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Don Carli condannato per pedofilia su bimba di 9 anni. Gli danno parrocchia con bambini a Vipiteno, Salvato dalla galera per prescrizione, condannato a risarcimento, pagato dalla curia di Bolzano

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GalileoGalilei
view post Posted on 18/6/2008, 14:04 by: GalileoGalilei
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Alto Adige pag. 16
"Don Giorgio Carli pienamente reintegrato"
Data: 18/06/08



IL GIORNALE DI OGGI, MERCOLEDÌ 18 GIUGNO 2008 › CRONACA



Pagina 16 - Cronaca Stampa questo articolo



di Mario Bertoldi

Don Giorgio Carli pienamente reintegrato
Ha ripreso l’attività con i giovani Diffida della parte civile alla Curia


L’atto era stato già annunciato per evitare la prescrizione civile





BOLZANO. L’avvocato Gianni Lanzinger ha provveduto a notificare l’atto di diffida alla Curia in relazione alle presunte responsabilità di carattere civilistico per il caso di don Giorgio Carli. Come aveva preannunciato lo stesso avvocato in occasione del processo di secondo grado si tratta di un atto formale resosi necessario per evitare la prescrizione sotto il profilo civilistico. Nel frattempo don Giorgio è tornato a svolgere in pieno il proprio mandato sacerdotale.
«E’ l’ennesima dimostrazione che nessuno dà molto credito alla sentenza di condanna» commenta l’avvocato Flavio Moccia, uno dei difensori del sacerdote accusato di aver violentato per anni una parrocchiana, all’epoca dei fatti bambina. Una storia ormai nota della quale si occuperà anche la televisione nazionale questa sera con un programma legato proprio al processo di secondo grado che ha ribaltato la sentenza assolutoria del tribunale condannando il sacerdote a 7 anni e mezzo di reclusione. Don Giorgio aveva deciso di allontanarsi per un certo periodo dalla parrocchia del Corpus Domini di via Gutenberg. «E’ insopportabile leggere anche in uno solo dei parrocchiani il dubbio sulla verità riguardante la vicenda giudiziaria che mi ha travolto» aveva detto il sacerdote. Il religioso sembrava destinato ad un periodo di secondo piano all’interno dell’organizzazione della chiesa. «Chiedo un po’ di tempo da vivere in pazienza, silenzio e umiltà» aveva detto nell’ultimo messaggio letto in chiesa aifedeli. In realtà don Giorgio è tornato in pieno alla sua attività sacerdotale (in una parrocchia dell’Alto Adige non indicata per evitare inutile pubblicità) ed il vescovo gli ha confermato in pieno un ruolo di primo piano nella gestione dell’attività giovanile della sua nuova parrocchia. La chiesa, al suo interno, non nutre dunque alcun dubbio della completa estraneità di don Giorgio Carli dalla vicenda per la quale è stato condannato in secondo grado. Nel frattempo l’iter processuale non ha fatto segnare novità sostanziali. Gli avvocati difensori sono in attesa del deposito delle motivazioni della sentenza di condanna della Corte d’appello di Bolzano che dovrebbero essere rese note al massimo entro metà luglio. Anche sotto il profilo civilistico non ci sono novità sostanziali se non, per l’appunto, la notifica alla Curia della diffida della parte civile che ha inteso mettere le mani avanti in caso di conferma della condanna anche da parte della Corte di Cassazione. In effetti i giudici di secondo grado hanno già quantificato anche l’entità del risarcimento. Don Giorgio rischia di dover pagare alla ragazza 500 mila euro e ad ognuno dei genitori altri 100 mila euro. Altri 60 mila euro dovranno poi essere riconosciuti per le spese di costituzione di parte civile. Il conto, dunque, è salato. Si tratta di 760 mila euro che don Giorgio sicuramente non ha ma che gli avvocati si apprestano a chiedere alla parrocchia di San Pio X e alla Curia.







 
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