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Truffa ed estorsione, 6 anni in appello a don Morini, tutto escort e cocaina. Confiscati 737.000 €., Prescrizione e vescovo aiutano il seminfermo don Euro. Con l'8 x 1000 avete fatto tanto

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pincopallino2
view post Posted on 3/10/2017, 14:36 by: pincopallino2

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CRONACA
Il vescovo mandato da papa Francesco a ripulire moralmente la curia di Albenga è colui che ritenne Morini idoneo per il sacerdozio

lunedì, 2 ottobre 2017, 16:53

di vinicia tesconi
Ma chi l’ha fatto diventare prete Don Euro? E’ una domanda che si sono posti davvero in molti, in questi giorni, dopo che la chiusura delle indagini sulle truffe perpetrate da Don Morini a carico dei parrocchiani ha iscritto nel registro degli indagati non solo il Morini ma anche il vescovo della diocesi di Massa Carrara, Giovanni Santucci. Di Morini, pisano, si sa che quando giunse al seminario di Massa aveva già due espulsioni da due seminari toscani nel suo curriculum. Ad accettare la sua richiesta di iscrizione a Massa fu l’allora vescovo Eugenio Binini, che,in seguito, secondo le voci di corridoi ecclesiastici, si sarebbe pentito della sua scelta e avrebbe anche cercato, di farlo allontanare da Massa Carrara. Fu Binini tuttavia che ordinò Don Euro sacerdote, ma la decisione venne presa in base alla relazione fatta dal rettore del seminario che aveva, appunto, l’incarico di verificare l’entità e l’autenticità della vocazione del seminarista. L’ordinazione di Morini avvenne grazie al placet dato da Monsignor Guglielmo Borghetti, oggi vescovo di Albenga- Imperia, allora rettore del seminario di Massa nonché guida spirituale dei seminaristi. Borghetti,classe 1954, carrarese, ebbe l’incarico di rettore del seminario di Massa dal 1993 al 1996, in un periodo che i più fedeli frequentatori degli ambienti ecclesiastici ricordano come momento di carenza di vocazioni nel quale vennero richiamati ed accettati diversi seminaristi che erano stati espulsi perché ritenuti non idonei al sacerdozio. Tra questi c’era anche Gianluca Morini sulla cui vocazione era ragionevole porsi dei dubbi date le due precedenti espulsioni. Borghetti ha una laurea in psicologia presa presso l’Università Pontificia Salesiana, oltre a una in filosofia presa all’università di Pisa. Risulta difficile credere che le caratteristiche di una personalità così lontana dai valori del sacerdozio come di fatto era quella di Don Euro anche all’epoca del seminario possa essere sfuggita ad un uomo di tale preparazione. Ma così fu : Morini prese i voti e divenne subito Don Euro. Borghetti, invece, in quello stesso anno divenne Capellano di Sua Santità ed iniziò una carriera sfolgorante all’interno della chiesa che lo ha portato ad essere molto vicino a Papa Bergoglio e a ricevere la consacrazione a vescovo nel 2011 proprio nella cattedrale della diocesi in cui è nato, ovvero nel Duomo di Massa. Curioso che a consacrare Borghetti vescovo ci fossero proprio Binini e Santucci, ma questo è sicuramente un caso. Non è un caso invece l’incarico che da un anno a questa parte Monsignor Borghetti ha, per volontà diretta dello stesso Papa Francesco che lo ha mandato nella curia devastata dagli scandali di Albenga e Imperia proprio nel ruolo di guida spirituale che faccia pulizia di tutte le erbacce in seno all’estrema diocesi ligure. Il precedente vescovato di Albenga, in effetti, ha collezionato una serie di scandali tale da giocarsela con quello di Massa Carrara: innumerevoli casi di pedofilia a carico di preti, alcuni dei quali condannati o con alle spalle anche anni di galera scontati per lo stesso reato, preti che si ubriacavano e facevano sesso con gli immigrati gestiti dalla chiesa e che poi postavano foto di loro nudi su facebook, preti scappati con la cassetta delle offerte, addirittura lo stesso vescovo Mario Olivieri, che ha sempre coperto e giustificato tutti questi comportamenti, accusato di aver preteso sesso da chi andava a chiedere aiuto per indigenza. Una quadro sconfortante che fino a un anno fa aveva portato a definire la diocesi di Imperia Albenga come “Boccaccesca” ed aveva costretto il papa a commissariarla. E il commissario, il castigamatti, lo strumento con cui il papa ha imposto la “pulizia” morale della discussa diocesi ligure è proprio monsignor Guglielmo Borghetti, il padre spirituale che non si accorse delle deviazioni morali di Don Euro. O forse, solo il primo pezzo del puzzle che compone la vera entità del ricatto con il quale Don Euro ha cavalcato indisturbato per vent’anni il suo sprezzante insulto all’abito che portava.
 
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