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Il vescovo con amante, piscina, sauna da 1 mln e stipendio da 91.000 €, Austria. Il vescovo se la spassava alla faccia dei creduloni. Rimosso dal Vaticano

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pincopallino2
view post Posted on 28/6/2019, 14:37 by: pincopallino2

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Austria. Il vescovo se la spassava alla faccia dei creduloni. Rimosso dal Vaticano


Commissariata la diocesi di Gurk: niente più stipendio da 91.000 € all'amministratrice

Austria. Il Vaticano sfratta l'amante del vescovo con piscina e sauna da 1 mln

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www.ilmessaggero.it/vaticano/amant...rk-4586225.html

Vaticano, il Papa commissaria la diocesi austriaca del vescovo spendaccione e bon vivant
VATICANO
Venerdì 28 Giugno 2019 di Franca Giansoldati

Città del Vaticano – A far saltare il banco, più che le chiacchiere di una relazione con la direttrice di uno degli istituti educativi della diocesi di Gurk-Klagenfurt, in Austria, sono stati gli ammanchi finanziari nelle casse della curia, che si sono protratti fino a ridurla quasi sul lastrico. Si è concluso oggi, con la nomina di un amministratore apostolico (una specie di commissariamento) lo scandalo del vescovo chiacchierato Aloys Schwartz. Papa Francesco allertato dalla conferenza episcopale austriaca e dal cardinale di Vienna, Schoenborn, aveva inviato, nel dicembre scorso, un visitatore apostolico per verificare di persona, raccogliere prove e testimonianze e redigere un rapporto che poi è finito sul suo tavolo. Ieri la decisione del commissariamento.

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La piccola diocesi della Carinzia ora dovrà ripianare le perdite finanziarie che ammontano a diversi milioni di euro, secondo la stampa locale. Alcuni padri del capitolo della cattedrale avevano parlato di un “sistema Schwartz” per indicare il meccanismo che era stato attivato per drenare denaro. Complice anche la direttrice di un istituto educativo che avrebbe avuto un ruolo predominante e che i maligni affermano fosse la sua amante. Successivamente il vescovo Schwartz ha ribadito la sua estraneità ai fatti, ma in Vaticano la decisione di mettere in sicurezza le finanze della diocesi era già stata presa.

http://diblas-udine.blogautore.repubblica....-per-una-donna/

messaggeroveneto BLOG D'AUTORE
Austria vicina
Marco Di Blas
20 dic Klagenfurt, le spese milionarie del vescovo e la cotta per una donna
07.01 02 Alois Schwarz, vescovo di Gurk KlagenfurtLo chiamavano ormai tutti “System Schwarz”, dal nome di mons. Alois Schwarz, vescovo per 17 anni della diocesi di Klagenfurt (Carinzia) e dal 1. luglio mandato a guidare quella di St. Pölten, capoluogo della Bassa Austria. Il “sistema Schwarz” stava a indicare il modo arbitrario e opaco con cui il presule amministrava la sua diocesi. I sospetti e le critiche riguardavano non tanto la “missione pastorale” del presule, quanto la gestione in senso stretto del cosiddetto “Mensalgut”, ovvero il patrimonio della Chiesa carinziana, fatto di immobili, scuole, ostelli, beni forestali per un valore di centinaia di milioni. Un privilegio del vescovo di Klagenfurt risalente al Medioevo e, a quanto sembra, unico nel suo genere in Austria.

18.12.19 Sabine Enzinger - CopiaChe i conti non fossero in regola, che fossero state fatte spese milionarie ingiustificate, che fossero stati affidati incarichi ben remunerati senza ragione alcuna lo si sospettava da tempo. Irregolarità di vario genere erano state segnalate più volte alla nunziatura apostolica a Vienna, ma anche direttamente a Roma alla Congregazione dei vescovi. Segnalazioni anonime, ma anche firmate da alti prelati della curia carinziana, che avevano avuto il coraggio di esporsi personalmente contro il loro vescovo. Nessuna reazione. Nessun provvedimento nei confronti di mons. Schwarz, che anzi in luglio aveva ottenuto l’incarico ben più prestigioso di vescovo della Bassa Austria, il Land più grande e più ricco dell’Austria.

Era inevitabile che la bomba scoppiasse subito dopo la sua partenza. Lo stesso 1. luglio si è riunito il capitolo del duomo di Klagenfurt, che ha eletto amministratore interinale della diocesi (in attesa della nomina di un nuovo vescovo) mons. Engelbert Guggenberger, finora vescovo vicario. È stato costituito un gruppo di lavoro che ha passato al setaccio tutti i conti della diocesi, giungendo a risultati sconcertanti: una lievitazioni di spese ingiustificate per svariati milioni di euro disposte da mons. Schwarz arbitrariamente e senza l’approvazione di alcun organo amministrativo della curia. Tra queste, un milione di euro per la costruzione di una piscina con sauna annessa.

Ma l’aspetto più delicato emerso dall’indagine ha riguardato la relazione intima che si era instaurata tra il presule e una sua collaboratrice, Andrea Enzinger, da lui nominata direttrice di un centro di formazione a St. Georgen am Längsee, con un compenso annuo di 91.000 euro. Mons. Schwarz aveva praticamente perso la testa per questa donna, lasciandole fare ciò che voleva. Era lei ad avere in mano le redini della diocesi, tanto da essere soprannominata “Frau Bischof”, “signora vescovo”.

Nella relazione di sei pagine, redatta a conclusione dell’indagine dai monsignori del capitolo diocesano, non si dice esplicitamente che Enzinger fosse l’amante del vescovo, ma il messaggio è inequivocabile: a causa della sua condotta di vita il presule si sarebbe trovato sempre più limitato nella guida del suo ufficio “in relazione all’obbligo del celibato previsto per i sacerdoti”. “Schwarz – si legge ancora – a causa della sua relazione, era condizionato dall’arbitrio e dagli umori di questa sua confidente”.

La relazione è stata inviata a Roma che ha reagito ordinando il silenzio. Ma i monsignori del capitolo non ci sono stati. Dopo una settimana di riflessione hanno deciso di rendere pubblico il documento, ribellandosi al Vaticano, perché le dimensioni del caso – hanno dichiarato in una conferenza stampa – fanno sì che non sia più soltanto una questione interna alla Chiesa. Potrebbero esserci risvolti di natura penale e sicuramente anche di natura civile. Tant’è che già ieri è stata annunciata un’azione risarcitoria nei confronti dell’ex vescovo.

* * *

18.12.19 Engelbert Guggenberger (al centro) con capitolo diocesano - CopiaIn realtà nessuno avrebbe dovuto conoscere la relazione che mette sotto accusa il vescovo Schwarz. Roma aveva ordinato il silenzio, lasciando intendere che il documento, rivisto e purgato, si sarebbe potuto rendere pubblico più avanti, in una conferenza stampa congiunta con la partecipazione dello stesso vescovo “incriminato”.

Ma i canonici del duomo di Klagenfurt non hanno ritenuto di dover rispettare l’ordine del Vaticano. Dopo una settimana di riflessione e senza nemmeno preavvertire il cardinale di Vienna, mons. Christoph Schönborn, hanno convocato i giornalisti nel palazzo vescovile. L’invito è stato diramato alle redazioni con solo un paio d’ore di anticipo, per evitare che la notizia potesse girare e la conferenza venisse bloccata.

La relazione sul “System Schwarz” è stata presentata dall’amministratore interinale della diocesi, mons. Engelbert Guggenberger. Dietro a lui erano schierati tutti i canonici del duomo, a sottolineare con la loro presenza che era l’intera diocesi a denunciare l’ex vescovo e a ribellarsi a Roma.



NELLE FOTO, in alto, Andrea Enzinger, in intimi rapporti con l’ex vescovo di Klagenturt, Alois Schwarz. In basso, i membri del capitolo del duomo, durante la conferenza stampa in cui hanno reso pubblici gli scandali del “sistema Schwarz”, che la curia romana voleva invece coprire.

www.liberoquotidiano.it/news/ester...inanziario.html
ROBE DA MATTI

Vaticano, lo scandalo erotico e finanziario che travolge il vescovo Alois Schwarz
23 Dicembre 2018
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Alois Schwarz
La Chiesa cattolica austriaca vive giorni convulsi, man mano che emergono le dimensioni dello scandalo, finanziario ed erotico, della diocesi di Klagenfurt, in Carinzia, che fino allo scorso giugno è stata diretta, per 17 anni, dal vescovo Alois Schwarz, 66 anni. Il pimpante monsignore avrebbe infatti gestito allegramente gli ingenti patrimoni della diocesi, pagandosi fra l' altro una costosa piscina con sauna, costata essa sola 1 milione di euro.

Avrebbe anche infranto il voto del celibato intrecciando una relazione amorosa con una donna, Andrea Erzinger, che di fatto era sua amministratrice ed era stata messa dal vescovo alla testa di un' agenzia per la formazione professionale da cui ricavava un lauto stipendio di 91.000 euro all'anno.

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A partire dal giugno 2001, quando venne nominato vescovo di Klagenfurt, monsignor Schwarz si trovò responsabile di un patrimonio ecclesiastico, fra scuole, alberghi, edifici, proprietà terriere, di svariate centinaia di milioni di euro. È quello che in tedesco viene chiamato "Mensalgut", ovvero il complesso delle proprietà della Chiesa. La diocesi carinziana pare abbia proprio il maggior Mensalgut di tutta l' Austria, fra cui perfino 8500 ettari di terreno forestale, rivaleggiando col demanio!

Nel corso degli anni Schwarz e la Enzinger, oltre a essere amanti, avrebbero stornato a loro favore gran parte dei fondi derivanti dalle rendite del patrimonio diocesano, come emerge dai bilanci episcopali, da cui risultano perdite anche di alcuni milioni di euro, l' anno, si dice non meno di 1,9 milioni di euro per il solo anno 2017.

Si è parlato di un vero e proprio "sistema Schwarz" in cui la donna aveva un ruolo fondamentale influenzando notevolmente le decisioni del vescovo, tanto da spingerlo anche a licenziare i dipendenti scomodi o che sospettavano intrallazzi. Fra essi anche lo stesso vicario generale del vescovo, padre Gerhard Kalidz, che nel maggio 2008 fu trasferito a Gurk a fare il pastore.

Il malcontento di molti dipendenti licenziati o bistrattati faceva sì che Schwarz ricevesse perfino lettere anonime minatorie, per contrastare le quali il monsignore avrebbe persino ingaggiato un ex-agente dei servizi segreti austriaci a mo' di detective. Alla fine, la Enzinger, per la quale si dice che l' alto prelato avesse letteralmente perso la testa, si è vista assegnare anche la dirigenza della scuola Bildungshaus di St. Georgen.

Schwarz nega tutte le accuse e sostiene di preparare una reazione legale in forma di ricorso, mentre la Enzinger, dal canto suo, ha dichiarato in un' intervista: «Fra noi c' era solo un legame corretto e amichevole, nient' altro». E definisce il vescovo «un uomo che voleva solo diffondere il bene». Nella diocesi la donna era tuttavia soprannominata Frau Bischof, "signora vescovo".

Il bubbone è scoppiato contro la volontà della Chiesa, che pare volesse tenere, almeno per il momento, tutto sotto silenzio. Infatti sei mesi fa, il 17 maggio 2018, monsignor Schwarz è stato nominato vescovo di St. Polten e colà spostato dal 1° luglio. Ma in quei giorni l' amministratore diocesano Engelbert Guggenberger, a capo di una sua squadra di contabili, iniziava una rigorosa inchiesta sui bilanci taroccati dal vescovo e dalla sua amante. La nunziatura apostolica di Vienna aveva pochi giorni fa proibito di divulgare la vicenda.

Ma Guggenberger ha ugualmente parlato alla stampa austriaca, sostenendo che non poteva farne a meno in obbedienza alla propria coscienza.

di Mirko Molteni

Edited by pincopallino2 - 30/11/2019, 16:17
 
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