Nocera (SA). Preti e cattolici strafottenti della legge e del Coronavirus.
LA chiesa di S. Giovanni a Nocera
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21 marzo 2020
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NOCERA SUPERIORE - Una canonica aperta, in spregio a tutte le prescrizioni che vietano ogni tipo di adunate e assembramenti. Un gruppo di fedeli riuniti in preghiera insieme a un parroco e al suo vice che hanno sfruttato un orario serale, con poca gente in strada, per incontrarsi nonostante l’emergenza coronavirus. È quanto accaduto nella serata di venerdì nel rione Cicalesi, a Nocera Inferiore: per otto persone scatterà la denuncia per aver violato il decreto della presidenza del Consiglio dei ministri. Preghiere amare, dunque, a rappresentare l’ennesima segnalazione di violazioni arrivate proprio da chi dovrebbe dare l’esempio.
La segnalazione. Nei pressi della chiesa di San Giovanni, in uno dei quartieri popolari e più densamente abitati del centro capofila dell’Agro Nocerino Sarnese, nella prima serata di venerdì sono stati notati degli “strani” movimenti di persone. Ma non all’ingresso principale della parrocchia, bensì davanti alla canonica: un via-vai sospetto di persone che ha spinto alcuni residenti della zona a interrogarsi su cosa stesse accadendo. E segnalare immediatamente la questione alle forze dell’ordine. Il blitz. Al centralino della polizia municipale di Nocera Inferiore è giunta una telefonata: «Ci sono persone in chiesa», il messaggio passato all’operatore che prontamente ha passato le informazioni a una pattuglia in strada. Sul posto, dunque, è giunta un’auto dei caschi bianchi: lampeggiante blu acceso e sirena spenta, i vigili hanno immediatamente compreso che quella segnalazione non era frutto di una suggestione. Quindi sono stati sollecitati dei rinforzi: gli agenti della municipale di Nocera hanno telefonato ai carabinieri del locale Reparto Territoriale, guidati dal comandante Rosario Di Gangi. E, insieme, hanno fatto “irruzione” all’interno della canonica.
