http://www.blitzquotidiano.it/politica-ita...ualizza-573712/C’è bestemmia e bestemmia, monsignor Fisichella ‘contestualizza’ il Berlusconi blasfemo“Non pronunciare invano il nome del Signore tuo Dio”. E’ il secondo comandamento nella tradizione cattolica e luterana come scritto nel libro del Deuteronomio. Sembra che non ci sia granchè da interpretare, o si segue o si infrange. Eppure, da sabato 2 ottobre, la Chiesa Cattolica, nella figura di monsignor Rino Fisichella ci spiega che, sì, la legge è legge, ma che, in alcuni casi, occorre “contestualizzare”.
Fisichella, nella mattinata di sabato era a Pisa, a parlare di un confronto tra Chiesa e politica. E’ il giorno dopo il video che mostra il presidente del Consiglio che racconta una barzelletta che si chiude con una bestemmia, e la domanda al monsignore non può non arrivare.
Ci si aspetterebbe una risposta “d’ordinanza”, qualcosa del tipo “è una cosa grave, visto anche il ruolo…”. Ne arriva una diversa, di una diversità che fa riflettere: “Bisogna sempre in questi momenti saper contestualizzare le cose- spiega Fisichella – e, certamente, non bisogna da un lato diminuire la nostra attenzione, quando siamo persone pubbliche, a non venir meno a quello che è il nostro linguaggio e la nostra condizione; dall’altra credo che in Italia dobbiamo essere capaci di non creare delle burrasche ogni giorno per strumentalizzare situazioni politiche che hanno già un loro valore piuttosto delicato”.
Fisichella non spiega, però, come si contestualizza una bestemmia. Una cosa, del resto, difficile da spiegare. Sarebbe come dire: “Beh, se uno è molto arrabbiato e se la prende col Padre Eterno bisogna capirlo, avrà i suoi motivi”, oppure “beh, senza bestemmia quella barzelletta non farebbe ridere”. Viene da chiedersi, però, cosa sarebbe successo se il maschile di orchidea, invece che a Berlusconi fosse scappato a Di Pietro, piuttosto che a Grillo. Il monsignore avrebbe ugualmente esortato alla contestualizzazione?
Un prelato che spiega che la gravità di un’offesa a Dio dipende dal contesto non si “macchia”, forse, di relativismo, ovvero di quello che secondo Benedetto XVI è il “peggior male del nostro tempo”? Questione oziosa, è vero. Però chi bestemmia da oggi sa che non è proprio peccato ma che dipende…
Rosi Bindi, oggetto della barzelletta del premier, c’è rimasta male: “”Fin da piccola mi hanno insegnato a non pronunciare il nome del Signore invano. E’ una profonda, intima convinzione della mia fede, un segno di rispetto verso me stessa e gli altri e una regola di buona educazione. Saro’ all’antica, ma mi amareggia profondamente e mi turba constatare che per un pastore della mia Chiesa (anche se voce isolata rispetto a quelle di altri pastori, di Avvenire e Famiglia Cristiana) ci sarebbero occasioni e circostanze nelle quali è possibile derogare anche dal secondo comandamento”. Ma forse, il catechismo cui si ispira la Bindi, è superato dai tempi, e dal contesto.
2 ottobre 2010 | 19:49
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http://www.blitzquotidiano.it/politica-ita...e-bindi-574048/Giovanardi “assolve” Berlusconi: “Non è un bestemmiatore, ma lasci in pace la Bindi”Il sottosegretario Carlo Giovanardi “assolve” Silvio Berlusconi per la bestemmia e se la prende con chi ha registrato e diffuso il video. Secondo Giovanardi, infatti, registrare una conversazione privata, renderla pubblica e creare uno scandalo è più grave delle affermazioni del presidente del Consiglio sugli ebrei e della sua bestemmia.
Intervistato da Repubblica, il sottosegretario aggiunge: ”Chi è senza barzelletta scagli la prima pietra”. Giovanardi quindi puntualizza che una conversazione, in ambito privato non andrebbe diffusa e per ‘ambito privato’ intende ”quando quello che si dice non ha rilievo pubblico”.
Giovanardi, poi, minimizza anche sulla barzelletta del premier sugli ebrei. ”Sono uno dei loro sostenitori più convinti. Tra l’altro con i miei amici ebrei ci scambiamo deliziose barzellette yiddish che hanno come vittime principali gli ebrei stessi e non ho mai pensato di offendere o dissacrare”.
E poi, secondo il sottosegretario, ”non si può far passare per bestemmiatore Berlusconi: è stato dai salesiani, ha una zia suora, la mamma credente e ha contatti di stima e amicizia con molti religiosi”. Su Rosy Bindi, pero’, il sottosegretario fa un appunto al premier: ”Dovrebbe lasciarla stare non condivido le battute sull’aspetto delle donne”.
3 ottobre 2010 | 10:01
Intanto...http://www.blitzquotidiano.it/cronaca-ital...adovano-574104/Bestemmia in pubblico? A Piove di Sacco, nel Padovano, costa fino a 300 euroBestemmia “salata” a Piove di Sacco, nel Padovano. La giunta leghista del Comune ha infatti proposto una norma che punirà chi offende verbalmente il Padre Eterno con una multa compresa tra i 51 e i 309 euro.
A proporre la multa anti bestemmia è stato il vice sindaco di Piove, il leghista Andrea Recaldin, che ha predisposto un’ordinanza già avallata dal Prefetto e che per diventare operativa attende solo la firma del sindaco Alessandro Marcolin.
L’idea è nata qualche mese fa quando, su di un muro in pieno centro del paese, qualcuno ha scritto con lo spray una bestemmia a carattei cubitali. Il tutto è stato subito lavato, ma l’idea di una punizione pecuniaria è partita lo stesso.
Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi è avvertito: se si dovesse trovare a passare da quelle parti meglio evitare le barzellette a tema floreale.
3 ottobre 2010 | 10:24
infine, come qualcuno nota giustamente:http://www.blitzquotidiano.it/berlusconi/b...aratore-573603/Bestemmia di Berlusconi: quanto ci costerà il perdono?di Emiliano Condò
Il fuoco lo ha aperto Famiglia Cristiana (1), parlando di “offesa a tutti i cattolici”. La mattina dopo si sono allineate altre due colonne della stampa vicina al Vaticano, il quotidiano dei Vescovi Avvenire (2) e quello della Santa Sede “Osservatore Romano”.
L’orchidea di Silvio Berlusconi, quella che al maschile fa ‘orco qualcos’altro, è l’unica orchidea al mondo piena di spine. La barzelletta con bestemmia, insomma, costa al premier diversi punti in simpatia da parte del mondo cattolico. Certo, la simpatia è una cosa e i voti sono un’altra, ma la frittata sembra fatta.
Non è solo la bestemmia in sè, il problema. E’ questione di ruolo e di luogo. Il presidente del Consiglio semplicemente non può, perché è il presidente del Consiglio. Non regge neppure la questione della privacy: Berlusconi era in un luogo pubblico, parlava ad alta voce, compiaciuto: si sarebbe incuriosito qualsiasi passante, figurarsi un giornalista munito di videocamera.
Nell’edizione di sabato l’Osservatore romano usa parole durissime, non dimentica neppure la barzelletta contro gli ebrei e parla di ”deplorevoli battute” che offendono ”il sentimento dei credenti” e ”la memoria sacra dei sei milioni di vittime della Shoah”.
L’Avvenire non è da meno, anzi. Mentre l’Osservatore relega l’uscita del premier in un articolo di cronaca, il quotidiano dei vescovi mette il dito nella piaga e affonda con un editoriale del direttore Marco Tarquinio. L’attacco del pezzo dà l’idea delle braccia che cadono: ”Ci mancava solo la bestemmia dentro la barzelletta del presidente”, inizia Tarquinio.
Avvenire quindi denuncia la ”cultura della battuta a ogni costo che ha preso piede e fa brutta la nostra politica”, una cultura che ha una delle sue massime espressioni proprio nel presidente del Consiglio. ”Ma su ogni uomo delle istituzioni – prosegue l’editoriale – su ogni ministro e a maggior ragione sul capo del governo grava, inseorabile, un piu’ alto dovere di sobrieta’ e di rispetto. Per ciò che si rappresenta, per i sentimenti dei cittadini e per Colui che non va nominato invano”.
Insomma, passino le corna, passino le barzellette raccontate ai frati, passino, in un certo senso, persino le storie sulle escort, ma la bestemmia proprio no.
Quello di Berlusconi è uno scivolone di fronte al mondo cattolico che, in Italia, è elettoralmente decisivo. Certo, la memoria degli italiani per tante cose è labile ma quella del presidente bestemmiatore potrebbe essere un’icona che resta impressa un po’ di più.
Il presidente del Consiglio è però uomo dalle mille risorse: facile aspettarselo, magari già domani, in una chiesa ben affollata ad imboccare la strada che lo porta al confessionale più vicino. A caldo ha detto che la bestemmia non era “peccato ma solo una risata”. Ma questa, è una delle tante cose che gli italiani dimenticano. Dimenticano molto più facilmente di un’improbabile maschile di orchidea.
Chi non dimentica è la Chiesa, e la riconciliazione avrà un costo, soprattutto in tempi come questi in cui la Ue pensa ad una procedura d’infrazione contro l’Italia (3) per aiuti di Stato proprio relativi ai bonus fiscali nei confronti della Chiesa Cattolica. Prima della barzelletta lo “scherzetto” ci costava due miliardi di sconto. Ma se Berlusconi non vuole rischiare l’accerchiamento qualcosina dovrà cederlo, c’è da scommettersi.
In ballo, di questioni sensibili, ce ne sono a iosa: dagli aiuti di stato alle questioni di bioetica. Chi vuole presentare il conto ha solo l’imbarazzo della scelta.
(1)
http://www.blitzquotidiano.it/politica-ita...-offesa-572716/(2)
http://www.blitzquotidiano.it/politica-ita...elletta-573068/(3)
http://www.blitzquotidiano.it/politica-eur...i-stato-560711/