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Abusi su bimbi sordi. Tribunale di Verona rifiuta estradizione di don Eliseo Primati, ricercato in Argentina, In sud America processano, condannano, incarcerano e ricercano i preti criminali, in Italia godono di impunità e protezioni

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view post Posted on 25/4/2019, 13:47

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Abusi sui bambini sordomuti, impossibilitati a difendersi e chiedere aiuto

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www.veronasera.it/cronaca/nuove-acc...prile-2019.html

Nuove accuse sui presunti casi di pedofilia avvenuti al Provolo in Argentina

L'indagine sui presunti casi di pedofilia avvenuti nell'Istituto Provolo in Argentina si allarga e tocca ancora una volta la provincia di Verona. La Procura di La Plata ha emanato un ordine di carcerazione internazionale per don Eliseo José Primati, 83enne attualmente ricoverano a Verona per motivi di salute. Insieme a don Eliseo José Primati, la Procura ha accusato anche il veronese don Nicola Corradi, il quale si trova agli arresti domiciliari nella città argentina di Mendoza, già accusato di stupro, abusi sessuali e corruzione di minori ai danni di alunni sordomuti dell'istituto Provolo di Lujan de Cuyo.
Queste nuove accuse si riferiscono ad altri presunti abusi che, secondo gli investigatori, si sarebbero verificati tra il 1982 e il 2002 all'istituto Provolo di La Plata, vicino a Buenos Aires, come riportato dai quotidiani argentini come il Clarìn. Per don Corradi si tratta di nuovi addebiti, rispetto a quelli di cui già deve rispondere nella provincia di Mendoza, mentre è la prima volta che la magistratura coinvolge anche don Primati in questa grande indagine e per l'83enne chiederà pure l'estradizione.

La Procura argentina ha raccolto le testimonianze degli studenti sordomuti che erano mandati al Provolo o che venivano accolti perché orfani. E le accuse sono aggravate proprio dal fatto che le vittime, oltre ad essere minorenni, avevano anche delle disabilità che non permettevano loro di difendersi dagli abusi che vengono contestati ai religiosi che operavano all'interno degli istituti.

https://medianews.com.ar/2019/04/24/abusos..._ZblODQjPVXy7gE
Abusi all'Istituto di Próvolo: hanno chiesto l'estradizione di un prete che vive in Italia
È stato richiesto dal capo dell'UFI 15 di La Plata, responsabile dell'unità specializzata in abusi e pedofilia.

da Josefina López Palma - 24 aprile 20190

Eliseo José Primati , un sacerdote di 82 anni, è uno degli imputati che indaga sulla giustizia platense per la possibile corruzione dei minori. L'uomo è alloggiato in un manicomio nella città europea di Verona e quindi la procura Cecilia Corfield ha chiesto l' estradizione .

Pirmati è accusato di "semplici abusi sessuali aggravati dal suo status di ministro del culto religioso", in almeno tre atti, per "mostre oscene" e "promozione della facilitazione della corruzione infantile aggravata" .

Fu anche ordinato l'arresto di un ex dipendente dell'Istituto Próvolo di La Plata , situato tra il 25 e il 47, accusato di "semplici abusi sessuali aggravati dal suo status di guardiano o educatore; abuso sessuale con accesso carnale in cinque fatti e corruzione di minori " .

Un ordine simile per il sacerdote ha anche chiesto Nicolas Corradi , che è attualmente di arresti domiciliari a Mendoza. Corradi e 'in attesa di un processo per essere tenuto in quella provincia, l'abuso sessuale presumibilmente commesso presso la sede della scuola a Luján de Cuyo .

La Plata Giustizia ha avviato l'indagine alla fine del 2016, dopo aver appreso che Corradi e sacerdoti Horacio Corbacho , tenutosi a Mendoza e accusato di aver abusato sessualmente diversi minori problemi di udito, aveva anche lavorato nel Provolo di La Plata. A partire da quel momento, nella capitale buenosairiana, almeno undici vittime hanno dichiarato davanti al pubblico ministero Cecilia Corfield. Tutti hanno testimoniato di aver subito abusi sessuali tra gli anni 1982 e 2002.

Edited by pincopallino1 - 26/11/2019, 18:35
 
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view post Posted on 9/6/2019, 06:04
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http://espresso.repubblica.it/plus/articol...35?preview=true

Preti pedofili impuniti: il caso Spotlight italiano
Un sacerdote italiano latitante. Decine di religiosi accusati di orribili abusi su bimbi sordi stuprati e schiavizzati per anni nell'istituto Provolo di Verona. A Buenos Aires si riaccende lo scandalo svelato dall’Espresso. Che era stato prontamente insabbiato
DI PAOLO BIONDANI E ANDREA TORNAGO
06 giugno 2019
Quando la polizia argentina si è presentata nella sua residenza a La Plata con il mandato di cattura, il sacerdote era già un fantasma. Sparito. Un prete italiano che diventa latitante. Colpito da un ordine di carcerazione, datato 23 aprile 2019, per il più grave scandalo di pedofilia nella Chiesa cattolica argentina. Ma tuttora in libertà grazie a un provvidenziale trasferimento in Italia. Dove vive da mesi, indisturbato, in una struttura collegata a un famoso istituto religioso di Verona: lo stesso che già dieci anni fa era finito nella tempesta per decine di accuse di abusi sui bambini rivelati da un’inchiesta giornalistica dell’Espresso. Uno scandalo che in Italia è rimasto totalmente impunito. Prima di riesplodere in Argentina. Dove ora i giudici scrivono che i vertici di quell’istituto italo-argentino, invece di perseguire i pedofili, si limitavano a trasferirli in altre sedi. In altre scuole e collegi per minorenni invalidi: sordi e spesso anche muti. Ed è per questo che le violenze su decine di bambini hanno potuto continuare a ripetersi per decenni, «dal 1950 circa fino al 2015 almeno», spesso con gli stessi protagonisti, che dopo l’Italia hanno contagiato l’Argentina.
 
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view post Posted on 12/6/2019, 13:04
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Mentre in Argentina incarcerano, processano e ricercano i preti criminali, in Italia godono di impunità e protezioni

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http://espresso.repubblica.it/inchieste/20...verona-1.335866

Esclusivo: don Eliseo Pirmati, il prete ricercato per pedofilia gira indisturbato per Verona
Il religioso, colpito da un ordine di arresto in Argentina per lo scandalo che ha travolto le sedi sudamericane dell’istituto Provolo per bambini sordi, risiede serenamente in Italia. L'Espresso l'ha incontrato mentre si recava a messa
DI ANDREA TORNAGO
12 giugno 2019

Esclusivo: don Eliseo Pirmati, il prete ricercato per pedofilia gira indisturbato per Verona
Capelli bianchi, completo scuro, il passo spedito che non tradisce gli 83 anni, Eliseo Pirmati ha l’aria di chi vorrebbe solo confondersi tra la gente. È il religioso veronese ricercato dalla polizia argentina per lo scandalo pedofilia che ha travolto le sedi sudamericane dell’istituto Provolo, colpito da un ordine di arresto firmato lo scorso 23 aprile dal giudice di La Plata, Jorge Moya Panisello, per abusi sessuali ripetuti e pluriaggravati, atti osceni e corruzione di minori. Ora vive in Italia, a Verona, dove è tornato improvvisamente nel dicembre del 2017, mentre in Argentina dilagava l’inchiesta giudiziaria sugli abusi ai danni dei bambini sordi coinvolgendo anche la struttura di La Plata, dove è stato inviato in missione nel 1974.

L’Espresso l’ha incontrato alcuni giorni fa mentre si recava a messa in una centrale chiesa di Verona, Santa Teresa degli Scalzi, ed è in grado di pubblicare in esclusiva le immagini.

L'Espresso pubblica per la prima volta in esclusiva le immagini del religioso veronese ricercato dalle autorità argentine per lo scandalo pedofilia dell'Istituto Provolo di La Plata. Eliseo Pirmati, 83 anni, cammina indisturbato per le strade di Verona. Dopo 43 anni di missione in Argentina, nel dicembre del 2017 è tornato in Italia, nella sede centrale del Provolo. I giudici di La Plata il 23 aprile 2019 hanno spiccato nei suoi confronti un ordine di cattura per abusi sessuali ripetuti e pluriaggravati, atti osceni e corruzione di minori, e richiesto la sua estradizione in Argentina. Dopo la messa nella chiesa di Santa Teresa degli Scalzi, Pirmati fa ritorno nella struttura centrale dell’Istituto Provolo, sede della Compagnia di Maria per l'educazione dei sordi (di Andrea Tornago)

Il religioso del Provolo, per il quale i magistrati argentini hanno firmato una richiesta di estradizione, dopo la funzione è tornato nell’edificio centrale dell’istituto Antonio Provolo di Verona, sede della congregazione vaticana della Compagnia di Maria per l’educazione dei sordi, dove ha stabilito la sua residenza al suo ritorno in Italia. Lo stesso istituto da cui lo scandalo pedofilia era partito 10 anni fa, rivelato dall’Espresso e insabbiato dalle autorità ecclesiastiche, prima di arrivare a contagiare l’Argentina.

Decine di bambini e ragazzi sordi violentati e molestati in un istituto di Verona fino al 1984. E dopo decenni di tormenti, gli ex allievi trovano la forza di denunciare gli orrori. Ma molti dei sacerdoti sono ancora lì

Don Pirmati ha sostenuto di non conoscere i provvedimenti delle autorità argentine e ha negato ogni coinvolgimento: «Non so niente, non c’entro niente - ha dichiarato a L’Espresso - Sono un uomo qualunque della strada».

Nell’inchiesta di La Plata, Eliseo Pirmati è accusato di raccapriccianti abusi nei confronti dei minori che aveva in custodia, per di più privi della possibilità di esprimersi in quanto sordi, violenze aggravate dalla minore età delle vittime e dalla sua qualifica di ministro di culto religioso.


Gli abusi, secondo i magistrati, «provocarono un danno irreparabile alla salute dei bambini, tanto nella sessualità quanto nella vita quotidiana: angoscia, inquietudine, desideri di autoeliminazione». Un anno dopo i primi arresti di religiosi e laici del Provolo in Argentina nel dicembre del 2016, tra i quali figurava il sacerdote veronese Nicola Corradi, un aereo di linea ha riportato don Pirmati in Italia, dove ora vive indisturbato nella sede dell’istituto Antonio Provolo.
 
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view post Posted on 28/8/2019, 10:48

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Caso Provolo. Mandato di arresto internazionale dall'Argentina.

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Tradotto con google
www.infobae.com/sociedad/policiale...ElCmycQEeJGjTzU

CRIMINE E GIUSTIZIA
Caso Próvolo: una richiesta di detenzione ed estradizione di un prete accusato è stata inviata al Ministero degli Affari Esteri
L'ordine spetta al sacerdote Eliseo Pirmati
27 agosto 2019

José Pirmatti è accusato di aver abusato di bambini sordi e muti negli anni '80 e '90 presso l'Istituto Próvolo di La Plata.
Il presidente della Corte suprema di Buenos Aires, Eduardo de Lázzari, ha inviato lunedì al Ministero degli Affari Esteri il mandato d'arresto e la richiesta di estradizione del sacerdote Eliseo Pirmati , accusato di aver abusato di bambini sordi e muti negli anni '80 e '90 in l'Istituto Próvolo di La Plata.

Pirmati è accusata dal procuratore penale di La Plata, Cecilia Corfield, per "semplici abusi sessuali aggravati dalla sua condizione di adorazione religiosa in almeno tre eventi, esibizioni oscene e promozione della facilitazione aggravata della corruzione minorile".

Il pubblico ministero ha avviato questa indagine alla fine del 2016, dopo aver saputo che i sacerdoti Nicolás Corradi e Horacio Corbacho, arrestati a Mendoza accusati di aver abusato sessualmente di bambini con problemi di udito dell'Istituto Próvolo di quella provincia, avevano lavorato anche nel Plateo Próvolo, situato per le strade 47 e 25.

Nicola Corradi un altro degli imputati nel caso Provolo
"Non so nulla, non ho nulla a che fare con questo, sono un uomo comune per strada", ha detto Pirmati a un giornalista della rivista italiana "L'Espresso", che lo scorso giugno lo ha trovato alla fine di una messa nella città di Verona.

Nel video, Pirmati è visto scendere con agilità lungo i gradini della chiesa, vestito con una camicia e pantaloni scuri, e quando si è sentito nominare dal giornalista con il suo cognome, ha interrotto la sua marcia, ma quando ha notato che è stato filmato ha provato a coprire con il suo mano l'obiettivo.

Una delle vittime di Pirmati e Corradi riferì di essere arrivato a Próvolo all'età di 10 anni, nel 1989, e vi rimase fino al 1993, quando fu "ridotto alla schiavitù e abusato sessualmente".

"Nicolás Corradi, Eliseo José Pirmati e altri religiosi non ancora identificati e solo sindacati poiché Leticia e Juana lo hanno ridotto in servitù, sfruttandolo attraverso la pulizia del luogo, il bucato degli abiti dei detenuti, la manutenzione degli spazi verdi, la pittura di i muri dell'istituto, hanno arato il giardino (...) tra gli altri lavori che richiedevano, attraverso la violenza fisica e psicologica o pena la proibizione dell'accesso al cibo di base per soddisfare la loro fame ", ha dichiarato il procuratore in una lettera.

Secondo l'indagine, le suore e Pirmati "lo hanno condotto nel sottosuolo, situato sotto la cucina del luogo, che si affaccia sulla 25th Street, e con catene o corde lo hanno costretto a arrampicarsi in una cassa di legno di frutta e poi legarlo dai suoi polsi a un binario che è ancora incorporato vicino al tetto del luogo ".

Corfield effettuò un'ispezione oculare al Próvolo de La Plata, dove confermò l'esistenza del parapetto menzionato dalla vittima, il quale spiegò che era obbligato a "rimanere lì per lunghi intervalli, come penitenza".

Edited by pincopallino1 - 27/10/2023, 15:06
 
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view post Posted on 26/11/2019, 18:32

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http://espresso.repubblica.it/attualita/20...izione-1.341216

L'Argentina condanna i preti pedofili ma l’Italia rifiuta l’estradizione
Abusi sui bambini sordi dell’istituto Provolo: 42 anni di carcere per un sacerdote veronese. Ma i giudici di Venezia rigettano la richiesta argentina di arrestare un altro religioso italiano, scappato a Verona. E filmato dall’Espresso
DI PAOLO BIONDANI E ANDREA TORNAGO

'Argentina condanna i preti pedofili, ma l'Italia nega l'estradizione del ricercato: un religioso che è sfuggito all'arresto scappando a Verona, dove vive libero e indisturbato.

Dall’altra parte del mondo, la magistratura argentina ha pronunciato ieri una sentenza storica. Per la prima volta un’autorità giudiziaria ha condannato due sacerdoti dell’Istituto Provolo, che ha la casa madre a Verona, per una serie di abusi e violenze sessuali commessi tra il 2005 e il 2016 su vittime minorenni: bambini sordi, spesso orfani, che vivevano nell'educandato di Mendoza. Una sentenza pesante, che conferma la gravità dei fatti attribuiti ai religiosi della Compagnia di Maria, la congregazione vaticana che gestisce l'istituto Provolo: 45 anni di reclusione per il prete argentino Horacio Corbacho, 42 anni per il sacerdote veronese Nicola Corradi, che del centro di Mendoza è stato anche direttore. Condannato a 18 anni anche il giardiniere della scuola, il 57enne Armando Gómez.

I tre imputati sono stati arrestati nel novembre 2016. Don Corradi ha poi ottenuto i domiciliari per motivi di salute. All'arresto è invece sfuggito un altro religioso veronese, Eliseo Pirmati, accusato di violenza sessuale aggravata, atti osceni e corruzione di minorenni in un procedimento collegato, che riguarda un'altra sede del Provolo in Argentina.

Esclusivo: don Eliseo Pirmati, il prete ricercato per pedofilia gira indisturbato per Verona
Il religioso, colpito da un ordine di arresto in Argentina per lo scandalo che ha travolto le sedi sudamericane dell’istituto Provolo per bambini sordi, risiede serenamente in Italia. L'Espresso l'ha incontrato mentre si recava a messa

Un'inchiesta giornalistica dell'Espresso ha rivelato che il religioso italiano, dopo i primi arresti in Argentina, è tornato a Verona, sfuggendo così al successivo mandato di cattura. Nel giugno scorso Pirmati è stato filmato dall'Espresso mentre andava a messa e poi rientrava nella sede centrale del Provolo a Verona, dove ha un alloggio. Sull'inchiesta argentina, ha detto solo: «Non so niente». Quindi i giudici argentini hanno presentato alle autorità italiane una formale richiesta di estradizione, trasmessa l’8 ottobre scorso ai magistrati di Venezia. Qui, dieci giorni dopo, la Procura generale ha rigettato la domanda argentina, come risulta dal provvedimento, datato 18 ottobre 2019, di cui l'Espresso ha ottenuto copia.

Preti pedofili impuniti: il caso Spotlight italiano
Un sacerdote italiano latitante. Decine di religiosi accusati di orribili abusi su bimbi sordi nell'istituto Provolo di Verona. Si riaccende lo scandalo svelato dall’Espresso. Che era stato prontamente insabbiato
Un no mitigato da una richiesta di «informazioni supplementari», che in futuro potrebbe portare a una decisione diversa, almeno in teoria. Nell'atto di rigetto, il sostituto procuratore generale Maristella Cerato scrive che «la documentazione pervenuta risulta carente di alcuni elementi essenziali», previsti dalla Convenzione di estradizione tra Italia e Argentina siglata nel 1992. I dati mancanti o incompleti riguardano l'esatta identificazione del ricercato, la precisa qualificazione giuridica delle accuse, la data di emissione degli atti giudiziari trasmessi in Italia e l'epoca di commissione dei reati, che è fondamentale per calcolare la prescrizione: il termine di scadenza dei reati, che in base alla legge italiana (ora modificata) potrebbe garantire l'impunità per le accuse più remote, anche in caso di accertata colpevolezza.

Le condanne argentine riguardano abusi sistematici su bambini minorenni, dai 5 ai 17 anni, spesso orfani o con genitori molto poveri. Il collegio presieduto dal giudice Carlos Díaz ha ordinato di assicurare la massima diffusione della sentenza anche nella lingua dei segni, in cui è stato tradotto in simultanea l’intero dibattimento iniziato il 5 agosto scorso. Tra gli altri indagati, in due procedimenti diversi ma collegati, compaiono anche una suora e undici dipendenti civili dell’istituto Provolo di Mendoza. E decine di altri accusati nella sede di La Plata.

Noi vittime dei preti pedofili
Decine di bambini e ragazzi sordi violentati e molestati in un istituto di Verona fino al 1984. E dopo decenni di tormenti, gli ex allievi trovano la forza di denunciare gli orrori. Ma molti dei sacerdoti sono ancora lì

Le pesanti condanne in Argentina e lo stop italiano all'estradizione, almeno temporaneo, approfondiscono ancora di più il solco tra due nazioni con grandi legami storici. In Argentina il caso Provolo è considerato uno dei più gravi scandali di pedofilia nella Chiesa cattolica. In Italia il caso fu scoperchiato solo da un'inchiesta dell'Espresso firmata da Paolo Tessadri, che raccolse le prime testimonianze, videoregistrate, di decine di vittime. La successiva istruttoria eccelesiastica, però, si è chiusa senza alcuna condanna. E la magistratura veronese ha dovuto archiviare tutte le accuse per prescrizione. Gli atti della lacunosa istruttoria vaticana, recuperati l'anno scorso dall'Espresso, mostrano che i vertici del Provolo si limitavano a trasferire da una sede all'altra i religiosi accusati da diverse vittime. Tra loro, spicca proprio don Corradi, che fu spostato negli anni Settanta da Verona in Argentina, dove secondo la sentenza di ieri ha ricominciato ad abusare dei bambini. Una trama che ricorda il caso Spotlight, il film sullo scandalo dei preti pedofili americani svelato da un'inchiesta giornalistica del Boston Globe.
26 novembre 2019

Edited by pincopallino1 - 27/10/2023, 15:07
 
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https://lespresso.it/c/inchieste/2023/10/2...Ia4NjyWgqie_Mu4

LA VERGOGNA

L'Argentina condanna i preti pedofili che in Italia si sono salvati con la prescrizione
Oltre 45 anni di carcere a Buenos Aires per i sacerdoti che abusavano dei minori nei collegi dell’istituto Provolo. Nel nostro Paese invece nessuno ha pagato

di Paolo Biondani

Argentina batte Italia 45 a 0. Sul campo minato della questione pedofilia tra i preti cattolici, il confronto tra nazioni si è chiuso con un risultato imbarazzante per il sistema giudiziario del nostro Paese. Dopo anni di indagini e processi sugli abusi contro decine di bambini dell'istituto italo-argentino Antonio Provolo, la Corte Suprema di Giustizia di Buenos Aires, che equivale alla nostra Cassazione, ha confermato in via definitiva le condanne per i primi tre religiosi finiti sotto accusa: dovranno scontare pene comprese tra 18 e 45 anni di reclusione. In Italia nessuno ha pagato: zero condanne, anche se le sentenze argentine spiegano che le violenze sui minori sono continuate per almeno cinquant'anni ed erano iniziate in Italia. Dove però l'unica inchiesta giudiziaria si è chiusa sul nascere, senza neppure un indagato, grazie alle norme italiche sulla prescrizione dei reati.

L'istituto Provolo, che ha la sede centrale a Verona, gestisce una rete di collegi, in Italia e in Argentina, specializzati nell'assistere bambini con problemi di sordità e conseguenti difficoltà a parlare. Dopo anni di sospetti, lo scandalo è stato scoperchiato nel 2009 da un'inchiesta giornalistica del nostro settimanale, firmata da Paolo Tessadri, che ha filmato e pubblicato le testimonianze di 15 ex allievi di due collegi veronesi, che denunciavano di aver subito per anni abusi e violenze da oltre venti sacerdoti, chierici e altri dipendenti dell'istituto. L'allora vescovo di Verona, Giuseppe Zenti, grande protettore del Provolo, ha attaccato L'Espresso e denunciato per calunnia l'associazione delle vittime. I giudici hanno però archiviato le sue accuse, spiegando che gli abusi sono risultati «certi e documentati», anche se prescritti. E il prelato ha dovuto patteggiare una condanna per aver diffamato le vittime.

In Argentina le indagini sono iniziate nel 2015, quando si è scoperto che uno dei sacerdoti denunciati a Verona era diventato direttore del collegio della provincia di Mendoza. L'istruttoria si è poi allargata al centro di La Plata, con decine di indagati in diversi processi. Ora la Corte Suprema, confermando le prime tre condanne, ha pubblicato un comunicato per chiarire l'importanza del caso: «Questo processo ha riguardato fatti avvenuti tra il 2005 e il 2016 a danno di undici bambini sordi o ipoudenti, quando avevano tra i 5 e i 17 anni. La maggior parte delle vittime proveniva da famiglie povere, che li affidavano ai collegi: i direttori del Provolo reclutavano i bambini sostenendo che il loro era un istituto modello. È la prima volta – sottolinea la Corte – che i sacerdoti di un ordine religioso, con sedi a Verona, La Plata e Mendoza, sono stati perseguiti dopo 50 anni di accuse di stupri, abusi sessuali, maltrattamenti e corruzione di minorenni». I giudici hanno inflitto 45 anni di reclusione al prete argentino Horacio Hugo Corbacho Blank, ex direttore di Mendoza; 42 al suo vice, il sacerdote italiano Nicola Bruno Corradi Soliman, già attivo a Verona; 18 anni ad Armando Ramón Gómez Bravo, un dipendente dell'istituto religioso.

All'arresto è sfuggito un altro sacerdote italiano, Eliseo Pirmati, che nel 2017 è scappato dall'Argentina, rifugiandosi nella sede del Provolo a Verona, dove è stato poi filmato da L'Espresso. Proprio quell’anno Papa Francesco, il pontefice italo-argentino, ha rimosso la dirigenza e commissariato l'istituto Provolo.

27 OTTOBRE 2023
 
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