GalileoGalilei |
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| Io conosco dei cinesi di Hong Kong che si definiscono genericamente cristiani. Il loro rapporto con la religione è molto meno intenso del nostro. I cinesi sono molto esterofili e come per Giappone e Corea, la religione cristiana viene seguita da chi vuole “occidentalizzarsi”, quindi dalla classe media.
Fa molta presa la ritualità. Le donne cinesi e giapponesi aspirano a sposarsi col vestito bianco, i fidanzati festeggiano il S.Valentino e il Natale come occasione consumistica.
Il loro cristianesimo è più di appartenenza che un vero e proprio sentimento religioso, tanto che non è raro sentire un cinese che si ritiene, al tempo stesso, cristiano e scintoista.
Una mia amica di Hong Kong mi dice che anche in Cina e Hong Kong sono frequenti gli scandali di abusi sessuali e pedofili dei preti.
P.S. Concordo con Ashmael che la religione non è necessariamente fanatismo. Mi preoccupa l'enorme terreno di proselitismo che ha la chiesa cattolica.
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