto per ritirare le accuse. Come si è detto, il processo invece è andato avanti fino alla condanna emessa il 26 febbraio 2013 dal giudice Eliezer Fernandes Júnior. Se don Albertini si è salvato dal carcere è stato solamente perchè la Primeira Câmara Criminal do Tribunal de Justiça do Amazonas ha dichiarato prescritto il reato essendo avvenuto vent’anni prima. Da ricordare che nel 2010 era stato assolto dall’accusa di abuso sessuale e stupro nei confronti di un’adolescente che all’epoca dei fatti, nel 2004, aveva 14 anni. Riottenuto così il passaporto che gli era stato immediatamente sequestrato, don Piergiorgio Albertini ha potuto far rientro in Italia e nel Biellese.

Ma nell’era di internet far perdere le proprie tracce è praticamente impossibile, ancor più considerando il fatto che la sua vicenda aveva suscitato l’interesse degli organi di informazione nazionali. E così don Andrea Giordano e poi Daniele Gamba hanno riportato a galla questa storia triste, molto triste.

A questo punto c’è solamente da capire come si muoverà la chiesa locale. Una volta che la vicenda è di dominio pubblico niente e nessuno può trincerarsi dietro l’ormai celebre frase “tutto è avvenuto a mia insaputa”. La storia di don Piergiorgio Albertini, prete missionario inviato in Brasile per salvare gli indios, rientrato a casa con addosso la più infamante delle accuse, è tutt’altro che giunta all’epilogo.

Walter Leotta

www.chiesacontrocorrente.it/news/come-a-boston/
COME A BOSTON???

23.04.2016 08:39
Qualche mese fa , avendo commentato sul sito il film “ Il caso Spotlight “ e avendo fatto velate rivelazioni sul problema della pedofilia qui da noi in diocesi , sono stato avvicinato da un investigatore , al quale ho raccontato confidenzialmente alcuni fatti, fatti che avevo fatto presente al mio vescovo ottenendo come reazione una pilatesca apatia . Con l’investigatore ci siamo lasciati che se avessi avuto notizie lo avrei informato . Qualche giorno fa , dopo averci pregato sopra , mi sono recato personalmente dall’investigatore per informarlo che un sacerdote incardinato in questa diocesi e condannato per pedofilia fuori dal nostro Paese è rientrato , per stabilirsi , se non provvisoriamente , definitivamente nella nostra provincia . Di questo fatto alcuni sacerdoti biellesi qualche anno fa avevano informato il presbiterio delle malefatte di questo prete , avendo loro visitato e sostenuto economicamente la missione presso la quale operava . Dopo la recente intervista richiestami dal quotidiano la Stampa , da New YorK , ho ricevuto una richiesta di informative su questo prete . Chi mi scriveva nascondeva la sua identità con uno pseudonimo , per cui non ho ritenuto di rispondere , né sento il dovere di relazionarvi , cari amici di Chiesa Controcorrente , circa il contenuto della mail inviatami perché la fonte è anonima . Questa mi invitava ricercare notizie del missionario su internet , cosa che puntualmente ho fatto e ho avuto riscontro su quanto i due sacerdoti biellesi avevano constatato di persona . Che questo personaggio sia in diocesi è testimoniato dal bi-settimanale cattolico che a gennaio ( se non erro ) ne ha pubblicato la fotografia essendo stato festeggiato nell’ambito degli anniversari delle ordinazioni , inoltre dal presbiterio si è venuti a conoscenza , inizialmente, delle sua collaborazione presso una parrocchia così come dei suoi successivi spostamenti . Vorrei fare una battuta , brutta , ma efficace “ l’orco è qui “ ed è mio dovere di cittadino e ancor più di prete di informarne le autorità competenti . Il mio vescovo è già informato perché l’ha accolto al suo rientro conferendogli un incarico pastorale , mentre avrebbe dovuto lui , informare gli organi investigativi , ma non l’ha fatto perché ho constatato personalmente che questi , prima della mia informativa , erano allo scuro . Il vescovo di questa diocesi avrebbe dovuto ridurre allo stato laicale questo prete , secondo quanto recita il Codice di diritto Canonico e precisamente il canone 1395 § 2 al titolo V “ Delitti contro obblighi speciali “ nel quale riporto testualmente il testo : “ Il chierico che abbia commesso altri delitti contro il sesto precetto del Decalogo , se invero il delitto sia stato compiuto con violenza , o minacce , o pubblicamente , o con un minore al di sotto dei 16 anni , sia punito con giuste pene , non esclusa la dismissione dallo stato clericale , se il caso lo comporti “ . Informo che sotto il “ governo “ di Benedetto XVI , 400 preti pedofili sono stati ridotti allo stato laicale , perché chi si macchia di questa infamia deve essere ridotto allo stato laicale non può più stare nel presbiterio , ne perde il diritto proprio per l’efferatezza del delitto . Il caso Spotlight , anche qui da noi ? Questo è il secondo caso in diocesi e la tecnica è la stessa del noto caso della diocesi di Boston , la copertura di questi individui spostandoli dai luoghi dove avevano commesso i loro delitti , perché è di delitto che parliamo ; è giustificata e giustificabile la discrezione e , se hanno scontato le pene inflitte , è giusta la loro integrazione o reintegrazione ma non più nel presbiterio , questi non devono più operare nelle parrocchie , né essere messi a contatto con minori , così come non devono più essere parte del presbiterio , quel delitto lo ha dichiarato anche il santo Padre , per un prete, è un fatto grave , gravissimo più ancora che per un laico …. ho ancora riletto una dichiarazione , forte e pittoresca del santo Padre sul fenomeno “ ….. userò il bastone contro i preti pedofili …. “ ma sarebbe giusto anche con i vescovi che non intervengono . Non volerà una mosca qui in diocesi , bocche cucite , grande silenzio , spero solo che questo signore ( nel caso Spotlight , l’avvocato incaricato , vergognosamente , dalla diocesi di Boston di contrattare i risarcimenti con i genitori delle vittime li definì “ feccia “ ) non rechi danni adesso che è approdato , sbarcato qui da noi perchè , non conosciuto e protetto dall’abito che indossa e, che ha già indelebilmente macchiato, potrebbe agire indisturbato ….. dovesse succedere l’irreparabile , sicuramente sua sarà la responsabilità dell’atto, ma la responsabilità morale di quell’atto ricadrà su chi , potendo anzi dovendo , non ha voluto fermarlo …. e questo non sono certo io che ho segnalato “ l’orco “ o la “ feccia “ a chi di dovere …. ma chi ha la responsabilità del presbiterio e di quelli con i quali la condivide .


Maggiori informazioni www.chiesacontrocorrente.it/news/come-a-boston/

http://arcangelo-gamaz.blogspot.it/2016/05...-diocesano.html
l'Arcangelo 23-16 GARANTISMO DIOCESANO



Immancabile è giunto il comunicato stampa del Consiglio Epispopale della Diocesi di Biella (vedi link).

Secondo tale organo "Il 7 aprile 2014 don Albertini è assolto dall’accusa dal Tribunale civile dello Stato dell’Amazzonia in Brasile".

Diversamente da quanto affermato dal Consiglio Episcopale nella sentenza (1) del Tribunale di Giustizia dello Stato dell'Amazzonia, emessa dal Giudice Carla Maria Santos dos Reis il 7 aprile 2014, si riscontra la seguente conclusiva disposizione, assunta dal magistrato dopo aver attentamente valutato le prescrizioni intervenute:

"extingo a punibilidade de Albertini Piergiorgio"

Dunque nessuna assoluzione ma mera estinzione della punibilità, che è tutt'altra cosa.

Il Consiglio Episcopale, che evidentemente non sa ben leggere le sentenze, ha ritenuto utile chiudere il proprio comunicato con un richiamo alla diffamazione di persone dichiarate innocenti. Purtroppo il tribunale brasiliano non ha - tecnicamente - dichiarato innocente l'imputato né stabilito la sua estraneità ai fatti contestati.

E tale richiamo - quasi una minaccia - illustra che il problema principale di questo Consiglio Episcopale non è la necessità di chiarezza, trasparenza ed informazione. Se così fosse nel 2013 il giornale "Il Biellese" avrebbe dovuto pubblicare la notizia della 1^ sentenza di condanna.

L'unica vera preoccupazione del Consiglio Episcopale Diocesano, invece, è la salvaguardia della propria immagine e delle campagne di finanziamento della Chiesa Cattolica e delle sue missioni.

Quante sono le offerte pervenute per i progetti diocesani in Brasile ? Quanti sono gli spot pubblicitari "Chiedilo a loro" ove sono illustrati amorevoli sacerdoti impegnati nel sociale ?

Se la Diocesi di Biella avesse puntualmente narrato/informato delle vicende giudiziarie di don Albertini Piergiorgio avrebbe illustrato che su questo tema - gli abusi sui minori - c'è nella Chiesa un reale cambiamento.

Paventare la diffamazione per chi denuncia il rischio di "silenzio complice" va esattamente nell'opposta direzione.


********


Nota 1) Sentenza del Tribunale dei Giustizia dello Stato dell'Amazzonia del 07/04/2014

Sentenza pagina 2
Sentenza pagina 3
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Sentenza pagina 7
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Sentenza pagina 9
Sentenza pagina10
Sentenza pagina 11
 
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http://www.ecodibiella.it/it/web/%C2%ABin-...ez/biella-citta

Articolo di: giovedì, 05 maggio 2016, 9:47 m.
«In Diocesi non ci sono preti pedofili»

«In Diocesi non ci sono...
Il caso di un prelato biellese missionario in Brasile

BIELLA - «La Diocesi di Biella non è a conoscenza di alcun caso o di casi di pedofilia in cui siano coinvolti sacerdoti incardinati nella Diocesi. La totale trasparenza richiesta da papa Benedetto XVI, papa Francesco e da tutta la chiesa italiana trova il più pieno consenso nella nostra Diocesi, laddove i fatti vengano circostanziati e denunciati all’autorità competente». E’ quanto si legge in un lungo comunicato stampa diffuso ieri dal Consiglio episcopale della Diocesi di Biella, in merito a notizie apparse su un blog e poi riprese nella rubrica di Daniele Gamba “L’Arcangelo” e ieri dal giornale La Provincia in merito a presunti casi di pedofilia che hanno visto protagonisti preti della diocesi di Biella.
Tutto nasce da un blog tenuto da don Andrea Giordano in cui si parla di un prete che è stato condannato per pedofilia al di fuori dell’Italia. Don Andrea Giordano scrive di aver avvisato il vescovo ma che in Diocesi non vola una mosca sull’argomento. Argomento che viene ripreso, invece, da Daniele Gamba sul suo “Arcangelo”, in cui svela il nome del prete: si tratta di don Piergiorgio Albertini, missionario biellese nella parrocchia di Cristo Rei, città di Borga, in Brasile. Gamba aggiunge: «Sarebbe di estremo interesse che la Diocesi di Biella risponda non tanto a don Andrea Giordano ma illustrando ai propri fedeli le vicende processuali che portarono nel 2013 alla condanna a 9 anni di reclusione per abusi su minori nei confronti del don. Alla sentenza emessa il 26 febbraio 2013 dal giudice Eliezer Fernandes Júnior seguì ricorso e la Primeira Câmara Criminal do Tribunal de Justiça do Amazonas ha ritenuto prescritto il reato (i fatti erano avvenuti nel 1993). Il sacerdote, beneficiando sostanzialmente della lentezza della giustizia brasiliana, è uscito indenne dalla vicenda processuale, ha ottenuto il passaporto, è rientrato nel biellese ove officia nell'area di Mosso-Trivero».
Enzo Panelli

Leggi di più sull'Eco di Biella di giovedì 5 maggio 2016
 
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http://www.lastampa.it/2016/05/04/sentenza...vCL/pagina.html
PODER J UDI CI ÁRI O
TRIBUNAL DE J USTI CA DO ESTADO DO AMAZONAS
GABI NETE DA DESEMBARGADORA CARLA MARI A S. DOS REI S
"Art. 65 . Sio circunst.Anclas que sempre atenuam a pena:
1 - ser o agente menor de 21 (vlnte e um). na data do fato, ou maior de
70 (s.etenta) anos, na data da senten(a;"
Assim. reduz-se a pena provisória em um ano. resultando em 7
(sete) anos de reclusao, a qual se torna definitiva ante a auséncia de causas de
aumento ou diminui~ao de pena.
De acordo como art 109, 111, do CP, a pena ora aplicada prescreve
em 12 (doze) anos. Nao obstante. por ser o agente maior de setenta anos na data da
senten~a. o lapso prescricional conta-se pela metade, conforme art. 115, do mesmo
diploma I egal. Sen do assim, a reprimenda fi xada no presente caso possui como limite
prescricional 6 ( seis) anos.
In casu. verificando-se que desde o recebimento da denúncia até a
data da prolata~ao da senten~a decorreram pouco mais de 7 (sete) anos, faz-se
míster reconhecer a ocorréncia da prescri~ao retroativa.
Cumpre ressal ta r, por fi m. que a prescri~ao foi reconhecida no caso
em tela como decorréncia da aplica~ao da lei anterior, mais benéfica ao agente. e da
atenuante suscitada pelo órgao Ministerial. e nao pela redu~ao da reprimenda
inicialmente fixada pelo Magistrado a quo, como requereu a defesa.
Sendo assim. conhe~o do presente recurso e nego-lhe provimento.
Por outro lado, de ofício e em harmonía com o parecer do Graduado órgao do
Ministério Público, extingo a punlbllldade de Plergloglo Albertlnl. com fulcro no
art. 107. IV, do CP.
É como voto.
Carla Maria Santos dos Rels
Desembargadora Relatora

http://www.lastampa.it/2016/05/04/edizioni...lVN/pagina.html

Abusi su una bambina in Brasile, il sacerdote non è punibile per intervenuta prescrizione
Il missionario Piergiorgio Albertini, 76 anni, condannato a 7 anni, prima sospeso e poi riammesso. Nel frattempo è rientrato nel Biellese. Si è sempre dichiarato innocente. La Curia: «Solo calunnie»

La sede del vescovado: secondo la Curia si tratta di calunnie

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04/05/2016
DANIELE PASQUARELLI
BIELLA
Un sacerdote biellese, Piergiorgio Albertini, 76 anni, già viceparroco a Campore Falcero e ora ospitato dalle suore di clausura di Trivero, è stato condannato nel 2014 dal tribunale brasiliano dell’«Estado de Amazonas» a 7 anni di reclusione per abusi sessuali nei confronti di bambina di nove, riformando una precedente condanna a 9 anni. Il giudice però, pur riconoscendo «che è innegabile la presenza di prove sufficienti a dimostrare che il ricorrente Albertini abbia praticato atti di libidine contro la vittima», ha estinto la responsabilità penale per avvenuta prescrizione. «Dal ricevimento della denuncia - scrive il magistrato- fino alla condanna sono infatti trascorsi più di 7 anni» quando il termine previsto è di sei.

Clicca qui per leggere la sentenza

La storia
Gli abusi contestati risalgono a quando il sacerdote era in Brasile. Nel '97 padre Piergiorgio, già missionario della Consolata, viene incardinato dall’allora vescovo Massimo Giustetti nel clero della diocesi di Biella e autorizzato a continuare il servizio nella prelazia di Borba, come sacerdote «fidei donum». Nel 2010 le prime notizie dei presunti abusi: il sacerdote si dichiara innocente, ma il vescovo di Borba lo sospende «a divinis» e avvisa il vescovo di Biella, che lo invita a restare in Brasile in attesa della sentenza definitiva. Il 7 aprile di due anni fa la condanna e l’estinzione della responsabilità penale. Tanto basta al vescovo di Borba in Brasile per riammettere nel pieno esercizio del ministero lo stesso sacerdote, dieci giorni dopo, durante la messa del Giovedì Santo. A conclusione definitiva del procedimento il vescovo di Biella chiede il rientro in diocesi del sacerdote, anche a motivo dell’età e della salute.

La denuncia
Solo in questi giorni però la vicenda sale alla ribalta della cronaca. A sollevare il caso è Andrea Giordano, il sacerdote «ribelle» (vedovo e padre di tre figli) nel suo blog Chiesacontrocorrente: «Come scriveva Santa Caterina da Siena, avete taciuto abbastanza . E’ ora di finirla di stare zitti . Gridate con centomila lingue . Io vedo che a forza di fare silenzio il mondo è marcito». L’articolo del religioso, rilanciato anche sui social dal «fustigatore» Daniele Gamba nel suo blog l’Arcangelo e ripreso dal bisettimanale La Nuova Provincia, solleva un polverone che convince la curia e il vescovo Gabriele Mana a prendere una posizione.

Clicca qui per leggere il comunicato del Consiglio episcopale

La Curia
«Con amarezza si deve constatare l’uso della diffamazione e della calunnia come mezzo di comunicazione - scrive tra l’altro Consiglio episcopale -. Il 7 aprile 2014 don Albertini è stato assolto dall’accusa dal Tribunale civile brasiliano. La Diocesi di Biella non è a conoscenza di alcun caso o di casi di pedofilia in cui siano coinvolti sacerdoti incardinati».
 
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http://blog.libero.it/VORREIDUE/11972143.html

DON PIERGIORGIO ALBERTINI CONDANNATO A 9 ANNI DI RECLUSIONE PER PEDOFILIA
Post n°426 pubblicato il 10 Marzo 2013 da nonna.fra1

Tag: 9 anni, abusi, bimbo, Brasile, condannato, DON PIERGIORGIO ALBERTINI, pedofilia., prigione

PIERGIORGIO ALBERTINI EX DON DI 73 ANNI E STATO CONDANNATO A 9 ANNI DI RECLUSIONE IN BRASILLE PER ABUSI SU UN BIMBO DI NOVE ANNI.
DON ALBERTINI ERA PARROCO DI BORBA A 150 KM DA MANAUS,CAPITALE DELL'AMAZZONIA E HA ABUSATO SESSUALMENTE DEL BIMBO PER 3 ANNI.
NOVE ANNI NON SONO TANTI PER UN CRIMINE COSI', POI SE SI PENSA CHE E ANCHE UN PRETE SONO POCHISSIMI, C'E' DA DIRE PERO' CHE SE FOSSE STATO PROCESSATO IN ITALIA NE PRENDEVA UN TERZO.

http://www.laprovinciadibiella.it/pages/la...iato-17354.html

PARLA IL VICARIO GENERALE MONSIGNOR GIANNI SACCHI
La curia ammette: "Su don Piergiorgio Albertini abbiamo sbagliato"
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Articolo pubblicato il 06-05-2016 alle ore 08:35:42.
La curia ammette: "Su don Piergiorgio Albertini abbiamo sbagliato" 4
Monsignor Gianni Sacchi
La curia biellese fa retromarcia sulla vicenda del prete pedofilo. Lo fa tramite il vicario generale monsignor Gianni Sacchi che, in un'intervista a il Biellese, ammette che il comunicato emesso dal consiglio episcopale leggi il comunicato è stato un errore.

"Quando è stato diffuso il nostro comunicato - dice mons. Sacchi - eravamo in possesso delle informazioni in esso contenute, ovvero che don Piergiorgio Albertini era stato assolto. Solo dopo siamo venuti in possesso della sentenza d'appello del tribunale (che conferma la condanna nei confronti del sacerdote - ndr). Dal punto di vista giudiziario la vicenda è conclusa perché la prescrizione ha estinto la pena. Sulle azioni di cui è stato accusato don Albertini resta però aperto il giudizio all'interno della chiesa e soprattutto quello davanti a Dio".

Parole forti e chiare che cancellano le ombre che si erano addensate sulla curia biellese e che fanno onore al vicario.

http://www.laprovinciadibiella.it/pages/do...cusa-17341.html

Don Piergiorgio Albertini, ora la curia biellese chieda scusa
La vicenda del prete pedofilo
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Articolo pubblicato il 05-05-2016 alle ore 08:51:49.
Don Piergiorgio Albertini, ora la curia biellese chieda scusa 4
Il vescovo di Biella mons. Gabriele Mana
Sembra incredibile che in Curia nessuno sia riuscito a leggere, o abbia voluto leggere..., la sentenza di condanna leggi la sentenza nei confronti di don Piergiorgio Albertini, sacerdote biellese condannato in Brasile per pedofilia. Negli atti della sentenza sono riportate, tra l'altro, in modo piuttosto dettagliato, tutte le porcherie che questo religioso ha commesso nei confronti di una bambina di nove anni. leggi la notizia

Don Piergiorno Albertini è stato condannato in primo grado a nove anni, condanna confermata in secondo grado e ridotta a sette anni. In giudice d'appello ha sentenziato che le prove raccolte nei confronti del sacerdote biellese fugano ogni dubbio sulla sua colpevolezza.

L'iter del processo però si è protratto più dei sei anni previsti dalle legge brasiliana per evitare la prescrizione. Il giudice Carla Maria Santos dos Reis, dopo avere confermato la condanna, ha dunque dovuto estinguere la punibilità (extingo a punibilidade) proprio per intervenuta prescrizione.

Il fatto che il reato sia stato prescritto ha indotto la Curia biellese a diffondere una nota stampa leggi il comunicato, (ripresa in modo servile da alcuni organi di informazione, gli stessi che fino ad oggi aveva ignorato la notizia) in cui si afferma, fra l'altro, che "Il 7 aprile 2014 don Albertini è assolto dall’accusa dal Tribunale civile dello Stato dell’Amazzonia in Brasile".

Assolto??!!!! Il Consiglio episcopale della diocesi di Biella dovrebbe vergognarsi per simili parole e chiedere immediatamente scusa ai fedeli. Non è con questi mezzi che si risponde al recente monito del Santo Padre rivolto proprio a non tollerare più la pedofilia all'interno della chiesa.

La nota stampa della Curia si chiude con un monito: "La diffamazione di persone dichiarate innocenti dal Tribunale è un pessimo metodo di comunicazione di cui si risponde davanti a Dio e, nel caso, anche davanti alla giustizia dei tribunali umani". C'è da sperare che anche chi ha scritto questo comunicato per coprire una condanna per pedofilia possa rispondere davanti a Dio.

http://www.corriere.it/cronache/13_marzo_0...7879da0fc.shtml

PARROCO DEL COMUNE DI BORBA, A 150 KM DA MANAUS, IN AMAZZONIA
Brasile, prete italiano condannato per pedofilia
Nove anni a un sacerdote per avere abusato sessualmente dal 1993 al 1996 di un bambino di nove anni

Un altro caso di prete condannato per pedofilia, stavolta italiano ed in Brasile. Piergiorgio Albertini è stato condannato a nove anni di reclusione per aver abusato sessualmente per tre anni a partire dal 1993 di un bambino di nove anni. Albertini, di origine svizzera ma di nazionalità italiana, 73 anni, era parroco del comune di Borba, a 150 km da Manaus, capitale dell'Amazzonia.

9 marzo 2013 (modifica il 11 marzo 2013)
 
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http://arcangelo-gamaz.blogspot.it/2017/05...-lanno.html?m=1

l'Arcangelo 21-17 CORREVA L'ANNO

Esattamente un anno fa la Diocesi e il Vescovo di Biella "cadevano dal pero" (probabilmente facevano finta di "cadere dal pero").

Non avevano colto l'esatta gravità dei fatti appurati e giudicati in secondo grado dal Tribunale Brasiliano, le molestie sessuali su minori condotte da Padre Giorgio Albertini, per difetto nella comunicazione ricevuta dalle autorità ecclesiastiche brasiliane.

Per metterci una pezza il Vescovo ha inoltrato il caso in Vaticano. Decidano loro, noi la figura di m...a l'abbiamo già fatta (a corollario il silenzio omertoso di tanta curia e cattolici biellesi, in primis don Giovanni Perini).

E loro, in Vaticano, ovviamente non decidono. Aspettano che la gente si dimentichi, che padre Giorgio Albertini, assai anziano, sia più di là che di qua, condizione ideale per sentirsi obbligati alla clemenza, a non dover assumere spiacevoli provvedimenti (e se nel frattempo la natura aiutasse, se facesse il suo corso, non si dovrebbe affrontare più il caso)

Magari il Papa si affaccia alla finestra per l'Angelus domenicale esortando quelli di Meter Onlus ad andare avanti (è successo domenica scorsa) ma è un canovaccio già fin troppo visto: alle belle parole non seguono iniziative interne, basta osservare la palude in cui si ritrova il Vaticano per quanto concerne la riforma dello IOR.

E il caso Albertini, da un anno fermo presso qualche commissione vaticana, è una conferma evidente che l'inerzia è la prassi, altro che andare avanti.

A noi non resta che metterla in rubrica, correva l'anno, e segnalare che un altro prete pedofilo probabilmente la farà franca mentre chi ha sollevato il coperchio (don Andrea) è stato prontamente punito per la troppa esuberanza.

Giusto per chiarirci le idee su come funziona la clericale giustizia ...
 
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view post Posted on 3/2/2021, 20:29

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ALBERTINI Don PIERGIORGIO
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Nato a Ginevra () il 04/07/1940

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