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Abusi su 15enne con disagio psichico, solo 3 anni a don Galli nell'appello bis: "denunciò tardi". E la diocesi lo assolve, Li sconterà ai domiciliari. L'arcivescovo Delpini lo trasferì a contatto coi bambini: "abusi abominevoli"

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pincopallino2
view post Posted on 27/11/2020, 09:46 by: pincopallino2

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www.laverita.info/abuso-di-un-mino...2649044523.html
Giorgio Gandola 26 novembre 2020
Abusò di un minore: don assolto dalla Chiesa
Mauro Galli, sacerdote condannato dalla giustizia italiana a oltre 6 anni per reati sessuali su un quindicenne, è stato scagionato dal tribunale ecclesiastico. Nell'era della tolleranza zero di Francesco, dovrebbe essere uno scandalo. Invece cala il silenzio

“C’erano fatti di rilevanza canonica ma non di rilevanza penale. C’erano fatti di rilevanza etica, morale, reputazionale”. L’avvocato Mario Zanchetti era nel pieno dell’arringa, due anni fa in Corte d’assise a Milano. Aveva come obiettivo l’assoluzione del suo assistito, don Mauro Galli, imputato di abusi sessuali su un minore. E su quella era concentrato, quindi davanti al giudice laico sottolineava comunque la gravità del comportamento del sacerdote, che aveva invitato quel ragazzo a dormire nel lettone del suo appartamento a Rozzano. “Non sto bagatellizzando la situazione, sto dicendo che ciò che ha fatto don Mauro è stato profondamente sbagliato e che le conseguenze non saranno piacevoli”.

Se si riferiva al procedimento canonico, quel giorno non ci ha preso neppure lui, l’esimio professore, membro della commissione diocesana per la tutela dei minori e storico legale dell’arcidiocesi di Milano. Nel processo vaticano don Galli è stato assolto. Etica e morale evaporano, si perdono nei meandri oscuri dove annaspa la verità, scompaiono dai sacri fascicoli dove tutto si annacqua. Assolto in prima istanza (quella regionale) nel silenzio generale. Dovremmo perfino scriverlo con il condizionale perché non ci sono comunicati ufficiali e neppure la famiglia di Alessandro Battaglia, la vittima che allora aveva 15 anni, ha in mano la sentenza. Eppure nel 2016 aveva partecipato al procedimento come parte lesa, aveva testimoniato in buona fede chiedendo di essere informata sull’evoluzione del caso.

Quattro anni dopo solo conferme verbali, voci nella nebbia, nel segno di una trasparenza ancora da imparare in barba allo smantellamento solo formale, ad uso dei media, del segreto pontificio.
 
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40 replies since 11/6/2017, 15:49   8650 views
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