Ma 10 vittime non denunciano il fondatore del Banco Alimentare perdonato da papa Francesco e spretato dopo lo sdegno popolare
http://giornaleditreviglio.it/cronaca/pret...n-mauro-inzoli/Prete pedofilo confermata la condanna a 4 anni per don Mauro Inzoli
Confermata la pena per "Don Mercedes", dovrà scontare 4 anni, 7 mesi e 10 giorni di carcere.
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La Corte di Cassazione ha confermato la condanna a 4 anni per don Mauro Inzoli, colpevole di abusi sessuali su minori. Nessuno sconto di pena nonostante il ricorso fino al terzo grado di giudizio per il prete pedofilo.
Prete pedofilo condannato in Cassazione
I legali Corrado Limentani e Nerio Diodà avevano presentato ricorso perchè convinti che la pena di 4 anni, 7 mesi e 10 giorni per abusi sessuali su cinque minori con l’aggravante dell’abuso di autorità fosse troppo pesante per il loro assistito. Per don Mauro Inzoli, ex sacerdote cremasco confessore di Formigoni e leader di Comunione e liberazione, il procuratore Roberto Di Martino aveva inizialmente chiesto 9 anni di reclusione, ridotti automaticamente a sei anni perché il sacerdote aveva ottenuto il rito abbreviato. Ma la Cassazione ha confermato la decisione degli altri giudici.
Abusi su minori citando la Bibbia
Tra il 2004 e il 2008 don Mauro Inzoli ha abusato dei minori sottoposti alla sua tutela nel suo ufficio. Era lì che le famiglie mandavano i figli “per il perfezionamento spirituale”. Gli abusi sono stati perpetrati anche nei luoghi di villeggiatura durante le vacanze dei ragazzi di Comunione e Liberazione. Ma l’abisso della sua perversione non si fermava lì.Don Inzoli infatti allungava le mani anche durante le confessioni, citando brani del Vecchio Testamento per convincere i ragazzini della bontà delle sue «azioni».
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Decine le vittime che non hanno denunciato
I giudici già dal primo grado di giudizio avevano sottolineato come i cinque casi contestati siano la punta dell’iceberg. Sarebbero decine se non centinaia i ragazzini molestati, per i quali questa persona non può essere processata perché i fatti sono caduti in prescrizione. Anche Papa Francesco, che in un primo momento aveva ammorbidito la pena del suo predecessore Benedetto XVI spostando il prete nella diocesi di Milano, nel giugno dell’anno scorso ha deciso di “spretare” don Inzoli.
www.cremaoggi.it/2018/03/14/ex-don...si-e-10-giorni/14 marzo 2018COMMENTA
Ex don Inzoli, la Cassazione
conferma la condanna:
4 anni, 7 mesi e 10 giorni
Gli avvocati della difesa Diodà (a sinistra) e Limentani
Per l’ex don Mauro Inzoli, 68 anni, è arrivato l’ultimo grado di giudizio: la Corte di Cassazione ha confermato la condanna emessa in appello il 21 settembre del 2017: 4 anni, 7 mesi e 10 giorni invece dei 4 anni e 9 mesi inflitti in primo grado per abusi sessuali su minori con l’aggravante dell’abuso di autorità. La riduzione della pena è dovuta all’intervenuta prescrizione di due episodi contestati all’imputato, ridotto nel maggio del 2017 con sentenza definitiva allo stato laicale da Papa Francesco.
Il carismatico capo di CL, che è stato anche fondatore e presidente del Banco Alimentare di Crema, animatore della Onlus “Fraternità”, parroco della chiesa della Santissima Trinità di Crema e rettore del liceo linguistico Shakespeare, processato con il rito abbreviato, doveva rispondere di otto casi di violenza sessuale commessi sia nel suo ufficio dove teneva gli esercizi spirituali con i ragazzini, sia negli alberghi dei luoghi di villeggiatura dove CL portava i minori durante le vacanze estive.
I fatti sarebbero accaduti tra il 2004 e il 2008. Tra le persone offese, un ragazzino all’epoca di soli 12 anni e un altro di 13. Sono gli episodi più gravi in quanto commessi ai danni di minori di 14 anni. Le altre vittime avevano tra i 14 e i 16 anni. Nel conteggio della pena è stato tenuto conto anche del risarcimento alle due parti civili e ad altre tre parti offese. A ciascuno dei cinque minori, in primo grado l’ex religioso aveva riconosciuto una somma di 25mila euro.
Da parte dell’ex prete ci sarebbero stati baci, carezze, abbracci, toccamenti nelle parti intime e masturbazioni. “Negli anni”, scriveva il gup Letizia Platè nelle venti pagine di motivazione della condanna di primo grado, “don Inzoli ha approfittato con spregiudicatezza della propria posizione di forza e prestigio per ottenere soddisfazione sessuale, tradendo la fiducia in lui riposta dai giovani nei momenti di confidenza delle proprie problematiche personali ed anche nel corso del sacramento della Confessione, ammantando talora le proprie condotte di significato religioso, così confondendo ulteriormente i giovani”.
La difesa, rappresentata dagli avvocati Nerio Diodà e Corrado Limentani, del foro di Milano, oltre alle prescrizioni, ha sostenuto anche la linea del ‘Ne bis in idem’, e cioè il principio secondo il quale non si può essere condannati due volte per gli stessi fatti. In questo caso, essendo l’ex don Inzoli già stato condannato in sede ecclesiastica per gli stessi fatti, non avrebbe potuto essere di nuovo condannato in sede di giustizia ordinaria.
Sara Pizzorni
Edited by pincopallino2 - 16/3/2018, 10:25