http://www.zmedia.it/cronaca/notizie-di-cr...e-di-notte-nicoDon Antonello Tropea E La Doppia Vita, Di Giorno Prete E Di Notte "Nico"
Pubblicato in CALABRIA CRONACA 25 Ottobre 2016
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Si presentava agli appunatamenti usando il nome di "Nico", Don Antonello Tropea, il parroco di Messignadi condannato 4 anni di reclusione con il rito abbreviato, per prostituzione minorile, adescamento di minore e detenzione di materiale pedopornografico. Di giorno faceva e il prete e la sera, spacciandosi per carabiniere o insegnante di educazione fisica, era solito intrattenersi con giovani, anche minorenni consumando rapporti sessuali, anche a pagamento. Il Gup di Reggio ha depositato le motivazioni sul caso dell’ex parroco , sorpreso durante uno degli incontri sessuali con un 17enne consenziente, conosciuto online. “Dalle intercettazioni risulta chiaro come il soggetto conducesse una doppia vita: di giorno esercitava il ministero sacerdotale nella chiesa di San Nicola di Mira e di sera intratteneva numerosissimi rapporti sessuali, talvolta a pagamento, con giovani contattati su internet”. Le motivazioni della sentenza fanno anche emergere la consapevolezza da parte del prelato della minore età dei propri partner, circostanza che è costata a Don Antonello Tropea, la condanna per il reato di prostituzione minorile.
http://www.gazzettadelsud.it/news/reggio/2...n-i-minori.htmlNEL REGGINO
Oppido, il prete «consapevole» dei rapporti
sessuali con i minori
Le motivazioni della condanna nella sentenza del Gup
Reggio Calabria
Si faceva chiamare “Nico” e si spacciava per un insegnante di educazione %sica (in
alternativa per un carabiniere) don Antonello Tropea, l’ex parroco di Messignadi, frazione di
Oppido Mamertina, condannato a 4 anni di reclusione (processo con il rito abbreviato) per
prostituzione minorile, detenzione di materiale pedopornogra%co e adescamento di un
minorenne. Adesso sono stati resi noti i motivi per i quali il Gup di Reggio, Filippo Aragona,
ha condannato il prete con il vizio della prostituzione minorile pagando 20 euro per
prestazione a luci rosse.
Gli investigatori della Squadra Mobile di Reggio, che hanno approfondito una segnalazione
delle Volanti di Gioia Tauro quando intercettano in zona Lungomare il prete falso
professore di educazione %sica che si intratteneva a bordo di una autovettura con un
ragazzino (conseziente) di 17 anni a cui hanno trovato anche uno zaino zeppo di materiale
pornogra%co.
Il prelato, seguito, pedinato, osservato ed intercettato, è stato smascherato, così come
rimarca in sentenza il Giudice dell’udienza preliminare: «Le intercettazioni eseguite in due
mesi, l’analisi del cospicuo materiale sequestrato nella dimora dell’indagato, gli ulteriori
controlli di polizia e le testimonianze acquisite hanno consentito di smascherare la doppia
vita dell’imputato, il quale di giorno esercitava il ministero sacerdotale presso la Chiesa di
San Nicola di Mira a Messignadi, frazione di Oppido Mamertina, mentre la sera, sotto falsa
identità si dilettava con numerosissimi rapporti sessuali, talvolta a pagamento con giovani
contattati su Internet».
Secondo il Gup di Reggio «sono emersi senza alcuna incertezza tutti gli elementi costituti
del reato di prostituzione minorile», da cui la condanna a 4 anni di carcere af%evolita
rispetto alla più pesante richiesta di pena avanzata dal pubblico ministero (6 anni).
Nessun dubbio, emerge dalla sentenza, sulla conoscenza e consapevolezza di intrattenersi
con minori: «È stata la stessa persona offesa a riferire, prima al pm e poi in sede di incidente probatorio, che egli aveva comunicato all’imputato di essere un diciasettenne già
in occasione del loro primo rapporto sessuale, con la conseguenza che la sera del 16 marzo
20015 il Tropea era ben consapevole di aver fatto sesso con un minorenne in cambio del
pagamento a favore di quest’ultimo di 20 euro. Francamente non vi sono elementi
suf⁄cienti per ritenere non attendibile quanto dichiarato da Omissis nel corso del processo,
ancorché questi si sia costituito parte civile, in quanto il suo racconto è apparso molto
lineare e privo di contraddizioni...».