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Almodovar: "Preti pedofili tentarono di abusarmi", Il regista de La mala educacion: "Nel collegio dei preti i grandi abusavano dei piccoli"

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view post Posted on 8/5/2019, 13:16

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Il regista de La mala educacion: "Nel collegio dei preti i grandi abusavano dei piccoli"

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https://www.corriere.it/spettacoli/19_magg...1d5fb0bf8.shtml

Pedro Almodovar: «Preti pedofili tentarono di abusare di me»
Il regista — in concorso al Festival di Cannes — si confessa a Vanity Fair: «Tutti dicono che la Chiesa avanza, ma io non la vedo avanzare. E lo stesso vale per il ruolo delle donne che non possono dir messa né dare la comunione»
di Silvia Morosi
Pedro Almodovar: «Preti pedofili tentarono di abusare di me» shadow
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A Cannes porterà la nuova pellicola Dolor y Gloria che racconta la storia di Salvador Mallo (interpretato da Antonio Banderas, accompagnato dalla «musa» Penelope Cruz), un regista cinematografico oramai sul viale del tramonto. Ma prima della Croisette, Pedro Almodovar (qui l'Extra per voi), il regista spagnolo classe 1949, ha deciso di rilasciare un'intervista molto privata a Vanity Fair.

Il cineasta descrive gli anni in cui lasciò il suo piccolo paese d'origine —Calzada de Calatrava — per perdersi negli eccessi della Madrid della Movida: «Avevo una vocazione molto concreta: volevo fare il regista. E non avevo nessuno che mi facilitasse il percorso. Sapevo che riuscire o meno dipendeva solo da me. Dal disordine mi ha salvato la vocazione», ricorda. Al centro della confessione il duro giudizio sul sistema educativo religioso che lo vide come alunno in seminario. «Sicuramente non volevo diventare prete, ma avrei voluto imparare qualcosa, apprendere, sapere di più sui miei dubbi precoci legati all'esistenza di Dio e al senso della vita», chiarisce. Ma fu un'esperienza atroce. «Fecero di me un bambino incolto e ignorante che passava il tempo cantando, con insegnanti del tutto inadeguati».

«In collegio» — continua — «c'erano moltissimi abusi, soprattutto tra i bambini più piccoli. Avevo 10 anni e con i miei coetanei passavo 24 ore al giorno. In camerata, di notte, ci raccontavamo le nostre esperienze. Mi ricordo di almeno venti bambini che vivevano nel collegio ed erano stati molestati. Ci provarono anche con me, ma riuscii sempre a scappare. C'era un prete che in cortile mi dava sempre la mano perché gliela baciassi. Io quella mano non l'ho mai baciata. Fuggivo», spiega, ricordando la paura di quei momenti. Almodovar rievoca anche la frustrazione di non vedere alcuno dei «colpevoli» condannato: «Le voci degli abusi erano arrivate oltre le mura del collegio e i casi erano così concreti e numerosi che la direzione dei salesiani non poté far altro che intervenire. E come intervennero? Cambiarono collegio ai sacerdoti mandandoli in un collegio di adolescenti. Nessuna punizione. Sapevano che sarebbero stati coperti perché così accade da sempre: si coprono l'un l'altro. Lo facevano e continuano». Il regista parlò solo una volta degli abusi subiti, con il confessore. «Mi chiese comprensione e mi disse di non parlarne con nessuno. Ma come si fa ad avere comprensione verso un adulto che si comporta così?».

Almodovar riconosce le numerose responsabilità del Vaticano sulla vicenda: «Io non so se il Papa stia attuando una rivoluzione o se non stia facendo niente. Quello che so è che non sta facendo a sufficienza. Non solo contro gli abusi, ma anche con tutto ciò che ha a che fare con la sessualità dei preti...». «Non essendo cattolico — conclude — non posso rimproverare l'inerzia al Papa, ma come cittadino posso farlo. E lo faccio. Tutti dicono che la Chiesa avanza, ma io non la vedo avanzare. E lo stesso vale per il ruolo delle donne che non possono dir messa né dare la comunione. In un momento storico in cui il femminismo rialza la testa, la Chiesa continua a considerare la donna un essere inferiore senza alcun diritto».

7 maggio 2019 (modifica il 7 maggio 2019 | 15:09)
 
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