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Truffa ed estorsione, 6 anni in appello a don Morini, tutto escort e cocaina. Confiscati 737.000 €., Prescrizione e vescovo aiutano il seminfermo don Euro. Con l'8 x 1000 avete fatto tanto

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pincopallino2
view post Posted on 26/9/2017, 10:26 by: pincopallino2

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Silenzi, contraddizioni e bugie: l’arrampicata sugli specchi del vescovo Santucci

martedì, 26 settembre 2017, 01:20

di vinicia tesconi
Ha detto che l’assegno di mille euro preso dal conto delle Pie Fondazioni Legali della diocesi di Massa Carrara l’aveva girato a Don Euro per aiutare un confratello in stato di indigenza, riferendosi al periodo in cui Don Euro era sospeso dal suo incarico e quindi privato dello stipendio da sacerdote. Ma il vescovo Santucci non ha calcolato che i capi d’imputazione dell’indagine su Don Euro che lo vede iscritto nel registro degli indagati sarebbero arrivati sulle pagine dei giornali ed avrebbero testimoniato in maniera inconfutabile le sue bugie. Il versamento suddetto, infatti, risale al 2014 quando Don Euro rivestiva l’incarico di parroco di Caniparola e quindi riceveva regolarmente i mille e cento euro mensili dello stipendio da prete.

Ha detto di averlo sospeso a divinis, cioè di avergli interdetto la possibilità di dire messa e impartire sacramenti nel maggio 2015, ma dall’avviso di conclusione delle indagini risulta che Don Morini, nel febbraio 2016, durante il suo temporaneo soggiorno presso Casa Faci a Marina di Massa aveva contrattato con le suore che gestiscono la struttura, il pagamento di 400 euro per le “Intenzioni di messa” in ricordo di suore defunte, il che conferma che il Morini continuava ancora a fare il prete - come ribadivano voci ben informate che avevano assistito alle celebrazioni private fatte da Don Euro in quel periodo.

Ha detto che Don Euro non ha percepito più stipendio dalla chiesa, mentre prima di finire sul registro degli indagati aveva assicurato che era stato messo in quiescenza e che quindi percepiva la pensione spettante ai sacerdoti ( poco meno dello stipendio) che è poi, in realtà, quella che continua a percepire tuttora oltre ad avere l’usufrutto della villetta in cui vive e tutte le utenze pagate dalla Curia. Più gravi, però, delle affermazioni che il vescovo Santucci ha fatto sono i silenzi dietro cui si è trincerato: la Dottoressa Alessandra Conforti, sostituto Procuratore che ha seguito il caso, ha affermato che alle domande sui molti versamenti presi dal suo conto personale a favore di Don Euro, che ammontano circa a ventimila euro, monsignor Santucci non ha voluto dare risposta così come non ha mai voluto dare indicazioni sulla posta che era sul piatto, ovvero sugli elementi con i quali Don Euro teneva in scacco tutta la Curia.

Il ricatto è ormai assodato dalla Procura anche se nessuno dei dossier sui segreti dei preti della Curia che Don Euro millantava di avere è uscito fuori dalle perquisizioni e dai sequestri effettuati nella sua abitazione e a sorreggere tutta la teoria ricattatoria c’è solo una reiterata affermazione fatta in pubblico da Morini: “ Se vado giù io, va giù anche tutto il castello” in riferimento alla Curia di Massa. “ Probabilmente tutte le informazioni scottanti sui preti della diocesi il Morini le tiene tutte nella sua testa” ha detto la dottoressa Conforti. Sicuramente una parte di queste informazioni riguardano il vescovo perché nulla, a parte un ricatto personale, giustificherebbe la sua sottomissione a tutte le richieste presentate dal Morini.
Forse quelle informazioni non usciranno mai dalla testa e dalla sua bocca di Don Euro, ma, di certo, il castello è già completamente in pezzi.
 
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