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Violenze ed esorcismi. Condannato a 12 anni don Barone. Procura appella: "14 anni e mezzo", Sesso orale e anale in sagrestia. I lussi dei pellegrinaggi a Medjugorje del prete dei VIP. Genitori condannati a 4 anni

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view post Posted on 3/7/2018, 13:49

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Funziona sempre il vecchio metodo per togliere i satanassi dai corpi delle assatanate

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www.casertanews.it/cronaca/processo...asapesenna.html
"Don Michele Barone esorcista per adescare ragazze"

Il pm Di Vico: "Unico disegno criminale messo in atto dal sacerdote"

Attilio Nettuno
03 luglio 2018 14:26

"Don Michele Barone esorcista per adescare ragazze"

L'attività di esorcista di don Michele Barone aveva la finalità di adescare ragazze. È questo il senso delle parole del pubblico ministero Di Vico nel chiedere il rigetto dell'istanza di non luogo a procedere, in merito alla contestazione di violenza sessuale nei confronti di una giovane casertana, avanzata dall'avvocato Carlo Taormina.
Il difensore del sacerdote del Tempio di Casapesenna ha chiesto di non doversi procedere per la tardività della querela, presentata dalla ragazza solo quando è stata chiamata come testimone. "Il reato contestato non è connesso agli altri, tra cui i maltrattamenti procedibili d'ufficio. Né è collegato al resto dell'impianto accusatorio da necessità investigative", ha ribadito il legale.

Secca la risposta del pm Di Vico che ha sottolineato come la contestazione sia parte di un medesimo disegno criminoso messo in atto da don Barone. "Don Barone - ha spiegato - attraverso l'estrinsecazione della sua attività di esorcista aveva la finalità di adescare ragazze, di sedurre vittime nei confronti delle quali porre in essere violenza sessuale". Inoltre la pubblica accusa ha anche sostenuto come ci sia anche una correlazione investigativa. "Dell'episodio ne parla un'altra ragazza (di Maddaloni, nda) anche lei vittima di violenza sessuale".

Si è associata alla richiesta di rigetto anche l'avvocato Rossella Calabritto che difende la giovane. Il collegio, presieduto dal giudice Francica, ha rigettato l'istanza della difesa ritenendo la sussistenza del legame tra le imputazioni.
 
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https://edizionecaserta.it/2018/07/03/dopp...e-vittime-aula/

Doppio no dei giudici a Taormina e Don Barone. Le vittime in aula
luglio 3, 2018
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Casapesenna/Maddaloni. Incassano un doppio no l’avvocato Carlo Taormina e il suo assistito don Michele Barone.

Resterà al tribunale di Santa Maria Capua Vetere, infatti, il processo che vede come imputato il sacerdote della Diocesi di Aversa Michele Barone – sospeso dal servizio – accusato di aver maltrattato e abusato sessualmente di almeno tre donne, tra cui una minore di 13 anni, durante sedute di preghiera e riti definiti esorcistici. Lo ha deciso il collegio presieduto da Maria Francica, che ha rigettato l’eccezione presentata dal legale di Barone, Carlo Tarmina, che alla scorsa udienza aveva chiesto di spostare il processo ad Aversa, in particolare al Tribunale di Napoli Nord, visto che a suo dire, il reato più grave, i maltrattamenti aggravati dallo sfregio permanente ai danni della 13enne, sarebbe stato commesso nella cappella del Tempio di Casapesenna, su cui ha giurisdizione Napoli Nord


. I giudici di Santa Maria Capua Vetere hanno invece affermato la loro piena competenza, dal momento che il reato di maltrattamenti aggravati si sarebbe consumato a Maddaloni, dove i genitori della 13enne avevano casa fino ad alcuni mesi fa. Con don Michele Barone sono imputati anche i genitori della vittima minorenne Cesare Tramontano e Lorenza Carangelo (assistiti da Giuseppe Stellato, Claudio Sgambato e Umberto Pappadia), e il funzionario della Polizia di Stato Luigi Schettino (difeso da Carlo De Stavola), accusati di non aver impedito le violenze ai danni dell’adolescente; la Procura contesta a Schettino anche di aver fatto pressioni sulla sorella della minore affinché ritirasse una denuncia presentata contro il prete.

Il collegio ha anche bocciato un’altra richiesta di Taormina, relativa alla tardività della querela presentata da un’altra vittima del prete, che lo ha denunciato per violenza sessuale. Lo stesso Taormina, e così i legali degli altri imputati, hanno poi chiesto di sentire la vittima 13enne, che è stata ascoltata solo dal pm con un assistente psicologico, e di risentire la sorella della piccola e le altre due vittime le cui dichiarazioni erano state raccolte durante l’incidente probatorio tenuto qualche settimana fa. Il collegio si è riservato e potrebbe decidere già nell’udienza del prossimo 17 luglio.
 
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http://www.casertanews.it/cronaca/processo...-maddaloni.html

Sesso ed esorcismi, le telefonate del poliziotto nel fascicolo del giudice

Il processo resta a Santa Maria Capua Vetere. I fedeli di don Michele "invadono" il tribunale

Attilio Nettuno 03 luglio 2018 16:06

Sesso ed esorcismi, le telefonate del poliziotto nel fascicolo del giudice

Si apre l'istruttoria dibattimentale a carico del sacerdote di Casapesenna don Michele Barone, del dirigente di polizia Luigi Schettino e dei due genitori di Maddaloni della ragazzina vittima dei maltrattamenti durante le pratiche di esorcismo.

L'AMMISSIONE DELLE PROVE
A dichiarare l'inizio del processo è stato presidente del collegio Maria Francica che ha ammesso le parti e le prove. La Procura, rappresentata dai pm Di Vico e Pannone, hanno richiesto l'ammissione al fascicolo del processo un cd con le telefonate del dirigente di polizia Schettino. Telefonate estrapolate dal cellulare del poliziotto e non frutto di intercettazioni telefoniche. Oltre a ciò la pubblica accusa si è riservata la produzione di ulteriori prove documentali.

IL PROCESSO RESTA A SANTA MARIA CAPUA VETERE
Preliminarmente il giudice ha rigettato l'istanza dell'avvocato Carlo Taormina, difensore di don Barone, che aveva sollevato la questione della competenza territoriale in quanto i reati, ad avviso del legale, sarebbero stati commessi prevalentemente a Casapesenna, dove don Michele, assente al processo, esercitava il suo ministero, e San Marcellino, dove i genitori della piccola si erano trasferiti per sfuggire al maligno che risiedeva nell'abitazione di Maddaloni. Il giudice Francica ha sottolineato, in una propria ordinanza, come i reati fossero iniziati a Maddaloni - secondo quanto riferito anche da una sorella della vittima -e come l'ipotesi delittuosa contestata a don Michele Barone fosse "continuata e disegno di un medesimo disegno". "L'ipotesi di maltrattamenti - ha ribadito il giudice - erano già riconoscibili a Maddaloni" e quindi la competenza è del tribunale di Santa Maria Capua Vetere. Nel collegio difensivo fanno parte gli avvocati Carlo De Stavola (per Schettino) e Giuseppe Stellato, sostituito da Claudio Sgambato, per i genitori della ragazzina.

Ammesse le parti civili. Le due vittime di violenza sessuale, con gli avvocati Rossella Calabritto e Luigi Mordacchini, ed una sorella della vittima.

FEDELI INVADONO L'AULA
Nel corso dell'udienza di oggi, infine, c'è stata una nutrita delegazione di fedeli di don Michele Barone che ha assistito al processo con l'aula del tribunale sammaritano affollatissima. Tra i presenti anche la sorella del prete, suora dell’Opera di don Salvatore Vitale
 
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Acquisiti gli atti della scomparsa del piccolo Pasqualino Porfidia e della morte di un membro della setta

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http://www.casertanews.it/cronaca/sparizio...asapesenna.html

Suicidi, sparizioni e sette sataniche: il processo a don Barone si tinge di giallo

Suicidi, scomparse e sette sataniche: il processo a don Barone si tinge di giallo
Acquisita un'informativa di Schettino sulla sparizione di Pasqualino Porfidia e sul suicidio di Pascarella

Attilio Nettuno 17 luglio 2018 16:20

Suicidi, sparizioni e sette sataniche: il processo a don Barone si tinge di giallo

Sucidi e sparizioni. Assume le tinte del giallo l'udienza di oggi a carico di don Michele Barone, il sacerdote del Tempio di Casapesenna accusato di maltrattamenti nei confronti di una 13enne e di violenza sessuale ai danni di altre due ragazze, dei genitori della ragazzina e del dirigente della polizia di Maddaloni Luigi Schettino. Un'udienza che ha toccato due episodi: la sparizione di Pasqualino Porfidia, avvenuto nel 1990 a Marcianise, ed il suidicio di Giuseppe Pascarella, accaduto nel maggio del 2017 a Maddaloni, collegandoli alla figura del prete.

L'udienza si è celebrata a porte chiuse al Tribunale di Santa Maria Capua Vetere dinanzi al giudice Maria Francica. Sul banco dei testimoni, oltre ai funzionari della Questura di Caserta che hanno condotto le indagini che hanno portato al processo per don Barone e gli altri, sono finiti anche i carabinieri di Santa Maria Capua Vetere. Per comprendere il motivo della presenza dei militari bisogna fare un passo indietro di un anno.

Il dirigente del commissariato di Maddaloni Schettino rivela al pm Alessandro Di Vico le rivelazioni fattegli da don Michele Barone sulla sparizione di Pasqualino Porfidia e sul suicidio di Giuseppe Pascarella. Rivelazioni che parlano di sette sataniche e delle loro attività dietro i due episodi. Così il dirigente di polizia decide di effettuare un sopralluogo, il 25 maggio 2017, le cui risultanze finiscono in un'informativa alla Procura del 30 maggio. Nota che è stata acquisita agli atti del processo stamattina.

Da quel momento comincia l'attività della Procura su don Barone con le intercettazioni telefoniche ed ambientali tra il prete ed il poliziotto che vengono captate dalle forze dell'ordine. Atti che sono finiti nel fascicolo del giudice che ha rinviato il processo alla metà di settembre.


https://www.ilmattino.it/caserta/messe_ner...ne-3861538.html
Messe nere e suicidi, in aula
la genesi del caso don Barone

di Mary Liguori
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Questa volta in aula c’erano solo gli addetti ai lavori e c’era, per la prima volta, anche don Michele Barone. È arrivato scortato dalla polizia, in abito talare, nell’aula 33 del palazzo di giustizia di Santa Maria Capua Vetere dove si sta dibattendo il processo per i presunti maltrattamenti su una minore e per abusi sessuali su due ventenni di cui Barone risponde in concorso, a vario titolo, con il commissario di polizia Luigi Schettino e con i genitori della 13enne. In aula, dunque, per la prima volta, il sacerdote che è detenuto a Vallo della Lucania dal febbraio scorso. Da ieri il processo è a porte chiuse. Ma questo non ha fermato la sorella monaca del sacerdote né le adepte del suo gruppo di preghiera che, ancora una volta, si sono presentate in tribunale, ma hanno dovuto attendere fuori dall’aula. L’udienza di ieri ha visto salire sul banco dei testimoni prima il tenente dei carabinieri Felice Izzo, poi la poliziotta Rosa Cimmino. Entrambi gli ufficiali di polizia giudiziaria sono stati chiamati a ricostruire, ciascuno per la propria parte, i segmenti della delicata indagine. Il carabiniere ha parlato della primissima fase delle indagini, che va dal 3 giugno al 4 agosto 2017. La poliziotta, invece, dei giorni che seguirono il servizio delle Iene che portò allo scoperto l’intera vicenda.
 
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view post Posted on 11/9/2018, 10:43

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Forse al processo ci spiegherà che faceva alle ragazze "possedute"

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http://www.ilsussidiario.net/News/Cronaca/...nocenza/838495/

Don Michele Barone: "non sono un esorcista"/ Prete arrestato per abusi sessuali grida la sua innocenza Don Michele Barone: "non sono un esorcista". Ultime notizie, il prete arrestato per abusi sessuali e maltrattamenti su minorenni grida la sua innocenza 11 SETTEMBRE 2018 CARMINE MASSIMO BALSAMO Don Michele BaroneDon Michele Barone
Don Michele Barone: "Non sono un esorcista", il sacerdote dei vip ha scritto una lunga lettera per gridare la sua innocenza, il cui contenuto è stato rivelato in esclusiva da Storie Italiane. Il prete è stato arrestato ed attualmente si trova in carcere per abusi sessuali e maltrattamenti su minori, con l’attività da esorcista che aveva la finalità di adescare le ragazzine. Noto per le sue apparizioni televisive e le sue amicizie con i vip, da Alessandra Amoroso a Sara Tommasi, Don Michele Barone ha ricevuto minacce di morte in carcere ed ha voluto affermare di essere innocente. “Non è vera l’ affermazione che si dice che vengo presentato come esorcita: non sono esorcista”. Don Michele, in un altro stralcio, ha sottolineato: “Mi sento affidato al Signore ed emergerà tutta la verità”, evidenziando di “temere per la propria vita”.

L’ACCUSA A DON MICHELE BARONE
Nelle ultime settimane sono stati ascoltati molti conoscenti del prete, tra cui l’ex direttore generale della Juventus Luciano Moggi, che nel corso dell’interrogatorio ha confermato: “Tra me e lui è nata un’amicizia”. Le accuse nei suoi confronti però non si placano, con Storie Italiane che ha pubblicato un passaggio dell’interrogatorio della sorella di una delle vittime che ha denunciato don Barone: “La ragazza riferiva di essere entrata in contatto con don Barone grazie alla mediazione di una amica. I genitori avevano deciso di affidargli in cura la figlia, convinti che fosse la soluzione ai problemi”. La giovane è stata vittima di una “serie di dolorosi riti di puriicazione. Lesioni interne ed esterne alla bocca, obbligata a rimanere nel seminterrato della loro abitazione insieme alla madre, poiché la loro casa era infestata dal demonio”. Successivamente la famiglia ha deciso di “interrompere le terapie mediche e farmacologiche, preferendo affidarsi completamente a don Barone”, nonostante “il regime alimentare insufficiente” al quale era posta la piccola”. E ancora: “Era obbligata a indossare un collare e un tutore per sostenere e per camminare, pratica imposta anche ad altre giovani adepte”.
 
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view post Posted on 15/9/2018, 15:14

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https://www.ilmattino.it/caserta/esorcismi...ne-3973709.html
Esorcismi e abusi, il giallo
delle minacce a don Barone

di Mary Liguori
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Occorrerà aspettare altri dieci giorni per entrare nel vivo del processo a don Michele Barone. L’interrogatorio del teste chiave, la sorella della piccola che avrebbe subito percosse e maltrattamenti «camuffati» da esorcismi, verrà sentita a fine mese. Cambiano i difensori del prete: all’avvocato Carlo Taormina subentrano i penalisti Maurizio Zuccaro e Camillo Irace. Che hanno chiesto i termini a difesa, ma non li hanno ottenuti, tuttavia il tribunale ha accordato il rinvio dell’interrogatorio della ragazza alla prossima udienza per consentire al nuovo collegio lo studio del voluminoso fascicolo agli atti. D’altro canto, l’escussione della sorella della vittima rappresenta il punto cruciale del processo: è stata lei a denunciare sia il sacerdote che i suoi stessi genitori, nonché il commissario di polizia Luigi Schettino, accusandoli di avere per più di un anno sottoposto a sevizie la ragazzina all’epoca dei fatti a malapena tredicenne.

Si è appreso con certezza, nel corso della breve permanenza in aula, che il sacerdote - detenuto dal giorno dell’arresto, nel febbraio scorso - è stato trasferito dal carcere di Vallo della Lucania a quello di Secondigliano. Gli avvocati non si sbilanciano, ma pare che il Dap abbia deciso di trasferire il prete in seguito a situazioni di pericolo che si sarebbero verificate nel penitenziario salernitano. Un piccolo giallo se si considera che in una trasmissione tv si è fatto riferimento a una lettera scritta dal prete, nella quale si parlava di minacce e altro, ma del manoscritto la polizia giudiziaria non avrebbe trovato traccia.

A ogni modo, ieri, per la seconda volta da quando è in corso il processo a porte chiuse a Palazzo di Giustizia di Santa Maria Capua Vetere, Barone era presente in aula. Barba incolta, solito piglio deciso, il sacerdote di Casapesenna ha potuto contare, sebbene solo a distanza, sul solito gruppo di adepti che si è presentato davanti al tribunale per sostenere moralmente colui che è considerato una guida spirituale.

Come si ricorderà, don Barone è sotto processo per maltrattamenti su una minorenne e per abusi sessuali nei confronti di due ventenni, ex sue parrocchiane. Tutte considerate indemoniate. Nel corso delle indagini e dopo l’arresto sono emersi altri profili sui quali la Procura diretta da Maria Antonietta Troncone, con l’aggiunto Alessandro Milita e i sostituti Alessandro Di Vico e Daniela Pannone, stanno tutt’ora lavorando. Affari legati ai pellegrinaggi a Medjugorie e Cracovia, un business sul quale Barone contava molto e dal quale aveva un certo introito dal momento che prima dei guai giudiziari era un prete stimato tanto in Italia quanto in Irlanda. Nel corso delle indagini sono state ascoltate decine di persone e la Procura ha acquisito diversi video in cui si vedono quelli che sembrano violenti rituali esorcistici. In un caso un uomo viene brutalmente colpito al capo con un pesante crocifisso. Una coppia di giovani residente a Desenzano sul Garda ha raccontato di essere stata a sua volta vittima di angherie da parte del prete. Nel corso dei mesi, agli atti sono finite anche le dichiarazioni del pentito Michele Barone, ex dei Casalesi e cugino omonimo del religioso.
Sabato 15 Settembre 2018, 08:00

http://www.casertanews.it/cronaca/don-mich...a-avvocato.html
L’avvocato Taormina lascia, don Barone sceglie altri 2 avvocati

Carlo Taormina lascia, don Barone sceglie altri 2 avvocati
Cambia la difesa del parroco (molto dimagrito): il giudice accoglie la richiesta di rinvio dell’udienza clou nella quale sarà ascoltata Nicoletta, la ragazza che ha denunciato tutto a Le Iene.

Giuseppe Perrotta 14 settembre 2018 16:19
L’avvocato Taormina lascia, don Barone sceglie altri 2 avvocati

Carlo Taormina non è più l’avvocato difensore di don Michele Barone, il parroco del Tempio di Casapesenna finito in carcere per gli esorcismi effettuati ai danni di una minorenne di Maddaloni. La novità è stata ufficializzata oggi quando in udienza celebrata a porte chiuse al Tribunale di Santa Maria Capua Vetere dinanzi al giudice Maria Francica è comparso il sacerdote (visibilmente dimagrito) accompagnato dagli avvocati Maurizio Zuccaro e Camillo Irace.

Proprio per questa ragione è stata accolta la richiesta della difesa di rinviare l’udienza di oggi (sospendendo i termini della prescrizione e quelli cautelari) che rappresenta il fulcro di tutto il processo, con la testimonianza prevista di Nicoletta, la sorella della bambina sula quale sono stati praticati gli esorcismi e che ha denunciato tutto alla trasmissione televisiva “Le Iene”, tirando in ballo anche il dirigente del commissariato di polizia di Maddaloni Luigi Schettino che, secondo la sua denuncia, l’avrebbe pressata per ritirare l’esposto presentato contro don Barone.

L’udienza è stata quindi aggiornata a fine mese. Nel collegio difensivo, oltre ad Irace e Zuccaro, sono impegnati gli avvocati Carlo De Stavola e Giuseppe Stellato. Si sono costituite parte civile le due giovani vittime delle violenze sessuali con gli avvocati Rossella Calabritto e Luigi Modracchini, oltre alla sorella della ragazzina maltrattata che ha denunciato le vessazioni subite dalla 13enne durante gli esorcismi medievali.

Edited by pincopallino2 - 15/9/2018, 16:34
 
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view post Posted on 18/9/2018, 11:48

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Recluso insieme ai predatori sessuali ha rischiato il linciaggio dai compagni di cella

Recluso insieme ai predatori sessuali ha rischiato il linciaggio dai compagni di cella

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https://www.ilmattino.it/caserta/caserta_d...ne-3980269.html
Caserta, detenuto stupratore
voleva uccidere don Barone in cella

di Mary Liguori
C'è un video, ripreso dalle telecamere del penitenziario di Vallo della Lucania, all'origine del trasferimento di don Michele Barone a Secondigliano. Un video in cui quattro detenuti e il sacerdote si «confrontano» aspramente dopo una serie di battibecchi che, a dire del religioso, l'avevano messo in allarme già nei giorni immediatamente successivi il suo arrivo nel carcere salernitano, lo scorso 2 marzo.Quel filmato, registrato da una telecamera nella zona tra le celle 8 e 10 del reparto in cui sono detenute le persone accusate di reati sessuali, ha provocato un duplice effetto. Da un lato il trasferimento di Barone a Secondigliano, il 23 agosto, dall'altro un provvedimento disciplinare a carico dello stesso sacerdote sotto processo a Santa Maria Capua Vetere per maltrattamenti su minore e violenza sessuale su due ventenni.
 
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"Dormiva nello stresso letto con mia sorella ed una seguace con cui faceva sesso"

don-michele-barone-in-manette-con-accusa-di-violenza_1850459
Don Barone ed il vescovo Spinillo

https://casertace.net/processo-a-don-baron...-sorella-e-poi/

Processo a DON BARONE. L’orribile racconto della sorella della presunta vittima: “Faceva sesso con le seguaci, si strusciava su mia sorella e poi…”
28 Set 2018
Nelle foto, da sinistra, don Michele Barone e N.T. che abbraccia la Iena Gaetano Pecoraro in uno dei servizi della trasmissione dedicati alla vicenda
CASAPESENNA – (g.g.) Udienza importantissima, e rigorosamente a porte chiuse, quella svoltasi l’altro ieri, mercoledì, in un’aula del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, per il processo che vede imputato, principale imputato, il sacerdote di Casapesenna don Michele Barone. Fondamentale perchè sul banco dei testimoni è salita N.T., sorella della presunta vittima degli esorcismi e degli atti di violenza, perpetrati da don Michele e autorizzati, purtroppo dai genitori della ragazzina C.T. e L.C., e principale accusatrice degli imputati, tra cui ci sono gli stessi genitori e anche il poliziotto Luigi Schettino del commissariato di Maddaloni.

N.T. è stata una ragazza determinata, affrancata evidentemente dall’ignoranza, dall’arretratezza generale, riguardante anche la concezione della fede che fa da sfondo ma è anche la ragione d’essere di questa bruttissima vicenda.

Se il programma Le Iene ha scoperchiato questo autentico verminaio, di cui si parlava da anni, senza però che fosse emersa mai qualche prova, ciò è stato dovuto alla determinazione della sorella della vittima.

N.T. nella realizzazione del rito ordinario di questo processo, è stata chiamata a confermare, davanti alle parti, quello che ha denunciato, quello che ha dichiarato ai magistrati e alla polizia giudiziaria nella fase delle indagini. E sostanzialmente l’ha fatto.

N. ha riferito che la sorella le aveva fatto leggere uno scritto dove raccontava di un episodio avvenuto a casa, allorquando il sacerdote dormiva nello stesso letto con la sorella e con altre seguaci. Si sarebbe strofinato sulla vittima che non aveva sensibilità dal bacino in giù e pertanto non sa dire cosa accadde, salvo ricordare che il prete si alzò per andare in bagno.

La mattina dopo, la presunta vittima, si era accorta che il sacerdote stava avendo un rapporto con l’altra seguace che aveva dormito nel medesimo letto.

Altre cose N. ha detto, ma questa ci è sembrata quella più importante, perchè va a precisare che il sacerdote si relazionava alla sua vittima, anche al di la delle farlocche pratiche esorcistiche.

In questo processo c’è un altro fenomeno: la socializzazione delle tesi difensive. Evidentemente c’era sfuggito che don Michele Barone avesse cambiato avvocato. Adesso a sostenerlo c’è il professionista napoletano, Maurizio Zuccaro, il quale si è lasciato andare a una serie di post, utilizzando anche il sistema dello slogan ingrandito e colorato per esprimere tutta la sua soddisfazione perchè i fatti processuali starebbero dimostrando la piena innocenza del suo assistito, sottoposto, secondo lui, a un vero e proprio massacro mediatico.

Mah, forse ha sbagliato aula di udienza e si è imbucato in un altro processo.
 
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view post Posted on 10/10/2018, 08:16

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www.casertanews.it/cronaca/don-mich...asapesenna.html

Don Barone urla in aula: "Sono ancora un prete"

Assente il vescovo Spinillo chiamato a testimoniare. Don Aversano: "Esorcismo pratica non violenta"

Attilio Nettuno 09 ottobre 2018 17:19

"Sono ancora un sacerdote". E' stata questa la risposta piccata di don Michele Barone data al pubblico ministero Alessandro Di Vico che poco prima, nel porre una domanda al testimone don Carlo Aversano, aveva appellato il sacerdote del Tempio di Casapesenna bollandolo come "ex".

E' quanto accaduto stamattina in aula nel corso del processo per maltrattamenti in famiglia, lesioni nei confronti di una minorenne e violenza sessuale (contestata esclusivamente a don Barone) che vede alla sbarra i genitori di Maddaloni della 13enne vittima di don Barone, costretta a subire botte durante violente pratiche esorciste, ed il dirigente del commissariato di Maddaloni Luigi Schettino. Don Michele, presente in aula - con la solita claque di adepti nei corridoi del primo piano del palazzo di giustizia sammaritano (il processo è a porte chiuse) - ha preso la parola sottolineando come sia ancora un prete e che la sua sospensione sia temporanea.

Come detto stamattina dinanzi al collegio presieduto dal giudice Maria Francica è stato ascoltato don Carlo Aversano, parroco autorizzato dalla diocesi a praticare esorcismi. Don Carlo ha ribadito al Tribunale come durante le pratiche di esorcismo la persona "indemoniata" non vada toccata e che la guarigione deve avvenire esclusivamente attraverso la preghiera. L'unico contatto ammesso, secondo quanto spiegato da don Carlo Aversano, è l'abbraccio, per offrire un conforto alla persona posseduta dal demonio. Insomma pratiche lontane, lontanissime, da quelle esercitate - senza autorizzazione - da don Barone che ha picchiato la 13enne al punto da deformarle un orecchio, mordendola e schiacciandole la testa con i piedi.

Stamattina, inoltre, avrebbe dovuto essere presente anche il vescovo di Aversa Angelo Spinillo che, però, non si è presentato in tribunale (come testimone) in quanto si trova all'estero. Il processo è stato rinviato oltre la metà di ottobre.

Nel collegio difensivo sono impegnati gli avvocati Maurizio Zuccaro, Camillo Irace, Giuseppe Stellato e Carlo De Stavola. Si sono costituite parte civile due ragazze che accusano don Michele Barone di violenza sessuale, con gli avvocati Rossella Calabritto e Luigi Mordacchini.

https://www.ilmattino.it/caserta/caserta_a...ba-4028032.html

«La bimba non era indemoniata,
ma don Barone le tolse i farmaci»

di ​Mary Liguori
Nel tragitto dal generale al particolare la forbice della conoscenza passa dalla certezza matematica all’assoluta ignoranza. L’esorcista di Aversa, Carlo Aversano, ieri è salito sul banco dei testimoni disertato dal suo vescovo, Angelo Spinillo, assente giustificato perché all’estero, e ha illustrato cosa fa e cosa non fa un prete che scaccia il diavolo dalle persone. Sul banco insieme a lui è finita la fede cristiana. Passaggio inevitabile: accettare il punto di vista della Chiesa rispetto alla fenomenologia demoniaca per discriminare ciò che la Chiesa stessa ammette per il trattamento delle persone affette da disturbi spirituali e ciò che invece non è contemplato nelle pratiche rituali. Aversano ha detto che certe pratiche violente, no, non fanno per niente parte del manuale dell’esorcista. «Schiaffi, sputi, spintoni, immersioni in vasche piene d’acqua? Pestoni sulla testa? Carezze in parti intime? Utilizzo di collari e diete specifiche?» Gli ha chiesto il pm Alessandro Di Vico. «No, assolutamente no, nulla di tutto questo». «Le risulta che i demoni fuoriscano dal corpo dei posseduti attraverso le orecchie?» lo ha incalzato la parte civile. «No» ha detto ancora il prete. «L’esorcista dorme nello stesso letto con l’indemoniata?, ancora il pm. «No», il prete. Insomma, a dire di Aversano, tutto ciò che Michele Barone avrebbe fatto non rientra nei riti canonici del sacramentale dell’esorcismo. Questo, va chiarito, Aversano lo ha detto in linea «generale» perché a ciascuna delle domande sulla specifica condotta di Barone, famoso fino in Irlanda, ma a quanto pare quasi sconosciuto ai confratelli della sua forania, quella di Casal di Principe, l’esorcista di Aversa ha risposto vagamente.

«TUTTI SAPEVANO»
Di inquietante, ancora una volta, emerge che della presunta vittima 13enne sapevano proprio tutti. Incluso l’esorcista interrogato ieri. Il vescovo Spinillo, il poliziotto Luigi Schettino: entrambi furono informati dalla sorella della vittima circa le condotte «violente» di Barone. Il prelato non è indagato, il commissario è alla sbarra. E, ha ammesso, Aversano, la sorella della vittima disse anche a lui che era preoccupata e che gli parlò di «omessa assunzione dei farmaci» disse che «don Michele non le faceva prendere i medicinali e mi chiese di intervenire». L’esorcista incontrò una sola volta la ragazzina, si unirono in preghiera. Lei gli graffiò il viso e gli ruppe gli occhiali, lo dicono alcuni testimoni. Aversano ha riferito di non ricordarlo. «Secondo me non era indemoniata», ha sentenziato. Ma tanti sono stati i «non so», i «non ricordo» rispetto alle domande mirate a scandagliare i lunghi anni in cui don Michele Barone avrebbe incontrato e liberato decine di indemoniati nella cappellina di Casapesenna. «Qualcuno ha mai ammonito i fedeli della forania dal frequentare la cappellina di Casapesenna?», gli hanno chiesto gli avvocati. «Non so, ancora adesso non so cosa accadeva lì dentro e cosa si poteva fare».

LA LOTTA INTERNA
Nel corso delle indagini è emerso che una ragazzina inizialmente ritenuta indemoniata fu poi udita dai fedeli parlare con la voce della Madonna. In tanti hanno riferito del prodigio. La stessa ragazza, è emerso ieri, fu sottoposta a esorcismo anche da Aversano. «Poi lei e altre preferirono andare via, - ha ricordato Aversano - hanno scelto don Michele e io non potevo far nulla». Gli avvocati hanno parlato di «competizione tra preti» che avrebbe «compromesso la tutela delle presunte indemoniate-vittime». Suggestioni? Chissà. Si torna in aula a fine mese. Il processo a porte chiuse è entrato nel vivo.

Mercoledì 10 Ottobre 2018, 08:00
 
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view post Posted on 25/10/2018, 06:11

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La zia della 13enne vittima di don Barone: "Il padre la tirava per i capelli per costringerla a pregare"

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https://www.ecaserta.it/mia-nipote-guardav...da-don-michele/

“Mia nipote guardava il crocifisso e diventava un diavolo”. Parla la zia
della 13enne abusata da don Michele


Casapesenna/Maddaloni. Oramai la storia di don Michele Barone è piena zeppa di verità nascoste che vengono a galla solo
con il passare delle settimane. “Nostra nipote manifestava una violenta avversione al sacro; alla vista del crocifisso si
trasformava e si contorceva. Quando pregavamo, lei replicava parlando in latino con voce roca e quasi maschile, girava gli
occhi all’indietro mostrando solo il bianco. Aveva una forza disumana: in un caso ha rovesciato una panca dove erano
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25/10/2018 "Mia nipote guardava il crocifisso e diventava un diavolo". Parla la zia della 13enne abusata da don Michele • Ecaserta
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dell’agguato (https://www.ecaserta.it/nicola-picone-fede...ma-dellagguato/)
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Contrabbando e
microcriminalità, Pacifico
plaude ai carabinieri e ai
finanzieri
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ottobre 24, 2018
Rubinetti a secco, chiusa una
scuola a Caserta
(www.ecaserta.it/rubinettia-secco-chiusa-una-scuola-acaserta/)
ottobre 24, 2018
Tentato furto al bar Las
Vegas, ladri in fuga con un
furgoncino
(https://www.ecaserta.it/tentatofurto-al-ba...-un-furgoncino/)
sedute due persone. Aveva le stesse reazioni anche quando trasmettevano la messa in tv”. La testimonianza choc è degli zii
della 13enne presunta vittima di don Michele Barone, il prete accusato di maltrattamenti su minore e violenza sessuale su
due 20enni. Udienza fiume, ieri, al tribunale di Santa Maria C.V.. I testi sono stati sentiti sia dai pm che dagli avvocati della
difesa e dalle parte civili. Sentita ieri anche la zia di Novara che, messa in allarme dalla nipote che ha denunciato i fatti,
scrisse, invano, ai servizi sociali di Maddaloni e al sindaco della sua città. “Non ho mai visto don Barone né ho mai assistito
agli esorcismi, tuttavia so di quello che accadeva perché me lo ha riferito mia nipote. So però che mio cognato era violento
con la moglie e in un caso ha trascinato la bambina per i capelli su per le scale per costringerla a pregare”. La zia di Novara
si è poi soffermata sulla questione dei farmaci sospesi, secondo l’accusa, dal prete. “So che prendeva dei medicinali che
portavano alle allucinazioni”, ha detto la donna. Ma ha anche detto che “prima di Barone, mia nipote era seguita da un altro
sacerdote, tale don Angelo”.
 
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view post Posted on 7/11/2018, 07:00

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Schiaffi e sputi durante gli esorcismi: il video shock mostrato al vescovo in tribunale

Spinillo commenta davanti al giudice il filmato delle violenze di don Michele Barone

Attilio Nettuno 06 novembre 2018 17:41

E' il giorno del vescovo Angelo Spinillo. Il pastore della Diocesi di Aversa si è presentato stamane al tribunale di Santa Maria Capua Vetere per testimoniare nel processo che vede alla sbarra don Michele Barone.

Una testimonianza lunga quella del vescovo che si è conclusa solo intorno alle 15,30 quando Spinillo è "riemerso" dall'aula dove si è celebrato il processo dinanzi al collegio presieduto dal giudice Francica. Nel corso dell'udienza i pubblici ministeri Di Vico e Pannone hanno mostrato al vescovo un video - contenuto sul pc di don Michele - di un esorcismo praticato da don Barone in cui si vede l'ex sacerdote del Tempio di Casapesenna dare schiaffi alla persona ritenuta posseduta ed addirittura sputargli in bocca. Pratiche che lo stesso Spinillo ha "bollato" come non corrette. Secondo Spinillo durante gli esorcismi la persona ritenuta posseduta non va toccata, solo abbracciata o al più "contenuta".

Sull'esorcismo, poi, Spinillo ha spiegato come sia ancora riconosciuto dalla Chiesa come pratica ma oggi con i dovuti distinguo. Bisogna capire se la persona sia realmente posseduta o se sia affetta da disturbi di tipo psicologico, ha ribadito Spinillo.

Il vescovo ha anche parlato del perché i provvedimenti a carico di don Barone siano arrivati solo dopo il servizio delle Iene, nonostante fossero giunte segnalazioni (la lettera di un sacerdote irlandese e l'incontro con la sorella della 13enne di Maddaloni maltrattata durante gli esorcismi ed oggetto del processo) spiegando che in casi come questo le verifiche sono necessarie e doverose. In altri termini non si può credere a tutto ciò che arriva dall'esterno.

Al termine della sua testimonianza Spinillo ha dribblato tutti, i soliti adepti di don Barone, sempre presenti nei corridoi del Palazzo di Giustizia. "Preferirei non dire nulla", le sue uniche parole.

Don Barone è accusato di accusato di violenza sessuale nei confronti di due ragazze e di maltrattamenti e lesioni nei confronti di una 13enne di Maddaloni. Alla sbarra con lui ci sono i genitori della vittima delle pratiche esorcistiche di don Barone ed il dirigente del commissariato di polizia di Maddaloni Luigi Schettino.

Il processo è stato rinviato alla prossima settimana. Nel collegio difensivo sono impegnati gli avvocati Carlo De Stavola, Giuseppe Stellato, Maurizio Zuccaro e Camillo Irace. Le ragazze che avrebbero subito la violenza sessuale dal prete sono assistite dagli avvocati Rossella Calabritto e Luigi Mordacchini.
 
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view post Posted on 15/11/2018, 04:43

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www.ecaserta.it/esorcismi-e-abusi-...non-intervenni/

Casapesenna/Maddaloni. “Vidi la bambina ma non intervenni”. A parlare sono due assistenti sociali del Comune di
Maddaloni che ieri sono state ascoltate in tribunale a Santa Maria Capua Vetere dai pm Alessandro Di Vico e Daniela
Pannone, e dalle parti civili nell’ambito del processo di don Michele Barone. Le due donne hanno ammesso di essere state
informata circa l’anomala situazione della ragazzina di Maddaloni, esorcizzata dal prete del tempio di Casapesenna, sia dal tribunale dei minori di Napoli sia dall’ospedale Bambin Gesù di Roma, dove la piccola è stata in cura per un periodo. Una
delle due ha risposto, inoltre, che benché la bambina si trovava sulla sedia a rotelle non c’erano i presupposti per seguirla. E
nemmeno cambiarono idea quando la sorella della vittima, la ragazza che poi ha denunciato tutto alle autorità, comunicò loro
che la ragazzina non era in cura presso specialisti ma era affidata a un sacerdote
 
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view post Posted on 18/12/2018, 22:12

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Il campionario delle pratiche nel processo per violenze ed abusi

don-michele-ragazza-2

http://www.paesenews.it/?p=145070&fbclid=I...6ZwYw6QIlugXyAM

18/12/2018 CASAPESENNA / MADDALONI – Olio santo sui genitali delle ragazzine, gli “esorcismi” di Don Barone
Noi siamo Paesenews Giornale online magazine di terra di lavoro Siamo presenti su Facebook: Paesenews la sede
della nostra redazione si trova Vairano Scalo, Italia Il sito web e' curato da Staffiero Alessandro.
CASAPESENNA / MADDALONI – Olio santo sui genitali delle ragazzine,
gli “esorcismi” di Don Barone
 La redazione  18 Dicembre 2018  Cronaca
CASAPESENNA / MADDALONI – “Il prete nei suoi esorcismi spargeva olio santo sulle parti intime
delle ragazze da esorcizzare”. Lo ha affermato una testimone durante l’udienza di oggi nell’ambito del a
carico di don Barone. La giovane testimone ha risposto con puntualità alle domande formulate dalle parti
e dal Tribunale. Si tornerà in aula il prossimo anno per ascoltare altri testimoni. Tutti testimoni che stanno
chiarendo lo svolgimento degli esorcismi nei confronti di alcune delle vittime. Pratiche che non
prevedevano solo benedizioni e la recita di litanie in latino ma anche vere e proprie azioni di violenza con
la giovane “posseduta” tirata per i capelli e schiaffeggiata. Nel processo sono imputati oltre al sacerdote
don Barone anche il dirigente del commissariato di Maddaloni Luigi Schettino ed i genitori di una
ragazzina di appena 13 anni che ha subito lesioni permanenti durante le pratiche religiose

https://www.casertanews.it/cronaca/don-mic...-esorcismi.html
"Il prete toccava le parti intime delle donne durante gli esorcismi"

"Il prete toccava le parti intime delle donne durante gli esorcismi"
In aula l'ex segretaria di don Michele Barone

Giuseppe Perrotta 18 dicembre 2018 19:22


Don Michele Barone
Ha raccontato dei suoi primi contatti con quel prete ammirato da tutti e delle ‘attenzioni’ che lo stesso prelato le dedicava, affidandole finanche la sua agenda e, soprattutto, la gestione dei pellegrinaggi a Medjugorje.

Un percorso nel quale, senza che lei se ne accorgesse, don Michele Barone l’avrebbe plagiata al punto da spingerla anche a farla lasciare col fidanzato per dedicarsi corpo ed anima alla missione del Tempio di Casapesenna.

A parlare davanti al giudice Francica del tribunale di Santa Maria Capua Vetere è l’ex segretaria del parroco oggi sotto processo per maltrattamenti e violenza sessuale, che nei mesi scorsi è stata anche intervista da “Le Iene”, dopo che era scoppiata la “bomba” del parroco e dei suoi esorcismi.

Un rapporto, quello della segretaria col parroco della Diocesi di Aversa, che è durato fino all’agosto 2016: è in quell’istante che la donna si rende conto che quel rapporto stava, forse, valicando i confini della normalità. Un episodio, soprattutto, la fa ravvedere: l’arrabbiatura del sacerdote nel momento in cui la sua fedele segretaria decide di andare in vacanza col fidanzato. Un nervosismo che, forse, nascondeva altre mire e che l’ha spinta ad allontanarsi. Versione, però, contestata dallo stesso parroco e dai suoi legali che hanno, invece, sostenuto come la ragazza sia stata allontanata per “problemi economici” che avrebbe creato il fratello della testimone nell’accensione di un mutuo.

Andando oltre, la testimone ha raccontato anche di aver assistito nel suo percorso accanto a don Michele Barone a ben cinque esorcismi: tre su donne, due su uomini. Ed ha sottolineato come il parroco, in queste occasioni, sia stato sempre molto violento e di come ‘toccava’ le parti intime delle donne che si affidavano a lui, poggiando le mani su tutto il corpo. Azioni che, in un primo momento, si pensavano fossero “pratiche esorcistiche” ma che oggi vengono viste sotto tutta un’altra luce. Il processo (che vede imputati anche il dirigente del commissariato di Maddaloni Luigi Schettino ed i genitori della ragazzina vittima di maltrattamenti) è stato poi aggiornato a gennaio. Nel collegio difensivo sono impegnati gli avvocati Carlo De Stavola, Camillo Irace, Maurizio Zuccaro, Giuseppe Stellato ed Umberto Pappadia. Le ragazze che avrebbero subito abusi sessuali del prete si sono costituite parte civile con gli avvocati Rossella Calabritto e Luigi Mordacchini
 
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view post Posted on 20/12/2018, 21:17
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Buttatelo ad Alcatraz e le chiavi datele a me che me le ingoio. Ma dico io, ma la colpa di chi è? Tu porti la ragazzina dal prete per esorcizzarla, e permetti che lui (il porchetto di Ariccia) le tocchi il pube? Ma la testa dove la tenete, scusatemi? Pratiche esorcistiche? Donne, mi dispiace, mi fate pena e niente altro
 
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view post Posted on 8/1/2019, 21:13

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La Procura: "Prete trasferito a Roma per le sue relazioni clandestine"

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La 'fidanzata' del prete: "Minacciata dalla camorra per il nostro amore"

Parla la donna che ha avuto una relazione con don Barone: "Mi ha dato anche soldi falsi". Ma il sacerdote nega l'amore galeotto

Attilio Nettuno
08 gennaio 2019 19:28


La "fidanzata" di don Michele Barone come un fiume in piena in tribunale. E' stata la volta della donna che ha avuto una relazione con il sacerdote del Tempio di Casapesenna, finito sotto processo per gli esorcismi violenti, che hanno provocato lesioni permanenti ad una ragazzina di 13 anni di Maddaloni, e per violenza sessuale nei confronti di altre due giovani adepte.

"HO AVUTO UNA RELAZIONE CON DON BARONE"

La testimone ha raccontato la sua relazione amorosa con il prete, degli incontri che si svolgevano all'interno della segreteria della parrocchia dove don Barone esercitava. Una storia andata avanti per diverso tempo al punto che gli stessi genitori del sacerdote intervennero cercando di contrastare quell'amore, "illecito" per un uomo di chiesa.

LE MINACCE DELLA CAMORRA

La ragazza ha anche raccontato delle minacce subite per quella relazione "galeotta" da parte di personaggi vicini alla criminalità organizzata che l'avrebbero avvicinata intimandole di desistere dal proseguire la storia. Circostanze confermate anche dal collaboratore di giustizia Michele Barone, cugino omonimo del prete, che dovrà essere sentito in aula fra due udienze. La storia poi finì perché la giovane si rese conto di non essere l'unica donna di un prete che amava essere attorniato da rappresentanti del gentil sesso.

I SOLDI FALSI

Ma l'ex fiamma di don Michele ha anche raccontato altre circostanze sul conto del sacerdote. Secondo il suo racconto don Barone le avrebbe dato anche soldi falsi per cercare di riciclarli. Inoltre avrebbe avuto contatti anche con ricettatori, dediti alla vendita di oggetti rubati.

"SI E' INVENTATA TUTTO"

Al termine della testimonianza è stato lo stesso don Michele Barone a difendersi dalle accuse della donna sostenendo che la stessa si sarebbe inventata tutto, che quella storia fosse solo una montatura. E riguardo alla circostanza del suo trasferimento momentaneo a Roma, secondo la Procura riconducibile proprio alla relazione amorosa clandestina, ha sostenuto come si trattasse di una promozione data dalla Chiesa ai preti più meritevoli.

Il processo - che vede imputati anche il dirigente di polizia Luigi Schettino ed i genitori della 13enne - riprenderà fra un paio di settimane. Nel collegio difensivo sono impegnati gli avvocati Carlo De Stavola, Giuseppe Stellato, Umberto Pappadia, Maurizio Zuccaro e Camillo Irace. Le ragazze che avrebbero subito la violenza sessuale si sono costituite parti civili, assistite dagli avvocati Rossella Calabritto e Luigi Mordacchini.

http://www.casertanews.it/cronaca/don-baro...y2W2LrccP0YybY4

La violenza del prete: "Don Barone mi ha dato un pugno in faccia"

La violenza del prete: "Don Barone mi ha dato un pugno in faccia"
La testimonianza di una coppia di fidanzati suoi fedeli: "Soldi dall'Irlanda mai dati ai poveri"

Attilio Nettuno
08 gennaio 2019 20:56


La violenza del prete: "Don Barone mi ha dato un pugno in faccia"

Don Michele Barone
APPROFONDIMENTI
La 'fidanzata' del prete: "Minacciata dalla camorra per il nostro amore"
La 'fidanzata' del prete: "Minacciata dalla camorra per il nostro amore"
8 gennaio 2019
Don Michele Barone gli avrebbe sferrato un pugno in pieno volto. E' questa la circostanza emersa nel corso dell'udienza, celebrata dinanzi al giudice Francica del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, nel processo che vede alla sbarra il sacerdote del Tempio di Casapesenna insieme ad altri tre imputati per maltrattamenti, su una minorenne, e violenza sessuale (di cui deve rispondere soltanto il prete).

A riferirlo ai giudici è stata una coppia di fidanzati che per un periodo ha fatto parte della schiera di fedeli seguaci di don Michele Barone. I due nel corso della loro testimonianza hanno raccontato delle preghiere di liberazione e degli esorcismi fatti da don Barone. Rituali lunghi, dalle prime ore del pomeriggio anche fino a notte fonda.

I due, esasperati dai maltrattamenti nei confronti di una ragazza ritenuta posseduta (fu anche ospitata a casa della fidanzata della coppia scoltata in tribunale), si sarebbero allontanati dalla "setta" ma non senza ripercussioni. In una circostanza, infatti, il ragazzo venne picchiato da don Barone rifiutandosi di partecipare ad una cena a casa di un altro fedele. "Mi ha dato un pugno in faccia", ha detto ai giudici. Il giovane, seguendo la volontà della fidanzata, si sarebbe sottoposto anch'egli ad un rito di liberazione dal demonio.

I due ragazzi hanno anche parlato di cospicue offerte che arrivavano a don Barone anche dall'Irlanda. Offerte destinate ai bisognosi ma che non sarebbero mai arrivate a destinazione.

Il processo - che vede imputati anche il dirigente di polizia Luigi Schettino ed i genitori della 13enne - riprenderà fra un paio di settimane quando in aula dovrà essere ascoltata un'altra fedele. Nel collegio difensivo sono impegnati gli avvocati Carlo De Stavola, Giuseppe Stellato, Umberto Pappadia, Rocco Trombetti, Maurizio Zuccaro e Camillo Irace. Le ragazze che avrebbero subito la violenza sessuale si sono costituite parti civili, assistite dagli avvocati Rossella Calabritto e Luigi Mordacchini.
 
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