I preti che reclutano bambini e ragazzini sempre più in crisi di vocazioni
Salesiani di Portici col card. Sepe
www.lanuovasardegna.it/nuoro/crona...itta-1.38935136Crisi delle vocazioni, i salesiani lasciano NuoroDopo 40 anni la Congregazione riconsegna la parrocchia al vescovo Mura. La loro presenza ha cambiato il volto del quartiere. Un anno e poi il saluto
DI SIMONETTA SELLONI
06 GIUGNO 2020
NUORO. Più delle tante e signicative opere che la città si ritrova in eredità dopo quarant’anni di
presenza a Nuoro, e persino più dell’intercessione dell’Onnipotente al quale in tantissimi si
staranno invocando, ha potuto la riorganizzazione. Ed è nel nome della riorganizzazione, anzi, per
dirla con i termini tecnici, del “processo di discernimento”, che i Salesiani lasceranno la parrocchia
di San Domenico Savio. Lo faranno non prima di un anno, come recita il comunicato stampa
pubblicato ieri prima sul sito della Circoscrizione salesiana Sacro Cuore Italia centrale, di cui fa
parte la Sardegna e quindi Nuoro, poi sul sito della Diocesi. Questa scelta è stata imposta
innanzitutto dalla crisi delle vocazioni, unita alla necessità di adeguare la presenza della
Congregazione salesiana ad un contesto sociale cambiato anche nel perimetro d’azione dei
Salesiani, ossia l’universo dei giovani. Quindi, la parola d’ordine è diventata riorganizzare o meglio
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accorpare: e così i Salesiani si preparano a salutare, e intanto riconsegnano le chiavi di San
Domenico Savio al vescovo Antonello Mura. Sarà lui poi a decidere a chi afdare la cura della
parrocchia anche se nel frattempo c’è una specie di “premio di consolazione”: l’oratorio, l’ essenza
stessa dell’opera di don Bosco, viene consegnato alle Figlie di Maria Ausiliatrice che, si legge nel
comunicato, “assumeranno la conduzione collaborando con i gruppi della Famiglie Salesiane
(Salesiano cooperatori e ex allievi), e i laici collaboratori».
Un brutto colpo per la città. Arriva quasi a ciel sereno: il parroco, don Gianluca Spione, 49 anni,
toscano da 5 anni a Nuoro, lo ha saputo in anticipo appena due giorni fa, in videoconferenza, dal
suo superiore, don Stefano Aspettati. E un brutto colpo sarà per il quartiere: 4500 famiglie, che
attorno alla parrocchie e alle strutture nate intorno proprio grazie ai salesiani, si è compattato e
ha trovato una sua cifra identitaria. I salesiano sono in una zona che quarant’anni fa era periferia
della periferia. «Siamo cinque sacerdoti, l’età dei miei confratelli è tra i 70 e gli 81 anni. È
indiscutibile che i giovani richiedano energie», commenta don Gianluca. Lui è tra l’incudine e il
martello, due superiori (il vertice della congregazione e il vescovo), e l’ineluttabilità delle cose.
«Abbiamo 40 case nella Circoscrizione dell’Italia centrale di cui fanno parte, oltre che la Sardegna,
il Lazio, le Marche, l’Abruzzo, l’Umbria e la Toscana. Età media dei sacerdoti, 67 anni. L’unica
ordinazione sacerdotale di quest’anno sarà quella di un nuorese, Alessandro Dui».
Anche se il comunicato sembra rassicurante “la presenza di Don Bosco prosegue”, si apre ora tutto
un nuovo capitolo per capire come questa presenza si declinerà. Indubbiamente, come sottolinea
l’Ufcio comunicazione della Circoscrizione, “La storia e la presenza dei salesiani di don Bosco a
Nuoro ha accompagnato le vicende culturali e sociali della città, e non ma mai mancato di
guardare al futuro con passione e generosità, e non meno con sano realismo”. Ecco, proprio nel
nome di questo sano realismo, la scelta di rinunciare alla parrocchia e ridurre l’impegno diretto
dei Salesiani. Parafrasando Humprey Bogart, è la riorganizzazione, bellezza, e tu non ci puoi far
niente. Chiavi al vescovo, la città volta pagina. Un boccone amaro da mandar giù.
https://reggio.gazzettadelsud.it/articoli/...4-bfd70a3d47bb/I salesiani lasciano Gioia Tauro, grande il rammarico dei fedeli
di Domenico Latino — 02 Agosto 2020
fedeli, salesiani, Pasquale Cristiani, Reggio, Calabria, Società
Dopo appena tre anni di attività a stretto contatto con il tessuto sociale e a favore del mondo giovanile, i salesiani che operano nella chiesa di San Francesco di Paola sono costretti a lasciare Gioia Tauro. Disposizioni dell'ispettoria meridionale, che oltre al Sud Italia comprende anche Albania e Kosovo, a causa di una situazione sempre più precaria sotto l'aspetto delle risorse umane e delle vocazioni. Nell'arco di 10 anni, infatti, da 500 confratelli per circa 32 case si è passati a 170 per 29 case.
«È una sofferenza, non è facile - commenta il responsabile della parrocchia, don Pasquale Cristiani - c'era un progetto ben strutturato dietro. Avevamo suggerito di chiudere in altre realtà dove la famiglia salesiana è presente da più tempo, con un carisma consolidato che possono portare avanti anche i laici; farlo a Gioia è come aver illuso la gente: adesso si cominciavano a raccogliere i frutti, in un clima di collaborazione con le famiglie e i giovani e di ritrovata unità con le altre comunità religiose». Curiosamente, l'ispettore che ha deciso di sacrificare la missione di Gioia Tauro era proprio il vicario di don Pasquale Cristiani, quando era lui a ricoprire l'incarico e insieme decisero di dar vita a quest'esperienza, «perché - spiega- ci sembrava molto interessante per il nostro carisma salesiano: Gioia è l'ombelico della Piana, bisogna lavorare in un certo modo ma sull'educativo i tempi sono lunghi, non si hanno risultati immediati».
www.reteabruzzo.com/2020/08/04/i-s...-nuovo-parroco/I SALESIANI LASCIANO CRISTO RE, IL VESCOVO NOMINA IL NUOVO PARROCO
4 Agosto 2020 NUOVO PARROCO, PARROCCHIA CRISTO RE
Sarà don Fabio D’Alfonso il nuovo parroco della comunità di Cristo Re. Lo ha nominato questa mattina il vescovo della diocesi di Sulmona-Valva, Michele Fusco.
I Salesiani infatti ormai sono prossimi a lasciare la parrocchia di Cristo Re e la città di Sulmona, come reso noto il 7 dicembre scorso in cui dalla stessa Congregazione Salesiana dell’Italia Centrale annunciando la decisione di riconsegnare alla diocesi la Parrocchia di Cristo Re al termine dell’anno pastorale 2019-2020. “Dopo aver fatto richiesta al consiglio della Circoscrizione Salesiana di ripensarci e di rimanere ancora a Sulmona senza aver avuto una risposta affermativa ho deciso di nominare il nuovo parroco- ha precisato il vescovo Fusco -ringrazio la Comunità dei Salesiani, nella persona dell’attuale parroco don Giovanni Molinari, per il servizio svolto da più di quarant’anni a Sulmona, formando tanti laici al servizio della comunità e in modo particolare per la presenza dell’Oratorio nel quale varie generazioni di giovani hanno trovato un punto di riferimento”. Per le parrocchie invece di Santa Maria delle Concanelle di Bugnara e di San Giovanni da Capestrano a Torrone, il vescovo ha nominato parroco don Lorenzo Conti che sostituisce il nuovo parroco di Cristo Re. “Ringrazio don Fabio e don Lorenzo per la loro disponibilità, per aver accettato il nuovo incarico parrocchiale. “Invito le Comunità Parrocchiali di Cristo Re, di Santa Maria delle Cocanelle e di San Giovanni da Capestrano a pregare per i loro nuovi pastori” conclude il vescovo.