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Omicidio Guerrina Piscaglia. Padre Gratien Alabi condannato a 25 anni in Cassazione, Occultamento e soppressione di cadavere, calunnia e diffamazione

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view post Posted on 25/1/2015, 07:16
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Caso Piscaglia. Fugge in Congo il prete collega di padre Graten. Salta l'incidente probatorio


http://www.lanazione.it/arezzo/caso-guerri...n-pace-1.605058

Caso Guerrina, nuovo colpo di scena: padre Faustino non tornerà dal Congo. Lo comunica via mail. "Lasciatemi in pace"
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Era partito in fretta e furia a novembre, è atteso dal Pm per l'incidente probatorio. "Cercate la catechista, è lei che accusa"
GRAZIANO AD AREZZO: FOTO E IL CASO DEL SESSO CON LA LUCCIOLA
Padre Faustino durante una perquisizione in canonica Padre Faustino durante una perquisizione in canonica


Arezzo, 25 gennaio 2015 - I colpi di scena si inseguono serratissimi nel giallo dell'anno, la scomparsa da Ca' Raffaello di Guerrina Piscaglia: e pare quasi che i vari protagonisti pur involontariamente si rubino la scena. Ultimo esempio? Padre Faustino, il parroco partito anzitempo a dicembre per raggiungere il Congo, sede del capitolo del suo ordine, i premostratenti, lo stesso del quale fa parte anche Graziano. Era partito per tornare. Non tornerà.

O almeno questo ha scritto via mail a Quarto Grado, l’altro polo della Tv del dolore, quello che dal versante Mediaset risponde allo storico programma Rai Chi l’ha visto?. Ebbene, dice il parroco, «non tornerò in Italia per l’incidente probatorio del 23 febbraio», fissato per dargli il tempo di esaurire i suoi impegni religiosi e dedicarsi a quelli con la giustizia.

Il Pm Marco Dioni da Faustino si aspettava che portasse ufficialmente dentro gli atti d’inchiesta utilizzabili in un eventuale processo la fantomatica figura dello «Zio Francesco». In Curia, ad Arezzo, sperano ancora che il parroco rientri dal Congo, tanto che gli hanno dato un sostituto soltanto provvisorio, ma il Padre premostratense nella sua mail a Quarto Grado è perentorio: «E’ ora che mi lasciano in pace», scrive nel suo italiano un po’ approssimativo.

Se Faustin non si dovesse presentare Dioni perderebbe la conferma del verbale sottoscritto in settembre nel quale il parroco africano raccontava di come Padre Graziano gli avesse confidato dello «Zio Francesco, il misterioso personaggio che dice di avere con sè l’irrequieta casalinga che ha bisogno di soldi per la fuga. Sarebbe stato in quella circostanza che Gratien avrebbe dato per sbaglio a «Zio Francesco» il numero del prete nigeriano al posto di quello della catechista Giuseppina Mazzoni.

Nell'impianto d'accusa se Padre Faustino non torna è una falla importante ma forse non decisiva. In parte il racconto su «Zio Francesco» è stato recupero attraverso le testimonianze del Vescovo Riccardo Fontana e del suo vicario Gioacchino Dallara. «Non devono cercare me - dice invece Faustin - c’è una signora in Italia che sa tutto, è lei che ha denunciato Padre Graziano (allusione alla catechista Ndr). E’ lei che deve essere messa a confronto con lui, io non c’ero».
 
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view post Posted on 23/4/2015, 17:12
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http://www.unionesarda.it/articolo/cronaca...m-5-416050.html

La scomparsa di Guerrina
Arrestato padre Graziano

La scomparsa di Guerrina Arrestato padre Graziano Padre Graziano e, nel riquadro, Guerrina Piscaglia

Il religioso è accusato di essere coinvolto nella scomparsa della donna, avvenuta in provincia di Arezzo il primo maggio dell'anno scorso.

Padre Graziano Alabi, il frate congolese indagato per la scomparsa di Guerrina Piscaglia, della quale non si hanno più notizie dal primo maggio dell'anno scorso, è stato arrestato a Roma. Verrà trasferito ad Arezzo a disposizione del pm Marco Dioni che indaga sulla scomparsa della donna da Ca' Raffaello, frazione di Badia Tedalda, nell'Aretino. I sospetti sul religioso riguardano un coinvolgimento nella sparizione della donna e del suo eventuale delitto. E secondo la misura di custodia cautelare emessa oggi dal gip del Tribunale aretino Piergiorgio Ponticelli l'accusa nei confronti del sacerdote non sarebbe più quella di semplice favoreggiamento, bensì quella di omicidio volontario e soppressione, distruzione o sottrazione di cadavere.

Giovedì 23 aprile 2015 17:30
 
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view post Posted on 8/5/2015, 08:08
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http://www.altarimini.it/News77354-rintrac...sa-guerrina.php

Rintracciato ad Haiti padre G.Battista, lasciò Ca Raffaello dopo scomparsa Guerrina
Rintracciato ad Haiti padre G.Battista, lasciò Ca Raffaello dopo scomparsa Guerrina Attualità Novafeltria
13:21 - 07 Maggio 2015
Sarebbe stato rintracciato ad Haiti Padre Jean Baptiste, Padre Giovambattista come veniva chiamato a Ca Raffaello frazione del comune di Badia Tedalda da dove un anno fa è scomparsa la 50enne Guerrina Piscaglia. Il religioso, che sostituì la scorsa primavera il parroco padre Faustin quando questi si trovava in Africa, non è mai stato sentito dagli investigatori della procura di Arezzo dal momento che fu trasferito subito dopo la sparizione di Guerrina, denunciata nei primissimi giorni come probabile allontanamento volontario. Padre Jean Baptiste aveva diviso la canonica con Padre Silvano, attualmente in Congo e con Padre Gratien, ora in carcere per omicidio volontario e soppressione di cadavere nell’ambito dell’inchiesta sulla sparizione di Guerrina. Gli investigatori potrebbero sentirlo a patto che le autorità haitiane lo consentano. Non è escluso neppure un nuovo interrogatorio con Padre Silvano, ascoltato solo una volta a inizio indagine. Ma anche in questo caso la sua permanenza all’estero implica tempi da definire. Secondo quanto riportato dalla stampa locale invece i carabinieri hanno risentito il postino di Ca Raffaello che, abitando vicino alla canonica, avrebbe visto Guerrina il primo maggio del 2014 dopo il presunto orario in cui sarebbe stata uccisa.
ANSA
 
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view post Posted on 4/9/2015, 05:46
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http://newsitaliane.it/2015/guerrina-pisca...-giudizio-13498

Guerrina Piscaglia: Padre Graziano continua a mentire. A breve il sacerdote potrebbe essere rinviato a giudizio
News Italiane set 3, 2015 News Italiane Lascia un Commento

Fonte: Settimanale Giallo di Paolo Ferrari – Zio Francesco! A portare via Guerrina è stato zio Francesco! Posso assicurarvi che non è un personaggio inventato. È stato lui, io non c’entro niente!”.
Padre Graziano Alabi, 45 anni, sacerdote di origini congolesi, lo ha ripetuto fino allo sfinimento. A quattro mesi esatti dal suo arresto, in questi giorni i giudici del Tribunale di Arezzo lo hanno sottoposto per la prima volta a un drammatico interrogatorio, durato sette lunghe ore. E lui, unico indagato per l’omicidio e l’occultamento del cadavere di Guerrina Piscaglia, la donna di 50 anni scomparsa il primo maggio 2014 da Ca’ Raffaello, in provincia di Arezzo, non ha fatto altro che negare. Eppure alla vigilia dell’interrogatorio il religioso aveva annunciato di voler rispondere alle domande dei giudici e dire tutta la verità. Al contrario, quando gli inquirenti si sono presentati in carcere per ascoltarlo, padre Graziano è caduto di nuovo in contraddizione. In particolare quando gli hanno chiesto di tornare a parlare di zio Francesco, cioè l’uomo misterioso che il sacerdote ha sempre indicato come il vero responsabile della scomparsa di Guerrina. Le sue risposte stentate, discordanti e in alcuni casi insensate, hanno aggravato la sua posizione anziché migliorarla. In poche parole, si è inguaiato con le sue stesse mani. E adesso i giudici sono intenzionati a processarlo appena possibile.

LE ULTIME ORE DI VITA DI GUERRINA Ma per capire meglio chi è zio Francesco e come è sbucato in questa vicenda, occorre fare un passo indietro. La storia di Guerrina Piscaglia e padre Graziano Alabi inizia nella primavera del 2013, quando a Ca’ Raffaello, un piccolo borgo nel cuore degli Appennini, arrivano tre frati dal Congo: padre Faustino, padre Silvestre e, appunto, padre Graziano. I tre religiosi africani animano la parrocchia e si fanno apprezzare molto da tutti i fedeli: durante la messa si canta, si balla, la chiesa si riempie. I sacerdoti partecipano attivamente alla vita del paese ed entrano nelle case della gente. In particolare padre Graziano, che in breve tempo conquista la famiglia Alessandrini, composta dal marito Mirko, 52 anni, la moglie Guerrina, 50, e il figlio disabile Lorenzo, 21 anni. Guerrina, a detta di tutti, si invaghisce subito del prete, che di certo non passa inosservato per le sue sciarpe alla moda e il suo modo di vestire tutt’altro che misurato.

Padre Graziano aiuta Lorenzo a usare il computer e ingaggia Mirko come suo autista. Nel frattempo il rapporto con Guerrina diventa sempre più stretto: gli investigatori hanno registrato un totale di quattromila contatti telefonici, tra messaggi e chiamate. Un giorno la donna dice al prete di aspettare un bambino da lui. Lo minaccia di raccontare tutto ai carabinieri e di far scoppiare uno scandalo. Lui smentisce tutto, ma i contatti con la donna proseguono. Si arriva così al primo maggio 2014. Quella mattina Guerrina insiste per vedere padre Graziano. Lui prova a respingerla, ma lei gli manda un messaggio inequivocabile: «Vengo da te, ti cucino il coniglio e poi facciamo l’amore». Alla fine il sacerdote cede: «Vieni, la porta della canonica è aperta». Da quel momento di Guerrina non si saprà più nulla. Il parroco si chiude nel silenzio più totale, viene indagato prima per favoreggiamento in sequestro di persona e poi per omicidio. Con qualcuno, però, decide di
parlare. È il 10 settembre 2014, Guerrina è scomparsa da quattro mesi.

LE CONTRADDIZIONI DI PADRE GRAZIANO In paese continuano a circolare strane voci e padre Faustino chiede a padre Graziano di raccontargli tutto quello che sa. È in questa occasione che il sacerdote parla per la prima volta di zio Francesco. Dice che il pomeriggio del primo maggio era con il marito di Guerrina nella chiesa di Sestino, un paese vicino a Ca’ Raffaello, per celebrare la messa. Prima di iniziare, si sarebbe avvicinato uno sconosciuto che diceva di chiamarsi zio Francesco. Questo Francesco gli avrebbe raccontato che Guerrina era fuori ad aspettarlo in macchina per andarsene via con lui. Pochi giorni dopo avrebbe rivisto zio Francesco insieme a Guerrina. La donna si sarebbe fatta accompagnare in canonica per chiedere a padre Graziano di aiutarla a portare via anche il figlio Lorenzo. Il prete, però, si sarebbe rifiutato. Chi è quindi zio Francesco? Ecco la descrizione che padre Graziano ha fatto di zio Francesco a padre Faustino: «È un uomo dell’Africa del Nord tra i 55 e i 60 anni». Parlando con Riccardo Fontana, il vescovo di Arezzo, ha detto invece: «È una persona di mezza età, che non ha la pelle nera, ma non parla toscano». A un amico, infine, ha fatto una descrizione ancora diversa: «Zio Francesco è una persona di Cà Raffaello, ha un cane bianco e una macchina grigia». Qual è l’identikit corretto? Gli inquirenti non hanno dubbi: zio Francesco è un personaggio inventato. Tanto più che durante l’interrogatorio, padre Graziano ha fornito una quarta descrizione, simile alla prima, ma con qualche differenza. Ha detto: «Zio Francesco è un marocchino sui 50 anni, con i capelli ricci e l’accento francese».

UN NUOVO NUMERO DI TELEFONO I carabinieri hanno cercato a lungo zio Francesco, ma di lui non esistono tracce. E poi perché padre Graziano avrebbe deciso di raccontare questa storia solo a distanza di mesi dalla scomparsa di Guerrina? Con i giudici si è giustificato così: «Non dissi nulla perché all’epoca non ero nemmeno indagato. Sapevo che il rapporto tra Guerrina e zio Francesco era una questione privata e ho preferito tenermela per me». Poi ha aggiunto un ulteriore particolare: «Ricordo che Guerrina mi diede un numero di cellulare e mi disse: “Se dovessi sparire all’improvviso, chiama questo numero”. Ma io questo numero non l’avevo memorizzato, ricordo solo che finiva con un 6 e uno 0». Il magistrato si prenderà qualche settimana di tempo, al massimo un mese, per verificare le affermazioni del sacerdote. Cercherà di capire se esistono utenze telefoniche compatibili con le poche indicazioni fornite dal parroco. Ma si può già prevedere che se gli accertamenti non troveranno riscontro, la Procura chiederà che padre Graziano venga processato con il giudizio immediato, cioè il rito scelto quando la prova del delitto appare evidente.

«MA IO NON AVEVO IL SUO CELLULARE» Pur mancando il corpo di Guerrina, infatti, la Procura di Arezzo continua a ritenere che Guerrina sia stata uccisa da padre Graziano. Il giorno della scomparsa il sacerdote le andò incontro in strada, anticipando l’arrivo della donna in canonica. Qui l’avrebbe aggredita trascinandola in un boschetto, per poi nascondere il cadavere in un secondo momento. Nel pomeriggio e nei giorni successivi avrebbe poi usato il cellulare della donna per depistare le indagini. Fingendo di essere Guerrina, alle 17.20 del primo maggio inviò un messaggio a un ragazzo etiope che viveva a Ca’ Raffaello amato e siccome non hai risposto vado con il marocchino a Gubbio». Pochi minuti dopo, come accertato dagli inquirenti, spedì un altro messaggio in un italiano sgrammaticato e, per così dire, “francesizzato”: «Scuza, dite al mio marito vado a Gubbio con mio moroso marocchino che è venuto ieri a casa, sono stanca di Mirko torno domenica per prendere Lorenzo». Peccato che l’sms sia stato spedito, forse per sbaglio, al numero di telefono di un prete nigeriano residente a Roma, noto soltanto al religioso congolese. Questi e altri messaggi dello stesso tenore hanno indotto gli inquirenti a ritenere che il cellulare di Guerrina, dopo la scomparsa, era rimasto nelle mani di padre Graziano. Lui, naturalmente, durante l’interrogatorio ha negato anche questo: «Quel cellulare non è mai stato in mio possesso».

IL MARITO DI GUERRINA: «RABBIA E DELUSIONE» E che dire, allora, degli appunti trovati nella stanza del sacerdote durante le indagini? In quei biglietti padre Graziano aveva scritto: «Guerrina non c’è più», «Il telefonino è caduto nell’acqua come il libro delle preghiere». Come si spiegano? Insomma, la strategia del sacerdote sembra essere quella di negare tutto, anche l’evidenza. Salvo poi contraddirsi. Ha detto: «Non ho visto Guerrina il giorno della scomparsa, non avevo una relazione con lei ma soltanto un rapporto da parroco». E ancora: «Non ho mai messo incinta una donna». Certo, non è mai stato accertato che Guerrina aspettasse un bambino dal prete. Ma il dubbio che fosse davvero incinta e il timore di uno scandalo rappresenterebbe, secondo gli inquirenti, il movente dell’omicidio.

Da settimane il marito di Guerrina attendeva impaziente il giorno dell’interrogatorio di padre Graziano. Sperava finalmente di conoscere la verità sulla tragica fine della moglie, era pronto ad ascoltare le rivelazioni del sacerdote che un tempo era suo amico. Il desiderio di Mirko Alessandrini, però, è rimasto totalmente inappagato. Il suo avvocato, Francesca Faggiotto, lo ha descritto come un uomo «arrabbiato e deluso dalle parole di padre Graziano, che non trovano alcun riscontro logico e non hanno dato una risposta concreta alle sue domande». Insomma, l’interrogatorio di padre Graziano è stata «un’occasione persa per dire la verità». I giudici di Arezzo lo sanno molto bene. E agiranno di conseguenza.

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http://www.today.it/rassegna/guerrina-pisc...-impotente.html

Guerrina Piscaglia, clamoroso Padre Gratien: "E' impotente, tra i due solo amicizia"
L'avvocato del sacerdote ha annunciato che il prete sarà sottoposto a un test che dovrebbe verificare la sua impotenza

Redazione 10 Settembre 2015
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Non c'è la tanto attesa svolta nel caso di Guerrina Piscaglia, la donna di 'Ca Raffaello scomparsa dopo essere andata in canonica. Le rivelazioni che sono state fatte durante la puntata di 'Chi l'ha Visto?' riportano però la vicenda sotto i riflettori.

Sono stati intervistati il marito di Guerrina Piscaglia e il legale di Padre Graziano, il parroco congolese indagato per la sua scomparsa. L'avvocato ha smentito ancora una volta le voci su una relazione tra i due e sulla possibilità che lei fosse incinta di lui. "Si era operata a un'ernia, è impossibile... Tra loro c'era solo un rapporto di amicizia".

Intanto, ha annunciato che il prete sarà sottoposto a un test che dovrebbe verificare la sua impotenza. "Soffro d'impotenza", aveva già rivelato Padre Gratien nell'ultima puntata della trasmissione Quarto Grado; se gli esami medici accertassero la sua malattia, potrebbe cambiare notevolmente il corso delle indagini su questo delicatissimo caso. Verrebbe infatti a cadere anche un'altra accusa a Padre Gratien, ovvero quella di essere un abituale cliente di prostitute.

Guerrina è scomparsa da Ca Raffaello, frazione del comune di Badia Tedalda (Arezzo), ed è indagato il sacerdote congolese padre Gratien Alabi.

C'è anche il "mistero della valigetta", tutto da risolvere. Un testimone che ha chiesto di non essere inquadrato in volto ha dichiarato ai microfoni di Storie Vere, trasmissione di Rai 1 condotta da Eleonora Daniele, di avere certezza che “prima della scomparsa della signora Guerrina, forse a marzo 2014, padre Gratien fu visto consegnare una piccola valigetta ad un ragazzo misterioso”. Uno scambio rapido e furtivo, stando alle parole dell’anonimo testimone (“una cosa veloce, giusto il tempo della consegna”), avvenuto alle 6 del mattino nella piazzetta di Badia Tedalda.

http://www.saturnonotizie.it/news/leggi/87...-Piscaglia.html

La prostituta di Perugia accusa senza mezzi termini Padre Graziano: é stato lui ad uccidere Guerrina Piscaglia
La donna ha confermato di aver fatto sesso molte volte con il sacerdote, di molti soldi e anche di droga

Colpo di scena nel programma Quarto Grado dedicato alla scomparsa di Guerrina Piscaglia. Cristina Repciuc ha accusato pesantemente padre Graziano. "E' stato lui". La donna che riferisce di avere avuto numerosi rapporti sessuali con il sacerdote, lo ha accusato di essere un bugiardo, ed ha anche riferito di averlo visto, a Perugia, in un contesto riferibile al mondo della droga. Come fatto ai carabinieri prima e davanti al gip poi, Cristina ha parlato dei suoi incontri di sesso con Alabi e di soldi, molti soldi, dei quali il prete congolese avrebbe avuto la disponibilità. Conosciuto in stazione, si era presentato col nome di George, professore di psicologia. Alla domanda su precedenti rapporti con donne, lui avrebbe risposto che era stato con una donna "che non c'è più" e che "mi ha mangiato un sacco di soldi". Ma non fece il nome di Guerrina. Cristina ha anche ricordato il litigio avvenuto dopo che lei aveva scoperto che non era un professore, ma il prete di cui parlavano tv e giornali per il caso di Guerrina. "Che hai fatto? Hai ucciso una donna?". Lui si arrabbiò e Cristina ha ripetuto la frase del tipo: "Non me ne parlare sennò metto a posto anche te".
0 Commenti Alla NotiziaRedazione, 12/09/2015 09:36:43
 
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http://www.gonews.it/2015/09/24/caso-guerr...-padre-gratien/

Caso Guerrina, il PM chiede il giudizio immediato di padre Gratien 24 settembre 2015 22:51Cronaca Arezzo Padre Gratien Il pm Marco Dioni ha depositato oggi al Gup del Tribunale di Arezzo la richiesta di rito immediato per padre Gratien Alabi, il frate congolese in carcere dal 23 aprile per omicidio volontario nell’ambito dell’inchiesta sulla scomparsa di Guerrina Piscaglia, la donna di Ca Raffaello, una frazione dell’Appennino aretino, della quale non ci sono più tracce dal primo maggio 2014. Il magistrato che conduce le indagini ha ritenuto probanti gli indizi raccolti durante le indagini scattate dopo la scomparsa della donna il primo maggio 2014. L’avvocato che assiste il frate non ha ancora depositato la richiesta di arresti domiciliari annunciata per qualche settimana fa. Il religioso si è sempre professato innocente ed ha affrontato il 26 agosto un interrogatorio in cui ha ripercorso la vicenda. Ad incastrare il religioso sarebbero in particolare alcuni messaggi partiti dopo la sparizione della donna che dimostrerebbero, secondo l’accusa, che il frate era in possesso del cellulare di Guerrina e il racconto circa il misterioso zio Francesco, personaggio che la procura ritiene inventato. Fonte: ANSA

Leggi questo articolo su: http://www.gonews.it/2015/09/24/caso-guerr...-padre-gratien/
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http://iltirreno.gelocal.it/regione/toscan...cere-1.12567412

Manca il Gps, padre Gratien resta in carcere
Il religioso accusato dell'omicidio di Guerrina Piscaglia ha ottenuto i domiciliari ma nella struttura che dovrebbe ospitarlo ci sono problemi di connessione
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05 dicembre 2015
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AREZZO. È ancora in carcere Padre Gratien Alabi, il frate congolese accusato di omicidio volontario dopo la scomparsa di Guerrina Piscaglia da Ca Raffaello (Arezzo). Il riesame gli ha concesso i domiciliari ma il religioso dovrà indossare il braccialetto elettronico: per farlo funzionare, però, serve il segnale Gps e nella struttura che ospiterà il frate ci sarebbero difficoltà con la connessione.
La struttura che dovrà ospitarlo è il convento dei premostratensi di Roma. "La questura di Roma sta lavorando ancora sull'esecuzione del provvedimento", ha detto l'avvocato di padre Gratien. La prossima udienza del processo in assise in corso ad Arezzo è fissata per il 18 dicembre.
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05 dicembre 2015

http://www.quinewsarezzo.it/arezzo-padre-g...so-rinviato.htm

Padre Gratien, processo rinviato


Il rinvio è stato deciso dal presidente Tafuro in seguito all’adesione dei legali del frate allo sciopero indetto dalll'Unione Camere Penali Italiane
AREZZO — Il presidente Silverio Tafuro ha rinviato l'udienza perchè legali del frate Riziero Angeletti e Francesco Zacheo, hanno aderito allo scipero nazionale.
Padre Gratien era in aula, sereno e dimagrito, e in attesa di essere accompagnato in un convento di Roma dopo la decisione del riesame di concedere gli arresti domiciliari con l'applicazione del braccialetto elettronico.
Presente in aula anche il marito della donna, Mirko Alessandrini. La prossima udienza è stata fissata per il 18 Dicembre ed il calendario delle udienze è annunciato prevede tre udienze a settimana.
 
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view post Posted on 5/3/2016, 16:10
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http://corrierediarezzo.corr.it/news/crona...suora-nuda.html

Gratien, visionata foto suora nuda e spuntano telefonate segrete05/Marzo/2016 - 07:48Gratien, visionata foto suora nuda e spuntano telefonate segreteProcesso a Gratien: pm e difesa
La foto della suora nuda trovata nel computer di padre Graziano è stata visionata in Corte d'Assise. Una giovane religiosa di colore che il 14 agosto 2014 invia con Skype la sua posa senza veli al sacerdote ora imputato per l'omicidio della parrocchiana Guerrina Piscaglia. Mostrati in aula anche i video pornografici trovati nel portatile del frate amico di Gratien, padre Silvano. Tutti elementi che la difesa di padre Graziano (assente in aula) che per quanto deprecabili nulla hanno a che vedere con l'ipotesi di omicidio che vede il sacerdote a giudizio.

Guarda le foto dell'udienza

Sentito il capitano del Ris sulle tracce di liquido seminale di Alabi nel divano della canonica dove i cani fiutarono l'odore di Guerrina. Nessun riscontro certo è emerso su un eventuale fatto criminoso violento. Spuntano però quattro telefonate segrete fatte da padre Graziano all'amica del cuore e a padre Silvano, con Voip, attraverso il computer, Italia su Italia, in modo da non essere intercettato. In Assise anche il vecchio parroco don Arialdo.

Guardia video don Arialdo

Siparietto in aula quando il pm, per errore, ha chiamato 'padre' il presidente della Corte. Il processo riprende l'11 marzo.
 
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view post Posted on 1/10/2016, 15:22
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http://www.iltempo.it/cronache/2016/10/01/...rroco-1.1578496


01/10/2016 06:02
Omicidio Guerrina, chiesti 27 anni per il parroco
Ventisette anni di carcere (pena minima di ventuno anni più le aggravanti) per il vice parroco congolese Gratien Alabi accusato di aver ucciso Guerrina Piscaglia, la parrocchiana che si era...



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Ventisette anni di carcere (pena minima di ventuno anni più le aggravanti) per il vice parroco congolese Gratien Alabi accusato di aver ucciso Guerrina Piscaglia, la parrocchiana che si era invaghita di lui.
La richiesta di condanna è stata espressa nel pomeriggio di ieri, presso il Tribunale di Arezzo, dal pubblico ministero Marco Dioni, al termine di una requisitoria durata sei ore e riassunta in centocinquanta pagine di ricostruzione investigativa. Il paesotto, il vice parroco africano che porta allegria e balli durante la messa, la casalinga che perde la testa per lui, le chiacchiere, le rivelazioni anonime ed i pruriti di una presunta relazione scandalosa. Sono questi gli elementi che culminano con la misteriosa scomparsa, il primo maggio di due anni fa, della cinquantenne Guerrina Piscaglia, sposata e madre di un figlio disabile, svanita nel nulla da Ca Raffaello, provincia di Arezzo.
Gli inquirenti ipotizzano che il vice parroco abbia ucciso Guerrina e si sia poi disfatto del suo corpo perché non più in grado di gestire la loro relazione clandestina. Lei aveva perso la testa, gli aveva detto di essere incinta di lui e chiedeva andassero a vivere insieme a Novafeltria. Padre Gratien si sarebbe allora definitivamente tolto il problema di dosso uccidendola.
Ad incastrarlo un sms partito dal cellulare della casalinga, a poche ore dalla scomparsa, in cui Guerrina rivela di essere fuggita. Guarda caso quel messaggio viene inviato per sbaglio ad un sacerdote amico di Alabi, presente sulla sua rubrica. Il congolese nega tutto: Guerrina aveva una infatuazione, mai fatto l'amore con lei.
 
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www.saturnonotizie.it/news/commenti/100224/commenti.html

Padre Graziano accusato dalla procura di Arezzo anche di calunnia e diffamazione
Si profila una ulteriore coda al processo in Corte d'Assise nel quale il pm Marco Dioni ha chiesto la condanna per l'uomo di chiesa a 27 anni per omicidio e distruzione del cadavere di Guerrina Piscaglia

Senza fine i guai per Padre Graziano, il sacerdote accusato della morte di Guerrina Piscaglia: ora è anche accusato dalla procura di Arezzo di calunnia e diffamazione. Mentre a padre Silvano, altro religioso che era con lui a Cà Raffaello, viene contestata la falsa testimonianza. Si profila una ulteriore coda al processo in Corte d'Assise nel quale il pm Marco Dioni ha chiesto la condanna di Gratien Alabi a 27 anni per omicidio e distruzione del cadavere di Guerrina Piscaglia. Ma il sacerdote replica: "Non ho calunniato nessuno, ho detto la verità. Sono sereno. Confido in Dio e nei miei difensori". Le frasi scottanti del prete sarebbero quelle pronunciate in aula e in tv su alcuni aspetti: il fatto che i carabinieri gli avrebbero preso il telefonino senza consenso durante un interrogatorio, il fatto che i carabinieri avrebbero agito all'inizio sotto pressione di una famiglia potente di Cà Raffaello e che sarebbe stato discriminato per il colore della pelle. Il fatto, poi, che in carcere gli sarebbero state date delle gocce, calmanti, per stordirlo. Padre Silvano per il pm ha negato l'evidenza rispetto ad una telefonata intercettata in cui con Gratien conveniva di parlare nella sua lingua madre per non farsi comprendere. Una brutta pagina della storia di Badia Tedalda che sicuramente lascerà dei strascichi.
0 Commenti Alla NotiziaRedazione, 04/10/2016 09:48:04
 
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27 anni

http://firenze.repubblica.it/cronaca/2016/...anni-150507691/

Arezzo, padre Gratien condannato a 27 anni per l'omicidio dell'amica
Il frate congolese riconosciuto colpevole della scomparsa di Guerrina Piscaglia. Il marito: "Ora dica dove ha messo il corpo"

di GERARDO ADINOLFI
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24 ottobre 2016
153
Arezzo, padre Gratien condannato a 27 anni per l'omicidio dell'amica
Guerrina Piscaglia
Proprio oggi Guerrina Piscaglia avrebbe compiuto 52 anni. Di lei si sono perse le tracce dal 1 maggio 2014, scomparsa. L'ultima volta è stata vista a Ca'Raffaello di Badia Tedalda, un piccolo paese dell'Appennino aretino al confine con Emilia Romagna e Marche. Si era appena allontanata dalla sua abitazione per dirigersi in parrocchia. Due anni di mistero, di ricerche, di falsi avvistamenti e di voci. Di un giallo che si è rivelato sempre più fitto.

Oggi per la sua scomparsa la Corte d'assise di Arezzo ha condannato a 27 anni il frate congolese Gratien Alabi, padre Graziano come tutti lo conoscevano in paese. Il religioso è accusato di aver ucciso e fatto sparire il corpo di Guerrina. Alla lettura della sentenza era presente in aula ed è rimasto impietrito, con gli occhi lucidi. "Ora dica dove ha messo il corpo", ha detto subito dopo la decisione della Corte il marito della donna, Mirko Alessandrini - "mia moglie non c'è piu, ma ha avuto giustizia nel suo compleanno". Gratien Alabi, ha poi aggiunto, "ha tradito la fiducia di tutti noi: lo avevano accolto come un amico".
Padre Gratien condannato a 27 anni per l'omicidio dell'amica
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Gratien e Guerrina erano infatti amici, si frequentavano. Secondo il pubblico ministero la donna si era perdutamente innamorata del frate. Il primo maggio 2014, da quanto ricostruito in aula, durante un furioso litigio innescato dall'attaccamento eccessivo e morboso della donna nei confronti del religioso lui l'avrebbe strangolata, per poi occultare il cadavere. In paese da tempo circolavano voci e rivelazioni anonime sulla loro presunta relazione Ad accusare il sacerdote sono soprattutto tabulati telefonici ed sms: il processo ruota intorno anche a 4 mila messaggi scambiati tra Guerrina e padre Graziano. Ma alcuni di questi, inviati dopo la scomparsa della donna, secondo la polizia di Arezzo sono falsi. Sarebbero stati inviati, secondo l'accusa, dallo stesso sacerdote per far credere che Guerrina fosse ancora viva, e in fuga.

Padre Gratien era stato rinviato a giudizio il 29 settembre 2015 e il successivo 4 dicembre è iniziato il processo in Corte d'Assise. Le indagini sono state coordinate dal procuratore capo Roberto Rossi e dal sostituto Marco Dioni. Ed è stato proprio il pm Dioni nella sua requisitoria a chiedere una condanna di 27 anni per il sacerdote che la Corte ha accolto in pieno. "E' solo il primo passo: si tratta del primo grado di giudizio e faremo appello", ha detto però l'avvocato Rizzieri Angeletti, il difensore di padre Gratien.

Prima della sentenza, nella controreplica che ha aperto l'udienza finale in Assise, il pm Dioni ha sferrato un vero e proprio contrattacco verso la difesa del religioso. "Io questo processo - ha detto Dioni - l'ho sempre visto come un treno su un binario che va dritto verso la condanna di Alabi. Un treno partito in linea lenta ed entrato in direttissima dopo l'interrogatorio dell'imputato". Dioni, dopo aver precisato su aspetti legati alle celle telefoniche, ha concluso dicendo "la difesa ha opposto il nulla alla scienza". Successivamentee repliche delle parti civili. Particolarmente forte quella dell'avvocato Nicodemo Gentile che ha definito Gratien "un prete trattato in guanti bianchi".


TagsArgomenti:donna scomparsaaretinoProtagonisti:guerrina piscaglia
© Riproduzione riservata 24 ottobre 2016
 
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view post Posted on 25/10/2016, 15:41
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"Gratien prete inadeguato"


Padre Gratien
Poco dopo la sentenza di condanna del religioso per l'omicidio di Guerrina Piscaglia la diocesi scarica Padre Gratien con giudizi durissimi
VALTIBERINA — Ieri sera la condanna a 27 anni di Padre Gratien per l'omicidio e l'occultamento del cadavere di Guerrina Piscaglia. Poco dopo la sentenza, con una dura nota, la Diocesi di Arezzo Cortona e Sansepolcro scarica il prete che fu assegnato come viceparroco a Ca’ Raffaello tra il 2013 e il 2014 e che fu sollevato presto dall’incarico.
Questa la precisazione della Diocesi:
"Nell’apprendere la notizia della condanna in primo grado di Padre Gratien Alabi, dell’Ordine Premostratense, la Diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro rinnova un sentimento di solidale vicinanza alla famiglia di Guerrina Piscaglia. Nel contempo, esprime il proprio dolore a fronte di eventi tanto luttuosi.
Il Religioso, nativo della Repubblica Democratica del Congo, ha svolto per alcuni mesi a cavallo tra il 2013 e il 2014 un servizio come viceparroco a Cà Raffaello, incarico dal quale fu prontamente sollevato per conclamata inadeguatezza. Ci si augura che l’azione della Giustizia possa portare a una piena ricostruzione della verità e delle relative responsabilità."
 
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view post Posted on 15/2/2017, 12:03
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”Vieni a fare l’amore con me”, le telefonate hard di Padre Gratien
15/02/2017
«Vieni da me a fare l’amore? Lo sai che con me puoi fare l’amore…». «No no… non vengo». Lei, insiste: «Dai vieni che ci facciamo la doccia insieme». E lui: «Vedo un po’…». Altra chiamata, altra donna. «Vengo da te? Ti va?». E lui: «No (ride) che poi tu vuoi i soldi. E io non ho soldi da dare. Ora non posso parlare sono in treno». Altra chiamata. Voce femminile: «Quando vieni a trovarmi? Mio marito è partito sono libera». Lui ride: «Ah è andato via? E tuo figlio e il cane sono lì con te?». Frasi piccanti. Troppo piccanti. Perché sono quelle che si sono scambiate due donne straniere residenti a Perugia (una prostituta, l’altra nomade) con padre Gratien Alabi, fra il 2014 e il 2015. Il prete congolese è stato condannato a 27 anni di carcere dalla Corte d’Assise di Arezzo per l’omicidio di Guerrina Piscaglia, scomparsa da Ca’ Raffaello il 1° maggio 2014. Oggi spuntano le intercettazioni telefoniche con le donne di Perugia, andate in onda durante il programma ‘Quarto Grado’ su Rete 4. Atteggiamenti e chiacchierate davvero ambigue per un prete. E che una volta ascoltate dal vivo, hanno sconvolto il pubblico e gli opinionisti in studio. «Uno che chiama queste donne e si scambia con loro questo tipo di telefonate _ commenta un parroco ospite, don Patrizio Coppola _ è un uomo qualunque, forse un po’ malato, ma non un uomo di Dio». In tv c’è chi accusa Alabi di essere bugiardo, come il referente dell’associazione Penelope (associazione nazionale delle famiglie e degli amici delle persone scomparse) e chi continua a puntare il dito contro la Chiesa e la decisione di non averlo ancora scomunicato. Il frate premostratense, infatti, si trova ancora ai domiciliari nel convento di Roma, con braccialetto elettronico, e ogni giorno continua a celebrare messa. Non è stato sospeso dalle sue mansioni perché il ‘processo’ della curia per la sospensione dei sacri ministeri non è mai iniziato. Dalla diocesi di Arezzo o dal suo ordine premostratense non è partita la richiesta. «Con questo tipo di prove _ commenta ancora don Patrizio _ ci possono essere invece gli estremi per il ritorno di Alabi allo stato laico». Eppure padre Gratien continua a dichiararsi innocente riguardo l’omicidio di Guerrina. E a negare qualsiasi contatto con queste due donne straniere di Perugia, ascoltate anche in aula durante il processo a suo carico. Gli avvocati di Alabi, intanto, da giorni stanno studiando le carte delle motivazioni depositate il 20 gennaio dalla Corte d’Assise. E si dicono pronti per ricorrere in appello. «Questa volta dobbiamo vincere» commenta Francesco Zacheo. Nessuna anticipazione ancora sul dossier della difesa, ma sarà consegnato entro fine febbraio, primi di marzo. Il Resto del Carlino
 
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view post Posted on 27/3/2017, 07:32
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www.saturnonotizie.it/news/commenti/105601/commenti.html

Padre Graziano condannato in primo grado a 27 anni di carcere per l'omicidio di Guerrina Piscaglia continua a non andare in carcere
La procura di Arezzo ha chiesto l'aggravamento della misura cautelare, trasformando i domiciliari in custodia in carcere, ma la Procura ha detto no

Una delle vicende più curiose e misteriose degli ultimi anni avvenuta in provincia di Arezzo, come la morte di Guerrina Piscaglia, riserva ogni giorno nuove sorprese. Padre Graziano ha rischiato di tornare in carcere. Dopo la condanna di primo grado a 27 anni di reclusione per l'omicidio e la soppressione del cadavere della donna, la procura di Arezzo ha chiesto l'aggravamento della misura cautelare, trasformando i domiciliari in custodia in carcere. Ma la Corte d'Assise di Arezzo ha respinto l'istanza confermando che il braccialetto elettronico che indossa nel convento di Roma è sufficiente. Questo passaggio non era noto alle cronache e agli stessi difensori del sacerdote congolese e risale alla fine del 2016. Padre Graziano attende il processo di Appello dove cercherà di ribaltare il verdetto.
0 Commenti Alla NotiziaRedazione, 26/03/2017 12:54:17
 
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view post Posted on 30/4/2017, 17:10
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http://giornalesm.com/novafeltria-lo-sfogo...o-dal-vaticano/

NOVAFELTRIA. LO SFOGO DELLA FAMIGLIA DI GUERRINA “PADRE GRATIEN PROTETTO DAL VATICANO”
30/04/2017
Dopo tre anni la famiglia di Guerrina Piscaglia aspetta ancora di ritrovare il suo corpo che merita almeno una degna sepoltura. Padre Gratien condannato a 27 anni di carcere è agli arresti domiciliari in un convento di Roma.

Si dichiara sempre innocente e presto affronterà il processo di appello. “La Chiesa l’ha sempre protetto”. Questa la rabbia dei parenti che hanno chiesto con lettere al Vaticano e allo stesso Papa Francesco di convincere il sacerdote a rompere il silenzio e ad indicare il luogo dove si trovano i resti della donna.

Salvatore Occhiuto
 
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63 replies since 5/9/2014, 14:55   3429 views
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