https://corrieredelmezzogiorno.corriere.it...682542882.shtmlIL CASO ARCHIVIATO
Don Stefano non sarà processato
Abusi sessuali, nessuna querela dai ragazzi a Rocca
L'ex parroco di Ugento: «Rapporti consenzienti»
Don Stefano Rocca
LECCE — Con i magistrati avrebbe ammesso di aver avuto rapporti sessuali con quattro ragazzi che frequentavano il suo oratorio gestito ad Ugento. «Erano consenzienti e maggiorenni», avrebbe affermato don Stefano Rocca, ex parroco della chiesa di San Giovanni Bosco ed amico del consigliere Idv Peppino Basile ucciso nel 2008. Ma il prete non sarà processato per presunti abusi sessuali perchè i ragazzi non hanno presentato mai querela. Ieri, infatti, il gip del Tribunale di Lecce, Annalisa De Benedictis, ha accolto, per mancanza della condizione di procedibilità, la richiesta di archiviazione avanzata dal pm Stefania Mininni, titolare del procedimento nei confronti del religioso.
La mancanza di procedibilità è dovuta al fatto che gli abusi farebbero riferimento a episodi avvenuti negli anni scorsi e per cui non è mai stata presentata alcuna denuncia nei termini previsti dalla legge. Il nome del sacerdote era stato iscritto nel registro degli indagati a seguito di un'inchiesta per presunte violenze sessuali scaturita dagli elementi raccolti nel corso delle indagini sull'omicidio di Peppino Basile, il consigliere dell'Idv assassinato a Ugento la notte tra il 14 e il 15 giugno del 2008. Quattro ragazzi, sentiti dagli inquirenti come persone informate sui fatti nel corso delle indagini, avrebbero esposto, in alcuni dei verbali poi stralciati e celati dagli omissis, le accuse rivolte al parroco. Pagine che sono poi confluite, assieme ad altre testimonianze e lettere anonime recapitate direttamente negli uffici giudiziari del capoluogo salentino, in un unico fascicolo. Dichiarazioni scottanti, in cui le quattro presunte vittime avrebbero fatto riferimenti precisi e dettagliati, che sarebbero poi stati suffragati da elementi investigativi, ad atti sessuali non completi commessi all'interno dell'ex parrocchia.
Il sacerdote originario di Taurisano, sentito a fine maggio scorso in qualità di indagato, avrebbe ammesso, nelle oltre quattro ore di interrogatorio dinanzi al magistrato, di aver avuto approcci di natura sessuale con i suoi accusatori, spiegando che si è però sempre trattato di rapporti consenzienti. Un'ipotesi che scatenerà polemiche e ripercussioni sia all'interno del clero sia nella comunità ugentina. A ottobre scorso don Stefano aveva lasciato la parrocchia di Ugento per un periodo di riposo e preghiera da trascorrere in Umbria, al termine del quale era stato trasferito. Attualmente a don Stefano Rocca è stata affidata una parrocchia di Brindisi. Figura carismatica e controversa, don Stefano si è sempre battuto per la ricerca della verità sulla morte di Basile, ricevendo minacce di morte e accuse anonime. Accuse che hanno sollevato lo sdegno da parte della stessa comunità ecclesiastica e dei fedeli, pronti a difendere ed esprimere solidarietà nei confronti del sacerdote. Almeno fino a oggi.
Andrea Morrone
30 settembre 2011
Edited by pincopallino2 - 11/10/2022, 08:36