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Orge, scambi di coppia, figlio segreto, sesso con cavalli. Dal PC i segreti dei lussi di don Contin, Con l'8 x 1000 avete fatto tanto. Avete pagato le orge di don Contin e don Cavazzana

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view post Posted on 29/1/2017, 12:17
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Finito il seminario possono scatenarsi come vogliono: nessuno li controllerà

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www.genteveneta.it/public/articolo_gvnews.php?id=4018

Sabato, 28 Gennaio 2017
Il Patriarca sul prete padovano che ha dato scandalo: «Si faccia verità. E poi vero discernimento vocazionale»

Serve un'operazione di chiarezza e di verità. E un discernimento molto attento fra le persone che vogliono diventare sacerdoti, perché realmente si formino come uomini di Dio.

Il Patriarca fa la sua analisi e traccia la linea sul da farsi. Al centro la vicenda che in questi giorni ha generato clamore e scandalo: quella del parroco padovano don Andrea Contin che, pare non da solo, avrebbe trasformato la canonica in luogo di nefandezze a contenuto sessuale.

«C'è una sensazione che mi intercetta, come credente – rileva mons. Moraglia - che è di angoscia, disappunto e, in certi momenti, direi anche di rabbia».

Il Patriarca interviene sabato 28 mattina, sollecitato ad un commento durante l'incontro con i giornalisti veneziani, nella festa di San Francesco di Sales, dinanzi all'ospite padre Federico Lombardi (nella foto). Il celibato – sottolinea – non c'entra nulla come causa di questi comportamenti: «Questi, se veri, sono atteggiamenti non solo non cristiani, ma neppure umani. Ora, è vero che siamo ancora in una fase di accertamento dei fatti, nella quale la condanna è prematura; ma è anche vero che sta avanzando un profilo di vicende che inquieta e preoccupa».

E in questo profilo di vicende sta anche il fatto che «un conto è la scivolata di un singolo; un conto è qualcosa di più organizzato. Perciò bisogna fare una vera operazione di chiarezza, per capire come mai si è arrivati fino a questo punto».

Il Patriarca concentra lo sguardo su scelta e cura dei giovani che desiderano diventare preti: «Il tempo del Seminario dev'essere un tempo di crescita, non di buonismo, un tempo in cui si mettono in evidenza le caratteristiche di una persona, che può essere un'ottima persona, ma magari non adatta a fare il prete. E molte volte chi crede di essere adatto forse è proprio colui che invece dovrebbe essere aiutato a prendere contatto con la realtà. Quindi la prima attenzione da avere è sul discernimento vocazionale».

La formazione, poi, dev'essere seriamente e serenamente intonata a un valore: «Dobbiamo ricentrarci sull'essenziale, cioè capire che il prete è segno di vera sobrietà. Non possiamo predicare la sobrietà in chiesa, magari la sobrietà della chiesa, e poi le nostre canoniche sono porti franchi rispetto alla povertà, e le nostre macchine sono lussuose. C'è uno stile di vera sobrietà da recuperare».

E infine c'è un tratto fondamentale, da verificare e da coltivare: «Il rapporto con Dio – rimarca mons. Moraglia - senza il quale il prete diventa un assistente sociale, o un uomo di cultura, ma non un vero sacerdote. E essere uomo di Dio significa pregare».


http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/01/23...icarli/3335015/

Don Contin, “altri due preti partecipavano alle orge in canonica”. Carabinieri al lavoro per identificarli
Don Contin, “altri due preti partecipavano alle orge in canonica”. Carabinieri al lavoro per identificarli
CRONACA
A raccontarlo è una delle amanti del parroco di San Lazzaro. L'interrogatorio di uno dei due, che avrebbe filmato gli incontri, servirebbe per aggiungere un tassello all'ipotesi che quelle orge non fossero altro che induzione alla prostituzione. Lo scandalo ha così raggiunto livelli tali da indurre il vescovo Claudio Cipolla, in visita alle missioni del Sud America.
di Giuseppe Pietrobelli | 23 gennaio 2017
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Più informazioni su: Don Andrea Contin, Padova
Non c’è pace nella diocesi di Padova dopo la scoperta di orge in canonica che hanno visto coinvolti almeno quattro sacerdoti. Ogni giorno la cronaca registra novità. Dai verbali, ad esempio, emerge che oltre a don Andrea Contin, parroco di San Lazzaro, e a don Roberto Cavazzana, parroco di Carbonara di Rovolon, altri due preti avrebbero frequentato la canonica alla periferia della città con lo scopo di avere incontri sessuali. Addirittura uno di questi ultimi avrebbe filmato le orge, come aveva fatto anche don Contin in altre situazioni.

Lo scandalo ha così raggiunto livelli tali da indurre il vescovo Claudio Cipolla, in visita alle missioni del Sud America, a far ritorno in fretta in Italia per controllare la situazione e dare quel giro di vite che ha annunciato anche in una lettera scritta a tutti i sacerdoti, dove li invita a troncare eventuali relazioni amorose.

Ma torniamo alla cronaca. I carabinieri stanno cercando di indentificare gli altri due preti che, secondo una delle amanti di Contin, avrebbero partecipato ai festini. Uno di questi è stato descritto in modo specifico, si tratta di una persona molto appassionata di fotografia che portava con sé apparecchi per riprendere le scene più piccanti. Il suo interrogatorio servirebbe per aggiungere un tassello all’ipotesi che quelle orge non fossero altro che induzione alla prostituzione e non soltanto lo sfogo di voglie inconfessate e inconfessabili da parte di religiosi votati alla castità e al celibato.

Intanto domenica nella chiesa di Carbonara il celebrante ha portato un messaggio di don Cavazzana ai suoi ormai ex parrocchiani: “Mi raccomando a voi, pregate per me, ne ho bisogno” ha mandato a dire dal luogo segreto dove si trova per riflettere su quanto ha fatto e ha messo a verbale durante sei ore di interrogatorio in procura, ammettendo di aver seguito le orme di don Contin e di aver avuto rapporti sessuali con almeno una quindicina di donne diverse.

Intanto il vescovo, dopo la prima lettera pubblica scritta dall’Ecuador in cui si inginocchiava e chiedeva perdono per quanto accaduto e criticava i mezzi di informazione per il clamore dato alla vicenda, ha indirizzato un’altra missiva a tutti i sacerdoti. Si tratta di una severa reprimenda contro i costumi lassisti del clero padovano. Ai suoi sacerdoti chiede conto dei comportamenti morali. Li invita a troncare qualsiasi relazione affettuosa o perlomeno ambigua. “Cogli l’occasione, alla luce del momento che stiamo vivendo a Padova come una opportunità per verificare i tuoi comportamenti, la coerenza con gli impegni che ti sei assunto il giorno della tua ordinazione, soprattutto nel campo della tua vita affettiva, sessuale, della gestione dei soldi. In questi campi nessuno ha il diritto di sindacare più di tanto, perché riguardo alla tua vita privata sei tu stesso responsabile adulto. Però moralmente ricordati che ti sei assunto degli impegni ben precisi di fronte a Dio e di fronte alla chiesa. Di fatto il nostro ministero ci rende persone pubbliche, rappresentati delle comunità dei credenti di fronte al mondo”.

Il vescovo ha anche invitato i sacerdoti a osservare chi tra di loro si estranea dalla vita del clero, perché l’isolamento potrebbe essere segno di malessere, se non di peggio. “Mi permetto di considerare il caso in cui un presbitero arrivasse ad intrattenere relazioni affettive stabili o abitudini morali non consone al suo stato clericale: lo invito calorosamente a mettere in atto quanto ritiene opportuno per uscire da una situazione non rispettosa di sé, delle persone coinvolte, degli altri preti e della Chiesa”.

di Giuseppe Pietrobelli | 23 gennaio 2017
 
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view post Posted on 2/2/2017, 14:56
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http://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/ven...1-201702a.shtml

2 FEBBRAIO 201713:53
Orge in canonica, il vescovo verso la sospensione a divinis per don Andrea
"Sono incredulo e sofferente, il parroco non è idoneo a esercitare la sua missione", ha detto monsignor Claudio Cipolla
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Orge in canonica, il vescovo verso la sospensione a divinis per don Andrea
Il vescovo di Padova, Claudio Cipolla, ha aperto una procedura per la sospensione a divinis del parroco accusato di aver organizzato orge in canonica. "Sono incredulo e sofferente - ha detto Cipolla - ma sto agendo perché anche se alla fine di questa vicenda non ci fosse rilevanza penale, canonicamente siamo in dovere di prendere provvedimenti disciplinari. Questi fatti rendono don Contin non idoneo ad esercitare la sua missione".

"Abbiamo visto ampliarsi a dismisura la vicenda. Nei mesi di dicembre e gennaio è esplosa anche se come Chiesa avevamo già fatto dei passi in precedenza. Abbiamo ricevuto delle segnalazioni inizialmente anonime perché creavano disagio a chi si dichiarava", ha dichiarato il vescovo.

"In questo caso diventa infatti fondamentale tutelare la riservatezza e verificare l'attendibilità - ha proseguito - per appurare le responsabilità personali. Un atto scritto e autografato è arrivato a fine maggio e un altro a metà ottobre. Da qui è partita l'indagine del tribunale ecclesiastico ed è stato consigliato alle persone che si sono rivolte a noi di rivolgersi alla magistratura direttamente".

Una commissione per denunce contro religiosi - "Per far fronte a questa situazione - ha detto ancora monsignor Cipolla - ho messo a disposizione del tribunale ecclesiastico più risorse per velocizzare le indagini preliminari e affrontare eventuali altri casi. Nell'arco di qualche settimana istituirò una commissione indipendente per l'ascolto di osservazioni o denunce contro religiosi e operatori pastorali in genere e sarà attivata una linea telefonica e una mail dedicata attraverso la quale sarà possibile prendere degli appuntamenti personali".

"Ma come sempre se si tratta di reati con possibili rilievi penali invitiamo tutti a rivolgersi direttamente alla magistratura. La Chiesa non possiede gli strumenti idonei per intervenire in fatti penalmente rilevanti, noi possiamo dare il coraggio a chi fosse incerto".
 
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view post Posted on 2/2/2017, 21:08
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http://www.ilmessaggero.it/primopiano/cron...va-2234018.html

Padova, il vescovo sospende don Contin. La telefonata del Papa: «Sii forte»
Don Andrea Contin, monsignor Claudio Cipolla, don Roberto Cavazzana
PADOVA - Una telefonata il 28 gennaio scorso, alle 19.30: Papa Bergoglio ha chiamato il vescovo di Padova, monsignor Claudio Cipolla, e lo ha esortato ad essere forte in questo momento così difficile. A cosa si riferisse Bergoglio è chiaro: lo scandalo delle orge in canonica che ha travolto la Curia, la vicenda di don Andrea Contin, il giro di amanti, la montagna di video, quella doppia vita fatta di "scampagnate", vacanze di lusso, false identità e donne al fianco. E il vescovo ha meditato, ha deciso di essere forte e fermo: a partire da oggi don Andrea Contin è sospeso dal ministero del sacerdozio in attesa che presenti le proprie dimissioni (sospensione a divinis). Allontanato dalla chiesa perché ritenuto non idoneo al ruolo di prete. Nonostante questa scelta, il vescovo ha garantito a Contin «vicinanza» ma, come rappresentante della Chiesa ha puntualizzato: «Anche se non ci fossero rilevanze penali, canonicamente siamo in dovere di prendere provvedimenti disciplinari». Diversa la valutazione per don Roberto Cavazzana, per il quale la Curia non ha ancora deciso nulla ma che considera comunque parzialmente coinvolto. E gli altri sacerdoti che avrebbero partecipato ai "festini" di don Contin? Al vescovo non risultano esserci altri prelati coinvolti nella vicenda.



DON ANDREA CONTIN
«Abbiamo maturato la certezza di sue gravi responsabilità morali, comportamenti inaccettabili per un prete, per un cristiano e anche per un uomo. Prendiamo distanza da questi comportamenti immorali intollerabili e sono stati ammessi solo in questi giorni. Il celibato è una scelta difficile che può essere accolta solo con la fede, una scelta che abbiamo fatto in età adulta e rende possibile una dedizione piena. Il comportamento di don Andrea è stato in totale contrasto con gli impegni che si è assunto con la Chiesa, non è idoneo ad esercitare il ministero, la sua figura è stata compromessa al punto da rendere impossibile ripresentarla anche in presenza di un suo sincero pentimento ad alcuna comunità».

DON ROBERTO CAVAZZANA
«Mi sembra un caso diverso quello di Cavazzana, per lui non abbiamo ancora elementi sufficienti per capire come accompagnarlo per fare verità con se stesso. Non c'è riscontro né responsabilità penale, non è indagato e il suo coinvolgimento ci risulta essere stato parziale e occasionale. Comunque non accettabile per un sacerdote».
Giovedì 2 Febbraio 2017 - Ultimo aggiornamento: 13:51
 
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view post Posted on 19/2/2017, 14:01
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http://www.ilgazzettino.it/pay/padova_pay/...te-2268575.html
Domenica 19 Febbraio 2017, 00:00
«Innanzitutto tengo a precisare che la colpa grave è di un solo prete

«Innanzitutto tengo a precisare che la colpa grave è di un solo prete - dice il Vescovo facendo chiaro riferimento a don Contin pur non nominandolo - poi c'è un altro sacerdote che è stato parzialamente coinvolto (don Roberto Cavazzan, ndr) ugualmente in modo grave. Vi assicuro che non ci sono altri preti coinvolti. Con i miei collaboratori più stretti dico sempre che questa vicenda, molto dolorosa, presenta anche degli aspetti positivi. Il primo è che mi sono inserito più velocemente nella mia nuova Diocesi, visto che quando succedono...
 
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view post Posted on 3/3/2017, 21:16
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http://www.padovaoggi.it/cronaca/prete-san...gio-cinque.html

Scandalo di San Lazzaro, l'ex amante di don Contin: "La curia non mi ha compresa"
La parrocchiana 49enne che con la sua denuncia ha fatto esplodere il caso che ha travolto la parrocchia padovana è stata ospite del programma Pomeriggio Cinque di Barbara D'Urso

03 marzo 2017 19:44

L'ex amante di don Andrea Contin, l'ex parroco di San Lazzaro indagato per violenza privata e favoreggiamento della prostituzione proprio a seguito della denuncia resa dalla donna, una parrocchiana 49enne, è stata ospite, venerdì pomeriggio, della trasmissione Pomeriggio Cinque condotta, su Canale Cinque, da Barbara D'Urso.

LE VIOLENZE. La donna, intervistata dalla conduttrice, ha raccontato la sua storia con il sacerdote. Una relazione fatta di violenza e minacce, come è lei stessa a raccontare: "Le violenze sono iniziate già dall'inizio, ma poi lui piangeva, chiedeva scusa". Calci, pugni, ma "sono entrati in gioco i sentimenti, mi sono innamorata". Don Contin la voleva tutta per sé: "Pian piano mi ha fatto terra bruciata attorno, togliendomi dalle mie amicizie e dai miei impegni". L'aveva persino presentata ai suoi genitori: "Mi portava da loro a cena, ovviamente mi presentava come l'amica, la confidente".

"LA CURIA NON MI HA CAPITA". Poi la decisione di dire tutto: "Ho visto che erano coinvolte altre donne, anche molto giovani e mi sono detta che non era possibile". La prima richiesta d'aiuto è stata nei confronti della curia: "Hanno ascoltato, ma non mi sono sentita compresa. Non hanno capito la gravità. Lui era ancora lì e non so come si sarebbero mossi né con quali tempi".
 
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view post Posted on 25/8/2017, 13:40

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Il prete sospeso ed indagato rifiuta di farsi spretare e ricorre alla Cassazione del Vaticano

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http://corrieredelveneto.corriere.it/venet...948786993.shtml



IL CASO
Orge in canonica a Padova
don Contin non molla la tonaca
Il prete a luci rosse vuole il processo
Accusato di violenze e soprusi da una parrocchiana

Don Andrea Contin

PADOVA Non molla. Don Andrea Contin, l’ex parroco padovano di San Lazzaro, 48 anni, protagonista a inizio anno di uno scandalo sessuale con un’eco senza precedenti, vuole continuare a fare il sacerdote. Ne è fermamente convinto. Tanto da aver rifiutato la «proposta» della Diocesi di Padova di dimissioni volontarie allo stato laicale. La questione è semplice: don Andrea è convinto di non aver fatto nulla di male. Pensa, anzi, che le accuse nei suoi confronti siano esagerate, gonfiate. Anzi, peggio ancora: montate ad arte da qualcuno che ha voluto tendergli una trappola.
Per cui ha deciso di andare fino in fondo. Non solo in sede penale, dove deve far fronte all’inchiesta della procura di Padova che lo accusa di violenza privata e favoreggiamento della prostituzione; ma anche in sede canonica. Don Andrea, a chi gli è vicino, ha fatto sapere infatti di voler affrontare senza paura il processo canonico. Fino ad arrivare a Roma, al Supremo Tribunale della Signatura Apostolica retto dal cardinale francese Dominique Mamberti, che è una specie di «Cassazione» della Chiesa romana. Oppure addirittura a Papa Francesco.

La partita non sarà semplice comunque. Don Andrea, che attualmente vive da solo in una località segreta, al riparo da tensioni e da sguardi indiscreti, lo scorso febbraio è stato sospeso a divinis dal vescovo Cipolla. Il quale, rispetto alla sua vicenda, si è sempre mostrato piuttosto severo. «Sono incredulo e sofferente — aveva dichiarato all’epoca dei fatti il monsignore —. Non possiamo confondere il male con il bene, accettare come nostro habitat la falsità, ingannare le persone». Cipolla, tra l’altro, aveva ricevuto la telefonata proprio di Papa Francesco, il quale, di fronte allo scandalo che aveva travolto la Diocesi, lo aveva «incoraggiato a essere forte nel condurre questo impegnativo e doloroso momento».

La vicenda di don Andrea è scoppiata tra fine 2016 e inizio 2017, dopo che una parrocchiana di 49 anni, italiana, si era rivolta ai carabinieri raccontando di essere stata vittima di violenze e soprusi da parte dell’allora parroco di San Lazzaro. Una denuncia contenuta in una lettera di una decina di pagine, all’interno della quale la donna non solo elencava le presunte nefandezze compiute dal sacerdote (dai giochi sessuali estremi a rapporti di gruppo, anche con sconosciuti, organizzati con chat online); ma indicava anche i nomi di altri preti della Diocesi che avrebbero preso parte alle (sempre presunte) deviazioni di don Contin. Tra questi don Roberto Cavazzana, allora parroco di Carbonara di Rovolon, che tuttavia non è mai stato raggiunto da alcun provvedimento giudiziario (e nei confronti del quale la Diocesi ha avuto un approccio più morbido, sostenendo che «il suo coinvolgimento risulta essere parziale e occasionale»).

La presunta vittima aveva dichiarato anche che lei stessa, prima di rivolgersi alla magistratura, era andata a denunciare i fatti alla Diocesi. Accuse pesanti, ovviamente, che ora attendono di essere riscontrate. A questo punto non solo in sede penale, dove si sa che il sostituto procuratore che conduce l’indagine, Roberto Piccione, a fine giugno ha ottenuto il prolungamento dell’indagine di altri sei mesi. Ma anche in sede canonica. Perché don Andrea non ha nessuna intenzione di lasciare così. E sul suo diario da curato ha già segnato le tappe della prossima resistenza.

25 agosto 2017
 
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view post Posted on 24/9/2017, 19:33

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Con l'8 x 1000 avete fatto tanto. Avete pagato le orge di don Contin e don Cavazzana

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Don Contin con amiche

http://mattinopadova.gelocal.it/padova/cro...alle-1.15896519
Prete a luci rosse, ultimi conti all’esame delle Fiamme Gialle
Inchiesta su don Andrea Contin ormai verso la chiusura. Manca solo il rapporto della Finanza sulla contabilità del centro diurno Casetta Michelino fondato dal sacerdote che rischia le “dimissioni”
di Cristina Genesin

24 settembre 2017

PADOVA. Manca l’ultimo rapporto della Guardia di finanza. Poi il cerchio è chiuso, almeno secondo la procura della Repubblica pronta a mettere la parole fine all’inchiesta su don Andrea Contin, alla guida fino al dicembre dell’anno scorso della parrocchia di San Lazzaro. La parrocchia dello scandalo a luci rosse. Gli accertamenti sono in mano ai carabinieri, tuttavia il procuratore capo Matteo Stuccilli e il pm Roberto Piccione, che coordinano l’indagine, hanno delegato alle Fiamme gialle – che hanno specifiche competenze in materia – l’esame della contabilità del centro diurno Casetta Michelino, attivo a Pontevigodarzere e fondato dal prete originario di Busiago di Campo San Martino.

All’analisi dei finanzieri anche 5 conti correnti riconducibili a don Andrea attraverso i quali il prete gestiva danaro. Il centro era amministrato di fatto da lui come un’azienda privata, nonostante la presenza di un responsabile, e grazie alle sue buone conoscenze nel mondo politico aveva ottenuto convenzioni da Regione e Comune, come pure contributi attraverso il Fondo sociale europeo e fidi dalla banche. Il problema è capire se i soldi di Casetta Michelino (ora gestita dal consiglio direttivo guidato da Ruggero Manzato) siano stati spesi per le finalità previste dalla onlus o siano finiti altrove, ovviamente durante la gestione dell’ex parroco. Appena 1.050 euro al mese lo stipendio mensile di don Contin. E allora come faceva a reggere un tenore di vita piuttosto sostenuto, tanto da non rinunciare a vacanze e fine settimana con l’amante di turno in hotel di lusso e a cene in ristoranti di prim’ordine, mentre nelle ore di libertà viaggiava in Jaguar?

Attualmente don Andrea è indagato per violenza privata e favoreggiamento della prostituzione. L’indagine è stata avviata dopo la denuncia presentata in procura da una 49enne ex amante del prete (una delle tante), delusa dalla relazione con don Andrea che le avrebbe imposto (secondo la sua versione) incontri sessuali di gruppo (pure con don Andrea Cavazzana, ex parroco a Carbonara di Rovolon), minacciando di divulgare sue foto particolari in rete se si fosse sottratta. E, ancora, l’avrebbe costretta a subire violenze fisiche e psicologiche, cedendola ad altri partner attraverso annunci online. Il 21 dicembre la perquisizione in canonica e la scoperta della cosiddetta “stanza dei giochi”, un locale attrezzato con catene da bondage appese alle pareti, falli in plastica sistemati in ordine di grandezza, una videocamera, un vibratore e una serie di dvd contenenti filmini pornografici casalinghi e intitolati con i nomi dei Papi. Lo scorso febbraio Don Contin, che
ha ammesso la relazione con 5 donne, è stato sospeso dal vescovo, mentre la Congregazione del Clero sulla base degli atti della Diocesi (la relazione vescovile non è favorevole al prete) dovrà pronunciarsi sulla dimissione dallo stato clericale (o riduzione allo stato laicale).

www.blitzquotidiano.it/cronaca-ital...-basta-2623143/
Don Andrea Contin, l’amante: “In una stalla di Pavia col cavallo ho detto basta”

di redazione BlitzPubblicato il 20 gennaio 2017 10:24

PADOVA – Quando le ha chiesto di andare in una stalla di Pavia a fare sess0 con un cavallo, ha detto basta. Si era spinto oltre ogni limite immaginabile don Andrea Contin, l’ex parroco della chiesa di San Lazzaro a Padova finito al centro di uno scandalo a luci rosse. Secondo quanto riporta il Corriere del Veneto, a far scattare la denuncia da parte della sua amante prediletta sarebbe stata proprio questa richiesta “particolare”.

Non solo le 0rge in canonica, dunque, le numerose amanti, i presunti scambi di coppia in Croazia e l’armamentario er0tico chiuso nella stanza all’ultimo piano. Dalle carte della procura, dove Don Contin è iscritto come indagato per favoreggiamento della prostituzione e violenza privata, emergono nuovi agghiaccianti dettagli. E’ tutto scritto nelle otto pagine della denuncia della donna, resa lo scorso 6 dicembre e divenuta il perno dell’inchiesta.

Un racconto fatto di pressioni psicologiche, botte e sess0 al limite quello della parrocchiana e amante. Nicola Munaro e Alessandro Macciò sul Corriere del Veneto scrivono poi di un ennesimo colpo di scena. La donna avrebbe infatti dichiarato ai carabinieri che il prete si vantava di avere già un figlio di circa 4 anni e di volerne un altro da lei.

“Un bambino che vivrebbe lontano dalla parrocchia e sul quale non ci sono atti d’indagine da parte dei carabinieri e della procura. Ma è il passo successivo ad attirare ancora di più l’attenzione. La (presunta) vittima avrebbe fatto scrivere in denuncia che più di una volta don Andrea le aveva proposto di diventare madre di un suo secondo, figlio. Offerta che la donna non ha mai accettato, ma che ha voluto rendere nota a chi indaga”.

Continuando a leggere emergono poi i dettagli scabrosi:

“Il picco – si legge nella denuncia – sarebbe stata la richiesta di don Andrea Contin che, alla sua amante 49enne, aveva proposto un viaggio in una stalla di Pavia dove lei, sotto i suoi occhi, avrebbe avuto un rapporto s******e con un cavallo”

Don Contin, che ora si trova in una casa protetta a Trento e chiede di essere lasciato in pace e dimenticato, avrebbe già confessato. Scrive Il Gazzettino che ai carabinieri il presule avrebbe detto:

“Dichiaro di avere conosciuto in parrocchia cinque donne, con le quali, dopo una lunga conoscenza, ho avuto una relazione sentimentale sfociata in rapporti se$suali”.

Poi avrebbe raccontato delle 0rge in parrocchia anche con uomini di colore e dei viaggi con le amanti in un villaggio per scambisti di Cap d’Adge in Francia. Ma secondo gli investigatori l’elenco delle amanti sarebbe molto più lungo: i carabinieri ne avrebbero interrogate già 18.

Edited by pincopallino2 - 24/9/2017, 21:50
 
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view post Posted on 7/11/2017, 07:10

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Con l'8 x 1000 avete fatto tanto. Avete pagato le orge di don Contin e don Cavazzana

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www.ilgazzettino.it/nordest/padova...se-3349939.html
Martedì 7 Novembre 2017, 06:13


Orge in canonica, pc e tablet svelano tutti i segreti del prete a luci rosse


Don Andrea Contin
di Nicola Munaro
PADOVA - Che siano la prova regina capace di inchiodare don Andrea Contin alle proprie responsabilità è presto per dirlo. Certo in quei messaggi recuperati dal consulente informatico su 2 pc, tablet, smartphone e la decina di chiavette Usb all’ex parroco di San Lazzaro (sospeso “a divinis” dal vescovo Cipolla) c’è un riferimento esplicito al giro di soldi per gli incontri sessuali organizzati in canonica. E' la novità dell'inchiesta in cui emerge la doppia personalità del prete che faceva ricerche sulla Bibbia e sul miglior ristorante in Tirolo o su siti di orge.

La sua vittima preferita era una 49enne parrocchiana usata per sesso in canonica, perversioni e incontri con altri preti. Uno, don Roberto Cavazzana, ex guida di Carbonara di Rovolon, ha confessato. Ma c'è da chiarire (oltre alle violenze e sevizie sulla donna) il tenore di vita di don Andrea spesso a bordo di auto di lusso (perfino una Jaguar) e in hotel a 5 stelle, dove si presentava come avvocato, o in vacanza in resort in Croazia, Francia e sul Garda in compagnia delle sue 5 amanti. È così che dalle indagini patrimoniali sono sbucati 5 conti correnti a lui riconducibili. Ma ci sono anche clamorose rivelazioni della sua "preferita", una divorziata padovana maltrattata, tenuta al guinzaglio nelle orge e fatta cibare in una ciotola per cani oltre che fotografata nuda in parcheggi all'aperto.
 
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view post Posted on 7/11/2017, 21:06

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https://www.ilgazzettino.it/nordest/padova...da-3351375.html

Prete a luci rosse, «Mi portava nei parcheggi dell'A31 e mi scattava foto nuda»
PER APPROFONDIRE: andrea contin, orge, padova, stupro
La donna in tv dalla D'Urso
di Nicola Munaro
PADOVA/VICENZA - È il 6 dicembre quando si alza il primo refolo su quella che diventerà buriana: ai carabinieri di Padova una 49enne parrocchiana di San Lazzaro denuncia il parroco, don Andrea Contin: in 8 pagine, lei rovescia il cielo. E da quel momento nulla a San Lazzaro sarà più come prima. Nel suo racconto fiume la donna risale al 2006, quando a San Lazzaro arriva don Andrea. A mandarlo è il vescovo Antonio Mattiazzo con il compito di portare pace nella parrocchia, ancora scossa dallo scandalo che aveva coinvolto don Paolo Spoladore, il sacerdote-chitarrista spretato dal Vaticano per un figlio non riconosciuto.

La donna e don Contin si incontrano la prima volta a un pranzo comunitario («Sembrò avere uno sguardo particolare» scrive nella denuncia). Poi la cerca e l'invita in canonica, un giorno l'abbraccia e la bacia. Lei sconvolta scappa. Nel 2010 lei si separa dal marito. Nel febbraio successivo il primo rapporto sessuale in canonica. «Eppure ero innamorata e felice per le tante attenzioni... Poi mi portò spesso nei parcheggi dell'A31 per farmi guardare chi faceva sesso e mi scattò foto nuda. Voleva rapporti sempre più spinti».

«Aveva sempre con sé una valigetta con vibratori, maschere, capi in pelle già visibilmente usati da altre donne. Aveva postato le mie foto nuda sul sito per coppie Sexycommunity e anche sul sito "La moglie offerta". Mi chiamava schiava, mi comprò una ciotola per animali e un guinzaglio». Spunta anche il nome di don Roberto Cavazzana, ex parroco di Carbonara di Rovolon (mai indagato, ndr) con cui ammette di aver avuto rapporti completi.
 
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Don Andrea Contin/ Il prete a luci rosse è tornato a Trento: si trova in un convento? (Pomeriggio 5) Don Andrea Contin, dove si trova il sacerdote dopo lo scandalo a luci rosse che lo ha travolto? Secondo le ultime indiscrezioni sarebbe stato trasferito in un convento a Trento. 14 DICEMBRE 2017 EMANUELA LONGO Don Andrea ContinDon Andrea Contin
Pomeriggio 5 torna ad indagare su Don Andrea Contin, il prete a luci rosse, ex parroco di San Lazzaro travolto da un imponente scandalo sessuale in seguito alle denunce di una donna, con la quale aveva avuto una relazione e che aveva costretto a prendere parte a una serie di sue indicibili perversioni prima di decidere di rompere il silenzio, aprendo così un vaso di Pandora dolorosissimo. Dopo l'esplosione dello scandalo che fece tremare la chiesa di Padova e non solo, Don Contin era stato trasferito in un convento a Trento. Lo riportava Corriere del Veneto indicando precisamente il convento della congregazione di Gesù Sacerdote la nuova dimora del prete. Si trattava di una struttura specializzata nel recupero di sacerdoti che, proprio come lui, avevano perso la strada commettendo scandali ed azioni non prettamente consone alla tonaca che indossavano. Secondo fonti giornalistiche, era stata la Diocesi di Padova ad affidarlo alla struttura dove spesso vengono mandati preti in crisi da tutta Italia. Solitamente le problematiche sarebbero non solo legate a questioni di fede quanto piuttosto a problemi relativi alla sessualità e ad altre dipendenze come gioco e alcol. Ma Don Contin si trova ancora in questo luogo, a distanza di quasi un anno dalle ultime notizie in merito?

DOVE SI TROVA DON CONTIN DOPO LO SCANDALO?
Le telecamere della trasmissione Pomeriggio 5 avrebbero trovato il luogo dove attualmente si troverebbe Don Contin ed avrebbero anche provato a contattare l'ex sacerdote, venendo però allontanati dal cancello dell'abitazione. Si tratta del convento a Trento specializzato nel recupero di sacerdoti in crisi? Dopo che la comunità era stata indicata come la sede scelta per accogliere il sacerdote al centro dello scandalo a luci rosse, nessuna notizia era trapelata a Trento. Addirittura quando il Corriere del Trentino aveva provato a contattare la comunità, la stessa aveva tagliato corto asserendo: "Don Contin? Non ci risulta la presenza di nessuno con questo nome". Ma in questo luogo, in realtà, è la regola. Nessuna notizia è destinata a trapelare e si dice che neppure il vicino di stanza conosca i veri problemi dell'altro. Oggi scopriremo dove si trova attualmente Don Contin e quali altre novità riguardano il prete sparito nel nulla dopo lo scandalo.

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Don Contin, chiuse le indagini sul prete: “Violenza privata. Filmava amplessi e li catalogava con i nomi dei papi”
Don Contin, chiuse le indagini sul prete: “Violenza privata. Filmava amplessi e li catalogava con i nomi dei papi”
La procura di Padova verso il rinvio a giudizio per violenza privata aggravata, mentre verrà chiesta l'archiviazione per favoreggiamento della prostituzione. Secondo le indagini, le sue amanti erano almeno venti: filmava i rapporti con trans e uomini di colore, a volte orge. In qualche occasione avrebbe anche minacciato le donne, puntando il coltello alla gola

di Giuseppe Pietrobelli | 19 gennaio 2018
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Ciò che colpisce è il numero impressionante di parrocchiane che hanno avuto una relazione con il prete. Tutte donne mature, molte di loro con una matrimonio fallito alle spalle. Sono finite nelle braccia del parroco, anzi di due parroci della Diocesi di Padova. Si è chiusa l’inchiesta che ha preso avvio un anno fa dal sequestro di gadget erotici nella canonica di San Lazzaro, alla periferia della città, la casa di don Andrea Contin, protagonista di uno scandalo a sfondo sessuale senza precedenti. Il pubblico ministero Roberto Piccione ha depositato gli atti a disposizione dell’indagato che ora dovrà decidere se presentare prove a discarico e chiedere di essere interrogato. La richiesta di rinvio a giudizio appare scontata.

Ma non riguarderà il reato di favoreggiamento della prostituzione, che aveva costituito una delle ipotesi investigative. Il pm chiederà l’archiviazione. A don Contin saranno contestati, invece, episodi di violenza privata aggravata e minacce aggravate. Un quadro ridimensionato? Non pare proprio, perché il magistrato sembra dar credito agli episodi denunciati e confermati da riscontri. Non c’è invece la prova che il sacerdote costringesse almeno una delle sue amanti ad avere rapporti sessuali con altre persone dietro il pagamento di somme di denaro, anche se il sospetto rimane. L’immagine del parroco di San Lazzaro che emerge dalle carte dell’inchiesta è quella di un uomo violento, che picchiava le sue amanti. In qualche occasione è arrivato al punto di minacciarle puntando loro un coltello alla gola. Da mesi è stato sospeso “a divinis” dal vescovo di Padova, Claudio Cipolla, che in passato ha dichiarato: “Questa dolorosissima e umiliante vicenda ci ha esposti alla vergogna di tutto il mondo”.

La vita sessuale di don Contin era a dir poco intensa. Dai verbali emerge che le amanti, tutte della parrocchia, sono state almeno una ventina. Di molte di loro esistono registrazioni video che le immortalano nel corso di focosi amplessi, se non addirittura orge, anche con trans e uomini di colore. Le cassette erano catalogate nella biblioteca con il nome dei papi sulla copertina.
Soltanto nella veste di testimone appare, invece, il secondo prete, don Roberto Cavazzana, di Carbonara di Rovolon. Il suo nome era stato fatto agli inquirenti da una donna di 49 anni, amante di don Contin. Era stato quest’ultimo e presentarglielo. Non si trattò di un caso isolato, visto che dai verbali emerge come anche il secondo sacerdote avesse molte amanti. Almeno tredici. Ma questa vicenda rimane ai margini rispetto alle accuse di violenza privata per don Contin. Inizialmente sembrava che il numero di religiosi coinvolti fosse maggiore, perché alcune donne avevano raccontato della presenza di numerosi uomini agli incontri intimi in canonica. Ma non c’è la prova che si trattasse di preti.

L’inchiesta ha preso avvio dalla denuncia di una delle amanti deluse. Fu lei a svelare la doppia vita di don Contin. Nel settembre 2016 aveva spedito un esposto in Curia. Siccome non era accaduto nulla – segno che i vertici della Diocesi avevano ritenuto quei racconti fantasiosi – si era rivolta ai carabinieri. E pochi giorni prima del Natale 2016 ecco la perquisizione in canonica con sequestro degli oggetti erotici.

Gli episodi contestati sono cinque. Il più remoto risale alla fine del 2012 e avvenne nella cucina della canonica di San Lazzaro dove la donna sarebbe stata minacciata di morte con un coltello puntato alla gola. Poi era stata buttata a terra, colpita a pugni e calci. La prognosi di guarigione indicata da un certificato medico fu di tre mesi. Gli altri episodi ebbero, stando alla versione dell’accusa, una dinamica molto simile. In Curia arrivò nel 2015 la segnalazione di un’altra donna, che anche in quel caso non ebbe seguito. L’inchiesta non è riuscita ad accertare dove don Contin trovasse i soldi per condurre una vita molto dispendiosa. Viaggiava in Jaguar e si permetteva viaggi e soggiorni in alberghi di lusso. Da dove veniva il denaro? I finanzieri hanno cercato inutilmente degli ammanchi nei conti di Casetta Michelino, una struttura sanitaria di cui don Contin era presidente. Resta quindi l’ipotesi che siano il ricavo delle elemosine.

https://www.ilgazzettino.it/nordest/padova...la-3494055.html

Don Cavazzana, le 13 parrocchiane e il mistero degli altri preti coinvolti
PER APPROFONDIRE: 13 amanti, don roberto cavazzana, informato sui fatti, padova, san lazzaro
L'ex parroco don Roberto Cavazzana
di Lino Lava

PADOVA - I preti coinvolti nella vita hard di don Contin? Sembravano in molti all'inizio delle indagini. Ma nell'inchiesta è finito solo il nome di don Roberto Cavazzana, ex parroco di Carbonara di Rovolon. Ma resta solo una persona informata sui fatti, che il pubblico ministero Roberto Piccione citerà come testimone. Il nome di don Cavazzana l'aveva fatto l'amante quarantanovenne di don Contin. Era stato il parroco di San Lazzaro a presentarla al collega di Carbonara. E lei ha avuto un rapporto con don Cavazzana. Le indagini hanno poi rivelato che il parroco di Carbonara aveva tredici amanti, tutte parrocchiane. Ma questi fatti non hanno nulla a che vedere con l'inchiesta di don Contin.

Che la canonica di San Lazzaro fosse frequentata anche da altri sacerdoti lo avevano ipotizzato alcune delle amanti parrocchiane. Insomma, c'erano tanti anonimi che partecipavano alle orge organizzate dall'ex parroco. Qualche amante sospettava che alcuni uomini portassero il collarino da sacerdote. Ma niente di più. In pieno scandalo, il vescovo monsignor Claudio Cipolla in riferimento all'ipotesi che potessero essere coinvolti altri sacerdoti aveva detto: «A noi non risulta che ci siano altri prelati protagonisti di questa dolorosissima e umiliante vicenda che ci ha esposti alla vergogna di tutto il mondo».

Il vescovo aveva risposto anche in merito alle denunce presentate in Curia dalle due amanti del parroco di San Lazzaro: «Abbiamo ricevuto delle segnalazioni inizialmente anonime perchè creavano disagio a chi si dichiarava. In questo caso diventa fondamentale tutelare la riservatezza e verificare l'attendibilità per appurare le responsabilità personali».

http://www.padovaoggi.it/cronaca/chiusa-in...nnaio-2018.html
Don Contin a processo, inchiesta chiusa - Padova, 19 gennaio 2018

Prete a luci rosse, inchiesta chiusa: Don Contin rischia il processo per violenza
Contestati i reati di lesioni e minacce. L'ex parroco aveva sempre negato i pestaggi

Redazione
19 gennaio 2018 09:41

Don Contin a processo, inchiesta chiusa - Padova, 19 gennaio 2018

Don Andrea Contin, il prete a luci rosse ora rischia il processo. Come riportano i quotidiani locali, si è conclusa l'inchiesta a carico del sacerdote sospeso A Divinis dal vescovo, Claudio Cipolla. Violenza privata aggravata e minacce aggravate sono le accuse per le quali la Procura intende chiedere il rinvio a giudizio del sacerdote. Don Contin viene disegnato come un uomo violento, con una vita sessuale sfrenata. In base alle testimonianze raccolte, sembra che il sacerdote avesse una ventina di amanti, tutte parrocchiane.

LA STANZA.
Lo scorso 16 dicembre 2016 i carabinieri trovarono nella stanza della canonica oggetti sessuali di ogni genere, fruste, falli, manette, stivali da donna e tanti video amatoriali porno. Organizzava orge in canonica pure con uomini di colore e trans. Cinque gli episodi indicati nel capo d'imputazione che raccontano i tre pestaggi subiti dall'ex e le minacce ricevute in altre due occasioni
 
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