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Don Carli condannato per pedofilia su bimba di 9 anni. Gli danno parrocchia con bambini a Vipiteno, Salvato dalla galera per prescrizione, condannato a risarcimento, pagato dalla curia di Bolzano

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GalileoGalilei
view post Posted on 5/4/2010, 07:32 by: GalileoGalilei
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Don Giorgio, Curia chiamata a risarcire

Alto Adige — 04 aprile 2010 pagina 14 sezione: CRONACA
BOLZANO. Sul caso di don Giorgio Carli la Chiesa altoatesina non cambia posizione. La stagione della trasparenza e della collaborazione con la magistratura inaugurata qualche settimana fa dal vescovo Karl Golser non ha modificato l’atteggiamento della Curia nei confronti dell’indagine più controversa che ha riguardato il mondo ecclesiastico altoatesino negli ultimi trent’anni. Nemmeno i vari processi a don Josef Steinkasserer, (l’ex parroco di Santa Geltrude in val d’Ultimo assolto dall’accusa di aver ucciso la perpetua) provocò una simile sofferenza nella coscienza della comunità cattolica. Eppure, nonostante la condanna in appello con applicazione della prescrizione in Cassazione (e contestauale conferma della responsabilità del sacerdote in sede civile), la Chiesa non ha cambiato posizione neppure con il vescovo Golser. «Ne ho parlato l’altro giorno proprio con il vescovo durante la visita pasquale in carcere - rivela l’avvocato Flavio Moccia, uno dei difensori di don Giorgio - la Chiesa è sempre dell’avviso che nel caso di don Giorgio vi sia stato un vero e proprio errore giudiziario». Ed il giudizio della Chiesa altoatesina non sembra destinato a cambiare neppure dopo la notifica ufficiale (avvenuta dieci giorni fa) alla Curia delle sentenze della corte d’appello e della Cassazione con contestuale diffida per ottenere il risarcimento previsto di 700 mila euro. In realtà la Chiesa continuerà a rispondere picche. La vicenda è destinata a vivere ancora a lungo su una sorta di «guerra dei nervi» per rivendicazioni economiche che nessuno intende onorare. Come si ricorderà il sacerdote (che si è sempre dichiarato innocente), stimato per anni da intere generazioni di ragazzi che avevano vissuto l’attività giovanile delle parrocchie di San Pio X e Regina Pacis, era stato accusato (e arrestato a 15 anni dai fatti presunti) di aver violentato per quasi quattro anni una parrocchiana che all’epoca dei fatti era bambina. Una storia di pedofilia non fatta di toccamenti furtivi o di carezze morbose in canonica, ma di veri e propri stupri, ripetuti e maniacali, con una bambina costretta a subire in silenzio lo strazio del proprio corpo e della propria psiche come conseguenza della devozione a Dio e alla Chiesa. E’ questo il quadro emerso dalle dichiarazioni dalla presunta parte lesa, diventata nel frattempo una donna maggiorenne. Sul caso don Giorgio (la cui disavventura giudiziaria iniziò a seguito di un sogno «liberatorio» della presunta vittima) si sono scontrati anche psichiatri di fama nazionale ed internazionale, professori universitari, cattedrattici dalle convinzioni opposte sulle caratteristiche della mente umana. C’è chi ha sempre considerato innaturale e non affidabile (sotto il profilo della verità) il recupero della memoria per effetto della psicoanalisi; chi al contrario ha sempre considerato il racconto della donna genuino e assolutamente attensibile. Il religioso fu assolto in prima grado e condannato in appello a 7 anni e mezzo di reclusione con cancellazione in Cassazione solo per prescrizione. Ma don Giorgio resterà al suo posto.
 
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