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Pedofilia su bimbo di 3 anni. Assolto definitivamente don Andrea Margutti, Ma muore subito dopo essere stato spretato dall'ex San'Uffizio

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view post Posted on 1/10/2015, 10:53
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30 settembre 2015, 0:05393 visite
Vittima di violenza privata: nuova vittoria per don Andrea
Il parroco fu rinchiuso nel proprio cortile dal proprio ospite,che lo aveva accusato di violenza sessuale sul figlio


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trib2Nuova vittoria in tribunale per don Andrea Margutti, il parroco ferrarese condannato in primo grado e poi assolto in appello dall’accusa di pedofilia sul figlio di una coppia serba alla quale aveva dato ospitalità nella propria abitazione. Proprio il padrefamiglia serbo è stato infatti riconosciuto colpevole dal tribunale di Ferrara del reato di violenza privata, commesso ai danni di Don Andrea durante i ‘bollenti’ mesi di tensione della loro convivenza.

L’uomo infatti rinchiuse il ‘don’ e altre cinque persone – un agente immobiliare e quattro clienti venuti a visionare l’abitazione per un eventuale acquisto – all’interno del cortile, impossessandosi del telecomando del cancello automatico e impedendo a tutti di lasciare la proprietà. Una lite nata proprio sulla scia del braccio di ferro giudiziario che ha visto la famiglia serba denunciare Don Margutti per le presunte violenze sessuali sul figlio, ricevendo in tutta risposta una querela per calunnia e tentata estorsione.

Il tribunale ha quindi riconosciuto l’ex ‘ospite’ del don colpevole di violenza sessuale, ma lo ha ritenuto non punibile per via della tenuità del fatto. L’avvocato Claudio Maruzzi, legale del parroco, si dichiara però soddisfatto della sentenza, che potrà essere utilizzata anche nel corso degli altri processi che continuano a procedere lungo i propri iter giudiziari. La prossima udienza, relativa all’accusa per calunnia e tentata estorsione, sarà a metà novembre.

james ha scritto il 30 settembre 2015 alle 21:59
Redazione c’è un errore (ultimo capoverso)
“Il tribunale ha quindi riconosciuto l’ex ‘ospite’ del don colpevole di violenza sessuale, ma lo ha ritenuto non punibile per via della tenuità del fatto”
Privata, non sessuale.

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view post Posted on 18/11/2015, 06:38
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18 novembre 2015, 0:0352 visite
Accusò il prete di pedofilia, a processo per calunnia ed estorsione
Damnjan Mitrovich avrebbe ricattato Don Margutti per farsi intestare la sua abitazione


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preteRinviato a giudizio con l’accusa di calunnia e diffamazione verso Don Andrea Margutti, il parroco ferrarese prima condannato e poi assolto dall’accusa di violenza sessuale su minore. Questo il nuovo capitolo della vicenda che vede contrapposti il prete e Damnjan Mitrovich, padre del bambino che denunciò gli abusi sul figlio. Un’accusa completamente inventata secondo il legale del ‘don’, Claudio Maruzzi, e funzionale al piano con cui il 35enne di origine serba avrebbe cercato di ricattare Margutti per farsi intestare la sua abitazione.

La vicenda inizia nell’estate del 2010, quando il parroco accoglie Mitrovich e la sua famiglia nella propria abitazione. Pochi mesi dopo sono già sorti i problemi: il parroco chiedeva ai suoi ospiti di trovare una nuovo sistemazione, ma il capofamiglia gli avrebbe risposto minacciando di denunciarlo per violenza sessuale sul figlio, di appena tre anni: “Se mi sfratti ti denuncio per pedofilia”, sono le parole che Don Margutti riportò in aula durante il processo di primo grado. Processo che si concluse con la condanna del parroco a un anno e quattro mesi per violenza sessuale su minore, a cui seguii la sua sospensione ‘a divinis’ decisa dal vescovo Luigi Negri. Ma la decisione del tribunale ferrarese fu ribaltata due mesi fa dalla corte di appello di Bologna, che lo assolse con formula piena ‘perchè il fatto non sussiste’.

Proprio questa sentenza sarà una delle principali carte per Claudio Maruzzi, avvocato di Margutti, durante il processo che verrà alla sbarra Mitrovich. Il legale annuncia infatti che entro Natale (la prima udienza è prevista a inizio febbraio) depositerà le motivazioni dell’assoluzione di Don Margutti dall’accusa di pedofilia, “accusa che si è tradotta – commenta Maruzzi – in accusa di calunnia a carico del denunciante Mitrovich”, in quanto si tratterebbe di una “falsa accusa del reato sapendo che il denunciato è innocente”.

Nel frattempo vanno avanti anche le altre cause ‘parallele’ che vedono il parroco contrapposto al proprio ex ospite: una denuncia per diffamazione (relativa a un’intervista su Youtube in cui Mitrovich parlava dei presunti abusi subiti dal figlio) e una per furto, poichè una volta che il tribunale ordinò la liberazione dell’immobile, la famiglia se ne sarebbe andata con i mobili di Don Margutti. In questo caso le due inchieste sono ancora in fase di indagine, ma intanto Maruzzi si dice soddisfatto per l’odierno rinvio a giudizio: “È un altro passo in avanti – afferma l’avvocato – verso la verità e la totale riabilitazione di un prete galantuomo, ben voluto da tutti”.
 
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gio 4 Feb 2016 - 26 visite Cronaca / Vetrina | Di Ruggero Veronese
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Accusò il don di pedofilia: cominciato il processo per estorsione e calunnia
Il parroco fu condannato in primo grado e assolto in appello, per poi passare al 'contrattacco'

preteÈ cominciato davanti al giudice Alessandra Testoni il processo per estorsione e calunnia che vede alla sbarra un 35enne di origine serba che accusò il parroco Andrea Margutti di violenza sessuale sul figlio.

Una vicenda che ha visto prima la condanna in primo grado e poi l’assoluzione in appello per il ‘don’, che affiancato dal proprio legale Claudio Maruzzi è poi passato al contrattacco denunciando il 35enne, che a suo avviso si sarebbe inventato l’accusa di pedofilia per riuscire a farsi intestare la casa del prete.

La vicenda inizia nell’estate del 2010, quando il parroco accoglie il 35enne e la sua famiglia nella propria abitazione. Pochi mesi dopo sono già sorti i problemi: il parroco chiedeva ai suoi ospiti di trovare una nuova sistemazione, ma il capofamiglia gli avrebbe risposto minacciando di denunciarlo per violenza sessuale sul figlio, di appena tre anni: “Se mi sfratti ti denuncio per pedofilia”, sono le parole che don Margutti riportò in aula durante il processo di primo grado. Dopo la condanna a un anno e quattro mesi per violenza sessuale su minore, il parroco fu sospeso ‘a divinis’ dal vescovo Luigi Negri. Ma la decisione del tribunale ferrarese fu ribaltata due mesi fa dalla corte di appello di Bologna, che lo assolse con formula piena ‘perchè il fatto non sussiste’.

Ieri (3 febbraio) si è svolta la prima udienza del nuovo processo, in cui il giudice ha ammesso tutti i circa 30 testimoni indicati da procura, parte civile e difesa, oltre ai due consulenti indicati dall’avvocato Maruzzi: una psicologa che descriverà le condizioni psicologiche in cui versava il prelato all’epoca della denuncia e un tecnico che ha ricostruito gli orari di arrivo del sacerdote alla festa di compleanno del figlio dell’imputato, che secondo il don sono incompatibili con la versione di alcuni testimoni. In quell’occasione si sarebbe verificato l’episodio di molestie sessuali che portò alla condanna di Margutti, poi annullata in appello.

“Non mi spiego il fatto che, a tutt’oggi, dopo l’assoluzione in appello decisa a settembre – commenta l’avvocato Maruzzi dopo l’udienza -, chiesta dalla stessa Procura Generale, non sia stata ancora revocata la sospensione a divinis disposta nei confronti del sacerdote dopo la condanna in primo grado. Forse per la Curia il prelato, in attesa della definitività della assoluzione, è ancora da ritenersi presunto colpevole?”.
 
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view post Posted on 7/2/2016, 07:20
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Sacerdote assolto Parte civile annuncia ricorso Cassazione

Nuova puntata nella vicenda giudiziaria che vede coinvolto un parroco ferrarese accusato di molestie sessuali ai danni di un bimbo. Il sacerdote è a sua volta parte lesa in un processo in cui il suo accusatore (il padre del piccolo) è imputato di tentata estorsione e calunnia. Il prete è stato assolto in secondo grado dalle accuse, ma ieri l’avvocato che rappresenta la parte civile (il padre del bimbo), Giovanni Montalto, ha annunciato ricorso per Cassazione. La sentenza avrà effetti solo ai fini dell’eventuale processo civile.

06 febbraio 2016
 
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view post Posted on 3/3/2016, 10:08
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Accusato di pedofilia e poi assolto. “La Curia riabiliti il don”
Lo sfogo dell'avvocato Maruzzi che difende il prete sospeso a divinis

prete“Una persona umana, prima ancora che un sacerdote, che subisce un tale calvario, merita completa e pubblica riabilitazione. E a tale proposito continua la mia personale perplessità sulla davvero poco comprensibile “cautela” da parte della locale Curia sulla vicenda”.

È lo sfogo dell’avvocato Claudio Maruzzi, difensore di don Andrea Margutti, prima condannato e poi pienamente assolto dall’accusa di violenza sessuale su minore, scaturita dalla denuncia di D.M., padre del bambino. Dopo la prima sentenza di condanna del parroco a un anno e quattro mesi, seguì la sua sospensione ‘a divinis’ decisa dal vescovo Luigi Negri. Ma la decisione del tribunale ferrarese venne ribaltata dalla corte di appello di Bologna, che lo assolse con formula piena ‘perché il fatto non sussiste’. All’assoluzione non è però corrisposto un passo indietro da parte della Curia, come invece chiesto dal suo avvocato.

“Questo è uno dei tanti tasselli della trama messa in atto per distruggere la reputazione del sacerdote mio assistito – afferma l’avvocato Maruzzi -, riversando sul web una serie di ignobili falsità, su inesistenti episodi di pedofilia, uno solo dei quali denunciato all’autorità giudiziaria e per il quale il sacerdote è stato assolto con sentenza penale definitiva per insussistenza dei fatti, vicenda che vede ora il mio assistito, a parti inverse, parte civile per il reato di calunnia e di tentata estorsione ove è imputato lo stesso denunciante”.

Da quella vicenda, infatti, sono sorte ulteriori ripercussioni giudiziarie. Un filone riguarda il processo per calunnia e tentata estorsione nato dalla querela del sacerdote nei confronti del padre del bambino. Un secondo, la cui prima udienza si è tenuta martedì primo marzo, che nasce da una intervista che il padre ha reso a un giornalista. Quell’intervista venne pubblucata su un sito internet. A causa di alcune frasi contenute in quello sfogo, il sacerdote ha denunciato per diffamazione sia il padre che il portavoce del sito che ha ospitato l’intervista.
 
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view post Posted on 25/10/2016, 09:13
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lun 24 Ott 2016 - 637 visite Apertura / Cronaca | Di Redazione


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‘Don’ condannato e poi assolto per pedofilia, fine di un incubo
La Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso del padre che lo aveva accusato

(foto di Cédric/Flikr/CC BY SA 2.0)
(foto di Cédric/Flikr/CC BY SA 2.0)

È finito un incubo. O almeno una parte di esso. La terza sezione della Corte di Cassazione ha rigettato il ricorso, ai soli effetti civili, di Damnjan Mitrovic contro la sentenza di appello che aveva assolto don Andrea Margutti e ha condannato il ricorrente al pagamento delle spese processuali.

Si chiude così il capitolo – uno dei capitoli – che vedeva contrapposti il 35enne di origine serba e il sacerdote ferrarese. La vicenda risale al 2010, quando il parroco accoglie il 35enne e la sua famiglia nella propria abitazione. Pochi mesi dopo sorgono già i primi problemi: il parroco chiedeva ai suoi ospiti di trovare una nuova sistemazione, ma il capofamiglia gli avrebbe risposto minacciando di denunciarlo per violenza sessuale sul figlio, di appena tre anni: “Se mi sfratti ti denuncio per pedofilia”, sono le parole che don Margutti riportò in aula durante il processo di primo grado. Dopo la condanna a un anno e quattro mesi per violenza sessuale su minore, il parroco fu sospeso ‘a divinis’ dal vescovo Luigi Negri. Ma la decisione del tribunale ferrarese fu ribaltata lo scorso dicembre dalla corte di appello di Bologna, che lo assolse con formula piena ‘perchè il fatto non sussiste’.

Mentre un tribunale, quello di Bologna, assolveva don Margutti, un altro, quello di Ferrara, apriva – a febbraio – la causa contro Mitrovic, denunciato per estorsione e calunnia. Nel frattempo il 35enne aveva fatto ricorso, senza esito, come visto.

E ora “viene detta – si sfoga l’avvocato del sacerdote, Claudio Maruzzi – la parola fine sulla infamia che ha colpito Don Andrea, accusato ingiustamente di abusi sessuali nei confronti di un minore, dichiarando inammissibile il ricorso promosso, ai soli effetti civili, dai genitori del minore stesso, quando la stessa procura generale di Bologna aveva sollecitato l’assoluzione in appello. Verrebbe da dire che è finito un incubo. Ma il calvario del processo che è stato costretto a vivere il cittadino e sacerdote don Andrea Margutti, noto e benvoluto da tutti, per affermare la propria innocenza e le palesi assurdità delle accuse costruite a suo danno, è difficilmente emendabile”.

Il riferimento è alla sospensione dalle funzioni sacerdotali, “con evidenti gravi difficoltà a gestire una situazione che, solo la forza della fede e la vicinanza che, nonostante tutto, molti fedeli e amici gli hanno in questi anni voluto assicurargli, hanno impedito che diventasse irrecuperabile”.

Maruzzi assicura che il suo assistito “dedicherà ogni residua energia nella sua battaglia tesa a dimostrare che le accuse a suo danno erano non solo ingiuste, ma calunniose e parte di un disegno estorsivo”. E lo potrà fare già a partire dal 2 novembre, data fissata per la prosecuzione del relativo processo, ove il sacerdote è costituito parte civile.

Il 27 ottobre invece è fissata l’udienza di un altro processo, sempre tra i due contendenti. Quello per il furto dei mobili subito dal cittadino serbo, allorchè fu costretto – per ordine del tribunale – a liberare l’immobile, che il sacerdote aveva concesso in uso alla sua famiglia.

Il 6 dicembre, infine, è prevista la prosecuzione del processo per diffamazione a mezzo web, attraverso una intervista resa dal cittadino serbo e postata su Youtube da Rete L’Abuso.
 
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view post Posted on 2/12/2016, 09:55
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Il prete racconta: “Mi ha picchiato e voleva ricattarmi”
In aula la deposizione di don Margutti contro l'uomo che lo accusò di pedofilia e che oggi deve rispondere di tentata estorsione e calunnia

indexPiù di un’ora di deposizione, talmente intensa che il giudice ha deciso di rinviare l’udienza a maggio per il prosieguo. In aula è il momento di don Andrea Margutti, parte civile nel processo che vede imputato un uomo di nazionalità serba per tentata estorsione e calunnia nei suoi confronti.

È lo strascico giudiziario – non l’unico, pende anche un procedimento per diffamazione – della vicenda che ha visto il prete (rappresentato in giudizio dall’avvocato Claudio Maruzzi) prima condannato in rito abbreviato e poi assolto in appello per atti sessuali nei confronti di uno dei figli dell’uomo (difeso dall’avvocato Giovanni Montalto). Qui le parti sono invertite.

Don Margutti ha raccontato come conobbe l’uomo serbo e la sua famiglia nell’estate 2010, l’ospitalità che diede loro vedendoli in difficoltà – prima procurando loro un’abitazione, poi ospitandoli al primo piano di una casa che aveva comprato – e poi ha iniziato a raccontare come tutti si frantumò verso nel 2011, in particolare il 10 dicembre, quando il serbo dopo una piccola diatriba lo colpì al capo, facendolo svenire.

“Mi ha picchiato. Quella sera di dicembre ho preso una botta in testa, io ho perdonato anche quella e non li ho denunciati, anche se in quelle due ore me ne hanno fatte passare di tutti i colori, hanno tenuto lì due ore, un anziano benefettore, si sono messi a fare le fotografie ai messaggi del mio telefono”. Le fotografie, depositate in udienza, provengono dal serbo e riguardano in particolare i messaggi che si scambiava co un altro suo ex ospite, assistito in passato e anche in quel momento, e dovrebbero essere fotogrammi di un video girato mentre il don era stordito dal colpo ricevuto. “Forse – ha concluso il prete – era uno dei tanti modi per potermi ricattare”.

Si ritorna in udienza il 31 maggio, quando don Margutti proseguirà il suo racconto rispondendo ancora alle domande del pm e degli avvocati, e quando verranno sentiti i testimoni della parte civile.
 
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view post Posted on 29/11/2017, 21:50

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Chiedeva la riabilitazione dalla sospensione, ma è arrivata la condanna poco prima della morte

La lunga vicenda giudiziaria: https://laici.forumcommunity.net/?t=55900116

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Se n’è andato don Margutti, attendeva la riabilitazione anche dalla chiesa
Era stato al centro di vicende giudiziarie finite con l'assoluzione. Ma la giustizia ecclesiastica lo aveva ridotto allo stato laicale

Ha lasciato la vita terrena ieri, all’ospedale di Cona, don Andrea Margutti, 67 enne ex parroco di Ponte Rodoni e di Ospitale, dopo un malore che lo aveva costretto da giorni al ricovero.

Un malore che lo ha colpito alcuni giorni fa proprio poche ore dopo aver ricevuto dalla chiesa di Roma la comunicazione di riduzione allo stato laicale, provvedimento giunto dopo un processo ecclesiastico che lo aveva particolarmente scosso e dal quale si aspettava, al contrario di quanto avvenuto, un reintegro nelle sue funzioni. Nel 2014, infatti, don Andrea era stato sospeso a divinis in via cautelare dall’allora vescovo Luigi Negri, anche se la Curia ferrarese aveva spiegato che le motivazioni esulavano dalle accuse, poi cadute, di pedofilia.

Vicende giudiziarie, quelle che lo hanno visto coinvolto, partite dall’accusa mossa da una famiglia serba alla quale aveva offerto ospitalità. un’accusa infamante, quella di aver molestato uno dei loro figli, dalle quali venne poi assolto. Ma il processo ecclesiastico – per quanto slegato, a quanto pare, da queste vicende – non ha avuto lo stesso esito nonostante le speranze del prete.

Un grosso peso che don Andrea Margutti ha portato sulle sue spalle fino a spegnersi senza aver avuto la soddisfazione di essere stato riabilitato anche dalla chiesa. I funerali verranno fissati nei prossimi giorni.
 
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mer 29 Nov 2017 - 1282 visite Cronaca / Vetrina | Di Redazione


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Se n’è andato don Margutti, attendeva la riabilitazione anche dalla chiesa
Era stato al centro di vicende giudiziarie finite con l'assoluzione. Ma la giustizia ecclesiastica lo aveva ridotto allo stato laicale

Ha lasciato la vita terrena ieri, all’ospedale di Cona, don Andrea Margutti, 67 enne ex parroco di Ponte Rodoni e di Ospitale, dopo un malore che lo aveva costretto da giorni al ricovero.

Un malore che lo ha colpito alcuni giorni fa proprio poche ore dopo aver ricevuto dalla chiesa di Roma la comunicazione di riduzione allo stato laicale, provvedimento giunto dopo un processo ecclesiastico che lo aveva particolarmente scosso e dal quale si aspettava, al contrario di quanto avvenuto, un reintegro nelle sue funzioni. Nel 2014, infatti, don Andrea era stato sospeso a divinis in via cautelare dall’allora vescovo Luigi Negri, anche se la Curia ferrarese aveva spiegato che le motivazioni esulavano dalle accuse, poi cadute, di pedofilia.

Vicende giudiziarie, quelle che lo hanno visto coinvolto, partite dall’accusa mossa da una famiglia serba alla quale aveva offerto ospitalità. un’accusa infamante, quella di aver molestato uno dei loro figli, dalle quali venne poi assolto. Ma il processo ecclesiastico – per quanto slegato, a quanto pare, da queste vicende – non ha avuto lo stesso esito nonostante le speranze del prete.

Un grosso peso che don Andrea Margutti ha portato sulle sue spalle fino a spegnersi senza aver avuto la soddisfazione di essere stato riabilitato anche dalla chiesa. I funerali verranno fissati nei prossimi giorni.
 
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https://books.googleusercontent.com/books/...AFkwXa0ICMZ11ps

MARGUTTI Don Andrea (MRG NDR 50D06 D548F)
nato a Ferrara il 06-04-1950, ordinato a Ferrara l’11-10-2008. Parroco a Ponte Rodoni dal 15-09-2010. Membro della Commissione per la Liturgia e la Musica Sacra dal
01.01.2012. Collaboratore nell’Ufficio Economato Diocesano dal 01.01.2012.
indirizzo: 44012 Ponterodoni - via Vigarano, 94

www.lavocediferrara.it/default.asp?id=374&id_n=2122&Pagina=1
E’ TORNATO ALLA CASA DEL PADRE DON ANDREA MARGUTTI
28/11/2017
L'Arcivescovo S. E. Mons. Gian Carlo Perego, in comunione col presbiterio diocesano, annuncia che a poche ore di distanza dalla scomparsa di don Giovanni Camarlinghi, nella notte del 27 novembre, all’Ospedale S. Anna di Cona, ha reso l’anima al Padre anche don Andrea Margutti, nato a Ferrara il 6 aprile del 1950 e ordinato l’11 ottobre 2008. Aveva ricoperto l’incarico di parroco a Ponte Rodoni dal 15 settembre 2010 e di Arciprete a Ospitale di Bondeno dal 14 maggio 2013.
La data delle esequie verrà comunicata al più presto.
 
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Si è spento don Margutti «Io linciato senza motivo»
La notizia della morte del sacerdote data ieri dalla curia e dal Vescovo Era stato al centro di processi e poi assolto. I legali: va riabilitato dalle calunnie

29 novembre 2017

Si è spento alle prime ore di ieri, all’ospedale di Cona, dove era ricoverato da giorni dopo un malore dal quale non si è più ripreso: don Andrea Margutti è morto - dice chi lo ha conosciuto e gli è stato vicino in questi mesi - per i troppi dispiaceri, gli strascichi per le vicende giudiziarie in cui era stato coinvolto. Il suo legale, l’avvocato Claudio Maruzzi che lo ha difeso e fatto assolvere dalle accuse più gravi di pedofilia, ricorda che «l’ultima volta che l’ho incontrato, alcuni giorni fa, l’avevo visto provato. E mi disse: “caro avvocato, sono stato condannato al rogo dalla Santa Inquisizione. Nel processo in cui lei mi ha difeso ho potuto dimostrare la mia innocenza, qui mi hanno linciato senza che abbia ancora capito il perché e senza una vera possibilità di difendermi. La mia vita non ha più senso”».

L’avvocato Maruzzi lo ricorda come «un uomo che nella sua vita ha seminato molto amore, un uomo solare, di grande generosità, ignobilmente strumentalizzata fino a spegnergli il desiderio di vivere. Sicuramente, ora, riposerà in pace, cosa che certamente si augurano le tante persone che gli hanno voluto bene».

Gli fa eco un altro avvocato che lo aveva difeso e sostenuto, Giacomo Forlani che si dice dispiaciuto della sua scomparsa e fiducioso che «la sua figura possa essere completamente riabilitata dalle calunnie mosse da più persone, durante il suo percorso sacerdotale terminato con la riduzione in stato laicale».

Sì, perché don Margutti in seguito al coinvolgimento in vicende processuali era stato (ed era ancora oggi) sospeso dalle funzioni sacerdotali. Tuttavia la stessa curia, ieri mattina, alla notizia della sua morte non poteva non ricordarlo. Per questo motivo il vescovo Gian Carlo Perego e tutti i sacerdoti della Diocesi hanno partecipato alla vicinanza della Chiesa per scomparsa di don Margutti avvenuta dopo quella, nei giorni scorsi di don Giovanni Camarlinghi.

Don Margutti aveva 67 anni, ferrarese, era stato ordinato in età avanzata l’11 ottobre 2008, dopo esser stato professore di istituti superiori, in città. Aveva ricoperto nei vari anni dal 2010 l’incarico di parroco a Ponte Rodoni e poi Arciprete a Ospitale di Bondeno dal 2013. I funerali verranno fissati nei prossimi giorni. Don Margutti, come si ricorda, era stato al centro di una vicenda che lo legava ad una famiglia serba cui aveva offerto casa e ospitalità. Poi i rapporti tra loro si sono alterati, anche per le accuse mosse dal capofamiglia, di molestie sessuali di don Margutti sul figlio piccolo del suo ospite. Al processo il sacerdote era stato assolto, «riabilitato dalla giustizia degli uomini, attendeva anche la riabilitazione della sua chiesa», dicono oggi i suoi avvocati.

29 novembre 2017
 
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view post Posted on 3/12/2017, 18:45

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dom 3 Dic 2017 - 87 visite Lettere al Direttore | Di Redazione


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Don Margutti, la Chiesa lo deve riabilitare
E’ morto Don Andrea Margutti, stroncato dal dolore di non essere stato riabilitato dalla Chiesa che profondamente amava.

La giustizia italiana lo ha assolto con formula piena da un’accusa infamante, ma la Chiesa no, o almeno non ancora.

Dov’è finita la misericordia di cui sempre parlano il Papa e il nostro Arcivescovo?

Mons. Perego e il suo predecessore sono stati vicini a questo sacerdote durante il suo calvario?

Non credo proprio. Lo hanno lasciato solo a macerarsi nel suo dolore, come hanno testimoniato i suoi avvocati.

Spero almeno che lo riabilitino “post mortem”.

Fu un ottimo professore presso l’Istituto Tecnico Commerciale e uno stimato professionista (ragioniere apprezzato da clienti e colleghi).

Che il Signore lo ricompensi per le sue pene. E che i nostri due Vescovi (Mons. Perego e Mons. Negri) chiedano alla loro coscienza se non hanno nulla da rimproverarsi.

Marco Bergamini
 
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view post Posted on 27/2/2020, 14:39

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Tentata estorsione a don Margutti, condannato a due anni

Il tribunale di Ferrara
ll tribunale di Ferrara ha riconosciuto Damian Mitrovic colpevole di aver minacciato di diffamare e denunciare il sacerdote per pedofilia. Assoluzione invece per il reato di calunnia

27 FEBBRAIO 2020
FERRARA. È stato condannato a due anni di reclusione per tentata estorsione ai danni di don Andrea Margutti, sacerdote sospeso a divinis e deceduto tre anni fa. Damien Mitrovic, il condannato, è stato riconosciuto colpevole dal tribunale di Ferrara di aver minacciato di diffamare e denunciare per pedofilia don Margutti, qualora non gli avesse intestato il piano inferiore di un’abitazione, dove il serbo viveva con la sua famiglia, ospite del prete. L’imputato è stato invece assolto dal reato di calunnia. La sentenza risale a due giorni fa, è stata firmata dal giudice Giulia Caucci ed è solo l’ultima puntata giudiziaria di una vicenda che va avanti dall 2012. La pubblica accusa, rappresentata in aula da Elisa Bovi, con il pm Ciro Savino aveva a suo tempo chiesto l’archiviazione per Mitrovic ma il giudice Piera Tassoni ne aveva disposto l’imputazione coatta, da qui il processo. Bovi in aula aveva chiesto l’assoluzione per entrambe le imputazioni.


Mitrovic denunciò il prete con l’accusa di aver molestato sessualmente il figlio minore durante la sua festa di compleanno nel giardino di casa Margutti, presenti almeno una ventina di persone. Don Margutti di condannato in primo grado e poi assolto dalla Corte d’appello di Bologna per insussistenza del fatto.

«Una vicenda alluncinante, un vero e proprio incubo per il sacerdote, deceduto tre anni fa dopo che che non era riuscito, causa sospensioni e rinvii dell’udienza, neppure a terminare la sua drammatica deposizione - commenta Claudio Maruzzi, che ha mantenuto assieme alla collega Simona Totaro il mandato difensivo - Ho voluto onorare la memoria del sacerdote, ricordo che il suo più grande dolore fu la sospensione a divinis decisa dal vescovo dell’epoca (mons. Luigi Negri,ndr) dopo la condanna, che ritenne di non riabilitarlo neppure dopo l’assoluzione. Questa sentenza restituisce dignità alla memoria di don Andrea Margutti».
Più sintetico il commento del difensore di Mitrovic, «attendiamo di leggere le motivazioni - dice Giovanni Montalto - visto che non è stata riconosciuta la calunnnia. Siamo orientati a presentare ricorso in Appello».

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