Laici Libertari Anticlericali Forum

Omicidio Guerrina Piscaglia. Padre Gratien Alabi condannato a 25 anni in Cassazione, Occultamento e soppressione di cadavere, calunnia e diffamazione

« Older   Newer »
  Share  
GalileoGalilei
view post Posted on 4/12/2014, 06:42 by: GalileoGalilei
Avatar

Group:
Administrator
Posts:
21,961

Status:


http://www.lanazione.it/arezzo/guerrina-ne...-frate-1.445612

Guerrina, la catechista si era sfogata con l'ex parroco e lui aveva parlato con i monaci. Il giorno dopo è partito l'sms del mistero
Commenti
"Innamorata non corrisposta di Padre Graziano", lo dice la donna vicina alla chiesa quando diventa testimone
SU LA NAZIONE DI OGGI
Guerrina Piscaglia Guerrina Piscaglia

Arezzo, 1° dicembre 2014 - La catechista, il personaggio che sia pur sul solo piano della testimonianza è una dele figure chiave del giallo, si era sfogata anche con il vecchio parroco di Ca' Raffaello lamentando in che condizioni fosse ridotta la sua vecchia chiesa. Non se ne conoscono i dettagli ma la donna a don Arialdo, un sacerdote di 82 anni, dovrebbe aver parlato dei problemi insorti nel lavoro dei padri premostratensi che lo avevano seguito e quasi certamente dello stile seguito in parrocchia da padre Graziano. Era il 9 maggio, pochi giorni prima la scomparsa della casalinga.

Il giorno dopo parte l'sms del giallo: quello che arriva direttamente alla catechista dal numero di cellulare di Guerrina. "Tu parli male dell'uomo di Dio ma io sono scappata con mio amoroso". E' il messaggio che secondo gli inquirenti non avrebbe scritto Guerrina ma lo stesso padre Graziano: casuale arrivi proprio il giorno dopo l'intervento dell'ex parroco nella canonica di Ca' Raffaello? Giallo nel giallo, su una storia che oggi arriva a sette mesi esatti dalla scomparsa di Guerrina.

Nei giorni scorsi lo sbarco in città della troupe di "Chi l'ha visto?". «La curia era informata del pericolo che correva Guerrina», incalza l’inviato di Chi l’ha visto?, Giuseppe Pizzo, «Non sapevamo niente», replica il Vescovo Riccardo Fontana. «E’ negli atti dell’inchiesta», affonda il giornalista, «non c’è niente», risponde monsignore. Duello finito di fronte alle telecamere. La Nazione adesso è in grado di precisare i termini della questione che rischia di rendere ancora più intricato il giallo già pieno di dubbi della scomparsa di Guerrina, di cui domani ricorrono sette mesi esatti.

Nelle carte dell’indagine non c’è niente di scritto, relativo al ruolo della curia, prima dell’11 luglio, data nella quale la catechista di Ca’ Raffaello scriva una lettera al Vescovo. Ma in quelle righe, che giungono ben oltre la sparizione della casalinga, si fa riferimento a un colloquio telefonico fra la stessa catechista e un alto prelato della diocesi in cui la donna aveva lanciato l’allarme sulla strana situazione che si andava creando in parrocchia fin da febbraio. E fonti della Curia, interpellate da La Nazione, ammettono che in effetti una segnalazione ci fu, anche se in termini generici e senza fare il nome di quella che diverrà poi la protagonista del mistero. La quale, dirà poi la catechista ai carabinieri, si era confidata con lei a metà dell’inverno raccontando di essersi innamorata di Padre Graziano ma senza che lui le desse filo.

Ricapitoliamo. E ripartiamo dalla lettera dell’11 luglio, quella che viene inviata al Vescovo. Lì la catechista lamenta nella prima parte che i monaci premostratensi (sono tre, oltre a Padre Graziano ci sono Don Silvano e il parroco Don Faustin ora volato in Africa) siano stati accolti con entusiasmo dalla popolazione, ma che non sempre abbiano ben corrisposto all’attesa della comunità. Segue un secondo paragrafo più specifico in cui si parla della scomparsa di Guerrina e si spiega che da allora si sono diffuse le voci più inquietanti, comprese quelle di un possibile coinvolgimento di almeno uno dei monaci. A tal proposito chi scrive ricorda di aver segnalato la situazione già in febbraio per gli eventuali provvedimenti del caso.

Le voci sui malumori che lei aveva lasciato trapelare e sugli incontri che aveva avuto con Guerrina giungono infatti anche agli inquirenti. A fine agosto la donna viene sentita dai carabinieri di Badia Tedalda come una delle tante persone informate sui fatti, testimoni cioè di quello che poteva essere successo alla casalinga e dei motivi della sua sparizione. I fatti finiscono qui, nella lettera al Vescovo e poi nel verbale di testimonianza.
 
Web  Top
63 replies since 5/9/2014, 14:55   3489 views
  Share