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Riti pagani. La messa per la pioggia dei preti sciamani, Le rogazioni, antiche pratiche superstiziose che si perdono in superstizioni ancestrali

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aretes
view post Posted on 20/3/2007, 23:55




CITAZIONE (dirk58 @ 20/3/2007, 23:48)
CITAZIONE (aretes @ 20/3/2007, 23:30)
CITAZIONE (dirk58 @ 20/3/2007, 23:06)
Egregio,scusami l'intromissione,ma leggendoti e leggendo i tuoi scritti come questo,mi convinco ancora di più di un mio convincimento.....
Erano anni periglisi,l'uomo non credeva più nelle divinità perchè era scesa e non di poco la potenza militare e il potere che l'antico impero Romano esercitava,anni di dissolutezza e di ogni barbaria, l'uomo doveva trovare un qualche cosa a qui fare riferimento e perseguire......quale migliore occasione il conciglio di NICEA.......e si spiega i vari simbolismi che si sono tramandati dal paganesimo al cattolicesimo,anchel'aureola era già visibile tra gli antichi egizi......sono tutte cose che rafforzano l'idea che se cè stato DIo o GESU,bisogna vedere REALMENTE quello che hanno fatto,e quello che hanno detto......chiudo con una frase già detta
"CI HA SERVITO BENE QUESTO MITO DI CRISTO" PAPA LEONE X.......
Un saluto Mastro DIRK....

certo indubbiamente hanno preso dai greci,dall Egitto,ecc,ma la concezione portata dal cristianesimo è origilnale, e parlo su tutti i campi.

Bravo,rileggiti e vedrai che arriverai alle mie conclusioni.......

le tue posizioni le rispetto ma secondo me dovresti leggerti un libro di storia vero e non il Codice (un libro scritto da un ateo per esempio). per farti capire: la maggiranza dei dogmi della chiesa sono stati approvati solo nel conc di Trento e non di Nicea
 
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view post Posted on 24/4/2007, 19:59
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http://news.kataweb.it/item/301104/siccita...ere-per-pioggia



Siccità: Nel Comasco processione e preghiere per pioggia
24 aprile 2007 alle 16:01 — Fonte: repubblica.it voti— 1 commento
La crisi idrica nel Comasco si sta facendo sempre più pesante lasciando presagire notevoli difficoltà per la prossima estate.

E mentre in alcuni paesi della provincia, in particolare a ridosso del confine con il Varesotto i Vigili del Fuoco riforniscono gli acquedotti con capienti autobotti, il parroco di Uggiate Trevano, don Luigi Vercellini, questa mattina all’alba, seguito da un nutrito gruppo di fedeli, in processione è salito sul colle di Somazzo per una preghiera propiziatoria. “Gli indiani — ha spiegato il religioso — fanno la danza della pioggia, un loro modo per convincere il loro Dio a far piovere. Noi seguiamo l’esempio salendo in cima al colle con una processione e una preghiera.
 
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Arammigu
view post Posted on 24/4/2007, 20:02




altro che preghiere,bisogna risparmiare e finirla di sprecare!
 
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Kulkulcan
view post Posted on 24/4/2007, 21:21




A questa però non posso rispondere... capisco quando si interessano delle anime è il loro mestiere..... ma non considerano la magia strumento del demonio! :rolleyes:
 
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view post Posted on 23/6/2017, 10:45

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Politici incompetenti e superstiziosi perdono tempo in pagliacciate


Siccità in Veneto. L'assessore Pan (Lega) invoca S. Antonio, ma dopo la messa la pioggia non arriva

giuseppe_pan

www.larena.it/home/provincia/emerge...tonio-1.5785573

22.06.2017
Emergenza siccità
Pan invoca
Sant'Antonio

Le temperature oltre la media stagionale e l’assenza di precipitazioni da due mesi stanno mettendo a dura prova l’agricoltura non solo nella nostra provincia ma in tutta la regione. Confagricoltura Veneto aveva già lanciato l’allarme in aprile, chiedendo alla Regione lo stato di calamità per le gelate e l’emergenza idrica. L'Adige garantisce ancora l'approvvigionamento, ma nella Bassa è crisi di canali e fossi.

E l'assessore regionale all'Agricoltura Giuseppe Pan si è rivolto a Sant'Antonio, partecipando alla messa a Padova. Per ora non ha scatenato piogge, ma solo ironia tra i consiglieri. Anche se al rito tradizionale per il raccolto, Pan partecipa ogni anno.

www.larena.it/home/provincia/l-asse...siani-1.5786186
L’assessore Pan prega
Sant’Antonio
Il sarcasmo dei tosiani





L’emergenza siccità fa affiorare polemiche politiche legate a richieste di interventi divini da parte degli amministratori regionali. A innescare queste discussioni è stata la notizia che l’assessore regionale all’agricoltura Giuseppe Pan lunedì sera ha partecipato alla celebrazione del rito delle rogazioni nella basilica del Santo, a Padova. Una presenza, la sua, che non è passata inosservata, anche se va detto che non sembra trattarsi di una novità. Secondo quanto spiegano fonti regionali, infatti, egli parteciperebbe da anni alla celebrazione, che è propiziatoria alla buona riuscita delle seminagioni e vuole attirare la benedizione divina sull’acqua, il lavoro dell’uomo ed i frutti della terra.
 
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view post Posted on 25/6/2017, 08:35

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Vescovo di vallo Della Lucania da disposizioni di preghiere meteorologiche
vescovo_ciro_miniero
Il vescovo


http://napoli.repubblica.it/cronaca/2017/0...vere-169024671/

Incubo siccità in Cilento, i preti pregano per far piovere

25 giugno 2017
di BIANCA DE FAZIO


Invoca:«Preghiamo, preghiamo perché termini questo periodo di siccità. Ma intendiamoci: se finalmente dovesse piovere nessuno di noi potrà attribuirsene il merito». Don Nicola, parroco della chiesa dei Santi Pietro e Paolo, ad Agropoli, preferirebbe che le preghiere non avessero risonanza pubblica. Né tanto meno giornalistica. «Ma mi rendo conto che la situazione è così grave da attirare l’attenzione di tutti. Come è giusto che sia. Qui, in tutto il Cilento, l’acqua scarseggia davvero. Non vediamo pioggia da prima di Pasqua. La faccenda è grave ed il problema è avvertito da tutte le comunità. Ciascuno di noi deve pregare, per proprio conto».

Il problema è così sentito che persino il vescovo di Vallo della Lucania, Ciro Miniero, ha dato disposizioni perché nelle parrocchie della sua diocesi si pregasse per la pioggia. «Non ha inviato una lettera ufficiale, ma ha dato indicazioni in tal senso a tutti i parroci» racconta don Nicola. Il vescovo sa che per i fedeli della sua diocesi la pioggia è vita. I contadini, gli allevatori, le campagne, i capi di bestiame. Ed ormai anche le famiglie. L’acqua rischia di essere razionata anche nelle abitazioni private, specie in vista dell’arrivo dei mesi estivi e delle decine di migliaia di turisti e villeggianti. All’allarme degli esperti e delle società che gestiscono il servizio idrico in Cilento tien dietro la preoccupazione degli abitanti della zona. Ed i sacerdoti non sono insensibili alle preoccupazioni dei fedeli. Anche don Silvestro Zimmarelli, parroco di Sessa Cilento, ha deciso che da qui in poi le celebrazioni liturgiche dovranno risuonare di preghiere perché giunga la pioggia.

Lo ha fatto celebrando la Pentecoste, con la discesa dello Spirito Santo sugli Apostoli, ricordando che la Chiesa cattolica mette anche l’acqua, accanto al fuoco, tra i simboli dello Spirito Santo. Preghiere e messe, dunque, perché l’acqua torni a dissetare la terra. E intanto l’assessore all’Ambiente del Comune di Salerno, Angelo Caramanno, ha invitato i cittadini a non sprecare acqua, ad essere razionali e misurati nel suo uso: «Andiamo incontro ad un’estate molto difficile. Non piove da troppe settimane, praticamente da due mesi. Le fonti sono in difficoltà, le condotte cominciano ad accusare qualche momento di sbandamento, di notte l’acqua già misura una pressione diversa. È il momento di dire ai cittadini che non bisogna sprecarla perchè rischia di non essere sufficiente. È opportuno essere attenti, e sensibilizzare le persone, su questo tema, altrimenti rischiamo di fare guai anche importanti».

Il meteorologo dell’Osservatorio meteorologico dell’università Federico II, Adriano Mazzarella, snocciola dati allarmanti: «Negli ultimi tre anni l’Osservatorio ha misurato valori di pioggia molto al di sotto delle medie. Sia nel 2015 che nel 2016 abbiamo misurato 300 millimetri di pioggia in meno rispetto alle medie che ne avrebbero voluti 900. E quest’anno è ancora

peggio: fino a maggio siamo arrivati a 160 millimetri di pioggia, su Napoli, contro i 600 dello stesso periodo degli anni precedenti. L’emergenza idrica, dunque, è alle porte». Secondo Mazzarella questo andamento meteo è dovuto anche ad un ciclo, legato al cosiddetto ‘respiro del sole’, della durata di 22 anni. «Il sole guida la circolazione atmosferica, ed ora siamo nel punto centrale del ciclo, quello con la minore quantità di piogge».
 
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view post Posted on 26/6/2017, 18:36

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Dalle tenebre del Medioevo tornano riti che si credeva albergassero solo in tribù animistiche.
camisasca
vescovo Camisasca


www.reggioreport.it/2017/06/siccita...are-la-pioggia/

Siccità, il vescovo chiede messe in tutte le parrocchie per supplicare la pioggia

26/6/2017 – A Genova era famose le messe ad petendam pluviam, per impetrare la pioggia, celebrate dal cardinal Siri in San Lorenzo, con grande concorso di popolo, quando la siccità inaridiva i pozzi e dai rubinetti non arrivava più acqua.

Oggi, di fronte alla siccità che manda in secca i fiumi sta distruggendo le colture della pianura padana, il vescovo di Reggio Emilia Massimo Camisasca torna all’uso antico e scrive a tutti i parroci del reggiano perché si celebrino messe preferibilmente oggi, martedì e mercoledì “per supplicare il signore di venirci incontro con delle piogge riparatrici di questa siccità”.


Ecco la lettera del vescovo di Reggio Emilia e Guastalla.

“Caro fratello,

desidero farmi eco di tutti coloro che mi hanno espresso in questi ultimi giorni la loro seria preoccupazione per la situazione di siccità che si è venuta a creare nella nostra provincia e più in generale nella nostra regione.

Penso che tutti noi dobbiamo, come è tradizione nella Chiesa, farci interpreti presso il Signore di questa necessità del popolo. Si tratta certamente di raccomandare un uso equilibrato ed attento dell’acqua ma nello stesso tempo anche di supplicare il Signore di venirci incontro con delle piogge riparatrici di questa siccità.

Chiedo che in tutte le parrocchie si facciano preghiere, offrendo la santa Messa durante una giornata di questa settimana possibilmente lunedì, martedì o mercoledì”. + Massimo Camisasca
 
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view post Posted on 29/7/2017, 16:05

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Dio onnipotente si accanisce sui sardi. Tornano pratiche ritenute estinte dagli antropologi

Sassari. Gruppi di preghiera contro la siccità organizzati dalla diocesi

danzadellapioggia
Rana sotto la piogia

http://www.unionesarda.it/articolo/cronaca...-68-627976.html

Siccità, è l'ora delle preghiere: l'iniziativa dell'arcidiocesi di Sassari
Ieri alle 13:42 - ultimo aggiornamento alle 14:54

Riunirsi in preghiera per chiedere il dono della pioggia. Davanti agli ostacoli che la natura impone può essere necessario rivolgersi a qualcuno lassù per chiedere che venga in nostro aiuto.
L'arcidiocesi di Sassari ha deciso, infatti, di riunire tutti i cittadini in preghiera, domani alle 21 presso la cattedrale di San Nicola a Sassari dove, durante la celebrazione della Eucaristia, si pregherà per intercessione dei Martiri Turritani sul dono della pioggia.
SICCITÀ - È grave la disastrosa situazione di siccità che l'Isola sta vivendo a causa della mancanza di piogge e dall'esagerato consumo dell'utenza. Non piove da troppo tempo, i bacini sono quasi asciutti. Ma se la colpa si attribuisce alla natura che s'impone senza scrupoli, adesso anche l'uomo si ritrova vittima del troppo spreco.
Ne conseguono le restrizioni idriche, in particolare nel territorio sassarese costretto a razionare l'acqua per l'imminente possibilità di rimanere del tutto a secco. Da giorni, infatti, i rubinetti delle case rimangono chiusi nelle ore notturne mentre di giorno la pressione dell'acqua è sempre più debole. Un fattore pericoloso per i cittadini e difficile da risolvere, se il cielo resta sereno.
RESTRIZIONI ORARIO - A Sassari a causa della drastica diminuzione della portata d'acqua dal Bidighinzu il livello dei serbatoi risulta quasi al limite, tanto che Abbanoa è stata costretta a ridurre ancora la fascia oraria interrompendo l'erogazione dell'acqua dalle 17.
Le zone che subiranno tale variazione saranno quelle collegate al serbatoio di via Milano: Luna e Sole, il Monte, Monserrato, la parte alta del centro storico, Porcellana, Tingari, Valle Gardona e Gioscari.
Una decisione che mette in seria difficoltà l'utenza sassarese che già in questi giorni è costretta ad organizzarsi per il rischio di rimane senz'acqua per lavarsi o cucinare.
Nei paesi limitrofi di Ossi, Tissi, Uri, Olmedo, Sorso, Sennori, Osilo, Muros, Codrongianos, Ploaghe, Chiaramonti, Nulvi e Thiesi le restrizioni applicate non subiranno, invece, variazioni d'orario, dalle 21 alle 6.

http://www.lanuovasardegna.it/regione/2017...sari-1.15669172
Siccità, l’isola in ginocchio: preghiera per la pioggia a Sassari
Il parroco della Cattedrale di San Nicola chiama a raccolta i fedeli Don Dino Pittalis: «Domani chiederemo aiuto ai Santi per la nostra terra»
di Giovanni Bua

28 luglio 2017

SASSARI. Contro la peggiore siccità degli ultimi cento anni, che ha messo in ginocchio la Nurra e l’intera Sardegna, serve una richiesta di aiuto davvero speciale. Che trova energia nelle tradizioni più profonde di una comunità contadina, che era abituata a rispettare la natura e, dopo una giornata passata a spaccarsi la schiena sui campi, ad alzare gli occhi al cielo.

Un rito ultracentenario, di cui nelle campagne si trova ancora traccia nelle rogazioni del 25 aprile per chiedere un buon raccolto (la più importante e suggestiva è la festa per Santu Bainzeddu a Balai Lontano a Porto Torres), ma che nella “cementata” vita cittadina si è perso da tempo.



A riportarlo in auge il parroco della Cattedrale di Sassari, don Dino Pittalis, che domani, sabato 29 luglio, alle 21 pregherà durante la celebrazione dell’eucarestia «per l’intercessione dei Martiri Turritani per il dono della pioggia».

«L’idea – racconta – mi è venuta parlando con alcuni dei miei parrocchiani più anziani. Che mi hanno raccontato che a Sassari, città di ortolani, quando ci si trovava di fronte a una siccità particolarmente lunga si era soliti invocare l’aiuto dei santi rivolgendosi alla statua di san Gavino, alla Madonna delle Grazie o al Crocifisso di Santa Apollinare. Partendo da questo ricordo abbiamo deciso di rinnovare questo momento di preghiera, esponendo durante l’eucarestia l’antica statua in argento di san Gavino (saintu Bainzo di la prata), opera del 1600 conservata nella sagrestia dei Beneficiati di San Nicola. Un modo per stare insieme, per pregare Dio, ma anche per richiamare qualcosa di profondo, antico. Del rapporto tra uomo e natura che forse abbiamo dimenticato. E che mai come quest’anno invece sarebbe bene ricordare».

Un taglio molto “politico”, che si rifà a una posizione davvero eccellente, quella espressa da papa Francesco nell’enciclica Laudato sii. «Con la quale il Santo Padre – spiega l’ufficio diocesano per le comunicazioni – vuole rimettere l’uomo al centro della creazione da rispettare e amare. Davanti a momenti difficili, come il tempo di siccità che la nostra isola sta vivendo riconosciuto dal Governo come calamità naturale, è consuetudine per il cristiano ricorrere alla preghiera attraverso la quale si ripone nella sua condizione di creatura che vive le dinamiche della natura stessa riconoscendo in Dio la grandezza del Creatore. La preghiera per il dono della pioggia non è dunque da leggere come una semplice richiesta rispetto a un bisogno urgente come la pioggia in questi giorni, ma anche un ristabilire certe logiche naturali che spesso vengono disattese da altre come lo speco consumistico che genera ingiustizia e povertà. La preziosità e la bellezza dei doni della natura, come l’acqua, soprattutto noi occidentali li riconosciamo quando subiamo le conseguenze dell’assenza. Pregare significa recuperare quella responsabilità sociale e politica capace di accogliere e governare il bene comune dell’acqua per il bene comune dell’uomo».
 
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view post Posted on 4/11/2017, 18:02

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Rispolverato dopo 117 antico rito propiziatorio pagano

Biella. Al santuario di Oropa si prega per la pioggia

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http://www.newsbiella.it/2017/11/01/leggi-...l-piemonte.html

mercoledì 01 novembre 2017, 08:47

Al Santuario di Oropa si prega per la pioggia e per il Piemonte
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Al Santuario di Oropa, da domenica scorsa, durante ogni messa che viene celebrata in Santuario, si prega per la pioggia. Secondo i dati dell’Osservatorio Meteosismico, non si registrava un autunno così arido dal 1921. Poco più di mezzo millimetro di pioggia è caduto all’inizio del mese di ottobre, senza dimenticare che, con soli 40 millimetri, è appena trascorso il settembre più secco degli ultimi quarant’anni.

Le temperature calde, insieme al vento di Foehn che nei giorni scorsi ha attraversato le vallate del Piemonte occidentale, ha aggravato l’emergenza incendi che sta devastando il Piemonte dall’inizio di ottobre, mandando in fumo oltre 2000 ettari di bosco e mettendo a rischio molti villaggi alpini. «Il nostro pensiero va agli abitanti dei borghi che sono stati costretti ad evacuare le proprie case e a tutti coloro che in queste settimane stanno subendo i danni di questa persistente siccità: a ogni S. Messa che viene celebrata in Santuario si prega per la pioggia.

Per l’intercessione della Regina di tutto il creato, a Colui al quale anche il mare e i venti obbediscono, vogliamo chiedere che ci sia ridonato il prezioso bene dell’acqua che quasi mai ricordiamo essere un dono del Cielo, soprattutto noi – ha aggiunto il Rettore sorridendo – che viviamo dei in uno dei luoghi più piovosi d’Italia.» Non è la prima volta che il popolo biellese si rivolge alla Madonna di Oropa affinché piova.

Il 30 luglio del 1900 fu indetta una processione al Santuario di Oropa “ad petendam pluviam”: in quell’estate priva di precipitazioni, si erano addirittura muniti di ben 45 cannoni con cui bersagliare il cielo per indurlo a innaffiare le valli e il piano. L’idea di cannoneggiare il cielo sereno non sortì effetti: fu quindi il clero biellese a indicare la giusta via. (Tratto da "365 Biella. Un po' di storia tutti i giorni", M10 Edizioni, Biella 2012, di Danilo Craveia).

Nel 1684 fu il Ducato di Aosta a essere oppresso da una grave siccità: nell’arco di sei mesi, da novembre a maggio, non si vide né acqua né neve. In quell’anno fu la Comunità di Fontainemore a chiedere la protezione della Madonna di Oropa e a incamminarsi in processione attraverso le montagne: processione che ancora oggi viene ripetuta con cadenza quinquennale.

Nel quadro votivo che si trova oggi esposto al Museo dei Tesori, si ricorda che l’agognata pioggia arrivò proprio dai monti di Oropa. Sabato 4 novembre si celebrerà in tutti i santuari del Biellese un’intenzione collettiva: a Oropa, alle ore 10.30, la S. Messa nella Basilica Antica sarà celebrata dal Vescovo Mons. Gabriele Mana; al Santuario di Graglia si celebrerà sabato alle ore 16.30; al Santuario della Brughiera sabato alle ore 16.00; al Santuario di San Giovanni d’Andorno domenica alle ore 16.00.
 
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view post Posted on 6/4/2019, 06:45

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