Laici Libertari Anticlericali Forum

Violenze ed esorcismi. Condannato a 12 anni don Barone. Procura appella: "14 anni e mezzo", Sesso orale e anale in sagrestia. I lussi dei pellegrinaggi a Medjugorje del prete dei VIP. Genitori condannati a 4 anni

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view post Posted on 23/2/2018, 18:09

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Le indagini, dirette dalla Procura e affidate alla Squadra Mobile della Questura di Caserta, hannoconsentito di stigmatizzare un contesto criminale inquietante, che vede quale protagonista ilsacerdote Michele BARONE, appartenente alla diocesi di Aversa. Questi, agendo senzal'autorizzazione del Vescovo diocesano e, dunque, in totale spregio delle regole e delle prescrizionidell'organizzazione clericale, ha perpetrato su numerose donne - tra le quali la minore T.A. e lagiovane C.R. - medievali e brutali riti esorcisti, le cui modalità esecutive hanno concretizzato larealizzazione delle fattispecie incriminatrici della violenza sessuale aggravata e dei maltrattamenti
in famiglia.
In particolare, il BARONE, ingenerando nelle giovani donne la convinzione di essere possedute daldemonio, ha carpito la loro buona fede e le ha sottoposte a trattamenti disumani e profondamentelesivi della loro integrità fisiopsichica, nonché della loro dignità. Infatti, nel corso di "quotidiani"riti di liberazione e purificazione dell 'anima, sia T. A., sia C.R., nonché, numerose altre vittime, sono state violentemente percosse, brutalmente ingiuriate^ costantemente minacciate e costrette a subire, contro la loro volontà, atti sessuali, consistiti in | palpeggiamenti in zone erogene, nellasottoposizione forzata a denudazione e nella aberrante prassi di dormire, nude, insieme al prete ealla sua amante. Inoltre, sempre su indicazione del sacerdote, le giovani donne sono state costrette a sospendere i trattamenti farmacologici cui erano in precedenza sottoposte per gravi patologie da cuierano affette e, addirittura, sempre a seguito di dictat del prelato, hanno sospeso la normale
alimentazione e si sono nutrite, per mesi, con flebo di glucosio e/o latte e biscotti. Le attività
investigative hanno consentito, altresì, di accertare la perpetrazione di ulteriori ipotesi di violenzasessuale aggravata, perpetrate dal BARONE ai danni di S.F., la quale, sempre in virtù di unaprofonda manipolazione psicologica subita a seguito dell'interlocuzione col sacerdote e in evidentecondizione di inferiorità fisica e psicologica rispetto allo stesso, è stata costretta, in più circostanze, a compiere e a subire atti sessuali, con la minaccia che, nell'ipotesi di rifiuto, sarebbe statacertamente "punita" dalla Madonna, da San Michele e da altri Angeli e Santi.
Le ordinanze cautelari hanno, altresì, riguardato, TRAMONTANO Cesare e CARANGELO Lorenza,
genitori della minore T.A., i quali hanno partecipato a numerosi episodi di maltrattamento,contribuendo consapevolmente e volontariamente alla realizzazione dei feroci soprusi ai danni della figlia.TRAMONTANO Cesare, infine, in concorso con il dirigente della Polizia di Stato SCHETTINOLuigi - anch'egli sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari - ha cercato, insieme alBARONE, di costringere la sorella di T.A. a ritirare l'esposto presentato presso il commissariato di Chiaiano e volto a denunciare le gravissime condotte perpetrate ai danni della minore.
Lo SCHETTINO, adepto della setta riconducibile a don Michele BARONE, è stato ritenuto
responsabile, in concorso, anche dei maltrattamenti subiti da T.A., non avendo impedito il protrarsidella condotta criminosa, pur avendone piena contezza e avendo l'obbligo giuridico di impedirel'ulteriore protrazione dell'evento criminale.
Le indagini, sono state condotte attraverso l'escussione di numerose persone informate sui fatti,l'acquisizione di documentazione sanitaria, la realizzazione e l'acquisizione di videofilmati - ancheoggetto di servizi di trasmissioni televisive - e intercettazioni telefoniche e ambientali.

Santa Maria Capua Vetere, 23 febbraio 2017
IL PROCURATORE DELLA REPUBBLICA
Dottssa Maria Antonietta Troncone
 
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view post Posted on 23/2/2018, 21:43

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https://www.ilmattino.it/caserta/nude_lett...mo-3567519.html

Nude a letto con il prete e l'amante
o «la Madonna ti punisce»:
le minacce del sacerdote arrestato

di Mary Liguori
«Spogliati e dormi con noi, altrimenti la Madonna e San Michele ti puniscono». E' una delle frasi aberranti con le quali don Michele Barone avrebbe costretto le sue vittime a subire abusi sessuali. E a passare le notti nello stesso letto con lui e la sua amante. Secondo i pm, il sacerdote esercitava un totale controllo psicologico sulle vittime, tale da indurle a fare tutto ciò che voleva. Accanto ai riti esorcisti non autorizzati e assolutamente violenti, definiti dalla procura delle verie e proprie «torture», si profila per il sacerdote di Casapesenna l'accusa di violenza sessuale in concorso con coloro che avrebbero potuto impedirgli di continuare a fare del male alle ragazzine, come i genitori di una di loro che infatti sono finiti ai domiciliari.
Venerdì 23 Febbraio 2018, 19:47 - Ultimo aggiornamento: 23-02-2018 19:56
 
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view post Posted on 24/2/2018, 08:45

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http://www.diocesiaversa.it/comunicato-sul...michele-barone/

Comunicato sulle misure cautelari emesse nei confronti di don Michele Barone
La Diocesi di Aversa, da fonte ufficiale, ha oggi appreso del provvedimento di misure cautelari, stabilito dal Tribunale di S. Maria Capua Vetere, emesso nei confronti del Sacerdote Michele Barone di questa Diocesi e membro dell’Associazione Missionari della Piccola Casetta di Nazaret.

Profondamente addolorata per quanto appreso dal provvedimento a carico del predetto sacerdote ed attendendo con fiducia gli sviluppi delle indagini da parte della Magistratura competente, esprime profondo rammarico e vicinanza e solidarietà alle vittime ed alle persone coinvolte.

Al contempo la Diocesi, che già era intervenuta con ammonizione pubblica il 19 dicembre 2017 ed aveva emanato un Decreto di revoca delle facoltà ministeriali in data 16 febbraio 2018, prendendo atto delle più dettagliate accuse alla condotta del Sacerdote, vive con i fedeli un tempo di sconcerto e sofferenza per quanto appreso.

Nella tristezza del momento, a tutti chiede rinnovata attenzione ad un autentico cammino di vita e di fede per il bene di ogni persona.

Comunicato stampa a cura dell’Ufficio Comunicazioni Sociali
 
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http://noicaserta.it/scandalo_esorcismo_%7...ele_barone.html

SCANDALO ESORCISMO | Il suicidio di un ragazzo di Maddaloni ha fatto
scattare le indagini su don Michele Barone

24 febbraio 2018

Maddaloni -
Il suicidio di un ragazzo che era stato sottoposto a pratiche di esorcismo da parte di don Michele Barone. Così l
Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere ha voluto accendere i riflettori sul parroco del Tempio d
Casapesenna che venerdì pomeriggio è finto in manette al rientro dall’ultimo viaggio a Medjugorie, bloccato dall
Squadra Mobile di Caserta
insieme
ai genitori della 13enne che stava esorcizzando e sulla quale ha indagato la trasmissione televisiva LE IENE. M
l’attenzione sul parroco era stata accesa da un altro episodio: il suicidio di un ragazzo di Maddaloni, dal quale eran
emerso i contatti col parroco e presunti collegamenti a sette sataniche. Sono iniziati i controlli e le verifiche su quello ch
accadeva a Casapesenna ed è emerso un quadro desolante, con cinque espisodi di violenze sesuali
ricostruire ai danni di due ragazze


https://edizionecaserta.it/2018/02/24/pret...dio-misterioso/

Suicida ragazzo ‘esorcizzato’ da Barone, così
partì l’indagine
Maddaloni/Casapesenna. E’ partita da un misterioso suicidio di un giovane di Maddaloni
l’indagine che ha portato ieri all’arresto del sacerdote Michele Barone e del suo amico
poliziotto Luigi Schettino.
Nei mesi scorsi il ragazzo fu ritrovato privo di vita a Maddaloni: del caso ovviamente fu
informato anche Schettino che, fino a pochi giorni fa, dirigeva proprio il commissariato della
città calatina. Fu lo stesso funzionario di polizia a ipotizzare che il giovane si sarebbe tolto
la vita perchè faceva parte di una setta satanica.

Un’ipotesi che pose sotto la luce la vita privata del ragazzo ed in particolare i legami con
don Michele Barone, il sacerdote amico del poliziotto che avrebbe addirittura sottoposto ad
esorcismo anche il giovane che si sarebbe poi ucciso. La Procura della Repubblica di Santa
Maria Capua Vetere aprì un’indagine per istigazione al suicidio.
Fu il primo passo di un puzzle complicato che ieri ha visto le ultime tessere incastonarsi con
il blitz della squadra mobile che ha tratto in arresto oltre al prete (l’unico a finire in carcere)
ed al funzionario di polizia anche i genitori di una giovane vittima di abusi.

https://www.ilmattino.it/caserta/esorcismi...ce-3567697.html

Esorcismi a Casapesenna, il sacerdote amico di boss e vip. Il poliziotto un suo seguace

0
L’indagine è iniziata alcuni mesi fa. In un modo stranissimo, prologo dello scenario assurdo che si è palesato ieri con l’arresto del sacerdote Michele Barone, del poliziotto Luigi Schettino e dei genitori di una ragazza privata della libertà, abusata, percossa e denutrita. Nel nome di Dio. O meglio di ciò che i personaggi implicati in questa triste vicenda spacciavano per volere di nostro Signore. La setta di don Barone conta decine di adepti e nel silenzio della Diocesi, nel tempio di Casapesenna e nella cappella della Madonna di Nazareth, avrebbe praticato per anni esorcismi e altri rituali di «liberazione» dalla possessione demoniaca che la Chiesa riconosce, ma che in questo caso non aveva autorizzato.

La genesi, dunque, dicevamo. Un giovane, nei mesi scorsi, fu ritrovato morto a Maddaloni e la procura di Santa Maria Capua Vetere aprì un’indagine per istigazione al suicidio. Poche ore dopo, il dirigente del commissariato, Luigi Schettino, si presentò in procura, e una volta al cospetto del pm, si aprì la camicia per mostrare una grossa corona. Dinanzi agli occhi stupefatti del magistrato esclamò: «Il ragazzo si è suicidato perché fa parte di una setta satanica: l’ho appreso da un altro seguace dello stesso gruppo che me lo ha riferito mentre io e don Michele Barone la sottoponevamo a un esorcismo». Facile immaginare lo sbigottimento che la sortita del commissario provocò in procura. Difficile, all’epoca, prevedere cosa sarebbe venuto fuori dallo sviluppo di quell’indagine. Nei giorni scorsi, il servizio de «Le Iene» ha portato allo scoperto la vicenda e ieri il prete e il poliziotto sono finiti rispettivamente in carcere e ai domiciliari. Grazie anche alla denuncia della sorella di una delle vittime. E si è delineato uno scenario pazzesco. Con il poliziotto accusato di avere per lungo tempo preso parte ai riti del sacerdote e di avere aperto addirittura un’indagine sulla base delle informazioni che avrebbe appreso mentre, sempre insieme al sacerdote, «esorcizzava» povere ragazze in realtà affette da disturbi psichici. Il vicequestore Schettino è stato in passato a capo del posto fisso di polizia a Casapesenna. Da poco più di un anno dirigeva il commissariato di Maddaloni, ma sognava di entrare in Dia. Forse, chissà, ce l’avrebbe fatta. Ma a quanto pare, nonostante le sue ambizioni professionali, l’amicizia col prete andava oltre tutto e tutti. E, soprattutto, la sua «fede» era quasi ossessione tanto da offuscare anche la ragione e indurlo a indagare su ciò che apprendeva durante gli assurdi rituali cui partecipava. I due, dunque, sono legati da un laccio che va oltre la fede e soprattutto oltrepassa i confini di ciò che è lecito sia da un punto di vista penale che religioso. Il «don», si è appreso già nei giorni scorsi, ha anche celebrato il matrimonio del commissario che a quanto pare è uno dei suoi più ferventi seguaci. Il sacerdote organizzava di frequente visite a Medjugorie. Anche questo aspetto è finito nel mirino degli investigatori.



Eppure, quel prete era chiacchierato da tempo. Amico dei vip, ospite fisso dei talk show, più volte ha preso parte al salotto pomeridiano di Barbara D’Urso. Ma a Casapesenna, paese che ha dato i natali al boss casalese Michele Zagaria, la loro amicizia faceva storcere il naso a più d’una persona. Perché don Michele Barone è anche il cugino di un pentito di camorra. Che porta il suo stesso nome e cognome e solo da un anno è passato a collaborare con la giustizia. Barone il pentito è colui che, secondo la Dda, fece delle estorsioni all’attuale sindaco di Casapesenna, Marcello De Rosa, lo stesso politico che proprio il prete ha fotografato di nascosto mentre conversava con l’ex primo cittadino oggi alla sbarra per concorso esterno in associazione mafiosa. Tra le sette sataniche da sgominare, per il commissario, e le indagini fai da te del sacerdote, i suoi deliri d’onnipotenza che addirittura l’hanno indotto a sostituirsi a medici e psichiatri, la storia potrebbe essere ancora molto lontana dall’epilogo. La sensazione è che altri sapessero cosa accadeva a Casapesenna e a Maddaloni e che abbiano taciuto, mentre avrebbero potuto parlare e mettere fine alla follia molto tempo fa.
ma.lig.
Sabato 24 Febbraio 2018, 08:52 - Ultimo aggiornamento: 24-02-2018 08:52

https://www.ilmattino.it/caserta/esorcismi...ta-3567696.html
Esorcismi a minori in Campania, l'indagine dal suicidio di un giovane: avrebbe fatto parte di una setta

ARTICOLI CORRELATI
di Mary Liguori
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Le aveva convinte che quei malesseri erano frutto di una possessione demoniaca. Aveva messo nella loro testa l’idea che i malori, la depressione, gli scatti d’ira, i cambi d’umore, erano i segni del male. La storia che è venuta alla luce grazie alla trasmissione «Le Iene» e che ieri ha visto l’epilogo in quattro clamorosi arresti, non è accaduta nel Medioevo, ma pochi mesi fa, a Casapesenna, nel Casertano. Dove il sacerdote Michele Barone, cugino di un ex camorrista oggi pentito, star dei talk show televisivi e tra i più «gettonati» della Diocesi di Aversa, aveva messo su una setta religiosa parallela al culto ufficiale. La Curia non lo ha mai autorizzato a praticare esorcismi. Ma lui, evidentemente, se ne infischiava. Aiutato dai genitori di una delle vittime, ma anche da un poliziotto. Don Barone da ieri è in carcere, ma ai domiciliari ci sono anche il padre C.T. e la madre della ragazzina, L.T. E il commissario di Maddaloni.

Lo scandalo colpisce la Diocesi che pochi giorni fa quel prete lo aveva sospeso, ma travolge anche il vicequestore Luigi Schettino. Il dirigente del commissariato di polizia di Maddaloni dal giorno successivo la messa in onda del servizio è stato trasferito a Potenza, dove ieri è stato arrestato dalla Squadra mobile di Caserta, diretta da Filippo Portoghese. È accusato di aver tentato di convincere la sorella di una delle vittime a ritirare la denuncia contro il prete. Una condotta frutto della sua amicizia di lungo corso con il sacerdote. Forse credeva che davvero quell’uomo avesse il potere di salvare le anime dal demonio. Potrà eventualmente raccontarlo al giudice che lo interrogherà nei prossimi giorni, spiegare cosa lo ha indotto a rinnegare il distintivo per sposare le tesi strampalate di un prete che faceva l’esorcista a quanto pare solo per abusare di vittime indifese. Lo sostiene la procura di Santa Maria Capua Vetere, diretta da Maria Antonietta Troncone, negli atti dell’inchiesta coordinata dall’aggiunto Alessandro Milita e affidata ai pm Alessandro Di Vico e Daniela Pannone che si è concretizzata in un’ordinanza di custodia cautelare a firma del gip Ivana Salvatore.

Le accuse formulate per i quattro arrestati sono, a vario titolo, di violenza sessuale, maltrattamenti e lesioni. Le ragazze, tre quelle di cui si ha notizia, anche se l’elenco è molto più lungo, venivano sottoposte a rituali paragonabili a torture medievali. Legate, costrette a seguire il prete nei pellegrinaggi con tutori di quelli che si usavano nei vecchi manicomi. Nei video una di loro sembra tenuta al guinzaglio. E, ancora, picchiate, insultate, umiliate e palpeggiate nelle parti intime.
 
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view post Posted on 24/2/2018, 17:42

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www.casertanews.it/cronaca/michele-...asapesenna.html

VERBALI CHOC Don Michele voleva far incendiare la pizzeria di una sua adepta

Il racconto di una delle vittime. La ragazza aveva scoperto la sua amante

Redazione
24 febbraio 2018 17:11

Aveva letto un “messaggio d’amore” inviato da un uomo ad una donna. Nulla di male se quello Sms non fosse stato inviato da don Michele Barone, parroco del Tempio di Casapesenna, sospeso dal vescovo di Aversa e poi finito in carcere nell’ambito di una inchiesta della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, ad una donna, che poi si è scoperto essere la sua amante.

Ma quel messaggio è stato letto anche dalla sua adepta, che non ha in alcun modo ‘gradito’ il fatto che il sacerdote a cui aveva affidato la sua anima tradisse la ‘legge di Dio’, continuando a dire messa nonostante avesse una relazione amorosa con una donna.

E don Michele, stando a quello che emerge dagli atti dell’ordinanza che lo hanno portato in carcere, dopo averlo scoperto ha provato a correre subito ai ripari, con modi che, però, non sembrano consoni a quelli di un uomo di chiesa. Secondo la ricostruzione della Procura, infatti, ci sarebbe almeno tre testimoni che confermano la richiesta avanzata dal parroco di Casapesenna ad un altro suo ‘fedele’ di incendiare la pizzeria ad Aversa della ragazza che aveva scoperto la sua relazione amorosa. Un modo attraverso il quale, forse, la sua adepta avrebbe evitato di diffondere la notizia e metterlo nei guai. Ma il piano non è andato a buon fine (fortunatamente).

www.diocesiaversa.it/clero/presbite...-di-aversa-a-d/
BARONE don MICHELE (pcn)
Ordinato il: 14/05/2000
Santuario “Mia Madonna e mia Salvezza”, Casapesenna (Ce)

www.campanianotizie.com/caserta/147...-arrestato.html
Riti esorcisti: l'OdG Campania sospende sacerdote arrestato
SABATO 24 FEBBRAIO 2018
L'Ordine dei Giornalisti della Campania ha sospeso ad horas don Michele Barone, giornalista pubblicista, il sacerdote 42 enne di Casapesenn
diocesi di Aversa), arrestato ieri nell'ambito di una inchiesta su esorcismi e abusi sessuali ed ha avviato la procedura affinché il Consiglio di disc
disciplinare

www.anteprima24.it/caserta/esorcismo-ragazze-prete-indagini/

Esorcismo su ragazze minori, indagini su coperture in Diocesi per prete arrestato
0 24 febbraio 2018 2:29 pm Antonio Pisani

Si terrà probabilmente lunedì l’interrogatorio di garanzia del sacerdote del Santuario di Casapesenna (Caserta) don Michele Barone, finito ieri in carcere su ordine del Gip del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere con l’accusa di violenza sessuale nei confronti di giovani ragazze che avrebbe sottoposto senza autorizzazione della Diocesi a riti esorcistici, spesso con l’ausilio degli stessi familiari della vittima.

In manette, in particolare ai domiciliari, sono finiti anche i genitori di una ragazza di 13 anni cui sarebbero stati pratica i riti – la sorella denunciò il fatto alla Polizia e alle Iene – e un funzionario della Polizia di Stato, Luigi Schettino, ex dirigente fino a pochi giorni fa del Commissariato di Maddaloni, amico di don Michele e ritenuto dagli inquirenti della Procura di Santa Maria Capua Verere come un “adepto” della “setta” creata dal sacerdote, protagonista del tentativo di coprire le condotte di Barone. Ma il giorno dopo le manette, arrivate in poche settimane dall’inizio delle indagini, la Procura prosegue nei suoi accertamenti relativi alla vita di don Michele; in particolare si vuole capire se il sacerdote sia stato coperto nella sua attività da qualcuno interno alla Diocesi. La Procura oppone un “no comment” sull’argomento.

Di certo per anni don Michele ha praticato riti esorcistici nonostante gli ammonimenti della Chiesa; solo pochi giorni fa, dopo il servizio de Le Iene e dopo che si è appreso dell’indagine penale, è arrivata poi la sospensione del prete dall’ufficio per un anno. Le indagini accerteranno anche se il sacerdote si è arricchito con questa sua attività parallela e non autorizzata. Tre le vittime accertate, ma si sospetta che siano molto di più. Don Michele, comunque, fanno notare dalla Procura, non aveva uno stile di vita povero, anzi guidava una nella Bmw dove all’interno – ritengono gli inquirenti – si sarebbero anche consumati episodi di abuso sessuale.
 
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view post Posted on 24/2/2018, 21:12

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http://noicaserta.it/don_michele_barone_in...o_pizzeria.html

SCANDALO ESORCISMI | Don Michele Barone voleva incendiare la
pizzeria di una sua adepta. 5 gli episodi di violenza sessuale

Maddaloni -
Stando a quello che emerge dagli atti dell’ordinanza che hanno portato in carcere don Michele Barone, un
messaggio d' amore inviato dal parroco alla sua amante e scoperto da una sua adepta, è stato l' elemento che ha
fatto scattare la decisione, di don Michele, di intimidire l' adepta incendindole la pizzeria che gestiva ad Aversa.
Almeno tre i testimoni che confermano la richiesta avanzata dal parroco di Casapesenna ad un altro suo ‘fedele’.
5 EPISODI DI VIOLENZA SESSUALE - Due vittime (una minorenne, l’altra maggiorenne) con lo stesso rituale.
Quello che la Procura ha definito come azioni “medievali e brutali riti esorcisti”. Quotidiani riti di ‘liberazione e
purificazione dell’anima” di cui era protagonista don Michele Barone.
Pratiche violente che avvenivano anche davanti ai genitori, anche loro finiti agli arresti domiciliari per
maltrattamenti. Loro erano soggiogati da quel parroco dal grande carisma, che partecipava spesso a trasmissioni
televisive e per la sua passione per Medjugorie. Ma non si rendevano conto delle conseguenze che stavano
provocando sulla figlia. Solo la sorella di quest’ultima aveva inteso mettersi di traverso e per questo era stata
definita “la causa del demonio”, additata di essere il ‘vero problema’ della sorellina a causa della sua
omosessualità. Eppure anche grazie alla sua denuncia, ora il parroco è finito in carcere.
La Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere però era già sulle sue tracce, da quando un ragazzo di
Maddaloni si uccise e venne fuori che don Michele aveva praticato “esorcismo” anche su di lui. E poi c’era anche
l’altra “vittima” di don Michele, anche lei costretta a subire violenze. Cinque casi sono stati appurati dalla Squadra
Mobile: le lesioni sarebbero state confermate anche dalla documentazione sanitaria acquisita. Ma le indagini
potrebbero non essere ancora finite.
 
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view post Posted on 25/2/2018, 12:48

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https://www.leggo.it/italia/cronache/miche...18-3570860.html

"Il prete esorcista mi palpeggiava. Sesso orale durante i pellegrinaggi a Medjugorje": il racconto choc di una vittima
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«Don Michele mi “benediva” tutti i giorni. Alzava la mia maglia, mi sbottonava il reggiseno e i pantaloni facendomi restare quasi nuda davanti agli adepti, circa 1500 persone. Mi toccava il seno, i glutei e l’inguine per farmi venire il ciclo mestruale. Mi prescriveva le flebo di glucosio e mi ordinava di fare il bagno. Poi, quando ci recavamo in pellegrinaggio a Mediugorje, a Lourdes e a Fatima, io dormivo con lui. Io da un lato e un’altra ragazza con il perizoma dall’altro. Lui sempre al centro». Ha quasi trent’anni, una storia d’amore di 9 anni naufragata per ordine del suo confessore e tante, moltissime altre cose da raccontare, l’ultima vittima di don Michele Barone, il sacerdote del tempio «Mia Madonna, mia salvezza» di San Cipriano d’Aversa arrestato venerdì per maltrattamenti e violenza sessuale.

LEGGI ANCHE ---> Nude a letto con il prete e l'amante o "la Madonna ti punisce": le minacce del sacerdote arrestato

Lei, il presunto «giocattolo» del piacere del prelato, ha sentito un brivido lungo la schiena quando ha visto per la prima volta l’inchiesta delle Iene su don Michele Barone trasmessa il 14 febbraio. In quel momento le è parso tutto chiaro. E il 20 febbraio ha bussato alla porta del procuratore aggiunto Alessandro Milita e ha vuotato il sacco.
Ma perché non lo ha fatto prima? «Don Michele mi diceva che l’angelo e la Madonna avevano un disegno particolare per noi privilegiati del gruppo e che se qualcuno lo avesse abbandonato avrebbe avuto delle conseguenze brutte. Ha minacciato una mia amica, Alessia, di incendiarle la pizzeria che si trova ad Aversa. Anche per questo avevo il terrore di contraddirlo - ha piegato la donna - dopo gli episodi di violenza ho cercato di non fargli capire il mio malessere e il disgusto che provavo. Con lui mi mostravo serena e facevo finta di niente». Ma lei non è stata l’unica vittima. In Procura si è presentata anche Francesca, nome di fantasia di un’altra ragazza che con le sue dichiarazioni ha riempito oltre quattro pagine di verbale redatto dal pm Alessandro Di Vico, il sostituto che ha impresso un’accelerata all’indagine iniziata già nel 2017. Inchiesta che rischiava di finire insabbiata dal poliziotto Luigi Schettino del commissariato di Maddaloni, arrestato anche lui. «Ho praticato sesso orale a don Michele a Medjugorje», ha confessato Francesca.

LEGGI ANCHE ---> Riti esorcisti e violenza sessuale su 14enne in Campania: arrestati prete, poliziotto e genitori

C’è un albergo nel luogo delle apparizioni, il Medjugorje Spa. Sarebbe stato lì che la vittima avrebbe subito gli abusi: «Prima in nave, durante il pellegrinaggio, poi in albergo». «Era successo nel maggio del 2016, durante un viaggio di fede a Medjugorje a cui partecipava Francesca con il suo ex fidanzato - scrive la Procura retta da Maria Antonietta Troncone - il sacerdote le aveva palpeggiato e baciato il seno costringendola poi a praticargli un rapporto orale. C’era stato anche un tentativo di rapporto anale, finito poi con l’opposizione della vittima che aveva proseguito con il rapporto orale». Queste e altre confessioni hanno indotto la procura di Santa Maria Capua Vetere a ottenere gli arresti per don Michele Barone, per il commissario Schettino, fedelissimo del sacerdote del tempio di San Cipriano, e i genitori della quattordicenne affetta da depressione e disturbo di conversione, curata con l’esorcismo. Grazie alla denuncia della sorella della quattordicenne, la storia è finita in pasto all’opinione pubblica. Ed è emerso che la minorenne veniva pestata a sangue da don Michele nel tentativo di quest’ultimo di scacciare il demonio dal suo corpo. «Don Michele costringeva la minore ad aprire la bocca per ingoiare l’ostia», si legge nel capo d’imputazione. Don Michele sputava nel bicchiere d’acqua e lo porgeva alla piccola che, intanto, era stata ferita alla testa e curata dai medici con cinque punti di sutura. «Erano state procurate lesioni all’orecchio con morsi», descrivono gli inquirenti. Chi sapeva, all’interno delle mura del tempio, non ha parlato. Anche perché, stando alle vittime, i rapporti sessuali si svolgevano anche nella «cappellina del tempio».
Domenica 25 Febbraio 2018 - Ultimo aggiornamento: 11:27
 
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https://www.ilmattino.it/caserta/esorcismi...le-3569404.html

Esorcismi sulla 14enne: lunedì l'interrogatorio di don Michele

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Si terrà probabilmente lunedì l'interrogatorio di garanzia del sacerdote del Santuario di Casapesenna ( Caserta) don Michele Barone, finito ieri in carcere su ordine del Gip del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere con l'accusa di violenza sessuale nei confronti di giovani ragazze che avrebbe sottoposto senza autorizzazione della Diocesi a riti esorcistici, spesso con l'ausilio degli stessi familiari della vittima. In manette, ai domiciliari, sono finiti anche i genitori di una ragazza di 13 anni cui sarebbero stati praticati i riti - la sorella denunciò il fatto alla Polizia e alle Iene - e un funzionario della Polizia di Stato, Luigi Schettino, ex dirigente fino a pochi giorni fa del commissariato di Maddaloni, amico di don Michele e ritenuto dagli inquirenti della Procura di Santa Maria Capua Vetere come un «adepto» della «setta» creata dal sacerdote, protagonista del tentativo di coprire le condotte di Barone. Per i tre indagati gli interrogatori di garanzia ci saranno dopo quello del sacerdote. Il giorno dopo le manette, arrivate poche settimane dall'inizio delle indagini, la Procura prosegue intanto nei suoi accertamenti relativi alla vita di don Michele; in particolare si vuole capire se il sacerdote sia stato coperto nella sua attività da qualcuno all'interno della Diocesi. La Procura oppone un «no comment» sull'argomento. Di certo per anni don Michele ha praticato riti esorcistici nonostante gli ammonimenti della Chiesa; solo pochi giorni fa, dopo il servizio de Le Iene e dopo che si è appreso dell'indagine penale, è arrivata la sospensione del prete dall'ufficio per un anno. Le indagini accerteranno anche se il sacerdote si è arricchito con questa sua attività parallela e non autorizzata. Tre le vittime accertate, ma si sospetta che siano molto di più. Don Michele, comunque, fanno notare dalla Procura, non aveva uno stile di vita povero, anzi guidava una Bmw dove all'interno - ritengono gli inquirenti - si sarebbero anche consumati episodi di abuso sessuale.

https://www.ilmattino.it/pay/edicola/il_pr...je-3569536.html

«Il prete esorcista mi palpeggiava durante i pellegrinaggi a Medjugorje»

di Marilù Musto
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«Don Michele mi “benediva” tutti i giorni. Alzava la mia maglia, mi sbottonava il reggiseno e i pantaloni facendomi restare quasi nuda davanti agli adepti, circa 1500 persone. Mi toccava il seno, i glutei e l’inguine per farmi venire il ciclo mestruale. Mi prescriveva le flebo di glucosio e mi ordinava di fare il bagno. Poi, quando ci recavamo in pellegrinaggio a Mediugorje, a Lourdes e a Fatima, io dormivo con lui. Io da un lato e un’altra ragazza con il perizoma dall’altro. Lui sempre al centro». Ha...
 
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Don Michele Barone si comportava come un boss criminale? Arrestato anche vicequestore di Maddaloni
By redazione - 25/02/2018

A tradire don Michele Barone, parroco del Tempio di Casapesenna, sospeso dal vescovo di Aversa e poi finito in carcere nell’ambito di una inchiesta della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, sarebbe stato un sms da lui inviato a una donna, che poi si è scoperto essere la sua amante.

Secondo quanto ricostruisce Caserta News, quel messaggio sarebbe stato letto anche da una parrocchiana molto coinvolta nella pastorale borderline del parroco, che non avrebbe in alcun modo ‘gradito’ il fatto che il sacerdote continuasse a dire messa nonostante avesse una relazione amorosa con una donna.

E don Michele, stando a quello che Caserta News ha appreso dagli atti dell’ordinanza che lo ha portato in carcere, dopo aver saputo di essere stato scoperto ha provato a correre subito ai ripari, con modi che, però, non sembrano consoni a quelli di un uomo di chiesa. Secondo la ricostruzione della Procura, infatti, ci sarebbe almeno tre testimoni che confermano la richiesta avanzata dal parroco di Casapesenna ad un altro suo ‘fedele’ di incendiare ad Aversa la pizzeria della ragazza che aveva scoperto la sua relazione amorosa. Resta da capire il movente di tale richiesta criminale, cioè se il sacerdote abbia agito per imporre il silenzio alla vittima dell’incendio.

Lo scandalo colpisce la Diocesi che pochi giorni fa quel prete lo aveva sospeso, ma travolge anche il vicequestore Luigi Schettino. Infatti ai domiciliari ci sono anche il padre C.T. e la madre della ragazzina, L.T. e il commissario di Maddaloni.

Il dirigente del commissariato di polizia di Maddaloni dal giorno successivo la messa in onda del servizio è stato trasferito a Potenza, dove ieri è stato arrestato dalla Squadra mobile di Caserta, diretta da Filippo Portoghese. È accusato di aver tentato di convincere la sorella di una delle vittime a ritirare la denuncia contro il prete. Una condotta frutto della sua amicizia di lungo corso con il sacerdote. Forse credeva che davvero quell’uomo avesse il potere di salvare le anime dal demonio. Potrà eventualmente raccontarlo al giudice che lo interrogherà nei prossimi giorni, spiegare cosa lo ha indotto a rinnegare il distintivo per sposare le tesi strampalate di un prete che faceva l’esorcista a quanto pare solo per abusare di vittime indifese. Lo sostiene la procura di Santa Maria Capua Vetere, diretta da Maria Antonietta Troncone, negli atti dell’inchiesta coordinata dall’aggiunto Alessandro Milita e affidata ai pm Alessandro Di Vico e Daniela Pannone che si è concretizzata in un’ordinanza di custodia cautelare a firma del gip Ivana Salvatore.

Le accuse formulate ai quattro arrestati sono, a vario titolo, di violenza sessuale, maltrattamenti e lesioni. Le ragazze, tre quelle di cui si ha notizia, anche se l’elenco è molto più lungo, venivano sottoposte a rituali paragonabili a torture medievali. Legate, costrette a seguire il prete nei pellegrinaggi con tutori di quelli che si usavano nei vecchi manicomi. Nei video una di loro sembra tenuta al guinzaglio. E, ancora, picchiate, insultate, umiliate e palpeggiate nelle parti intime. Ma non è tutto. Alcune vittime sarebbero state costrette a spogliarsi e a dormire nude «con il sacerdote e con la sua amante». Lo scrivono i pm che indagano sia sulla donna che su altre persone per ora ancora libere. Il cerchio è tutt’altro che chiuso: ieri le perquisizioni, sia al tempio di Casapesenna che in altri luoghi sono andate avanti fino a tarda sera. Molti altri pare fossero a conoscenza delle aberranti pratiche spacciate per rituali esorcisti. Che erano corredate da minacce inquietanti. Il sacerdote esercitava il pieno controllo sulle menti delle vittime usando un metodo subdolo. Minacciava «ire divine»: se si fossero rifiutate di giacere con lui «la Madonna e San Michele» le avrebbero «punite». E, come se tutto ciò non bastasse, aveva indotto alcune delle ragazze a interrompere le cure farmacologiche alle quali erano sottoposte. E le obbligava a una dieta di latte, biscotti e flebo di glucosio. Nel silenzio, la procura ha lavorato con una sola alleata: la sorella di una delle vittime. Cacciata di casa perché omosessuale, la giovane ha dato un contributo decisivo all’inchiesta. Sfidando la sua famiglia, un’intera comunità religiosa. E un dirigente di polizia.

Fonti: Caserta News, Il Mattino

Vescovo Spinillo indagato per favoreggiamento?



www.casertace.net/8030-.html

Pubblicato il 25/02/18 12:15
Don Michele Barone faceva sesso orale sulla nave con le ragazze che portava a Medjugorie. E poi anche in Cappella. Quattro paroline di Casertace a questo soggetto inquietante

Da sinistra: il vescovo Angelo Spinillo, il papa emerito Joseph Aloisius Ratzinger, don Michele Barone
In calce all'articolo uno stralcio illuminante dell'ordinanza

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CASAPESENNA (gianluigi guarino) - Scusate se insistiamo su questo tasto: ma è mai possibile che le autorità ecclesiastiche della diocesi di Aversa non si fossero rese conto di tutte queste turpitudini, attuate da un loro sacerdote e puntualmente riportate nell'ordinanza, firmata dal gip del tribunale di Santa Maria Capua Vetere Ivana Salvatore?

Chiaramente, quando certi articoli uscivano su Casertace, e noi, non avendo le risorse delle Iene o di un Fanpage, ci potevamo limitare ad alludere sui viaggi della speranza verso Medjugorie organizzati da don Michele Barone, è mai possibile che nella diocesi di Aversa nessuno ha voluto capire e ha voluto vedere? Il vescovo Spinillo, anche lui indagato in questa vicenda, continua ad arrampicarsi sugli specchi e lo ha fatto anche ieri con un altro comunicato stampa. La verità è una sola: circondato da una cortina di omertà, ben presidiata da quegli organi di informazione che essendo più antichi e forse più rinomati, sono diventati una sorta di alibi per chi, come Spinillo e la sua curia, hanno continuato ad autoassolversi. La speranza che questo Papa voglia realizzare una inchiesta interna molto seria e procedere anche alla sostituzione di un vescovo, onestamente, a nostro avviso, non più adatto a guidare un gregge disorientato dal pattume di queste storie, che, badate bene, non sono neanche boccaccescamente divertenti.
E sapete perché? Perché se un prete, ma anche semplicemente una persona laica, approfitta della minorità che a volte è legata a patologie esistenti, altre volte ad un retroterra spaventosamente carente dal punto di vista culturale, per fare sesso orale, prima sulla nave che lo porta insieme ai pellegrini a Medjugorie in terra bosniaca e poi, addirittura con la stessa ragazza, ripete l'atto in una cappella consacrata, neanche il più incorregibile dei goliardi ateo e laico, potrebbe trovare un lato divertente.
Perché una cosa è il prete in stile uccielli di rovo o il prete che, diciamocela tutta, si "fa" la signorina o la signora consenzienti e incuriosite da quella trasgressione, altra cosa è il plagio e l'utilizzo vergognoso del disagio altrui. A leggere queste note che pubblichiamo integralmente in calce, non si capisce perché fosse lui, don Michele, a cercare il diavolo nel corpo di chi si sottoponeava ai suoi bizzarri esorcismi. Il diavolo era lui e, nel rispetto dell'etimologia di questa parola, che arriva dal greco antico, divideva la fede da chi la fede, piena e consapevole cerca come consolazione della propria esistenza. Esattamente, il mestiere del diavolo.

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https://www.casertace.net/2992-ore-9-10-es...o-spinillo.html

Pubblicato il 20/02/18 09:19
ORE 9.10 ESCLUSIVA CASERTACE. Esorcismi a CASAPESENNA: indagati don Michele Barone, il dirigente di polizia e il vescovo Spinillo

Nel riquadro Angelo Spinillo e don Michele Barone
La Procura di Aversa ha aperto un fascicolo. I reati ipotizzati sono quelli di...

AVERSA - (Gianluigi Guarino) Gli eventi, immortalati nelle immagini del programma televisivo Le Iene, hanno indotto la procura della repubblica presso il tribunale di Aversa-Napoli nord ad aprire un fascicolo di indagine. Al riguardo ci sarebbero già 3 indagati: oltre a don Michele Barone, per il quale si ipotizza il reato di sequestro di persona e riduzione in schiavitù, i pm starebbero verificando attraverso indagini approfondite anche i comportamenti del dirigente di polizia a capo del commissariato di Maddaloni Luigi Schettino e del vescovo di Aversa Angelo Spinillo. Per questi ultimi due l'ipotesi di reato sarebbe quella di favoreggiamento personale.

La vicenda ormai è arcinota. Il coinvolgimento al momento solo nella veste di indagati che può significare qualcosa ma può anche non significare nulla, è un atto quasi dovuto. Il dirigente di polizia è colui che avrebbe chiesto alla sorella della 13enne di firmare una dichiarazione in cui scagionava totalmente don Michele Barone, suo amico personale.

Per quanto riguarda, invece, il vescovo Spinillo, il quale nel comunicato stampa con cui ha ufficializzato la sospensione di un anno da ogni pratica sacerdotale per don Michele Barone, ha scritto, evidentemente non a caso che lo scorso 19 dicembre lui aveva ammonito ufficialmente il prete di Casapesenna, chiedendogli di interrompere ogni pratica di tipo esorcistico, la possibile iscrizione nel registro degli indagati è legata alla circostanza di aver chiesto anche lui ad Arianna di firmare lo stesso atto in cui scagionava don Michele.

Naturalmente sia nel caso del dirigente di polizia Luigi Schettino che nel caso di Spinillo, la versione è quella della sorella della ragazzina di Casapesenna.

A quanto pare il colloquio tra Schettino ed Arianna sarebbe avvenuto all'interno dei locali della Questura di Caserta. Ciò potrebbe far nascere un problema di competenza territoriale tra la procura di Aversa e quella di Santa Maria Capua Vetere, competente per le notizie di reato sviluppatesi nel capoluogo.

http://www.pupia.tv/2018/02/canali/cronaca...indagini/409793
Aversa, arresto don Michele Barone. Il vescovo Spinillo: “Non ero informato di quanto emerso poi dalle indagini”
di Antonio Arduino
24 febbraio 2018
442000105

Aversa – Premesso che indagato non significa imputato, cosicché eventuali notizie di indagini della magistratura che coinvolgono il vescovo della Diocesi di Aversa, Angelo Spinillo, non possono e non devono essere intese come accuse nei suoi confronti, in merito alla vicenda che vede protagonista don Michele Barone quale autore, secondo il provvedimento di custodia cautelare in carcere emesso dalla Procura di Napoli Nord, di una serie di reati (leggi qui) abbiamo chiesto al vescovo perché la Curia non sia intervenuta prima che scoppiasse il caso avendo lui stesso dichiarato, nell’intervista rilasciata a Pupia, di essere a conoscenza dell’attività di esorcista esercitata senza autorizzazione dal sacerdote perché informato da notizie fornite da fedeli, tant’è che aveva provveduto a richiamarlo, prima in forma ufficiosa, poi in maniera ufficiale, il 19 dicembre, alla presenza di quattro sacerdoti.

Stando così le cose, perché non si è provveduto a prendere un provvedimento subito limitandosi a sospendere il sacerdote solo dopo che la vicenda è diventata pubblica? “Perché al momento dell’intervista non ero informato di quanto emerso dalle indagini di polizia”, ci ha detto il vescovo che ha preferito non andare oltre ricordando che la sua risposta è tutta nel comunicato stampa da noi pubblicato ieri (leggi qui).
 
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Racconto choc di due ragazze sul sacerdote di Casapesenna: «Ai pellegrinaggi noi due nel letto del prete»
di Annalisa Cinque - 25 febbraio 2018 - 18:21 Commenta Stampa Invia notizia
Più informazioni sucasapesenna don michele barone campania
Accuse al sacerdote di Casapesenna
«Don Michele mi “benediva” tutti i giorni. Alzava la mia maglia, mi sbottonava il reggiseno e i pantaloni facendomi restare quasi nuda davanti agli adepti, circa 1.500 persone. Mi toccava il seno, i glutei e l’inguine per farmi venire il ciclo mestruale. Mi prescriveva le flebo di glucosio e mi ordinava di fare il bagno. Poi, quando ci recavamo in pellegrinaggio a Mediugorje, a Lourdes e a Fatima, io dormivo con lui. Io da un lato e un’altra ragazza con il perizoma dall’altro. Lui sempre al centro». Ha quasi trent’anni, una storia d’amore di nove anni naufragata per ordine del suo confessore e tante, moltissime altre cose da raccontare l’ultima vittima di don Michele Barone, il sacerdote del tempio «Mia Madonna, mia salvezza» di San Cipriano d’Aversa arrestato venerdì per maltrattamenti e violenza sessuale. Lei, il presunto «giocattolo» del piacere del prelato, ha sentito un brivido lungo la schiena quando ha visto per la prima volta l’inchiesta delle Iene su don Michele Barone trasmessa il 14 febbraio. In quel momento le è parso tutto chiaro. E il 20 febbraio ha bussato alla porta del procuratore aggiunto Alessandro Milita e ha vuotato il sacco. Ma perché non lo ha fatto prima? «Don Michele mi diceva che l’angelo e la Madonna avevano un disegno particolare per noi privilegiati del gruppo e che se qualcuno lo avesse abbandonato avrebbe avuto delle conseguenze brutte. Ha minacciato una mia amica, Alessia, di incendiarle la pizzeria che si trova ad Aversa. Anche per questo avevo il terrore di contraddirlo – ha spiegato la donna – dopo gli episodi di violenza ho cercato di non fargli capire il mio malessere e il disgusto che provavo. Con lui ero serena e facevo finta di niente». Fatti, luoghi, circostanze. In Procura, il giorno successivo, si è presentata anche Francesca, nome di fantasia di un’altra ragazza che con le sue dichiarazioni ha riempito quattro pagine di verbale redatto dal pm Alessandro Di Vico, il sostituto che ha impresso un’accelerata all’indagine iniziata già nel 2017. Inchiesta che rischiava di finire insabbiata dal poliziotto Luigi Schettino del commissariato di Maddaloni, arrestato anche lui. «Ho praticato sesso orale a don Michele a Medjugorje», ha confessato Francesca. C’è un albergo nel luogo delle apparizioni, il Medjugorje Spa. Sarebbe stato lì che la vittima avrebbe subito gli abusi: «Prima in nave, durante il pellegrinaggio, poi in albergo». «Era successo nel maggio del 2016, durante un viaggio di fede a Medjugorje a cui partecipava Francesca con il suo ex fidanzato – scrive la Procura retta da Maria Antonietta Troncone – il sacerdote le aveva palpeggiato e baciato il seno costringendola poi a praticargli un rapporto orale. C’era stato anche un tentativo di rapporto anale, finito poi con l’opposizione della vittima che aveva proseguito con il rapporto orale». Queste e altre confessioni hanno indotto la procura di Santa Maria Capua Vetere a ottenere gli arresti per don Michele Barone, per il commissario Schettino, fedelissimo del sacerdote del tempio di San Cipriano, e i genitori della quattordicenne affetta da depressione e disturbo di conversione, curata con l’esorcismo. Grazie alla denuncia della sorella della quattordicenne, la storia è finita in pasto all’opinione pubblica. Ed è emerso che la minorenne veniva pestata da don Michele nel tentativo di quest’ultimo di scacciare il demonio. «Don Michele costringeva la minore ad aprire la bocca per ingoiare l’ostia», si legge. Don Michele sputava nel bicchiere d’acqua e lo porgeva alla piccola che, intanto, era stata ferita alla testa e curata con cinque punti di sutura. «Erano state procurate lesioni all’orecchio con morsi», descrivono gli inquirenti. Chi sapeva, all’interno delle mura del tempio, non ha parlato. Anche perché i rapporti sessuali si svolgevano anche nella «cappellina del tempio». Lì, tra Casapesenna e San Cipriano, dove i fedeli continuano a recarsi in cerca di don Michele. (Marilù Musto – Il Mattino)
 
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http://www.ecaserta.it/2018/02/25/linchies...michele-barone/

L’INCHIESTA. Prete esorcista
adepti: “L’hotel Medjugorije spa
proprietà di don Michele

Casapesenna. Molteplici i particolari che emergono dall’ordinanza di custodia cautelare in carcere per don Mich
degli arresti domiciliari Lorenza Carangelo e Cesare Tramontano (genitori di Antonia) e del commissario di Polizia
Luigi Schettino. Sessantrè pagine di racconti da brivido ma, soprattutto, dove viene a galla, secondo quanto sos
Ivana Salvatore, un’attività illecità attorno alla quale il sacerdote del Tempio di Casapesenna aveva creato una so

A.D.R. …. “Una volta arrivati a Medjugorie e raggiunto l’albergo “Medjugorie Spa” – che da quanto ho saputo è di sua
precisamente se il giorno dell’arrivo o un giorno successivo, dopo aver consumato un pranzo in albergo, don Michel
durante il viaggio in nave avevo litigato col mio ragazzo, il quale mi diceva che il prete mi guardava strano. Lui si fec
diversa dalla sua, dove non alloggiava nessuno e mi invitò ad entrare nella stanza. Io, nonostante fossi combattuta
perché avevo molto timore delle sue reazioni, visto che è una persona che credevo parlasse con santi e con demoni
stanza, inizialmente mi parlò del litigio col mio danzato,
che aveva appreso dagli altri ragazzi presenti sulla nave, i
riferito. Dopo aver parlato di questa vicenda, improvvisamente, si tolse la tunica, rimanendo totalmente nudo e mi c
rapporto orale. Prese violentemente la mia testa e la abbassò no
a portarla sul suo organo sessuale. Ho provato a
volte ma lui, sempre tenendomi ferma, mi ha costretto a continuare, no
al momento dell’eiaculazione. Immediatam
sono andata nel bagno della sua stanza, per sciacquarmi la bocca, dopo di che me scappai, ritirandomi nella mia s
mio danzato
perché ero troppo sconvolta e temevo di peggiorare le cose;
 
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http://www.ecaserta.it/2018/02/25/servizio...rapporto-orale/


NUOVO SERVIZIO DE “LE
esorcista arrestato, parla u
“Don Michele Barone mi costrinse in
sagrestia a fargli un rapporto orale

Casapesenna/Maddaloni. E’ andato in onda pochissimi minuti fa a “Le Iene” un nuovo servizio in cui Gaetano Pec
purtroppo di altri fatti, ancora più gravi che hanno portato due giorni fa all’arresto di don Michele Barone, dei gen
Antonia (chiamata dalla trasmissione Giada) e del commissario di Polizia di Maddaloni, Luigi Schettino. Nel serviz
testimonianza di un’altra vittima che racconta particolari assai cruenti… ma non solo viene a galla anche il legame Questo è quanto scrive il giornalista Gaetano Pecoraro de “Le Iene”
“Il sacerdote, che il 16 febbraio era stato già sospeso dal vescovo Angelo Spinillo dopo il primo servizio di Gaetano P
manette perché, secondo l’ordinanza di custodia cautelare, avrebbe abusato sessualmente di alcune donne su cui p
Secondo la Procura, don Michele Barone avrebbe generato “nelle giovani donne la convinzione di essere possedute
sottoponendole “atrattamenti disumani e profondamente lesivi della loro integrità sicopsichica,
nonché della loro
sarebbero state costrette a subire numerosi atti sessuali contro la loro volontà: “palpeggiamenti in zone erogene, d
l’aberrante prassi di dormire, nude, insieme al prete e alla sua amante“.
Sono invece agli arresti domiciliari i genitori della 13enne vittima dei maltrattamenti durante gli esorcismi del sace
Schettino, che avrebbe ostacolato le indagini. Proprio da questi casi era partito il nostro servizio.
La nostra Iena Gaetano Pecoraro venerdì 23 febbraio si trovava all’aeroporto di Napoli Capodichino quando ha app
proprio per incontrare don Michele: “Eravamo venuti qui con la troupe perché ci avevano detto che don Michele Baro
adesso. Perché, nonostante la sospensione e le indagini, aveva comunque deciso di partire per uno dei suoi pellegri
che con lui ci sarebbe stata anche la piccola Giada. Spero che la magistratura faccia tutto quello che deve fare e sp
riesca a trovare al più presto un po’ di serenità”.
Il primo servizio, andato in onda nella puntata di mercoledì 14 febbraio, racconta la storia di una bambina di 13 ann
Giada e che sarebbe stata vittima di ripetuti esorcismi. Sua sorella, che abbiamo chiamato Arianna (entrambi i nom
venuta da noi in cerca di aiuto perché “abbandonata dalla sua famiglia e dalle istituzioni”.
Tutto era iniziato, nel racconto di Arianna, quando Giada era piccola. A casa scoppia un litigio: i genitori scoprono l’o
Arianna e reagiscono con violenza. Giada ha una grave reazione psicosomatica: “Tutto d’un tratto non riusciva più a
medici consigliano una psicoterapia accompagnata da farmaci leggeri.
Arianna prosegue: i genitori portano la sorella ad alcune “messe di guarigione”, poi si rivolgono a un sacerdote fam
apparizioni in televisione in cui parla di esorcismi, don Michele Barone. Il prete avrebbe fatto interrompere le cure de
rituali, anche violenti, su Giada. Arianna sarebbe stata poi allontanata con l’accusa di avere un legame con il demo
Arianna si è rivolta alla polizia, presentando un esposto per allontanare Don Michele dalla sua famiglia. Un poliziott
avrebbe risposto ad Arianna di“stare tranquilla perché Giada è in mani sicure”. Si tratta del commissario appena
Associandosi al vescovo Angelo Spinillo (che smentisce di averlo fatto) e alla stessa madre di Angela, in un invito, so
l’esposto. In cambio avrebbe potuto rivedere la sorella.
Ci eravamo impegnati a non lasciare sola la piccola e avevamo messo subito a disposizione il contatto di un import
Inoltre, in accordo con gli inquirenti, avevamo messo a disposizione della Procura tutte le prove che avevamo rac
portato poi all’arresto di Dpon Michele. Vi terremo aggiornati sugli sviluppi”

http://www.ilsussidiario.net/News/Cinema-T...e-Iene-/808595/

DON MICHELE BARONE ARRESTATO/ Video: “Io, vittima di esorcismi e abusi sessuali” (Le Iene) Arrestato don Michele Barone, il presunto esorcista: il prete non avrebbe ricevuto nomine ufficiali. Le Iene tornano ad occuparsi del caso della 13enne che aveva in cura. 25 FEBBRAIO 2018 - AGG. 25 FEBBRAIO 2018, 23.31 MORGAN K. BARRACO Don Michele Barone nel servizio de Le IeneDon Michele Barone nel servizio de Le Iene
Le Iene tornano ad occuparsi di don Michele Barone, il sacerdote arrestato per violenze su una 13enne. La piccola, che soffre di una malattia psichica facilmente curabile, ha subito maltrattamenti ed esorcismi. Il programma ha realizzato un nuovo servizio sul sacerdote e sulla sua setta. L'inviato Gaetano Pecoraro ha infatti raccolto i racconti di alcune ex seguaci: «Non voleva che dicessimo niente delle violenze». Ci sono ragazze che ammettono altri episodi: «Ci provava un po' con tutte. Una volta mi mise le mani sul seno... A lui piaceva toccare». Un'altra ragazza, chiamata Giada, fa una terribile confessione: «Dentro la sagrestia mi costrinse ad avere un rapporto orale completo. Mi ha baciata e mi ha abbassato la testa verso i suoi pantaloni. Mi disse che ne aveva bisogno». La ragazza spiega che spesso la chiamava a parte e che una volta provò ad avere con lei un rapporto sessuale completo. Diana invece si tira indietro dal raccontare la sua storia e i genitori spiegano di averglielo impedito per proteggerla. «Qualche ragazza potrebbe farsi male...». Dal servizio emerge infatti un particolare: «Don Michele Barone è il cugino di un camorrista, braccio destro di Michele Zagaria del clan dei Casalesi». (agg. di Silvana Palazzo)

http://www.ecaserta.it/2018/02/25/prete-es...o-sentimentale/

Prete esorcista arrestato
picchiata da don Michele p
con la sua amante Della Corte
il loro rapporto sentimentali
AVERSA, CASAPESENNA, CRONACA

Casapesenna. Della relazione tra don Michele Barone e la giovane Antonella Della Corte emerge in maniera chia
pagina dell’ordinanza della Procura di Santa Maria Capua Vetere che “era l’amante e che gli mancava” (si legge i
commissariato di Polizia di Stato della sorella della 13enne esorcizzata). Un’adepta era stata addirittura picchiata
Tempio di Casapesenna dopo aver litigato con la sua amante Antonella Della Corte di Aversa e scoperto (dopo a

Corte Antonella, amante di don Barone…”.
A.D.R. “… il mio stato di terrore è stato determinato anche dal fatto che, in più circostanze, ho personalmente assistito
che don Michele ha rivolto ad alcune persone. In particolare ricordo un episodio in cui, a seguito di una lite avvenuta
ragazza di nome Alessia Della Volpe, la minacciò che le avrebbe bruciato la Pizzeria di cui la ragazza è titolare; la p
e si chiama Pizzeria ‘Della Volpe 41’ sita in viale Europa. I motivi della lite erano riconducibili al fatto che Alessia ave
Michele e Antonella Della Corte in cui Don Michele diceva che l’amava e che gli mancava. Questa cosa mi veniva rif
comunque, personalmente ho sentito che Don Michele incitava il padre di Rosa Corazza ad andare ad incendiare la
diceva infatti che era colpa di Alessia se Rosa non si riusciva a liberare…“.
A.D.R. “.. Ho assistito, questo inverno, ad un episodio in cui Don Michele picchiava Maria Raucci, una ragazzina sugg
e che dice che tramite lei parla la Madonna. Don Michele le diede degli schia
in faccia molto forti perché la ragazz
sua segretaria Antonella Della Corte. Il fatto avvenne anche alla presenza della madre della Raucci. Il fatto avvenne
della mamma di Don Michele ove si trova anche lo studio di Don Michele…”
 
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Riti esoterici sotto le Torri: "Con don Michele c'era anche il commissario"

Riti esoterici sotto le Torri: "Con don Michele c'era anche il commissario"
Il racconto di una vittima: "Mi fece cadere dalle scale e mi ingessai il braccio". Oggi gli interrogatori

Attilio Nettuno 26 febbraio 2018 19:30

Riti esoterici sotto le Torri: "Con don Michele c'era anche il commissario"

Riti violentissimi in cui le presunte vittime sono state picchiate, morse, umiliate da don Michele Barone. E' questo un altro aspetto che emerge dall'ordinanza che ha portato in carcere il sacerdote del Tempio di Casapesenna, insieme con il poliziotto Luigi Schettino ed i genitori della ragazzina di 13 anni finita al centro del servizio de Le Iene e che ha fatto scattare l'inchiesta.

Una delle vittime ha raccontato agli inquirenti di un rito "purificatore" avvenuto nella zona San Benedetto a Maddaloni. "Ricordo che nella scorsa estate, una mattina verso le 11 vennero a prendermi sotto casa Don Michele, Luigi Schettino ed un altro uomo che non conosco e che non mi venne presentato. Vennero con una macchina grigia e credo fosse una macchina della questura in quanto ricordo che vi era una paletta della Polizia nella aletta parasole posta davanti al lato guidatore. La macchina era guidata dal signore che non conoscevo (aveva circa 50 anni , non molto alto e un poco calvo) ... Mi chiamò Don Michele quando erano sotto casa ed io scesi, salii in macchina ed andammo al castello che si trova in zona San Benedetto a Maddaloni. Parcheggiammo la macchina ad un certo punto e salimmo a piedi. Lì ci sono due torri. Salimmo tutti e quattro. Ricordo che Luigi scattava foto (i filmati girati dal poliziotto sono finiti in un'annotazione di servizio acquisita dagli inquirenti nda). Lì giunti, don Michele mi fece una benedizione e intendo dire un rito di esorcismo; ricordo che mi mise una mano in testa; mi disse che, in quel luogo, nessun sacerdote aveva mai fatto benedizioni. Io però non ricordo quello che accadde lì sopra dopo che mi mise la mano in testa. Ricordo solo che, scendendo a piedi per ritornare in macchina, mi sentivo malissimo, mi girava la testa, ero senza forze. Ma, fidandomi di Don Michele, non feci domande su quanto era accaduto. Don Michele durante il tragitto mi abbracciava e mi diceva di stare tranquilla che era tutto finito. Non sono in gradi di riferire se, in quella occasione don Michele mi avesse fatto bere qualcosa".

La ragazza indossava un collare ed un tutore alla spalla, proprio come la piccola A.T., filmata in uno stato di trance in uno dei pellegrinaggi con Don Michele. "Il tutore lo avevo dovuto comprare perché - prosegue la ragazza - per condurmi con la forza a fare una benedizione, tempo prima, don Michele mi aveva presa con violenza e mi aveva fatta cadere dalle scale di casa mia. Era presente anche mia madre. Sono stata ingessata al braccio per un mese e il gesso me lo misero all’ospedale di Maddaloni (c'è un referto medico dell'ospedale di Maddaloni nda). Il collare, invece, lo avevo perché Don Michele mi disse che, come le altre ragazze indemoniate, avrei dovuto portarlo tutti i giorni. In realtà, il nostro collo ( il mio e delle altre ragazze ritenute indemoniate) era molto provato dai riti di esorcismo nel corso dei quali Don Michele ci trascinava con la testa a terra e ce la teneva bloccata con un piede".

Ma non solo. "Sempre in occasione di una benedizione - prosegue la giovane - avvenuta in casa di Don Michele a Casapesenna, in una strada che si trova sulla destra dopo la rotonda che si trova nei pressi della Cappellina, mi ritrovai per terra e, mettendomi una mano in testa, vidi che era piena di sangue". La ragazza fu medicata alla Clinica "Pineta Grande, e li i medici mi diedero 5 punti. Scoprii che erano 5 solo quando la dottoressa di mio fratello me li tolse in quanto Don MIichele mi disse che avevo avuto solo un punto. Né io né la mia famiglia abbiamo mai avuto il referto medico dell’ospedale Pineta Grande. So che lo aveva trattenuto Don Michele, in quanto don Michele, tornati a casa sua quella sera, lo aveva in mano e non me lo diede".

Intanto domani, martedì 27 febbraio, gli indagati dovranno comparire dinanzi al gip per l'interrogatorio di garanzia.
 
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https://edizionecaserta.it/2018/02/27/torn...-tesoro-barone/

“Torna sempre da Londra con 10mila euro”,
l’adepta smaschera il tesoro di Barone
Casapesenna/Maddaloni. Nonostante l’ossessione per il demonio, per i riti da esorcista, don
Michele Barone sembrava un tipo ben piantato con i piedi per terra almeno quando si
parlava di denaro. Dall’hotel di proprietà alle benedizioni a pagamento fino alla richiesta
choc che, secondo la testimonianza adepta, avrebbe fatto i genitori di una giovane alla
quale avrebbe dato un aut-aut: o i soldi o le poteva anche prostituirsi. Ecco i passaggi
salienti della testimonianza resa da una vittima alla Procura.
NUDE A LETTO DURANTE I PELLEGRINAGGI
“Quando siamo andati in pellegrinaggio a Medjugorie, a Lourdes, a Fatima, in Polonia, e in
altre parti d’Italia, io e le altre etichettate, come me, come possedute dormivamo nel letto

con lui. Più precisamente, durante questi pellegrinaggi io e le altre due ragazze che lui
definiva possedute venivamo collocate in stanze diverse e, a “seconda di come decideva il
cielo”, ci costringeva dormire insieme a lui e ad altre persone. Ricordo tanti episodi ma i più
sgradevoli si sono verificati a Fatima, allorquando mi ha costretta a dormire nel letto
insieme a lui e alla sua amante che, in quella circostanza indossava un perizoma. In
un’altra circostanza, in Calabria – dove ci eravamo recati per una comunione del figlio di
un’altra adepta – mi ha costretto a dormire nel letto insieme a due ragazze. In entrambi i
casi, lui si collocava al centro del letto e io e l’altra ragazza ai lati. Oltre a questi episodi si
sono verificate tantissime altre circostanze in cui ho dormito con lui.”

“Mi è stato detto da una vecchia adepta che don Michele è proprietario dell’Hotel
Medjugorie Spa, dove in tutti i pellegrinaggi (io personalmente sono andata 4 volte) gli
adepti vengono ospitati. Sempre lei mi ha detto che quando don Michele va a Londra, torna
in Italia con 10000 €, che alcune persone che ricevono benedizioni gli danno e che lui
dovrebbe donare alla piccola casetta di Nazaret (scuola ubicata nel tempio di
Casapesenna). Lei dice che don Michele trattiene quei soldi per sé.”
“PUO’ ANCHE ANDARE A PROSTITUIRSI”
“Secondo quanto mi ha detto in un primo momento, i viaggi nei luoghi di pellegrinaggio
erano offerti; tuttavia, di recente, a Novembre, nella Cappellina del santuario, mi disse che
avrei dovuto dargli 3500 € perché dovevo pagare per tutti i viaggi, i pernottamenti e le
altre spese dei vari pellegrinaggi. Meno di un mese fa don Michele si è recato a casa mia e
ha chiesto ai miei genitori 700 o 800 €, sempre quale rimborso per i viaggi. A loro ha detto
che potevo andare anche a prostituirmi ma lui aveva diritto ad avere quei soldi”.

https://www.ilmattino.it/caserta/finti_eso...si-3573316.html

Esorcismi su minori, Curia nel mirino:
«Ha tentato di coprire gli abusi»

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di Mary Liguori
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La cima del Križevac è la meta del pellegrinaggio, ma anche il principale palcoscenico sul quale esibire le proprie, presunte, capacità spirituali. Il percorso che porta alla vetta accomuna migliaia di persone provenienti da tutto il mondo. E, nonappena Vicka entra in trance, si scatenano gli indemoniati. Lei è la veggente più «feconda» di Medjugorie: parla con la Vergine della Pace ogni mattina alle 6 e 40. Una tempistica che non molto tempo fa ha spinto Papa Francesco ad affermare: «Preferisco la Madonna madre e non la Madonna capo-ufficio telegrafico che tutti i giorni invia un messaggio a tale ora». Parole che sembrano riferite proprio a Vicka che intrattiene da 36 anni un rapporto «quotidiano» con la Vergine. Lei l’amica di don Michele Barone, il prete esorcista abusivo arrestato venerdì con i genitori di una sua vittima e un poliziotto. A don Barone, Vicka commissiona la redazione della sua biografia. «A Medjugorje con Maria: i segreti che la Madonna mi ha affidato». La trance, dicevamo. Quando Vicka si connette con Maria, qualcuno nei paraggi si accascia. Grida, strepita, bestemmia. Scalcia, sbava, sbuffa. Accanto a quella persona, c’è don Michele Barone che, con un gruppo di fedeli, inizia il rito per il quale ha portato lì il posseduto di turno. L’esorcismo. Stabilire se il timing dei due eventi sia frutto del paranormale o se si tratti di una colossale messinscena, è difficile. D’altronde non è un caso se, a 36 anni dalla prima apparizione, la stessa Chiesa non ha ancora sciolto le riserve su Medjugorie. Ma capire se quanto raccolto finora dalla procura su padre Michele Barone e la sua combriccola di adepti, sarà sicuramente più semplice.

Una finta «indemoniata» sta parlando con i pm che hanno acquisito un video in cui la si vede dibattersi e urlare di essere il «diavolo in persona» mentre il sacerdote la esorcizza. «Ero plagiata, mi comportavo così per assecondare le sue aspettative: mi voleva impossessata e io mi comportavo da tale». Una sorta di sponsor. Ecco cos’era quella ragazza. Non di celesti pratiche, quindi, ma di business: emerge già nelle indagini del giugno 2017. Sembra che don Michele abbia usato le visioni della sua amica veggente per accrescere la propria fama e aumentare il numero di pellegrini da portare a Medjugorie. Agli atti della misura di custodia cautelare per il sacerdote accusato di avere mascherato maltrattamenti e abusi sessuali ai danni di minori dietro pratiche esorciste, c’è la testimonianza chiave della seguace che si è distaccata dal gruppo. Da lei si è appreso che don Barone sarebbe proprietario di un hotel a Medjugorie. Il che andrebbe a sommarsi ad altri conflitti di interessi che pur sembrano consumarsi in Erzegovina. Uno dei veggenti è proprietario di un’agenzia che organizza viaggi spirituali. Mjrjana, invece, che come Vicka è grande amica di don Barone, gestirebbe un motel ai piedi del Monte delle apparizioni, il Križevac. Un fatto noto, tanto che sulle locandine che proprio in questi giorni sono affisse nelle parrocchie di Napoli, la cosa è riportata a caratteri cubitali: «Alloggio nella pensione della veggente Mjrjana». Soldi dunque, tanti soldi, intorno alle misteriose apparizioni e ai segreti che i veggenti dicono di avere appreso dalla Vergine Maria. Molto di quel denaro ruota intorno alla figura del prete arrestato. La polizia ha acquisito centinaia di documenti, tra i quali una sorta di libro mastro con l’elenco delle somme che don Barone avrebbe anticipato di tasca sua per consentire a diverse centinaia di fedeli indigenti di intraprendere il viaggio a Medjugorie e Cracovia. Ma da dove viene la grande capacità economica del prete? Come è riuscito a procurarsi le migliaia di euro che hanno permesso a fedeli bisognosi di conversione o esorcizzazione di partire per le agognate mete spirituali? Su questo, e sulle presunte proprietà di don Barone a Medjugorie, sugli intrecci tra lui e le due veggenti, sono in corso una serie di accertamenti, anche di natura patrimoniale.
 
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https://www.ilmattino.it/caserta/napoli_sc...lo-3574227.html

Lo scandalo dei preti a luci rosse, il vescovo Spinillo: «Io ingannato, la Chiesa non nasconde nulla»

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di Aldo Balestra
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«Questa vicenda è tristissima. Tristissima». Ora di pranzo, Curia di Aversa. Il vescovo, monsignor Angelo Spinillo, gira e rigira tra le mani un atto ufficiale. È il decreto di sospensione canonica di Don Michele Barone, datato 16 febbraio 2018, emesso due giorni dopo che il caso degli esorcismi non autorizzati alla ragazzina finisse in tv e una settimana prima che il sacerdote fosse arrestato (insieme ai genitori della tredicenne e a un poliziotto), accusato di violenza sessuale, maltrattamenti e lesioni. E ora s'apprende che il nome del Vescovo aversano ricorre nell'ordinanza di custodia cautelare del sacerdote.

Monsignor Spinillo, da dove iniziamo?
«Il tempo permetterà di essere più attenti, aperti e forse più giusti. È una situazione tristissima, della quale nella sua estrema crudezza - abbiamo appreso dagli organi ufficiali e dalla stampa. Una serie di azioni molto gravi di cui non avevamo conoscenza. E questo ci dispiace profondamente».

E allora forse è meglio cominciare dall'inizio. Possibile che degli esorcismi pubblici, effettuati senza autorizzazioni e con modalità violente, da rito di tortura medievale, la Curia non sapesse nulla fino a qualche giorno fa?
«Non è così. Intanto a dicembre scorso, il giorno 19, ci fu l'ammonizione di Don Michele».

Cosa accadde?
«C'erano voci sulle pratiche esorcistiche da parte del sacerdote, e la sua ripetuta partecipazione a trasmissioni tv, con le sue stesse dichiarazioni in merito, indusse la Curia a prendere il provvedimento. Pubblicamente, alla presenza di altri sacerdoti, Don Michele venne ammonito. Lui non ha mai riconosciuto o accettato che si trattasse di esorcismi».

Eppure questi riti effettuati da Don Michele avvenivano alla presenza di centinaia di persone. Lei, all'epoca, era già a conoscenza di quel che stava avvenendo alla ragazzina tredicenne? Perché non intervenne?
«Una sorella della ragazzina era venuta da me. Incontrai lei, i familiari. Credo fosse l'inizio dell'estate scorsa, se non sbaglio nello stesso giorno in cui la piccola aveva sostenuto l'esame di terza media. La sorella era l'unica ad avere una convinzione diversa rispetto al resto della famiglia, che invece sosteneva convintamente l'attività di presa in carico da parte del sacerdote. Rispetto al malessere della ragazzina i genitori non hanno accettato alcuna forma di proposta di un cammino diverso, se non quella in cui avevano fiducia, ossia l'assistenza di Don Michele».

Oggi, con il senno di poi, ritiene che quella ragazza che andava controcorrente rispetto a padre e madre andasse ascoltata?
«Non sapevamo che tipo di percorso avesse innescato l'esposto della sorella. Noi abbiamo sempre sviluppato un continuo dialogo con don Michele: lui certo non era autorizzato alla pratica esorcistica (nella diocesi di Aversa l'unico abilitato è Don Carlo Aversano, parroco a Casal di Principe, ndr) e ribadiva trattarsi solo di preghiere e benedizioni. Ci ha fatto persino incontrare altri genitori che erano dalla sua parte e che confermavano ciò. Ma non ci siamo fermati: abbiamo raccolto altri elementi che hanno portato, poi, alla sospensione di un anno. La sorella della ragazzina non l'ho più rivista fino a qualche giorno fa, quando ha preceduto, di un po', la trasmissione delle Iene».
 
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