Nonnismo tra preti. A processo 2 preti dell'Oratorio, Palermo. Schiaffi e vessazioni: “N’avissi a vasari i palle che diventasti parrino”; “Lo squarto io, accussì mi fazzu a galera perché sono vecchiu”

Palermo. Schiaffi e vessazioni: “N’avissi a vasari i palle che diventasti parrino”; “Lo squarto io, accussì mi fazzu a galera perché sono vecchiu”




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CONGRAGAZIONE S. FILIPPO NERI: VIOLENZA E VESSAZIONI, IN DUE RISCHIANO IL PROCESSO
Articolo di Romina Marceca su Repubblica Edizione di Palermo 13 agosto 2019

Nonnismo nella Congregazione religiosa San Filippo Neri di piazza Olivella. Due preti rischiano il processo per maltrattamenti nei confronti di un altro sacerdote. Quella di un prete di appena 30 anni, e che da un anno ha preso i voti, sarebbe diventata una vita mortificante all’interno della Congregazione a due passi dal Teatro Massimo. Anche davanti ai fedeli, padre Giuseppe Schiera, viceparroco, e Adriano Castagna, padre superiore, avrebbero rivolto al giovane sacerdote frasi del tipo: “Porco, ti ho tolto dalla strada” e “Fai schifo”. Ma anche “ci hai rotto la m… Da quant’è che sei diventato parrino ti senti un cacuocciolu (una persona importante, ndr)” e “N’avissi a vasari i p… che diventasti parrino”.Il procuratore aggiunto Annamaria Picozzi e il sostituto procuratore Maria Rosaria Perricone, del dipartimento Fasce deboli, hanno chiesto il rinvio a giudizio per i due preti sotto inchiesta per maltrattamenti in concorso. Ma la vicenda ha dato il via anche a un procedimento canonico dopo la denuncia alla Curia.La tensione era ormai alta all’interno della Congregazione, tanto che al giovane prete venne anche impedito di partecipare alla veglia funebre della nonna. Il viceparroco Giuseppe Schiera avrebbe anche schiaffeggiato quel prete, che nella Congregazione è molto stimato e ha un nugolo di fedeli che lo seguono già da quattro anni, cioè da quando ha iniziato il suo percorso ed è diventato novizio. “È stato schiaffeggiato perché rimproverò un novizio che aveva risposto in modo sgarbato a un superiore”, spiega l’avvocato Giuseppe Pinella che, insieme alla collega Maria Teresa Cangemi, difende il prete preso di mira. Il sacerdote sarebbe anche stato minacciato di prenderle di santa ragione. “Lo squarto io, accussì mi fazzu a galera perché sono vecchiu” gli avrebbe detto padre Schiera. E poi altre frasi del tipo “Devi morire” e “Ti scippo la testa”. Tutti comportamenti che, secondo la denuncia del giovane prete, sarebbero andati avanti per oltre 4 mesi nella fase più acuta della vicenda. Fino a quando il prete, che negli anni si è anche occupato di organizzare il presepe della Congregazione, è stato allontanato. I preti accusati, poi, lo avrebbero richiamato intimandogli: “Tanto non ti crederà nessuno, sei un prete da nulla”.Quel sacerdote però non si è fermato e ha deciso di presentare denuncia alla procura e alla Curia. “I miei assistiti — si limita a dire Dario Dagostino, avvocato dei due sacerdoti sotto accusa — sono ancora al loro posto”. Il padre vessato, invece ha svuotato la sua stanza della Congregazione con l’aiuto dei genitori e sta osservando un periodo lontano dalla chiesa di piazza Olivella. Da settembre è stato assegnato a una chiesa di Cefalù.