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I bimbi rubati e venduti dalle suore di Madre Teresa di Calcutta, Per 1.500 € tolti a ragazze madri. Caccia ai bimbi rubati nell'India poverissima

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view post Posted on 16/7/2018, 07:01

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Per 1.500 € tolti ragazze madri. Caccia ai bimbi rubati nell'India poverissima




www.lastampa.it/2018/07/06/esteri/b...U2J/pagina.html

Bambini venduti, suore di Calcutta sotto accusa
Indagine sugli orfanotrofi dell’Ordine di Madre Teresa. All’origine del traffico il rifiuto di dare in adozione i piccoli a single o divorziati

Uno degli orfanotrofi gestiti dalle suore di Calcutta in India


Pubblicato il 06/07/2018
CARLO PIZZATI
CHENNAI (INDIA)
Se vi dicessero che un’infermiera che si chiama Anima, assieme a una suora fedele a Madre Teresa di Calcutta, ha sottratto un neonato da una centro per ragazze-madri, se l’è venduto per 1500 euro, e che, accortasi di un’ispezione, ha richiamato i genitori adottivi per restituire il bebè alla madre naturale, non ci credereste. E giustamente. Troppo inverosimile. Un’Anima venditrice di anime, dai.



Ma questo è purtroppo quello che è accaduto davvero nella profonda provincia dell’India più stracciona e disperata, nella terra del Jharkhand.



È una storia misera che nasce dal bisogno di intascare qualche soldo, ma infanga il nome delle suore di Santa Teresa di Calcutta, premio Nobel per la Pace nel 1979, e che nasconde una crociata per eludere una nuova legge che consente le adozioni a single e divorziati.



Il neonato alla radice di questa brutta vicenda si affaccia al mondo il 1 maggio, festa dei lavoratori. Destino vuole che sua mamma si trovi nel rifugio per ragazze-madri «Cuore Puro», o Nirmal Hriday, gestito dalle Missionarie della Carità di Madre Teresa, uno degli orfanotrofi di Ranchi, capitale del Jharkhand, che si trova, altra bizzarra coincidenza, in Via della Prigione.



Due settimane dopo, il 14 maggio, l’infermiera Anima Indwar, in combutta con una suora e tre complici del Cuore Puro, consegna illecitamente il neonato a una coppia dell’Uttar Pradesh in cambio di 120 mila rupie (circa 1500 euro).



Nei giorni successivi, un’ispezione a sorpresa di un’organizzazione di tutela infantile mette in allarme Anima che contatta immediatamente i genitori, chiedendo loro di riportare il neonato all’orfanotrofio con la scusa di controllo medico «obbligatorio». Appena ha tra le grinfie il piccolo, Anima svanisce tra i corridoi del Cuore Puro per non riapparire più.



I genitori adottivi, per riavere il bimbo, si rivolgono quindi all’organizzazione di tutela infantile che sta facendo l’ispezione, il Child Welfare Committee (Cwc), che avverte invece le autorità giudiziarie.



Ieri, finalmente, Anima e la suora vengono arrestate e l’indagine si allarga alle tre complici. Nelle stanze della suora del Cuore Puro sono state recuperate 100 mila rupie (circa 1250 euro), mentre il piccolo orfano è stato preso in cura dal Cwc.



Dall’inchiesta emerge un giro d’affari nel traffico di bambini, all’ombra del prestigio di Santa Teresa, con addirittura un tariffario. Secondo la Società per la Protezione del Bimbo del Jharkhand, il rifugio per ragazze-madri faceva pagare dai 600 ai 1200 euro per bimbo adottato, a seconda delle capacità economiche dei genitori adottivi. «Abbiamo ricevuto molte lamentele su questo centro e lo stavamo osservando attentamente», ha dichiarato Arti Kujur, direttore della Società. La polizia ha già compilato un elenco dei nomi delle madri i cui figli sono stati venduti e sta indagando per rintracciarli.



Le Missionarie della Carità avevano interrotto le adozioni in India nel 2015 per protesta contro una nuova legge indiana che facilita le adozioni per single, divorziati o separati. In altre parole, le suore di Madre Teresa, conservatrici e contrarie all’adozione a chi non è sposato, preferivano lucrare nella vendita clandestina a coppie coniugate, piuttosto che attenersi alle nuove leggi, evidentemente giudicate troppo laiche e liberali.



In una storia intrisa di orrore umano, della mercificazione dei sentimenti di ragazze-madri e di genitori che chiedono solo di adottare un bimbo bisognoso, spunta anche una battaglia politico-religiosa in difesa della famiglia tradizionale.


www.ndtv.com/india-news/third-chil...rescued-1881865
Third Child 'Sold' By Mother Teresa's Missionaries Of Charity Rescued
A police source said that all four babies "sold" so far were from the Nirmal Hriday located at Jail Road in Ranchi in the last one year. The three rescued children have been sent to a shelter home, while search for the fourth child is still on, the source said.
All India | Press Trust of India | Updated: July 12, 2018 08:35 IST
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Third Child 'Sold' By Mother Teresa's Missionaries Of Charity Rescued
So far, four children have allegedly been sold by Missionaries of Charity-run 'Nirmal Hriday' in Ranchi

RANCHI: Police have rescued one more child, allegedly sold by a Ranchi shelter home run by Mother Teresa-founded Missionaries of Charity, from Jharkhand's Simdega district, taking the total number of rescued children to three.
"Of the four children allegedly sold (by the shelter home), the third child was rescued today from Simdega. A few people have been detained for questioning in this regard," Ranchi Senior Superintendent of Police Anis Gupta said.

He said search for the fourth child was on.

The police said they came to know about the child from Simdega after questioning the two people arrested in the case.

A police source claimed that all four babies were sold from the Nirmal Hriday located at Jail Road in Ranchi in the last one year. The three rescued children have been sent to a shelter home, the source said.

The 'racket' came to light after a woman employee and the in-charge of the local Nirmal Hriday were arrested on the charge of selling a child born to a minor inmate of the shelter home earlier this month.

The arrests were made following a complaint by Rupa Verma, the chairperson of Ranchi Child Welfare Committee.

A couple from Uttar Pradesh had approached Ms Verma, saying that the Nirmal Hriday took away a child they had been given in May against a payment of Rs. 1.2 lakh.

The source said that another baby, allegedly sold by the same Nirmal Hriday, was rescued from Morabadi area of Ranchi on July 8.

Edited by pincopallino1 - 4/8/2020, 23:30
 
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view post Posted on 4/2/2019, 16:31

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http://asianews.it/notizie-it/Corte-suprem...utti-46137.html

01/02/2019, 12.37INDIA Invia ad un amico
Corte suprema lascia in carcere una suora di Madre Teresa. Sr. Prema: ‘Preghiamo per tutti’
Sr. Concilia era la direttrice dell’orfanotrofio Nirmal Hriday di Ranchi, nel Jharkhand. È stata arrestata a luglio per un presunto traffico di minori. Dopo sette mesi, è ancora dietro le sbarre senza un’accusa formale.


Calcutta (AsiaNews) – La Corte suprema dell’India ha respinto la richiesta di rilascio su cauzione di una suora di Madre Teresa, arrestata a Ranchi per una presunta compravendita di bambini in un orfanotrofio gestito dalle Missionarie della Carità. La suora però si trova in carcere da quasi sette mesi, senza che la polizia abbia mai presentato un’accusa formale contro di lei. Per questo il 29 gennaio i giudici supremi hanno anche chiesto ai querelanti di depositare al più presto una denuncia. Ad AsiaNews sr. Mary Prema, superiora generale della congregazione, afferma: “Abbiamo fiducia in Dio. Preghiamo per tutte le persone coinvolte”.

La superiora generale non rilascia altre dichiarazioni. Invece mons. Theodore Mascarenhas, segretario generale della Conferenza episcopale indiana (Cbci) e vescovo ausiliare di Ranchi, dichiara che il rifiuto di rilasciare la suora è “un’ingiustizia. Inoltre il fatto che la Corte suprema abbia chiesto alle autorità del Jharkhand si presentare una denuncia formale è una vergogna. La missionaria è innocente e tutti sanno che ha problemi di salute”.

Sr. Concilia (Konsalia), 61 anni, è malata di diabete. Era la direttrice della casa Nirmal Hriday per bambini abbandonati e madri single. È stata arrestata per traffico di minori il 4 luglio 2018 in seguito alla denuncia di una coppia, che rivendicava di aver pagato 120mila rupie (circa 1.500 euro) per comprare un neonato, che però non le era mai stato affidato. In realtà la vera responsabile della compravendita di neonati era Anima Indwar, dipendente della struttura fin dal 2012 e anch’essa arrestata, che era incaricata di accompagnare in ospedale le gestanti in assenza delle suore.

La notizia della decisione della Corte suprema arriva negli stessi giorni in cui le autorità dello Stato indiano decidono di revocare la licenza dell’orfanotrofio, dopo un’inchiesta su tutte le strutture gestite dalle missionarie. Le suore fanno sapere alla stampa di non aver avuto alcuna notifica ufficiale del provvedimento che però, assicurano ancora le autorità, “arriverà”. Insieme al Nirmal Hriday Home, i funzionari hanno ritirato i permessi ad altre 15 case di varie Ong.

“Dispiace tantissimo – dice mons. Mascarenhas – che ci sia ostilità contro i cristiani”. Da ultimo, il suo pensiero va “non solo alle suore di Madre Teresa, ma a tanti nostri poveri che soffrono queste ingiustizie. È difficile combattere l’autorità, se le autorità sono contro di te”.
 
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